La recita di madlen fa innamorare scotty perché è una Donna bellissima, elegante, profonda e misteriosa ma anche fragile; judie invece è semplice è priva di fascino, ma somigliante fisicamente, Ed è per questo che viene scelta. La trasformazione e la morte sono due passi inevitabili nel film perché ormai scotty è innamorato di maddlen è niente può sostituirla. Judie è anch'essa innamorata di scotty Ed è per questo che si lascia ritrovare è trasformare ma non ha chiaramente nessuna chance. Una storia struggente e passionale che non potrebbe esostere in una diversa condizione....Quante volte recitiamo una parte nella fase della conoscenza e del corteggiamento? I vestiti che scegliamo di indossare, I movimenti, I percorsi, gli sguardi, le finzioni....Ciò che piace di più di questo film è il finto corteggiamento iniziale operato da maddlen del quale essa stessa cade vittima
L' ho visto ieri l'altro ( per l'ennesima volta). Come tutti i film del grande Maestro Alfred Hitchcock, non mi stanca mai.❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️Un altro capolavoro ( tra i molti), è " Io confesso". Lo consiglio.
Da leggere l’ultimo libro di Roberto Calasso su “Vertigo” e su “La finestra sul cortile”, volumetto intitolato “Allucinazioni americane” edito da Adelphi (naturalmente)....
Vertigo e Marnie sono in assoluto i capolavori di Hitchcock, per me. Pochi giorni fa ho rivisto "Il sospetto" del 1941; il finale mi ha lasciato con una strana sensazione, difficile da descrivere. Ho pensato che, probabilmente, lo stesso regista avrebbe voluto creare nello spettatore sensazioni ambigue riguardo soprattutto il personaggio interpretato da Cary Grant. Ne approfitto per chiedere un suo parere, grazie Complimenti per il canale 👏
Il finale del Sospetto è stato imposto dai produttori e risulta infatti posticcio. Hitchcock spiegò nella sua intervista con Truffaut come aveva pensato di concludere la storia: quando Grant porta il famoso bicchiere di latte avvelenato, lei gli chiede di imbucare una lettera che deve spedire alla madre. Dopodiché la donna rimasta sola beve il latte e muore. Stacco su Grant che fischiettando la mattina dopo esce di casa e imbuca la lettera, senza sapere che in quella lettera, di cui gli spettatori conoscono il testo, Lina denuncia i suoi delitti e chiede alla madre di chiamare la polizia perché teme per la sua stessa vita. Grazie dei complimenti. PS. Anch'io adoro Marnie, è stato il suo ultimo capolavoro e rimane tra i più sottovalutati
@@classicidelcinema Buonasera, la ringrazio per la risposta. Nn le nascondo che, per un attimo, ho pensato che la donna avrebbe "deciso" di bere quel bicchiere di latte, nonostante fosse avvelenato. Cmq davvero interessanti queste curiosità e aneddoti. Riguardo "Marnie", concordo con lei, sottovalutato e forse anche meno conosciuto
@@classicidelcinema Ah, questo aspetto è interessante. In tal caso, il finale sarebbe stato molto più aderente a quello del romanzo (omonimo) da cui è tratto il film: la consapevolezza di Lina di aver sposato un assassino e la sua decisione finale di lasciarsi uccidere. E sarebbe stato senz'altro più coerente con tutto l'insieme.
Grazie per l' impegno, sei davvero unico nei tuoi giudizi e nella tua bravura nel divulgare il cinema, meriteresti davvero molto di più senza alcun dubbio. Questi contenuti potrebbero tranquillamente essere a pagamento per la loro qualità. Complimenti ed ancora grazie. Aspetto desiderosamente altri video.
@@classicidelcinema Se posso permettermi, potreo sapere quale film riguarda, affinchè possa guardarlo prima della pubblicazione nel caso non l' abbia già fatto. Grazie per l' attenzione.
Grazie per la Sua accurata e dettagliata interpretazione del film che visto e rivisto si rivedrà sempre con piacere per la sua intensa e contenuta passionalità ,un ' ossessione acuita dell'impossibilità di soddisfare il proprio desiderio dalla morte . Si può ben fare il parallelo tra il senso di colpa per la morte del collega che lo fa soffrire di vertigini e il desiderio per la presunta Madeleine che dovrebbe salvare dalla morte che potrebbe riscattarlo amandola e salvandola proprio dal sintomo psicologico mentre invece non riesce proprio perché non riesce a seguirla fino in cima alle scale . Perché non riesce a farlo ? Si era buttato però a salvarla dall'acqua . ..Insomma il film è pieno di interrogativi psicologici che dimostrano come il regista ,come da un altro film,fosse un appassionato conoscitore della psicoanalisi . 😊
@@classicidelcinema Grazie e chiedo scusa per non aver controllato la scrittura del testo per gli errori ed omissioni ,cosa che bisognerebbe sempre fare .Buona giornata .
Il finale, o meglio la donna che si butta alla fine, io pensavo che la donna fosse appunto in illusione però alla presa di coscienza abbiamo anche una spiegazione più razionale, fino appunto a questa scena finale, potete darmi qualche opinione
A proposito del titolo: qualche anno fa ho visto a Parigi un film di Otto Preminger del 1944 dal titolo Laura, in Italia non si sa perché tradotto con “Vertigine”. Un giallo a lieto fine dove un poliziotto si innamorava del ritratto di una morta (che poi non lo era, l’attrice Gene Tierney). Hitchcock l’avrà sicuramente visto e gli sarà piaciuta sia il soggetto sia il titolo italiano
Non sono così sicuro che Hitchcock conoscesse il titolo italiano del film. Però se hanno dovuto inventarsi un titolo così lontano dall'originale è perché in Italia si sapeva di non poter usare Vertigine, che era stato usato pochi anni prima. Tra parentesi, anch'io mi chiedo da sempre perché il titolo Laura non sia stato mantenuto. Misteri delle traduzioni.
Avrai visto che nel film ci sono due momenti di “ giudizio” argomento così difficile soprattuto oggigiorno, uno palese , il secondo molto meno . Durante il primo si verifica un altro interessante doppio : il giudice con sguardo un po’ schifato si riferisce a una colpa che non può essere imputata perché “ non è mai accaduta “ ma ovviamente non ci riferisce solo a quello che intende il giudice… a cos’ altro allora ? Questo aspetto è necessario per capire in Toto, le consecutio “ morali” a vortice del film cioè il VERO ciclo causa- effetto / Colpa - Prezzo da pagare che per il regista non si può eludere dalla vita , ma in questo film , come si capisce chiaramente segue un percorso sotterraneo per riemergere infine nell ultima scena ………..
Hitchcock modificò il libro da cui trasse il Film in modo molto lucido. Nel libro si scopre solo nel finale l'inganno, nel Film lo sappiamo prima. Ma rimaniamo coinvolti ugualmente nel seguire i fatti, nel vedere la trasformazione di una donna nel "fantasma di un'altra". E il finale; ti fa riflettere se esiste un destino, una predeterminazione, e se giocare con queste cose non possa essere pericoloso. Alla fine lui ha ricreato il Fantasma di una donna morta, e come è vissuta due volte, così è morta due volte, nello atesso identico modo.
A me Hitchcock annoia profondamente. Non mi genera né tensione né angoscia né brivido. E i colpi di scena assolutamente banali: ricordo La finestra sul cortile, si capisce chi sia l'assassino fin dall'inizio, quando lo vidi la prima volta ero in trepida attesa di un evento capovolgente che minasse le mie certezze, ma nulla. Giuro, mi sento quasi colpevole, ma proprio non riesco ad innamorarmi di questo regista.
Sono un amatore di Hitchcock e ho tutti i suoi film.Da "Il Pensionante" a "Complotto di famiglia". Non sono assolutamente d'accordo che "Vertigo" sia il suo film migliore.Anzi. E non lo considero nemmeno un capolavoro. Anche se ha una fotografia magistrale,forse tra le piu' belle del maestro. Ma e' un film lentissimo e noioso.Quasi nessun film di Hitch lo e'. Ci sono delle cose molto inverosimili. Al primo pedinamento Madlene entra dal fioraio dal retrobottega.Suvvia!Una signora borghese e appariscente che entra da un angusto e sporco retrobottega. La scena della "sparizione" alla pensione e' veramente raffazzonata. "per caso" poi si ritrovano davanti al negozio di fiori dove lei lo aveva condotto. Tutta quella macchinazione per poi farsi sgamare nei luoghi dell'inganno. E poi quanto e' brutto il finale. Un film sullo sguardo,tema abituale del nostro idolo. Ma questo e' un film morboso e per nulla avvincente. Il maestro ha fatto ben di meglio. Questo film solo di recente e per motivi a me ignoti e' diventato un capolavoro. 20 anni fa era considerato molto poco.
Infatti 20 anni fa era considerato talmente poco che era al secondo posto nella classifica dei migliori film di ogni tempo stilata dal British Film Institute. Dal 2012 invece è al primo posto. Innumerevoli i critici che lo hanno definito un capolavoro, a partire da Morandini in Italia e Rohmer in Francia nel 58-59. Ma se Lei lo vuole considerare un film poco riuscito, "morboso, noioso e per nulla avvincente" non sarò certo io a impedirglielo. De gustibus...
@@classicidelcinema Morandini!! Morandini.Quello che ha scritto delle amenità' su "C'era una volta in America". Dove ha letto poi "poco riuscito".Boh. Le cose inverosimili comunque ci sono,sono tante e rimangono. E un finale ridicolo. Se piace un film lentissimo e inverosimile de gustibus. E comunque sono molto piu' complessi "La finestra sul cortile" e "Psycho".
Analisi molto acuta. Denota una conoscenza profonda del film e del cinema di Hitchcock. Complimenti. Massimo Ferrari.
Grazie dei complimenti Massimo
Adoro tutti i film di Hitchcock, ma il brivido come nella scena verde nessun'altro. Kim di una bellezza sconvolgente.
La recita di madlen fa innamorare scotty perché è una Donna bellissima, elegante, profonda e misteriosa ma anche fragile; judie invece è semplice è priva di fascino, ma somigliante fisicamente, Ed è per questo che viene scelta. La trasformazione e la morte sono due passi inevitabili nel film perché ormai scotty è innamorato di maddlen è niente può sostituirla. Judie è anch'essa innamorata di scotty Ed è per questo che si lascia ritrovare è trasformare ma non ha chiaramente nessuna chance. Una storia struggente e passionale che non potrebbe esostere in una diversa condizione....Quante volte recitiamo una parte nella fase della conoscenza e del corteggiamento? I vestiti che scegliamo di indossare, I movimenti, I percorsi, gli sguardi, le finzioni....Ciò che piace di più di questo film è il finto corteggiamento iniziale operato da maddlen del quale essa stessa cade vittima
Complimenti per il canale. Questa qualità è veramente rara da trovare su RUclips.
Ti ringrazio Lorenzo, gentilissimo
Il mio film preferito di Hitchcock.Analisi grandiosa di questo capolavoro.
Non aspetto altro che le analisi degli altri film di Hitchcock... Fantastico!!!!
Grazie Greta, un saluto
Ottima analisi, eseguita con minuziosità. Spiegazione esauriente e ben curata.
Molte grazie!
L' ho visto ieri l'altro ( per l'ennesima volta). Come tutti i film del grande Maestro Alfred Hitchcock, non mi stanca mai.❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️Un altro capolavoro ( tra i molti), è " Io confesso". Lo consiglio.
Da leggere l’ultimo libro di Roberto Calasso su “Vertigo” e su “La finestra sul cortile”, volumetto intitolato “Allucinazioni americane” edito da Adelphi (naturalmente)....
Grazie del consiglio e benvenuto
Vertigo e Marnie sono in assoluto i capolavori di Hitchcock, per me.
Pochi giorni fa ho rivisto "Il sospetto" del 1941; il finale mi ha lasciato con una strana sensazione, difficile da descrivere. Ho pensato che, probabilmente, lo stesso regista avrebbe voluto creare nello spettatore sensazioni ambigue riguardo soprattutto il personaggio interpretato da Cary Grant.
Ne approfitto per chiedere un suo parere, grazie
Complimenti per il canale 👏
Il finale del Sospetto è stato imposto dai produttori e risulta infatti posticcio. Hitchcock spiegò nella sua intervista con Truffaut come aveva pensato di concludere la storia: quando Grant porta il famoso bicchiere di latte avvelenato, lei gli chiede di imbucare una lettera che deve spedire alla madre. Dopodiché la donna rimasta sola beve il latte e muore. Stacco su Grant che fischiettando la mattina dopo esce di casa e imbuca la lettera, senza sapere che in quella lettera, di cui gli spettatori conoscono il testo, Lina denuncia i suoi delitti e chiede alla madre di chiamare la polizia perché teme per la sua stessa vita.
Grazie dei complimenti.
PS. Anch'io adoro Marnie, è stato il suo ultimo capolavoro e rimane tra i più sottovalutati
@@classicidelcinema Buonasera, la ringrazio per la risposta. Nn le nascondo che, per un attimo, ho pensato che la donna avrebbe "deciso" di bere quel bicchiere di latte, nonostante fosse avvelenato. Cmq davvero interessanti queste curiosità e aneddoti.
Riguardo "Marnie", concordo con lei, sottovalutato e forse anche meno conosciuto
@@classicidelcinema Ah, questo aspetto è interessante. In tal caso, il finale sarebbe stato molto più aderente a quello del romanzo (omonimo) da cui è tratto il film: la consapevolezza di Lina di aver sposato un assassino e la sua decisione finale di lasciarsi uccidere. E sarebbe stato senz'altro più coerente con tutto l'insieme.
Visto ieri... Capolavoro e lei bellissima
Uno dei miei film preferiti . Adoro Hitchcock .❤❤❤
Grazie mille di cuore ❤️ per il ❤️ di approvazione .
Grazie per l' impegno, sei davvero unico nei tuoi giudizi e nella tua bravura nel divulgare il cinema, meriteresti davvero molto di più senza alcun dubbio. Questi contenuti potrebbero tranquillamente essere a pagamento per la loro qualità. Complimenti ed ancora grazie. Aspetto desiderosamente altri video.
Grazie di cuore. Spero a breve di finire un nuovo video che è in cantiere da mesi.
@@classicidelcinema Se posso permettermi, potreo sapere quale film riguarda, affinchè possa guardarlo prima della pubblicazione nel caso non l' abbia già fatto. Grazie per l' attenzione.
@@Erignotusus Preferisco non rovinare la sorpresa. Comunque è un film facilmente reperibile, nel caso qualcuno non l'avesse mai visto.
Analisi molto interessante e dettagliata, complimenti!
Grazie
Capolavoro assoluto.
Grazie per la Sua accurata e dettagliata interpretazione del film che visto e rivisto si rivedrà sempre con piacere per la sua intensa e contenuta passionalità ,un ' ossessione acuita dell'impossibilità di soddisfare il proprio desiderio dalla morte . Si può ben fare il parallelo tra il senso di colpa per la morte del collega che lo fa soffrire di vertigini e il desiderio per la presunta Madeleine che dovrebbe salvare dalla morte che potrebbe riscattarlo amandola e salvandola proprio dal sintomo psicologico mentre invece non riesce proprio perché non riesce a seguirla fino in cima alle scale . Perché non riesce a farlo ? Si era buttato però a salvarla dall'acqua . ..Insomma il film è pieno di interrogativi psicologici che dimostrano come il regista ,come da un altro film,fosse un appassionato conoscitore della psicoanalisi . 😊
Grazie del commento Giusy
@@classicidelcinema Grazie e chiedo scusa per non aver controllato la scrittura del testo per gli errori ed omissioni ,cosa che bisognerebbe sempre fare .Buona giornata .
Grazie di ❤️ per il gentile ❤️ di approvazione.
Un tale film di Hitchcock (vertigo) si e visto e revisto come uno appassionnato de opera, ascoltiamo mille vece, mille vece Maria Callas !
Vergogna ! mi sono scritto sotto una parola piu anziana !
VIDEO STUPENDO!!! finalmente qualcuno che porta qualità... 🙏
Grazie Martin!
❤️ Capolavoro unico ❤️
Magnifica analisi, complimenti! :)
Grazie!
Bellissimo lavoro!!!
Alberto ti ringrazio
Film stupendo, per me il più bello di Hitchcock l’avrò visto almeno una decina di volte…
Anche io, mamolto di piu (sono piu anziana, avveva 15 anni quando il film fu in Parigi in 1959 !!!!!!!!!
Mi piacciono molto i tuoi contenuti. Mi sono iscritto
Grazie e benvenuto
Bellissima analisi
Grazie!
0:14 Scusarti? Ma grazie! 💞
Dove posso trovare i commenti di Rohmer su Vertigo?
L'articolo principale è sui Cahiers du cinéma nr. 93 del marzo 1959
Il finale, o meglio la donna che si butta alla fine, io pensavo che la donna fosse appunto in illusione però alla presa di coscienza abbiamo anche una spiegazione più razionale, fino appunto a questa scena finale, potete darmi qualche opinione
La Donna non si buttarlo ma cade spaventata dalla suora
Si, Si, Oui, Yes, Da, etc !@@federicopascucciclassicroc7662
Grazie mille
Puoi spiegarmi la scena in cui madlen entra nell’hotel e scompare?
Ne ho già parlato sotto un altro commento, mi pare. Fa parte della messinscena di Gavin Elster.
A proposito del titolo: qualche anno fa ho visto a Parigi un film di Otto Preminger del 1944 dal titolo Laura, in Italia non si sa perché tradotto con “Vertigine”. Un giallo a lieto fine dove un poliziotto si innamorava del ritratto di una morta (che poi non lo era, l’attrice Gene Tierney). Hitchcock l’avrà sicuramente visto e gli sarà piaciuta sia il soggetto sia il titolo italiano
Non sono così sicuro che Hitchcock conoscesse il titolo italiano del film. Però se hanno dovuto inventarsi un titolo così lontano dall'originale è perché in Italia si sapeva di non poter usare Vertigine, che era stato usato pochi anni prima. Tra parentesi, anch'io mi chiedo da sempre perché il titolo Laura non sia stato mantenuto. Misteri delle traduzioni.
Tanto più che il titolo della musica di sottofondo era Laura.
No Hichcock avveva l'ispirazione dopo conoscere le due autori Boileau e Narcejac et il libro "d'Entre les morts"
@@Fanfanbalibar Hitchcock si ispirava certo alla letteratura ma guardava sempre anche la concorrenza…
Traduttore, tradittore @@classicidelcinema
Spero farai un video supplementare su questo film, grazie
Certamente, Claudia. So già di cosa parlerò, anche se non sarà a breve
Il nome Madeleine ricorda "Alla ricerca del tempo perduto" di Marcel Proust
Scelto non a caso dagli autori
Mi piace moltissimo!
Grazie Valeria
Avrai visto che nel film ci sono due momenti di “ giudizio” argomento così difficile soprattuto oggigiorno, uno palese , il secondo molto meno . Durante il primo si verifica un altro interessante doppio : il giudice con sguardo un po’ schifato si riferisce a una colpa che non può essere imputata perché “ non è mai accaduta “ ma ovviamente non ci riferisce solo a quello che intende il giudice… a cos’ altro allora ? Questo aspetto è necessario per capire in Toto, le consecutio “ morali” a vortice del film cioè il VERO ciclo causa- effetto / Colpa - Prezzo da pagare che per il regista non si può eludere dalla vita , ma in questo film , come si capisce chiaramente segue un percorso sotterraneo per riemergere infine nell ultima scena ………..
Sì, ci sono moltissimi altri risvolti che non potevo analizzare in un video così breve, è un film di una ricchezza immensa
Hitchcock modificò il libro da cui trasse il Film in modo molto lucido. Nel libro si scopre solo nel finale l'inganno, nel Film lo sappiamo prima. Ma rimaniamo coinvolti ugualmente nel seguire i fatti, nel vedere la trasformazione di una donna nel "fantasma di un'altra". E il finale; ti fa riflettere se esiste un destino, una predeterminazione, e se giocare con queste cose non possa essere pericoloso. Alla fine lui ha ricreato il Fantasma di una donna morta, e come è vissuta due volte, così è morta due volte, nello atesso identico modo.
se ci fosse il doppiaggio di gualtiero de angelis ancora meglio.
Film complesso ma molto ben criticato
Grazie
Ringrazio di nuovo per l'eccellente preparazione
A me Hitchcock annoia profondamente. Non mi genera né tensione né angoscia né brivido. E i colpi di scena assolutamente banali: ricordo La finestra sul cortile, si capisce chi sia l'assassino fin dall'inizio, quando lo vidi la prima volta ero in trepida attesa di un evento capovolgente che minasse le mie certezze, ma nulla.
Giuro, mi sento quasi colpevole, ma proprio non riesco ad innamorarmi di questo regista.
La finestra sul cortile non è un film dove bisogna "scoprire l'assassino". Secondo me dovresti rivederlo perché mi sa che ti è sfuggito qualcosa.
Io l'ho trovato pessimo
Sono un amatore di Hitchcock e ho tutti i suoi film.Da "Il Pensionante" a "Complotto di famiglia".
Non sono assolutamente d'accordo che "Vertigo" sia il suo film migliore.Anzi.
E non lo considero nemmeno un capolavoro.
Anche se ha una fotografia magistrale,forse tra le piu' belle del maestro.
Ma e' un film lentissimo e noioso.Quasi nessun film di Hitch lo e'.
Ci sono delle cose molto inverosimili.
Al primo pedinamento Madlene entra dal fioraio dal retrobottega.Suvvia!Una signora borghese e appariscente che entra da un angusto e sporco retrobottega.
La scena della "sparizione" alla pensione e' veramente raffazzonata.
"per caso" poi si ritrovano davanti al negozio di fiori dove lei lo aveva condotto.
Tutta quella macchinazione per poi farsi sgamare nei luoghi dell'inganno.
E poi quanto e' brutto il finale.
Un film sullo sguardo,tema abituale del nostro idolo.
Ma questo e' un film morboso e per nulla avvincente.
Il maestro ha fatto ben di meglio.
Questo film solo di recente e per motivi a me ignoti e' diventato un capolavoro.
20 anni fa era considerato molto poco.
Infatti 20 anni fa era considerato talmente poco che era al secondo posto nella classifica dei migliori film di ogni tempo stilata dal British Film Institute. Dal 2012 invece è al primo posto. Innumerevoli i critici che lo hanno definito un capolavoro, a partire da Morandini in Italia e Rohmer in Francia nel 58-59. Ma se Lei lo vuole considerare un film poco riuscito, "morboso, noioso e per nulla avvincente" non sarò certo io a impedirglielo. De gustibus...
@@classicidelcinema
Morandini!!
Morandini.Quello che ha scritto delle amenità' su "C'era una volta in America".
Dove ha letto poi "poco riuscito".Boh.
Le cose inverosimili comunque ci sono,sono tante e rimangono.
E un finale ridicolo.
Se piace un film lentissimo e inverosimile de gustibus.
E comunque sono molto piu' complessi "La finestra sul cortile" e "Psycho".
Ci sono a chi che piace molto il "caviar" ed altri che no ! @@classicidelcinema
"Uno dei film piu' importanti della storia del cinema".
Ma per cortesia.