Nella mente di Maria ci sono tantissime idee. Rieccomi, professoressa! Chiedo il suo consiglio, per favore. Il "ci" rappresenta un complemento di luogo figurato (come "nella mente") o fa parte del predicato verbale? Grazie mille!
Grazie per la spiegazione! Scusi, "da una nobile famiglia" sarebbe complemento di provenienza con attributo, vero? E' necessario indicare sempre l'attributo (del soggetto, dei complementi, dell'apposizione) in analisi logica? Sarebbe errore non indicarlo? Grazie mille nuovamente!
Esatto. "Da una nobile famiglia" è complemento di origine e provenienza: in questo caso non è obbligatorio indicarne l'attributo in quanto "nobile" fa parte del complemento stesso. In altri casi invece consiglio di indicare sempre l'attributo e a cosa esso si associa. Diciamo che non indicare gli attributi è un errore, magari meno grave rispetto al mancato riconoscimento di un complemento, ma sempre errore.
@@OrnellaCacciapuotiTraversi La ringrazio. Mi sfugge un aspetto: in che senso "nobile" fa parte del complemento e non obbligatorio indicarlo? Citando un'altra frase del video, in "di monumenti splendidi" l'attributo viene specificato, ma mi sembra di poter affermare che anche "splendidi" fa parte del complemento di abbondanza, proprio come "nobile", che invece non viene evidenziato come attributo. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Grazie mille di nuovo!
Giusta osservazione, quindi mi spiego meglio. Nella frase "piena di splendidi monumenti" l'aggettivo/attributo "splendidi" è un'aggiunta al sostantivo monumenti, aggiunta sicuramente importante ma non del tutto necessaria. La frase avrebbe senso anche senza l'attributo che quindi va riconosciuto come tale e indicato a parte. Invece "da nobile famiglia" è un complemento che ha senso nella sua interezza, non scisso in più parti; infatti, scrivendo "provengo da famiglia" senza il suo attributo "nobile" il complemento perde di senso e di valore. Questo succede solo con alcuni complementi, uno di questi è appunto il c.di provenienza, un altro potrebbe essere il c.di qualità. Ad esempio nella frase "il giovane dalla folta chioma", folta di per sè è attributo ma qui serve per creare, insieme al sostantivo chioma, il complemento di qualità. Ricapitolando, in linea di massima ogni aggettivo in analisi logica è attributo e va riconosciuto e segnalato come tale, ma esistono casi come il predicato nominale e i complementi sopra citati in cui gli aggettivi fanno parte del predicato e del complemento stesso che, privato del suo attributo, non avrebbe altrimenti senso e vita autonoma.
@@OrnellaCacciapuotiTraversi Grazie mille! Mi permetto di chiederle due precisazioni. Nella frase Il libro è mio. "è mio" è predicato nominale, a mio avviso. E' corretto? Altrove, ho avuto l'indicazione secondo la quale, in questo caso, si tratterebbe di predicato verbale perchè il verbo essere significa "possedere", "appartenere". Tuttavia, io credo che la frase differisca dal tipo Il libro è di Maria. Qui individuo un predicato verbale e un complemento di specificazione. Nel caso in cui compaiano verbi copulativi diversi dal verbo essere, in analisi logica, il predicato deve essere indicato come nominale o verbale? Il film sembra interessante: predicato verbale e complemento predicativo del soggetto o predicato nominale? Gli alberi crescono rigogliosi: predicato verbale e complemento predicativo del soggetto o predicato nominale? Grazie davvero per la sua disponibilità Mi scuso per il disturbo.
Grazie per l'interesse e per queste domande che mi permettono di fare alcune precisazioni. Quanto scrivi è corretto. Nella frase "Il libro è mio", "è mio" è predicato nominale in quanto c'è il verbo essere (copula) seguito da un aggettivo. Se invece al posto del verbo essere compaiono verbi copulativi del tipo "sembrare, parere, divenire..." seguiti dal complemento predicativo del soggetto, essi vanno indicati come predicato verbale. Di conseguenza, in entrambe le frasi che hai scritto alla fine, è giusto indicare il predicato verbale + predicativo.
Grazie mille ❤
Prego 😊 e buon ripasso!
Nella mente di Maria ci sono tantissime idee.
Rieccomi, professoressa! Chiedo il suo consiglio, per favore.
Il "ci" rappresenta un complemento di luogo figurato (come "nella mente") o fa parte del predicato verbale? Grazie mille!
Hai già individuato il complemento di luogo "nella mente", il resto è predicato verbale "esserci".
@@OrnellaCacciapuotiTraversi Perfetto! Grazie mille!
Grazie per la spiegazione! Scusi, "da una nobile famiglia" sarebbe complemento di provenienza con attributo, vero? E' necessario indicare sempre l'attributo (del soggetto, dei complementi, dell'apposizione) in analisi logica? Sarebbe errore non indicarlo? Grazie mille nuovamente!
Esatto. "Da una nobile famiglia" è complemento di origine e provenienza: in questo caso non è obbligatorio indicarne l'attributo in quanto "nobile" fa parte del complemento stesso. In altri casi invece consiglio di indicare sempre l'attributo e a cosa esso si associa. Diciamo che non indicare gli attributi è un errore, magari meno grave rispetto al mancato riconoscimento di un complemento, ma sempre errore.
@@OrnellaCacciapuotiTraversi La ringrazio. Mi sfugge un aspetto: in che senso "nobile" fa parte del complemento e non obbligatorio indicarlo? Citando un'altra frase del video, in "di monumenti splendidi" l'attributo viene specificato, ma mi sembra di poter affermare che anche "splendidi" fa parte del complemento di abbondanza, proprio come "nobile", che invece non viene evidenziato come attributo. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Grazie mille di nuovo!
Giusta osservazione, quindi mi spiego meglio.
Nella frase "piena di splendidi monumenti" l'aggettivo/attributo "splendidi" è un'aggiunta al sostantivo monumenti, aggiunta sicuramente importante ma non del tutto necessaria. La frase avrebbe senso anche senza l'attributo che quindi va riconosciuto come tale e indicato a parte.
Invece "da nobile famiglia" è un complemento che ha senso nella sua interezza, non scisso in più parti; infatti, scrivendo "provengo da famiglia" senza il suo attributo "nobile" il complemento perde di senso e di valore.
Questo succede solo con alcuni complementi, uno di questi è appunto il c.di provenienza, un altro potrebbe essere il c.di qualità. Ad esempio nella frase "il giovane dalla folta chioma", folta di per sè è attributo ma qui serve per creare, insieme al sostantivo chioma, il complemento di qualità.
Ricapitolando, in linea di massima ogni aggettivo in analisi logica è attributo e va riconosciuto e segnalato come tale, ma esistono casi come il predicato nominale e i complementi sopra citati in cui gli aggettivi fanno parte del predicato e del complemento stesso che, privato del suo attributo, non avrebbe altrimenti senso e vita autonoma.
@@OrnellaCacciapuotiTraversi Grazie mille! Mi permetto di chiederle due precisazioni.
Nella frase
Il libro è mio.
"è mio" è predicato nominale, a mio avviso. E' corretto? Altrove, ho avuto l'indicazione secondo la quale, in questo caso, si tratterebbe di predicato verbale perchè il verbo essere significa "possedere", "appartenere". Tuttavia, io credo che la frase differisca dal tipo
Il libro è di Maria.
Qui individuo un predicato verbale e un complemento di specificazione.
Nel caso in cui compaiano verbi copulativi diversi dal verbo essere, in analisi logica, il predicato deve essere indicato come nominale o verbale?
Il film sembra interessante: predicato verbale e complemento predicativo del soggetto o predicato nominale?
Gli alberi crescono rigogliosi: predicato verbale e complemento predicativo del soggetto o predicato nominale?
Grazie davvero per la sua disponibilità
Mi scuso per il disturbo.
Grazie per l'interesse e per queste domande che mi permettono di fare alcune precisazioni.
Quanto scrivi è corretto. Nella frase "Il libro è mio", "è mio" è predicato nominale in quanto c'è il verbo essere (copula) seguito da un aggettivo.
Se invece al posto del verbo essere compaiono verbi copulativi del tipo "sembrare, parere, divenire..." seguiti dal complemento predicativo del soggetto, essi vanno indicati come predicato verbale.
Di conseguenza, in entrambe le frasi che hai scritto alla fine, è giusto indicare il predicato verbale + predicativo.