Città del Messico 1968: le Olimpiadi tra sport, politica e design

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 5 окт 2024
  • Dopo aver celebrato i 50 anni dell'hip hop, oggi facciamo lo stesso con i 55 delle Olimpiadi di Città del Messico '68!
    Nell'ottobre del 1968 si sono svolti alcuni tra i Giochi più iconici del Novecento, tenutisi in uno degli anni chiave della sua seconda metà. Il '68 è stato un anno pieno di stravolgimenti politici e sociali a Est e Ovest, che inevitabilmente hanno lasciato il segno in pista e in pedana.
    Ma tutto era iniziato già nelle piazze (parliamo pur sempre del '68), con la tragica mattanza in Piazza delle Tre Culture nota come massacro di Tlatelolco, nella quale attraverso l'esercito il PRI, il partito allora al potere, ha liquidato il movimento studentesco messicano, contrario ai Giochi e desideroso di sfruttare la loro popolarità solo in termini di visibilità al fine di veicolare la propria proposta politica. Le Olimpiadi iniziavano quindi all'ombra di un bagno di sangue.
    Nessuno lo sapeva ma, solo alcuni giorni dopo, sarebbe cominciata un'edizione dei Giochi segnata da gesti di protesta eclatanti, che avrebbero pesantemente condizionato la vita degli atleti loro artefici entrando al contempo nell'immaginario collettivo. Il gesto più famoso di tutti è ovviamente quello di protesta messo in atto da Tommie Smith e John Carlos sul podio dei 200m piani, ai quali si aggiunse in modo meno evidente ma altrettanto incisivo Peter Norman, il secondo classificato, che in segno di solidarietà indossava una spilletta dell'Olympic Project for Human Rights, il movimento a cui gli stessi Smith e Carlos aderivano. I due atleti afroamericani vennero immediatamente espulsi dal villaggio olimpico e al ritorno in patria non ebbero vita facile, così come lo stesso Norman, riabilitato dal Parlamento australiano con scuse ufficiali soltanto nel 2012. Peccato che fosse morto già da sei anni; a portare la sua bara erano stati anche Smith e Carlos: quel podio di Città del Messico li aveva legati per sempre, in vita e oltre la morte.
    Ma i 200m piani avevano dato solo inizio alle danze: passeranno pochi giorni e, stavolta sul podio dei 400m piani, saranno Lee Evans, Larry James e Ron Freeman a inscenare la loro protesta, indossando il basco nero delle Black Panther. In seguito i tre si ripeteranno dopo la vittoria della 4x400 e a loro si aggiungerà anche il quarto frazionista, Vincent Matthews.
    Non sarà però solo l'atletica leggera a essere attraversata dal vento del '68 ma anche la ginnastica artistica. E per giunta non sarà soltanto l'Ovest a venirne investito ma anche l'Est, che solo poche settimane prima dei Giochi era stato insanguinato dalla repressione della Primavera di Praga. E sarà proprio la ginnasta cecoslovacca Věra Čáslavská (a cui in questo video presta la sua voce Francesca) a inscenare il suo grande rifiuto, chinando per due volte la testa di fronte alla bandiera dell'URSS e al suo inno, la prima volta sul secondo gradino del podio (alla trave era finita dietro la sovietica Natalia Kuchinskaya) e la seconda sul primo, appaiata all'altra ginnasta sovietica Larisa Petrik. Anche lei al ritorno in patria avrà una vita difficile, prima della sua definitiva riabilitazione giunta solo con la Rivoluzione di velluto del 1989.
    Non solo la politica, però, ma anche il design ha segnato quell'edizione dei Giochi: la veste grafica di Città del Messico 1968, ideata dal graphic designer Lance Wyman mescolando arte tradizionale e Optical Art, lascerà un segno indelebile su quelle Olimpiadi.
    Uomini e donne che hanno lasciato un segno indelebile non solo nello sport ma anche nella storia, ai quali oggi va il mio giusto tributo e un sentito ringraziamento!
    A proposito di ricorrenze, il video su Allen Iverson e i 50 anni dell'hip hop:
    • ALLEN IVERSON e l'hip ...
    Qui invece una riflessione riguardo lo sport tra Est e Ovest, con Rocky che si allena come Věra Čáslavská:
    • USA vs Russia, Dario F...
    Quelli più interessati al rapporto tra sport, storia e politica possono guardare un video rivolto al passato, ovvero alle guerre jugoslave...
    • ALEN BOKSIC e la stori...
    ... e uno radicato nel presente, dedicato alla guerra in Ucraina:
    • Guerra in Ucraina e Sp...
    I credits delle canzoni usate:
    Song: Tampico - Cumbia Mexicana (No Copyright Sounds)
    Music provided by NCM [No Copyright Music].
    Creative Commons - Attribution 3.0 Unported | Attribution 4.0 International
    Song: Bolero Ranchero Mexicano - Mexican Mariachi Music (No Copyright Sounds)
    Music provided by NCM [No Copyright Music].
    Creative Commons - Attribution 3.0 Unported | Attribution 4.0 International
    "Upbeat Dance Funk Pop" - Infraction - No Copyright Music
    #unpopdisport #olimpiadi #cittàdelmessico68

Комментарии • 2

  • @cristianodenanni
    @cristianodenanni 11 месяцев назад +1

    Bellissimo video! E' vero, io son di parte. La storia degli atleti col pugno chiuso e la storia di quegli anni anche in relazione alle olimpiadi mi ha sempre molto affascinato e coinvolto. Comunque sia mi sono gustato tutto il video🙏

    • @unpopdisport
      @unpopdisport  11 месяцев назад +1

      Sono contento ti sia piaciuto :)
      Il fatto è che sia la storia collettiva sia le diverse storie individuali di quell'epoca, e di quell'evento in particolare, sono così significative che basta semplicemente rimetterle insieme con ago e filo e tutto procede da sé :)