Intervista allo Scrittore Franco Forte
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- Опубликовано: 3 окт 2024
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L'Autore:
Nasce a Milano nel 1962.
Giornalista, traduttore, sceneggiatore, editor delle collane edicola Mondadori (Gialli Mondadori, Urania e Segretissimo), ha pubblicato i romanzi "Il segno dell’untore", "Roma in fiamme", "I bastioni del coraggio", "Carthago", "La Compagnia della Morte", "Operazione Copernico", "Il figlio del cielo", "L’orda d’oro" - da cui ha tratto per Mediaset uno sceneggiato tv su Gengis Khan -, tutti editi da Mondadori, e "La stretta del Pitone" e "China killer" (Mursia e Tropea). Per Mediaset ha scritto la sceneggiatura di un film tv su Giulio Cesare e ha collaborato alle serie “RIS - Delitti imperfetti” e “Distretto di polizia”.
Direttore della rivista Writers Magazine Italia (www.writersmagazine.it), ha pubblicato con Delos Books "Il prontuario dello scrittore", un manuale di scrittura creativa per esordienti.
Il suo sito: www.franco-forte.it
Quarta di Copertina:
Roma, 58 a.C. L'Urbe è da secoli una repubblica, e il governo ufficialmente in mano al Senato. In realtà, il destino della Città Eterna si gioca sempre più lontano dal foro: a muovere le pedine è infatti il triumvirato di Marco Licinio Crasso, Gneo Pompeo Magno e Gaio Giulio Cesare, i tre uomini più potenti di Roma, uniti e insieme divisi da una complicata ragnatela di interessi.
Quando le tensioni nella vicina Gallia esplodono, è Cesare a promettere una soluzione definitiva: per il Senato, il suo trasferimento è l'occasione di allontanare l'ex console dagli occhi della popolazione e spegnerne il crescente consenso; per i colleghi triumviri, rappresenta la possibilità di giocarsi il comando di Roma in una partita a due.
Ma Cesare non è un parvenu della politica: sa bene di essere al momento il lato debole del triangolo, non avendo il denaro di Crasso, né i successi militari di Pompeo. Sa altrettanto bene, però, che la situazione può ribaltarsi in fretta, e i popoli da conquistare oltre le Alpi paiono il palcoscenico ideale per provarci...
Inizia così una delle campagne militari più leggendarie e cruciali della Storia, otto anni di polvere, ferro e sangue, a combattere nemici spietati e orgogliosi, pronti a ogni sacrificio. Cesare sa che le sorti della guerra dipendono dalla sua presenza accanto alle legioni, eppure sarà costretto ad accettare che la battaglia più complicata si combatta proprio nell'Urbe...
Usando i migliori attrezzi del narratore, Franco Forte riprende fatti e situazioni del De bello gallico di Cesare, restituendone non solo le gesta, ma anche i pensieri, i turbamenti, i sogni e gli incubi, così da far rivivere sulla pagina il ritratto del Cesare stratega e soldato, ma anche quello più affascinante dell'uomo che si nasconde dietro le grandi conquiste.
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Come quello dall'altra parte della telefonata "Hai vinto il premio Urania" confermo la gioia; e confermo anche la tristezza per la conclusione...
Leggete fantastico italiano! Siam tanti e siamo bravi. Dateci fiducia.
È stato triste sentire da Franco Forte questa amara realtà del panorama Fantascientifico italiano, ma sapere che comunque sia stato fatto tanto per provare a salvarlo è di grande rilevanza, seppur il risultato sia stato poi fallimentare... si dovrebbe riplasmare la visione della narrativa e della letteratura degli italiani, partendo proprio dagli scrittori.
Puntata grandiosa con un Franco Forte sempre schietto e interessante. Peccato il discorso sugli italiani e la sci-fi... proprio quando ho inviato due racconti per il Premio Urania Short 2025. Ma io ci credo nella fantascienza e continuo a leggere italiani di grande valore e immaginario come Franci Conforti.
@@GiulianoOlivotto Franco è giustamente sconfortato dopo tutta la fatica e le energie che ha investito nel promuovere la Fantascienza Italiana, ma cmq la passione che ha è contagiosa e sono d'accordo con te Giuliano, never give up (tanto per restare esterofili😁)
@@NavigandoParole never give up... e... Siete grandi per davvero ragazzi!
@@GiulianoOlivotto grazie infinite
Concordo con Franco, la fantascienza italiana rischia di essere affossata dall'interno. Certi atteggiamenti, che mi permetto di chiamare "tossici", ci stanno mettendo fuori dal mercato. Grazie per la tua riflessione Franco... Ciao a tutti.
@@dariotonani3134 sì è proprio così, e purtroppo c'è una componente di ottusità che fa sì che ci si dia la classica "zappa sui piedi"
@@NavigandoParole Spero però che di SF italiana continuiate a parlarne...
@@dariotonani3134 abbiamo già in previsione un altro paio di incontri a Novembre se riusciremo a concretizzarli
hai perfettamente ragione sul discorso degli italiani che non leggono italiani. Tempo fa andai a un premio letterario. tra le domande, chiesero agli autori (italiani) chi erano i loro autori preferiti. Non uno che ha fatto il nome di un altro autore italiano... solo scrittori stranieri. E appunto, dico io, come possono pensare di essere letti loro stessi se neppure loro leggono autori italiani?
@@abcvenetovideo grazie della tua partecipazione. È più che amara la realtà italiana della fantascienza (che pur essendo di qualità) deve assoggettarsi a una realtà tossica
Ad un certo punto Paolo chiede a Franco quale può essere l'origine di questa mentalità, che è stato sottolineato essere una mentalità esclusivamente italiana, ma la domanda resta senza risposta. Quello che mi auguro è che, come è avvenuto per il giallo, questo momento difficile della fantascienza tricolore sia solo una tappa in direzione del medesimo risultato.
@@archetipo70 alcuni credono che non ci sia salvezza... Io per principio credo che bisognerebbe sempre avere speranza
@@NavigandoParole certo, perché se quella mentalità è stata sconfitta per il giallo, credo che sia destinata ad essere sconfitta anche per la fantascienza, perciò spero che Mondadori ci metta un pizzico di visione e supporti Franco ancora un pò