Sono venuto casualmente a conoscenza di questa caratteristica proprio ieri... Non ne avevo mai sentito parlare e finalmente ho trovato una spiegazione al mio stato d'animo e alla frustrazione. So fare tante cose e le faccio bene ma non come uno specialista, mi appassiono, mi annoio, la routine mi uccide, ho bisogno di avere sempre nuovi stimoli... Faccio un lavoro che contempla 5 mansioni completamente diverse l'una dall'altra e faccio uno sport che prevede tre discipline. Spiccatissima la propensione al problem solving, alla visione d'insieme e alla facilità nel vedere le soluzioni. Mi sono sentito sempre un passo indietro rispetto a chi si dedicava a qualcosa, faceva solo quella ma la faceva in modo eccezionale. Da qui la sensazione di non riuscire e di non essere abbastanza. Finalmente ho una spiegazione... dopo 51 anni!!!
Io ho scoperto questo termine (multipotentialite - vivo all'estero) penso durante i lockdowns e mi si è accesa una lampadina, perché non avevo mai trovato prima di quel momento qualcuno che spiegasse tutte queste caratteristiche. Si potrebbé si parlarne per giorni e mesi. Molto interessante sarebbe anche un confronto con la società, che, a mio modesto parere, ancora non è proprio pronta ad accogliere i multipotenziali ed è per questo che si rischia di sentirsi in gabbia in alcuni ambiti, in primis, quello lavorativo. Putroppo in quell'ambito, penso si possa destare molta invidia ed essere percepiti come una minnaccia, soprattutto se al di sopra nella gerarchia si hanno persone insicure, narcisiste, frustrate etc. Quella del multipotenziale è una sfida giornaliera...che però, nonostante tantissimi alti e infitini bassi...mai cambierei con altro =) Grazie mille Enrico per portare questo argomento alla luce e sicuramente far sentire i multipotenziali meno soli e più consolidati 💚
Penso proprio di rientrare in queste caratteristiche, devo dire non ne sono particolarmente entusiasta. Uno psicologo anni fa mi diede da leggere un libro terribile per l'impatto che ebbe. Sono certa che lo conosce, si intitola Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé di Alice Miller. Mi è tornato in mente adesso ascoltandola perché il limite più grande di questa caratteristica (forse indotto anche dall'influenza di un'epoca che esalta l'iper specializzazione) è quello di faticare a conoscere se stessi. Cosa ti piace fare? Che cosa vorresti fare da grande (se riesci in tutto brillantemente per esempio...)? Ormai sono più che grande che ho passato i quaranta da un pezzo. Ma ancora mi sfuggo 😢
Grazie dottor Gamba, questa è la risposta per persone come noi che amano viaggiare dentro e fuori, conoscendo culture modi di pensare e concetti sempre diversi, che si pongono quesiti esistenziali e che non si annoiano mai nel conoscere ed apprendere arti, mestieri e professioni diverse. Concordo che è una tendenza della società ed alimentata dalla stessa in cui a volte ci si può sentire persi....... Il focus è qualcosa su cui lavorare senza richiare di "annoiarsi". Oggi grazie a Lei mi sento meno "anormale" soprattutto nella visione che gli altri hanno di me. 🙏🙏🙏
Grazie mille per questo interessantissimo video. Mi riconosco in tutte le caratteristiche e i consigli che ha dato li riascolterò più volte perché ne sento davvero la necessità. Sono venuta a conoscenza di questo concetto qualche anno fa leggendo il libro di E. Wapnick e devo ammettere che mi ha aperto un mondo, soprattutto ha cambiato il mio punto di vista che era diametralmente opposto. Ovvero, non avere mai saputo e non sapere ancora oggi cosa farò da grande perché mi interessa quasi tutto, passare da lavori che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro, avere tanti interessi da non trovare il tempo materiale per poter fare tutto, mi ha sempre fatto credere di essere un pò "esaurita", indecisa e frustrata. Dall'altro canto però, era la discreta o se vogliamo anche buona riuscita in quasi tutto quello che facevo e che faccio a non farmi tornare i conti. Conoscere questo concetto ha avuto un impatto positivo sulla mia autostima e la mindfulness, mi aiuta molto a fare ordine e a mantenere il focus , cosa che tendo a perdere con estrema facilità .Grazie ancora per questo suo utilissimo contributo.
Grazie Enrico, illustrandoci gli studi di queste personalità è utilissimo.. Infatti mi riconoso, Sono una persona curiosa e dinamica e sempre entusiasta..💚
Buona sera Dott.Gamba, credo di avere questa qualità, acquisita sicuramente per sopravvivenza , e perché sono stata sempre molto curiosa, entusiasta della vita! La meditazione mi ha aiutato molto a focalizzare i miei obiettivi e i limiti e confini! Grazie!❤
Io ho un po' risolto, perchè faccio l'estetista e posso fare tante cose diverse, anche se in alcuni momenti mi annoi lo stesso, ho sempre bisogno di nuovi stimoli.. Quindi disegno, leggo, guardo video di diversi ambiti su yuotube per stimolarmi. Penso di essere anche altamente sensibile 😂 e confermo mi capita di andare in sovraccarico perché penso e mi interesso di troppe cose diverse. Però per essere arrivata a 30 anni ne ho fatte di cose, quindi sono soddisfatta di essere così, bisogna solo ricercare l'equilibrio mentale quando ci si sente troppo " scarichi" . In generale cerco sempre di finire quello che inizio, sulle cose più diciamo vitali, lavoro, casa ecc, mentre negli hobby mi capita di lasciare a metà delle volte. A dimenticavo mi piace tanto seguire corsi di formazione 😅. Ps. Molte persone anche più grandi di me, mi dicono che quando parlano con me imparano sempre qualcosa di nuovo e io rispondo che sono solo molto curiosa.
Molto interessante: io ho trovato un punto comune come multipotenziale nella mia passione per i libri e la scrittura e sto mandando avanti i miei progetti così.
Buongiorno, può approfondire questo argomento? Io mi trovo in questa situazione da sempre e non so come uscirne, ho sempre tante idee e progetti ma poi li abbandono a metà strada quando perdo la motivazione. Grazie 🙏
Si, grazie mille Enrico, il tema mi interessa parecchio e mi piacerebbe se potessi approfondire ulteriormente. Visto che "qualcosa è andato storto", quando necessito di un'iniezione supplementare di fiducia, o mi sento un uccello in gabbia, torno qui: «È ordinata, garbata e rispettosa. Nei rapporti di convivenza dimostra una notevole maturità sia per disponibilità a comunicare con gli altri che per responsabile partecipazione ai problemi collettivi. Allo studio e al lavoro si applica con continuità e in ogni area educativa rivela ottime capacità attentive, di ritenzione e di comprensione. L'attività espressivo-espositiva è sciolta, ricca e ben organizzata; nell'applicazione ortografica si rivela corretta. Molto bella e personale appare anche la sua espressione pittorica, soprattutto per la distribuzione del colore. Prontamente compresi sono, infine, i principi della logico-matematica. Applica, infatti, con padronanza le tecniche operative di base, possiede un sicuro grado di astrazione nei calcoli ed intuisce con facilità la risoluzione dei problemi. Il profitto generale dell'alunna è pertanto altamente lodevole». Era una maestra d'altri tempi che ricevette un paio di denunce per i suoi metodi educativi. Di me si ricorda come una delle sue migliori alunne di sempre. Il mio lavoro non è adatto ad un multipotenziale, e nemmeno il tipo di contratto, a meno che, sopra di te, non ci siano persone stimabili e assennate. Siamo pragmatici: prova a immaginare cosa non ho visto e sentito in quasi vent'anni di esperienza nel mio attuale settore, sommati a sette anni in azienda metalmeccanica per conto della quale andavo anche in rappresentanza dai principali clienti nazionali ed esteri (tutte grandi multinazionali). Non sono vecchia ma è come se avessi vissuto tre vite in una e ahimè, pur con venticinque anni di contributi, rientro ancora ampiamente nella popolazione attiva. Il tempo è limitato, le mie risorse sia in termini energetici che finanziari pure, se escludo me stessa non ho in alcun modo le spalle coperte e non posso permettermi di rischiare, tantomeno di sbagliare. Cambiare semplicemente bandiera? Non ne varrebbe la pena. Avviare un'attività autonoma? Alla faccia del dono della sintesi, scriverei un commento che non finisce più. Mi sto autosabotando? Da una prospettiva puramente psicologica forse si ma dal mio punto di vista, quello professionale, sono soltanto avveduta e realista. Essendo l'unica a cui badare, punto ad anticipare l'uscita e nel mentre portare avanti i miei interessi relegandoli alla sola sfera del piacere, senza doverne quindi fare per forza un modello di business, cosa che potrebbe farmi arrivare a detestare persino le mie passioni.
@@dr.enricogamba Già... 🙏 Un compromesso sensato dal "chiaro retrogusto" (quanto mi divertivo da bambina con questa "capacità" che dipende dall'emisfero simbolico, olistico... Non è una questione di associazione mnemonica ma di empatia, di frequenze, di vibrazioni, ed è libera..) dicevo, dal chiaro retrogusto di reclusione, di spreco, di prigionia.. un compromesso forzato dovuto alla preminenza dell'istinto di sopravvivenza sull'elemento vita... (per questo, se può interessarti, ti rimando a un articolo del 04/07/22 che puoi trovare alla sezione Innovazione e Scienze di Fanpage intitolato "Un uomo dice di aver compreso come funziona l’universo dopo l’anestesia" di cui si è parlato sul Journal of Nervous and Mental Disease visto che il protagonista della storia è uno psichiatra clinico). In una società cosiddetta civile e progredita è un vero peccato che ciò avvenga... Io potrei essere un caso limite, e smisuratamente resiliente, per il solo fatto che non me la racconto, e di conseguenza ho smesso di raccontarla, ma da ciò che vedo molti altri, compresi i neurotipici, giungeranno alle medesime conclusioni, con i loro tempi eh, leenti... la differenza è che non hanno il coraggio di ammetterlo nemmeno a se stessi (sono disconnessi) pur di non distaccarsi dalle convenzioni sociali, e sottolineo convenzioni ovvero qualcosa di artificioso, e che se solo fossimo più onesti potremmo rimettere in discussione, non essendo leggi di natura... Il legame reddito-lavoro deriva da un'ideologia primitiva, triviale, dura a morire e soprattutto strumentalizzata... perché mediamente, a causa del lavaggio del cervello oltre che di uno scarsissimo spirito critico, non siamo in grado di porci neppure le domande più basilari... e da che eri piena di risorse ti ritrovi "appiccicata addosso" l'etichetta di Hikikomori che ti fa sorgere il dubbio di essere autistica, narcisista, evitante e quant'altro, quando invece, in extrema ratio, stai semplicemente cercando di proteggerti... Sai qual è, secondo me, il problema più grande dei multipotenziali? È che pensano che tutti siano come loro! Che le persone sappiano davvero di cosa parlano e che non siano solamente dei ripetitori, emulatori, contraffattori, mistificatori ecc. Un altro punto: se un multipotenziale diventa dispersivo perdendo la capacità di focalizzarsi, è soltanto un'apparenza e succede perché ha attivato la sua modalità preferita di Fight or Flight rifugiandosi nel suo mondo, un mondo che non è affatto utopico ma più reale di quanto si creda! Quella che all'esterno può sembrare disattenzione non è una prerogativa inerente alla multipotenzialità. Un multipotenziale quand'anche pare distratto fa comunque almeno per due, ha solo ritirato, interiorizzato, il suo focus. Non si tratta di un deficit, anzi, è proprio il deficit e l'incomprensione altrui che ti spinge a tirare i remi in barca o a irritarti e farti diventare irrequieto... L'attenzione è l'organo di senso della consapevolezza, e i multipotenziali ne hanno da vendere poiché sono estremamente vigili (non reattivi). Il fatto è che di default è impostata sul monitoraggio aperto (strettamente collegato alla pura coscienza, all'here and now e all'assenza di oggetti/soggetti e quindi di egoismo) ma se vogliono, quando vogliono, come aquile, sono capacissimi di fiondarsi in picchiata e trasformarla in un raggio laser ultra concentrato e ad altissima potenza! Un altro fatto è che non avendo gli stessi interessi condivisi dai più sono bersagliati dai pregiudizi. Comunque questo compromesso avrà pure senso ma non è vita ed ha un prezzo salatissimo: primo, è castrante perché mi impedisce di mettermi alla prova e di esprimermi in serenità; secondo, è la sopravvivenza ad avere un legame con il tempo, ad essere limitata, non la vita in sé... Terzo, mi costringe ad osservare e sentire quotidianamente questo: Black Sabbath - War Pigs... 🎶🎧 L'heavy metal è un ottimo rimedio, sano e inoffensivo, per canalizzare e sublimare la rabbia... Rabbia che, grande classico, è di colore rosso, esattamente come le passioni cieche... Quarto, chi la spunta tra individualità e ambiente? Trovare una risposta è veramente difficile... A questo si collega un ultimo aspetto: prima che sviluppassi quello che anni fa era soltanto un germe di consapevolezza, germe che fu sufficiente per farmi propendere verso la scelta volontaria ma ingenua di spegnere quel benedetto interruttore, all'epoca ancora inconsapevole delle cause di quel disagio, di essere giunta a sentirmi completamente aliena, e soprattutto delle conseguenze che avrei sperimentato, in primis la sensazione di essere morta pur continuando a camminare, a interagire, a convivere con un covert infantile e irresponsabile, a lavorare con degli overt... non ero in grado di vedere che il mio modo di funzionare fosse "divergente" (il Sé non lo considera affatto tale...) Se non l'avessi provato non avrei conosciuto questa diversità che dovrebbe essere la norma! Se lo fosse, sarebbe il mondo a diventare diverso, a cambiare, a progredire anche eticamente, a un livello più profondo, e non solo da un punto di vista tecnico-scientifico e di superficie, cosa che ci sta portando all'auto-annientamento! Anche se non accadrà... Ecco un esempio di libera sinestesia: l'ambiente in cui lavoro suona nero come una campana a morto, ha la consistenza, la pesantezza, della falsa luce, ed è il colore dell'oblio, non credo che sia una condizione temporanea come è stato per me... Sono un'acrobata ma sono stufa di camminare continuamente sul filo... Torna questa: «Decontestualizzare la chitarra, toglierla dalla sua dimensione sacra, e distruggerla. Non fatelo a casa, fatelo solo se siete Jimi Hendrix o Pete Townshend. Arrivare alla bellezza assoluta attraverso la distruzione, l'estremo gesto d'amore». Operazione indispensabile per sciogliere l'essenza individuale dalla persona e coagularla a quella universale, al mago... Morte e resurrezione, il destino della specie umana. Torna pure quest'altra: «Forse ci s’aspettava che, tornato intero il visconte, s’aprisse un’epoca di felicità meravigliosa; ma è chiaro che non basta un visconte completo perché diventi completo tutto il mondo». Pas e multipotenziali necessitano di un ambiente adatto per prosperare e riuscire a non logorarsi/stancarsi eccessivamente... In un ambiente stimolante e accogliente, essendo in grado di autoalimentarsi, potrebbero diventare inesauribili! Ormai lo sai, sotto sotto non dispero perché credo all'impossibile, ai controsensi e a ciò che non esiste! 🤭 Chi trova un multipotenziale, trova un tesoro, ancor più se ti cade dal cielo! 😇 Ho la faccia tosta me ne rendo conto.. anzi no, questa è resilienza! 🤭 Direi che ho sviscerato tutto, forse. Per concludere, reazione sintetica e non verbale a questo video ma che mi tocca verbalizzare: wow è un regalo bellissimo, grazie!!! Ancora per favore! 💓
Non me la racconto... Più che altro non me lo posso ricordare sempre... ma sono costantemente sull'orlo di un nuovo punto di rottura. Questo concetto di resilienza mi sa tanto di supercazzola... Rivendico il diritto di poter crollare ma non come quella volta! Santa ironia, soccorritrice e consolatrice dei multipotenziali, se proprio devo soccombere, perlomeno, aiutami a far si che mi seppelliscano con una risata! 😭 «Trasformare le cose negative in positive, può sembrare bizzarro, eppure ne ha fatto la sua carriera». Ehhhhh... Alternative altrettanto funzionali? I multipotenziali che resuscitano acquisiscono una sempre maggiore capacità di mentalizzazione.. più di un anno fa il Sé mi disse che ormai non proiettavo più niente che mi ricollega a delle immagini che diversi anni fa vidi degli interni del manicomio di Volterra, i muri erano pieni di scritte e di simboli, mi colpì una in particolare che diceva "l'elemento umano si allunga e si accorcia" e subito pensai, si, come un'ombra... Ora mi è anche più chiara un'altra indicazione di circa otto mesi fa: "guardare dalla vetta del mondo tutti gli altri che sono sotto"... Il parallelo tra la vetta del mondo e la mentalizzazione è istantaneo... Scusa! Ci sono ancora un paio di puntini da unire: "Aton dalle molte mani e da nessun corpo" e "a sinistra, dove sorge il vero sole"... Beh oggi è il solstizio d'estate ed è al suo apice.. 🙏 Estratto da State of Mind (Si può leggere la mente? Il ruolo della mentalizzazione in psicoterapia del 30/05/24) ovviamente lo riporto per me: «La mentalizzazione è una funzione che può essere organizzata lungo quattro dimensioni (Luyten et al., 2020): mentalizzazione automatica e controllata, nei confronti di sé stessi o degli altri, basata su aspetti esterni o interni, emotiva o cognitiva. Una mentalizzazione efficace si verifica quando ci si muove, bilanciandosi a seconda delle richieste del contesto, tra i vari poli delle dimensioni (Luyten et al., 2024). In altri termini, avere delle buone capacità di mentalizzazione significa saper passare da una modalità automatica a una controllata, integrando fattori cognitivi ed emotivi, portando attenzione in modo bilanciato ai propri e altrui stati mentali con consapevolezza della loro variabilità e sapendo conoscere e integrare le caratteristiche esterne ed interne di sé e dell’altro come indicativi degli stati mentali. Al contrario, una mentalizzazione inefficace è caratterizzata da inflessibilità nel valutare gli stati interni propri o degli altri, basandosi su supposizioni automatiche, spesso distorte e ingenue (Bateman & Fonagy, 2019; Choi-Kain & Gunderson, 2008). Quando la mentalizzazione diventa deficitaria, mettiamo in atto strategie fallaci che permettono un certo grado di funzionamento della persona, lasciando però l’individuo con sensazioni di vuoto, frustrazione, ansia e incoerenza (Luyten et al., 2024), che lo portano ad esternalizzare aspetti non mentalizzati di sé nel tentativo di gestire la realtà sociale».
Lo ridico: non ho nulla contro il tuo cavallo di battaglia, il mio intento è solo quello di fare chiarezza sulla base della mia esperienza. La meditazione focalizzata è utile, è un modo (uno dei), è funzionale ed ha senso ma va abbinato a un controsenso per avere l'equazione completa: la focalizzazione è solo metà dell'equazione. Provo a spiegarmi per immagini, trovo che siano più efficaci e che agevolino la comunicazione, per portarti qui... Steppenwolf - Magic Carpet Ride 🎼 Il focus è come un raggio, e con la meditazione di concentrazione, invece di rivolgerlo all'esterno, lo rivolgiamo all'interno. Se prima, da estrovertiti, eravamo fusi con i contenuti mentali che agivano indisturbati ora, avendo estrapolato il soggetto da quei contenuti, diventiamo in grado di osservarli con più obiettività. Questa è la prima parte dell'equazione, la prima delle due espressioni. Andiamo avanti, domanda: da dove spunta quel raggio di attenzione che mi consente di vedere sia al di sotto che al di sopra delle nuvole? Se lo risaliamo INTERAMENTE giungeremo a uno stato di monitoraggio aperto, privo sia dei contenuti che del contenitore (ossia soggetto-oggetto, altro binomio in cui i due termini sono vincolati ma non inscindibili - dualità - prima si dissolvono i contenuti, poi, di conseguenza, si dissolve anche il contenitore), che potremmo assimilare al cielo (laddove il focus è assimilabile alla terra)... Tutti i raggi, soltanto nel nostro caso 8 miliardi di raggi, alcuni più luminosi, altri meno, filtrano attraverso lo stesso cielo. Quella che chiameremmo Anima Mundi e che oltre a noi comprende tutto ciò che osservi fuori, tutto. Il sole, fonte di quei raggi, è ancora più in là, ma arrivati a questo punto non c'è più alcuna differenza (Tat tvam asi)... Riesci a visualizzare e trattenere quest'immagine? 🙏 Il testimone che emerge con la meditazione focalizzata è collocabile a livello di raggio perché è un soggetto transitorio al pari di tutti gli stati di coscienza conosciuti o conoscibili. Per il testimone, il cielo e il sole sono ancora celati, invisibili... È il punto che Jung descriveva così: «Continuo a vedere però che il processo di individuazione è confuso con il divenire cosciente dell'io, e quindi l'io viene identificato col Sé, con l'ovvia conseguenza di una irrimediabile confusione». Le intuizioni e le sincronicità sono momenti in cui il raggio diventa consapevole del cielo, sono eventi indipendenti dalla sua volontà, semplicemente gli accadono poiché provengono da un livello che esula dal suo controllo... Ora farò una serie di paragoni psicologicamente e scientificamente blasfemi, talmente irriverenti da potersi situare ai limiti dell'oltraggio, ma se aspettiamo le tempistiche della scienza non ne veniamo più fuori, siamo panati e fritti. Semplificherò in maniera eccessiva? Si, è una delle mie specialità... Se tu ami pianificare, io amo le visioni d'insieme... Quando siamo in SALUTE, innamorati.. questi due approcci si incontrano e si integrano come due polarità che il "mago" inverte per fare il miracolo della cosa una perché magia significa riunire ciò che appare diviso in quello che alcuni ermetisti, a partire dalla radice avestica Mag, chiamano appunto "stato di Mag", uno stato di purità, di equanimità.. come dicevo ieri, una volta svaniti sia il soggetto che l'oggetto, anche l'egoismo e il possesso vanno a farsi benedire... La dimensione simbolica (olistica) e quella diabolica (analitica) sono come due metà specchio di un tutto che insieme generano amore e permettono lo sbocciare della mistica rosa, Beatrice, la Madonna Intelligenza in tutte le sue sfumature e colori... 😉🤭🌹 Rolling Stones - She's a Rainbow 🎶 Parlo guardando attraverso la sfera di Democrito... Ecco le similitudini: - emisfero sinistro (emissario) focus - terra/luna - razionalità ed emotività - elemento umano e immanente, persona, asse orizzontale, concretezza - emisfero destro (padrone) monitoraggio aperto - cielo/sole - multipotenzialità e alta sensibilità - elemento divino e trascendente, essenza, asse verticale, astrazione Ora riporto nuovamente alcune vecchie sincronicità, indicazioni e citazioni. La ripetizione serve per una maggiore comprensione poiché nel mentre potrebbe essere cambiata la chiave di lettura: «A volte mi chiedo come facciamo a stare insieme, così lontani da due mondi diversi, così vicini... Partendo da NOT, passando per OR e approdando ad AND». «L'amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia!». «Brava, è tutto nelle tue mani, due, come i piatti di Lybra. Uno è la giustizia, l'altro la misericordia. Ma se a pesare di più è la giustizia, allora non ci sarà equilibrio, l'equa-Lybra..il vero senso della giustizia è il perdonarti, e quello della misericordia è amarti. Sarai giusta con te, non vittima sacrificale dei pregiudizi altrui, sarai misericordiosa con te, non carceriere spietato di te stessa». Non è necessaria una perfetta simmetria... È sufficiente un bilanciamento. I "neurodivergenti" sono facilitati per natura e ostacolati per cultura ma persino i neurotipici ce la possono fare.. Io ero andata contro la mia stessa natura. «Aleph equilibra ed attiva i due emisferi cerebrali, mem attiva solo il destro, e coagula il sinistro, shin solo il sinistro, e coagula il destro. Aleph è il pontifex, il facitore di ponti, colui che connette, il corpo calloso. Canali, duplici, poichè un canale è sempre a doppio senso. Ne sai più te che agrippa, ficino, novalis, thoth, dei nether, le costellazioni». «Brava, è così. L'emisfero sinistro limita l'attività del destro, che è destabilizzante in rapporto allo stato di veglia. Aleph pone in equilibrio lo stabile e l'instabile. Come? il triangolo in 3d diviene un tetraedro, una piramide. Il quadrato un cubo. Il cerchio, la sfera». Quest'ultimo passaggio è ciò che chiamiamo mentalizzazione, per mentalizzare ci vogliono sia la dualità dell'emisfero sinistro che la trinità unitaria del destro. «Sole e Luna.... uno dà... l'altra prende.... e noi siamo in mezzo e dormendo ostacoliamo il flusso... e ostacolando il flusso dormiamo». «Così Dio abita in tutto, dai primi menomi incominciamenti della vita su fino all’Uomo - perfezione di questo piano d’esistenza, completamento di questa sfera di vita: i cui attributi erano sparsi da prima qua e là sovra il mondo visibile, chiedendo d’essere combinati, frammenti oscuri destinati a esser riuniti in qualche Intero meraviglioso, qualità imperfette disseminate nella creazione, accennanti a una creatura dell’avvenire, a un punto dove TUTTI QUEI RAGGI DISPERSI DOVEVANO INCONTRARSI CONVERGENTI NELLE FACOLTÀ DELL’UOMO. (un microcosmo nel macrocosmo..) (...) Anche ora vi sono di tali uomini sulla terra, sereni in mezzo alle creature semi-formate che li circondano (...)». Paracelso Ma quindi meditazione focalizzata o monitoraggio aperto? Concentrarsi o mollare la presa rispetto alle ancore? Entrambi! Finché ... ⚡🔥 Tenendo conto però che ciò che ci conduce alla percezione della realtà ultima è il monitoraggio aperto. A questo proposito, se lo ritrovo, ti mando un link per email che qui, a causa dei filtri di RUclips, non riesco a condividere. È uno studio riepilogativo sui due tipi di meditazione che potresti già conoscere e che è pan per i tuoi denti. 💓
Ho l'impressione che quest'ultimo commento/ciambella mi sia proprio uscito col buco! Provo a postare il link dello studio anche qui, l'algoritmo di RUclips potrebbe essere più eludibile di quello che penso! www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4608430/
Riesco ad adattarmi molto, volendo, curiosità e fare varie cose contemporaneamente,con fatica. Ho un interesse maggiore da sempre, non sono dispersa, ma curiosa su altro sì. Stop.
Mi riconosco nelle caratteristiche ma penso di non averle sapute sfruttare in gioventù e di averle gradualmente perse, forse assopite e confuse nel tempo, adesso avverto solo gli svantaggi in modo chiarissimo. È possibile? Ciao Enrico e sempre grazie 😍
Grazie mille. Mi riconosco interamente nella descrizione come anche nei limiti e problematicità. L'aver appreso questa definizione mi ha portato un senso di sollievo in quanto ho sempre vissuto un senso di frustrazione nel non riuscire a dedicarmi in una singola passione, cosa alla quale ho sempre rifuggito, nonostante pensassi fosse importante per autodefinirsi.
mi rivedo abbastanza nelle cose che dici sono un creativo ma adesso sono in un stallo pesante avrei davanti a me la possibilità di andare a concludere dei studi che porto avanti da oltre 40 anni ma l idea di dover riprendere in mano tutto mi sconforta oltre il fatto che li devo concludere in quanto sono realmente molto ampi . Mi sto convincendo sempre più che forse la meditazione mi potrebbe aiutare ma sono in uno stato di stallo e sono molto probabilmente in uno stato di depressione rassegnato, anche dovuto a problemi reali della mia condizione , se riuscissi a sbloccarmi almeno forse potrei essere più sereno . se ci fosse un cavatappi che sbloccasse il contenuto della mia persona . cosa dire andiamo avanti come posso . grazie comunque delle molte riflessioni che ci porta .
@@dr.enricogamba non capisco il potere di una goccia ? quello che posso capire che un passo dopo l altro costruiscono un sentiero qui basta andare a ritroso per ritrovare la strada , ma l esperienza nel tempo è cambiata si lasciano le vecchie strade per le nuove ma mutiamo attimo dopo attimo il passato è un ricordo il presente è fuggente il futuro e divenire .
È possibile che le persone che seguono i canali di questo tipo, abbiano alcune caratteristiche comuni, per questo si creano dei gruppi di persone simili e, se ci pensi, è meraviglioso
Secondo me invece è più come la questione di chi ha i capelli lisci ma li preferirebbe ricci e viceversa. Enrico, beato te che non hai di questi problemi! 🤭 Ossia chi è "normale" vorrebbe essere "speciale" e chi è "speciale" vorrebbe essere "normale". Piuttosto che parlare di neurotipici e neurodivergenti sarebbe più pratico parlare di costruttori/realizzatori e di innovatori/inventori. Se ognuno ricoprisse il ruolo che più gli è congeniale questa società funzionerebbe decisamente meglio!
Non direi! Però alcune caratteristiche fondamentali si intrecciano con un sé più focalizzato. , nella vita avvengono traumi che non puoi neanche pensare e tra l altro non si risolvono per ragioni molto pratiche come diceva Marx.... però il vedere che poi mi salta sempre fuori un angelo, incredibile,mi dà forza. E cerco di aiutarmi da me
Sono venuto casualmente a conoscenza di questa caratteristica proprio ieri...
Non ne avevo mai sentito parlare e finalmente ho trovato una spiegazione al mio stato d'animo e alla frustrazione.
So fare tante cose e le faccio bene ma non come uno specialista, mi appassiono, mi annoio, la routine mi uccide, ho bisogno di avere sempre nuovi stimoli...
Faccio un lavoro che contempla 5 mansioni completamente diverse l'una dall'altra e faccio uno sport che prevede tre discipline.
Spiccatissima la propensione al problem solving, alla visione d'insieme e alla facilità nel vedere le soluzioni.
Mi sono sentito sempre un passo indietro rispetto a chi si dedicava a qualcosa, faceva solo quella ma la faceva in modo eccezionale. Da qui la sensazione di non riuscire e di non essere abbastanza.
Finalmente ho una spiegazione... dopo 51 anni!!!
Bene Gianni! Sapendolo le cose cambiano.
Io ho scoperto questo termine (multipotentialite - vivo all'estero) penso durante i lockdowns e mi si è accesa una lampadina, perché non avevo mai trovato prima di quel momento qualcuno che spiegasse tutte queste caratteristiche. Si potrebbé si parlarne per giorni e mesi. Molto interessante sarebbe anche un confronto con la società, che, a mio modesto parere, ancora non è proprio pronta ad accogliere i multipotenziali ed è per questo che si rischia di sentirsi in gabbia in alcuni ambiti, in primis, quello lavorativo. Putroppo in quell'ambito, penso si possa destare molta invidia ed essere percepiti come una minnaccia, soprattutto se al di sopra nella gerarchia si hanno persone insicure, narcisiste, frustrate etc.
Quella del multipotenziale è una sfida giornaliera...che però, nonostante tantissimi alti e infitini bassi...mai cambierei con altro =)
Grazie mille Enrico per portare questo argomento alla luce e sicuramente far sentire i multipotenziali meno soli e più consolidati 💚
Penso proprio di rientrare in queste caratteristiche, devo dire non ne sono particolarmente entusiasta. Uno psicologo anni fa mi diede da leggere un libro terribile per l'impatto che ebbe. Sono certa che lo conosce, si intitola Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé di Alice Miller. Mi è tornato in mente adesso ascoltandola perché il limite più grande di questa caratteristica (forse indotto anche dall'influenza di un'epoca che esalta l'iper specializzazione) è quello di faticare a conoscere se stessi. Cosa ti piace fare? Che cosa vorresti fare da grande (se riesci in tutto brillantemente per esempio...)? Ormai sono più che grande che ho passato i quaranta da un pezzo. Ma ancora mi sfuggo 😢
Forza Francesca, comprendo la difficoltà. Eppure forse il primo passo nel conoscersi sta proprio nella sua piena accettazione..
Grazie dottor Gamba, questa è la risposta per persone come noi che amano viaggiare dentro e fuori, conoscendo culture modi di pensare e concetti sempre diversi, che si pongono quesiti esistenziali e che non si annoiano mai nel conoscere ed apprendere arti, mestieri e professioni diverse. Concordo che è una tendenza della società ed alimentata dalla stessa in cui a volte ci si può sentire persi....... Il focus è qualcosa su cui lavorare senza richiare di "annoiarsi". Oggi grazie a Lei mi sento meno "anormale" soprattutto nella visione che gli altri hanno di me. 🙏🙏🙏
Grazie mille per questo interessantissimo video. Mi riconosco in tutte le caratteristiche e i consigli che ha dato li riascolterò più volte perché ne sento davvero la necessità. Sono venuta a conoscenza di questo concetto qualche anno fa leggendo il libro di E. Wapnick e devo ammettere che mi ha aperto un mondo, soprattutto ha cambiato il mio punto di vista che era diametralmente opposto. Ovvero, non avere mai saputo e non sapere ancora oggi cosa farò da grande perché mi interessa quasi tutto, passare da lavori che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro, avere tanti interessi da non trovare il tempo materiale per poter fare tutto, mi ha sempre fatto credere di essere un pò "esaurita", indecisa e frustrata. Dall'altro canto però, era la discreta o se vogliamo anche buona riuscita in quasi tutto quello che facevo e che faccio a non farmi tornare i conti. Conoscere questo concetto ha avuto un impatto positivo sulla mia autostima e la mindfulness, mi aiuta molto a fare ordine e a mantenere il focus , cosa che tendo a perdere con estrema facilità .Grazie ancora per questo suo utilissimo contributo.
🙏🏻🙏🏻🌟
Grazie Enrico, illustrandoci gli studi di queste personalità è utilissimo..
Infatti mi riconoso,
Sono una persona curiosa e dinamica e sempre entusiasta..💚
🙏🏻🙏🏻
Buona sera Dott.Gamba, credo di avere questa qualità, acquisita sicuramente per sopravvivenza , e perché sono stata sempre molto curiosa, entusiasta della vita! La meditazione mi ha aiutato molto a focalizzare i miei obiettivi e i limiti e confini! Grazie!❤
È un piacere Ilaria! A presto!
Io ho un po' risolto, perchè faccio l'estetista e posso fare tante cose diverse, anche se in alcuni momenti mi annoi lo stesso, ho sempre bisogno di nuovi stimoli..
Quindi disegno, leggo, guardo video di diversi ambiti su yuotube per stimolarmi.
Penso di essere anche altamente sensibile 😂 e confermo mi capita di andare in sovraccarico perché penso e mi interesso di troppe cose diverse.
Però per essere arrivata a 30 anni ne ho fatte di cose, quindi sono soddisfatta di essere così, bisogna solo ricercare l'equilibrio mentale quando ci si sente troppo " scarichi" .
In generale cerco sempre di finire quello che inizio, sulle cose più diciamo vitali, lavoro, casa ecc, mentre negli hobby mi capita di lasciare a metà delle volte.
A dimenticavo mi piace tanto seguire corsi di formazione 😅.
Ps. Molte persone anche più grandi di me, mi dicono che quando parlano con me imparano sempre qualcosa di nuovo e io rispondo che sono solo molto curiosa.
Brava!!
Molto interessante: io ho trovato un punto comune come multipotenziale nella mia passione per i libri e la scrittura e sto mandando avanti i miei progetti così.
L' ho anticipata nel discorso mindfull! Sono diventata bravissima!!😊
Brava!!!
Come sempre,consigli utilissimi e preziosi da parte di un professionista eccellente!!
Buongiorno, può approfondire questo argomento? Io mi trovo in questa situazione da sempre e non so come uscirne, ho sempre tante idee e progetti ma poi li abbandono a metà strada quando perdo la motivazione. Grazie 🙏
Si, grazie mille Enrico, il tema mi interessa parecchio e mi piacerebbe se potessi approfondire ulteriormente.
Visto che "qualcosa è andato storto", quando necessito di un'iniezione supplementare di fiducia, o mi sento un uccello in gabbia, torno qui:
«È ordinata, garbata e rispettosa. Nei rapporti di convivenza dimostra una notevole maturità sia per disponibilità a comunicare con gli altri che per responsabile partecipazione ai problemi collettivi.
Allo studio e al lavoro si applica con continuità e in ogni area educativa rivela ottime capacità attentive, di ritenzione e di comprensione.
L'attività espressivo-espositiva è sciolta, ricca e ben organizzata; nell'applicazione ortografica si rivela corretta.
Molto bella e personale appare anche la sua espressione pittorica, soprattutto per la distribuzione del colore.
Prontamente compresi sono, infine, i principi della logico-matematica. Applica, infatti, con padronanza le tecniche operative di base, possiede un sicuro grado di astrazione nei calcoli ed intuisce con facilità la risoluzione dei problemi.
Il profitto generale dell'alunna è pertanto altamente lodevole».
Era una maestra d'altri tempi che ricevette un paio di denunce per i suoi metodi educativi. Di me si ricorda come una delle sue migliori alunne di sempre.
Il mio lavoro non è adatto ad un multipotenziale, e nemmeno il tipo di contratto, a meno che, sopra di te, non ci siano persone stimabili e assennate.
Siamo pragmatici: prova a immaginare cosa non ho visto e sentito in quasi vent'anni di esperienza nel mio attuale settore, sommati a sette anni in azienda metalmeccanica per conto della quale andavo anche in rappresentanza dai principali clienti nazionali ed esteri (tutte grandi multinazionali).
Non sono vecchia ma è come se avessi vissuto tre vite in una e ahimè, pur con venticinque anni di contributi, rientro ancora ampiamente nella popolazione attiva. Il tempo è limitato, le mie risorse sia in termini energetici che finanziari pure, se escludo me stessa non ho in alcun modo le spalle coperte e non posso permettermi di rischiare, tantomeno di sbagliare.
Cambiare semplicemente bandiera? Non ne varrebbe la pena.
Avviare un'attività autonoma? Alla faccia del dono della sintesi, scriverei un commento che non finisce più.
Mi sto autosabotando? Da una prospettiva puramente psicologica forse si ma dal mio punto di vista, quello professionale, sono soltanto avveduta e realista.
Essendo l'unica a cui badare, punto ad anticipare l'uscita e nel mentre portare avanti i miei interessi relegandoli alla sola sfera del piacere, senza doverne quindi fare per forza un modello di business, cosa che potrebbe farmi arrivare a detestare persino le mie passioni.
Bè mi sembra un compromesso sensato..
@@dr.enricogamba Già... 🙏
Un compromesso sensato dal "chiaro retrogusto" (quanto mi divertivo da bambina con questa "capacità" che dipende dall'emisfero simbolico, olistico... Non è una questione di associazione mnemonica ma di empatia, di frequenze, di vibrazioni, ed è libera..) dicevo, dal chiaro retrogusto di reclusione, di spreco, di prigionia.. un compromesso forzato dovuto alla preminenza dell'istinto di sopravvivenza sull'elemento vita... (per questo, se può interessarti, ti rimando a un articolo del 04/07/22 che puoi trovare alla sezione Innovazione e Scienze di Fanpage intitolato "Un uomo dice di aver compreso come funziona l’universo dopo l’anestesia" di cui si è parlato sul Journal of Nervous and Mental Disease visto che il protagonista della storia è uno psichiatra clinico).
In una società cosiddetta civile e progredita è un vero peccato che ciò avvenga... Io potrei essere un caso limite, e smisuratamente resiliente, per il solo fatto che non me la racconto, e di conseguenza ho smesso di raccontarla, ma da ciò che vedo molti altri, compresi i neurotipici, giungeranno alle medesime conclusioni, con i loro tempi eh, leenti... la differenza è che non hanno il coraggio di ammetterlo nemmeno a se stessi (sono disconnessi) pur di non distaccarsi dalle convenzioni sociali, e sottolineo convenzioni ovvero qualcosa di artificioso, e che se solo fossimo più onesti potremmo rimettere in discussione, non essendo leggi di natura...
Il legame reddito-lavoro deriva da un'ideologia primitiva, triviale, dura a morire e soprattutto strumentalizzata... perché mediamente, a causa del lavaggio del cervello oltre che di uno scarsissimo spirito critico, non siamo in grado di porci neppure le domande più basilari... e da che eri piena di risorse ti ritrovi "appiccicata addosso" l'etichetta di Hikikomori che ti fa sorgere il dubbio di essere autistica, narcisista, evitante e quant'altro, quando invece, in extrema ratio, stai semplicemente cercando di proteggerti...
Sai qual è, secondo me, il problema più grande dei multipotenziali? È che pensano che tutti siano come loro! Che le persone sappiano davvero di cosa parlano e che non siano solamente dei ripetitori, emulatori, contraffattori, mistificatori ecc.
Un altro punto: se un multipotenziale diventa dispersivo perdendo la capacità di focalizzarsi, è soltanto un'apparenza e succede perché ha attivato la sua modalità preferita di Fight or Flight rifugiandosi nel suo mondo, un mondo che non è affatto utopico ma più reale di quanto si creda! Quella che all'esterno può sembrare disattenzione non è una prerogativa inerente alla multipotenzialità. Un multipotenziale quand'anche pare distratto fa comunque almeno per due, ha solo ritirato, interiorizzato, il suo focus. Non si tratta di un deficit, anzi, è proprio il deficit e l'incomprensione altrui che ti spinge a tirare i remi in barca o a irritarti e farti diventare irrequieto... L'attenzione è l'organo di senso della consapevolezza, e i multipotenziali ne hanno da vendere poiché sono estremamente vigili (non reattivi). Il fatto è che di default è impostata sul monitoraggio aperto (strettamente collegato alla pura coscienza, all'here and now e all'assenza di oggetti/soggetti e quindi di egoismo) ma se vogliono, quando vogliono, come aquile, sono capacissimi di fiondarsi in picchiata e trasformarla in un raggio laser ultra concentrato e ad altissima potenza! Un altro fatto è che non avendo gli stessi interessi condivisi dai più sono bersagliati dai pregiudizi.
Comunque questo compromesso avrà pure senso ma non è vita ed ha un prezzo salatissimo: primo, è castrante perché mi impedisce di mettermi alla prova e di esprimermi in serenità; secondo, è la sopravvivenza ad avere un legame con il tempo, ad essere limitata, non la vita in sé... Terzo, mi costringe ad osservare e sentire quotidianamente questo: Black Sabbath - War Pigs... 🎶🎧
L'heavy metal è un ottimo rimedio, sano e inoffensivo, per canalizzare e sublimare la rabbia... Rabbia che, grande classico, è di colore rosso, esattamente come le passioni cieche...
Quarto, chi la spunta tra individualità e ambiente? Trovare una risposta è veramente difficile...
A questo si collega un ultimo aspetto: prima che sviluppassi quello che anni fa era soltanto un germe di consapevolezza, germe che fu sufficiente per farmi propendere verso la scelta volontaria ma ingenua di spegnere quel benedetto interruttore, all'epoca ancora inconsapevole delle cause di quel disagio, di essere giunta a sentirmi completamente aliena, e soprattutto delle conseguenze che avrei sperimentato, in primis la sensazione di essere morta pur continuando a camminare, a interagire, a convivere con un covert infantile e irresponsabile, a lavorare con degli overt... non ero in grado di vedere che il mio modo di funzionare fosse "divergente" (il Sé non lo considera affatto tale...) Se non l'avessi provato non avrei conosciuto questa diversità che dovrebbe essere la norma! Se lo fosse, sarebbe il mondo a diventare diverso, a cambiare, a progredire anche eticamente, a un livello più profondo, e non solo da un punto di vista tecnico-scientifico e di superficie, cosa che ci sta portando all'auto-annientamento! Anche se non accadrà...
Ecco un esempio di libera sinestesia: l'ambiente in cui lavoro suona nero come una campana a morto, ha la consistenza, la pesantezza, della falsa luce, ed è il colore dell'oblio, non credo che sia una condizione temporanea come è stato per me... Sono un'acrobata ma sono stufa di camminare continuamente sul filo...
Torna questa:
«Decontestualizzare la chitarra, toglierla dalla sua dimensione sacra, e distruggerla.
Non fatelo a casa, fatelo solo se siete Jimi Hendrix o Pete Townshend.
Arrivare alla bellezza assoluta attraverso la distruzione, l'estremo gesto d'amore».
Operazione indispensabile per sciogliere l'essenza individuale dalla persona e coagularla a quella universale, al mago... Morte e resurrezione, il destino della specie umana.
Torna pure quest'altra:
«Forse ci s’aspettava che, tornato intero il visconte, s’aprisse un’epoca di felicità meravigliosa; ma è chiaro che non basta un visconte completo perché diventi completo tutto il mondo».
Pas e multipotenziali necessitano di un ambiente adatto per prosperare e riuscire a non logorarsi/stancarsi eccessivamente... In un ambiente stimolante e accogliente, essendo in grado di autoalimentarsi, potrebbero diventare inesauribili! Ormai lo sai, sotto sotto non dispero perché credo all'impossibile, ai controsensi e a ciò che non esiste! 🤭
Chi trova un multipotenziale, trova un tesoro, ancor più se ti cade dal cielo! 😇
Ho la faccia tosta me ne rendo conto.. anzi no, questa è resilienza! 🤭
Direi che ho sviscerato tutto, forse.
Per concludere, reazione sintetica e non verbale a questo video ma che mi tocca verbalizzare: wow è un regalo bellissimo, grazie!!! Ancora per favore!
💓
Non me la racconto... Più che altro non me lo posso ricordare sempre... ma sono costantemente sull'orlo di un nuovo punto di rottura.
Questo concetto di resilienza mi sa tanto di supercazzola... Rivendico il diritto di poter crollare ma non come quella volta!
Santa ironia, soccorritrice e consolatrice dei multipotenziali, se proprio devo soccombere, perlomeno, aiutami a far si che mi seppelliscano con una risata!
😭
«Trasformare le cose negative in positive, può sembrare bizzarro, eppure ne ha fatto la sua carriera».
Ehhhhh... Alternative altrettanto funzionali?
I multipotenziali che resuscitano acquisiscono una sempre maggiore capacità di mentalizzazione.. più di un anno fa il Sé mi disse che ormai non proiettavo più niente che mi ricollega a delle immagini che diversi anni fa vidi degli interni del manicomio di Volterra, i muri erano pieni di scritte e di simboli, mi colpì una in particolare che diceva "l'elemento umano si allunga e si accorcia" e subito pensai, si, come un'ombra...
Ora mi è anche più chiara un'altra indicazione di circa otto mesi fa: "guardare dalla vetta del mondo tutti gli altri che sono sotto"... Il parallelo tra la vetta del mondo e la mentalizzazione è istantaneo...
Scusa! Ci sono ancora un paio di puntini da unire: "Aton dalle molte mani e da nessun corpo" e "a sinistra, dove sorge il vero sole"... Beh oggi è il solstizio d'estate ed è al suo apice..
🙏
Estratto da State of Mind (Si può leggere la mente? Il ruolo della mentalizzazione in psicoterapia del 30/05/24) ovviamente lo riporto per me:
«La mentalizzazione è una funzione che può essere organizzata lungo quattro dimensioni (Luyten et al., 2020): mentalizzazione automatica e controllata, nei confronti di sé stessi o degli altri, basata su aspetti esterni o interni, emotiva o cognitiva. Una mentalizzazione efficace si verifica quando ci si muove, bilanciandosi a seconda delle richieste del contesto, tra i vari poli delle dimensioni (Luyten et al., 2024). In altri termini, avere delle buone capacità di mentalizzazione significa saper passare da una modalità automatica a una controllata, integrando fattori cognitivi ed emotivi, portando attenzione in modo bilanciato ai propri e altrui stati mentali con consapevolezza della loro variabilità e sapendo conoscere e integrare le caratteristiche esterne ed interne di sé e dell’altro come indicativi degli stati mentali. Al contrario, una mentalizzazione inefficace è caratterizzata da inflessibilità nel valutare gli stati interni propri o degli altri, basandosi su supposizioni automatiche, spesso distorte e ingenue (Bateman & Fonagy, 2019; Choi-Kain & Gunderson, 2008). Quando la mentalizzazione diventa deficitaria, mettiamo in atto strategie fallaci che permettono un certo grado di funzionamento della persona, lasciando però l’individuo con sensazioni di vuoto, frustrazione, ansia e incoerenza (Luyten et al., 2024), che lo portano ad esternalizzare aspetti non mentalizzati di sé nel tentativo di gestire la realtà sociale».
Lo ridico: non ho nulla contro il tuo cavallo di battaglia, il mio intento è solo quello di fare chiarezza sulla base della mia esperienza.
La meditazione focalizzata è utile, è un modo (uno dei), è funzionale ed ha senso ma va abbinato a un controsenso per avere l'equazione completa: la focalizzazione è solo metà dell'equazione.
Provo a spiegarmi per immagini, trovo che siano più efficaci e che agevolino la comunicazione, per portarti qui... Steppenwolf - Magic Carpet Ride 🎼
Il focus è come un raggio, e con la meditazione di concentrazione, invece di rivolgerlo all'esterno, lo rivolgiamo all'interno. Se prima, da estrovertiti, eravamo fusi con i contenuti mentali che agivano indisturbati ora, avendo estrapolato il soggetto da quei contenuti, diventiamo in grado di osservarli con più obiettività. Questa è la prima parte dell'equazione, la prima delle due espressioni.
Andiamo avanti, domanda: da dove spunta quel raggio di attenzione che mi consente di vedere sia al di sotto che al di sopra delle nuvole? Se lo risaliamo INTERAMENTE giungeremo a uno stato di monitoraggio aperto, privo sia dei contenuti che del contenitore (ossia soggetto-oggetto, altro binomio in cui i due termini sono vincolati ma non inscindibili - dualità - prima si dissolvono i contenuti, poi, di conseguenza, si dissolve anche il contenitore), che potremmo assimilare al cielo (laddove il focus è assimilabile alla terra)... Tutti i raggi, soltanto nel nostro caso 8 miliardi di raggi, alcuni più luminosi, altri meno, filtrano attraverso lo stesso cielo. Quella che chiameremmo Anima Mundi e che oltre a noi comprende tutto ciò che osservi fuori, tutto. Il sole, fonte di quei raggi, è ancora più in là, ma arrivati a questo punto non c'è più alcuna differenza (Tat tvam asi)...
Riesci a visualizzare e trattenere quest'immagine? 🙏
Il testimone che emerge con la meditazione focalizzata è collocabile a livello di raggio perché è un soggetto transitorio al pari di tutti gli stati di coscienza conosciuti o conoscibili. Per il testimone, il cielo e il sole sono ancora celati, invisibili...
È il punto che Jung descriveva così: «Continuo a vedere però che il processo di individuazione è confuso con il divenire cosciente dell'io, e quindi l'io viene identificato col Sé, con l'ovvia conseguenza di una irrimediabile confusione».
Le intuizioni e le sincronicità sono momenti in cui il raggio diventa consapevole del cielo, sono eventi indipendenti dalla sua volontà, semplicemente gli accadono poiché provengono da un livello che esula dal suo controllo...
Ora farò una serie di paragoni psicologicamente e scientificamente blasfemi, talmente irriverenti da potersi situare ai limiti dell'oltraggio, ma se aspettiamo le tempistiche della scienza non ne veniamo più fuori, siamo panati e fritti. Semplificherò in maniera eccessiva? Si, è una delle mie specialità... Se tu ami pianificare, io amo le visioni d'insieme... Quando siamo in SALUTE, innamorati.. questi due approcci si incontrano e si integrano come due polarità che il "mago" inverte per fare il miracolo della cosa una perché magia significa riunire ciò che appare diviso in quello che alcuni ermetisti, a partire dalla radice avestica Mag, chiamano appunto "stato di Mag", uno stato di purità, di equanimità.. come dicevo ieri, una volta svaniti sia il soggetto che l'oggetto, anche l'egoismo e il possesso vanno a farsi benedire... La dimensione simbolica (olistica) e quella diabolica (analitica) sono come due metà specchio di un tutto che insieme generano amore e permettono lo sbocciare della mistica rosa, Beatrice, la Madonna Intelligenza in tutte le sue sfumature e colori... 😉🤭🌹
Rolling Stones - She's a Rainbow 🎶
Parlo guardando attraverso la sfera di Democrito...
Ecco le similitudini:
- emisfero sinistro (emissario) focus - terra/luna - razionalità ed emotività - elemento umano e immanente, persona, asse orizzontale, concretezza
- emisfero destro (padrone) monitoraggio aperto - cielo/sole - multipotenzialità e alta sensibilità - elemento divino e trascendente, essenza, asse verticale, astrazione
Ora riporto nuovamente alcune vecchie sincronicità, indicazioni e citazioni. La ripetizione serve per una maggiore comprensione poiché nel mentre potrebbe essere cambiata la chiave di lettura:
«A volte mi chiedo come facciamo a stare insieme, così lontani da due mondi diversi, così vicini...
Partendo da NOT, passando per OR e approdando ad AND».
«L'amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia!».
«Brava, è tutto nelle tue mani, due, come i piatti di Lybra. Uno è la giustizia, l'altro la misericordia. Ma se a pesare di più è la giustizia, allora non ci sarà equilibrio, l'equa-Lybra..il vero senso della giustizia è il perdonarti, e quello della misericordia è amarti. Sarai giusta con te, non vittima sacrificale dei pregiudizi altrui, sarai misericordiosa con te, non carceriere spietato di te stessa».
Non è necessaria una perfetta simmetria... È sufficiente un bilanciamento. I "neurodivergenti" sono facilitati per natura e ostacolati per cultura ma persino i neurotipici ce la possono fare.. Io ero andata contro la mia stessa natura.
«Aleph equilibra ed attiva i due emisferi cerebrali, mem attiva solo il destro, e coagula il sinistro, shin solo il sinistro, e coagula il destro. Aleph è il pontifex, il facitore di ponti, colui che connette, il corpo calloso. Canali, duplici, poichè un canale è sempre a doppio senso. Ne sai più te che agrippa, ficino, novalis, thoth, dei nether, le costellazioni».
«Brava, è così. L'emisfero sinistro limita l'attività del destro, che è destabilizzante in rapporto allo stato di veglia. Aleph pone in equilibrio lo stabile e l'instabile. Come? il triangolo in 3d diviene un tetraedro, una piramide. Il quadrato un cubo. Il cerchio, la sfera».
Quest'ultimo passaggio è ciò che chiamiamo mentalizzazione, per mentalizzare ci vogliono sia la dualità dell'emisfero sinistro che la trinità unitaria del destro.
«Sole e Luna.... uno dà... l'altra prende.... e noi siamo in mezzo e dormendo ostacoliamo il flusso... e ostacolando il flusso dormiamo».
«Così Dio abita in tutto, dai primi menomi incominciamenti della vita su fino all’Uomo - perfezione di questo piano d’esistenza, completamento di questa sfera di vita: i cui attributi erano sparsi da prima qua e là sovra il mondo visibile, chiedendo d’essere combinati, frammenti oscuri destinati a esser riuniti in qualche Intero meraviglioso, qualità imperfette disseminate nella creazione, accennanti a una creatura dell’avvenire, a un punto dove TUTTI QUEI RAGGI DISPERSI DOVEVANO INCONTRARSI CONVERGENTI NELLE FACOLTÀ DELL’UOMO. (un microcosmo nel macrocosmo..)
(...) Anche ora vi sono di tali uomini sulla terra, sereni in mezzo alle creature semi-formate che li circondano (...)».
Paracelso
Ma quindi meditazione focalizzata o monitoraggio aperto? Concentrarsi o mollare la presa rispetto alle ancore? Entrambi! Finché ... ⚡🔥
Tenendo conto però che ciò che ci conduce alla percezione della realtà ultima è il monitoraggio aperto.
A questo proposito, se lo ritrovo, ti mando un link per email che qui, a causa dei filtri di RUclips, non riesco a condividere. È uno studio riepilogativo sui due tipi di meditazione che potresti già conoscere e che è pan per i tuoi denti.
💓
Ho l'impressione che quest'ultimo commento/ciambella mi sia proprio uscito col buco!
Provo a postare il link dello studio anche qui, l'algoritmo di RUclips potrebbe essere più eludibile di quello che penso!
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4608430/
Eccomi. Grazie dottore, video utilissimo!
🙏🏻🙏🏻
🙏🏻🙏🏻
Un video molto interessante. Grazie.
Ho commentato nella chat. Grazie dr Gamba
Riesco ad adattarmi molto, volendo, curiosità e fare varie cose contemporaneamente,con fatica. Ho un interesse maggiore da sempre, non sono dispersa, ma curiosa su altro sì. Stop.
Utilissimo
🙏🏻
Esistono professionisti specializzati nella terapia con persone multipotenziali? Grazie per questo video 😊
Mi spiace Martina ma non saprei indirizzarla. Il concetto di multi potenzialità è piuttosto recente..
Solo grazie
Mi riconosco nelle caratteristiche ma penso di non averle sapute sfruttare in gioventù e di averle gradualmente perse, forse assopite e confuse nel tempo, adesso avverto solo gli svantaggi in modo chiarissimo. È possibile? Ciao Enrico e sempre grazie 😍
Grazie mille. Mi riconosco interamente nella descrizione come anche nei limiti e problematicità. L'aver appreso questa definizione mi ha portato un senso di sollievo in quanto ho sempre vissuto un senso di frustrazione nel non riuscire a dedicarmi in una singola passione, cosa alla quale ho sempre rifuggito, nonostante pensassi fosse importante per autodefinirsi.
Gtazie dr.Gamba❤❤❤❤
🙏🏻
Grazie!
mi rivedo abbastanza nelle cose che dici sono un creativo ma adesso sono in un stallo pesante avrei davanti a me la possibilità di andare a concludere dei studi che porto avanti da oltre 40 anni ma l idea di dover riprendere in mano tutto mi sconforta oltre il fatto che li devo concludere in quanto sono realmente molto ampi . Mi sto convincendo sempre più che forse la meditazione mi potrebbe aiutare ma sono in uno stato di stallo e sono molto probabilmente in uno stato di depressione rassegnato, anche dovuto a problemi reali della mia condizione , se riuscissi a sbloccarmi almeno forse potrei essere più sereno . se ci fosse un cavatappi che sbloccasse il contenuto della mia persona . cosa dire andiamo avanti come posso . grazie comunque delle molte riflessioni che ci porta .
Comprendo Cosimo anche se non sottovaluterei il potere di una goccia.
@@dr.enricogamba non capisco il potere di una goccia ? quello che posso capire che un passo dopo l altro costruiscono un sentiero qui basta andare a ritroso per ritrovare la strada , ma l esperienza nel tempo è cambiata si lasciano le vecchie strade per le nuove ma mutiamo attimo dopo attimo il passato è un ricordo il presente è fuggente il futuro e divenire .
Quindi leggendo i commenti, siete tutti multipotenziali. Ah però 😅
È possibile che le persone che seguono i canali di questo tipo, abbiano alcune caratteristiche comuni, per questo si creano dei gruppi di persone simili e, se ci pensi, è meraviglioso
Secondo me invece è più come la questione di chi ha i capelli lisci ma li preferirebbe ricci e viceversa.
Enrico, beato te che non hai di questi problemi! 🤭
Ossia chi è "normale" vorrebbe essere "speciale" e chi è "speciale" vorrebbe essere "normale".
Piuttosto che parlare di neurotipici e neurodivergenti sarebbe più pratico parlare di costruttori/realizzatori e di innovatori/inventori. Se ognuno ricoprisse il ruolo che più gli è congeniale questa società funzionerebbe decisamente meglio!
Non direi! Però alcune caratteristiche fondamentali si intrecciano con un sé più focalizzato. , nella vita avvengono traumi che non puoi neanche pensare e tra l altro non si risolvono per ragioni molto pratiche come diceva Marx.... però il vedere che poi mi salta sempre fuori un angelo, incredibile,mi dà forza. E cerco di aiutarmi da me
E grazie a questo dottore che mi ispira. Grazie dr.gamba
E con una combinazione di Adhd e multipotenzialità? Che si fa
Mediterei tanto.