Rosso Malpelo di Giovanni Verga. Lettura di Luigi Loperfido

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  • Опубликовано: 14 дек 2024

Комментарии • 21

  • @paoladiamante
    @paoladiamante Год назад +9

    Il verismo di Verga è così reale nel descrivere la durezza, lo sfruttamento del lavoro minorile nelle cave di sabbia in Sicilia e, la solitudine, l'emarginazione sociale, l' indifferenza per sopravvivere che mi lasciano amareggiata per questi terribili vissuti....La voce narrante del signor Loperfido accompagna sapientemente il cammino di questa disperata esistenza🙏🌹

  • @giselladeleo-jp2cu
    @giselladeleo-jp2cu 8 месяцев назад +3

    😊lettura splendida con cadenza siciliana eccellente!

    • @lavocedeltesto50
      @lavocedeltesto50  8 месяцев назад +1

      Il suo apprezzamento mi è particolarmente gradito perchè la scelta di usare quella cadenza intende adombrare la voce del narratore popolare e "regredito" che è il modo rivoluzionario con cui Verga realizza l'impersonalità, aspetto centrale della sua poetica.Leggere questa novella in italiano puro, sarebbe tradire l'intenzione comunicativa dell'autore e del testo.

  • @gabritam4459
    @gabritam4459 Год назад +2

    Struggenti ricordi dei miei diciotto anni, epoca in cui mi avvicinavo alla letteratura italiana e, leggendo saggi critici scoprivo con meraviglia quanto c'è da capire oltre la superficie di una semplice lettura relativamente allo stile e alla poetica degli Autori. Tutto ciò ci arricchisce e ci stimola a proseguire in questo bellissimo viaggio. Grazie ❤

    • @lavocedeltesto50
      @lavocedeltesto50  Год назад +2

      Grazie a lei dell'interesse! Attraverso la lettura ho tentato di dar voce al narratore plebeo, generalmente ostile al personaggio, che stravolge i fatti presentandoli in una prospettiva straniata, che è il modo originalissimo in cui Verga interpreta la tecnica dell'impersonalità. Grazie ancora.

    • @luisarossi352
      @luisarossi352 Год назад

      Àà

  • @lucafausti7452
    @lucafausti7452 Год назад +2

    Bellissima lettura, grazie per la condivisione

  • @Rituy17.
    @Rituy17. 7 месяцев назад

    Grazie signor Luigi ❤❤❤

    • @lavocedeltesto50
      @lavocedeltesto50  7 месяцев назад

      Grazie mille, ma va bene Luigi senza "signor" e, se leggo Belli, anche Gigi.

  • @patriziacerveglieri7106
    @patriziacerveglieri7106 7 месяцев назад

    Grazie molto bello

  • @angelasignorelli70
    @angelasignorelli70 Год назад +1

    Bellissima prosa, certo racconta di una realtà molto misera, disperante...meno male che non ci sono più e i bambini di oggi non sanno quanto sono fortunati...

    • @lavocedeltesto50
      @lavocedeltesto50  Год назад +1

      Purtroppo, leggevo che la piaga non è del tutto scomparsa .Certo molti progressi sono stati fatti , ma , non solo in Asia e Africa , ma anche in Italia, sia pure in limitate proporzioni, sussiste. Grazie del tuo interesse.

    • @rosyschmidlin1897
      @rosyschmidlin1897 Год назад +3

      Lei Luigi legge divinamente, ma la crudezza del racconto mi fa stare male. Non riuscii a terminarlo molti anni fa, e non ci riesco nemmeno oggi. Forse un’altro giorno sarò meglio disposta.
      Il suo accento siciliano rende tutto molto più vivo e vicino…sarà per quello

    • @lavocedeltesto50
      @lavocedeltesto50  Год назад +5

      "Vitale consolazione della poesia, anche quando rappresenti al vivo la nullità delle cose.
      Hanno questo di proprio le opere di genio, che, quando anche rappresentino al vivo la nullità delle cose, quando anche dimostrino evidentemente e facciano sentire l’inevitabile infelicità della vita, quando anche esprimano le piú terribili disperazioni, tuttavia ad un’anima grande, che si trovi anche in uno stato di estremo abbattimento, disinganno, nullità, noia e scoraggimento della vita o nelle piú acerbe e mortifere disgrazie (sia che appartengano alle alte e forti passioni, sia a qualunque altra cosa), servono sempre di consolazione, raccendono l’entusiasmo; e non trattando né rappresentando altro che la morte, le rendono, almeno momentaneamente, quella vita che aveva perduta".( Leopardi, Zibaldone,pp.259-261).@@rosyschmidlin1897