Professore, volevo fare una domanda. Quando lei calcola in modo approssimativo per poi un’eventuale verifica dei calcoli, la corrente all’1%, perché prende in riferimento il grafico della scarica del condensatore al posto di quello sotto che indicava la carica con relative percentuali?
Caro Professore, innanzitutto complimenti per le sue chiarissime spiegazioni. Sono un appassionato di Fisica e Matematica anche se non ho un'istruzione specifica in merito. Gironzolo su Internet alla ricerca di questi argomenti e mi sono imbattuto in questa sua pagina. Sui condensatori ho letto che esiste un paradosso riguardante l'energia. Ovvero se ho un condensatore carico e lo chiudo su un altro, senza resistenze, sembra che una parte dell'energia iniziale sparisca. Non ho capito come ciò avvenga. Lei lo può spiegare? Grazie.
Allora ci ho ragionato su perché volevo darti una risposta completa. Allora dove se ne va l' energia? In energia cinetica degli elettroni . Gli elettroni all' inizio sono fermi , poi sentono una differenza di potenziale e si cominciano a muovere verso il condensatore con potenziale maggiore. Quando arrivano velocissimi cosa succede? Se tu vai a calcolare l' energia finale con la formula stai ipotizzando che la carica finale sia ferma sui due piatti . Chi ha fermato gli elettroni velocissimi ? L' attrito. Se non si fermano non puoi usare la formula dell' energia di un condensatore quindi e' un cane che si morde la coda! Quindi alla fine un fenomeno dissipativo e' indispensabile per fermare la cinetica della carica !
Grazie per la risposta. Ma capisco se fosse un circuito reale con una componente resistiva. Anche se mi sembra strano che qualsiasi sia la resistenza la dissipazione di energia è sempre la metà! Ma se il circuito fosse superconduttivo la resistenza sarebbe esattamente zero. In questo caso che accade? E infine come si calcola la velocità degli elettroni nei conduttori?
@@alezionedimatematicaefisic7 Ho cercato di calcolare un circuito RLC serie con due condensatori dei quali uno inizialmente carico a V1=1volt. Siccome non sono stato capace di svolgere i calcoli a mano l'ho simulato in SPICE con valori R=1ohm, L=1H, C1=C2=1F. Sui due condensatori ho ottenuto un'oscillazione di tensione che va smorzandosi in circa 10s attestandosi a V=0,5volt. Quindi ho posto R=0 ohm ed ho ottenuto oscillazioni che vanno comunque smorzandosi ma in 10^5 secondi fino ad attestarsi a V=0,5volt. Se poi pongo pure L=0 il programma mi pare non dare nulla! Devo inserire almeno L=1nH per farlo funzionare e in tal caso ottengo transienti esponenziali che si stabilizzano dopo circa 3ms a V=0,5volt. Ho l'impressione che per questi valori limite il programma malfunzioni. Pertanto non resterebbe che risolvere il circuito analiticamente per capire meglio.
Finalmente ho trovato su Wikipedia la soluzione analitica del circuito RLC serie. Vi ho aggiunto il secondo condensatore e ho capito le 4 condizioni di smorzamento e quindi ho potuto interpretare meglio le simulazioni. Se nelle soluzioni pongo R=0 ottengo un'oscillazione stazionaria. Ma non posso porre anche L=0 altrimenti le espressioni diventano indeterminate. Pensandoci bene anche nel caso superconduttivo non posso eliminare l'induttanza che dipende dalla geometria del circuito. In definitiva gli elettroni oscillano da un condensatore all'altro (il pendolo!). Ci potrebbe essere una dissipazione di energia per radiazione, come nelle antenne, ma non so calcolarla. Le sembrano giusti i ragionamenti Prof?
Professore mi chiedevo se lei ha mai fatto un video sul circuito puramente capacitivo e magari anche un esercizio tipo su come esprimere il campo elettrico e la carica in funzione del tempo? ...grazie per l’eventuale risposta.
Professore, volevo fare una domanda. Quando lei calcola in modo approssimativo per poi un’eventuale verifica dei calcoli, la corrente all’1%, perché prende in riferimento il grafico della scarica del condensatore al posto di quello sotto che indicava la carica con relative percentuali?
Esatto
Bravo, ma come fa a realizzare questi video? Che software era?
Uso Onenote come blocco note con un Surface e poi Windows Movie Maker per produrre e migliorare il filmato
Caro Professore, innanzitutto complimenti per le sue chiarissime spiegazioni. Sono un appassionato di Fisica e Matematica anche se non ho un'istruzione specifica in merito. Gironzolo su Internet alla ricerca di questi argomenti e mi sono imbattuto in questa sua pagina. Sui condensatori ho letto che esiste un paradosso riguardante l'energia. Ovvero se ho un condensatore carico e lo chiudo su un altro, senza resistenze, sembra che una parte dell'energia iniziale sparisca. Non ho capito come ciò avvenga. Lei lo può spiegare? Grazie.
Allora ci ho ragionato su perché volevo darti una risposta completa. Allora dove se ne va l' energia? In energia cinetica degli elettroni . Gli elettroni all' inizio sono fermi , poi sentono una differenza di potenziale e si cominciano a muovere verso il condensatore con potenziale maggiore. Quando arrivano velocissimi cosa succede? Se tu vai a calcolare l' energia finale con la formula stai ipotizzando che la carica finale sia ferma sui due piatti . Chi ha fermato gli elettroni velocissimi ? L' attrito. Se non si fermano non puoi usare la formula dell' energia di un condensatore quindi e' un cane che si morde la coda! Quindi alla fine un fenomeno dissipativo e' indispensabile per fermare la cinetica della carica !
Grazie per la risposta. Ma capisco se fosse un circuito reale con una componente resistiva. Anche se mi sembra strano che qualsiasi sia la resistenza la dissipazione di energia è sempre la metà! Ma se il circuito fosse superconduttivo la resistenza sarebbe esattamente zero. In questo caso che accade? E infine come si calcola la velocità degli elettroni nei conduttori?
@@alezionedimatematicaefisic7 Ho cercato di calcolare un circuito RLC serie con due condensatori dei quali uno inizialmente carico a V1=1volt. Siccome non sono stato capace di svolgere i calcoli a mano l'ho simulato in SPICE con valori R=1ohm, L=1H, C1=C2=1F. Sui due condensatori ho ottenuto un'oscillazione di tensione che va smorzandosi in circa 10s attestandosi a V=0,5volt. Quindi ho posto R=0 ohm ed ho ottenuto oscillazioni che vanno comunque smorzandosi ma in 10^5 secondi fino ad attestarsi a V=0,5volt. Se poi pongo pure L=0 il programma mi pare non dare nulla! Devo inserire almeno L=1nH per farlo funzionare e in tal caso ottengo transienti esponenziali che si stabilizzano dopo circa 3ms a V=0,5volt. Ho l'impressione che per questi valori limite il programma malfunzioni. Pertanto non resterebbe che risolvere il circuito analiticamente per capire meglio.
Finalmente ho trovato su Wikipedia la soluzione analitica del circuito RLC serie. Vi ho aggiunto il secondo condensatore e ho capito le 4 condizioni di smorzamento e quindi ho potuto interpretare meglio le simulazioni. Se nelle soluzioni pongo R=0 ottengo un'oscillazione stazionaria. Ma non posso porre anche L=0 altrimenti le espressioni diventano indeterminate. Pensandoci bene anche nel caso superconduttivo non posso eliminare l'induttanza che dipende dalla geometria del circuito. In definitiva gli elettroni oscillano da un condensatore all'altro (il pendolo!). Ci potrebbe essere una dissipazione di energia per radiazione, come nelle antenne, ma non so calcolarla. Le sembrano giusti i ragionamenti Prof?
Professore mi chiedevo se lei ha mai fatto un video sul circuito puramente capacitivo e magari anche un esercizio tipo su come esprimere il campo elettrico e la carica in funzione del tempo? ...grazie per l’eventuale risposta.
Ciao! Si c'è una playlist interamente sui circuiti ( sia transienti che in alternata). Sono video che comunque quest' anno rifarò
Da dove vengono fuori 5 costanti di tempo, tra vari video visti nessuno lo spiega