La Stampa - Cagliari- Roma, l'ultimo volo di Alitalia

14 ottobre 2021
Il ritardo questa volta regala una piccola rivincita. E così la vecchia Alitalia si è presa un giorno di vita in più, perché il portellone dell’ultimo aereo arrivato a Fiumicino si è chiuso quando la mezzanotte era già passata. E seppur di poco la vita dell’odiata e amata compagnia di bandiera si è allungata. Nei libri di storia si potrà scrivere che la fine di una storia fatta di grandi viaggi, di emozioni intercontinentali e di clamorosi flop gestionali, risale al 15 ottobre. Il comandante Andrea Gioia ci prova fino all’ultimo a rispettare l’ordine aziendale: «Dobbiamo chiudere le porte prima di mezzanotte, altrimenti diventiamo Ita». Ma la gente non ne vuole sapere di scendere in fretta: tutti vogliono un selfie con l’equipaggio, almeno un autografo sulla carta d’imbarco. L’uscita è lenta ma stavolta nessuno borbotta: tutti rallentano, si fermano e hanno qualcosa da dire. Un ragazzo partito da Milano solo per fare l’ultimo storico Cagliari-Roma e una signora del Centro Sardegna quasi si fronteggiano per stabilire chi riuscirà ad uscire per ultimo. E mentre hostess e steward salutano tutti senza il broncio da licenziamenti anticipati c’è chi si ferma, schiarisce la voce e pronuncia tutto d’un fiato il suo messaggio: «Voi siete il frutto più dolce di una pianta marcia». Qualcuno applaude e proprio nessuno tira dritto verso la porta: «Ci mancherete, il vostro sorriso non lo scorderemo». Gli auguri si moltiplicano, tra lacrime e video che subito fanno il giro dei social.
di Nicola Pinna
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