Sarei d'accordo, peccato che l'Italia, intesa come nazione repubblica democratica, non esiste più, come pure la sua Costituzione, ormai vessata e messa sotto i tacchi e, a breve, gettata alle ortiche: sono dati di fatto. E non parliamo degli italiani o italioti di oggi. Non lo sapevo, ma la legge della Croazia, per quanto riguarda l'Istria, ha riconosciuto e permesso il bilinguismo in quel territorio. Lingua croata e lingua italiana. La Croazia non è la Yugoslavia di Tito. Oggi come oggi l'Istria sta bene così. Credimi. Comunque, nel cuore, l'Istria è Istria, a prescindere dalla nazione che la possiede.
@@giulianogilbrezza6655 non accetto, la mia famiglia è istriana di origine.. ci hanno massacrato, hanno distrutto 2000 anni di storia veneta e veneziana. Adesso nella vecchia casa della mia famiglia ci vivono degli slavi. Non è croazia questo posto, è italia!!
@@davidetoffoletto9981 Caro Davide la penso come te.. i sentimenti sono identici.. ma non posso scriverti la risposta qui e non voglio. Mi trovi sul facebook col suo messenger. Lì, del più e del meno, ancora converso. Ciao. Rileggi bene il mio primo messaggio. I problemi dei luoghi vicini ai confini li hanno tutti. La guerra ha fatto sempre dei gran casini.. purtroppo, poi non parliamo delle varie dittature.
@@radiouckaistra1256 You are really very uneducated. From what you wrote we can understand that you haven t a clue if Istrian history, of Italian history, of European history. Where did you go to school???
@@louisefun3095 Salve. Sono l'amministratore del video. Ho già invitato il signor.. ossia colui che si nasconde dietro il nickname "Radio Ucka Istra.." ad evitare di scrivere frasi o aggettivi scurrili offensivi, durante lo scambio dei propri pensieri (vedi mio post in cima). Sebbene anche tu, in inglese, ci sei andata pesante e duramente nei suoi confronti, offendendo, ti chiedo scusa a nome suo, anche se non lo conosco.. e resto in attesa di una sua correzione al messaggio, pena la cancellazione del messaggio stesso. Stessa cosa vale per te. Quell'utente col nome Marco che insultò addirittura l'Istria, inneggiando alla guerra... è stato segnalato alla direzione RUclips come "incitamento alla violenza e odio". Distinti saluti.
Nach der italienisch-faschistischen Logik der Louisa Funtastic ist überall wo ein Italiener gekackt hat ist Italien. Das römische Reich basierend auf Krieg, Verschleppung, Versklavung, Ausrottung anderer Kulturen, Prostitution und Korruption, ist schon lange Geschichte. Die Republik Venedig schon lange Geschicjte, mit all seinen Mittelmeer-Eroberungen und Verlusten schon lange reduziert auf Italien. Der Untergang des Benito Mussolini und seiner Fratelli Faschisti mit ihren Massenmorden im östlichen Mittelmeerraum Geschichte. Die Niederlage der Italiener ist 1945 besiegelt und von der Weltöffentlichkeit bestätigt. Die kleine italienischen Minderheit genießt eine der ausgeprägten Minderheitenrechte. Früher Ausbeuter der slawischen Bevölkerung, unter Mussolini die Herrenmenschen, sind Sie nun Bürger Sloweniens und Kroatiens, auf der gleichen Stufe wie die Serben Ungarn und Volksdeutschen hier in diesen Gebiet. Liebe Grüße aus dem glücklichen und friedlichen Slowenisch-kroatischen Istrien.
@@davidetoffoletto9981 Sai cosa amico, la linguistica e una scienza molto esatta, ii suoi metodi sono matematici fino ai piu piccoli particolari.Uno per poter esprimersi in merito deve avere dietro di se moooolti anni di studio, e essere molto qualificato per poter dare dei propri giudizi riguardo la materia.Quello che dice uno, solo perche cosi gli pare, gli sembra o virebbe che fosse(e il tuo caso) e un buco col dito nel acqua.Pa, lepi pozdrav Stopar !
troppo tardi... Stiamo andando tutti, Croazia compresa, sotto gli USE e pertanto diventeremo una regione della dittatura UE, quindi tutti uguali: Italia, Croazia, Istria....
@@oswald1068 Non so chi si nasconde dietro questo tuo nome.. mentre io ci metto la faccia e l'identità reale. Sono comunque d'accordo con te.. compreso la parolaccia, che credo ci stia molto bene. Più che far crollare penso che dovremmo impedirlo.. abbiamo poco tempo. Segui l'avvocato Marco Mori. Ciao.
La perdita di Istria e dovuto (pienamente) all' fascismo Italiano. Con il trattato di Versailles, infatti,Istria e costa dalmata erano state riconosciute terra italiane. E se il fascismo non avesso aggredito e occupato la Jugoslavia,nessuno avrebbe messo in discussione quei confini.
@@italiangirl231 ufficialmente era della Repubblica di Genova. E la repubblica di Genova per tua informazione comprendeva anche numerose isole e punti di appoggio nel mar mediterraneo che oggi non hanno nulla a che fare con ľItalia. Secondo il tuo ragionamento potremmo dire che la Francia, la Spagna e innumerevoli altri stati sono italiani perché facevano parte delľ Impero Romano. Se consideri la Repubblica di Genova come uno stato italiano ti do ragione, ma il concetto di "Italia" in quel periodo era stato dimenticato e comprendeva solo la penisola (inoltre la liguria non è neanche nella penisola).
@@thewolf2213 la corsica se la prese la Francia con una truffa ...apparteneva a noi ...sono stato in corsica più volte e parlano un Italiano misto al Francese , povera gente .... l'Italia dalla caduta del impero Romano ce l'hanno messo tutti nel sedere , prendono Mari terre aziende opere d'arte, la francia ci ha derubato con Napoleone di centinaia di nostre opere compresa la Gioconda ...siamo solo terre di conquiste !!! Povera la mia Italia
@@pixsim2911 1 La Corsica è stata donata dalla Repubblica di Genova in seguito ad un aiuto in battaglia ma anche perché nell'isola c'erano molti indipendentisti e i genovesi preferirono sbarazzarsene. I corsi non vogliono stare con l'Italia, vogliono essere indipendenti. 2 Napoleone ha preso molte opere italiane ma non la Gioconda: essa infatti era già in Francia prima della Rivoluzione, e faceva parte della collezione del re. In seguito il popolo la esibì nel Museo del Louvre e quando Napoleone divenne imperatore (1805) la mise nella sua camera da letto. Il dipinto non è stato rubato, ci sono diverse teorie: quella più probabile è che Leonardo Da Vinci, trovò un accordo con il Re di Francia potendo soggiornare in una lussuosa villa (con tanto di servitù) ad Amboise, in cambio il quadro sarebbe diventato proprietà del re dopo la morte di Leonardo.
@J J Of course there was Italy, roman Italy, medieval Kingdoms of Italy and modern Italy, for 2000 years and Istria was always part of it! Learn something here en.m.wikipedia.org/wiki/Roman_Italy
Come appare nei titoli finali, se uno guarda anche la parte due, lo si capisce da soli. www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1995/01/18/Spettacolo/RAIDUE-A-TG2-DOSSIER-ISTRIA-UN-RICORDO-CHE-BRUCIA_184900.php
Considerato le pubblicazioni da parte di gente che offende e parla male.. devo entrare e intervenire come moderatore, invitando ad interventi senza frasi scurrili e offensive. Ognuno è libero di esprimere il suo pensiero e i suoi ideali, con rispetto. Le frasi troppo offensive saranno cancellate come pure bannato l'autore. I TROLL NON SONO GRADITI. Cordiali saluti.
Interessante questa riproposta di un servizio Rai TV degli anni '90. Ricordo di averlo visto in diretta nel 1995. Peccato abbia avuto poche visualizzazioni. ruclips.net/video/LT4ncUdZDdY/видео.html
The Roman Imperium is Historie, the end of the Republik Venezia, the End of the Kingdom of Italia is History, the End of the Fratelli Faschisti de Italia and the Massmurder Benito Mussolini and his Brother Adolf Hitler in Jugoslavia and on Greece, Albania and other Countries in Africa. War against others will cause A sweet vendetta. All here is Croatian and Slowenien, nothing Italian in 2021- Greetings from the lucky and peaceful Slowenian and Croatian Istria.
@@Mr1960grguric Istria is still in the Italian geographical area (beyond the Alps), it still have her Italian history and Italian-style cities created by Italians, it's still an Italian land occupied by Slavic peoole.
@@masterjunky863 it is the Year 2021, Roman Empire based on War, Killing the original Inhabitants and Population, Occupation of foreign Countries, for example Spain, Portugal, France (gallia est divisa in Patres tres „Julius Caesar) Illyrium etc. Also based on Mass-Slavery, Prostitution, Corruption etc) is History. The Republik of Venice is also finished and History. The Faschist Benito Mussolini Massmurder in the East (Greece, Albania Slowenia (Ljubliana) and the Slowenian and Croatien Coast) and his Fratelli Faschisti di Italia are Dead. In your Logic everywhere where are Roman Ruin is Rom or Italy. The Italian Minority in Istria and Dalmatia (700 Years part of Austria and Hungary Habsburg and the Donaumonarchie) decided after WorlD War II to leave the Country because of the Communist and the Bad Ones Leave to Argentina or Spain, because of their criminal Actions in Occupied Dalmatia. Thank God today that the Ones Italians who stayed in Yugoslawia and later in Slowenia and Croatia have their european Standard Minority Rights. And the EU and the NATO will you Italien Faschist not allowed your imperial Appetite.What about the German speaking Südtirol, they belong to Austria, they have no Italian buildings. What about the greatest Italian Criminals N dragheta Cosa Nostra etc which rule Italy. They make Business, and the Italian Republik have a great Problem with it. So nice greetings from the Lucky, and peaceful slowenian and Croatian Istra and Croatian Dalmatia , Dalmacijo, sretna I uvjek lipa.
Postoji u Istri i Dalmaciji puno tragova talijanske kulture. Još stoje spomenici antifašistima i civilima koje je pobila talijanska fašistička vojska. Ne keivimo talijanski narod za to ali pamtimo tko ih je pobio.
Quest'anno, 2020, per il Giorno del Ricordo ho realizzato questo piccolo video. Forse a qualcuno interesserà ....ruclips.net/video/8TS-spm8Nfk/видео.html
@@chetzdunchien No, la mia musica non tocca la guerra perchè la guerra è un brutto male o come diceva un mio amico poeta bosniaco la guerra è un gran male, che cammina in casa arriva, nell'anima ti entra e ti prende la casa e l'anima.
La storia dell’Istria e della Dalmazia è una storia che parla di Roma e di Venezia. Fu Giulio Cesare a fondare, dopo Trieste (Tergeste) , le colonie di Pola (Pietas Julia) e Parenzo (Julia Parentium); fu Augusto a portare i confini dell’Istria fino al Quarnaro e a creare le Decima Regio Venetia et Histria, che si espandevano dall’Oglio all’Arsa e dalle Alpi al Po. Trieste fu collegata a Pola attraverso la via Flavia che raggiungeva poi Fiume (Tarsatica). Un’iscrizione d’epoca augustea reperita nei pressi di Fiume dice “Haec est Italia Diis sacra”. Roma lasciò splendide testimonianze nel colle Capitolino e nel teatro di Trieste, nell’Arena di Pola, nell’arco di Fiume, nel Foro di Zara e nel palazzo di Diocleziano di Spalato. Nel VI secolo d.C. le orde barbariche arrivarono anche nella X Regio romana. Gli istriani si rifugiarono sulle isole della costa. Sorsero Isola, Capodistria, Pirano, Rovigno che furono collegate alla costa con ponti e istmi. Il dominio del doge di Venezia Della prima presenza slava vi è traccia nel famoso Placitum del Risano dell’804, in cui i rappresentanti delle città istriane chiedono ai messi di Carlo Magno di liberarli dalla pirateria dei paganos slavos, “sin autem melius est mori quam vivere”. Dall’800 iniziò l’espansione veneziana, prima contrastata anche dai feudi germanici e dal patriarcato di Aquileia; poi Venezia si affermò in tutta la costa adriatica: nel 1150 il Doge assumeva il titolo di Totius Istriae inclitus dominator. Il leone alato di San Marco, simbolo della Serenissima, da allora si troverà ovunque, dall’isola di Veglia dove comparve per la prima volta nel 1250, a tutte le città istriane e dalmate. Tra il 1400 e il 1600 più volte la peste si abbattè sulll’Istria e sulla Dalmazia. Venezia ripopolò la regione importandovi migliaia di slavi, bosniaci, morlacchi, che ne divennero valorosi soldati. La città di Venezia non a caso battezzò “Riva degli Schiavoni” il suo attracco più importante nel bacino di San Marco. Le vicende istriane sono numerose e complesse ma, sostanzialmente da allora e fino alla fine del XVIII secolo la storia dell’Istria si identificò con quella di Venezia. Ecco per quale motivo la regione fu poi definita Venezia Giulia dal glottologo Graziadio Ascoli. Il dominio di Venezia ebbe fine nel 1797 con il trattato di Campoformido. La regione passò nelle mani dell’Austria che regnò, salvo la parentesi francese del Regno Napoleonico d’Italia, fino al 1918. La vittoria della Grande Guerra, cui parteciparono da volontari migliaia di istriani e dalmati - e tra questi Sauro, Filzi, Rismondo - portò e far parte del Regno d’Italia non solo Trento e Trieste, ma tutta la Venezia Giulia e dunque l’Istria con Pola, la città di Zara in Dalmazia, le isole di Cherso e Lussino, Lagosta e Pelagosa. Fiume fu annessa nel 1924, dopo essere stata teatro dell’impresa dannunziana del 12 settembre 1919. Il sogno italico della Venezia Giulia durò poco più di vent’anni . Il diktat di pace del 10 febbraio 1947 imposto al termine della seconda guerra mondiale dalle potenze vincitrici, strappò l’Istria, Fiume e Zara e le isole all’Italia, consegnandole alla Jugoslavia di Tito. L’ignobile Trattato di Osimo La città di Trieste (zona A del Territorio Libero Trieste previsto dal trattato di pace) rimase sotto amministrazione angloamericana fino al 26 ottobre 1954 quando tornò ad essere finalmente libera e italiana. La zona B (la parte nord occidentale dell’Istria fino al fiume Quieto) rimase sotto amministrazione provvisoria jugoslavia fino all’ignobile Trattato di Osimo (10 novembre 1975) con il quale l’Italia rinunciò senza contropartite al suo diritto su quei territori. Con la disgregazione della Jugoslavia e la nascita dei due nuovi Stati sovrani (1992) l’Istria fu divisa in due: la parte settentrionale fino al fiume Dragogna entrò a far parte della Slovenia, mentre la parte a sud del Istria, il Quarnaro, la Dalmazia divennero Croazia. Nessuno dei due Stati ha ritenuto di restituire agli esuli italiani neppure un mattone delle proprietà confiscate dal precedente regime comunista jugoslavo. Il martirio delle foibe di Trieste e dell’Istria, con il loro tragico carico di migliaia di morti senza croce e l’esodo dei 350.000 istriani, fiumani e dalmati è ora patrimonio della coscienza comune degli italiani grazie alla legge sul Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio di ogni anno
![Italo Calvino e l'invisibilità [documentario rarissimo]](/img/1.gif)
Fratelli Istriani,siamo in debito con Voi
Non vi abbiamo abbandonati! Istria Italiana!
Sarei d'accordo, peccato che l'Italia, intesa come nazione repubblica democratica, non esiste più, come pure la sua Costituzione, ormai vessata e messa sotto i tacchi e, a breve, gettata alle ortiche: sono dati di fatto. E non parliamo degli italiani o italioti di oggi.
Non lo sapevo, ma la legge della Croazia, per quanto riguarda l'Istria, ha riconosciuto e permesso il bilinguismo in quel territorio. Lingua croata e lingua italiana.
La Croazia non è la Yugoslavia di Tito. Oggi come oggi l'Istria sta bene così. Credimi.
Comunque, nel cuore, l'Istria è Istria, a prescindere dalla nazione che la possiede.
@@giulianogilbrezza6655 non accetto, la mia famiglia è istriana di origine.. ci hanno massacrato, hanno distrutto 2000 anni di storia veneta e veneziana. Adesso nella vecchia casa della mia famiglia ci vivono degli slavi. Non è croazia questo posto, è italia!!
@@davidetoffoletto9981 Caro Davide la penso come te.. i sentimenti sono identici.. ma non posso scriverti la risposta qui e non voglio. Mi trovi sul facebook col suo messenger. Lì, del più e del meno, ancora converso. Ciao. Rileggi bene il mio primo messaggio. I problemi dei luoghi vicini ai confini li hanno tutti. La guerra ha fatto sempre dei gran casini.. purtroppo, poi non parliamo delle varie dittature.
@@davidetoffoletto9981 il fatto è che abbiamo perso la guerra e ce l'hanno sottratta e ci fanno quello che par loro.
All the towns and villages in Istria are italian - venetian , we can see that at once!
@@radiouckaistra1256 You are really very uneducated. From what you wrote we can understand that you haven t a clue if Istrian history, of Italian history, of European history. Where did you go to school???
questo argomento di chiamea altri idiota, essendo cosi ignorante, hai ben mostrato la tua educazione. Grazie!!!
@@louisefun3095 Salve. Sono l'amministratore del video. Ho già invitato il signor.. ossia colui che si nasconde dietro il nickname "Radio Ucka Istra.." ad evitare di scrivere frasi o aggettivi scurrili offensivi, durante lo scambio dei propri pensieri (vedi mio post in cima). Sebbene anche tu, in inglese, ci sei andata pesante e duramente nei suoi confronti, offendendo, ti chiedo scusa a nome suo, anche se non lo conosco.. e resto in attesa di una sua correzione al messaggio, pena la cancellazione del messaggio stesso. Stessa cosa vale per te.
Quell'utente col nome Marco che insultò addirittura l'Istria, inneggiando alla guerra... è stato segnalato alla direzione RUclips come "incitamento alla violenza e odio".
Distinti saluti.
@@louisefun3095 what about Rab concentration camp - wikipedia
Nach der italienisch-faschistischen Logik der Louisa Funtastic ist überall wo ein Italiener gekackt hat ist Italien. Das römische Reich basierend auf Krieg, Verschleppung, Versklavung, Ausrottung anderer Kulturen, Prostitution und Korruption, ist schon lange Geschichte. Die Republik Venedig schon lange Geschicjte, mit all seinen Mittelmeer-Eroberungen und Verlusten schon lange reduziert auf Italien. Der Untergang des Benito Mussolini und seiner Fratelli Faschisti mit ihren Massenmorden im östlichen Mittelmeerraum Geschichte. Die Niederlage der Italiener ist 1945 besiegelt und von der Weltöffentlichkeit bestätigt. Die kleine italienischen Minderheit genießt eine der ausgeprägten Minderheitenrechte. Früher Ausbeuter der slawischen Bevölkerung, unter Mussolini die Herrenmenschen, sind Sie nun Bürger Sloweniens und Kroatiens, auf der gleichen Stufe wie die Serben Ungarn und Volksdeutschen hier in diesen Gebiet. Liebe Grüße aus dem glücklichen und friedlichen Slowenisch-kroatischen Istrien.
Grazie :) Viva l'Istria!
"Stopar" i miei complimenti, hai un bellissimo cognome sloveno ! Živjo !
@@radiouckaistra1256 venetian family name
@@davidetoffoletto9981 Sai cosa amico, la linguistica e una scienza molto esatta, ii suoi metodi sono matematici fino ai piu piccoli particolari.Uno per poter esprimersi in merito deve avere dietro di se moooolti anni di studio, e essere molto qualificato per poter dare dei propri giudizi riguardo la materia.Quello che dice uno, solo perche cosi gli pare, gli sembra o virebbe che fosse(e il tuo caso) e un buco col dito nel acqua.Pa, lepi pozdrav Stopar !
@@radiouckaistra1256 ma tasi slavo.. el nome de fameja de Alex xe venexian
@@davidetoffoletto9981 Beato te
Descrizione intelligente veritiera e rispettosa parte di una complessa e variabile verita,
Un lato necessariamente chiaro veritiero ben presentato
Riprendiamoci questa stramaledetta Istria.
troppo tardi... Stiamo andando tutti, Croazia compresa, sotto gli USE e pertanto diventeremo una regione della dittatura UE, quindi tutti uguali: Italia, Croazia, Istria....
@@giulianogilbrezza6655
Gli USE sta minchia...a maggior ragione dobbiamo far crollare tutto questo
@@oswald1068 Non so chi si nasconde dietro questo tuo nome.. mentre io ci metto la faccia e l'identità reale. Sono comunque d'accordo con te.. compreso la parolaccia, che credo ci stia molto bene. Più che far crollare penso che dovremmo impedirlo.. abbiamo poco tempo. Segui l'avvocato Marco Mori. Ciao.
@@oswald1068 La giustizia sarà fatta!!
Viva lstria viva l'Italia
................nella Divina Commedia “com’a Pola presso del Carnaro, ch’Italia chiude e suoi termini bagna” Dante Alighieri
Viva L'lstria viva l'Italia
Viva l Istria ! Ogni bene anche a tutti gli Italiani, che pero con l Istria poco centrano
@@radiouckaistra1256
>tee hee voglio bene agli Italiani tee hee
>promuove il genocidio Italiano
Dannazione quanto fate schifo voi slavi maledetti
La perdita di Istria e dovuto (pienamente) all' fascismo Italiano. Con il trattato di Versailles, infatti,Istria e costa dalmata erano state riconosciute terra italiane. E se il fascismo non avesso aggredito e occupato la Jugoslavia,nessuno avrebbe messo in discussione quei confini.
La storia tu l'hai imparata su Dora l'esploratrice. E adesso torna a pulire I cessi, slavo.
Pienamente d'accordo, la colpa è stata esclusivamente di Mussolini
Riprendiamoci anche la. Corsica
La corsica non è mai stata italiana
@@thewolf2213 Fammi pensare... Perché? E non rispondermi 'perché non ha fatto parte dell'unificazione'
Spiega
@@italiangirl231 ufficialmente era della Repubblica di Genova. E la repubblica di Genova per tua informazione comprendeva anche numerose isole e punti di appoggio nel mar mediterraneo che oggi non hanno nulla a che fare con ľItalia.
Secondo il tuo ragionamento potremmo dire che la Francia, la Spagna e innumerevoli altri stati sono italiani perché facevano parte delľ Impero Romano.
Se consideri la Repubblica di Genova come uno stato italiano ti do ragione, ma il concetto di "Italia" in quel periodo era stato dimenticato e comprendeva solo la penisola (inoltre la liguria non è neanche nella penisola).
@@thewolf2213 la corsica se la prese la Francia con una truffa ...apparteneva a noi ...sono stato in corsica più volte e parlano un Italiano misto al Francese , povera gente .... l'Italia dalla caduta del impero Romano ce l'hanno messo tutti nel sedere , prendono Mari terre aziende opere d'arte, la francia ci ha derubato con Napoleone di centinaia di nostre opere compresa la Gioconda ...siamo solo terre di conquiste !!! Povera la mia Italia
@@pixsim2911 1 La Corsica è stata donata dalla Repubblica di Genova in seguito ad un aiuto in battaglia ma anche perché nell'isola c'erano molti indipendentisti e i genovesi preferirono sbarazzarsene.
I corsi non vogliono stare con l'Italia, vogliono essere indipendenti.
2 Napoleone ha preso molte opere italiane ma non la Gioconda: essa infatti era già in Francia prima della Rivoluzione, e faceva parte della collezione del re.
In seguito il popolo la esibì nel Museo del Louvre e quando Napoleone divenne imperatore (1805) la mise nella sua camera da letto.
Il dipinto non è stato rubato, ci sono diverse teorie: quella più probabile è che Leonardo Da Vinci, trovò un accordo con il Re di Francia potendo soggiornare in una lussuosa villa (con tanto di servitù) ad Amboise, in cambio il quadro sarebbe diventato proprietà del re dopo la morte di Leonardo.
VENETIA ET HISTRIA 10. italian region for 2000 years
@J J Of course there was Italy, roman Italy, medieval Kingdoms of Italy and modern Italy, for 2000 years and Istria was always part of it! Learn something here en.m.wikipedia.org/wiki/Roman_Italy
W Istria croata
E anche attualmente la penisola è divisa in modo assurdo tra due stati: Slovenia e Croazia.
Istria e Dalmazia regioni italiane
Occupied regions from the Italian fascists.
Se vi le pio anchora comunicare in italiano!.
Di che anno è questo servizio
Come appare nei titoli finali, se uno guarda anche la parte due, lo si capisce da soli.
www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1995/01/18/Spettacolo/RAIDUE-A-TG2-DOSSIER-ISTRIA-UN-RICORDO-CHE-BRUCIA_184900.php
me lo ricordo quando passò in televisione!
Considerato le pubblicazioni da parte di gente che offende e parla male.. devo entrare e intervenire come moderatore, invitando ad interventi senza frasi scurrili e offensive. Ognuno è libero di esprimere il suo pensiero e i suoi ideali, con rispetto. Le frasi troppo offensive saranno cancellate come pure bannato l'autore. I TROLL NON SONO GRADITI. Cordiali saluti.
Ringrazia il Duce che e finita cosi.
Interessante questa riproposta di un servizio Rai TV degli anni '90. Ricordo di averlo visto in diretta nel 1995. Peccato abbia avuto poche visualizzazioni. ruclips.net/video/LT4ncUdZDdY/видео.html
Grazie Mario. E' un'onore la tua presenza qui. Abbraccio
Oramai le cose serie non le guarda più nessuno.. Il popolino si sollazza con le cagate pomeridiane..
Everything is Italian here!
The Roman Imperium is Historie, the end of the Republik Venezia, the End of the Kingdom of Italia is History, the End of the Fratelli Faschisti de Italia and the Massmurder Benito Mussolini and his Brother Adolf Hitler in Jugoslavia and on Greece, Albania and other Countries in Africa. War against others will cause A sweet vendetta. All here is Croatian and Slowenien, nothing Italian in 2021-
Greetings from the lucky and peaceful Slowenian and Croatian Istria.
@@Mr1960grguric Istria is still in the Italian geographical area (beyond the Alps), it still have her Italian history and Italian-style cities created by Italians, it's still an Italian land occupied by Slavic peoole.
@@masterjunky863 it is the Year 2021, Roman Empire based on War, Killing the original Inhabitants and Population, Occupation of foreign Countries, for example Spain, Portugal, France (gallia est divisa in Patres tres „Julius Caesar) Illyrium etc. Also based on Mass-Slavery, Prostitution, Corruption etc) is History. The Republik of Venice is also finished and History. The Faschist Benito Mussolini Massmurder in the East (Greece, Albania Slowenia (Ljubliana) and the Slowenian and Croatien Coast) and his Fratelli Faschisti di Italia are Dead. In your Logic everywhere where are Roman Ruin is Rom or Italy. The Italian Minority in Istria and Dalmatia (700 Years part of Austria and Hungary Habsburg and the Donaumonarchie) decided after WorlD War II to leave the Country because of the Communist and the Bad Ones Leave to Argentina or Spain, because of their criminal Actions in Occupied Dalmatia. Thank God today that the Ones Italians who stayed in Yugoslawia and later in Slowenia and Croatia have their european Standard Minority Rights. And the EU and the NATO will you Italien Faschist not allowed your imperial Appetite.What about the German speaking Südtirol, they belong to Austria, they have no Italian buildings. What about the greatest Italian Criminals N dragheta Cosa Nostra etc which rule Italy. They make Business, and the Italian Republik have a great Problem with it. So nice greetings from the Lucky, and peaceful slowenian and Croatian Istra and Croatian Dalmatia , Dalmacijo, sretna I uvjek lipa.
You are not allowed to say anything as a englishman because you know nothing.
Postoji u Istri i Dalmaciji puno tragova talijanske kulture. Još stoje spomenici antifašistima i civilima koje je pobila talijanska fašistička vojska. Ne keivimo talijanski narod za to ali pamtimo tko ih je pobio.
Hvala na lijepo napisanim rijecima
Dalmatia, Istria are Italians
@@carlogrignaschi8773 😂🖕
@@Matan975 you Will see little slave.
@@carlogrignaschi8773 Vi ste rob mržnje.
Misurato ,,,veritiero,,,,esaustivo,,,anche se necessariamente sintetico
Quest'anno, 2020, per il Giorno del Ricordo ho realizzato questo piccolo video. Forse a qualcuno interesserà ....ruclips.net/video/8TS-spm8Nfk/видео.html
mario fragiacomo potresti fare anche uno sui crimini di guerra italiani, per adesso ho letto qualcosa su wikipedia ed altri siti
@@chetzdunchien No, la mia musica non tocca la guerra perchè la guerra è un brutto male o come diceva un mio amico poeta bosniaco la guerra è un gran male, che cammina in casa arriva, nell'anima ti entra e ti prende la casa e l'anima.
Dalmazia Istria erano sono e saranno italiane.
Dalmazia non è mai stata italiana nella sua storia.
La storia dell’Istria e della Dalmazia è una storia che parla di Roma e di Venezia. Fu Giulio Cesare a fondare, dopo Trieste (Tergeste) , le colonie di Pola (Pietas Julia) e Parenzo (Julia Parentium); fu Augusto a portare i confini dell’Istria fino al Quarnaro e a creare le Decima Regio Venetia et Histria, che si espandevano dall’Oglio all’Arsa e dalle Alpi al Po. Trieste fu collegata a Pola attraverso la via Flavia che raggiungeva poi Fiume (Tarsatica). Un’iscrizione d’epoca augustea reperita nei pressi di Fiume dice “Haec est Italia Diis sacra”. Roma lasciò splendide testimonianze nel colle Capitolino e nel teatro di Trieste, nell’Arena di Pola, nell’arco di Fiume, nel Foro di Zara e nel palazzo di Diocleziano di Spalato. Nel VI secolo d.C. le orde barbariche arrivarono anche nella X Regio romana. Gli istriani si rifugiarono sulle isole della costa. Sorsero Isola, Capodistria, Pirano, Rovigno che furono collegate alla costa con ponti e istmi.
Il dominio del doge di Venezia
Della prima presenza slava vi è traccia nel famoso Placitum del Risano dell’804, in cui i rappresentanti delle città istriane chiedono ai messi di Carlo Magno di liberarli dalla pirateria dei paganos slavos, “sin autem melius est mori quam vivere”. Dall’800 iniziò l’espansione veneziana, prima contrastata anche dai feudi germanici e dal patriarcato di Aquileia; poi Venezia si affermò in tutta la costa adriatica: nel 1150 il Doge assumeva il titolo di Totius Istriae inclitus dominator. Il leone alato di San Marco, simbolo della Serenissima, da allora si troverà ovunque, dall’isola di Veglia dove comparve per la prima volta nel 1250, a tutte le città istriane e dalmate. Tra il 1400 e il 1600 più volte la peste si abbattè sulll’Istria e sulla Dalmazia. Venezia ripopolò la regione importandovi migliaia di slavi, bosniaci, morlacchi, che ne divennero valorosi soldati. La città di Venezia non a caso battezzò “Riva degli Schiavoni” il suo attracco più importante nel bacino di San Marco. Le vicende istriane sono numerose e complesse ma, sostanzialmente da allora e fino alla fine del XVIII secolo la storia dell’Istria si identificò con quella di Venezia. Ecco per quale motivo la regione fu poi definita Venezia Giulia dal glottologo Graziadio Ascoli. Il dominio di Venezia ebbe fine nel 1797 con il trattato di Campoformido. La regione passò nelle mani dell’Austria che regnò, salvo la parentesi francese del Regno Napoleonico d’Italia, fino al 1918. La vittoria della Grande Guerra, cui parteciparono da volontari migliaia di istriani e dalmati - e tra questi Sauro, Filzi, Rismondo - portò e far parte del Regno d’Italia non solo Trento e Trieste, ma tutta la Venezia Giulia e dunque l’Istria con Pola, la città di Zara in Dalmazia, le isole di Cherso e Lussino, Lagosta e Pelagosa. Fiume fu annessa nel 1924, dopo essere stata teatro dell’impresa dannunziana del 12 settembre 1919. Il sogno italico della Venezia Giulia durò poco più di vent’anni . Il diktat di pace del 10 febbraio 1947 imposto al termine della seconda guerra mondiale dalle potenze vincitrici, strappò l’Istria, Fiume e Zara e le isole all’Italia, consegnandole alla Jugoslavia di Tito.
L’ignobile Trattato di Osimo
La città di Trieste (zona A del Territorio Libero Trieste previsto dal trattato di pace) rimase sotto amministrazione angloamericana fino al 26 ottobre 1954 quando tornò ad essere finalmente libera e italiana. La zona B (la parte nord occidentale dell’Istria fino al fiume Quieto) rimase sotto amministrazione provvisoria jugoslavia fino all’ignobile Trattato di Osimo (10 novembre 1975) con il quale l’Italia rinunciò senza contropartite al suo diritto su quei territori. Con la disgregazione della Jugoslavia e la nascita dei due nuovi Stati sovrani (1992) l’Istria fu divisa in due: la parte settentrionale fino al fiume Dragogna entrò a far parte della Slovenia, mentre la parte a sud del Istria, il Quarnaro, la Dalmazia divennero Croazia. Nessuno dei due Stati ha ritenuto di restituire agli esuli italiani neppure un mattone delle proprietà confiscate dal precedente regime comunista jugoslavo. Il martirio delle foibe di Trieste e dell’Istria, con il loro tragico carico di migliaia di morti senza croce e l’esodo dei 350.000 istriani, fiumani e dalmati è ora patrimonio della coscienza comune degli italiani grazie alla legge sul Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio di ogni anno