Sono perlopiù d'accordo riguardo alla cautela nella transizione precoce (blocco della pubertà dei bambini a partire da tanner stage 2/3), ma penso che ci sia una preoccupazione che dovrebbe essere affrontata e che Thanopoulos nella sua comunicazione ufficiale forse non ha considerato a sufficienza, vale a dire il fatto che la transizione tardiva è associata a un risultato estetico peggiore e sappiamo quanto sia importante per le persone transgender raggiungere un aspetto congruente con il genere in cui si identificano (attraverso la chirurgia, gli ormoni, il trucco, ecc.), quindi in questo senso è probabile che si migliori la salute mentale di una persona transgender attraverso una transizione precoce (prevenendo potenzialmente la dismorfofobia nell'adolescenza e nell'età adulta). Tuttavia, noi non sappiamo come distinguere tra bambini affetti da disforia di genere che abbracceranno pienamente la loro identità trans (cosiddetti "persisters") e simili bambini la cui disforia di genere scemerà nel corso della crescita (cosiddetti "desisters"). Credo che una volta che i clinici riusciranno a separare questi due gruppi, si potrà spingere con scienza e coscienza per un modello affermativo (quello in voga in Canada per capirci). brave psicoanaliste che si sono occupate del tema sono Angela Gesuè e Alessandra Lemma
Sono perlopiù d'accordo riguardo alla cautela nella transizione precoce (blocco della pubertà dei bambini a partire da tanner stage 2/3), ma penso che ci sia una preoccupazione che dovrebbe essere affrontata e che Thanopoulos nella sua comunicazione ufficiale forse non ha considerato a sufficienza, vale a dire il fatto che la transizione tardiva è associata a un risultato estetico peggiore e sappiamo quanto sia importante per le persone transgender raggiungere un aspetto congruente con il genere in cui si identificano (attraverso la chirurgia, gli ormoni, il trucco, ecc.), quindi in questo senso è probabile che si migliori la salute mentale di una persona transgender attraverso una transizione precoce (prevenendo potenzialmente la dismorfofobia nell'adolescenza e nell'età adulta). Tuttavia, noi non sappiamo come distinguere tra bambini affetti da disforia di genere che abbracceranno pienamente la loro identità trans (cosiddetti "persisters") e simili bambini la cui disforia di genere scemerà nel corso della crescita (cosiddetti "desisters"). Credo che una volta che i clinici riusciranno a separare questi due gruppi, si potrà spingere con scienza e coscienza per un modello affermativo (quello in voga in Canada per capirci). brave psicoanaliste che si sono occupate del tema sono Angela Gesuè e Alessandra Lemma