Negli uffici ormai alcuni fanno anche l'aperitivo purtroppo... visto più volte... e se glielo fai notare ti rispondono che i bar sono chiusi e che sono costretti a farlo lì l'aperitivo...
@@diegoventurin Tanto arriverà qualcuno qua sotto a urlarti "Non se ne può più di stare attenti vogliamo la vita normale!". Quindi in effetti you have a point
Ancora a guardare i metodi legali per cui ci si riesce a contagiare. È abbastanza evidente che la gente vada in casa d’altri e ristoranti/bar siano aperti abusivamente, mi chiedo effettivamente ormai di cosa stiamo discutendo.
No Shy, gli uffici non sono affatto tutti in smartworking (purtroppo). E anche quello contribuisce a diffondere il contagio (anche perché solo gli stoici si tengono otto ore la mascherina; e spesso molti uffici non sono nemmeno ben areati). Sicuramente i ristoranti farebbero molto peggio, visto che almeno gli uffici sono frequentati sempre sempre dalle stesse persone e ognuno sta alla propria scrivania.
Anche le case. Ci sono un sacco di case incasinate. Il corona poi, ha contribuito alle liti, alle abbuffate per il nervoso e via dicendo. Le case sono pericolose!😀
@@deepblue188 paragonare una casa dove al massimo in una stanza si possono ammassare 4-5 persone ad una scuola dove se ne possono ammassare anche 30 mi sembra un parallelo piuttosto idiota.
@@silverskull7669 Non hai saputo cogliere la battuta. C'era anche l'emoticon! Cerca di non essere offensivo e leggi bene i post! Ah dimenticavo, qui se c'è un idiota, sei proprio tu!
In qualità di studente, almeno nella mia scuola, il problema sono più che altro i trasporti che promettono dall'anno scorso ormai di aggiungere bus ma non se n'è visto mezzo. In presenza a scuola siamo anche abbastanza organizzati, tanto che pure nello spostarci tra i corridoi di solito manteniamo sul metro/mezzo metro di distanza come minimo (ovviamente ci sono le caprette che fanno quel che vogliono, ma fin'ora nessuna classe nella sede d'istituto della mia città è andata in quarantena). C'è da dire che gran parte delle decisioni in merito alle misure di prevenzione dipendono dalla preside della scuola, o da quanto i professori e gli studenti si impegnino a farle rispettare, il che può fare tanta differenza (basti dire che la classe della mia migliore amica è già stata messa in quarantena due volte da febbraio dell'anno scorso) quindi posso capire che in alcuni posti ci potrebbero essere dei problemi in merito, ma almeno per il nostro istituto la questione più rilevante è quella dei trasporti pubblici.
Vivendo in una famiglia di ristoratori mi trovo in una situazione imbarazzante in cui capisco che i ristoranti sono i luoghi più a rischio in assoluto, ma è davvero difficile non sentirsi frustrati ad essere completamente ignorati da chiunque da quando è iniziata la pandemia. I sostegni dal governo sono arrivati TUTTI con svariati mesi di ritardo e i proprietari delle mura sono completamente insensibili alla situazione e pretendono gli stessi pagamenti sempre e comunque, e sono sicuro che non sia una situazione unica alla mia famiglia perchè ogni altro ristoratore che conosciamo è nella stessa situazione. Nel nostro caso i nostri due locali non hanno fisicamente lo spazio per allestire tavoli all'esterno del locale e solo uno di questi riesce ad andare avanti zoppicando con il servizio mensa, siamo letteralmente ad un passo dal baratro da un anno e mezzo. La cosa peggiore e che tutto ciò non fa altro che spingere gente che non ha mai prestato il minimo pensiero alla politica tra le braccia dei politici sciacalli che urlano di aprire tutto senza uno straccio di piano o sostanza, io e mio padre litighiamo ad alta voce su questa cosa tre volte a settimana ormai, ogni volta che lo sento dare ragione alla Meloni quando al TG fa il suo solito sciacallaggio di povera gente o tira fuori un video preso da facebook caricato da un signor nessuno senza qualifica che parla della "dittatura sanitaria" non riesco proprio a trattenermi. Insomma, so che è difficile per tutti e nessuno sta tendendo la mano a chi è messo male, ma nella nostra categoria è facile sentirci particolarmente malcagati.
Viene da piangere a leggere queste cose. Frutto di uno Stato assente e incurante delle difficoltà di chi è governato. Non pensare sia una cosa strana,è nelle situazioni di difficoltà che si tende ad andare nelle braccia degli sciacalli,da sempre. E questo rende questi soggetti ancora più vomitevoli. Per consolare (per modo di dire),entro 2 mesi/2 mesi e mezzo (complice il caldo e la bella stagione ma soprattutto un capillare sistema di vaccinazione),la situazione migliorerà enormemente. Probabilmente ogni tanto ci sarà qualche chiusura di due settimane massimo con asporto per tenere bassi comunque i contagi (dato che non si vogliono varianti strane che ci obblighino a tornare indietro con la situazione per altri mesi) ma in linea di massima ci sarà una grande continuità
Invece di spendere soldi per mettere le rotelle sotto i banchi io pensai da subito che si doveva incentivare i ristoratori a installare impianti di riciclaggio dell'aria, così magari con un investimento iniziale e l'aiuto del governo si tirava avanti, con qualche tavolo in meno ma almeno la vostra categoria sarebbe stata tutelata. Mi dispiace molto per questa situazione generale, sento come se si sarebbe potuta evitare molta sofferenza facendo veramente poco.
@@drybonfa servono entrambi. Comunque vedendo come i paesi più poveri stanno gestendo la pandemia (male) c'è da preoccuparsi... vaccinazioni a caso in pieno picco epidemico = varianti come se piovessero.
"Non ci si ammala in ufficio che sono quasi tutti in smartworking" hahahahahaha hahaha. Nel mondo dei sogni forse lo smartworking è diffuso come immagini
@@ckcsheridan736 Lo smartworking è un bene per me, puoi usare il geoarbitraggio per trasferirti e aumentare notevolmente il potere di acquisto e di risparmio.
Da quello che non possono stare in smartworking (che sono la maggioranza) a quelle aziende che scelgono di non fare lo smartworking, o per lo meno non al 100% perché, va detto, solo smart ha più svantaggi che vantaggi
@@emanuelechelini5163 si, ci sono dinamiche tecniche che una azienda deve tenere conto per mettere tutto in Smart, poi ci sono cose negative da più punti di vista, per il dipendente che stando a casa magari deve lavorare senza la pausa perché per il capo è comunque a casa, e per il titolare che deve stare attento e trovare modi per non avere gente che cazzeggia in casa o che fa finta di lavorare.
@@RichieTwentyfive ma è anche una cosa psicologica... tante cose che lavorando in sede, finito l'orario dici "ok, le riprendo domani", tendi a finirle oltre l'orario se sei in smartworking; idem col discorso della pausa, se di norma avresti quell'oretta/oretta e mezza di pausa pranzo a casa, specie se vivi da solo, stacchi giusto il tempo di mangiare 10 minuti
@@emanuelechelini5163 In realtà in molte aziende la produttività è nettamente aumentata proprio con smart-working,al netto di alcune persone che effettivamente hanno problemi relativi al diritto alla disconessione. Anzi,all'estero è davvero un abitudine in certe realtà (certamente non per segretarie). Ma in Italia tutto è visto in un manto di vecchiume
Nel mio paese e limitrofi, 2 pizzerie chiuse e un ristorante di cucina locale chiuso. Tutto per via della scarsissima domanda d'asporto (che nelle città magari funziona pure ma nei borghi e nei piccoli paesi proprio scordatevelo) Inoltre uno di quelli falliti aveva appena fatto ristrutturare tutto il ristorante Questo è il caso di un piccolo paese, non voglio immaginare l'intera Italia Si sta perdendo completamente il filo, non consideriamo più da dove siamo partiti, e percepiamo ciò che è ormai nell'ordinario, normalità. Purtroppo viviamo in un mondo, dove se fallisci economicamente, non fallisci solo tu, ma la tua famiglia, i tuoi figli, i figli dei tuoi figli e cosi via. E quindi vogliamo ricordare cosa sta succedendo? Esisteva una grande disparità a livello sociale: Ricci e Poveri. Non vi è mai stato equilibrio Ma mai come oggi, possiamo assistere all'aggiunta di un grandissimo peso sulla leva della bilancia Piccoli imprenditori, famiglie, venditori locali, persone , esseri umani che hanno avuto la sfortuna di voler vivere e lavorare nel proprio paesino, che solo grazie a loro trova un po' di rottura alla monotonia, si ritrovano oggi a dover scegliere tra la morte lenta e quella veloce. Supermercati Ipermercati grandi catene, hanno si sofferto un minimo, giusto all'inizio, ma poi evviva, si può andare a fare la spesa, evviva si può lasciare il comune se vado a comprare da mangiare, evviva e le palestre? le sale di qualsiasi tipo? i teatri i cinema i circoli? perdiamo cultura intrattenimento e felicità Che dite, ci sorprenderemo quando tra 10 anni verranno pubblicati studi sul fatto che ai bambini, ragazzi di piccola età preferiranno socializzare online come già succede in Giappone? E quando le biblioteche saranno vuote? e quando i bambini saranno così tanto bombardati dalle madri nella pulizia e sanificazione nascerà un popolo di disagiati mentali? Quando per viaggiare dovrai esporre un passaporto vaccinale che ti farà inconsciamente aver paura di toccare qualsiasi cosa, mangiare qualsiasi cosa, socializzare, vivere.... Ci ricorderemo di quando si poteva stare tra centinaia di persone senza che succedesse nulla? no perché io già faccio difficoltà Vorrei dire solo una ultima cosa Volevamo risolvere il problema del covid con le mascherine Volevamo risolvere il problema del covid con un lockdown Volevamo risolvere il problema del covid con le zone colorate Volevamo risolvere il problema del covid con un secondo lockdown Volevamo risolvere il problema del covid con il vaccino Morale della favola, ho 23 anni, non sono una categoria a rischio ma semplicemente un volontario uno dei 60, tutti vaccinati "obbligatoriamente" o "non fai servizi" ( e la mia è una piccolissima associazione, rivedi l'inizio) Faccio dialisi la mattina, abbiamo almeno 20 pazienti, io sono vaccinato da 2 mesi, loro invece no Il vaccino diminuisce l'entità degli effetti del virus, e le categorie a rischio sono loro, dializzati con bassissime difese immunitarie, e invece a 23 anni sono stato vaccinato io Non posso far altro che ridere. tra medici e personale sanitario giovane che non ha bisogno del vaccino, se si ragionava un po' con la testa, avremmo risolto già il problema Dopo tutto questo sembra banale chiederlo Ma scusatemi, non era la salvezza sto vaccino? boh te manco lo consideri nel video.. sai che 15 milioni sono il 25 % degli italiani si? abbiamo così tante categorie a rischio? a sto punto estinguiamoci. Come già detto, si sta perdendo il filo un saluto
La cosa triste è che, da ristoratore in un piccolo paese montano, mi ritrovo nelle parole che dici, io son stato vaccinato a causa della mia sclerosi multipla, la mia terapia mi rende immunodepresso. Lavoro nel ristorante di famiglia, noi abbiamo la fortuna di essere proprietari di tutto l'immobile, ma vedo gli altri che, lentamente, stanno morendo. Un esempio sono i proprietari di un bar vicino alla nostra trattoria, io sono amico del loro figlio e sono come una famiglia per me, questi signori da mesi continuano a pagare affitto e tasse, adesso son senza soldi e nei loro discorsi capisco che la storia potrebbe finire molto male. Nel mio paese non ci sono contagi da mesi ormai, la gente gira per il paese e si incontra senza problemi, non capisco perché non vengono prese in considerazione queste realtà. Capisco il tener chiuso nelle città come Torino (son piemontese), ma chiudere i localetti montani dove gli unici clienti sono i paesani, è una giusta decisione? Cioè io posso spostarmi ed andare a Cuneo a fare la spesa ma non posso prendermi un caffè nel mio paese con meno di 1000 abitanti
@@TheSkyknower però si aprono le scuole al 70%, con i mezzi di trasporto dimezzati... Non capisco che cosa si aspettino, già ieri il 50% dei contagi a milano era da collegare alla scuola, dove il distanziamento è impensabile e l'unico modo per tentare di ridurlo è stare ore ed ore con la mascherina, che provoca, soprattutto adesso che inizia a far caldo, mal di testa, bassa ossigenazione e quindi scarsa concentrazione e in generale malori causati dalla carenza di ossigeno
hai cannato completamente l'analisi ,la gente si contagia incontrandosi di straforo ,lo fa un numero spropositato di gente ,perché ormai la misura è colma e il fenomeno non arrestabile
Grazie, qualcuno che finalmente prova a fare un’osservazione forse scontata ma palesemente corretta. Mi pare ovvio dove stia il problema: paese rinomato per la sua attitudine ad aggirare le regole, in più è evidente il disagio comune viste le sempre più frequenti proteste. Vorrete dirmi che stiamo ancora qua a interrogarci su come possano contagiarsi le persone? Cos’è, dobbiamo chiudere qualsiasi possibilità di contatto sociale prima di renderci conto che i numeri salirebbero lo stesso?
5:56 luoghi di lavoro diversi da uffici (fabbriche, cantieri, porti e officine...), supermercati e negozi, mezzi di trasporto pubblico, per dirne alcuni che sono sempre rimasti aperti
@@Fil13 con una pandemia in corso, una campagna vaccinale che stenta a decollare, intere porzioni di popolazione in difficoltà economiche, colpi di stato in atto e crisi diplomatiche si, IL CALCIO É UNA PUTTANATA E LA SUPERLEAGUE É DOPPIAMENTE UNA PUTTANATA, firmato e controfirmato.
In realtà le persone si ammalano chiuse in casa guardando Netflix, proibire gli incontri all'aperto spesso significa trasferirli in casa al chiuso. Sarebbe interessante vedere degli studi sui posti in cui ci si contagia...
Il problema non sono 2 o 3 persone che si vedono in casa ma quando si creano assembramenti, qui a napoli si organizzano proprio festini abusivi... sono gli stessi che ti contagiano ma che pure con i sintomi non se lo vanno a fare il tampone perchè hanno la mamma zoccola, ma questo lo sai se vivi nella realtà e non nei numeri che ti da la televisione, se ci sono 2000 positivi al giorno va da se che i contagiati attuali siano decine di migliaia che infettano per giorni anche senza saperlo, comunque il problema principale è la gestione da parte del governo, è inutile che ci facciamo mille pippe mentali, sono incompetenti tutti
Non credo che ci vogliano degli studi per sapere che Netflix non provoca il coronavirus. Se poi mi parli dei contagi in casa, sappi che tali contagi ci sono soltanto perché c'è della gente che esce di casa. Ma qui parliamo proprio delle basi, come se ti dicessi che il 5G non è la causa del coronavirus.
Non ci arrivate a capire quanto sia utopistico pensare di tenere le persone recluse per anni? Ovvio che la soluzione non può essere questa e neanche puntare tutto sui vaccini, dato che non abbiamo soldi per approvvigionarsi di vaccino per tutti nel breve termine. Ma pensare di riuscire a curare la gente in modo efficace a casa, no? Sviluppare dei protocolli farmacologici funzionali a questo fa così schifo?
In Italia non siamo bravi a rispettare le regole, e purtroppo le distanze dentro ai locali non saranno MAI di 2 metri. Purtroppo la coperta è corta, o si sceglie di non far morire troppe persone ma fai fallire l'economia, o continui con il lavoro ma ti accolli i 1000 morti al giorno. Col senno di poi è facile ragionare, ma la cosa più importante è che la campagna vaccinale è stata un completo fallimento, e questo incide sulle riaperture. Purtroppo, molto probabilmente a fine maggio saremmo nuovamente in zona arancio/rossa
Perché non sento nessuno nominare i dannatissimi supermercati?? Vivo al nord, zona abbastanza abitata, il bacino di utenza della mia zona ha circa 4/5 supermercati di grossa dimensione e altrettanti di piccole o media dimensioni. Dentro il distanziamento, soprattutto in quelli più piccoli è saltato da tempo, per non parlare degli ingressi contingentati, quelli sono scomparsi da Novembre almeno. Ho un familiare che lavora in uno di quelli più piccoli e la gente se ne frega altamente di tutto: mascherine abbassate, gel non utilizzato, distanziamento inesistente. E questi se gli fai notare della mascherina sotto il naso o abbassata proprio, si arrabbiano pure e ti rispondono male. Io trovo che il chiudere gli esercizi così, ad oltranza abbia avuto un senso, ma fino ad un certo punto, perchè se poi nei supermercati e sui mezzi di trasporto la situazione è ingestibile, hai voglia a voler tornare alla normalità, la rivedremo forse nel 2022, quando avremo vaccinato (forse) una percentuale abbastanza alta della popolazione.
All'esselunga delle mie parti (e ce ne sono tre),le regole sono rispettate. Dipenderà molto dai frequentatori e dallo staff che faccia rispettare le norme. Bisogna evitare gli orari di punta,comunque. Se io becco uno con la mascherina abbassata che mi passa vicino come minimo gli trapano il culo a forza di calci. Del canto mio,conscio dell'imprevedibilità della gente,indosso DPI e vado a orari tattici. Unica cosa accaduta,bambini piccoli che vanno all'esselunga insieme alla mamma (in zona rossa di un mese fa) e avendo la deroga per età erano senza mascherina
@@drybonfa eh si che poi cambi da supermercato a supermercato si, ma nell’Esselunga dove vado io se ne fregano. Molte volte c’è palesemente tanto gente. Infatti non ci vado più
@@ajejebrazorf3375 Fai bene. Se proprio non puoi fare a meno considera di chiamare i carabinieri a portare ordine. Detto ciò,altro consiglio,indossa DPI per andare in questi posti (uguale sui mezzi pubblici dove il rischio è 1000 volte maggiore):tanto qualche ffp2 si ha in casa,usala in questi casi
Considerazione corretta, ma semplicemente non si possono chiudere né tantomeno gestire, per cui si tampona chiudendo il sacrificabile. Da questo punto di vista non c'è proprio margine di manovra.
@Mattia Limonta : Nella mia città hanno contingentato gli ingressi giusto all'inizio. Ora i supermercati e il cc non controllano nemmeno la temperatura. E no, le persone non tengono il distanziamento nemmeno se glielo fai notare. Oggi in profumeria un signore di 40 anni, quando glielo ho fatto notare, si è avvicinato così tanto da spiaccicarmi contro lo scaffale con lui addosso. Per non parlare dei ragazzi al parco senza mascherina tutti belli ammassati sulle panchine a bere, la municipale passa altrove perché ha paura di essere aggredita se interviene.
Shy non sono d'accordo sul fatto del dove avvengano i maggiori contagi: ti assicuro che ci sono moltissime aziende e moltissimi uffici che non sono più in Smart working (magari non ci sono mai nemmeno andati) e tutele per limitare la diffusione del virus spesso non ce ne sono. Perciò ti garantisco che la possibilità di contagiarsi sul posto di lavoro c'è.
So che la storia di "Non conoscono nessuno che..." non ha grande rilevanza statistica, ma io non conosco nessuna persona che si è ammalata in ufficio, seppur ne conosca molti che hanno avuto contatti stretti nei luoghi di lavoro per poi risultare negativi. Come viene detto nel video la faccenda gira tutta attorno al fatto che se sei a fare aperitivo o anche solo a mangiare fuori con amici, colleghi o clienti la mascherina te la devi togliere, ed è li che è una casino.
@@giuliomiga scusami, inizi il commento con:"so che la storia del non 'conosco nessuno' non ha rilevanza" ma il tuo discorso gira intorno al fatto di non conoscere nessuno che si è ammalato sul lavoro. Mah. Io invece di persone che si sono ammalate in ufficio (dove si sono creati molti focolai) ne conosco, prima fra queste mia madre che in ufficio ci è sempre dovuta andare, ha più di sessant'anni e non fa aperitivi da anni. Purtroppo il quadro statistico di un intero paese non si basa sull'esperienza di una singola persona.
Shy sulla sicurezza hai ragione ma che senso ha chiudere bar ristoranti palestre a e musei quando poi vai al supermercato o nei mezzi pubblici e c'è pieno di gente? Per non parlare dei luoghi di lavoro al chiuso dove spesso e volentieri i lavoratori tengono la mascherina sotto al mento (che è inutile).. La verità è che certe categorie sono state completamente abbandonate e prese per il culo più volte dallo stato e dai media (che se ne parlano è per dire che è in atto una manifestazione di terrapiattisti fascisti), non potendo né lavorare né manifestare..
Infatti per quanto riguarda i musei puoi aver ragione, per quanto riguarda i ristoranti non ci vuole un genio per capire che mangiando aumenta notevolmente il rischio di prendere (e trrasmettere) il virus
Andare al supermercato é una necessità (idem i mezzi pubblici per chi non ha una macchina e deve andare a lavoro) e la differenza grossa tra lavorare in ufficio o andare al ristorante é che chi lavora in ufficio può mettersi la mascherina, chi mangia non può farlo, quindi il rischio é molto più grande. Secondo me l'unico modo per far lavorare i ristoranti in sicurezza é puntare di più sulle consegne a domicilio, con incentivi da parte dello stato sia per i ristoratori che per i consumatori
@@lucamartino100 1) anche chi va in palestra può permettersi la mascherina eppure sono sempre chiuse. 2) i mezzi pubblici sono una necessità come è una necessità lavorare per un ristoratore o una qualsiasi altra persona che non può più lavorare causa covid. Ci sono ristoratori che hanno i sanificatori e grandi spazi all'interno, sono d'accordo con te che la sicurezza al 100% non c'è comunque, ma non è minore di quella in un mezzo pubblico super affollato, anche se in quel caso hai la mascherina. 3) andare al supermercato, specialmente di sabato mattina non è una necessità, puoi anche andare all'alimentari di paese dove ti fanno entrare uno alla volta.
@@uccidibuti La differenza tra le palestre/ristoranti e i mezzi pubblici é che i primi sono una necessità per chi lavora in quel settore ma non per chi usa il servizio, mentre i mezzi pubblici sono una necessità sia per gli autisti che ci lavorano sia per chi li usa (questo non esclude però che si potrebbe fare di più per evitare gli affollamenti), quindi non fare utilizzare i mezzi pubblici sarebbe peggio rispetto a non fare usare i primi due. In ogni caso, come ho detto, per i ristoranti un alternativa ci sarebbe (puntare sul servizio a domicilio) per i cinema/palestre ecc. purtroppo no, in quel caso l'unica opzione sono aiuti da parte dello stato, dato che se aprissimo tutto la gente morirebbe (che é peggio di finire sul lastrico) é meglio pensare al modo migliore per limitare i danni economici ma avendo come priorità la limitazione dei contagi. Riguardo ai supermercati sarebbe molto complicato applicare delle restrizioni pratiche per fare in modo che la gente li usi nel modo più corretto.
Non so te che chiese frequenti, ma quelle intorno a me che sono aperte, prima tenevano 300 persone solo tra quelle sedute, ora la messa la si fa in 30 tra posti a sedere e persone infondo in piedi. Sicuramente ci saranno le eccezioni ma sono veramente poche
Shy sei una persona gradevolissima, intelligente e gentile. Credo umilmente che tu ti stai allineando anche se in maniera moderata sempre più ad un pensiero unico opprimente, fatto di chiusure (anche di musei e cinema per altro), terrorismo mediatico quotidiano e coprifuoco. Le gente non ne può più, non solo i ristoratori. Questa non è vita, ma pura sopravvivenza biologica, fatta di lavoro, mangiare, incontri limitati al minimo, devastazione economica e sociale. Secondo me c'è una rabbia repressa che prima o dopo scoppierà e, secondo me, giustamente... E si sta vedendo gia dalle numerose manifestazioni ovunque.
Ora ci dicono che all'aria aperta non c'è rischio di contagio, e allora a cosa serve la zona rossa? Perché impedire alla gente di uscire? Hanno sbagliato tutto piuttosto che fare il coprifuoco e chiudere le attività prima delle 18 dovevano fare esattamente l'opposto: negozi aperti fino al più tardi possibile, meglio se h24 così da spalmare l'affluenza e non invece accorciare le ore di apertura e creare assembramenti
Come smontare il tuo discorso con una frase: Siamo passati da zona bianca a zona rossa con bar e ristoranti chiusi... Quindi, quanto influiscono realmente la loro apertura o chiusura?...
Putroppo anche io non sono d'accordo con la restrizione ai luoghi di contagio fatta da Shy: fra quello che è aperto de iure e i comportamenti de facto c'è un immenso gradiente di grigi. Un gradiente fatto di bar chiusi ma strapieni di gente fuori che consuma d'asporto, alunni che fanno dad da casa ma poi si incontrano comunque per uscire assieme il pomeriggio (o addirittura si incontrano per fare Dad assieme a casa di qualcuno), una Milano vivissima dopo le 10 di gente che torna da casa di qualcuno. Putroppo non abbiamo un riflesso reale delle conseguenze delle chiusure, ma solo il risultato della diffusa e moderata disobbedienza (di cui bene o male ci siamo macchiati tutti, in un momento o l'altro dell'anno).
Eh la situazione è complessa. se Navalny muore, rischia di diventare un martire, e questo è un rischio che il governo russo non può permettersi. Anche se a giudicare dalle sue condizioni risulta abbastanza palese che stessero cercando di ucciderlo di nuovo in carcere. O forse, cosa più plausibile, Navalny stesso ha assunto questo comportamento giocando magari sul suo effettivo stato di salute non proprio positivo, per tenere i riflettori di tutto il mondo puntati sul governo russo. Una cosa è certa, quell'uomo è riuscito dove tutti hanno fallito. Mettere pubblicamente in luce la dura realtà del governo russo, fino ad ora sempre rimasta sempre e solo un silenzioso segreto di Pulcinella.
@Catalin Afanase l'immobilismo dell'opinione pubblica mondiale riguardo a praticamente qualsiasi cosa è un serio problema. Succedono cose atroci, la gente si indigna per qualche giorno, e poi ognuno torna alla propria vita del cazzo. Si è vero. Ma nessuno era riuscito a spostare così tanto l'attenzione su di sé come ha fatto Navalny, al punto che Biden ha minacciato sanzioni alla Russia in caso di morte del prigioniero, e persino l'UE ha detto la sua. A sto giro hanno veramente gli occhi di tutto il mondo puntati addosso. E non parliamo di una persona come Giulio Regeni, uno studente qualsiasi. (Pace all'anima sua spero che verrà fuori l'ovvia verità e che i responsabili paghino, anche se so che non sarà così). Parliamo di un uomo, un personaggio controverso, che nel bene e nel male ha portato in piazza centinaia di migliaia di persone a manifestare contro il governo e il suo stra potere in tutta la Russia. Quando la gente esce di casa con 50 gradi sotto zero per chiedere la tua scarcerazione, evidentemente sei stato un grande comunicatore, e rappresentanti un grave pericolo per il potere costituito.
Shy ti farei solo un appunto: TUTTE le persone che conosco che hanno contratto il covid lo hanno con molta probabilità preso nei luoghi di lavoro. Certo, il caso singolo non fa testo, e certo, la certezza al 100% è difficile averla, ma quando mezzo ufficio ha il covid e poi ce l'hai anche tu... è facile fare 2+2. Al di là di chi lavora nelle scuole (sic!) o negli ospedali, moltissimi uffici che potrebbero tranquillamente tornare allo smart working sono aperti con i lavoratori in presenza.
@@CristianTraina uno dei più stretti lavora come ingegnere in una grossa ditta. E si è infattato a lavoro dopo un tira e molla di "chiudiamo per una settimana perché ci sono dei casi-riapriamo-richiudiamo". Mia cognata lavora nell'amministrazione di una azienda edile. Lei non se l'è preso, ma il suo capo e qualche collega, sì. Uno mio ex collega fa il social media manager e lavora in presenza. E ci sono stati tanti casi anche da lui. Insomma, forse programmatori a parte, credo che in molti posti lo Smart working sia lentamente tornato a essere il miraggio che è sempre stato.
Io l’ho preso in metro, sono vivo, e Shy sta dicendo una marea di cazzate da mesi, il culetto al caldo c’è l’ha e le notizie le legge, non le produce ne le cerca ne tanto meno fa inchiesta. In una parola, pessimo
In molti noto nei commenti che te lo hanno fatto notare, senza offesa le analisi nel primo blocco sono piuttosto miopi sia sui ristoranti che sulle fonti di contagio... ti assicuro che nella stra grande maggioranza dei posti di lavoro le norme anti-covid non vengono rispettate, non perchè i lavoratori siano 'cattivi', ma perchè è impossibile farlo e non è facile lavorare con una mascherina in faccia tutto il giorno. Non dico che questo sia giusto, dico che è la realtà dei fatti.
In realtà è possibilissimo. Se non si rispettano le norme anti-covid, almeno quelle generali ed essenziali, mi spiace dirlo ma lo si fa per "cattiveria" (ovvero egoismo involonttario) ed ignoranza (non si capisce il reale danno che si sta facendo). Lavoro 8 ore con la mascherina in una fabbrica, è vero, sarebbe meglio senza, ma non per questo me la tolgo perché tanto "ti pare che ho il virus?"
Per quanto riguarda i contagi, trovo molto interessanti le stories di Estetista Cinica su IG. Vale la pena ascoltare e leggere. Mentre, so da fonti personali, che l'Italia manderà nel mar nero 2 barche a remi con Di Maio sopra.
Sono d'accordo sul discorso e sulla necessità di aprire con "un rischio ragionato" confidando in quel pò di buon senso che qualche cittadino ancora ha. Dissento però sul discorso che al lavoro "ormai la maggior parte della gente è in smart working" eh no, ahimè, non è così! Seppur una forte percentuale lavora in smart working, credo che parliamo per lo più di aziende pubbliche o grandi multinazionali, che fanno grandi numeri, giusto, ma ci sono una infinità di altre realtà e di aziende medie (10/20/50 dipendenti) che sommate fanno un gran numero ugualmente, che non solo fanno lavorare in presenza, perchè non mi fido ti devo vedere (non me parla nessuno, ma sono parecchie) ma in questo anno e mezzo di pandemia, una grossa fetta, non ha mai tamponato i propri dipendenti. Molti amici, parenti e contatti di lavoro, sono stati e sono tutt'ora in questa situazione. Parliamo anche di filiali di banche, studi commercialisti, uffici postali, studi avvocati, supermercati, grandi catene di profumerie....non parliamo di multinazionali chiaramente e non sto dicendo che TUTTI si comportino così, ma c'è un grandissimo numero di aziende che non si comportano diligentemente, altrimenti è difficile spiegare ancora oggi dopo diversi blocchi e chiusure, come mai i contagi siano sempre stati in forte salita. tra l'altro, con i ristoranti, palestre e piscine chiuse. Chiaramente parliamo di un insieme di cose, la velocità di trasmissione delle varianti, la lentezza nei vaccini (stiamo recuperando ma ancora non basta...) ma i poveri ristoratori a sentire le varie polemiche o i severi blocchi che hanno subito, diciamo che non sono state le uniche cause e gli unici untori del dilagare dei contagi. Ma sono sens'altro stati quelli più penalizzati, quindi ritengo sia giusto riaprire con le dovute cautele e con un pò di buon senso. Non ci sono mai stati grandi controlli a 360 gradi e tante società hanno fanno il bello e cattivo tempo sulle spalle di realtà più deboli. Di queste realtà aziendali nessuno ne parla e non sono poche :( Ogni volta che vedo Di Maio che ci rappresenta all'estero, ho un colpo alle coronarie, le vampate e la tristezza nel cuore ahahahahah
"Non si può aprire in sicurezza" (intendi sicurezza 100%? perchè quella non ce l'hai neanche quando ti metti alla guida della tua moto se guardiamo le statistiche stradali) ma ci sono più 59 milioni di persone che non hanno il virus, loro sono costrette a vivere in carcere perchè mezzo milione di persone che per altro sono individuate e isolate stanno male, di cui una % irrisoria sta inospedale, una buona % non ha sintomi e la maggior parte ha sintomi lievi, ma di che stiamo parlando??? Io l'unica cosa che vedo è se la gente vuole aprire dovrebbe poterlo fare, la maggior parte della popolazione sta bene, invece sembra che siamo tutti malati quando invece non è assolutamente cosi!
Si ma a scuola non hai il ricambio di persone, in 6 ore non entra/esce nessuno a parte l'insegnante; dentro un ristorante nel medesimo arco di tempo entrano/escono tante persone. Il problema della scuola non è la scuola in sé ma i mezzi pubblici per arrivarci, sono quello che sono e lì si mischia gente di ogni classe e scuola. Una possibile alternativa ai ristoranti è la possibilità di vendere per asporto o tramite consegna a domicilio oppure la persona ordina da casa e poi va a ritirare di persona, sotto questo aspetto si poteva fare di più fin da subito, soprattutto dedicando i fondi dei banchi a rotelle, inutili, ai ristoratori per poter aggiungere tale servizio di consegna.
Secondo me hai fatto considerazioni parziali e basate su pochissimi studi che ti aiutano a dimostrare solo la tua tesi. La realtà è più complessa e il rapporto rischio/beneficio è estremamente soggettivo in questo momento, perché basato su un anno di dichiarazioni, studi e considerazioni di esperti e meno esperti che hanno detto tutto e il contrario di tutto. Non banalizzerei quindi queste riaperture come troppo rischiose basandomi solo su un programmino che ti simula la stanza del pranzo di Natale con la nonna e la zia e le finestre chiuse. C'è anche tutto il tema sociale ed economico da considerare e su questo ormai siamo alla frutta. Tanto per dire, sulla soggettività, a me queste riaperture sembrano anche troppo timide.
Shy, non c’è prova della trasmissione via aerosol..pochi dati.. la trasmissione avviene nella grandissima maggioranza via droplet. In risposta a dove la gente si incontri è molto semplice: a casa!
Chiaro che la gente si incontri in casa ... Nel luogo dove il rischio di contagio è maggiore ... Ciò avviene proprio a causa di queste regole, se in zona rossa ti vedono in giro in compagnia sei multabile, quindi la gente cosa fa ? Si incontra in casa
@@drybonfa si certo, però se non fai troppo chiasso non se ne accorge nessuno ... Ed è proprio ciò che sta succedendo ... Ma è fisiologico, abbiamo bisogno di stare in compagnia
@@federicocastangia5379 fisiologico? Certo, permesso? No, quindi cosa dovrebbe fare lo stato? Lasciare tutto aperto perché tanto la gente si vede "di nascosto" al chiuso? Ce la giochiamo cosi? Chi se lo prende se lo prende e amen? Ma che discorsi sono "ho bisogno di vedere gente" "ho bisogno di fare capodanno e prima ancora natale"? La gente muore, altra perde il lavoro e altri stronzi con un cervello sano stanno a casa da soli il piu possibile. I bisogni sociali stanno in fondo alla piramide d'importanza
@@V-a-s-h i bisogni sociali fanno parte del benessere di ogni essere umano ... Potevo condividere il tuo ragionamento un anno fa ... Ma ora non più ... Io sto soffrendo la solitudine e vorrei poter vedere gli amici perlomeno all'aperto ( chiaramente mantenendo distanza di sicurezza e mascherina )
Non ho mai capito perché, nelle interviste che fanno per tracciare i focolai, non chiedono anche "dove PENSI di aver contratto il virus?", e poi pubblicare i dati aggregati. Sarebbero informazioni utilissime. Come facciamo a combattere un virus se non lo conosciamo e non facciamo nessuno sforzo per conoscerlo? Andiamo a tentativi?
Sono d'accordo con te sulla questione sollevata a 6:00, anche se nell'equazione manca una grossa fetta di contagi (impossibile da contare ufficialmente) di persone che essendo costrette a non poter andare al ristorante o in altri luoghi di ritrovo, si riuniscono in casa senza alcun controllo, al chiuso e senza mascherina (e di persone cosi ce n'è).
“Se non a scuola, nei ristoranti o nei bar dove si ammalano queste migliaia di persone, mh?” Mezzi di trasporto Shy, pullman e treni. Supermercati, pieni di gente ogni volta che vado a fare la spesa. Piazze, dove molti anziani e troppi giovani continuano ad andare sbattendosene delle norme. Ho visto vecchi seduti nelle panchine criticare gli altri perché senza mascherine, ovviamente facendolo senza mascherina indosso. Io faccio il docente in un istituto tecnico e posso dirti in tutta tranquillità che la mia aula è sicura, i ragazzi restano nei loro posti, mascherina sul viso e, salvo giornate di bufera, l’aula resta perenneremo areata. L’anta-ribalta ce lo permette senza dover spalancare tutto. Capisco il tuo punto di vista ma no, la sicurezza della scuola non è stata smentita. Il vero rischio per i miei studenti è il viaggio di andata e quello di ritorno nei bus affollati. Shy, sono sardo. Ti dico solo “Arst”. Penso capirai.
Possibile che i luoghi di lavoro siano sempre sicuri e i luoghi dove ci si diverte sono un pericolo? Possibile che il vaccino sia necessario per lavorare in ospedale ma inutile per andare a mangiare una pizza. Stiamo vivendo in un grande esperimento sociale con cui si vogliono cambiare le nostre abitudini . I ristoranti, rispettando alcune regole minime, sono probabilmente i luoghi più sicuri in assoluto.
Ciao Shy! Ti racconto una cosa divertente. Stamattina ha riaperto la mia scuola. Io faccio le mie ore di lezione tranquillamente. Torno a casa, pranzo col mio compagno, lo bacio, chiacchieriamo e scherziamo. Due ore dopo so che un alunno della classe in cui ho fatto lezione all'ultima ora è risultato positivo a un tampone rapido. Bam! docenti in quarantena fino al prossimo tampone che dovrà confermare o smentire la positività del ragazzo. Io sto ridendo per non sclerare....
Scuola media o superiore? La riapertura al 100%,per quanto idealmente la condivido,genererà le condizioni di un'esplosione di ricoveri e contagi a inizio estate
Ma voi professori dovreste unirvi e scioperare (ognuno da casa propria), a scuola si diffondono l'influenza, i pidocchi e probabilmente altro da sempre, e sappiamo tutti che in una quinta liceo non puoi tenere a bada una ventina di ragazzi per 5 ore o più, ma questo anche in una quinta elementare, tutti vogliamo tornare alla normalità ma la riapertura delle scuole non è necessaria e puó essere tranquillamente rimandata,tra l'altro è una delle poche cose che il governo puó controllare perchè ormai la gente fa di testa sua, in una situazione del genere non esiste aprire le scuole, come si fa a non condividere questa cosa io non lo capisco, prof mi spieghi lei.
Sarà un drammatico problema la riapertura totale di tutte le scuole di tutti i gradi. Molti ragazzi non possiedono la macchina e per spostarsi devono pendere i mezzi di trasporto pubblico, sempre trascurati, quindi il rischio di contagio è follemente enorme. Dove vivo, il tempo da una corsa all'altra è di 30min se non ci sono ritardi o guasti, 45min-1h normalmente (ritardi e guasti sono all'ordine del giorno). Nel pullman, prima della pandemia, ci si stava a fatica, a volte i ragazzi cadevano dal pullman per quanto era pieno, mi domando in piena pandemia cosa succederà, perché se nessuno della tua famiglia ha la macchina, ma hai l'obbligo di presenza a scuola, devi entrare nei pullman e treni. I geni del male hanno considerato che vaccinando la totalità degli over 60enni il pericolo non c'è più, peccato che anche i ragazzi possono essere debilitati gravemente da questa malattia, se non rischiare la morte. A questo punto, anche se è un pensiero cinico e bastardo oltre ogni limite, spero che vengano ricoverati e intubati quanti più ragazzi possibili, sperando comunque che si salvino, in modo da fare scalpore mediatico e suscitare preoccupazione anche per la vita dei ragazzi. Ad ogni modo, ogni ragazzo infetto è una famiglia infetta, non ritorneremo in zona rossa, ma in zona nera cancerosa
@@GGGG-rg6fi non è facile per me rispondere a questa domanda, ma ci provo. Allora, premetto che è il mio primo anno di insegnamento in questo istituto, quindi posso parlare solo in base alla mia personale esperienza. Questo studente, dopo il tampone molecolare sapremo se sarà confermata la sua positività, può aver contratto il covid solo fuori dalla scuola in quanto oggi abbiamo ricominciato le attività in presenza. La scuola è un luogo dove certamente si riuniscono giovani sani e potenziali portatori del virus, ma è anche vero che sicuramente non troverai da nessun'altra parte il controllo e la rigidità che docenti e collaboratori hanno nell'assicurarsi che i ragazzi indossino correttamente la mascherina e che stiano a una certa distanza tra loro. Ma fuori dalla scuola? Fuori possono fare quello che vogliono perché la nostra giurisdizione finisce una volta varcato il cancello per tornare a casa. Da lì in poi è responsabilità dello studente o dei genitori. Se ognuno facesse la propria parte probabilmente ci sarebbe un numero più contenuto di casi. Scioperi, proteste, tutto si può fare, ma a poco serve se non tutti i colleghi e i genitori sono disposti a unirsi..e credimi se ti dico che ci sono alcuni genitori che scambiano i docenti delle scuole superiori per baby-sitter della loro prole e che tempestano i coordinatori di telefonate per sapere quando potranno finalmente riportarli a scuola. Non dimenticarti inoltre che, soprattutto nelle scuole paritarie, i docenti sono più precari rispetto ai loro colleghi che hanno un contratto determinato in una statale, quindi devono usare molta diplomazia ed evitare il più possibile scontri tra preside e genitori. Un approccio diretto in queste situazioni può solo inasprire i rapporti e rendere l'ambiente di lavoro più stressante di come lo è già. Almeno questo è quello che ho potuto osservare in un anno di docenza. Ovviamente ogni scuola è un mondo a sé.
Io sono genuinamente perplessa (e boh, passo da scema forse...) Su come al chiuso vada bene la presenza al 100% (la distanza non sempre può essere garantita) però nei ristoranti no
Guarda,al di là della questione della mascherina e finestre aperte nelle aule,si sarebbe probabilmente (ma io non sono nessuno) dovuto tenere chiuse le scuole (che intasano i mezzi) e fare aperture scaglionate delle attività. Non so perchè e non so se nel grande schema delle cose sia meglio così,ma ho interrogativi anche io
@@sisksenpai e comunque nelle aule studio al momento sono obbligatori 2m di distanza tra un posto e l'altro. Sono davvero solo le scuole a rimanere aperte, perché altrimenti il prezzo per la società sarebbe devastante. Onestamente fermare l'istruzione per due anni sarebbe molto peggio che avere un centomila morti in più, per quanto possa sembrare brutto
Giusto essere perplessi, ma la risposta c'è ed è chiara, Pressione delle associazioni di categoria, e quindi si vede di accontentare un po' tutti, anche se al livello epidemiologico non ha senso.
@@drybonfa vogliamo tornare a discutere su come per la scuola dell'obbligo la didattica a distanza abbia quasi solo svantaggi? Ripeto, in nome della lotta al virus non si può mettere in standby tutto il resto... poi che l'apertura 100% per i trasporti sia deleteria ok, ma al 50% (meta classi al completo) come fatta finora era sacrosanta!
Ciao shy! Oggi, martedì 4/20, si terrà un'importante conferenza stampa alla Camera dei deputati circa il deposito del Manifesto Collettivo, che propone la liberalizzazione della cannabis. Perché non farci un piccolo approfondimento (considera anche le azioni di MeglioLegale e l'opposizione delle destre in materia)? Non mento se dico che gli aggiornamenti sul coronavirus mi annoiano da morire, per quanto importanti XD TVB
Shy per dirla tutta io ti seguo da quando facevi i video su minecraft e se ho iniziato a giocarci è merito tuo, quindi ti devo ringraziare per avermi iniziato a questo bellissimo gioco.
Ho un bar.. la maggior parte dei miei clienti è fissa.. qualcuno si è contagiato ma non di certo nel mio locale di mattina.. dai loro racconti si sono contagiati a contatto con parenti e amici! E comunque credo che venire nel mio locale dove i clienti sono controllati sia più sicuro di andare in un grande supermercato dove ognuno fa come vuole.
Purtroppo temo che il luogo del bar, per tutte le attenzioni che si possano prendere rimanga rischioso, ma sono d'accordo che la maggior parte dei contagi (ma è una mia convinzione motivata da esperienza) avvenga in situazioni del tipo "vado a trovare a casa X" che diventano momenti con zero precauzioni, in ambienti stretti e senza ricambio d'aria. Sul supermercato non saprei, secondo me il fatto che siano spazi grandi e con riciclo dell'aria aiuta, ma sicuramente è un fattore di rischio.
Non si può sapere con certezza come si sono contagiati. Quindi evitiamo il "non di certo" e il "dai loro racconti", per quanto comunque una persona che entra spesso in contatto con amici e parenti con molta probabilità sgarrano anche in altri ambiti.
Sul dove si ammalano le persone penso la risposta sia abbastanza palese: il fatto che bar, ristoranti, palestre, teatri ecc. siano chiusi non vuol dire che la gente rispetti le regole e non si assembri in casa o altrove. Oltretutto i mezzi pubblici sono sempre quelli, non é che sia stato potenziato l'impianto, o aumentate le corse...
Si chiede alle attività di essere solidali per motivi sanitari e di chiudere le proprie attività, ma al tempo stesso non si possono dare dei ristori minimamente sensati a queste attività, quindi o si fà come dice Boldrin e si taglia a tutti loro una parte di stipendio per risarcire queste persone (io sinceramente me lo taglierei volentieri) o si lascia lavorare la gente. Nessuno ti obbliga ad andare al ristorante, se ci vai e ti ammali alla fine sono cazzi tuoi, è un rischio che valuti, e decidi di prendere o meno. Il covid è un virus che colpisce prevalentemente gli anziani in modo grave, e dovrebbero essere loro a doversi proteggere, non possiamo più continuare ad uccidere l'economia in questo modo, è ora che le persone si prendano le proprie responsabilità e decidano da sole cosa fare, subendo nel bene e nel male le conseguenze delle proprie decisioni, basta con queste leggi paternalistiche.
Non tagliare lo stipendio, che sa di crudeltà, semplicemente tassare. Come ci sono le tasse per pagare la sanità ci dovrebbero essere delle tasse per delle crisi, se queste non sono abbastanza si anticipa e si tassa per un tempo prolungato per ripagare l'anticipo. Mali estremi, estremi rimedi. - "Nessuno ti obbliga ad andare al ristorante, se ci vai e ti ammali alla fine sono cazzi tuoi, è un rischio che valuti, e decidi di prendere o meno.", su questo non sono d'accordo. In quanto tale persone rischia di contagiare terzi che al ristorante non ci sono voluti andare e allo stesso tempo, se va male, finirebbe per pesare verso a chiunque serve una prestazione medica, in quanto avremmo una persona sul lettino in più. "e dovrebbero essere loro a doversi proteggere" dovremmo essere noi a proteggere loro, fa parte della civiltà, visto che affermare che devono proteggersi da soli è come votare per entrare nella casa di ogni anziano e fucilarlo di persona. Il concetto di base non cambia, non funziona. - "basta con queste leggi paternalistiche", la gente che le viola ha dimostrato che non siamo altro che bambini. Quindi, se devo essere sincero, ci dovrebbero essere leggi paternalistiche, anche se sfortunatamente fino a ora non se ne sono viste.
@@francescobastoni9158, tra l'altro, quello che ha subito Navalnyj dal governo russo è un centesimo di quello che ha subito e continua a subire Assange dai governi "democratici" e mi tengo largo.
Congratulazioni Shy, sono un ricercatore che si occupa proprio delle modalità di trasmissione del virus, ho apprezzato molto il tuo essere informato su questo ed aver espresso in maniera chiara i concetti e l'esserti continuante aggiornato e non fermato alle prime messe in sicurezze (igienizzante ovunque e tanti saluti).
@@gianniognibene Condividere un sentimento non vuol dire sposare una verita' cosi' come non lo e' dir la propria con cognizione di causa. Penso tu abbia preso un granchio. Poi, se le informazioni di chi si professa " un ricercatore che si occupa proprio delle modalità di trasmissione del virus " sono sbagliate allora se ne puo' discutere ma non nei termini, abbastanza grezzi secondo me, in cui metti la questione. Certo e' che il post sotto cui scriviamo non indica, effettivamente, questa o quella verita'. Si limita a complimentarsi. Si dovrebbe chiedere a Alessio cosa intendeva e di scendere nei particolari. Senza queste informazioni la tua affermazione o qualsiasi altra a tema " verita' " cade nel vuoto.
@@FrankGulp, mi spiace ma sei completamente fuori strada. Io ti ho semplicemente fatto presente che i casi aneddotici presentati in parecchi commenti non rilevano (e nemmeno desiderare tanto qualcosa la fa diventare rilevante). Nota che questo si applica anche a ciò che ha scritto Alessio.
Masala ha evidentemente un ego smisurato e non si rende conto molto spesso di quel che dice ma vuole fare la morale agli italiani su cosa sia giusto e non sia giusto fare
Dettaglio sugli uffici: ci sono aziende milanesi, che spingono, fino alla letterale costrizione, a tutti i dipendenti (tutti che potrebbero esercitare tranquillamente da casa propria) di recarsi in ufficio più giorni possibile. Con tanto di pranzi organizzati dai capi nelle piccole sale riunioni per motivi sconosciuti a cui si è TENUTI a partecipare. Il tutto con gente che per la metà deve prendere almeno 2 mezzi pubblici per arrivare in ufficio. Ma nessuno dice niente. Quindi in realtà sì, buona parte dei contagi viene anche dalle aziende terrorizzate dallo smartworking.
Shy 5:50 : ma per favore! Questa volta mi hai fatto davvero incavolare! Ma sai quanti bar/parrucchieri/palestre/cinema e ritrovi abusivi ci sono nelle case e nei garage? Quanti Negazionisti? Ne conosco molti io, che comunque conosco poche persone e generalmente ho una bolla di persone di una certa cultura e rispetto. Non mi puoi venir a dire che è la scuola a portare i contagi. I contagi li portano gli idioti, e purtroppo in Italia ce ne sono molti di più di quanto credessi
In Umbria i ristoranti sono chiusi da Natale 2020, da gennaio siamo sempre stati in zona arancione o rossa con medie e superiori tornate in classe solo da una settimana, quando era già in corso un aumento dei casi che a questo punto penso sia dovuto o a persone che si incontrano in casa o sui luoghi di lavoro, non agli anziani (pure numerosi in regione) che bevono caffè davanti al bar.
Seguo la situazione in Italia da Madrid, dove abito, dove i bar e ristoranti al chiuso sono aperti da settembre, i grandi centri commerciali funzionano con normalità, ed è dal luglio scorso che posso andare in palestra ogni giorno (con 100/200 persone). Ho la sensazione di vivere in una bolla guardando le misure che ci sono in altre parti del mondo ormai da mesi.
Com'è la situazione covid a Madrid? Nei dati e nel sentire comune in città che hai potuto avvertire, intendo. Madrid, ah, la penultima città straniera in cui sono andato, nei Tempi del Prima. Sembra una vita fa
Unico appunto: la maggior parte dei contaggi avviene in casa tra familiari e amici che si ricevono senza mascherina. Se avete in casa qualcuno di debole (nonno/a o zia/o malati) mettete e mettegli le mascherine e aprite le finestre
La mensa della mia azienda è aperta con tavolini distanziati e da due persone soltanto. Arrivi, ti igienizzi le mani, prendi il vassoio, ti fai servire in fila dalle cameriere e ti siedi. Quando si finisce di mangiare, si gira la targhetta per far sanificare il tavolo alle addette e si lascia il vassoio su un carrello in fondo alla sala. Da quando ci lavoro (fine novembre) non mi pare che ci siano stati casi di covid legati alla gente che mangiava in mensa, erano dovuti alla gente che in sala pausa o nell'area fumatori stavano troppo vicini oppure al fatto che molte persone sono "imparentate" (tizio Y che magari lavora in linea e suo figlio o sorella che lavora su un'altra. Risultato: ti risultano 2 lavoratori ammalati nello stesso nucleo familiare, aumentando il toto contagi e dando l'allarme di un focolaio). Mi dite se la gente si trova a mangiare al ristorante in 2 o massimo 4 cosa cambia?
Si ma se ci sono tali divieti, ci sarà un motivo o no? Che poi non importa tanto della risposta ma del fatto che è una domanda che ignora il problema alla radice. Non importa poi della risposta perché per entrambe le domande ci può essere il tutto e il contrario di tutto perché in italia si è andati a manifestare anche per delle stronzate. Non dico che questa sia una stronzata ma visto che manifestiamo per le stronzate l'esistenza stessa della manifestazione non significa in realtà molto.
Bar, ristoranti e scuole sono gli untori della nuova ondata? Quando sono chiusi da mesi e la gente continua ad andare al lavoro. Gli unici che portano sulle spalle l'abbassamento dei contagi sono i ristoratori, i disoccupati e i lavoratori dello spettacolo... finchè la maggior parte della popolazione continuerà ad andare a lavorare. E poi è colpa dei bar e dei ristoranti
Riapriamo tutto e torniamo ad una vita dignitosa. Chi morirà morirà, pace se sarò fra questi. Meglio vivere finché si può che non vivere per la paura di morire.
Parlare quando si ha sempre il piatto caldo sotto i denti è facile, mettetevi nei panni di chi non arriva a fine mese di chi non lavora praticamente da un 1 anno e che è stato costretto a fallire o a vendere la casa e vivere nella propria attività, empatia e solidarietà parole che ormai la maggior parte degli italiani non sanno più cosa vogliano dire.
Non solo è facile parlare con il piatto caldo, ma lo si fa anche in maniera più razionale e meno di pancia. Perché si, mi spiace, ma ritenere un'opinione più importante soltanto perché arriva da un disperato che sfortunatamente, per le condizioni in cui si trova, si interessa esclusivamente di se stesso, non è che sia il massimo. Poi sono pure contento di indebitarmi per solidarietà. Ma vorrei ricordare che siamo in pandemia e che anche i disperati devono dare solidarietà a chi si potrebbe trovare in condizioni peggiori della propria. Poi seguendo realmente il tuo ragionamento, dovremmo far parlare gli intubati e i morti, altro che chi ha problemi di lavoro.
@@anonimo6603 ricorda che senza lavoro non c'è salute e viceversa, lo stato avrebbe dovuto sospendere affitti utenze tasse e dare la possibilità di mangiare a tutti quelli che non lavorano per colpa non loro, rispetto a marzo 2020 solo queste poche categorie non hanno diritto al lavoro mentre TUTTA italia fa il cazzo che vuole come se nulla fosse. Smettiamola di guardare sempre e solo il nostro orticello. La maggior parte dei contagi avvengono in ambito familiare. Nel mio paese a causa di un inaugurazione di un negozio per cani sono morte 2 persone perché le persone non rispettano le regole, ovunque vedi persone con la mascherina sotto il naso che parlano e ridono per strada a 20 cm l uno dall altro, chi è causa del suo male pianga se stesso.
A più di un anno dall’inizio del COVID non sappiamo ancora come gestire aperture e chiusure, facciamo pena veramente. Basterebbe dare un’occhiata a quello che hanno fatto Paesi come l’Australia o la NZ e prenderne spunto, anche un minimo, e allora si che vedremmo cambiamenti importanti e soprattutto meno morti!
@@dddimi7955 Che in europa non abbiamo saputo gestirla è indubbio, se non vuoi pensare all' Australia e alla nuova zelanda pensa alla corea del sud e al Giappone
Gestire, non gestire. Ma cosa vuoi gestire? Che ognuno viva liberamente e se si muore pace, tanto prima o poi tocca a tutti. È inutile far finta di credere di essere immortali e poter credere di cancellare una malattia.
Qua in Spagna dove vivo io il Governo non si è potuto permettere chiudere tutto davvero perché come le paghi le casse integrazioni...allora è vero che mio figlio non ha perso un giorno di scuola e solo qualche classe è stata chiusa (0.20%) delle scuole elementari medie e superiori), dopo tante settimane chiusi i bar aprono fino alle 18 (per evitare l'ora aperitivo) poi vabbè ci sono regioni che fanno un po'quello che vogliono tipo in Euskadi e Madrid attaccandosi all'autonomia regionale e tirando in ballo addirittura i diritti umani per andare al bar, mentre teatri e cinema fino a Natale erano aperti.....sport, mio figlio ha ricominciato gli allenamenti oramai quas un mese fa, ma non è che qua il virus non ci sia, semplicemente di fa un po'finta di niente, diciamolo...... Oramai si è arrivati alla consapevolezza che chiudere tutto per salvare tutti è semplicemente una utopia che può funzionare in Svizzera mica qua.....e secondo anche il principio per cui il virus lo prenderemo tutti ma poco alla volta.... Io ho ritrovato una nuova normalità che oramai non mi turba più, vita sociale uguale a zero, ma non voglio che mio figlio rinunci ai 4 contatti che nella sua bolla scolastica
"Non voglio che mio figlio figlio rinunci ai 4 contatti che ha nella sua bolla scolastica" 👏👏👏 Da tatuare sulla fronte di chi da un anno e mezzo urla istericamente "chiudete le scuole, chiudete le scuole, chiudete le scuole"
@@emanuelechelini5163 dovrebbe continuare con "preferisco che abbia il nonno morto piuttosto che lasciare che frequenti i suoi amici su internet, per poi dirgli davanti alla lapide del nonno "l'ho fatto per te figliolo, solo per te"." Questo sempre sperando che non abbia nulla di male il bambino in questione, visto che avere gli ospedali pieni aumenta le cause di morte anche per ciò che non è strettamente influenzato dal coronavirus.
@@anonimo6603 Voi che é tutto sacrificabile in nome del covid mi avete veramente rotto, anche perché io sono SICURO che situazioni del genere non le avete toccate con mano, sapientini tutta teoria mantenuti dai genitori che idolatrato gente come Galli... io ho avuto modo di sapere di un bambino costretto dai genitori al homescooling da settembre dalla madre perché "omammamia signora il covid" ... ebbene la nonna (che conosce mia madre) è disperata, ha visto il nipote regredire in molti comportamenti... ma no, in nome della lotta al virus un bambino di 9 anni che é da un anno chiuso in casa ed ha iniziato a comportarsi come uno di 5 é perfettamente normale, sono i "rischi calcolati" che ai catastrofisti come te piacciono
Io sceglierei più Spritz: dissetano, costano meno, non urlano ne si cagano addosso e potrei continuare all'infinito è un peccato che non si possa partorire dell'alcool, lo trovo ingiusto
Ricordo che le fabbriche di aziende private sono al chiuso e alcune con zero controlli su distanziamento sicure, ci sono ancora uffici che non fanno Smart working in quanto "non obbligatorio ma consigliato", per non parlare dei supermercati, anche se lì forse fanno i controlli ogni giorno ( ma comunque i dipendenti sono a rischio dall'inizio della pandemia e stanno aspettando i vaccini) io non so se il solo problema siano i ristoranti.
I contagi avvengono anche in mezzo alla strada, visto che ci sono gruppi di ragazzi che si nascondono nei vicoli a parlare /fumare e gente che si assembra fuori dal bar per prendere d'asporto
Non che non sia d'accordo eh, però qui in Francia bar e ristoranti sono chiusi da settembre? Ottobre? Non ricordo neanche più. E le migliaia di contagi ci sono comunque. Lungi da me dar ragione a chi voglia aprirli ad ogni costo, ma il tuo ragionamento Shy ha comunque una falla logica mi sembra. Oppure qui in Francia si contagiando tutti a scuola? Poi per carità, pochi rispettano le misure ormai e tanti se ne fottono, al punto che incroci gente nei corridoi rigorosamente senza mascherina... Quindi io darei la colpa più al non rispetto delle poche regole più che ad altro, ma boh, deduzione mia. Magari in Italia è diverso
Probabilmente lo è. Nel senso, credo che il problema è che le abitudini della popolazione, il suo stato di salute e magari le varianti che si sono formate del coronavirus, tutto può rendere lo stato delle varie nazioni, ma anche città, diverse da quelle che ha accanto. Le norme sono generalizzate ma non è automatico che tutto funzioni per tutti allo stesso modo. Probabilmente anche senza adottare alcuna misura i casi sarebbero stati molto ma molto differenti da zona a zona del mondo.
È il lavoro il posto dove ci si contagia. Il 90% dei miei conoscenti avrà fatto si e no una settimana di Smart working, poi sempre e comunque in presenza anche per lavori che potevano essere fatti da casa “perché i lavoratori si devono controllare stando in presenza” senza tutele e tamponi. Molti di loro si sono contagiati proprio lì o in famiglia dove un altro membro si era stato contagiato sul proprio posto di lavoro
I contagi nei luoghi di lavoro anche, perchè i fenomeni che non si mettono la mascherina ne seguono le basilari regole anticovid lavorano, e lo fanno anche con me. Facciamo che per un anno chiudiamo le aziende e apriamo i ristoranti....
Aggiungerei anche i supermercati e mezzi pubblici perché anche se si indossano le mascherine ormai non fanno più seguire nessuna regola sul distanziamento
Shy, per piacere. Ma serio gli studenti ed i bar la mattina o il pranzo di lavoro in zona gialla? Ma sei serio? Forse - e dico forse - bus, tram, metropolitane e mezzi pubblici in generale? Che a Roma siamo schiacciati come sardine da Ottobre, con al massimo una sanificazione giornaliera per la linea A. Sarà più facile contagiarsi in un bar con porte aperte, distanziati, con mascherina, prendendo un caffè e un cornetto con limite di entrate all'interno dell'esercizio (e sanificazione ambienti e mani per i clienti in uscita ed entrata), oppure in un vagone della metro tutti attaccati, sottoterra, con migliaia di persone che in una decina di minuti calpestano gli stessi dieci metri quadri? Vabè dai, faccio finta che non ci credi nemmeno tu.
Il problema è che molti per non perdere clienti ignorano le norme. Zona rossa, clienti al bar tranquilli a consumare al bancone. Cioè, dai.. Il problema non è aprire o no, ma che appena si allenta la presa diventa tana libera tutti! Prendi la Sardegna, da bianco a rosso fuoco in un mese!
A Milano hanno fatto diversi test sui mezzi senza trovare tracce di covid, magari a Roma è diverso ma non so se i mezzi sono un grande veicolo di contagio qui.
Tutto corretto a parte non considerare il fatto che i ristoranti sono praticamente chiusi da Ottobre e che "stranamente" in estate con ambiente chiuso e aria climatizzata tutto ciò era possibile. Piuttosto ci si sta accanendo su alcune realtà economiche, non ritenute dal comitato tecnico e dal governo essenziali. Questa è l'unica giustificazione. La scuola è essenziale, il lavoro nelle grandi imprese e industrie è essenziale, gli alimentari sono essenziali. Ci sono cose che non possono essere fermate, le attività non fondamentali vengono chiuse per ridurre le occasioni di contagio. Sarebbe stato possibile tutelare il lavoro di tutti? Forse ma sarebbero serviti maggiori controlli e sanzioni e un sostegno economico alle chiusure più efficace. Ma ormai è andata... Stringiamo i denti e vacciniamoci
Shy, hai un po' mistificato e sparato qualche cazzatina. Non ci si ammala negli uffici solo nel caso in cui questi abbiano effettuato una massiccia e lunga transizione al lavoro da casa, caso di certo ben poco frequente. In generale ti assicuro che i luoghi di lavoro al chiuso sono stati e sono tutt'ora un luogo con un rischio non indifferente, e sicuramente più alto della scuola che tu hai praticamente detto sia causa di contagio, mentre sembrerebbe essere un posto in cui si ci contagia abbastanza di rado. Se mai i mezzi che usano tutte le categorie sono un luoghi di alto contagio che invece qualcuno al governo aveva assicurato fossero luoghi sicuri, ma è un altro discorso e una buona "soluzione" per quel problema esiste, ed è il coinvolgimento di privati attualmente fermi e se necessario un investimento ulteriore nel servizio. Dire che nessuno è potuto andare da nessuna parte dall'estate è falso, sebbene siamo stati a lungo con regole abbastanza rigide. "I fortunati in zona gialla che sono andati a pranzo fuori" sicuramente sono un minimo rilevanti nel conteggio dei casi ma già sappiamo che non sono qualcosa di ampiamente rilevante tipo ospedali ed rsa, la casa, mezzi e uffici tenuti al chiuso o impossibilitati ad avere una buona circolazione dell'aria esterna. Poi i frequentatori di bar la mattina come categoria rilevante per il contagio è indiscutibilmente una delle illazioni oltre che delle cagate più grosse che abbia mai sentito, in assoluto. "Se non sono questi tre i luoghi nei quali è più sospetto avvengano i contagi perchè continuiamo ad avere migliaia di casi nuovi ogni giorno?" >> Sei serio? Tralasciando che li hai tirato in ballo come luoghi particolarmente sospetti abbastanza sul nulla, ma mi sembra assurdo tu non abbia alcuna idea di dove altro ci si potrebbe contagiare anche più facilmente e frequentemente. E comunque porcoddue tirare in ballo gli studenti così a buffo è davvero schifoso, questi sono stati costretti a stare a casa per un fottio di tempo anche mentre quasi tutti lavoravano e gli diciamo pure che il problema so loro senza alcuna base? Deludente a dir poco, soprattutto visto il modo insensatamente sicuro e quasi saccente in cui hai sparato sta roba. Il governo poi insegue solo alcune evidenze scientifiche, e con gran ritardo. E la mancanza di vaccini per ora non mi pare esista, almeno nell'ultimo periodo mi pare di aver visto sempre e comunque solo un basso numero di vaccini iniettati rispetto a quelli disponibili, e non un numero di vaccinazioni contenuto dalle poche dosi disponibili.
"la mancanza di vaccini non mi pare esista" è un'affermazione che fai tu sulla base del nulla. Ad oggi il 90% delle dosi consegnate sono state somministrate
@@gabrielecugini512 andando a guardare i dati sul sito del governo sono l'82%, con quasi 4 milioni di dosi da parte attualmente, quindi fatico a vedere questa mancanza che rallenterebbe le vaccinazioni, anche guardando i dati delle singole regioni che sono sempre abbastanza vicini a quella percentuale
Shy ogni tanto mi rendo conto che sei un po' distaccato dalla realtà. Ti parlo da lavoratore (non da papà) che vive a Milano (non la Sardegna), ti posso assicurare che la maggior parte delle aziende soprattutto quelle non troppo grandi o non troppo legate al mondo dell'informatica di smart working ne hanno fatto davvero poco. Anche lo scorso anno, o in piena zona rossa. Io stesso sono da mesi tornato a lavorare in sede, e faccio l'ingegnere lavorando al PC tutto il giorno con pressoché nessun motivo se non il volere del mio capo per stare in sede. E andando a lavoro ti posso garantire che la mattina i mezzi sono abbastanza pieni anche un po' fuori da orari di punta, e non solo di lavoratori o di ragazzini che vanno a scuola, ma di gente che a me pare fuori per nessun motivo e ripeto tutto ciò indipendentemente che sia zona rossa, arancione o gialla. Da novembre praticamente. Tutti giorni tornando da lavoro trovo il parco vicino l'università letteralmente invaso di gente, con zero distanziamento e spessissimo senza mascherine. I parchetti pieni di gente che gioca a calcio o basket. I bar con la gente che beve tutto intorno all'entrata appena fuori. Gli uffici come detto. Ecco dove a mio avviso il sistema ha completamente fallito a prevenire i contagi. A mio avviso per fare la classica cosa all'italiana di non controllare e di tenere aperte quante più cose possibile invece di imporre lockdown più severi come avveniva altrove ci ritroviamo in questo limbo perenne di contagi che fanno su e giù. I ristoranti hanno fatto vedere in estate che all'aperto o al chiuso non hanno nessuna intenzione di far rispettare distanziamenti o altre norme di buon senso. Per me tutta questa lotta al riaprire è totalmente folla, ma comprendo che questa situazione si è trascinata fin troppo. Onestamente si doveva decidere per chiusure più severe proprio per all'inizio della campagna vaccinale come fatto in UK. Di contro i ristoratori sono i più paraculi perché tra tutte le attività, grazie all'asporto dubito fortemente siano tra quelli più colpiti. Certo che chiedono di abolire il limite della riduzione del fattura del 30% per accedere agli aiuti statali, praticamente chiedono soldi gratis e basta!
Inizialmente in UK il primo ministro se ne usci' con un " preparatevi a salutare i vostri cari per l'ultima volta, noi puntiamo a far ammalare tutti ". Poi torno' indietro e fecero come dici tu. Noi invece la prendemmo di punta. Ma gli italiani, per svariate ragioni anche lecite sia chiaro, non han retto e ora e' praticamente impossibile imporre una chiusura senza vedersi la rivolta popolare alle porte. Almeno secondo me. I controlli si son fatti piu' lassi, l'informazione non ha aiutato affatto o poco ed e' tornato il buon vecchio " Ognuno per se ". Praticamente, dal mio punto di vista, gli italiani attualmente stanno adottando la proposta iniziale di Boris Johnson. Suppongo conti anche la delusione per la disorganizzazione europea. Curiosamente, ma nemmeno poi tanto, qua da dove ti scrivo, dopo due o tre casi per famiglia, le persone son tornate, come dire, vigili. In un certo senso.
@Catalin Afanase beh se I ristoratori stessi chiedono di cancellare il limite del tetto del -30% per accedere ai contributi un motivo ci sarà! Sicuramente chi è dovuto stare chiuso ha subito un impatto economico non lo nego, ma tra chi poteva comunque lavorare e vendere roba (magari tagliando grosso su spese di personale di sala a quel punto inutile) e chi invece non poteva fare nulla (esempio chi gestisce hotel, b&b e similari) per me c'è una grossissima differenza. Poi certo se si aveva una baita di montagna posso immaginare che l'impatto dovuto dall'assenza di turismo e di fruitori in loco sia significativo, ma di quante attività e persone parliamo? Poi non tutti i posti saranno Milano, ma a parte casi di paesini sperduti non mi sembra che in Italia non ci siano altre città più o meno grandi in cui non ci sono oggettivi ostacoli al delivery/asporto, invece di gente che ha voglia di un buon pranzo/cena c'è ovunque (io stesso mi trovo da inizio pandemia ad ordinare molto più spesso di quanto non andassi al ristorante). Che poi fino a prova contraria il grosso delle attività è per forza concentrata nelle grosse città, non a caso trovi più ristoranti in centro che non in periferia. Per questo penso che le attività più colpite siano state quelle super turistiche in cui i locali non vanno mai perché sanno non essere buone ma che invece spennano i turisti (soprattutto stranieri), per cui non mi aspetto ci sia stato un boom di vendite con asporto (ma nel caso è il modello di business ad essere completamente sbagliato e chi non si adatta ad alzare la qualità/abbassare i prezzi è per forza di cose destinato ad essere in difficoltà).
Sono anni che ti seguo e ho sempre apprezzato i tuoi video ... purtroppo mi ha fatto molto dispiacere il modo con il quale hai trattato la questione RISTORANTI .... Praticamente i Ristoranti sono chiusi da metà ottobre (eccezione fatta x febbraio) .... SUPERMERCATI, FABBRICHE (dove qui in Piemonte ci sono continui focolai e non chiudono neanche 1 giorno) e MEZZI DI TRASPORTO sono intoccabili anche x te?. Peccato
Per quanto l’esperienza personale non faccia statistica: ogni mattina, nella piazza del mio paese (Lombardia) una bella fila di anziani tutto uno vicino all’altro sul muretto a bere il caffè Poi pensi a te che hai avuto l’Erasmus troncato a metà e la laurea a distanza e un po’ ti girano
Io non capisco come si possa pensare che ad oggi, con ristoranti aperti solo a pranzo, zone arancioni e rosse in mezza Italia per mesi e una popolazione che non ha più motivi di uscire e consumare si possa credere che la maggior parte delle persone si contagino per la brioche al bar. Ora va bene passare per untori della situazione e lungi da me pensare che i ristoranti siano un luogo che possa essere messo in sicurezza, visto che per loro stessa natura non lo possono essere, ma se vogliamo credere che con le disposizioni vigenti abbiano un ruolo fondamentale nel contagio crediamoci pure. La realtà è che la libertà delle persone è comprimibile fino ad un certo punto e se le limiti in qualcosa queste faranno di tutto per esercitare la propria libertà dov’è concesso: le persone si contagiano perché paradossalmente hanno più occasioni per incontrarsi. Ovviamente non in assembramenti imponenti ma nel privato tutte le persone che come me in questo momento non hanno possibilità di lavorare (e sono veramente tante) hanno più tempo per vedersi con amici e parenti e la maggior parte del contagio sta lì. Non appena si piomba in zona gialla tutti cercano disperatamente un modo per staccare la spina da questo incubo e trovare un po’ di conforto nelle persone che per un attimo ti possono far dimenticare in che situazione di merda ti trovi. Tutti cerchiamo di recuperare una parte della socialità che ci è stata preclusa dalla pandemia, e quindi tutti appena possiamo cerchiamo di ritagliarci quanta più libertà le regole ci consentono. Non avendo altri sfoghi possibili, l’unica cosa che ci resta da fare è vedersi con i propri affetti e penso che a logica la maggior parte del contagio è da ricercare proprio lì. Sulle manifestazioni invece stiamo solo assistendo alle conseguenze delle scelte del governo che ha abbandonato totalmente un enorme fetta della popolazione al proprio destino condannandola alla miseria. Se c’è una cosa che dovremmo aver imparato come società è che più una persona od una comunità sono disperate e più facilmente si radicalizzano adottando comportamenti esagerati, violenti e discutibili. I concetti di giusto e sbagliato purtroppo sono molto relativi e se una parte di paese si scolla così tanto dalla restante è facile che ciò che per una sia giusto per l’altra sia deprecabile. Chi si stupisce di ciò che sta accadendo è paragonabile a chi vedendo un cane chiuso per mesi in una gabbia, nutrito con le briciole dei pasti altrui ed aizzato a più riprese con bastoni e catene, rimango shockato nel vederlo sbranare il padrone una volta riuscito a liberarsi.
Riguardo alle scuole, se hanno riaperto le scuole dell'infanzia (dove ci sono 25 e più bambini in aule non troppo grandi, bsmbini piccoli che spesso starnutiscono e tossiscono addosso e che, nonostante le raccomandazioni e l nuove regole, vengono in maniera imperterrita portati a scuola dai genitori intasati di raffreddori e virus di ogni tipo) possono riaprire anche le superiori.
La disperazione negli occhi di Shy ad essere rappresentato da Di Maio in qualcosa che non sia l'assemblea internazionale dei venditori di polpette
:D :D :D :D :D
Belle parole! Ma non ricordo tempi migliori.
Almeno in tempi recenti.
"Più figli, meno spritz" sembra uno slogan perfetto per l'assegno unico
I contagi sui mezzi pubblici soprattutto ...o negli uffici dove tra colleghi ci si sente come a casa oramai e si abbassa la guardia
Negli uffici ormai alcuni fanno anche l'aperitivo purtroppo... visto più volte... e se glielo fai notare ti rispondono che i bar sono chiusi e che sono costretti a farlo lì l'aperitivo...
@@diegoventurin Tanto arriverà qualcuno qua sotto a urlarti "Non se ne può più di stare attenti vogliamo la vita normale!". Quindi in effetti you have a point
@@diegoventurin
Licenziati.....fai un favore ai tuoi colleghi sani di mente che non credono alla farsa covid-1984 come voi ignorantissimi millennials.
Ancora a guardare i metodi legali per cui ci si riesce a contagiare. È abbastanza evidente che la gente vada in casa d’altri e ristoranti/bar siano aperti abusivamente, mi chiedo effettivamente ormai di cosa stiamo discutendo.
@@drybonfa sei stato profetico.
Shy: più figli meno spritz
La mia mente: foto di un veneto che bestemmia con uno spritz in mano e un bambino nell'altra
In Veneto fai il figlio, lo metti nel passeggino e lo porti al bar a fare aperitivo...
@@andreamedda9380 vuoi mettere poter camminare spolpo appoggiato al passeggino?!?
@@ingridprestopino6441 Comodissimo
Grazie, mi hai strappato una risatona
Più spritz ai figli
No Shy, gli uffici non sono affatto tutti in smartworking (purtroppo). E anche quello contribuisce a diffondere il contagio (anche perché solo gli stoici si tengono otto ore la mascherina; e spesso molti uffici non sono nemmeno ben areati). Sicuramente i ristoranti farebbero molto peggio, visto che almeno gli uffici sono frequentati sempre sempre dalle stesse persone e ognuno sta alla propria scrivania.
Menomale che non sono in zombie working.
E quali sono questi luoghi in cui si resta in tanti al chiuso, si mangia si parla e si grida?
Le scuole 😅
Anche le case. Ci sono un sacco di case incasinate. Il corona poi, ha contribuito alle liti, alle abbuffate per il nervoso e via dicendo. Le case sono pericolose!😀
@@deepblue188 paragonare una casa dove al massimo in una stanza si possono ammassare 4-5 persone ad una scuola dove se ne possono ammassare anche 30 mi sembra un parallelo piuttosto idiota.
@@silverskull7669 Non hai saputo cogliere la battuta. C'era anche l'emoticon! Cerca di non essere offensivo e leggi bene i post! Ah dimenticavo, qui se c'è un idiota, sei proprio tu!
In qualità di studente, almeno nella mia scuola, il problema sono più che altro i trasporti che promettono dall'anno scorso ormai di aggiungere bus ma non se n'è visto mezzo. In presenza a scuola siamo anche abbastanza organizzati, tanto che pure nello spostarci tra i corridoi di solito manteniamo sul metro/mezzo metro di distanza come minimo (ovviamente ci sono le caprette che fanno quel che vogliono, ma fin'ora nessuna classe nella sede d'istituto della mia città è andata in quarantena).
C'è da dire che gran parte delle decisioni in merito alle misure di prevenzione dipendono dalla preside della scuola, o da quanto i professori e gli studenti si impegnino a farle rispettare, il che può fare tanta differenza (basti dire che la classe della mia migliore amica è già stata messa in quarantena due volte da febbraio dell'anno scorso) quindi posso capire che in alcuni posti ci potrebbero essere dei problemi in merito, ma almeno per il nostro istituto la questione più rilevante è quella dei trasporti pubblici.
avete notato che ognuno dice che il vero problema è qualcos'altro? affascinante internet
Vivendo in una famiglia di ristoratori mi trovo in una situazione imbarazzante in cui capisco che i ristoranti sono i luoghi più a rischio in assoluto, ma è davvero difficile non sentirsi frustrati ad essere completamente ignorati da chiunque da quando è iniziata la pandemia. I sostegni dal governo sono arrivati TUTTI con svariati mesi di ritardo e i proprietari delle mura sono completamente insensibili alla situazione e pretendono gli stessi pagamenti sempre e comunque, e sono sicuro che non sia una situazione unica alla mia famiglia perchè ogni altro ristoratore che conosciamo è nella stessa situazione. Nel nostro caso i nostri due locali non hanno fisicamente lo spazio per allestire tavoli all'esterno del locale e solo uno di questi riesce ad andare avanti zoppicando con il servizio mensa, siamo letteralmente ad un passo dal baratro da un anno e mezzo. La cosa peggiore e che tutto ciò non fa altro che spingere gente che non ha mai prestato il minimo pensiero alla politica tra le braccia dei politici sciacalli che urlano di aprire tutto senza uno straccio di piano o sostanza, io e mio padre litighiamo ad alta voce su questa cosa tre volte a settimana ormai, ogni volta che lo sento dare ragione alla Meloni quando al TG fa il suo solito sciacallaggio di povera gente o tira fuori un video preso da facebook caricato da un signor nessuno senza qualifica che parla della "dittatura sanitaria" non riesco proprio a trattenermi. Insomma, so che è difficile per tutti e nessuno sta tendendo la mano a chi è messo male, ma nella nostra categoria è facile sentirci particolarmente malcagati.
Viene da piangere a leggere queste cose. Frutto di uno Stato assente e incurante delle difficoltà di chi è governato. Non pensare sia una cosa strana,è nelle situazioni di difficoltà che si tende ad andare nelle braccia degli sciacalli,da sempre. E questo rende questi soggetti ancora più vomitevoli. Per consolare (per modo di dire),entro 2 mesi/2 mesi e mezzo (complice il caldo e la bella stagione ma soprattutto un capillare sistema di vaccinazione),la situazione migliorerà enormemente. Probabilmente ogni tanto ci sarà qualche chiusura di due settimane massimo con asporto per tenere bassi comunque i contagi (dato che non si vogliono varianti strane che ci obblighino a tornare indietro con la situazione per altri mesi) ma in linea di massima ci sarà una grande continuità
Invece di spendere soldi per mettere le rotelle sotto i banchi io pensai da subito che si doveva incentivare i ristoratori a installare impianti di riciclaggio dell'aria, così magari con un investimento iniziale e l'aiuto del governo si tirava avanti, con qualche tavolo in meno ma almeno la vostra categoria sarebbe stata tutelata.
Mi dispiace molto per questa situazione generale, sento come se si sarebbe potuta evitare molta sofferenza facendo veramente poco.
@@GGGG-rg6fi Ma finchè si sente insistenza sulle sanificazioni e non sul valorizzare l'aperto e il ricambio dell'aria...
@@drybonfa servono entrambi. Comunque vedendo come i paesi più poveri stanno gestendo la pandemia (male) c'è da preoccuparsi... vaccinazioni a caso in pieno picco epidemico = varianti come se piovessero.
Ha ragione tuo padre purtroppo. Bisognerebbe riaprire tutto.
"Non ci si ammala in ufficio che sono quasi tutti in smartworking" hahahahahaha hahaha. Nel mondo dei sogni forse lo smartworking è diffuso come immagini
Ma menomale, lo "smart working" è il male
@@ckcsheridan736 posso assicurarti che lo smart working è diffuso specie fra i colletti bianchi mentre gli operai lo prendono gentilmente nel dere
@@ckcsheridan736 Lo smartworking è un bene per me, puoi usare il geoarbitraggio per trasferirti e aumentare notevolmente il potere di acquisto e di risparmio.
Non vedo l'ora arrivino le 5 di domani mattina per guardare il tuo video mentre faccio colazione
Alle 5 fai colazione? Accipicchia!
Argomento terza guerra mondiale
Sai che anche io aspetto sempre l’indomani?
Lo guardò mentre mi trucco; ma oggi non ho resistito e l’ho visto un’ora dopo la pubblicazione 💟
Shy stagionato è sempre meglio
Amico buongiorno !
purtroppo non è vero che la maggior parte dei lavoratori sta in smart working...
Esatto
Da quello che non possono stare in smartworking (che sono la maggioranza) a quelle aziende che scelgono di non fare lo smartworking, o per lo meno non al 100% perché, va detto, solo smart ha più svantaggi che vantaggi
@@emanuelechelini5163 si, ci sono dinamiche tecniche che una azienda deve tenere conto per mettere tutto in Smart, poi ci sono cose negative da più punti di vista, per il dipendente che stando a casa magari deve lavorare senza la pausa perché per il capo è comunque a casa, e per il titolare che deve stare attento e trovare modi per non avere gente che cazzeggia in casa o che fa finta di lavorare.
@@RichieTwentyfive ma è anche una cosa psicologica... tante cose che lavorando in sede, finito l'orario dici "ok, le riprendo domani", tendi a finirle oltre l'orario se sei in smartworking; idem col discorso della pausa, se di norma avresti quell'oretta/oretta e mezza di pausa pranzo a casa, specie se vivi da solo, stacchi giusto il tempo di mangiare 10 minuti
@@emanuelechelini5163 In realtà in molte aziende la produttività è nettamente aumentata proprio con smart-working,al netto di alcune persone che effettivamente hanno problemi relativi al diritto alla disconessione. Anzi,all'estero è davvero un abitudine in certe realtà (certamente non per segretarie). Ma in Italia tutto è visto in un manto di vecchiume
Nel mio paese e limitrofi, 2 pizzerie chiuse e un ristorante di cucina locale chiuso. Tutto per via della scarsissima domanda d'asporto (che nelle città magari funziona pure ma nei borghi e nei piccoli paesi proprio scordatevelo)
Inoltre uno di quelli falliti aveva appena fatto ristrutturare tutto il ristorante
Questo è il caso di un piccolo paese, non voglio immaginare l'intera Italia
Si sta perdendo completamente il filo, non consideriamo più da dove siamo partiti, e percepiamo ciò che è ormai nell'ordinario, normalità.
Purtroppo viviamo in un mondo, dove se fallisci economicamente, non fallisci solo tu, ma la tua famiglia, i tuoi figli, i figli dei tuoi figli e cosi via.
E quindi vogliamo ricordare cosa sta succedendo?
Esisteva una grande disparità a livello sociale: Ricci e Poveri. Non vi è mai stato equilibrio
Ma mai come oggi, possiamo assistere all'aggiunta di un grandissimo peso sulla leva della bilancia
Piccoli imprenditori, famiglie, venditori locali, persone , esseri umani che hanno avuto la sfortuna di voler vivere e lavorare nel proprio paesino, che solo grazie a loro trova un po' di rottura alla monotonia, si ritrovano oggi a dover scegliere tra la morte lenta e quella veloce.
Supermercati Ipermercati grandi catene, hanno si sofferto un minimo, giusto all'inizio, ma poi evviva, si può andare a fare la spesa, evviva si può lasciare il comune se vado a comprare da mangiare, evviva
e le palestre? le sale di qualsiasi tipo? i teatri i cinema i circoli? perdiamo cultura intrattenimento e felicità
Che dite, ci sorprenderemo quando tra 10 anni verranno pubblicati studi sul fatto che ai bambini, ragazzi di piccola età preferiranno socializzare online come già succede in Giappone?
E quando le biblioteche saranno vuote? e quando i bambini saranno così tanto bombardati dalle madri nella pulizia e sanificazione nascerà un popolo di disagiati mentali?
Quando per viaggiare dovrai esporre un passaporto vaccinale che ti farà inconsciamente aver paura di toccare qualsiasi cosa, mangiare qualsiasi cosa, socializzare, vivere....
Ci ricorderemo di quando si poteva stare tra centinaia di persone senza che succedesse nulla? no perché io già faccio difficoltà
Vorrei dire solo una ultima cosa
Volevamo risolvere il problema del covid con le mascherine
Volevamo risolvere il problema del covid con un lockdown
Volevamo risolvere il problema del covid con le zone colorate
Volevamo risolvere il problema del covid con un secondo lockdown
Volevamo risolvere il problema del covid con il vaccino
Morale della favola, ho 23 anni, non sono una categoria a rischio ma semplicemente un volontario uno dei 60, tutti vaccinati "obbligatoriamente" o "non fai servizi" ( e la mia è una piccolissima associazione, rivedi l'inizio)
Faccio dialisi la mattina, abbiamo almeno 20 pazienti, io sono vaccinato da 2 mesi, loro invece no
Il vaccino diminuisce l'entità degli effetti del virus, e le categorie a rischio sono loro, dializzati con bassissime difese immunitarie, e invece a 23 anni sono stato vaccinato io
Non posso far altro che ridere. tra medici e personale sanitario giovane che non ha bisogno del vaccino, se si ragionava un po' con la testa, avremmo risolto già il problema
Dopo tutto questo sembra banale chiederlo
Ma scusatemi, non era la salvezza sto vaccino? boh te manco lo consideri nel video.. sai che 15 milioni sono il 25 % degli italiani si? abbiamo così tante categorie a rischio? a sto punto estinguiamoci.
Come già detto, si sta perdendo il filo
un saluto
La cosa triste è che, da ristoratore in un piccolo paese montano, mi ritrovo nelle parole che dici, io son stato vaccinato a causa della mia sclerosi multipla, la mia terapia mi rende immunodepresso. Lavoro nel ristorante di famiglia, noi abbiamo la fortuna di essere proprietari di tutto l'immobile, ma vedo gli altri che, lentamente, stanno morendo. Un esempio sono i proprietari di un bar vicino alla nostra trattoria, io sono amico del loro figlio e sono come una famiglia per me, questi signori da mesi continuano a pagare affitto e tasse, adesso son senza soldi e nei loro discorsi capisco che la storia potrebbe finire molto male. Nel mio paese non ci sono contagi da mesi ormai, la gente gira per il paese e si incontra senza problemi, non capisco perché non vengono prese in considerazione queste realtà. Capisco il tener chiuso nelle città come Torino (son piemontese), ma chiudere i localetti montani dove gli unici clienti sono i paesani, è una giusta decisione? Cioè io posso spostarmi ed andare a Cuneo a fare la spesa ma non posso prendermi un caffè nel mio paese con meno di 1000 abitanti
@@TheSkyknower però si aprono le scuole al 70%, con i mezzi di trasporto dimezzati... Non capisco che cosa si aspettino, già ieri il 50% dei contagi a milano era da collegare alla scuola, dove il distanziamento è impensabile e l'unico modo per tentare di ridurlo è stare ore ed ore con la mascherina, che provoca, soprattutto adesso che inizia a far caldo, mal di testa, bassa ossigenazione e quindi scarsa concentrazione e in generale malori causati dalla carenza di ossigeno
hai cannato completamente l'analisi ,la gente si contagia incontrandosi di straforo ,lo fa un numero spropositato di gente ,perché ormai la misura è colma e il fenomeno non arrestabile
Grazie, qualcuno che finalmente prova a fare un’osservazione forse scontata ma palesemente corretta. Mi pare ovvio dove stia il problema: paese rinomato per la sua attitudine ad aggirare le regole, in più è evidente il disagio comune viste le sempre più frequenti proteste. Vorrete dirmi che stiamo ancora qua a interrogarci su come possano contagiarsi le persone? Cos’è, dobbiamo chiudere qualsiasi possibilità di contatto sociale prima di renderci conto che i numeri salirebbero lo stesso?
5:56 luoghi di lavoro diversi da uffici (fabbriche, cantieri, porti e officine...), supermercati e negozi, mezzi di trasporto pubblico, per dirne alcuni che sono sempre rimasti aperti
"è stata raccontata un po' male dai media italiani" e chi se lo darebbe aspettato?
Dato che non lo chiederà nessuno, ma la superlega?😂
Lasciamo perdere... che per la maggior parte del tempo i tg abbiano parlato di quella puttanata fa capire proprio lo spirito del tempo
Argomento superfluo
PS Io non seguo ne piace il calcio.
@@emanuelechelini5163 "di quella puttanata" ma sei serio?
@@Fil13 con una pandemia in corso, una campagna vaccinale che stenta a decollare, intere porzioni di popolazione in difficoltà economiche, colpi di stato in atto e crisi diplomatiche si, IL CALCIO É UNA PUTTANATA E LA SUPERLEAGUE É DOPPIAMENTE UNA PUTTANATA, firmato e controfirmato.
In realtà le persone si ammalano chiuse in casa guardando Netflix, proibire gli incontri all'aperto spesso significa trasferirli in casa al chiuso. Sarebbe interessante vedere degli studi sui posti in cui ci si contagia...
ma se stanno tutti in giro?! si ammalano in casa solo se organizzano festini
@@V-a-s-h è?
Il problema non sono 2 o 3 persone che si vedono in casa ma quando si creano assembramenti, qui a napoli si organizzano proprio festini abusivi... sono gli stessi che ti contagiano ma che pure con i sintomi non se lo vanno a fare il tampone perchè hanno la mamma zoccola, ma questo lo sai se vivi nella realtà e non nei numeri che ti da la televisione, se ci sono 2000 positivi al giorno va da se che i contagiati attuali siano decine di migliaia che infettano per giorni anche senza saperlo, comunque il problema principale è la gestione da parte del governo, è inutile che ci facciamo mille pippe mentali, sono incompetenti tutti
Non credo che ci vogliano degli studi per sapere che Netflix non provoca il coronavirus. Se poi mi parli dei contagi in casa, sappi che tali contagi ci sono soltanto perché c'è della gente che esce di casa. Ma qui parliamo proprio delle basi, come se ti dicessi che il 5G non è la causa del coronavirus.
Non ci arrivate a capire quanto sia utopistico pensare di tenere le persone recluse per anni? Ovvio che la soluzione non può essere questa e neanche puntare tutto sui vaccini, dato che non abbiamo soldi per approvvigionarsi di vaccino per tutti nel breve termine. Ma pensare di riuscire a curare la gente in modo efficace a casa, no? Sviluppare dei protocolli farmacologici funzionali a questo fa così schifo?
In Italia non siamo bravi a rispettare le regole, e purtroppo le distanze dentro ai locali non saranno MAI di 2 metri. Purtroppo la coperta è corta, o si sceglie di non far morire troppe persone ma fai fallire l'economia, o continui con il lavoro ma ti accolli i 1000 morti al giorno. Col senno di poi è facile ragionare, ma la cosa più importante è che la campagna vaccinale è stata un completo fallimento, e questo incide sulle riaperture. Purtroppo, molto probabilmente a fine maggio saremmo nuovamente in zona arancio/rossa
Perché non sento nessuno nominare i dannatissimi supermercati??
Vivo al nord, zona abbastanza abitata, il bacino di utenza della mia zona ha circa 4/5 supermercati di grossa dimensione e altrettanti di piccole o media dimensioni. Dentro il distanziamento, soprattutto in quelli più piccoli è saltato da tempo, per non parlare degli ingressi contingentati, quelli sono scomparsi da Novembre almeno. Ho un familiare che lavora in uno di quelli più piccoli e la gente se ne frega altamente di tutto: mascherine abbassate, gel non utilizzato, distanziamento inesistente. E questi se gli fai notare della mascherina sotto il naso o abbassata proprio, si arrabbiano pure e ti rispondono male.
Io trovo che il chiudere gli esercizi così, ad oltranza abbia avuto un senso, ma fino ad un certo punto, perchè se poi nei supermercati e sui mezzi di trasporto la situazione è ingestibile, hai voglia a voler tornare alla normalità, la rivedremo forse nel 2022, quando avremo vaccinato (forse) una percentuale abbastanza alta della popolazione.
All'esselunga delle mie parti (e ce ne sono tre),le regole sono rispettate. Dipenderà molto dai frequentatori e dallo staff che faccia rispettare le norme. Bisogna evitare gli orari di punta,comunque. Se io becco uno con la mascherina abbassata che mi passa vicino come minimo gli trapano il culo a forza di calci. Del canto mio,conscio dell'imprevedibilità della gente,indosso DPI e vado a orari tattici. Unica cosa accaduta,bambini piccoli che vanno all'esselunga insieme alla mamma (in zona rossa di un mese fa) e avendo la deroga per età erano senza mascherina
@@drybonfa eh si che poi cambi da supermercato a supermercato si, ma nell’Esselunga dove vado io se ne fregano. Molte volte c’è palesemente tanto gente. Infatti non ci vado più
@@ajejebrazorf3375 Fai bene. Se proprio non puoi fare a meno considera di chiamare i carabinieri a portare ordine. Detto ciò,altro consiglio,indossa DPI per andare in questi posti (uguale sui mezzi pubblici dove il rischio è 1000 volte maggiore):tanto qualche ffp2 si ha in casa,usala in questi casi
Considerazione corretta, ma semplicemente non si possono chiudere né tantomeno gestire, per cui si tampona chiudendo il sacrificabile. Da questo punto di vista non c'è proprio margine di manovra.
@Mattia Limonta : Nella mia città hanno contingentato gli ingressi giusto all'inizio. Ora i supermercati e il cc non controllano nemmeno la temperatura. E no, le persone non tengono il distanziamento nemmeno se glielo fai notare. Oggi in profumeria un signore di 40 anni, quando glielo ho fatto notare, si è avvicinato così tanto da spiaccicarmi contro lo scaffale con lui addosso. Per non parlare dei ragazzi al parco senza mascherina tutti belli ammassati sulle panchine a bere, la municipale passa altrove perché ha paura di essere aggredita se interviene.
Shy non sono d'accordo sul fatto del dove avvengano i maggiori contagi: ti assicuro che ci sono moltissime aziende e moltissimi uffici che non sono più in Smart working (magari non ci sono mai nemmeno andati) e tutele per limitare la diffusione del virus spesso non ce ne sono. Perciò ti garantisco che la possibilità di contagiarsi sul posto di lavoro c'è.
Ssssh che poi le "anime belle di twitter" che lo seguono ci rimangono male perché su chiusura di scuole e ristoranti si eccitano sessualmente
So che la storia di "Non conoscono nessuno che..." non ha grande rilevanza statistica, ma io non conosco nessuna persona che si è ammalata in ufficio, seppur ne conosca molti che hanno avuto contatti stretti nei luoghi di lavoro per poi risultare negativi. Come viene detto nel video la faccenda gira tutta attorno al fatto che se sei a fare aperitivo o anche solo a mangiare fuori con amici, colleghi o clienti la mascherina te la devi togliere, ed è li che è una casino.
@@giuliomiga la mascherina se la tolgono anche alla scrivania molti, così come molte aziende forniscono dispositivi di protezione non idonei...
@@giuliomiga scusami, inizi il commento con:"so che la storia del non 'conosco nessuno' non ha rilevanza" ma il tuo discorso gira intorno al fatto di non conoscere nessuno che si è ammalato sul lavoro. Mah. Io invece di persone che si sono ammalate in ufficio (dove si sono creati molti focolai) ne conosco, prima fra queste mia madre che in ufficio ci è sempre dovuta andare, ha più di sessant'anni e non fa aperitivi da anni. Purtroppo il quadro statistico di un intero paese non si basa sull'esperienza di una singola persona.
@@giuliomiga ci sono purtroppo e non sono rari.
Shy sulla sicurezza hai ragione ma che senso ha chiudere bar ristoranti palestre a e musei quando poi vai al supermercato o nei mezzi pubblici e c'è pieno di gente? Per non parlare dei luoghi di lavoro al chiuso dove spesso e volentieri i lavoratori tengono la mascherina sotto al mento (che è inutile).. La verità è che certe categorie sono state completamente abbandonate e prese per il culo più volte dallo stato e dai media (che se ne parlano è per dire che è in atto una manifestazione di terrapiattisti fascisti), non potendo né lavorare né manifestare..
Infatti per quanto riguarda i musei puoi aver ragione, per quanto riguarda i ristoranti non ci vuole un genio per capire che mangiando aumenta notevolmente il rischio di prendere (e trrasmettere) il virus
Andare al supermercato é una necessità (idem i mezzi pubblici per chi non ha una macchina e deve andare a lavoro) e la differenza grossa tra lavorare in ufficio o andare al ristorante é che chi lavora in ufficio può mettersi la mascherina, chi mangia non può farlo, quindi il rischio é molto più grande. Secondo me l'unico modo per far lavorare i ristoranti in sicurezza é puntare di più sulle consegne a domicilio, con incentivi da parte dello stato sia per i ristoratori che per i consumatori
@@lucamartino100 1) anche chi va in palestra può permettersi la mascherina eppure sono sempre chiuse.
2) i mezzi pubblici sono una necessità come è una necessità lavorare per un ristoratore o una qualsiasi altra persona che non può più lavorare causa covid. Ci sono ristoratori che hanno i sanificatori e grandi spazi all'interno, sono d'accordo con te che la sicurezza al 100% non c'è comunque, ma non è minore di quella in un mezzo pubblico super affollato, anche se in quel caso hai la mascherina.
3) andare al supermercato, specialmente di sabato mattina non è una necessità, puoi anche andare all'alimentari di paese dove ti fanno entrare uno alla volta.
@@uccidibuti vuoi davvero mettere a paragone i supermercati con palestre e ristoranti?
@@uccidibuti La differenza tra le palestre/ristoranti e i mezzi pubblici é che i primi sono una necessità per chi lavora in quel settore ma non per chi usa il servizio, mentre i mezzi pubblici sono una necessità sia per gli autisti che ci lavorano sia per chi li usa (questo non esclude però che si potrebbe fare di più per evitare gli affollamenti), quindi non fare utilizzare i mezzi pubblici sarebbe peggio rispetto a non fare usare i primi due.
In ogni caso, come ho detto, per i ristoranti un alternativa ci sarebbe (puntare sul servizio a domicilio) per i cinema/palestre ecc. purtroppo no, in quel caso l'unica opzione sono aiuti da parte dello stato, dato che se aprissimo tutto la gente morirebbe (che é peggio di finire sul lastrico) é meglio pensare al modo migliore per limitare i danni economici ma avendo come priorità la limitazione dei contagi.
Riguardo ai supermercati sarebbe molto complicato applicare delle restrizioni pratiche per fare in modo che la gente li usi nel modo più corretto.
Chiese aperte da un pezzo, dico solo questo
Non so te che chiese frequenti, ma quelle intorno a me che sono aperte, prima tenevano 300 persone solo tra quelle sedute, ora la messa la si fa in 30 tra posti a sedere e persone infondo in piedi. Sicuramente ci saranno le eccezioni ma sono veramente poche
Nelle chiese non si mangia e si sta con la mascherina tutto il tempo, a distanza di sicurezza. Viene la nausea a dover spiegare una cosa del genere.
Nelle chiese ci sono pochissimi contagi
@@matteotinti5945 ok, ciò non cambia il fatto che siano aperte e chi vuole può andarci, invece io non posso andare al cinema
Che cambia tra una chiesa e un cinema?
Ottima informazione Shy, continua così Un abbraccio da Praga!
Shy sei una persona gradevolissima, intelligente e gentile. Credo umilmente che tu ti stai allineando anche se in maniera moderata sempre più ad un pensiero unico opprimente, fatto di chiusure (anche di musei e cinema per altro), terrorismo mediatico quotidiano e coprifuoco. Le gente non ne può più, non solo i ristoratori. Questa non è vita, ma pura sopravvivenza biologica, fatta di lavoro, mangiare, incontri limitati al minimo, devastazione economica e sociale. Secondo me c'è una rabbia repressa che prima o dopo scoppierà e, secondo me, giustamente... E si sta vedendo gia dalle numerose manifestazioni ovunque.
Ora ci dicono che all'aria aperta non c'è rischio di contagio, e allora a cosa serve la zona rossa? Perché impedire alla gente di uscire? Hanno sbagliato tutto piuttosto che fare il coprifuoco e chiudere le attività prima delle 18 dovevano fare esattamente l'opposto: negozi aperti fino al più tardi possibile, meglio se h24 così da spalmare l'affluenza e non invece accorciare le ore di apertura e creare assembramenti
In teoria, evitare che la gente andasse in casa d'altri senza rischiare la multa. In pratica non credo questa misura sua starà parecchio efficace
Come smontare il tuo discorso con una frase: Siamo passati da zona bianca a zona rossa con bar e ristoranti chiusi... Quindi, quanto influiscono realmente la loro apertura o chiusura?...
Ma in zona bianca i ristoranti riaprivano
Putroppo anche io non sono d'accordo con la restrizione ai luoghi di contagio fatta da Shy: fra quello che è aperto de iure e i comportamenti de facto c'è un immenso gradiente di grigi. Un gradiente fatto di bar chiusi ma strapieni di gente fuori che consuma d'asporto, alunni che fanno dad da casa ma poi si incontrano comunque per uscire assieme il pomeriggio (o addirittura si incontrano per fare Dad assieme a casa di qualcuno), una Milano vivissima dopo le 10 di gente che torna da casa di qualcuno. Putroppo non abbiamo un riflesso reale delle conseguenze delle chiusure, ma solo il risultato della diffusa e moderata disobbedienza (di cui bene o male ci siamo macchiati tutti, in un momento o l'altro dell'anno).
Parli per lei ;)
Vero, ma sicuramente non è permettendo più di questi complimenti che risolvi il problema
E vorrei vedere... Dopo un anno ci siamo anche un po' tutti rotti I coglioni....
Non per dire.. ma la maggior parte degli studi dicono che il grosso dei contagi avvengono proprio in casa.
Complimenti per il canale.
Eh la situazione è complessa.
se Navalny muore, rischia di diventare un martire, e questo è un rischio che il governo russo non può permettersi.
Anche se a giudicare dalle sue condizioni risulta abbastanza palese che stessero cercando di ucciderlo di nuovo in carcere.
O forse, cosa più plausibile, Navalny stesso ha assunto questo comportamento giocando magari sul suo effettivo stato di salute non proprio positivo, per tenere i riflettori di tutto il mondo puntati sul governo russo.
Una cosa è certa, quell'uomo è riuscito dove tutti hanno fallito.
Mettere pubblicamente in luce la dura realtà del governo russo, fino ad ora sempre rimasta sempre e solo un silenzioso segreto di Pulcinella.
Diventerebbe un martire per gli idioti... come avviene sempre del resto
@Catalin Afanase l'immobilismo dell'opinione pubblica mondiale riguardo a praticamente qualsiasi cosa è un serio problema. Succedono cose atroci, la gente si indigna per qualche giorno, e poi ognuno torna alla propria vita del cazzo. Si è vero.
Ma nessuno era riuscito a spostare così tanto l'attenzione su di sé come ha fatto Navalny, al punto che Biden ha minacciato sanzioni alla Russia in caso di morte del prigioniero, e persino l'UE ha detto la sua.
A sto giro hanno veramente gli occhi di tutto il mondo puntati addosso.
E non parliamo di una persona come Giulio Regeni, uno studente qualsiasi. (Pace all'anima sua spero che verrà fuori l'ovvia verità e che i responsabili paghino, anche se so che non sarà così).
Parliamo di un uomo, un personaggio controverso, che nel bene e nel male ha portato in piazza centinaia di migliaia di persone a manifestare contro il governo e il suo stra potere in tutta la Russia.
Quando la gente esce di casa con 50 gradi sotto zero per chiedere la tua scarcerazione, evidentemente sei stato un grande comunicatore, e rappresentanti un grave pericolo per il potere costituito.
@@phoenixvoice1144 e meno male che "ha solo il 3% dei consensi".giusto?
le stesse persone che non pagavano le tasse sono quelle che adesso si lamentano che lo stato non abbia i soldi per i ristori.
oh che dolce ironia
Shy ti farei solo un appunto: TUTTE le persone che conosco che hanno contratto il covid lo hanno con molta probabilità preso nei luoghi di lavoro. Certo, il caso singolo non fa testo, e certo, la certezza al 100% è difficile averla, ma quando mezzo ufficio ha il covid e poi ce l'hai anche tu... è facile fare 2+2.
Al di là di chi lavora nelle scuole (sic!) o negli ospedali, moltissimi uffici che potrebbero tranquillamente tornare allo smart working sono aperti con i lavoratori in presenza.
Io (per fortuna) non conosco nessuno che ha preso il covid, quindi non posso chiederlo personalmente. Che lavoro fanno i tuoi amici?
@@CristianTraina uno dei più stretti lavora come ingegnere in una grossa ditta. E si è infattato a lavoro dopo un tira e molla di "chiudiamo per una settimana perché ci sono dei casi-riapriamo-richiudiamo".
Mia cognata lavora nell'amministrazione di una azienda edile. Lei non se l'è preso, ma il suo capo e qualche collega, sì.
Uno mio ex collega fa il social media manager e lavora in presenza. E ci sono stati tanti casi anche da lui.
Insomma, forse programmatori a parte, credo che in molti posti lo Smart working sia lentamente tornato a essere il miraggio che è sempre stato.
Io l’ho preso in metro, sono vivo, e Shy sta dicendo una marea di cazzate da mesi, il culetto al caldo c’è l’ha e le notizie le legge, non le produce ne le cerca ne tanto meno fa inchiesta. In una parola, pessimo
Puntata stile report, so che hai ragione e alla luce delle evidenze sono più frustrato di prima.
In molti noto nei commenti che te lo hanno fatto notare, senza offesa le analisi nel primo blocco sono piuttosto miopi sia sui ristoranti che sulle fonti di contagio... ti assicuro che nella stra grande maggioranza dei posti di lavoro le norme anti-covid non vengono rispettate, non perchè i lavoratori siano 'cattivi', ma perchè è impossibile farlo e non è facile lavorare con una mascherina in faccia tutto il giorno.
Non dico che questo sia giusto, dico che è la realtà dei fatti.
In realtà è possibilissimo. Se non si rispettano le norme anti-covid, almeno quelle generali ed essenziali, mi spiace dirlo ma lo si fa per "cattiveria" (ovvero egoismo involonttario) ed ignoranza (non si capisce il reale danno che si sta facendo).
Lavoro 8 ore con la mascherina in una fabbrica, è vero, sarebbe meglio senza, ma non per questo me la tolgo perché tanto "ti pare che ho il virus?"
Per quanto riguarda i contagi, trovo molto interessanti le stories di Estetista Cinica su IG. Vale la pena ascoltare e leggere.
Mentre, so da fonti personali, che l'Italia manderà nel mar nero 2 barche a remi con Di Maio sopra.
Interessante, grazie
Sono andata a leggere anch'io, molto interessante
Con una gamba in una barca e una gamba nell'altra, ad usarle tipo scii.
Sono d'accordo sul discorso e sulla necessità di aprire con "un rischio ragionato" confidando in quel pò di buon senso che qualche cittadino ancora ha. Dissento però sul discorso che al lavoro "ormai la maggior parte della gente è in smart working" eh no, ahimè, non è così! Seppur una forte percentuale lavora in smart working, credo che parliamo per lo più di aziende pubbliche o grandi multinazionali, che fanno grandi numeri, giusto, ma ci sono una infinità di altre realtà e di aziende medie (10/20/50 dipendenti) che sommate fanno un gran numero ugualmente, che non solo fanno lavorare in presenza, perchè non mi fido ti devo vedere (non me parla nessuno, ma sono parecchie) ma in questo anno e mezzo di pandemia, una grossa fetta, non ha mai tamponato i propri dipendenti. Molti amici, parenti e contatti di lavoro, sono stati e sono tutt'ora in questa situazione. Parliamo anche di filiali di banche, studi commercialisti, uffici postali, studi avvocati, supermercati, grandi catene di profumerie....non parliamo di multinazionali chiaramente e non sto dicendo che TUTTI si comportino così, ma c'è un grandissimo numero di aziende che non si comportano diligentemente, altrimenti è difficile spiegare ancora oggi dopo diversi blocchi e chiusure, come mai i contagi siano sempre stati in forte salita. tra l'altro, con i ristoranti, palestre e piscine chiuse. Chiaramente parliamo di un insieme di cose, la velocità di trasmissione delle varianti, la lentezza nei vaccini (stiamo recuperando ma ancora non basta...) ma i poveri ristoratori a sentire le varie polemiche o i severi blocchi che hanno subito, diciamo che non sono state le uniche cause e gli unici untori del dilagare dei contagi. Ma sono sens'altro stati quelli più penalizzati, quindi ritengo sia giusto riaprire con le dovute cautele e con un pò di buon senso. Non ci sono mai stati grandi controlli a 360 gradi e tante società hanno fanno il bello e cattivo tempo sulle spalle di realtà più deboli. Di queste realtà aziendali nessuno ne parla e non sono poche :(
Ogni volta che vedo Di Maio che ci rappresenta all'estero, ho un colpo alle coronarie, le vampate e la tristezza nel cuore ahahahahah
"Non si può aprire in sicurezza" (intendi sicurezza 100%? perchè quella non ce l'hai neanche quando ti metti alla guida della tua moto se guardiamo le statistiche stradali) ma ci sono più 59 milioni di persone che non hanno il virus, loro sono costrette a vivere in carcere perchè mezzo milione di persone che per altro sono individuate e isolate stanno male, di cui una % irrisoria sta inospedale, una buona % non ha sintomi e la maggior parte ha sintomi lievi, ma di che stiamo parlando??? Io l'unica cosa che vedo è se la gente vuole aprire dovrebbe poterlo fare, la maggior parte della popolazione sta bene, invece sembra che siamo tutti malati quando invece non è assolutamente cosi!
Ah okay quindi aprire i ristoranti è impensabile perché troppe persone nella stessa stanza però 30 ragazzi in una aula per 6 ore va benissimo
Si ma a scuola non hai il ricambio di persone, in 6 ore non entra/esce nessuno a parte l'insegnante; dentro un ristorante nel medesimo arco di tempo entrano/escono tante persone.
Il problema della scuola non è la scuola in sé ma i mezzi pubblici per arrivarci, sono quello che sono e lì si mischia gente di ogni classe e scuola.
Una possibile alternativa ai ristoranti è la possibilità di vendere per asporto o tramite consegna a domicilio oppure la persona ordina da casa e poi va a ritirare di persona, sotto questo aspetto si poteva fare di più fin da subito, soprattutto dedicando i fondi dei banchi a rotelle, inutili, ai ristoratori per poter aggiungere tale servizio di consegna.
che bello vedere gli articoli 'veri' pubblicati su Nature
è assurdo. io nego di aver guardato questa puntata. non è affato un buon inizio di settimana
Cosa?
@@drybonfa Non sono stato io. Non è vero.
nego di aver letto questo commento, è tutto un complotto americano.
Secondo me hai fatto considerazioni parziali e basate su pochissimi studi che ti aiutano a dimostrare solo la tua tesi.
La realtà è più complessa e il rapporto rischio/beneficio è estremamente soggettivo in questo momento, perché basato su un anno di dichiarazioni, studi e considerazioni di esperti e meno esperti che hanno detto tutto e il contrario di tutto.
Non banalizzerei quindi queste riaperture come troppo rischiose basandomi solo su un programmino che ti simula la stanza del pranzo di Natale con la nonna e la zia e le finestre chiuse. C'è anche tutto il tema sociale ed economico da considerare e su questo ormai siamo alla frutta.
Tanto per dire, sulla soggettività, a me queste riaperture sembrano anche troppo timide.
Shy, non c’è prova della trasmissione via aerosol..pochi dati.. la trasmissione avviene nella grandissima maggioranza via droplet.
In risposta a dove la gente si incontri è molto semplice: a casa!
Chiaro che la gente si incontri in casa ... Nel luogo dove il rischio di contagio è maggiore ... Ciò avviene proprio a causa di queste regole, se in zona rossa ti vedono in giro in compagnia sei multabile, quindi la gente cosa fa ? Si incontra in casa
@@federicocastangia5379 Anche in casa sei multabile se qualcuno tra i vicini ti segnala
@@drybonfa si certo, però se non fai troppo chiasso non se ne accorge nessuno ... Ed è proprio ciò che sta succedendo ... Ma è fisiologico, abbiamo bisogno di stare in compagnia
@@federicocastangia5379 fisiologico? Certo, permesso? No, quindi cosa dovrebbe fare lo stato? Lasciare tutto aperto perché tanto la gente si vede "di nascosto" al chiuso? Ce la giochiamo cosi? Chi se lo prende se lo prende e amen?
Ma che discorsi sono "ho bisogno di vedere gente" "ho bisogno di fare capodanno e prima ancora natale"? La gente muore, altra perde il lavoro e altri stronzi con un cervello sano stanno a casa da soli il piu possibile. I bisogni sociali stanno in fondo alla piramide d'importanza
@@V-a-s-h i bisogni sociali fanno parte del benessere di ogni essere umano ... Potevo condividere il tuo ragionamento un anno fa ... Ma ora non più ... Io sto soffrendo la solitudine e vorrei poter vedere gli amici perlomeno all'aperto ( chiaramente mantenendo distanza di sicurezza e mascherina )
Non ho mai capito perché, nelle interviste che fanno per tracciare i focolai, non chiedono anche "dove PENSI di aver contratto il virus?", e poi pubblicare i dati aggregati. Sarebbero informazioni utilissime.
Come facciamo a combattere un virus se non lo conosciamo e non facciamo nessuno sforzo per conoscerlo? Andiamo a tentativi?
Minuto 7.18 ristorante Il casale cucina tipica romana, via colle di mezzo 39 AVANTI TUTTA DAVIDE
Sono d'accordo con te sulla questione sollevata a 6:00, anche se nell'equazione manca una grossa fetta di contagi (impossibile da contare ufficialmente) di persone che essendo costrette a non poter andare al ristorante o in altri luoghi di ritrovo, si riuniscono in casa senza alcun controllo, al chiuso e senza mascherina (e di persone cosi ce n'è).
“Se non a scuola, nei ristoranti o nei bar dove si ammalano queste migliaia di persone, mh?”
Mezzi di trasporto Shy, pullman e treni. Supermercati, pieni di gente ogni volta che vado a fare la spesa.
Piazze, dove molti anziani e troppi giovani continuano ad andare sbattendosene delle norme. Ho visto vecchi seduti nelle panchine criticare gli altri perché senza mascherine, ovviamente facendolo senza mascherina indosso.
Io faccio il docente in un istituto tecnico e posso dirti in tutta tranquillità che la mia aula è sicura, i ragazzi restano nei loro posti, mascherina sul viso e, salvo giornate di bufera, l’aula resta perenneremo areata. L’anta-ribalta ce lo permette senza dover spalancare tutto.
Capisco il tuo punto di vista ma no, la sicurezza della scuola non è stata smentita. Il vero rischio per i miei studenti è il viaggio di andata e quello di ritorno nei bus affollati.
Shy, sono sardo. Ti dico solo “Arst”. Penso capirai.
Possibile che i luoghi di lavoro siano sempre sicuri e i luoghi dove ci si diverte sono un pericolo? Possibile che il vaccino sia necessario per lavorare in ospedale ma inutile per andare a mangiare una pizza. Stiamo vivendo in un grande esperimento sociale con cui si vogliono cambiare le nostre abitudini . I ristoranti, rispettando alcune regole minime, sono probabilmente i luoghi più sicuri in assoluto.
Ciao Shy! Ti racconto una cosa divertente. Stamattina ha riaperto la mia scuola. Io faccio le mie ore di lezione tranquillamente. Torno a casa, pranzo col mio compagno, lo bacio, chiacchieriamo e scherziamo. Due ore dopo so che un alunno della classe in cui ho fatto lezione all'ultima ora è risultato positivo a un tampone rapido. Bam! docenti in quarantena fino al prossimo tampone che dovrà confermare o smentire la positività del ragazzo. Io sto ridendo per non sclerare....
Scuola media o superiore? La riapertura al 100%,per quanto idealmente la condivido,genererà le condizioni di un'esplosione di ricoveri e contagi a inizio estate
@@drybonfa superiore. È un quinto anno
Ma voi professori dovreste unirvi e scioperare (ognuno da casa propria), a scuola si diffondono l'influenza, i pidocchi e probabilmente altro da sempre, e sappiamo tutti che in una quinta liceo non puoi tenere a bada una ventina di ragazzi per 5 ore o più, ma questo anche in una quinta elementare,
tutti vogliamo tornare alla normalità ma la riapertura delle scuole non è necessaria e puó essere tranquillamente rimandata,tra l'altro è una delle poche cose che il governo puó controllare perchè ormai la gente fa di testa sua, in una situazione del genere non esiste aprire le scuole, come si fa a non condividere questa cosa io non lo capisco, prof mi spieghi lei.
Sarà un drammatico problema la riapertura totale di tutte le scuole di tutti i gradi. Molti ragazzi non possiedono la macchina e per spostarsi devono pendere i mezzi di trasporto pubblico, sempre trascurati, quindi il rischio di contagio è follemente enorme. Dove vivo, il tempo da una corsa all'altra è di 30min se non ci sono ritardi o guasti, 45min-1h normalmente (ritardi e guasti sono all'ordine del giorno). Nel pullman, prima della pandemia, ci si stava a fatica, a volte i ragazzi cadevano dal pullman per quanto era pieno, mi domando in piena pandemia cosa succederà, perché se nessuno della tua famiglia ha la macchina, ma hai l'obbligo di presenza a scuola, devi entrare nei pullman e treni. I geni del male hanno considerato che vaccinando la totalità degli over 60enni il pericolo non c'è più, peccato che anche i ragazzi possono essere debilitati gravemente da questa malattia, se non rischiare la morte. A questo punto, anche se è un pensiero cinico e bastardo oltre ogni limite, spero che vengano ricoverati e intubati quanti più ragazzi possibili, sperando comunque che si salvino, in modo da fare scalpore mediatico e suscitare preoccupazione anche per la vita dei ragazzi. Ad ogni modo, ogni ragazzo infetto è una famiglia infetta, non ritorneremo in zona rossa, ma in zona nera cancerosa
@@GGGG-rg6fi non è facile per me rispondere a questa domanda, ma ci provo. Allora, premetto che è il mio primo anno di insegnamento in questo istituto, quindi posso parlare solo in base alla mia personale esperienza. Questo studente, dopo il tampone molecolare sapremo se sarà confermata la sua positività, può aver contratto il covid solo fuori dalla scuola in quanto oggi abbiamo ricominciato le attività in presenza. La scuola è un luogo dove certamente si riuniscono giovani sani e potenziali portatori del virus, ma è anche vero che sicuramente non troverai da nessun'altra parte il controllo e la rigidità che docenti e collaboratori hanno nell'assicurarsi che i ragazzi indossino correttamente la mascherina e che stiano a una certa distanza tra loro. Ma fuori dalla scuola? Fuori possono fare quello che vogliono perché la nostra giurisdizione finisce una volta varcato il cancello per tornare a casa. Da lì in poi è responsabilità dello studente o dei genitori. Se ognuno facesse la propria parte probabilmente ci sarebbe un numero più contenuto di casi. Scioperi, proteste, tutto si può fare, ma a poco serve se non tutti i colleghi e i genitori sono disposti a unirsi..e credimi se ti dico che ci sono alcuni genitori che scambiano i docenti delle scuole superiori per baby-sitter della loro prole e che tempestano i coordinatori di telefonate per sapere quando potranno finalmente riportarli a scuola. Non dimenticarti inoltre che, soprattutto nelle scuole paritarie, i docenti sono più precari rispetto ai loro colleghi che hanno un contratto determinato in una statale, quindi devono usare molta diplomazia ed evitare il più possibile scontri tra preside e genitori. Un approccio diretto in queste situazioni può solo inasprire i rapporti e rendere l'ambiente di lavoro più stressante di come lo è già. Almeno questo è quello che ho potuto osservare in un anno di docenza. Ovviamente ogni scuola è un mondo a sé.
Pure le chiese sono luoghi chiusi ma non c'è nessun divieto
Io sono genuinamente perplessa (e boh, passo da scema forse...) Su come al chiuso vada bene la presenza al 100% (la distanza non sempre può essere garantita) però nei ristoranti no
Per mangiare ti togli la mascherina, per studiare no
Guarda,al di là della questione della mascherina e finestre aperte nelle aule,si sarebbe probabilmente (ma io non sono nessuno) dovuto tenere chiuse le scuole (che intasano i mezzi) e fare aperture scaglionate delle attività. Non so perchè e non so se nel grande schema delle cose sia meglio così,ma ho interrogativi anche io
@@sisksenpai e comunque nelle aule studio al momento sono obbligatori 2m di distanza tra un posto e l'altro. Sono davvero solo le scuole a rimanere aperte, perché altrimenti il prezzo per la società sarebbe devastante. Onestamente fermare l'istruzione per due anni sarebbe molto peggio che avere un centomila morti in più, per quanto possa sembrare brutto
Giusto essere perplessi, ma la risposta c'è ed è chiara, Pressione delle associazioni di categoria, e quindi si vede di accontentare un po' tutti, anche se al livello epidemiologico non ha senso.
@@drybonfa vogliamo tornare a discutere su come per la scuola dell'obbligo la didattica a distanza abbia quasi solo svantaggi? Ripeto, in nome della lotta al virus non si può mettere in standby tutto il resto... poi che l'apertura 100% per i trasporti sia deleteria ok, ma al 50% (meta classi al completo) come fatta finora era sacrosanta!
Ciao shy! Oggi, martedì 4/20, si terrà un'importante conferenza stampa alla Camera dei deputati circa il deposito del Manifesto Collettivo, che propone la liberalizzazione della cannabis. Perché non farci un piccolo approfondimento (considera anche le azioni di MeglioLegale e l'opposizione delle destre in materia)? Non mento se dico che gli aggiornamenti sul coronavirus mi annoiano da morire, per quanto importanti XD TVB
Shy stavi trollando quando hai fatto quel elenco di tre posti in cui dovrebbero avvenire tutti i contagi da covid vero? Ahahah
14:30 maledetto shop e il suo legno sfocato (cit)
shy non vedo l'ora di sentirti parlare di calcio hahahaha
Ahahah,non ha parlato nemmeno degli stadi aperti parzialmente per gli europei.Secondo me fa una sfida con se stesso
Shy per dirla tutta io ti seguo da quando facevi i video su minecraft e se ho iniziato a giocarci è merito tuo, quindi ti devo ringraziare per avermi iniziato a questo bellissimo gioco.
Ho un bar.. la maggior parte dei miei clienti è fissa.. qualcuno si è contagiato ma non di certo nel mio locale di mattina.. dai loro racconti si sono contagiati a contatto con parenti e amici! E comunque credo che venire nel mio locale dove i clienti sono controllati sia più sicuro di andare in un grande supermercato dove ognuno fa come vuole.
Purtroppo temo che il luogo del bar, per tutte le attenzioni che si possano prendere rimanga rischioso, ma sono d'accordo che la maggior parte dei contagi (ma è una mia convinzione motivata da esperienza) avvenga in situazioni del tipo "vado a trovare a casa X" che diventano momenti con zero precauzioni, in ambienti stretti e senza ricambio d'aria.
Sul supermercato non saprei, secondo me il fatto che siano spazi grandi e con riciclo dell'aria aiuta, ma sicuramente è un fattore di rischio.
Non si può sapere con certezza come si sono contagiati. Quindi evitiamo il "non di certo" e il "dai loro racconti", per quanto comunque una persona che entra spesso in contatto con amici e parenti con molta probabilità sgarrano anche in altri ambiti.
L'unica cosa certa in questa storia è che per 1 anno noi ristoratori abbiamo lavorato quasi niente..
Sul dove si ammalano le persone penso la risposta sia abbastanza palese: il fatto che bar, ristoranti, palestre, teatri ecc. siano chiusi non vuol dire che la gente rispetti le regole e non si assembri in casa o altrove. Oltretutto i mezzi pubblici sono sempre quelli, non é che sia stato potenziato l'impianto, o aumentate le corse...
Si chiede alle attività di essere solidali per motivi sanitari e di chiudere le proprie attività, ma al tempo stesso non si possono dare dei ristori minimamente sensati a queste attività, quindi o si fà come dice Boldrin e si taglia a tutti loro una parte di stipendio per risarcire queste persone (io sinceramente me lo taglierei volentieri) o si lascia lavorare la gente.
Nessuno ti obbliga ad andare al ristorante, se ci vai e ti ammali alla fine sono cazzi tuoi, è un rischio che valuti, e decidi di prendere o meno.
Il covid è un virus che colpisce prevalentemente gli anziani in modo grave, e dovrebbero essere loro a doversi proteggere, non possiamo più continuare ad uccidere l'economia in questo modo, è ora che le persone si prendano le proprie responsabilità e decidano da sole cosa fare, subendo nel bene e nel male le conseguenze delle proprie decisioni, basta con queste leggi paternalistiche.
Parole saggie
@@federicocastangia5379 ....saggie.....????
Non tagliare lo stipendio, che sa di crudeltà, semplicemente tassare. Come ci sono le tasse per pagare la sanità ci dovrebbero essere delle tasse per delle crisi, se queste non sono abbastanza si anticipa e si tassa per un tempo prolungato per ripagare l'anticipo. Mali estremi, estremi rimedi.
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"Nessuno ti obbliga ad andare al ristorante, se ci vai e ti ammali alla fine sono cazzi tuoi, è un rischio che valuti, e decidi di prendere o meno.", su questo non sono d'accordo. In quanto tale persone rischia di contagiare terzi che al ristorante non ci sono voluti andare e allo stesso tempo, se va male, finirebbe per pesare verso a chiunque serve una prestazione medica, in quanto avremmo una persona sul lettino in più. "e dovrebbero essere loro a doversi proteggere" dovremmo essere noi a proteggere loro, fa parte della civiltà, visto che affermare che devono proteggersi da soli è come votare per entrare nella casa di ogni anziano e fucilarlo di persona. Il concetto di base non cambia, non funziona.
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"basta con queste leggi paternalistiche", la gente che le viola ha dimostrato che non siamo altro che bambini. Quindi, se devo essere sincero, ci dovrebbero essere leggi paternalistiche, anche se sfortunatamente fino a ora non se ne sono viste.
Io pensavo che con fan page l'informazione serva e di regime avesse toccato il fondo. E invece ecco questo cialtrone.
Del caso Assange si ha qualche news? Sarebbe bello un tuo approfondimento.
Aspettalo, vai.
@@lupesiodelupis241 non si sa mai io lo spero 😉
No qui si parla solo di navalny, sono i russi i cattivi della storia. Tutti gli altri prigionieri politici devono crepare in silenzio
@@MrNo415 era un po' una frecciatina la mia 😉 vediamo se farà qualcosa
@@francescobastoni9158, tra l'altro, quello che ha subito Navalnyj dal governo russo è un centesimo di quello che ha subito e continua a subire Assange dai governi "democratici" e mi tengo largo.
Congratulazioni Shy, sono un ricercatore che si occupa proprio delle modalità di trasmissione del virus, ho apprezzato molto il tuo essere informato su questo ed aver espresso in maniera chiara i concetti e l'esserti continuante aggiornato e non fermato alle prime messe in sicurezze (igienizzante ovunque e tanti saluti).
Io non sapevo che la faccenda dell'aerosol fosse poi stata confermata.
Non mi sembra di leggere negli altri commenti il tuo stesso sentimento. Solo un osservazione la mia, nulla di piu'.
@@FrankGulp, non sarà per caso dovuto al fatto che elevare la propria esperienza personale al rango di verità universale sia sempre stato sbagliato?
@@gianniognibene Condividere un sentimento non vuol dire sposare una verita' cosi' come non lo e' dir la propria con cognizione di causa. Penso tu abbia preso un granchio. Poi, se le informazioni di chi si professa " un ricercatore che si occupa proprio delle modalità di trasmissione del virus " sono sbagliate allora se ne puo' discutere ma non nei termini, abbastanza grezzi secondo me, in cui metti la questione. Certo e' che il post sotto cui scriviamo non indica, effettivamente, questa o quella verita'. Si limita a complimentarsi. Si dovrebbe chiedere a Alessio cosa intendeva e di scendere nei particolari. Senza queste informazioni la tua affermazione o qualsiasi altra a tema " verita' " cade nel vuoto.
@@FrankGulp, mi spiace ma sei completamente fuori strada.
Io ti ho semplicemente fatto presente che i casi aneddotici presentati in parecchi commenti non rilevano (e nemmeno desiderare tanto qualcosa la fa diventare rilevante).
Nota che questo si applica anche a ciò che ha scritto Alessio.
Quando milioni di ristoratori e liberi professionisti saranno costretti a chiudere andranno a chiedere il pane a casa Masala.
Masala ha evidentemente un ego smisurato e non si rende conto molto spesso di quel che dice ma vuole fare la morale agli italiani su cosa sia giusto e non sia giusto fare
Dettaglio sugli uffici: ci sono aziende milanesi, che spingono, fino alla letterale costrizione, a tutti i dipendenti (tutti che potrebbero esercitare tranquillamente da casa propria) di recarsi in ufficio più giorni possibile.
Con tanto di pranzi organizzati dai capi nelle piccole sale riunioni per motivi sconosciuti a cui si è TENUTI a partecipare.
Il tutto con gente che per la metà deve prendere almeno 2 mezzi pubblici per arrivare in ufficio.
Ma nessuno dice niente.
Quindi in realtà sì, buona parte dei contagi viene anche dalle aziende terrorizzate dallo smartworking.
Shy 5:50 : ma per favore! Questa volta mi hai fatto davvero incavolare! Ma sai quanti bar/parrucchieri/palestre/cinema e ritrovi abusivi ci sono nelle case e nei garage? Quanti Negazionisti? Ne conosco molti io, che comunque conosco poche persone e generalmente ho una bolla di persone di una certa cultura e rispetto. Non mi puoi venir a dire che è la scuola a portare i contagi. I contagi li portano gli idioti, e purtroppo in Italia ce ne sono molti di più di quanto credessi
In Umbria i ristoranti sono chiusi da Natale 2020, da gennaio siamo sempre stati in zona arancione o rossa con medie e superiori tornate in classe solo da una settimana, quando era già in corso un aumento dei casi che a questo punto penso sia dovuto o a persone che si incontrano in casa o sui luoghi di lavoro, non agli anziani (pure numerosi in regione) che bevono caffè davanti al bar.
Seguo la situazione in Italia da Madrid, dove abito, dove i bar e ristoranti al chiuso sono aperti da settembre, i grandi centri commerciali funzionano con normalità, ed è dal luglio scorso che posso andare in palestra ogni giorno (con 100/200 persone). Ho la sensazione di vivere in una bolla guardando le misure che ci sono in altre parti del mondo ormai da mesi.
Com'è la situazione covid a Madrid? Nei dati e nel sentire comune in città che hai potuto avvertire, intendo. Madrid, ah, la penultima città straniera in cui sono andato, nei Tempi del Prima. Sembra una vita fa
Cavolo! Era un sacco che non sentivo parlare di Cumberbatch. È stato la mia crush per anni
Unico appunto: la maggior parte dei contaggi avviene in casa tra familiari e amici che si ricevono senza mascherina.
Se avete in casa qualcuno di debole (nonno/a o zia/o malati) mettete e mettegli le mascherine e aprite le finestre
La mascherina non protegge, sono gli altri che devono mettersela per proteggere te 😅
@@BioTheHuman Questo non è vero: mascherine certificate ffp2 sono efficaci a proteggere la persona che le indossa.
grazie
16:17
Nice
La mensa della mia azienda è aperta con tavolini distanziati e da due persone soltanto. Arrivi, ti igienizzi le mani, prendi il vassoio, ti fai servire in fila dalle cameriere e ti siedi. Quando si finisce di mangiare, si gira la targhetta per far sanificare il tavolo alle addette e si lascia il vassoio su un carrello in fondo alla sala. Da quando ci lavoro (fine novembre) non mi pare che ci siano stati casi di covid legati alla gente che mangiava in mensa, erano dovuti alla gente che in sala pausa o nell'area fumatori stavano troppo vicini oppure al fatto che molte persone sono "imparentate" (tizio Y che magari lavora in linea e suo figlio o sorella che lavora su un'altra. Risultato: ti risultano 2 lavoratori ammalati nello stesso nucleo familiare, aumentando il toto contagi e dando l'allarme di un focolaio).
Mi dite se la gente si trova a mangiare al ristorante in 2 o massimo 4 cosa cambia?
Si ma se siamo in autostrada al freddo con i figli a casa, c'è qualcosa che non va o no?
Si ma se ci sono tali divieti, ci sarà un motivo o no?
Che poi non importa tanto della risposta ma del fatto che è una domanda che ignora il problema alla radice. Non importa poi della risposta perché per entrambe le domande ci può essere il tutto e il contrario di tutto perché in italia si è andati a manifestare anche per delle stronzate. Non dico che questa sia una stronzata ma visto che manifestiamo per le stronzate l'esistenza stessa della manifestazione non significa in realtà molto.
Bar, ristoranti e scuole sono gli untori della nuova ondata? Quando sono chiusi da mesi e la gente continua ad andare al lavoro. Gli unici che portano sulle spalle l'abbassamento dei contagi sono i ristoratori, i disoccupati e i lavoratori dello spettacolo... finchè la maggior parte della popolazione continuerà ad andare a lavorare. E poi è colpa dei bar e dei ristoranti
SHY ma Irlanda del Nord?
Ne ha parlato un po’ nella live di venerdì scorso
@@ChrisChaosV2top allora vado a dare un occhio, grazie mille
@@ChrisChaosV2 ricordi a che punto più o meno?
Non ricordo precisamente, mi pare dopo metà live
Che succede?
io sono andato in una SPA che all'interno possedeva un ristorante, aperto per i suoi clienti... quindi ho mangiato di sera al ristorante.
Riapriamo tutto e torniamo ad una vita dignitosa. Chi morirà morirà, pace se sarò fra questi. Meglio vivere finché si può che non vivere per la paura di morire.
Parlare quando si ha sempre il piatto caldo sotto i denti è facile, mettetevi nei panni di chi non arriva a fine mese di chi non lavora praticamente da un 1 anno e che è stato costretto a fallire o a vendere la casa e vivere nella propria attività, empatia e solidarietà parole che ormai la maggior parte degli italiani non sanno più cosa vogliano dire.
Non solo è facile parlare con il piatto caldo, ma lo si fa anche in maniera più razionale e meno di pancia. Perché si, mi spiace, ma ritenere un'opinione più importante soltanto perché arriva da un disperato che sfortunatamente, per le condizioni in cui si trova, si interessa esclusivamente di se stesso, non è che sia il massimo. Poi sono pure contento di indebitarmi per solidarietà. Ma vorrei ricordare che siamo in pandemia e che anche i disperati devono dare solidarietà a chi si potrebbe trovare in condizioni peggiori della propria.
Poi seguendo realmente il tuo ragionamento, dovremmo far parlare gli intubati e i morti, altro che chi ha problemi di lavoro.
@@anonimo6603 ricorda che senza lavoro non c'è salute e viceversa, lo stato avrebbe dovuto sospendere affitti utenze tasse e dare la possibilità di mangiare a tutti quelli che non lavorano per colpa non loro, rispetto a marzo 2020 solo queste poche categorie non hanno diritto al lavoro mentre TUTTA italia fa il cazzo che vuole come se nulla fosse. Smettiamola di guardare sempre e solo il nostro orticello. La maggior parte dei contagi avvengono in ambito familiare. Nel mio paese a causa di un inaugurazione di un negozio per cani sono morte 2 persone perché le persone non rispettano le regole, ovunque vedi persone con la mascherina sotto il naso che parlano e ridono per strada a 20 cm l uno dall altro, chi è causa del suo male pianga se stesso.
A più di un anno dall’inizio del COVID non sappiamo ancora come gestire aperture e chiusure, facciamo pena veramente. Basterebbe dare un’occhiata a quello che hanno fatto Paesi come l’Australia o la NZ e prenderne spunto, anche un minimo, e allora si che vedremmo cambiamenti importanti e soprattutto meno morti!
Paragonare Australia e Nuova Zelanda all Italia:-)paragonale a Saint Kitts e Nevis o Gibuti che ha più senso.
@@dddimi7955 Che in europa non abbiamo saputo gestirla è indubbio, se non vuoi pensare all' Australia e alla nuova zelanda pensa alla corea del sud e al Giappone
Gestire, non gestire. Ma cosa vuoi gestire? Che ognuno viva liberamente e se si muore pace, tanto prima o poi tocca a tutti. È inutile far finta di credere di essere immortali e poter credere di cancellare una malattia.
Inizi a preoccuparmi. Amen.
Qua in Spagna dove vivo io il Governo non si è potuto permettere chiudere tutto davvero perché come le paghi le casse integrazioni...allora è vero che mio figlio non ha perso un giorno di scuola e solo qualche classe è stata chiusa (0.20%) delle scuole elementari medie e superiori), dopo tante settimane chiusi i bar aprono fino alle 18 (per evitare l'ora aperitivo) poi vabbè ci sono regioni che fanno un po'quello che vogliono tipo in Euskadi e Madrid attaccandosi all'autonomia regionale e tirando in ballo addirittura i diritti umani per andare al bar, mentre teatri e cinema fino a Natale erano aperti.....sport, mio figlio ha ricominciato gli allenamenti oramai quas un mese fa, ma non è che qua il virus non ci sia, semplicemente di fa un po'finta di niente, diciamolo...... Oramai si è arrivati alla consapevolezza che chiudere tutto per salvare tutti è semplicemente una utopia che può funzionare in Svizzera mica qua.....e secondo anche il principio per cui il virus lo prenderemo tutti ma poco alla volta....
Io ho ritrovato una nuova normalità che oramai non mi turba più, vita sociale uguale a zero, ma non voglio che mio figlio rinunci ai 4 contatti che nella sua bolla scolastica
D'accordissimo con te
"Non voglio che mio figlio figlio rinunci ai 4 contatti che ha nella sua bolla scolastica"
👏👏👏
Da tatuare sulla fronte di chi da un anno e mezzo urla istericamente "chiudete le scuole, chiudete le scuole, chiudete le scuole"
@@emanuelechelini5163 dovrebbe continuare con "preferisco che abbia il nonno morto piuttosto che lasciare che frequenti i suoi amici su internet, per poi dirgli davanti alla lapide del nonno "l'ho fatto per te figliolo, solo per te"." Questo sempre sperando che non abbia nulla di male il bambino in questione, visto che avere gli ospedali pieni aumenta le cause di morte anche per ciò che non è strettamente influenzato dal coronavirus.
@@anonimo6603 Voi che é tutto sacrificabile in nome del covid mi avete veramente rotto, anche perché io sono SICURO che situazioni del genere non le avete toccate con mano, sapientini tutta teoria mantenuti dai genitori che idolatrato gente come Galli... io ho avuto modo di sapere di un bambino costretto dai genitori al homescooling da settembre dalla madre perché "omammamia signora il covid" ... ebbene la nonna (che conosce mia madre) è disperata, ha visto il nipote regredire in molti comportamenti... ma no, in nome della lotta al virus un bambino di 9 anni che é da un anno chiuso in casa ed ha iniziato a comportarsi come uno di 5 é perfettamente normale, sono i "rischi calcolati" che ai catastrofisti come te piacciono
Verissimo
Io sceglierei più Spritz: dissetano, costano meno, non urlano ne si cagano addosso e potrei continuare all'infinito è un peccato che non si possa partorire dell'alcool, lo trovo ingiusto
Minchia, ma ti sei scordato di brutto la messa in chiesa. Il parroco di casatenovo, ha infettato tutti quanti.
Tra i luoghi frequentati hai dimenticato i supermercati, che secondo me sono luoghi a rischio, seppure sia inevitabile lasciarli aperti
Ricordo che le fabbriche di aziende private sono al chiuso e alcune con zero controlli su distanziamento sicure, ci sono ancora uffici che non fanno Smart working in quanto "non obbligatorio ma consigliato", per non parlare dei supermercati, anche se lì forse fanno i controlli ogni giorno ( ma comunque i dipendenti sono a rischio dall'inizio della pandemia e stanno aspettando i vaccini) io non so se il solo problema siano i ristoranti.
I contagi avvengono anche in mezzo alla strada, visto che ci sono gruppi di ragazzi che si nascondono nei vicoli a parlare /fumare e gente che si assembra fuori dal bar per prendere d'asporto
Non che non sia d'accordo eh, però qui in Francia bar e ristoranti sono chiusi da settembre? Ottobre? Non ricordo neanche più. E le migliaia di contagi ci sono comunque. Lungi da me dar ragione a chi voglia aprirli ad ogni costo, ma il tuo ragionamento Shy ha comunque una falla logica mi sembra. Oppure qui in Francia si contagiando tutti a scuola? Poi per carità, pochi rispettano le misure ormai e tanti se ne fottono, al punto che incroci gente nei corridoi rigorosamente senza mascherina... Quindi io darei la colpa più al non rispetto delle poche regole più che ad altro, ma boh, deduzione mia. Magari in Italia è diverso
Probabilmente lo è. Nel senso, credo che il problema è che le abitudini della popolazione, il suo stato di salute e magari le varianti che si sono formate del coronavirus, tutto può rendere lo stato delle varie nazioni, ma anche città, diverse da quelle che ha accanto. Le norme sono generalizzate ma non è automatico che tutto funzioni per tutti allo stesso modo. Probabilmente anche senza adottare alcuna misura i casi sarebbero stati molto ma molto differenti da zona a zona del mondo.
Mah, guarda che i francesi sono solo italiani che non san fare na pasta 😂 non ci sono grosse differenze culturali
È il lavoro il posto dove ci si contagia. Il 90% dei miei conoscenti avrà fatto si e no una settimana di Smart working, poi sempre e comunque in presenza anche per lavori che potevano essere fatti da casa “perché i lavoratori si devono controllare stando in presenza” senza tutele e tamponi. Molti di loro si sono contagiati proprio lì o in famiglia dove un altro membro si era stato contagiato sul proprio posto di lavoro
I contagi nei luoghi di lavoro anche, perchè i fenomeni che non si mettono la mascherina ne seguono le basilari regole anticovid lavorano, e lo fanno anche con me. Facciamo che per un anno chiudiamo le aziende e apriamo i ristoranti....
Le aziende possono fare smart-working,non si sa perchè bon obbligano a fare smart-working come in Francia durante il terzo lockdown
@@drybonfa I metalmeccanici (faccio un esempio a caso) in smartwork non possono lavorare.
“quali sono questi posti dove[...]”
le scuole
*Navalny in galera in fin di vita*
Masala: 😱😱😱😱😱🤢🤢🤢🤮🤮🤮👿👿👿
*Assange in galera in fin di vita*
Masala: 😆😆😆😍😍😍😍🥰🥰😘😘🤩🥳🥳🥳🤘💪💪💪💪💪
Aggiungerei anche i supermercati e mezzi pubblici perché anche se si indossano le mascherine ormai non fanno più seguire nessuna regola sul distanziamento
Shy, per piacere. Ma serio gli studenti ed i bar la mattina o il pranzo di lavoro in zona gialla? Ma sei serio? Forse - e dico forse - bus, tram, metropolitane e mezzi pubblici in generale? Che a Roma siamo schiacciati come sardine da Ottobre, con al massimo una sanificazione giornaliera per la linea A. Sarà più facile contagiarsi in un bar con porte aperte, distanziati, con mascherina, prendendo un caffè e un cornetto con limite di entrate all'interno dell'esercizio (e sanificazione ambienti e mani per i clienti in uscita ed entrata), oppure in un vagone della metro tutti attaccati, sottoterra, con migliaia di persone che in una decina di minuti calpestano gli stessi dieci metri quadri? Vabè dai, faccio finta che non ci credi nemmeno tu.
Il problema è che molti per non perdere clienti ignorano le norme. Zona rossa, clienti al bar tranquilli a consumare al bancone. Cioè, dai.. Il problema non è aprire o no, ma che appena si allenta la presa diventa tana libera tutti!
Prendi la Sardegna, da bianco a rosso fuoco in un mese!
@@Zizzi1990 Cosa c'entra con il discorso che faceva Shy, e in particolare poi con il mio, resta ancora un mistero.
A Milano hanno fatto diversi test sui mezzi senza trovare tracce di covid, magari a Roma è diverso ma non so se i mezzi sono un grande veicolo di contagio qui.
Tutto corretto a parte non considerare il fatto che i ristoranti sono praticamente chiusi da Ottobre e che "stranamente" in estate con ambiente chiuso e aria climatizzata tutto ciò era possibile. Piuttosto ci si sta accanendo su alcune realtà economiche, non ritenute dal comitato tecnico e dal governo essenziali. Questa è l'unica giustificazione. La scuola è essenziale, il lavoro nelle grandi imprese e industrie è essenziale, gli alimentari sono essenziali. Ci sono cose che non possono essere fermate, le attività non fondamentali vengono chiuse per ridurre le occasioni di contagio. Sarebbe stato possibile tutelare il lavoro di tutti? Forse ma sarebbero serviti maggiori controlli e sanzioni e un sostegno economico alle chiusure più efficace. Ma ormai è andata... Stringiamo i denti e vacciniamoci
Shy, hai un po' mistificato e sparato qualche cazzatina.
Non ci si ammala negli uffici solo nel caso in cui questi abbiano effettuato una massiccia e lunga transizione al lavoro da casa, caso di certo ben poco frequente. In generale ti assicuro che i luoghi di lavoro al chiuso sono stati e sono tutt'ora un luogo con un rischio non indifferente, e sicuramente più alto della scuola che tu hai praticamente detto sia causa di contagio, mentre sembrerebbe essere un posto in cui si ci contagia abbastanza di rado.
Se mai i mezzi che usano tutte le categorie sono un luoghi di alto contagio che invece qualcuno al governo aveva assicurato fossero luoghi sicuri, ma è un altro discorso e una buona "soluzione" per quel problema esiste, ed è il coinvolgimento di privati attualmente fermi e se necessario un investimento ulteriore nel servizio.
Dire che nessuno è potuto andare da nessuna parte dall'estate è falso, sebbene siamo stati a lungo con regole abbastanza rigide.
"I fortunati in zona gialla che sono andati a pranzo fuori" sicuramente sono un minimo rilevanti nel conteggio dei casi ma già sappiamo che non sono qualcosa di ampiamente rilevante tipo ospedali ed rsa, la casa, mezzi e uffici tenuti al chiuso o impossibilitati ad avere una buona circolazione dell'aria esterna.
Poi i frequentatori di bar la mattina come categoria rilevante per il contagio è indiscutibilmente una delle illazioni oltre che delle cagate più grosse che abbia mai sentito, in assoluto.
"Se non sono questi tre i luoghi nei quali è più sospetto avvengano i contagi perchè continuiamo ad avere migliaia di casi nuovi ogni giorno?" >> Sei serio? Tralasciando che li hai tirato in ballo come luoghi particolarmente sospetti abbastanza sul nulla, ma mi sembra assurdo tu non abbia alcuna idea di dove altro ci si potrebbe contagiare anche più facilmente e frequentemente.
E comunque porcoddue tirare in ballo gli studenti così a buffo è davvero schifoso, questi sono stati costretti a stare a casa per un fottio di tempo anche mentre quasi tutti lavoravano e gli diciamo pure che il problema so loro senza alcuna base? Deludente a dir poco, soprattutto visto il modo insensatamente sicuro e quasi saccente in cui hai sparato sta roba.
Il governo poi insegue solo alcune evidenze scientifiche, e con gran ritardo.
E la mancanza di vaccini per ora non mi pare esista, almeno nell'ultimo periodo mi pare di aver visto sempre e comunque solo un basso numero di vaccini iniettati rispetto a quelli disponibili, e non un numero di vaccinazioni contenuto dalle poche dosi disponibili.
Bravissimo, questa è un'analisi decisamente più reale. Ma sai, qui bisogna sempre dare delle frecciate ad una certa parte politica.
Qualche cazzata l'hai detta pure tu, chiaramente
@@robertolongoni7331 chiaramente
"la mancanza di vaccini non mi pare esista" è un'affermazione che fai tu sulla base del nulla. Ad oggi il 90% delle dosi consegnate sono state somministrate
@@gabrielecugini512 andando a guardare i dati sul sito del governo sono l'82%, con quasi 4 milioni di dosi da parte attualmente, quindi fatico a vedere questa mancanza che rallenterebbe le vaccinazioni, anche guardando i dati delle singole regioni che sono sempre abbastanza vicini a quella percentuale
La mia prof di letteratura ripeteva sempre che la politica italiana è : "o Francia o Spagna purché se magna".
Shy ogni tanto mi rendo conto che sei un po' distaccato dalla realtà. Ti parlo da lavoratore (non da papà) che vive a Milano (non la Sardegna), ti posso assicurare che la maggior parte delle aziende soprattutto quelle non troppo grandi o non troppo legate al mondo dell'informatica di smart working ne hanno fatto davvero poco. Anche lo scorso anno, o in piena zona rossa. Io stesso sono da mesi tornato a lavorare in sede, e faccio l'ingegnere lavorando al PC tutto il giorno con pressoché nessun motivo se non il volere del mio capo per stare in sede. E andando a lavoro ti posso garantire che la mattina i mezzi sono abbastanza pieni anche un po' fuori da orari di punta, e non solo di lavoratori o di ragazzini che vanno a scuola, ma di gente che a me pare fuori per nessun motivo e ripeto tutto ciò indipendentemente che sia zona rossa, arancione o gialla. Da novembre praticamente. Tutti giorni tornando da lavoro trovo il parco vicino l'università letteralmente invaso di gente, con zero distanziamento e spessissimo senza mascherine. I parchetti pieni di gente che gioca a calcio o basket. I bar con la gente che beve tutto intorno all'entrata appena fuori. Gli uffici come detto. Ecco dove a mio avviso il sistema ha completamente fallito a prevenire i contagi. A mio avviso per fare la classica cosa all'italiana di non controllare e di tenere aperte quante più cose possibile invece di imporre lockdown più severi come avveniva altrove ci ritroviamo in questo limbo perenne di contagi che fanno su e giù. I ristoranti hanno fatto vedere in estate che all'aperto o al chiuso non hanno nessuna intenzione di far rispettare distanziamenti o altre norme di buon senso. Per me tutta questa lotta al riaprire è totalmente folla, ma comprendo che questa situazione si è trascinata fin troppo. Onestamente si doveva decidere per chiusure più severe proprio per all'inizio della campagna vaccinale come fatto in UK. Di contro i ristoratori sono i più paraculi perché tra tutte le attività, grazie all'asporto dubito fortemente siano tra quelli più colpiti. Certo che chiedono di abolire il limite della riduzione del fattura del 30% per accedere agli aiuti statali, praticamente chiedono soldi gratis e basta!
Inizialmente in UK il primo ministro se ne usci' con un " preparatevi a salutare i vostri cari per l'ultima volta, noi puntiamo a far ammalare tutti ". Poi torno' indietro e fecero come dici tu. Noi invece la prendemmo di punta. Ma gli italiani, per svariate ragioni anche lecite sia chiaro, non han retto e ora e' praticamente impossibile imporre una chiusura senza vedersi la rivolta popolare alle porte. Almeno secondo me. I controlli si son fatti piu' lassi, l'informazione non ha aiutato affatto o poco ed e' tornato il buon vecchio " Ognuno per se ". Praticamente, dal mio punto di vista, gli italiani attualmente stanno adottando la proposta iniziale di Boris Johnson. Suppongo conti anche la delusione per la disorganizzazione europea. Curiosamente, ma nemmeno poi tanto, qua da dove ti scrivo, dopo due o tre casi per famiglia, le persone son tornate, come dire, vigili. In un certo senso.
@Catalin Afanase beh se I ristoratori stessi chiedono di cancellare il limite del tetto del -30% per accedere ai contributi un motivo ci sarà! Sicuramente chi è dovuto stare chiuso ha subito un impatto economico non lo nego, ma tra chi poteva comunque lavorare e vendere roba (magari tagliando grosso su spese di personale di sala a quel punto inutile) e chi invece non poteva fare nulla (esempio chi gestisce hotel, b&b e similari) per me c'è una grossissima differenza. Poi certo se si aveva una baita di montagna posso immaginare che l'impatto dovuto dall'assenza di turismo e di fruitori in loco sia significativo, ma di quante attività e persone parliamo? Poi non tutti i posti saranno Milano, ma a parte casi di paesini sperduti non mi sembra che in Italia non ci siano altre città più o meno grandi in cui non ci sono oggettivi ostacoli al delivery/asporto, invece di gente che ha voglia di un buon pranzo/cena c'è ovunque (io stesso mi trovo da inizio pandemia ad ordinare molto più spesso di quanto non andassi al ristorante). Che poi fino a prova contraria il grosso delle attività è per forza concentrata nelle grosse città, non a caso trovi più ristoranti in centro che non in periferia. Per questo penso che le attività più colpite siano state quelle super turistiche in cui i locali non vanno mai perché sanno non essere buone ma che invece spennano i turisti (soprattutto stranieri), per cui non mi aspetto ci sia stato un boom di vendite con asporto (ma nel caso è il modello di business ad essere completamente sbagliato e chi non si adatta ad alzare la qualità/abbassare i prezzi è per forza di cose destinato ad essere in difficoltà).
Il modo in cui dice Navalny è ogni giorno più bello
Sono anni che ti seguo e ho sempre apprezzato i tuoi video ... purtroppo mi ha fatto molto dispiacere il modo con il quale hai trattato la questione RISTORANTI ....
Praticamente i Ristoranti sono chiusi da metà ottobre (eccezione fatta x febbraio) ....
SUPERMERCATI, FABBRICHE (dove qui in Piemonte ci sono continui focolai e non chiudono neanche 1 giorno) e MEZZI DI TRASPORTO sono intoccabili anche x te?.
Peccato
Per quanto l’esperienza personale non faccia statistica: ogni mattina, nella piazza del mio paese (Lombardia) una bella fila di anziani tutto uno vicino all’altro sul muretto a bere il caffè
Poi pensi a te che hai avuto l’Erasmus troncato a metà e la laurea a distanza e un po’ ti girano
Io non capisco come si possa pensare che ad oggi, con ristoranti aperti solo a pranzo, zone arancioni e rosse in mezza Italia per mesi e una popolazione che non ha più motivi di uscire e consumare si possa credere che la maggior parte delle persone si contagino per la brioche al bar. Ora va bene passare per untori della situazione e lungi da me pensare che i ristoranti siano un luogo che possa essere messo in sicurezza, visto che per loro stessa natura non lo possono essere, ma se vogliamo credere che con le disposizioni vigenti abbiano un ruolo fondamentale nel contagio crediamoci pure. La realtà è che la libertà delle persone è comprimibile fino ad un certo punto e se le limiti in qualcosa queste faranno di tutto per esercitare la propria libertà dov’è concesso: le persone si contagiano perché paradossalmente hanno più occasioni per incontrarsi. Ovviamente non in assembramenti imponenti ma nel privato tutte le persone che come me in questo momento non hanno possibilità di lavorare (e sono veramente tante) hanno più tempo per vedersi con amici e parenti e la maggior parte del contagio sta lì. Non appena si piomba in zona gialla tutti cercano disperatamente un modo per staccare la spina da questo incubo e trovare un po’ di conforto nelle persone che per un attimo ti possono far dimenticare in che situazione di merda ti trovi. Tutti cerchiamo di recuperare una parte della socialità che ci è stata preclusa dalla pandemia, e quindi tutti appena possiamo cerchiamo di ritagliarci quanta più libertà le regole ci consentono. Non avendo altri sfoghi possibili, l’unica cosa che ci resta da fare è vedersi con i propri affetti e penso che a logica la maggior parte del contagio è da ricercare proprio lì. Sulle manifestazioni invece stiamo solo assistendo alle conseguenze delle scelte del governo che ha abbandonato totalmente un enorme fetta della popolazione al proprio destino condannandola alla miseria. Se c’è una cosa che dovremmo aver imparato come società è che più una persona od una comunità sono disperate e più facilmente si radicalizzano adottando comportamenti esagerati, violenti e discutibili. I concetti di giusto e sbagliato purtroppo sono molto relativi e se una parte di paese si scolla così tanto dalla restante è facile che ciò che per una sia giusto per l’altra sia deprecabile. Chi si stupisce di ciò che sta accadendo è paragonabile a chi vedendo un cane chiuso per mesi in una gabbia, nutrito con le briciole dei pasti altrui ed aizzato a più riprese con bastoni e catene, rimango shockato nel vederlo sbranare il padrone una volta riuscito a liberarsi.
Riguardo alle scuole, se hanno riaperto le scuole dell'infanzia (dove ci sono 25 e più bambini in aule non troppo grandi, bsmbini piccoli che spesso starnutiscono e tossiscono addosso e che, nonostante le raccomandazioni e l nuove regole, vengono in maniera imperterrita portati a scuola dai genitori intasati di raffreddori e virus di ogni tipo) possono riaprire anche le superiori.