Antonio Vinci, Assessore alla cultura, dall'attivismo al cambiamento, lascia il M5S deluso

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  • Опубликовано: 5 ноя 2024
  • Antonio Vinci, attuale assessore alla Cultura e P.I. da due mesi a questa parte non è più un pentastellato e si racconta in un "Parla con me" al nostro direttore Lilli D'Amicis
    Grottaglie (Ta) - Antonio Vinci nato a Fasano ma naturalizzato da anni nella Città delle Ceramiche, ha iniziato ad interessarsi alla politica come attivista del M5S nel 2012, attratto dalla promessa di una “rivoluzione” politica. Tuttavia, nel corso di oltre un decennio, racconta nell'intervista ho osservato un cambiamento significativo nelle politiche e nelle pratiche del movimento, che una volta si batteva per ideali come l’abolizione delle province e la lotta alla casta politica.
    Dalle promesse alla realtà: ho notato una progressiva verticalizzazione del movimento, con decisioni prese da pochi leader piuttosto che dalla base, contrariamente alla promessa originale di una “piramide capovolta”. Questo ha portato a una disconnessione tra la leadership e le realtà territoriali.
    Esperienze locali e contraddizioni: A Grottaglie, ho vissuto in prima persona le contraddizioni tra gli ideali del M5S e le azioni dei suoi rappresentanti, come nel caso dell’avvocato Cassese che ha agito in disaccordo con la decisione collettiva di non partecipare al voto provinciale.
    Conseguenze delle scelte politiche: ho espresso delusione per il modo in cui le decisioni politiche hanno influenzato la realizzazione di progetti importanti per la comunità, come il Liceo Moscati da realizzare a Grottaglie, tante discussioni ed accordi per poi accorgersi all'inizio dell'anno 2024, in bilancio provinciale non era stato stanziato neanche un euro per l'avvio del progetto mentre noi Comune eravamo pronti a mettere a disposizione il terreno su cui edificare il Liceo, un sogno che la nostra comunità insegue da decenni con tanti nulla di fatto, spesso per il comportamento di alcuni politici che sembrano mettere gli interessi personali o di partito davanti a quelli della collettività.
    Riflessioni personali e azioni future: Dopo aver rassegnato le dimissioni, che sono state respinte, ho comunicato al M5S di non farne più parte, e quindi il mio incarico di assessore è di tipo tecnico a disposizione di tutti i partiti politici presenti in Consiglio comunale. Questo perché, lo dice sempre nella video intervista è importante mantenere gli impegni presi con gli elettori e sulla necessità di coerenza tra le promesse e le azioni politiche.
    In sintesi, la mia esperienza riflette le sfide e le complessità di rimanere fedeli agli ideali politici in un contesto in rapido cambiamento, evidenziando l’importanza dell’integrità e del coinvolgimento della base nelle decisioni politiche.

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