IPAP - ARPA - Jean-Jacques Wunenburger - C.G. Jung : éducation et imagination - Ivrea, 07/11/2021

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  • Опубликовано: 5 янв 2025
  • IPAP Istituto di Psicologia Analitica e Psicoterapia
    Scuola di Specializzazione in Psicoterapia (Ric. D.M. 25-05-2016, N. 1063)
    ARPA Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica
    Lectio magistalis del Prof. Jean-Jacques Wunenburger
    « Carl Gustav Jung : éducation et imagination »
    In occasione del 60° anniversario della scomparsa di Carl Gustav Jung (1875-1961)
    Polo Formativo Universitario “Officina H Olivetti”, Ivrea (TO)
    7 novembre 2021
    Introducono Riccardo Bernardini e Robert Michael Mercurio
    Modera Gian Piero Quaglino
    Traduce Riccardo Bernardini
    www.ipap-jung.it
    La maggior parte delle concezioni dell’educazione (in greco, paidéia) restano tuttora dominate da un paradigma di individuo inteso come soggetto razionale, il quale, da un lato, deve essere sostenuto nello sviluppo del suo potenziale di pensiero astratto e, dall’altro, deve imparare a sottomettere il proprio corpo e le proprie passioni al dominio della ragione. Come ha rilevato Sigmund Freud, la “scoperta” e la conoscenza dell’inconscio hanno contribuito, alla fine del XIX secolo, a scuotere il razionalismo occidentale nella stessa misura di quanto era accaduto con le precedenti rivoluzioni (eliocentrismo e darwinismo). L’impatto di tale “rivoluzione dell’inconscio” sulle teorie dell’educazione è stato immenso: la formazione dei giovani è via via divenuta consapevole, infatti, dell’esistenza di un universo di impulsi, affetti e rappresentazioni che esulano dalla sfera della coscienza. Eppure, le concezioni psicoanalitiche classiche, fondate sulla concezione freudiana della rimozione e della repressione, sembrano lasciare il “lato oscuro” dell’inconscio ancora al di fuori della pratica educativa. L’elaborazione psicologica di Carl Gustav Jung, integrando a pieno titolo l’esistenza inconscia nell’insieme della vita psichica, sembra invece rispondere più compiutamente a tale impegno educativo, modificandone e ampliandone fini e mezzi. La Psicologia Analitica ci apre così a una nuova concezione non solo della clinica, ma anche dell’educazione e della formazione - un compito, quest’ultimo, rimasto finora in gran parte inespresso negli stessi scritti junghiani.
    Jean-Jacques Wunenburger, filosofo, si è laureato all’Università di Digione. Nel 1969 ha conseguito l’agrégation in Filosofia e, nel 1973, il Dottorato di ricerca con una tesi su “L’istituzione e l’esperienza della festa”. Dopo il conseguimento del Doctorat d’Etat con una tesi su “Racines et Figures de la complexité”, è stato Professore di Filosofia all’Università della Borgogna (1977-1999), presso cui ha fondato il Centre Gaston Bachelard de Recherches sur l’Imaginaire et la Rationalité. Oggi è Professore Emerito alla Université Jean Moulin - Lyon 3, dove è stato per dieci anni Preside della Facoltà di Filosofia e Direttore dello Institut de recherches philosophiques de Lyon (IRPhiL). Allievo diretto di Jean Brun e Gilbert Durand, è stato membro della Université Saint Jean de Jérusalem (USJJ) di Vaucelles e tra i fondatori del Groupe d’études Spirituelles Comparées (GESC). Attualmente, è Presidente della Association internationale Gaston Bachelard, Presidente della Association des amis de Gilbert Durand e Co-direttore del Centre de recherches internationales sur l’imaginaire (CRI2I). Relatore in più occasioni nell’ambito dei Convegni di Eranos di Ascona, ha focalizzato il suo lavoro di ricerca filosofica e antropologica sulla fisionomia e sul ruolo delle immagini, dei simboli e dei miti, nel loro rapporto con il razionalismo filosofico, scientifico, politico e culturale. Le sue pubblicazioni includono La fête, le jeu et le sacré (1977), L’utopie ou la crise de l’imaginaire (1979), Le sacré (1981), Freud (1985), La Raison contradictoire (1990), L’imagination (1991), Méthodologie philosophique (scritto insieme a Philippe Choulet e Dominique Folscheid, 2009), Questions d’éthique (1993), La vie des images (1995, apparso in italiano come La via delle immagini, Mimesis, 2007), Philosophie des images (1997, apparso in italiano come Filosofia delle immagini, Einaudi, 1999), L’homme à l’âge de la télévision (2000, apparso in italiano come L’uomo nell’era della televisione, Ipermedium, 2005), Imaginaires du politique (2001), Une utopie de la raison. Essai sur la politique moderne (2002), Bachelard ou l’épistémologie française (2003), Imaginaires et rationalité des médecines alternatives (2006), Imagination mode d’emploi ? Une science de l’imaginaire au service de la créativité (2011), Bachelard, une poétique des images (2012), L’imaginaire (2003, apparso in italiano come L’immaginario, Il melangolo, 2008), Méthodologie philosophique (con D. Folscheid, 2003, apparso in italiano come Metodologia filosofica, La Scuola, 1996), Le progrès en crise ? (2014), L’imagination créatrice (2015), Esthétique de la transfiguration (2016), Topo-graphie, espace, image, sens (2016), Soigner. Les limites des technosciences en santé (2019) e Mytho-politiques. Histoire des imaginaires du pouvoir (2019).

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