Ho due ricordi in particolare delle mie letture di Diabolik da piccolo: uno "negativo", ovvero la mia scoperta dell'esistenza dei titoli clickbait che figuravano su numerosi numeri freschi in edicola, e un ricordo decisamente positivo, ovvero una collezione in copertina rigida sulle origini e le storie più avvincenti che spero vivamente di ritrovare, erano dei volumi di una forza tremenda.
Un film di Alan Ford fatto dai Manetti continua ad essere uno dei sogni proibiti più selvaggi, tanto più si prendesse dai primi numeri con quell'umorismo cinico eccezionale - peccato che il Bunker non ceda dalla linea dura del "per un film tutti i personaggi dovrebbero essere uguali al 100% alle controparti fumettistiche" e vari altri paletti che gli fanno dire di no
31:15 totale proprio! Se consideri Forest Gump originale aveva come tratto caratterisco l'accento dell'Alabama. In italiano Pannofino (Ripetto cmq!) lo ha fatto diventare uno con la mascella paralizzata!
Pannofino ha fatto del suo meglio, purtroppo i nostri accenti e quelli americani non sono la stessa cosa a livello sociale. L'unico grande esempio riuscito è l'accento scozzese con quello sardo, proprio perché socialmente e culturalmente si può stabilire un "corrispettivo"
@@lubra17 Pannofino top assoluto come voce, attore....addirittura anche lettore di audiolibro!!!! Pero' capisci che il doppiaggio, se non fatto bene (non e' il caso di forrest gump!), rischia di far perdere molto di un personaggio se non addirittura di un'intera trama.
@@ludovicomassa4506 il problema è che a volte è veramente difficile reggere la bravura di alcuni attori, ed anche là, dipende da chi sceglie di doppiatori. Il lavoro fatto col Joker di Heat Ledger sembrava un suicidio annunciato, eppure il risultato è stato più che dignitoso e ben fatto. Se poi prendiamo il Bane di Tom Hardy di cui hanno cambiato completamente timbro ed intonazione perché PER NOI la scelta della voce originale era troppo "da vecchia nonna", allora certo, l'ignoranza e la presunzione hanno resto una voce sinistra ma "naturale" nella classica vociona da cattivo.
Comunque non è vero che non esistono fumetti italiani ambientati in Italia. Zanardi, di Andrea Pazienza, è ambientato a Bologna, i fumetti di Gipi, di Manuele Fior, perfino Sam Pezzo, di Vittorio Giardino, è ambientato in una città non specificata, ma che chiaramente si ispira a Bologna.
Call me by your name, sette anime, la ricerca della felicità, This Must Be the Place. Ne cito solo quattro, ma non penso che nessuno di questi sia stato un flop, ne sono stati trattati da film internazionali di serie D. Poi magari mi sbaglio.
Ma sono tutte produzioni americane, credo, con registi italiani. Non sono film italiani fatti in inglese. È diverso secondo me, tutto l'impianto (produzione, distribuzione, casting etc) è diverso
@@Lightsephiroth Ah ho capito che intendi allora te ne cito uno molto semplice ma ce ne sono diversi: La leggenda del pianista sull'oceano, film ITALIANO in inglese
peccato per il film su diabolik che ho trovato bruttino con recitazioni orrende e poi sembrano due film uniti in uno insomma una delusione,mi aspettavo molto di meglio da loro
Incredibile intervista e bellissimo film. Attendiamo con ansia i sequel.
Ho due ricordi in particolare delle mie letture di Diabolik da piccolo: uno "negativo", ovvero la mia scoperta dell'esistenza dei titoli clickbait che figuravano su numerosi numeri freschi in edicola, e un ricordo decisamente positivo, ovvero una collezione in copertina rigida sulle origini e le storie più avvincenti che spero vivamente di ritrovare, erano dei volumi di una forza tremenda.
Intervista godibilissima con un Darion sempre on point
Vista in live, bellissima intervista, i manetti sono un orgoglio italiano
Un film di Alan Ford fatto dai Manetti continua ad essere uno dei sogni proibiti più selvaggi, tanto più si prendesse dai primi numeri con quell'umorismo cinico eccezionale - peccato che il Bunker non ceda dalla linea dura del "per un film tutti i personaggi dovrebbero essere uguali al 100% alle controparti fumettistiche" e vari altri paletti che gli fanno dire di no
Bellissima intervista come boh tutte quelle che fai. Loro molto simpatici e tu sei bravo, si vede che gli intervistati sono sempre a loro agio.
36:12 , c'era una volta in America, e praticamente tutta la filmografia di Sergio Leone, però comunque è sempre Leone, quindi può essere un'eccezione
Grande Squili! Un saluto a tutta la community. 💜
Darei un braccio ORA per un film (o ancora meglio una serie) su Alan Ford diretta dai fratelliOP. Un uomo può sognare.
Grandi i manetti, da un grande fan di Coliandro ❤
Simone Peano divinità assoluta
Eh niente,le interviste sono la cosa che mi piace di più
31:15 totale proprio! Se consideri Forest Gump originale aveva come tratto caratterisco l'accento dell'Alabama. In italiano Pannofino (Ripetto cmq!) lo ha fatto diventare uno con la mascella paralizzata!
Pannofino ha fatto del suo meglio, purtroppo i nostri accenti e quelli americani non sono la stessa cosa a livello sociale. L'unico grande esempio riuscito è l'accento scozzese con quello sardo, proprio perché socialmente e culturalmente si può stabilire un "corrispettivo"
@@lubra17 Pannofino top assoluto come voce, attore....addirittura anche lettore di audiolibro!!!!
Pero' capisci che il doppiaggio, se non fatto bene (non e' il caso di forrest gump!), rischia di far perdere molto di un personaggio se non addirittura di un'intera trama.
@@ludovicomassa4506 il problema è che a volte è veramente difficile reggere la bravura di alcuni attori, ed anche là, dipende da chi sceglie di doppiatori. Il lavoro fatto col Joker di Heat Ledger sembrava un suicidio annunciato, eppure il risultato è stato più che dignitoso e ben fatto. Se poi prendiamo il Bane di Tom Hardy di cui hanno cambiato completamente timbro ed intonazione perché PER NOI la scelta della voce originale era troppo "da vecchia nonna", allora certo, l'ignoranza e la presunzione hanno resto una voce sinistra ma "naturale" nella classica vociona da cattivo.
Comunque non è vero che non esistono fumetti italiani ambientati in Italia. Zanardi, di Andrea Pazienza, è ambientato a Bologna, i fumetti di Gipi, di Manuele Fior, perfino Sam Pezzo, di Vittorio Giardino, è ambientato in una città non specificata, ma che chiaramente si ispira a Bologna.
A un certo punto caccia una cartuccia cal.12 😂 2:10
Anche 32:44
Madonna la sigla di Peano, da strapparsi i capelli uno a uno ✈️
Sigla spettacolare
Call me by your name, sette anime, la ricerca della felicità, This Must Be the Place. Ne cito solo quattro, ma non penso che nessuno di questi sia stato un flop, ne sono stati trattati da film internazionali di serie D. Poi magari mi sbaglio.
Ma sono tutte produzioni americane, credo, con registi italiani. Non sono film italiani fatti in inglese. È diverso secondo me, tutto l'impianto (produzione, distribuzione, casting etc) è diverso
@@Lightsephiroth Ah ho capito che intendi allora te ne cito uno molto semplice ma ce ne sono diversi: La leggenda del pianista sull'oceano, film ITALIANO in inglese
Dario che esplode quando nominano Alan Ford hahah
Benvenutiii!
La faccia di Dario e quel tentativo di rimanere serio quando uno dei Manetti dice Otaku a cazzo. La forza della scuola di Hokuto
il problema principale delle tavole specchiate è quando i pg vengono colpiti al cuore
Manenti bros.
28:03
Vi prego fatelo!
bello ©
A me è piaciuto molto
Vedere questo video anche solo per la sigla
SSAAAAAAABBBBBBIIIIIIAAAAAAAA.
Un'altra perla in archivio
Ma quindi Frusciante è il Wario dei Manetti Bros. ?
Va bene belli i Manetti, ma ridateci il Moccetty
peccato per il film su diabolik che ho trovato bruttino
con recitazioni orrende e poi sembrano due film uniti in uno
insomma una delusione,mi aspettavo molto di meglio da loro
è uno dei film più brutti dello scorso anno
Film di mediocrità immensa
Cooooooosì
Bellissimo