A Monza '78 si trovò a dover utilizzare la Lotus 78 (il "muletto" era a disposizione del solo Andretti), ma il tragico incidente fu determinato da varie cause, ad iniziare da un "via" dato con le vetture ancora non disposte in perfetto allineamento: partì a rilento e si trovò ad essere tamponato nell'imbuto (per molto tempo fu additato come colpevole Riccardo Patrese, che era alla seconda stagione in F1 ed inviso a parecchi "senatori" per la sua irruenza): i soccorsi non furono immediati e riportò diverse fratture alle gambe, sopraggiunse poi un'embolia che ne provocò la morte (si parlò anche di errori da parte dei medici del "Niguarda". Lasciò la moglie Barbro, ex hostess della SAS, che non riuscì mai a riprendersi dalla perdita (nonostante la vicinanza di John Watson - curiosamente per la stagione 1979 Peterson sarebbe dovuto uscire dal contratto con la Lotus e sarebbe dovuto approdare in McLaren, dove andò proprio Watson) fino al suicidio
@@cuoreinpista Aggiungo che Ronnie e Barbro ebbero una figlia che chiamarono Nina in omaggio alla vedova di Jochen Rindt, morto durante le prove del GP d'Italia 1970 alla guida di una Lotus
Grande talento naturale. Purtroppo due volte si trovò a guidare una vettura vincente (Lotus 72 e 79 )e in entrambe le occasioni ebbe a soffrire la presenza di un compagno di squadra molto ingombrante. Ricordo che chiese espressamente a Chapman un contratto come 2°pilota ruolo cui si attenne con grande professionalità nonostante fosse più veloce di Andretti il quale oltre ad essere un ottimo pilota aveva,a suo vantaggio,notevoli doti di collaudatore utilissime nello sviluppo delle vetture,cosa molto apprezzata in Lotus.
@@cuoreinpista Già, però leggendo siti vari soprattutto UK ho appreso due punti deboli di questo formidabile pilota : - per qualche anno ebbe difficoltà ad esprimersi in un corretto inglese tecnico da cui problemi di comprensione tra pilota/ingegneri di pista/staff. - era velocissimo,ma più per le grandi qualità personali che per la capacità di messa a punto. Comunque con la 79 se fosse stato il pilota di punta e con un compagno meno competitivo il titolo lo avrebbe conquistato considerata la affidabilità e la indiscutibile superiorità di quella Lotus.
Va ricordato che, nel 1977, durante il Gran Premio del Giappone, venne tamponato da Villeneuve, con le conseguenze che conosciamo....................... Complimenti, bellissimo video! 🙂 Avrà speso un patrimonio per tutti quei gioielli 🤩 che si vedono ogni volta. Curiosità: li tiene tutti in casa?
@@angelospricigo6191 Grazie Angelo. In effetti gli episodi da raccontare sarebbero tanti ma, per non dilungarmi troppo, soprattutto nei tempi, mi vedo costretto a "limitarmi"
@@cuoreinpista Ho capito. Suggerisco la lettura del romanzo "Ronnie Peterson. Quell' ultimo rettilineo", scritto da Diego Alverà e pubblicato da Giorgio Nada Editore. 👍👍
![MERCEDES-BENZ 300SL 1/24 TAMIYA Model car build [Full version]](/img/1.gif)
A Monza '78 si trovò a dover utilizzare la Lotus 78 (il "muletto" era a disposizione del solo Andretti), ma il tragico incidente fu determinato da varie cause, ad iniziare da un "via" dato con le vetture ancora non disposte in perfetto allineamento: partì a rilento e si trovò ad essere tamponato nell'imbuto (per molto tempo fu additato come colpevole Riccardo Patrese, che era alla seconda stagione in F1 ed inviso a parecchi "senatori" per la sua irruenza): i soccorsi non furono immediati e riportò diverse fratture alle gambe, sopraggiunse poi un'embolia che ne provocò la morte (si parlò anche di errori da parte dei medici del "Niguarda". Lasciò la moglie Barbro, ex hostess della SAS, che non riuscì mai a riprendersi dalla perdita (nonostante la vicinanza di John Watson - curiosamente per la stagione 1979 Peterson sarebbe dovuto uscire dal contratto con la Lotus e sarebbe dovuto approdare in McLaren, dove andò proprio Watson) fino al suicidio
@@massimocometti6529 sì, tutto corretto. Una storia triste 💔
@@cuoreinpista Aggiungo che Ronnie e Barbro ebbero una figlia che chiamarono Nina in omaggio alla vedova di Jochen Rindt, morto durante le prove del GP d'Italia 1970 alla guida di una Lotus
Grande talento naturale.
Purtroppo due volte si trovò a guidare una vettura vincente (Lotus 72 e 79 )e in entrambe le occasioni ebbe a soffrire la presenza di un compagno di squadra molto ingombrante. Ricordo che chiese espressamente a Chapman un contratto come 2°pilota ruolo cui si attenne con grande professionalità nonostante fosse più veloce di Andretti il quale oltre ad essere un ottimo pilota aveva,a suo vantaggio,notevoli doti di collaudatore utilissime nello sviluppo delle vetture,cosa molto apprezzata in Lotus.
@@INDIGOBLUE555 eh sì, infatti nel video c'è un accenno ai due compagni di squadra "impegnativi"
@@cuoreinpista Già, però leggendo siti vari soprattutto UK ho appreso due punti deboli di questo formidabile pilota :
- per qualche anno ebbe difficoltà ad esprimersi in un corretto inglese tecnico da cui problemi di comprensione tra pilota/ingegneri di pista/staff.
- era velocissimo,ma più per le grandi qualità personali che per la capacità di messa a punto.
Comunque con la 79 se fosse stato il pilota di punta e con un compagno meno competitivo
il titolo lo avrebbe conquistato considerata la affidabilità e la indiscutibile superiorità di quella Lotus.
Va ricordato che, nel 1977, durante il Gran Premio del Giappone, venne tamponato da Villeneuve, con le conseguenze che conosciamo.......................
Complimenti, bellissimo video! 🙂
Avrà speso un patrimonio per tutti quei gioielli 🤩 che si vedono ogni volta.
Curiosità: li tiene tutti in casa?
@@angelospricigo6191 Grazie Angelo. In effetti gli episodi da raccontare sarebbero tanti ma, per non dilungarmi troppo, soprattutto nei tempi, mi vedo costretto a "limitarmi"
@@angelospricigo6191 sì, certo. Li "custodisco" a casa 🏡 😉
@@cuoreinpista 🙂
@@cuoreinpista Ho capito.
Suggerisco la lettura del romanzo "Ronnie Peterson. Quell' ultimo rettilineo", scritto da Diego Alverà e pubblicato da Giorgio Nada Editore. 👍👍
@@angelospricigo6191 già letto 🔝