Panikkar e Jung: cosa significa mettere in “pratica” il pensiero di Panikkar? - Paulo Barone

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  • Опубликовано: 20 дек 2024

Комментарии • 7

  • @PatriziaFerragatuti
    @PatriziaFerragatuti 13 дней назад

    Pankkar ti portava alla pura trascendenza elevando la considerazione più profonda nel riconoscere l'incontro come unica possibilità di riportare lo sguardo trinitario su terra... Nulla è perduto nella psiche... Ogni simbolo è attivo se lo riconosci proprio mediante l'immaginario di un mondo anche animista in un certo senso... Vanno bene anche i folletti... 😊

  • @raffaelepagano8747
    @raffaelepagano8747 3 года назад +1

    Grazie

  • @spanellaful
    @spanellaful 4 года назад +2

    Interessantissimo!

  • @vincenzoruberto5620
    @vincenzoruberto5620 2 года назад +3

    Bello.. un pò troppo artefatto.. a volte il difetto della cultura, di coloro che hanno un grande bagaglio di conoscenza e un ricco linguaggio cui si fa fatica a rinunciare è quello di non riuscire a semplificare e si finisce per complicare cose semplici che appartengono a ogni uomo, sono naturali, basta non complicarle. Che poi, la semplicità, era la vera e più grande arte proprio di Panikkar e Jung

    • @mariapedini2969
      @mariapedini2969 Год назад

      Interessante, risentirò domani ora devo andare

  • @ornellaelli2176
    @ornellaelli2176 Год назад +1

    Un linguaggio ostico e caoitico rispetto alla fluidità di Raimon Panikkar

  • @marcolucca6241
    @marcolucca6241 Год назад +1

    da un punto di vista intellettuale, degno di una LECTIO MAGISTRALIS; da un punto di vista della Pratica, il nulla cosificato