010 Maria Soresina legge la Divina Commedia Inferno V, 1 78

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  • Опубликовано: 15 сен 2024

Комментарии • 21

  • @laurarenzi6923
    @laurarenzi6923 3 года назад +7

    Se tutti gli insegnanti avessero la sua passione, gli studenti sarebbero entusiasti di apprendere e felici di studiare.
    Grazie Maria!

  • @francescagatti3778
    @francescagatti3778 2 года назад

    Grazie!

  • @MarcoAquilani
    @MarcoAquilani 3 года назад +1

    Grazie 🙏 Per merito di RUclips ho scoperto il suo lavoro e sto leggendo «_Dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte_» 👏 Non mi perdo nessuno dei suoi video 👍

  • @tittimarino501
    @tittimarino501 3 года назад +1

    Grazie 🙏🌹

  • @samueledebartolo3609
    @samueledebartolo3609 3 года назад +1

    Meraviglioso commento! Grazie!

  • @00shadowofthesun00
    @00shadowofthesun00 Год назад

    Paolo e Francesca sono i personaggi migliori dell'intero Inferno, e il loro canto è assolutamente inarrivabile.

  • @enricomoretti8480
    @enricomoretti8480 3 года назад +1

    Brava. Ho origliato anche io e ho gradito e apprezzato. Onorato di essere l'editore di un'anima appassionata e intrigante quale la sua. Diamo a Dante quel che è di Dante e disveliamo, se possibile, i suoi reconditi intenti

  • @emanuelaema_ela7737
    @emanuelaema_ela7737 5 месяцев назад

  • @mariateresaelicio7436
    @mariateresaelicio7436 3 года назад

    Dante ci rapisce con la sua forza narrativa e la musica­ delle sue parole, tu le riporti e ce le spieghi meravigliosamente. Dante scrive per sé e per tutti noi, e ci dice che dalle tenebre della selva si può uscire e si può rivedere la luce in nome dell’“amor che move il sole e l’altre stelle”…
    Con la tua forza, la tua bravura ce lo ricordi ad ogni puntata, rinnovando in noi questa speranza, grazie🌹🌹🌹

  • @mariekuijken7903
    @mariekuijken7903 3 года назад +2

    L'appuntamento dantesco del mercoledì 😃!
    Il quinto canto per me è nuovo; non essendo andata a scuola in Italia, non l'avevo mai mai letto. Che bello non conoscere la quasi totalità della Commedia e scoprirla sotto la guida esperta e profonda di Maria Soresina.
    I versi degli stornelli mi sorprendono. Che "portano le ali a schiera larga e piena", mi fa pensare a quei movimenti di gruppo che fanno nei cielo d'inverno. Ma.... quei gruppi funzionano quasi come fossero un solo organismo, come se tutte le alette insieme formassero un solo grande paio di ali. C'è un'armonia ed una coordinazione immediata nei loro movimenti, e i loro cambi di direzione sono belli come una danza! Non percepisco nessun caos di venti contrari o bufere in questa immagine.... Per cui mi chiedo se ci sia anche un altro significato sotto?? Anche le gru, comunque volano in modo armonioso. Non capisco tanto il senso di queste metafore in mezzo ad una bufera di venti contrari, che dovrebbero creare voli caotici, non armoniosi... Non sento "pena" in questi stormi di storni e di gru.

    • @ilibridimariasoresina4540
      @ilibridimariasoresina4540  3 года назад +1

      Grazie, grazie davvero, cara Marie, di questa osservazione intelligentissima e vera! C'è sempre armonia nel volo degli uccelli! Ha ragione: è una similitudine che non sta in piedi. E a questo punto anch'io mi chiedo se sotto non ci sia un altro significato. Ne parlerò, non nella prossima puntata che è già registrata, ma in quella successiva.
      E parlerò anche dell'altra questione, una questione profonda, che Lei pone. Solo che in questo caso ho una risposta, che c'è in uno dei miei libri. Oltre ai vari mal nati dell'Inferno ci sono anche i ben nati in Purgatorio e Paradiso, per cui pensavo di affrontare la questione in un'altra occasione, dato che sul canto V c'era già tanto materiale.
      Comunque, complimenti e ancora grazie. Come avrà intuito, a me piace capire le cose e se c'è qualcuno che - come in questo caso Lei - mi apre gli occhi su qualcosa che non ho visto... non posso essere che profondamente grata.
      Maria

    • @ilibridimariasoresina4540
      @ilibridimariasoresina4540  3 года назад

      Pensandoci, cara Marie, penso che Dante non abbia voluto fare un parallelo con il volo degli uccelli in generale, ma che abbia ragione il Landino, partito probabilmente dalle stesse considerazioni che fa Lei, che scrive che il parallelo riguarda solo il fatto che il volo degli stornelli è “passivo” e che il verso delle gru ha un suono lamentoso.

  • @00shadowofthesun00
    @00shadowofthesun00 Год назад

    Professoressa, mi perdoni una piccolissima domanda: ma perché Dante inserisce tra i Lussuriosi Tristano e non Isotta? Non fu anch'ella egualmente colpevole?
    Per me, poi, Lancillotto e Ginevra sono i grandi assenti

    • @ilibridimariasoresina4540
      @ilibridimariasoresina4540  Год назад +1

      Certo, era lussuriosa anche Isotta, ma non è che Dante può sempre nominare tutti. Quanto a Lancillotto lo cita altrove.

    • @00shadowofthesun00
      @00shadowofthesun00 Год назад

      @@ilibridimariasoresina4540 eh si certo, assolutamente.

  • @albertogistri7128
    @albertogistri7128 5 месяцев назад +1

    L'ultimo che mi sarei aspettato di trovare fra "i peccator carnali" è proprio Achille, guerriero per antonomasia. Magari fra i violenti sanguinari, magari fra gli iracondi (...c'è una famosa opera che parla proprio dell'ira funesta di Achille...), ma non di certo fra i lussuriosi. Anche se si volesse cattolicamente condannare il suo rapporto con Patroclo, il cerchio adeguato non sarebbe comunque questo.
    Achille è qua perché il peccato di questo cerchio è proprio il fatto di subordinare la ragione al talento, non la lussuria in quanto tale.

  • @mariekuijken7903
    @mariekuijken7903 3 года назад

    Mi viene da chiedere: l'anima "mal nata"?? un'anima può "mal nascere" secondo Dante? L'anima nasce bene o male, cioè predestinata, secondo Dante?? suppongo di no. Ma questa espressione mi lascia perplessa.

  • @albertogistri7128
    @albertogistri7128 Год назад +1

    Aggiungo una considerazione in favore alla feconda lettura della Commedia che Maria ci offre.
    Se la Divina Commedia fosse stata scritta a sostegno del cristianesimo cattolico, Didone dovrebbe stare fra i suicidi e non fra «i peccator carnali, che la ragione sommettono al talento».
    Didone non è certo "peccatrice carnale". Dopo l'omicidio dell'amato Sicheo non si concede né amanti né un nuovo marito. Almeno fino all'arrivo di Enea. Quindi non certo "lussuriosa".
    Il brevissimo (e infine doloroso) rapporto con Enea viene favorito da almeno tre divinità, forse quattro: Venere, suo figlio Cupido e Giunone, con un rimando al beneplacito di Zeus, che però viene interpellato da Giunone e non interviene direttamente.
    Venere e Cupido la fanno innamorare di Enea (chi può resistere alla loro azione congiunta?); Giunone, in combutta con i primi due, scatena una tempesta che fa rifugiare nella stessa caverna Enea e Didone, soli.
    «Solo con sola Dido Enea ridotto
    In un antro medesimo s’accolse.
    Diè di quel che seguì la terra segno
    E la pronuba Giuno. I lampi, i tuoni
    Fur de le nozze lor le faci e i canti;»
    it.wikisource.org/wiki/Pagina:Eneide_(Caro).djvu/201
    «et pronuba Iuno», scrive Virgilio.
    www.treccani.it/vocabolario/pronuba/
    Insomma, si uniscono con l'approvazione e l'attivo contributo proprio della dea Giunone «la gran Giuno, Cui son le nozze e i maritaggi a cura.»
    Sempre nell'antica traduzione di Annibal Caro, la parola "nozze" compare tre volte nel Libro IV che narra questi eventi. Si parla di "marital nodo", di moglie. Insomma: un matrimonio in piena regola, non celebrato da un anonimo e umanissimo sacerdote, ma dalla dea Giunone in persona.
    Prima di tutto ciò, Didone chiede consiglio alla sorella Anna, la quale sembra approvare la liberazione di Didone dal voto fatto al "cener di Sicheo" (marito amatissimo ma irrimediabilmente morto).
    « ... Or via, sorella,
    Porgi preci agli Dei, fa’ vezzi a lui,
    Assecuralo, onoralo, intrattiello:»
    Gli dèi suggellano questo "marital nodo". E anche i suoi familiari (la sorella Anna).
    Per il pensiero cattolico Didone non può proprio essere considerata lussuriosa, ma legittimamente unita a Enea.
    Quali altre pratiche sociali deve rispettare una donna, già vedova, per non essere giudicata lussuriosa? Credo che più di così non fosse proprio possibile.
    Poco dopo però, alla fine dello stesso Libro IV, Didone si suicida nel modo più spettacolare e programmato che le fosse possibile. Quello sì che è un peccato. Peccatissimo! Voluto e organizzato, con l'aiuto dell'ignara sorella Anna.
    Il peccato cattolico di Didone non dovrebbe essere la lussuria bensì il suicidio...
    ...ma non per Dante, che infatti mette un suicida a guardia del Purgatorio.
    Il peccato "dantesco" di cui si macchia Didone è "sometter la ragione al talento". La Didone innamorata tralascia i suoi doveri regali e tutta la città ne soffre.
    «Le torri, i tempii, ogn’edificio intanto
    Cessa di sormontar; cessa da l’arme
    La gioventù. Le porte, il porto, il molo
    Non sorgon più; dismesse ed interrotte
    Pendon l’opere tutte e la gran macchina
    Che fea dianzi ira a’ monti e scorno al cielo.»
    it.wikisource.org/wiki/Pagina:Eneide_(Caro).djvu/196
    Infine questo sommetter della ragione porta alla morte di lei, alla maledizione per Enea e la stirpe romana, alla perdita di un'ottima regina per Cartagine.
    Questo sì è un peccato per Dante!
    Che non è cattolico.

  • @albertogistri7128
    @albertogistri7128 Год назад

    18:45
    Queste tre donne si confondono l'una nell'altra.
    Semiramide viene accostata da Dante all'Egitto.
    Cleopatra è l'egizianissima avversaria di Roma, sedotta, poi sconfitta e poi suicida.
    Didone, africana regina sedotta, sconfitta e poi suicida, dall'esegesi virgiliana viene appaiata proprio a Cleopatra che, negli anni della scrittura dell'Eneide, condivide il suo stesso destino.
    Ovvero gli studiosi sostengono che, descrivendo Didone, Virgilio volesse celebrare l'allora recente e imperiale vittoria di Roma su Cleopatra e l'Egitto.
    Finora non avevo mai collegato Semiramide alla successive due regine, ma Dante lo fa. Forse non a caso.
    Didone non è certo qua "poiché lussuriosa" (l'ho scritto in un precedente commento). È qua forse soltanto per fare il parallelo con le altre due. C'è sicuramente altro, ma non riesco a intuirlo.

    • @albertogistri7128
      @albertogistri7128 5 месяцев назад

      Sono passati molti mesi, ma nel frattempo ho letto l'Eneide. Sono sempre più convinto che il tema delle "Tre regine africane" andrebbe approfondito.
      Virgilio mi ha ispirato un altro punto in comune: sono tre regine che hanno regnato in prima persona, non all'ombra di un re. «DUX FEMINA FACTI», una donna li guida, dice Virgilio a proposito dei cartaginesi e di Didone.
      Cleopatra ha regnato e con quale risolutezza! Anche Semiramide lo ha fatto. Dante scrive che "succedette a Nino e fu sua sposa", invertendo gli eventi dal punto di vista temporale e -forse- elencandoli per importanza: è più rilevante il fatto che ha regnato "in proprio" rispetto al fatto di essere stata moglie di Nino.
      Insomma, il tema delle "tre regine regnanti" cerca ancora il suo esegeta.