Da tutta questa faccenda, ciò che percepisco è solamente una situazione che si può riassumere con il vecchio detto “parlate bene di me, parlate male di me, purché parliate di me”
Io seguo entrambi ed effettivamente entrambi vidieo potevano antrambi evitarli sono stati tediosi . Non ne avevano bisogno, proprio una caduta di stile per entrambi. Buon lavoro e complimenti per il tuo modo pacato ed equilibrato di commentare.
Ho guardato sia il video di Patrick che di Salerno e mi sono goduto questo terzo punto di vista. Per me comunque resta legittima la recensione di Patrick che potrebbe essere tranquillamente la recensione di qualcuno di noi. Certo è che l’autore non si può arrabbiare o se la deve prendere se invece di 5 si prende 3 stelle, tra l’altro evidenziando quello che a parer suo erano cose da ritoccare. Ma in nessun caso Patrick ha detto di non acquistare il libro o che le stavano vendendo fuffa. Bisogna saper accettare le critiche ed è una cosa che ho scritto allo stesso Salerno. Se poi il suo libro piace a molti e lo trovano utile perché si deve concentrare su quell’unica a cui non ha convinto appieno? Ha cavalcato l’onda solo per fare views.
Ciao 🙂 I motivi che hanno spinto Patrick a fare il video secondo me sono diversi (non solo per visibilità) ma non mi sono permesso di parlare di questo. Comunque si, non ha fatto nulla di male né di scorretto, anche perché ha argomentato...e anche se la visibilità fosse l unico motivo, beh, fa parte di questo gioco (se i toni rimangono questi). 🙂
io ho ripreso a suonare un pianoforte (digitale, Dexibell Vivo H10) a 52 anni dopo praticamente 30 anni dall'ultima volta, con 8 anni di lezioni private da bambino e come incentivo in un anno ho visto molti video di Christian, ma anche del Maestro Berti e qualcosa di Patrick.. è come veder litigare mamma e papà, a me piacete tutti in maniera diversa, siete diversissimi, ma mi dispiace vedere dissing tra "colleghi" pianisti,... per fortuna questa reaction alla reaction è stata tranquilla, istintivamente mi dispiaceva che Christian fosse attaccato, ma anche a me non è piaciuta la questione "non avevo da guadagnarci"..secondo me invece sono collaborazioni simpatiche che danno visibilità, senso di umanità e come ogni cosa può arricchire. E al Maestro dico: grazie per i tuoi video, anche quelli dedicati ai digitali, ti manca proprio da provare il mio!!!
@@Davideberti Sempre sostenuto che Idiocracy sia un documentario e non un film comico Considerato poi che Christian ha insisto mille volte sul pubblico di riferimento come i 50enni, da tale, dovrei assicurarlo che le frazioni le abbiamo tranquillamente imparate alle elementari, più probabile che la difficoltà ce l'abbia il giovincello a seguito della "buona scuola" ;)
@@vittoriobacchiega9118 Grazie. La triste realtà. giuro che a solfeggio negli anni '80 nessuno è morto con le prime pagine del Bona o del Pozzoli pur non facendo salti di gioia ;) Poi se gli arriva un'eredità da spartire o vuoi aprire una società che fanno? Chiedono a ChatGPT perché x/y li ha traumatizzato l'infanzia?
@@DarkSideofSynth pensa che alle superiori mentre si usavano, per fare i fighi, le calcolatrici programmabili a me era capitato un professore di elettrotecnica che faceva usare il regolo calcolatore (negli anni 80) e le tavole trigonometriche!
Dal punto di vista dello "stile" Patrick non avrebbe proprio dovuto pubblicare quel video e di conseguenza non ci sarebbero stati nemmeno gli altri due. Tra colleghi si possono fare osservazioni reciproche, in privato, volte a migliorare le successive edizioni. I battibecchi pubblici invece, a mio avviso, servono solo per aumentare la visibilità e le vendite. Grazie al video di Patrick, il Manuale di Christian ha aumentato la propria visibilità. Video e controvideo sembrano concordati a tavolino e parte di una strategia di marketing. Se si guarda bene il video di Patrick, ha fatto più apprezzamenti che critiche e quasi sempre ha dato suggerimenti per migliorare il prodotto. Io l'avrei detto in privato a Christian e non con un video. Un'osservazione per tutti: mettere il nome e cognome di un collega, nel titolo del proprio video, non è molto elegante.
Concludo dicendo che Maestroberti è stato molto pacato, tuttavia non ha senso dare un punteggio ai due "contendenti" al fine di concordare chi "ha ragione". Chiunque scriva un libro ha le sue ragioni e queste sono insindacabili. Poi un libro può piacere o non piacere, ma è meglio astenersi dal fare i "recensori improvvisati", soprattutto tra colleghi. Ogni libro, alla prima edizione, può avere dei refusi e può essere migliorato nell'edizione successiva, se ci si vuole bene (concordia e non competizione) ci si aiuta con suggerimenti costruttivi atti a migliorare il prodotto nelle ristampe successive. Siate maestri anche di vita, collaborate tra di voi e non fatevi le scarpe e tutti vi vorranno bene.
Ottima osservazione.. qualcuno diceva "se devi parlare della concorrenza fallo solo parlandone bene".. diciamo però che RUclips per molti è diventato un lavoro dove la visibilità è il punto di partenza.. questa la si dovrebbe ottenere con originalità e/o competenza ma spesso, soprattutto la competenza, non paga, mentre la furbizia si, molto... parlare con il nome di un "concorrente" è un modo poco originale ma abbastanza semplice per l obiettivo.. diciamo che fa parte del gioco e che come gioco dovrebbe essere inteso da chi guarda questi video. l eleganza viene a mancare quando il parlare di qualcun altro diventa il format e/o quando lo si fa malamente secondo me. Se l intento del video è comunque anche l'intrattenimento, le eventuali critiche devono essere equilibrate, i toni devono rimanere pacifici e possibilmente ironici. Patrick secondo me c è riuscito. Avrebbe potuto evitare? Sicuramente si ma se l ha fatto avrà avuto dei motivi (mi è sembrato una persona intelligente). Anche io (che non ho mai parlato di nessuno) l ho fatto questa volta per dei motivi (ma non riguardano la visibilità) 🙂
@@maxp07 grazie 🙂 l idea del punteggio era solo per sdrammatizzare e rendere più simpatico il video.. consideri che io non conosco né Christian se non per nome né Patrick se non per il suo video su Christian 🙂
@@Davideberti Grazie per la risposta, simpatica ed equilibrata. Seguo tutti e tre da molto tempo, fate un lodevole lavoro di divulgazione e sicuramente il format di RUclips si presta anche a video un po' fuori dalle righe. Le collaborazioni o anche solamente le relazioni amichevoli tra pianisti youtubers sarebbero molto gradite per chi vi segue. Riporto a titolo d'esempio l'intervista che Tino Carugati fece a Christian Salerno, credo sia stato un "momento alto" per i propri ascoltatori, questo perchè si mette al centro l'arte del pianoforte e non l'ego del comunicatore. Se si ama fare musica con questo strumento, si potrà attingere ed apprezzare alcuni aspetti didattici da ciascun maestro su youtube. Se poi si vede che c'è rispetto reciproco tra di voi, cresce anche la stima. Il top sarebbe vedere un video diviso in tre schermate in cui voi tre chiaccherate amichevolmente di pianoforte e dove l'ego e la propria immagine passino in secondo piano rispetto al vero protagonista, "il pianoforte".
C’è solo una considerazione da fare; io seguo Christian da anni; come ascolto audiolibri da anni; mi chiedo: ma queste persone che mettono gratuitamente in linea del materiale senza chiedere niente economicamente, sono persone lodevoli; quando posso ascoltare un audio libro completo letto bene trovo che sia lodevole; Christian all’inizio pubblicava lezioni di teoria gratuita e mi ha spiegato tante cose; io come adulto non posso permettermi un insegnante per diversi motivi; … altra domanda ( che resta pertinente ) : quanti musicisti ci sono che non riescono a vivere del proprio mestiere? Io ho speso una fortuna per la mia formazione di ballerino classico ma per vivere ho dovuto sempre lavorare nei ristoranti
@@danielevitellozzi3159 ciao.. ballerino classico? Wow.. credo sia come uno strumentista classico: una volta si viveva con l insegnamento, ora, con tutto il materiale gratuito che si trova online anche l insegnamento privato non basta più.. tra i colpevoli mi ci metto anche io purtroppo.. ormai è diventato marketing anche in questo settore pieno di guru.
Non concordo: 1) sullo studio delle chiavi: se si iniziano subito a leggere entrambe le chiavi ci si abitua a questa dualità. Se invece si diventa "esperti" sulla chiave di violino e poi si deve assimilare anche quella di basso si fa molta più fatica. Se vogliamo fare un parallelo, è meglio imparare due lingue in parallelo da piccoli, che non impararne una da piccoli e l'altra da adolescenti. 2) la cosa dei secondi è semplicemente ridicola. Io non ho mai avuto problemi anche con bambini di 6 anni: basta la metafora della torta e delle "fette". Non solo: fai anche un favore ai bimbi che quando affronteranno le frazioni a scuola avranno già in mente il concetto. E poi che fai? Fai suonare tutti i brani a 60 di metronomo? Una delle basi dell'apprendimento è l'incremento del tempo del metronomo nell'eseguire il brano che si studia. E' proprio un concetto fuorviante. 3) una gran parte dei libri di scuola moderni hanno una parte online e TUTTI hanno un QR code per accedere ai contenuti multimediali. Chiedere nome, cognome, email e telefono non è assolutamente una prassi in questo caso. Senza contare che per essere a posto con il GDPR ci sono delle prassi decisamente onerose a livello informatico per garantire il rispetto della privacy. Do per scontato che il sito di Salerno sia compliant con tutte le normative, ma comunque - se dovesse subire un data breach e dovessero rubargli il database dei dati personali finirebbe in un mare di guai. E purtroppo queste cose accadono. Aggiungo un parere totalmente personale: definire Salerno "il guru" del pianoforte in Italia mi sembra un qualcosa di totalmente inappropriato. C'è molto di meglio: ma questo è solo un parere. Salerno è un ottimo venditore. Questo sì.
@@paolovolante grazie per il commento.. concordo un po' su tutti i punti.. riguardo l imparare un un secondo momento frazioni e chiave di basso potrebbe valere principalmente per i bambini piccoli (6 anni) e solo per i primi 2, 3 mesi.. non credo cambi moltissimo rimandare (quando è il caso) di un paio di mesi, se serve ad avere un approccio più dolce.. certamente non se si rimanda al secondo anno.. riguardo ai dati sensibili lo collegherei all' ultimo punto sul fatto che è un bravo venditore.. l ho chiamato guru dei guru non certo per la "bravura" ma per il seguito che ha 🙂
Criticare è legittimo, difendersi è doveroso, denigrare un pò meno. Linea di confine mai definita e mai lo sarà. È storia! Raccontare la verità e l'onestà del sentimento d'azione, mi riferisco all'intro del Salerno, invece per me è meglio che tacere parte dei fatti, che è peggio di una bugia. Nella decontestualizzazione snatura completamente il senso di un discorso. Grazie ciao, mi iscrivo. Stò cominciando a interessarmi di pianoforte, quello che mi fà emozionare, anche se semplice e dilettantistico.
Ciao, Mi piace questo modo "diretto" di approcciare 🙂 benvenuto nel mondo pianistico allora! Mi raccomando non farti "abbindolare", parti bene e seriamente, anche se l obiettivo iniziale è "cose semplici"..e ti si aprirà un mondo senza limiti.
Io ho seguito Salerno per qualche anno, più per ritrovare la motivazione in momenti di sconforto, che per i suoi metodi didattici, che trovo troppo semplicistici. Già far credere che suonare mezz'ora al giorno possa produrre un qualsivoglia risultato, a mio parere, è ingannare un aspirante pianista, seppure dilettante. Ho poi smesso di seguirlo del tutto quando ha affermato che "Elton John non è un pianista" 🙄 Detto questo, io non capisco questa mania di voler facilitare tutto, inventando nuovi metodi didattici, quando quelli vecchi funzionavano benissimo. E credo che chi voglia imparare a suonare uno strumento, dovrebbe anche imparare a leggere le note, altrimenti si prenda una pianola Bontempi coi tasti numerati! Se si vuole studiare il piano, si devono saper leggere due chiavi ed è meglio abituarsi da subito. Ma poi la chiave di violino non si fa già a scuola? Si tratta solo di imparare la chiave di basso e fare esercizio. Se uno si arena già con questo, come farà poi ad affrontare le vere difficoltà che il piano comporta?
@@Davideberti purtroppo rispetto a quando andavo a lezione io, negli anni '80, il mondo è cambiato tanto e in peggio. Una volta si sapeva che studiare il pianoforte era impegnativo e gli insegnanti non si preoccupavano minimamente di andare incontro ai desideri dei giovani allievi. Il piano era una cosa seria, non era come una cyclette che ti viene venduta con l'illusione che basti un quarto d'ora al giorno per farsi il fisico! Era un prendere o lasciare. Forse all'epoca si esagerava in senso opposto, perché tanti, impazienti di fare brani famosi, abbandonavano per noia o frustrazione. Ma a forza di facilitare le cose, a forza di chiedere sempre di meno, anche il livello degli allievi si sta abbassando e ciò che un tempo appariva fattibile, diventa un ostacolo insormontabile. Mi complimento con lei, che riesce ancora a trasmettere rispetto e anche un po' di doverosa soggezione per questo meraviglioso strumento, che chiede tanto, ma può dare tantissimo. Nel suo canale è come tornare indietro nel tempo, quando il piano, anche per i dilettanti, andava preso sul serio.
@@SaraG6270 anche questo un bellissimo commento, quasi commovente, grazie 🙂. Purtroppo è come dici..io dentro di me sono molto rattristato per questo voler a tutti i costi semplificare pur di vendere.. da un lato questo forse rende più fruibile il "pianoforte" a molte più persone ma ovviamente questa moltitudine di persone difficilmente raggiungerà grandi livelli perché abituata male fin da subito. L'idea che qualcuno possa emozionarsi ascoltando Einaudi non l ho ancora accettata.
Non capirò mai chi si erge a giudice per stabilire cosa debba emozionare o meno. E sì, ovviamente lo dico perché mi piace Einaudi e mi emoziona. Mi può emozionare una foglia che cade, una pozzanghera o un filo d'erba, non vedo perché non lo possa fare della musica semplice e minimalista.
Così non è giusto però, mi sento in imbarazzo 🙂... allora , credo che l "incomprensione" sia dovuta al mio uso di un linguaggio non ottimizzato. Nessuno può ergersi a giudice quando si parla di bellezza perché è un fatto normalmente soggettivo. Il mio pensiero, o forse la mia curiosità è questa: l'emozione dovuta all' ascolto di Einaudi o Allevi è "autentica" e dunque sussisterebbe anche dopo aver ascoltato i Grandi compositori oppure è dovuta semplicemente ad una mancanza di conoscenza di un più ampio repertorio pianistico e/o di una cultura strumentale? Fino ad oggi le varie "ricerche" mi hanno portato a dar credito più alla seconda ipotesi.. però ancora non tutto mi è chiaro.. ti chiedo comunque di accettare le mie scuse se in qualche modo ho involontariamente offeso la tua sensibilità 🙂.
Aggiungo una cosa: indubbiamente nel fare questa diatriba hanno entrambi guadagnato visibilità. Ma Patrick è stato molto più pacato e contenuto rispetto a Christian.
Io posso pure comprendere che anche i musicisti, dovendo mettere il piatto a tavola, hanno bisogno di visualizzazioni, anche per farsi pubblicità nei loro quartieri ed avere qualche allievo in più. Ma queste beccate tra galli me le aspetto dala trash tv e non da uno che ha studiato musica per vent'anni. Davvero triste
Rubinstein disse: “there’s no best pianist, only different.” Io che non sono nessuno e non ho alcuna capacità chiedo: suonate per noi, tutto il resto è stato già scritto. L’insegnamento funziona col contatto umano. La didattica esige un insegnamento e l’insegnamento vuole che ci sia chi per esperienza può donare all’altro il proprio sapere. Solo così si cresce.
Ottime osservazioni...comunque è un argomento delicato che sta alimentando un metodo che spinge la gente a voler imparare il pianoforte in modo troppo superficiale... la didattica è e deve rimanere una cosa seria, si dovrebbe invogliare l'allievo che vuole anche solo "strimpellare" invitandolo ad essere seguito da un insegnante che crea un metodo personalizzato e personalizzabile.....tutti questi metodi uguali per tutti e superficiali, spingono a non avere una costanza nel tempo e una buona base solida che permette poi di proseguire.... ho tantissimi allievi che arrivano anche dalle app e si fa più fatica correggere la postura e altre mal interpretazioni che diventa anche impegnativo per loro ma anche per noi insegnanti svolgere lezioni ad allievi che hanno seguito certi percorsi....
@@Davideberti stavo riflettendo pure io riguardo questo argomento e pensavo inoltre, all'eventuale perdita di tempo che recano a chi li segue....io conosco il modo di muoversi sul web di Christian, e cerca spunti per i suoi video e coglie ovviamente in modo strategico queste critiche come pretesto per alimentare la sua visibilità al fine di vendere i suoi articoli sempre più ad un vasto pubblico....sa bene come funziona il web e a volte se le va a cercare, come quando diceva che gli accordatori sono tutti dei furboni perchè accordare il piano non è poi così difficile farlo da se grazie al suo manuale e una chiave acquistata su amazon a 10 euro ehehe.... in quell'occasione leggevo numerosi commenti di accordatori sentiti presi in causa! Tutto ciò è dannoso per chi segue questi influencer della musica perchè si trova a perdere tempo nel vedere questi video al posto di suonare, e inoltre non sa più se fidarsi di uno piuttosto che dell'altro.... io sono del parere che bisogna cercare di prendere il meglio da tutti e non esiste insegnante o metodo perfetto, inoltre non basta imparare a pappagallo certi argomenti ma bisogna assimilarli capendoli al punto da riuscire a spiegarli in modo semplice....ai miei allievi dico sempre di far finta di avere un piccolo allievo immaginario al proprio fianco (a volte mi fingo io di essere allievo) e spiegare a lui, l'argomento anche a parole proprie..... non credo che un libro o un video può sostituire la stessa empatia che si ha nel trattare certi argomenti su ogni singolo allievo, anche perchè non si ha un feedback immediato.... Quindi, detto ciò, discutono e si criticano mentre chi vuole imparare rischia di non trovar pace e perdere solo del tempo e forse anche soldi nell'acquisto "metodi migliori di altri" e dietro queste cose!
D'altronde in ogni settore c'è il guru di turno che attira la maggior parte delle persone inesperte e che spesso fa danni.. a me Christian non dispiace (ho visto pochi video per capire come si pone) però effettivamente, essendo riuscito a conquistare 100 000 persone, il danno lo ha creato, anche perché molte di queste persone avrebbero potuto approcciare allo strumento nel modo classico anziché con le trovate commerciali e dannose dei corsi. Io nel mio piccolo lotto e qualche video in merito l ho fatto e se dovrò essere più incisivo lo farò..ci sto pensando
Commenti condivisibili dato che una cattiva impostazione fa sprecare tempo ed energie per essere corretta. Forse in questo mondo multimediale alcuni insegnanti hanno colto l'opportunità di poter acquisire un bacino di utenza più allargato anche a discapito della qualità di insegnamento.
Bel video maestro, non conosco Patrik ma tolgo con malincuore un punto a Christian in quanto nel suo video non ha dato modo a noi lettori e/o suoi clienti di attivare i commenti nrl suo video. Spero in un prox video di Christian e Patrik insieme, così perdono entrambi in fiducia…. W la musica 🎹🎹
Grazie 🙂 eh per il video ho già pensato alle basi ma non è così semplice da realizzare (seguendo le mie modalità) perché ci sono molti fattori da considerare..
Mi spiace dissentire, ma non c'è bisogno di parlare di secondi. Va benissimo usare i battiti, il "ta", ma dire tot secondi è una fesseria che poi verrà veicolata sempre di più. Peraltro dubito che questi libri siano usati dai bambini ignari del concetto di frazione.
Personalmente con i bambini piccoli parlo di "conta fino a 2, 3 etc", dando raramente un riferimento in secondi (e so se serve) ma nell' arco di 2 o 3 mesi inizio a spiegarle anche se a scuola non le hanno fatte. Con gli adulti no, subito con le frazioni, se non le ricordano facciamo un ripassino 🙂
Christian, Patrick, ma anglofonizzare il proprio nome li fa sentire più importanti? Vuoi mettere Riccardo Muti se si fosse chiamato Richard Muti quanto sarebbe stato più bravo?
Vedo solo adesso il video, in ritardo rispetto agli eventi. Come musicista dilettante ma con anni di studio - non solo di pianoforte - non credo minimamente ai manuali fai da te. Avendo studiato musica (con passione e metodo anche se a periodi), gli unici progressi li ho fatti andando a lezione. Studiare da soli è una cura di mantenimento per chi sa già fare qualcosa, ma i progressi (se ci sono) sono molto lenti, col rischio pure di fare danni... Personalmente quando posso, suggerisco di investire tempo e denaro. Ma sento spesso fraasi tipo "ma io lo faccio per divertirmi". Secoli di didattica, metodi e tecniche consolidate che tunzionano (basta vedere i risultati di chi suona bene), spesso considerate un'esagerazione dai neofiti che presi dai video si illudono di poter "suonare" in breve tempo. Credo restino tutti delusi Diverso è il caso di chi ha già una discreta tecnica e una solda base teorica. In quel caso i video possono aiutare parecchio perché si è in grado di comprendere e mettere in pratica con profitto i suggerimenti e anche riuscire a scegliere. I signori oggetto della disputa sono bravissime persone, gentili e disponibili, ma hanno obiettivi di marketing, fanno presa su un pubblico speranzoso che non ha la minima idea di cosa significhi suonare e di ciò che serve. Però hanno mercato perché il mondo è pieno di queste persone. Non li giudico, né li critico. Però suggerisco a chi vuole suonare, di investire il propio denaro in lezioni private, dedicando almeno 2-3 ore/giorno alla pratica, seguiti da un/una maestro/maestra.
Peccato che si creino questi attriti fra due ottimi divulgatori dell'arte del pianoforte. Nessuno è perfetto e ricordiamoci ogni tanto anche degli antichi saggi. Seneca diceva a tal proposito "Il linguaggio della verità è semplice" Ciao❤
io sull'imparare insieme le chiavi di FA e di SOL sono d'accordissimo con Patrick. Sarebbe stato molto più semplice. Tenendole separate al momento di unirle ho fatto moltissima fatica. Alla fine è stato più semplice cancellare quel che sapevo e ricominciare da capo.
🙂 credo che possano esserci più strade per arrivare in "Piazza".. la prima (impararle insieme) ti fa faticare di più all' inizio ma meno dopo, la seconda faticherai di più dopo ma meno prima..
@@Davideberti Verissimo! Ognuno ha il suo modo di imparare e il mio sicuramente è poco comune. Per quel che mi riguarda vedendo i due pentagrammi come un tutt'uno ho smesso di leggere le note nella chiave di basso come quelle della chiave di violino e poi alzarle di una terza.
Salve , mi inserisco in questa reazione alla reazione di Salerno nella diatriba Salerno-Trentini.Chi ha ragione? Credo che il fulcro non sia questo, ma di fatto si è trattato di un video infelice di Trentini ed una videorisposta di Salerno altrettanto di "getto", in sostanza nessuno dei due ha ragione o torto,semplicemente poteva dire il Trentini, a me personalmente non è piaciuto questo manuale per autodidatti e Salerno se la sarebbe presa meno o per rnulla! Evidentemente tra di due c'è una certa "frizione" Bravi entrambi ma molto "sanguinei", ho apprezzato invece , il suo intervento educato , pacato ed esaustivo sulla vicenda. Saluti
🙂 un libro però ha una progressione che non si trova guardando a random i vari video..dipende anche da quanto costa.. se parliamo di qualche decina di euro nulla da dire. Oddio mi ritrovo a difendere i metodi fai da te, tra l'altro di altri 😀
Trentini non l'ha fatta nemmeno la premessa! 🙂 Per cui un altro punto a favore di Salerno... Detto ciò... Non ho guardato l' editore a cui si è affidato Salerno; non sappiamo(so) se aveva piena "libertà" nell' impaginazione, se è stato riveduto proprio per il "pubblico" a cui era indirizzato, dalla stessa casa editrice, ecc. La chiave di basso l'ho imparata dopo tre quattro mesi, in parallelo al pianoforte; quando si incominciava a suonare note differenti.
Circa 2 anni e mezzo ho iniziato a suonare il liano da autodidatta..divorando tutto ciò che trovavo su internet..vedi?lei mi mancava... grazie a questo video tra Patrik e Cristian l ho conosciuta e ora mi iscrivo😂😂😂😂😅..... Scherzi a parte, si sa che il marketing, RUclips ecc ecc è cosi....ci buole astuzia...dialettica e ovviamente anche competenza nella strumento. Dopo 2 anni da autodidatta ho capito che ci voleva un maestro dal vivo altrimenti ero "bloccato" infatti ira che faccuo l accademia musicale va molto meglio. Come commentato sia a Patrik che a Cristian..per me Patrik ha commesso una caduta di stile nel fare quel video (sempre se non sia stato preparato a tavolino eh). Tra i vari youtuber che ho visto Cristian è quello che spiegava in modo più elementare per chi come me anni fa partiva da 0 ad oltre 40 anni e vomeva divertirsi....poi ul divertimento è diventato un qualcosa in più...voglio andare sempre piu in alto e dato il lavoro e figli piccoli studio anche la notte per raggiungere il mio obiettivo(quello poi dipende dalle persone). Una cosa è certa...il pianoforte è difficilissimo, richiede sacrificio, tempo e sudore...se lo vuoi fare decentemente....se invece vuoi solo suonare qualche melodia,farla sentire ad un amico che non ne capisce e ti dice bravo...allora va bene anche un manuale e un pacchetto online su RUclips... ALTRIMENTI (MIO CONSIGLIO) ANDATE IN UNA SCUOLA/ACCADEMIA/CONSERVATORIO. Buona serata e complimenti per il bel video.
@@Davideberti Ti ringrazio, io ci tengo a dire queste cose soprattutto a persone che come me quasi 3 anni fa stanno mettendo ora il naso dentro questo strumento...tutto sta nella volontà di capire davvero di cosa si tratti e ci vuole una grande passione e sacrificio. Appena iniziato ho comprato una tastiera su Amazon con 88 tasti pesati...e siccome io sono matto, nemmeno sapevo suonare bene con la mano sinistra e leggere le due chiavi...che dopo poco tempo ho comprato un mezza coda...ehhh be' lì la situazione è cambiata...cavolo se è cambiata...toccando quel pedala si volava...😂😂☺️ Comunque davvero dico che come in ogni cosa, per raggiungere l obiettivo bisogna STUDIARE....nessuno nasce fenomeno...boh forse son stati pochi nella storia.
Ricordo...che sentivo su RUclips.."primo rivolto..secondo rivolto...circolo delle quinte.. tonalità" Oppure.."in che tonalità la stai facendo?...giro armonico ecc ecc ecc" e mi chiedevo....mamma mia ma che stanno dicendo? Non ce la farò mai a capire...e invece co. Studio (tutti i giorni) anche mezz'ora, a tutti gli orari con pratica e teoria son riuscito a capire...certo la strada è ancora lunghissima...ma mai mollare...ora basta non voglio più annoiare😅😅😅 buona serata
Mi rendo conto che il mio commento è un po' fuori tema ma mi è capitato di vedere un paio di volte Salerno... Ma come si può essere diplomati in pianoforte ( immagino vecchio ordinamento) e avere una tecnica così ridicola? In un video dice di non sentirsi in grado di suonare quella scala per terze (a distanza di un'ottava) in sol minore nel finale della ballata N1 di Chopin perché con quelle scale ha avuto sempre problemi! Un diplomato? Ma tu non dovresti avere nessuna difficoltà con quelle in doppie terze e doppie seste, ma scherziamo? Ho ascoltato qualche esecuzione...lasciamo perdere.
Ciao 🙂 diciamo che il problema di quella scala finale non è tanto la decima di distanza (o 3za all 8va superiore), quanto la velocità.. una scala in doppie terze o doppie seste è vero che è nettamente più difficile ma la si "esegue" anche molto più lentamente 🙂 comunque diciamo che un vero pianista (come lui si definisce) non avrebbe grossi problemi 🙂 io ritengo che tutti noi che facciamo video su RUclips siamo al massimo "soltanto" degli insegnanti.. i Pianisti sono un' altra cosa.
@@Davideberti d'accordissimo sul fatto che la fluidità richiesta in quel passaggio è un tipo di difficoltà diversa ma il punto è che mi convinco sempre di più di quanto sia diventato superficiale il mondo del web; insomma tu fai un'analisi (certo, sarebbe più grave se volessi fare un tutorial e poi non sei in grado) e ci può stare che non hai la ballata pronta all'esecuzione, quindi ci sta che le cose siano suonate un po' più lente ecc... ma essere costretto a saltare completamente i passaggi di ottave cavandotela con "e qui ci sono tutta una serie di passaggi e ottave pazzesche"... Ma che analisi è? Quei passaggi sono assolutamente funzionali agli approdi armonici, insomma..., non sono un vezzo che puoi trascurare. Per questo io penso che oggi un diplomato in pianoforte, con tecnica appena sufficiente, si sente autorizzato a fare un'analisi di un pezzo che non può, tutto sommato, neppure farti ascoltare. E tutti a congratularsi... Un po' quello che succede con quell'arrotino di Morgan, che non capisco come si possa definire e definirsi pianista. Boh... Ecco perché mi piace questo canale (l'ho scoperto da poco): si trattano gli argomenti che si conoscono, con competenza e in modo esaustivo.
Eh, ovviamente io non lo guardo e non ho mai visto il video.. però se ai suoi iscritti piace..🙂 ho guardato solo l ultimo suo video perché una persona me lo ha segnalato e sono rimasto sconcertato perché ha utilizzato il solito titolone "finali epici" per parlare di un semplice arpeggio finale.. ovviamente tutti entusiasti.. se penso al risultato che ho ottenuto io quando avevo fatto la stessa cosa ma mostrando tutta una serie di "finali" possibili (compreso il suo aroeggio) argomentando le varie possibilità..😃 probabilmente ho utilizzato un titolo meno "epico". D'altronde credo che davvero la media di chi lo guarda sia di livello amatoriale o meno.. comunque Grazie per la tua iscrizione 🙂
In parte… un sedicesimo… un quarto… questo qui è di una leziosità insopportabile…Fa le scarpe alle mosche. Trentini ha fatto in maniera cordiale e professionale delle giuste osservazioni, stop. Non c’è bisogno di speculare oltre!
Ciao.. perdonami ma non ho proprio capito.. le espressioni "questo qui" e "leziosità insopportabile" sono riferite al mio aver appoggiato solo in parte il metodo di insegnare da subito utilizzando le frazioni oppure a me come persona? E l'espressione "fare le scarpe alle mosche"? il cui significato non lo conosco?
Ciao Chiara.. è un clp535 con meccanica Gh3x ma... suonandolo tranquillamente va benissimo.. osando un po' non ci siamo.. sto studiando Brahms variazioni Paganini e non regge la tastiera..
@@Davideberti grazie della sua risposta…P.S. Sono incappata in un paio di video di questo Christian Salerno perché come avrà capito sto cercando un pianoforte digitale…per me è inascoltabile per quanto è pieno di sè. Trasuda elio da ogni poro senza nemmeno rendersene conto e senza oltretutto , a mio parere, avere alcun merito. Ma de gustibus…e poi il mondo è grande e il livello si è abbassato in tutti i campi per cui bisogna avere molta pazienza…
Christian, come tutti i guru, o lo si ama o lo si "detesta" 🙂.. non ho mai notato il suo essere "pieno di se" 😃 ma mi fido più del tuo intuito femminile. Si ricordo la ricerca del digitale.. ancora nulla? Io ormai sono giunto alla considerazione che la stabilità della tastiera è la cosa più importante, per cui tasti a bilanciere ed in legno..altrimenti, come dici tu, solo Bach si può fare 🙂
ed inoltre, che una persona che inizia con la musica e non sa ancora nulla, legga il libro del maestro salerno, e ci creda davvero che le durate sono in secondi, e non si accorga che è ovvio che sono seomplificazioni per principianti, mi pare piuttosto improbabile.
Ragionamento Interessante 🙂 però sai che non saprei? La mia esperienza nell' insegnamento mi dice che potrebbe non essere così 😃 comunque, effettivamente non vedo nessun problema se chi inizia (con un libro soprattutto) impara i valori in secondi.. lo scoprirà dopo che esiste un sistema migliore.. nulla di tragico 🙂
@@Davideberti sì ma infatti, intendo dire che basta sentire qualsiasi tipo di musica e non essere esperti per accorgersi che non è vero che le durate sono in secondi
Aggiungo il mio punto di vista sulle chiavi. Io sono convinto che se ci troviamo con un bambino di 5 anni ( tanti ne avevo alla mia prima lezione; esami fatti poi da " privatista"), allora abbiamo una spugna di fronte a noi, come quei bimbi che ascoltano due lingue in casa e le imparano entrambe. Per me rappresentarono immediatamente due "lingue" diverse e, soprattutto senza RELAZIONE tra loro. In sostanza ...quella nota era SOL "proprio" perché si trovava sul primo rigo e non "ANCHE", "NONOSTANTE" si trovasse sul primo rigo. Ero in chiave di basso. Punto. Cosa diversissima accadde con il setticlavio. Per l'esame propedeutico al 5 anno, non avevo nessuna voglia di "conoscere", "interiorizzare" altre chiavi. Ecco che superai l'esame con quelle patetiche ( ma utili) regole del " violino +1" oppure " basso +2". Con qualche rallentamento riuscii a togliermi dalle scatole quell'esame ( del quale amavo, invece, il dettato melodico). Ecco, questo è il problema, a mio avviso, se una persona ( specialmente se adulta) impara bene una chiave e poi l'altr tenderà a fare "relazioni" , a non vedere, che so, direttamente un La, ma vedere un Fa+2 o cose del genere...
Da tutta questa faccenda, ciò che percepisco è solamente una situazione che si può riassumere con il vecchio detto “parlate bene di me, parlate male di me, purché parliate di me”
Esatto 😂
Io seguo entrambi ed effettivamente entrambi vidieo potevano antrambi evitarli sono stati tediosi .
Non ne avevano bisogno, proprio una caduta di stile per entrambi.
Buon lavoro e complimenti per il tuo modo pacato ed equilibrato di commentare.
Ciao Claudio, grazie 🙂.. purtroppo questi sono i rischi (perdonabili) di questo "mestiere" nonché, spesso, le regole del Gioco 🙂
Ho guardato sia il video di Patrick che di Salerno e mi sono goduto questo terzo punto di vista. Per me comunque resta legittima la recensione di Patrick che potrebbe essere tranquillamente la recensione di qualcuno di noi. Certo è che l’autore non si può arrabbiare o se la deve prendere se invece di 5 si prende 3 stelle, tra l’altro evidenziando quello che a parer suo erano cose da ritoccare. Ma in nessun caso Patrick ha detto di non acquistare il libro o che le stavano vendendo fuffa. Bisogna saper accettare le critiche ed è una cosa che ho scritto allo stesso Salerno. Se poi il suo libro piace a molti e lo trovano utile perché si deve concentrare su quell’unica a cui non ha convinto appieno? Ha cavalcato l’onda solo per fare views.
Ciao 🙂 I motivi che hanno spinto Patrick a fare il video secondo me sono diversi (non solo per visibilità) ma non mi sono permesso di parlare di questo. Comunque si, non ha fatto nulla di male né di scorretto, anche perché ha argomentato...e anche se la visibilità fosse l unico motivo, beh, fa parte di questo gioco (se i toni rimangono questi). 🙂
io ho ripreso a suonare un pianoforte (digitale, Dexibell Vivo H10) a 52 anni dopo praticamente 30 anni dall'ultima volta, con 8 anni di lezioni private da bambino e come incentivo in un anno ho visto molti video di Christian, ma anche del Maestro Berti e qualcosa di Patrick.. è come veder litigare mamma e papà, a me piacete tutti in maniera diversa, siete diversissimi, ma mi dispiace vedere dissing tra "colleghi" pianisti,... per fortuna questa reaction alla reaction è stata tranquilla, istintivamente mi dispiaceva che Christian fosse attaccato, ma anche a me non è piaciuta la questione "non avevo da guadagnarci"..secondo me invece sono collaborazioni simpatiche che danno visibilità, senso di umanità e come ogni cosa può arricchire.
E al Maestro dico: grazie per i tuoi video, anche quelli dedicati ai digitali, ti manca proprio da provare il mio!!!
Bellissimo commento, grazie 😊... mi piacerebbe molto provare il tuo dexibel!!
Io direi che se nel 2024 si considerano difficili delle semplici frazioni, allora siamo messi non male, disastrosamente male!
Esattamente.. io stesso ci ho messo 25 anni per accettare la realtà. Però c è di peggio nel mondo dai 🙂
Ti do pienamente ragione!
@@Davideberti Sempre sostenuto che Idiocracy sia un documentario e non un film comico Considerato poi che Christian ha insisto mille volte sul pubblico di riferimento come i 50enni, da tale, dovrei assicurarlo che le frazioni le abbiamo tranquillamente imparate alle elementari, più probabile che la difficoltà ce l'abbia il giovincello a seguito della "buona scuola" ;)
@@vittoriobacchiega9118 Grazie. La triste realtà. giuro che a solfeggio negli anni '80 nessuno è morto con le prime pagine del Bona o del Pozzoli pur non facendo salti di gioia ;) Poi se gli arriva un'eredità da spartire o vuoi aprire una società che fanno? Chiedono a ChatGPT perché x/y li ha traumatizzato l'infanzia?
@@DarkSideofSynth pensa che alle superiori mentre si usavano, per fare i fighi, le calcolatrici programmabili a me era capitato un professore di elettrotecnica che faceva usare il regolo calcolatore (negli anni 80) e le tavole trigonometriche!
Dal punto di vista dello "stile" Patrick non avrebbe proprio dovuto pubblicare quel video e di conseguenza non ci sarebbero stati nemmeno gli altri due. Tra colleghi si possono fare osservazioni reciproche, in privato, volte a migliorare le successive edizioni. I battibecchi pubblici invece, a mio avviso, servono solo per aumentare la visibilità e le vendite. Grazie al video di Patrick, il Manuale di Christian ha aumentato la propria visibilità. Video e controvideo sembrano concordati a tavolino e parte di una strategia di marketing. Se si guarda bene il video di Patrick, ha fatto più apprezzamenti che critiche e quasi sempre ha dato suggerimenti per migliorare il prodotto. Io l'avrei detto in privato a Christian e non con un video. Un'osservazione per tutti: mettere il nome e cognome di un collega, nel titolo del proprio video, non è molto elegante.
Concludo dicendo che Maestroberti è stato molto pacato, tuttavia non ha senso dare un punteggio ai due "contendenti" al fine di concordare chi "ha ragione". Chiunque scriva un libro ha le sue ragioni e queste sono insindacabili. Poi un libro può piacere o non piacere, ma è meglio astenersi dal fare i "recensori improvvisati", soprattutto tra colleghi. Ogni libro, alla prima edizione, può avere dei refusi e può essere migliorato nell'edizione successiva, se ci si vuole bene (concordia e non competizione) ci si aiuta con suggerimenti costruttivi atti a migliorare il prodotto nelle ristampe successive. Siate maestri anche di vita, collaborate tra di voi e non fatevi le scarpe e tutti vi vorranno bene.
Ottima osservazione.. qualcuno diceva "se devi parlare della concorrenza fallo solo parlandone bene".. diciamo però che RUclips per molti è diventato un lavoro dove la visibilità è il punto di partenza.. questa la si dovrebbe ottenere con originalità e/o competenza ma spesso, soprattutto la competenza, non paga, mentre la furbizia si, molto... parlare con il nome di un "concorrente" è un modo poco originale ma abbastanza semplice per l obiettivo.. diciamo che fa parte del gioco e che come gioco dovrebbe essere inteso da chi guarda questi video. l eleganza viene a mancare quando il parlare di qualcun altro diventa il format e/o quando lo si fa malamente secondo me. Se l intento del video è comunque anche l'intrattenimento, le eventuali critiche devono essere equilibrate, i toni devono rimanere pacifici e possibilmente ironici. Patrick secondo me c è riuscito. Avrebbe potuto evitare? Sicuramente si ma se l ha fatto avrà avuto dei motivi (mi è sembrato una persona intelligente). Anche io (che non ho mai parlato di nessuno) l ho fatto questa volta per dei motivi (ma non riguardano la visibilità) 🙂
@@maxp07 grazie 🙂 l idea del punteggio era solo per sdrammatizzare e rendere più simpatico il video.. consideri che io non conosco né Christian se non per nome né Patrick se non per il suo video su Christian 🙂
@@Davideberti Grazie per la risposta, simpatica ed equilibrata. Seguo tutti e tre da molto tempo, fate un lodevole lavoro di divulgazione e sicuramente il format di RUclips si presta anche a video un po' fuori dalle righe. Le collaborazioni o anche solamente le relazioni amichevoli tra pianisti youtubers sarebbero molto gradite per chi vi segue. Riporto a titolo d'esempio l'intervista che Tino Carugati fece a Christian Salerno, credo sia stato un "momento alto" per i propri ascoltatori, questo perchè si mette al centro l'arte del pianoforte e non l'ego del comunicatore. Se si ama fare musica con questo strumento, si potrà attingere ed apprezzare alcuni aspetti didattici da ciascun maestro su youtube. Se poi si vede che c'è rispetto reciproco tra di voi, cresce anche la stima. Il top sarebbe vedere un video diviso in tre schermate in cui voi tre chiaccherate amichevolmente di pianoforte e dove l'ego e la propria immagine passino in secondo piano rispetto al vero protagonista, "il pianoforte".
Grazie a te Max per il suggerimento di un video con le 3 schermate 😃 fantastico!
Mi piace molto il tuo stile, Maestro, pacato gentile obiettivo :)
C’è solo una considerazione da fare; io seguo Christian da anni; come ascolto audiolibri da anni; mi chiedo: ma queste persone che mettono gratuitamente in linea del materiale senza chiedere niente economicamente, sono persone lodevoli; quando posso ascoltare un audio libro completo letto bene trovo che sia lodevole; Christian all’inizio pubblicava lezioni di teoria gratuita e mi ha spiegato tante cose; io come adulto non posso permettermi un insegnante per diversi motivi; … altra domanda ( che resta pertinente ) : quanti musicisti ci sono che non riescono a vivere del proprio mestiere? Io ho speso una fortuna per la mia formazione di ballerino classico ma per vivere ho dovuto sempre lavorare nei ristoranti
@@danielevitellozzi3159 ciao.. ballerino classico? Wow.. credo sia come uno strumentista classico: una volta si viveva con l insegnamento, ora, con tutto il materiale gratuito che si trova online anche l insegnamento privato non basta più.. tra i colpevoli mi ci metto anche io purtroppo.. ormai è diventato marketing anche in questo settore pieno di guru.
Non concordo:
1) sullo studio delle chiavi: se si iniziano subito a leggere entrambe le chiavi ci si abitua a questa dualità. Se invece si diventa "esperti" sulla chiave di violino e poi si deve assimilare anche quella di basso si fa molta più fatica. Se vogliamo fare un parallelo, è meglio imparare due lingue in parallelo da piccoli, che non impararne una da piccoli e l'altra da adolescenti.
2) la cosa dei secondi è semplicemente ridicola. Io non ho mai avuto problemi anche con bambini di 6 anni: basta la metafora della torta e delle "fette". Non solo: fai anche un favore ai bimbi che quando affronteranno le frazioni a scuola avranno già in mente il concetto. E poi che fai? Fai suonare tutti i brani a 60 di metronomo? Una delle basi dell'apprendimento è l'incremento del tempo del metronomo nell'eseguire il brano che si studia. E' proprio un concetto fuorviante.
3) una gran parte dei libri di scuola moderni hanno una parte online e TUTTI hanno un QR code per accedere ai contenuti multimediali. Chiedere nome, cognome, email e telefono non è assolutamente una prassi in questo caso. Senza contare che per essere a posto con il GDPR ci sono delle prassi decisamente onerose a livello informatico per garantire il rispetto della privacy. Do per scontato che il sito di Salerno sia compliant con tutte le normative, ma comunque - se dovesse subire un data breach e dovessero rubargli il database dei dati personali finirebbe in un mare di guai. E purtroppo queste cose accadono.
Aggiungo un parere totalmente personale: definire Salerno "il guru" del pianoforte in Italia mi sembra un qualcosa di totalmente inappropriato. C'è molto di meglio: ma questo è solo un parere.
Salerno è un ottimo venditore. Questo sì.
@@paolovolante grazie per il commento.. concordo un po' su tutti i punti.. riguardo l imparare un un secondo momento frazioni e chiave di basso potrebbe valere principalmente per i bambini piccoli (6 anni) e solo per i primi 2, 3 mesi.. non credo cambi moltissimo rimandare (quando è il caso) di un paio di mesi, se serve ad avere un approccio più dolce.. certamente non se si rimanda al secondo anno.. riguardo ai dati sensibili lo collegherei all' ultimo punto sul fatto che è un bravo venditore.. l ho chiamato guru dei guru non certo per la "bravura" ma per il seguito che ha 🙂
Criticare è legittimo, difendersi è doveroso, denigrare un pò meno. Linea di confine mai definita e mai lo sarà. È storia!
Raccontare la verità e l'onestà del sentimento d'azione, mi riferisco all'intro del Salerno, invece per me è meglio che tacere parte dei fatti, che è peggio di una bugia. Nella decontestualizzazione snatura completamente il senso di un discorso. Grazie ciao, mi iscrivo. Stò cominciando a interessarmi di pianoforte, quello che mi fà emozionare, anche se semplice e dilettantistico.
Ciao, Mi piace questo modo "diretto" di approcciare 🙂 benvenuto nel mondo pianistico allora! Mi raccomando non farti "abbindolare", parti bene e seriamente, anche se l obiettivo iniziale è "cose semplici"..e ti si aprirà un mondo senza limiti.
Io ho seguito Salerno per qualche anno, più per ritrovare la motivazione in momenti di sconforto, che per i suoi metodi didattici, che trovo troppo semplicistici. Già far credere che suonare mezz'ora al giorno possa produrre un qualsivoglia risultato, a mio parere, è ingannare un aspirante pianista, seppure dilettante. Ho poi smesso di seguirlo del tutto quando ha affermato che "Elton John non è un pianista" 🙄 Detto questo, io non capisco questa mania di voler facilitare tutto, inventando nuovi metodi didattici, quando quelli vecchi funzionavano benissimo. E credo che chi voglia imparare a suonare uno strumento, dovrebbe anche imparare a leggere le note, altrimenti si prenda una pianola Bontempi coi tasti numerati! Se si vuole studiare il piano, si devono saper leggere due chiavi ed è meglio abituarsi da subito. Ma poi la chiave di violino non si fa già a scuola? Si tratta solo di imparare la chiave di basso e fare esercizio. Se uno si arena già con questo, come farà poi ad affrontare le vere difficoltà che il piano comporta?
Ciao Sara 🙂.. è la legge del marketing moderno (che non condivido e non seguo).
@@Davideberti purtroppo rispetto a quando andavo a lezione io, negli anni '80, il mondo è cambiato tanto e in peggio. Una volta si sapeva che studiare il pianoforte era impegnativo e gli insegnanti non si preoccupavano minimamente di andare incontro ai desideri dei giovani allievi. Il piano era una cosa seria, non era come una cyclette che ti viene venduta con l'illusione che basti un quarto d'ora al giorno per farsi il fisico! Era un prendere o lasciare. Forse all'epoca si esagerava in senso opposto, perché tanti, impazienti di fare brani famosi, abbandonavano per noia o frustrazione. Ma a forza di facilitare le cose, a forza di chiedere sempre di meno, anche il livello degli allievi si sta abbassando e ciò che un tempo appariva fattibile, diventa un ostacolo insormontabile. Mi complimento con lei, che riesce ancora a trasmettere rispetto e anche un po' di doverosa soggezione per questo meraviglioso strumento, che chiede tanto, ma può dare tantissimo. Nel suo canale è come tornare indietro nel tempo, quando il piano, anche per i dilettanti, andava preso sul serio.
@@SaraG6270 anche questo un bellissimo commento, quasi commovente, grazie 🙂. Purtroppo è come dici..io dentro di me sono molto rattristato per questo voler a tutti i costi semplificare pur di vendere.. da un lato questo forse rende più fruibile il "pianoforte" a molte più persone ma ovviamente questa moltitudine di persone difficilmente raggiungerà grandi livelli perché abituata male fin da subito. L'idea che qualcuno possa emozionarsi ascoltando Einaudi non l ho ancora accettata.
Non capirò mai chi si erge a giudice per stabilire cosa debba emozionare o meno. E sì, ovviamente lo dico perché mi piace Einaudi e mi emoziona. Mi può emozionare una foglia che cade, una pozzanghera o un filo d'erba, non vedo perché non lo possa fare della musica semplice e minimalista.
Così non è giusto però, mi sento in imbarazzo 🙂... allora , credo che l "incomprensione" sia dovuta al mio uso di un linguaggio non ottimizzato. Nessuno può ergersi a giudice quando si parla di bellezza perché è un fatto normalmente soggettivo. Il mio pensiero, o forse la mia curiosità è questa: l'emozione dovuta all' ascolto di Einaudi o Allevi è "autentica" e dunque sussisterebbe anche dopo aver ascoltato i Grandi compositori oppure è dovuta semplicemente ad una mancanza di conoscenza di un più ampio repertorio pianistico e/o di una cultura strumentale? Fino ad oggi le varie "ricerche" mi hanno portato a dar credito più alla seconda ipotesi.. però ancora non tutto mi è chiaro.. ti chiedo comunque di accettare le mie scuse se in qualche modo ho involontariamente offeso la tua sensibilità 🙂.
Aggiungo una cosa: indubbiamente nel fare questa diatriba hanno entrambi guadagnato visibilità.
Ma Patrick è stato molto più pacato e contenuto rispetto a Christian.
Io posso pure comprendere che anche i musicisti, dovendo mettere il piatto a tavola, hanno bisogno di visualizzazioni, anche per farsi pubblicità nei loro quartieri ed avere qualche allievo in più.
Ma queste beccate tra galli me le aspetto dala trash tv e non da uno che ha studiato musica per vent'anni.
Davvero triste
È molto bella la considerazione che hai sulla cultura musicale 🙂
@@DavidebertiMassimo rispetto verso chi investe nel sacrificio
Rubinstein disse: “there’s no best pianist, only different.” Io che non sono nessuno e non ho alcuna capacità chiedo: suonate per noi, tutto il resto è stato già scritto. L’insegnamento funziona col contatto umano. La didattica esige un insegnamento e l’insegnamento vuole che ci sia chi per esperienza può donare all’altro il proprio sapere. Solo così si cresce.
Quante perle di saggezza! 🙂
Imparziale anche qui grande Maestro. Quale Yamaha sta usando?
Grazie 🙂 questo è un provvisorio clp535 ma la meccanica non regge molto brani importanti!
Ottime osservazioni...comunque è un argomento delicato che sta alimentando un metodo che spinge la gente a voler imparare il pianoforte in modo troppo superficiale... la didattica è e deve rimanere una cosa seria, si dovrebbe invogliare l'allievo che vuole anche solo "strimpellare" invitandolo ad essere seguito da un insegnante che crea un metodo personalizzato e personalizzabile.....tutti questi metodi uguali per tutti e superficiali, spingono a non avere una costanza nel tempo e una buona base solida che permette poi di proseguire.... ho tantissimi allievi che arrivano anche dalle app e si fa più fatica correggere la postura e altre mal interpretazioni che diventa anche impegnativo per loro ma anche per noi insegnanti svolgere lezioni ad allievi che hanno seguito certi percorsi....
Grazie Gabriele, esatto! bello avere l appoggi di colleghi e non sentirsi soli in questa "guerra" .. uniamoci e iniziamo la nostra battaglia! 🙂
@@Davideberti stavo riflettendo pure io riguardo questo argomento e pensavo inoltre, all'eventuale perdita di tempo che recano a chi li segue....io conosco il modo di muoversi sul web di Christian, e cerca spunti per i suoi video e coglie ovviamente in modo strategico queste critiche come pretesto per alimentare la sua visibilità al fine di vendere i suoi articoli sempre più ad un vasto pubblico....sa bene come funziona il web e a volte se le va a cercare, come quando diceva che gli accordatori sono tutti dei furboni perchè accordare il piano non è poi così difficile farlo da se grazie al suo manuale e una chiave acquistata su amazon a 10 euro ehehe.... in quell'occasione leggevo numerosi commenti di accordatori sentiti presi in causa!
Tutto ciò è dannoso per chi segue questi influencer della musica perchè si trova a perdere tempo nel vedere questi video al posto di suonare, e inoltre non sa più se fidarsi di uno piuttosto che dell'altro.... io sono del parere che bisogna cercare di prendere il meglio da tutti e non esiste insegnante o metodo perfetto, inoltre non basta imparare a pappagallo certi argomenti ma bisogna assimilarli capendoli al punto da riuscire a spiegarli in modo semplice....ai miei allievi dico sempre di far finta di avere un piccolo allievo immaginario al proprio fianco (a volte mi fingo io di essere allievo) e spiegare a lui, l'argomento anche a parole proprie..... non credo che un libro o un video può sostituire la stessa empatia che si ha nel trattare certi argomenti su ogni singolo allievo, anche perchè non si ha un feedback immediato....
Quindi, detto ciò, discutono e si criticano mentre chi vuole imparare rischia di non trovar pace e perdere solo del tempo e forse anche soldi nell'acquisto "metodi migliori di altri" e dietro queste cose!
D'altronde in ogni settore c'è il guru di turno che attira la maggior parte delle persone inesperte e che spesso fa danni.. a me Christian non dispiace (ho visto pochi video per capire come si pone) però effettivamente, essendo riuscito a conquistare 100 000 persone, il danno lo ha creato, anche perché molte di queste persone avrebbero potuto approcciare allo strumento nel modo classico anziché con le trovate commerciali e dannose dei corsi. Io nel mio piccolo lotto e qualche video in merito l ho fatto e se dovrò essere più incisivo lo farò..ci sto pensando
Commenti condivisibili dato che una cattiva impostazione fa sprecare tempo ed energie per essere corretta.
Forse in questo mondo multimediale alcuni insegnanti hanno colto l'opportunità di poter acquisire un bacino di utenza più allargato anche a discapito della qualità di insegnamento.
Esatto, il punto è questo..
Bel video maestro, non conosco Patrik ma tolgo con malincuore un punto a Christian in quanto nel suo video non ha dato modo a noi lettori e/o suoi clienti di attivare i commenti nrl suo video. Spero in un prox video di Christian e Patrik insieme, così perdono entrambi in fiducia…. W la musica 🎹🎹
Viva soprattutto il pianoforte! 🙂🙂
Per me tra Trentini e Salerno vincono a mani basse le recensioni delle meccaniche dei pianoforti del maestro Berti!
😂😂😂
Secondo me alla fine la collaborazione l'hanno fatta 😂 ed è questa roba qui. Bravo Maestroberti
Nooo ti prego!! Questa è fantastica!!!!! 😂😂😂😂😂😂😂
@@Davideberti guarda che son bravi eh 🤪🤪comunque l'ho commentata così sotto tutti e due i profili
Grande maestro come al solito sempre oggettivo! Quando fai uscire il video sulla trascendenza virtuosistica?
Grazie 🙂 eh per il video ho già pensato alle basi ma non è così semplice da realizzare (seguendo le mie modalità) perché ci sono molti fattori da considerare..
Mi spiace dissentire, ma non c'è bisogno di parlare di secondi. Va benissimo usare i battiti, il "ta", ma dire tot secondi è una fesseria che poi verrà veicolata sempre di più. Peraltro dubito che questi libri siano usati dai bambini ignari del concetto di frazione.
Personalmente con i bambini piccoli parlo di "conta fino a 2, 3 etc", dando raramente un riferimento in secondi (e so se serve) ma nell' arco di 2 o 3 mesi inizio a spiegarle anche se a scuola non le hanno fatte. Con gli adulti no, subito con le frazioni, se non le ricordano facciamo un ripassino 🙂
Un iscritto in più 😊
😃♥️
Christian, Patrick, ma anglofonizzare il proprio nome li fa sentire più importanti? Vuoi mettere Riccardo Muti se si fosse chiamato Richard Muti quanto sarebbe stato più bravo?
@@zippitilli non ci avevo mai pensato 🙂 però non so se siano i loro veri nomi..
Vedo solo adesso il video, in ritardo rispetto agli eventi. Come musicista dilettante ma con anni di studio - non solo di pianoforte - non credo minimamente ai manuali fai da te. Avendo studiato musica (con passione e metodo anche se a periodi), gli unici progressi li ho fatti andando a lezione. Studiare da soli è una cura di mantenimento per chi sa già fare qualcosa, ma i progressi (se ci sono) sono molto lenti, col rischio pure di fare danni...
Personalmente quando posso, suggerisco di investire tempo e denaro. Ma sento spesso fraasi tipo "ma io lo faccio per divertirmi".
Secoli di didattica, metodi e tecniche consolidate che tunzionano (basta vedere i risultati di chi suona bene), spesso considerate un'esagerazione dai neofiti che presi dai video si illudono di poter "suonare" in breve tempo. Credo restino tutti delusi
Diverso è il caso di chi ha già una discreta tecnica e una solda base teorica. In quel caso i video possono aiutare parecchio perché si è in grado di comprendere e mettere in pratica con profitto i suggerimenti e anche riuscire a scegliere. I signori oggetto della disputa sono bravissime persone, gentili e disponibili, ma hanno obiettivi di marketing, fanno presa su un pubblico speranzoso che non ha la minima idea di cosa significhi suonare e di ciò che serve. Però hanno mercato perché il mondo è pieno di queste persone.
Non li giudico, né li critico. Però suggerisco a chi vuole suonare, di investire il propio denaro in lezioni private, dedicando almeno 2-3 ore/giorno alla pratica, seguiti da un/una maestro/maestra.
Ottimo Pasquale, grazie 🙂
Peccato che si creino questi attriti fra due ottimi divulgatori dell'arte del pianoforte. Nessuno è perfetto e ricordiamoci ogni tanto anche degli antichi saggi. Seneca diceva a tal proposito "Il linguaggio della verità è semplice" Ciao❤
Vero, soprattutto quando i toni non rimangono nella "pace". Ottimo Seneca 🙂
io sull'imparare insieme le chiavi di FA e di SOL sono d'accordissimo con Patrick. Sarebbe stato molto più semplice. Tenendole separate al momento di unirle ho fatto moltissima fatica. Alla fine è stato più semplice cancellare quel che sapevo e ricominciare da capo.
🙂 credo che possano esserci più strade per arrivare in "Piazza".. la prima (impararle insieme) ti fa faticare di più all' inizio ma meno dopo, la seconda faticherai di più dopo ma meno prima..
@@Davideberti Verissimo! Ognuno ha il suo modo di imparare e il mio sicuramente è poco comune. Per quel che mi riguarda vedendo i due pentagrammi come un tutt'uno ho smesso di leggere le note nella chiave di basso come quelle della chiave di violino e poi alzarle di una terza.
Credimi, Christian Salerno è stato letteralmente SVENTRATO da Patrick.
Ciao..Non so.. comunque se fosse..ogni tanto fa bene a tutti una scossettina 🙂
Diciamo che il fine giustifica i mezzi e cioè le cavolate che trovi sul manuale di Christian sono finalizzate all’apprendimento di un principiante
Esatto 🙂
Salve , mi inserisco in questa reazione alla reazione di Salerno nella diatriba Salerno-Trentini.Chi ha ragione? Credo che il fulcro non sia questo, ma di fatto si è trattato di un video infelice di Trentini ed una videorisposta di Salerno altrettanto di "getto", in sostanza nessuno dei due ha ragione o torto,semplicemente poteva dire il Trentini, a me personalmente non è piaciuto questo manuale per autodidatti e Salerno se la sarebbe presa meno o per rnulla! Evidentemente tra di due c'è una certa "frizione" Bravi entrambi ma molto "sanguinei", ho apprezzato invece , il suo intervento educato , pacato ed esaustivo sulla vicenda. Saluti
Grazie, molto gentile 🙂.. penso anche io ci sia frizione perché entrambi hanno usato toni che nascondevano qualcosa.. ma fa parte del "gioco" 🙂
Secondo me per iniziare non serve un libro, molto meglio seguirvi su RUclips.
🙂 un libro però ha una progressione che non si trova guardando a random i vari video..dipende anche da quanto costa.. se parliamo di qualche decina di euro nulla da dire. Oddio mi ritrovo a difendere i metodi fai da te, tra l'altro di altri 😀
Trentini non l'ha fatta nemmeno la premessa! 🙂 Per cui un altro punto a favore di Salerno... Detto ciò... Non ho guardato l' editore a cui si è affidato Salerno; non sappiamo(so) se aveva piena "libertà" nell' impaginazione, se è stato riveduto proprio per il "pubblico" a cui era indirizzato, dalla stessa casa editrice, ecc. La chiave di basso l'ho imparata dopo tre quattro mesi, in parallelo al pianoforte; quando si incominciava a suonare note differenti.
Ciao.. si, io infatti non contesto nulla sulle scelte, parliamo di nulla..al massimo conteso l idea di iniziare con un libro 🙂
Antonio Cassano ha tutta la mia solidarietà
😮
Circa 2 anni e mezzo ho iniziato a suonare il liano da autodidatta..divorando tutto ciò che trovavo su internet..vedi?lei mi mancava... grazie a questo video tra Patrik e Cristian l ho conosciuta e ora mi iscrivo😂😂😂😂😅.....
Scherzi a parte, si sa che il marketing, RUclips ecc ecc è cosi....ci buole astuzia...dialettica e ovviamente anche competenza nella strumento.
Dopo 2 anni da autodidatta ho capito che ci voleva un maestro dal vivo altrimenti ero "bloccato" infatti ira che faccuo l accademia musicale va molto meglio.
Come commentato sia a Patrik che a Cristian..per me Patrik ha commesso una caduta di stile nel fare quel video (sempre se non sia stato preparato a tavolino eh).
Tra i vari youtuber che ho visto Cristian è quello che spiegava in modo più elementare per chi come me anni fa partiva da 0 ad oltre 40 anni e vomeva divertirsi....poi ul divertimento è diventato un qualcosa in più...voglio andare sempre piu in alto e dato il lavoro e figli piccoli studio anche la notte per raggiungere il mio obiettivo(quello poi dipende dalle persone).
Una cosa è certa...il pianoforte è difficilissimo, richiede sacrificio, tempo e sudore...se lo vuoi fare decentemente....se invece vuoi solo suonare qualche melodia,farla sentire ad un amico che non ne capisce e ti dice bravo...allora va bene anche un manuale e un pacchetto online su RUclips... ALTRIMENTI (MIO CONSIGLIO) ANDATE IN UNA SCUOLA/ACCADEMIA/CONSERVATORIO.
Buona serata e complimenti per il bel video.
Queste sono le testimonianze che cerco! Ti ringrazio moltissimo! Anche per l' accidentale iscrizione 🙂.. spero troverai interessanti i miei video!
@@Davideberti Ti ringrazio, io ci tengo a dire queste cose soprattutto a persone che come me quasi 3 anni fa stanno mettendo ora il naso dentro questo strumento...tutto sta nella volontà di capire davvero di cosa si tratti e ci vuole una grande passione e sacrificio. Appena iniziato ho comprato una tastiera su Amazon con 88 tasti pesati...e siccome io sono matto, nemmeno sapevo suonare bene con la mano sinistra e leggere le due chiavi...che dopo poco tempo ho comprato un mezza coda...ehhh be' lì la situazione è cambiata...cavolo se è cambiata...toccando quel pedala si volava...😂😂☺️
Comunque davvero dico che come in ogni cosa, per raggiungere l obiettivo bisogna STUDIARE....nessuno nasce fenomeno...boh forse son stati pochi nella storia.
Ricordo...che sentivo su RUclips.."primo rivolto..secondo rivolto...circolo delle quinte.. tonalità"
Oppure.."in che tonalità la stai facendo?...giro armonico ecc ecc ecc" e mi chiedevo....mamma mia ma che stanno dicendo? Non ce la farò mai a capire...e invece co. Studio (tutti i giorni) anche mezz'ora, a tutti gli orari con pratica e teoria son riuscito a capire...certo la strada è ancora lunghissima...ma mai mollare...ora basta non voglio più annoiare😅😅😅 buona serata
il problema non erano le questioni tecniche (in questo caso abbastanza semplici) ma il non avere un insegnante🙂
@@Davideberti verissimo 👏👏👏
Mi rendo conto che il mio commento è un po' fuori tema ma mi è capitato di vedere un paio di volte Salerno...
Ma come si può essere diplomati in pianoforte ( immagino vecchio ordinamento) e avere una tecnica così ridicola?
In un video dice di non sentirsi in grado di suonare quella scala per terze (a distanza di un'ottava) in sol minore nel finale della ballata N1 di Chopin perché con quelle scale ha avuto sempre problemi! Un diplomato? Ma tu non dovresti avere nessuna difficoltà con quelle in doppie terze e doppie seste, ma scherziamo?
Ho ascoltato qualche esecuzione...lasciamo perdere.
Ciao 🙂 diciamo che il problema di quella scala finale non è tanto la decima di distanza (o 3za all 8va superiore), quanto la velocità.. una scala in doppie terze o doppie seste è vero che è nettamente più difficile ma la si "esegue" anche molto più lentamente 🙂 comunque diciamo che un vero pianista (come lui si definisce) non avrebbe grossi problemi 🙂 io ritengo che tutti noi che facciamo video su RUclips siamo al massimo "soltanto" degli insegnanti.. i Pianisti sono un' altra cosa.
@@Davideberti d'accordissimo sul fatto che la fluidità richiesta in quel passaggio è un tipo di difficoltà diversa ma il punto è che mi convinco sempre di più di quanto sia diventato superficiale il mondo del web; insomma tu fai un'analisi (certo, sarebbe più grave se volessi fare un tutorial e poi non sei in grado) e ci può stare che non hai la ballata pronta all'esecuzione, quindi ci sta che le cose siano suonate un po' più lente ecc... ma essere costretto a saltare completamente i passaggi di ottave cavandotela con "e qui ci sono tutta una serie di passaggi e ottave pazzesche"... Ma che analisi è? Quei passaggi sono assolutamente funzionali agli approdi armonici, insomma..., non sono un vezzo che puoi trascurare.
Per questo io penso che oggi un diplomato in pianoforte, con tecnica appena sufficiente, si sente autorizzato a fare un'analisi di un pezzo che non può, tutto sommato, neppure farti ascoltare. E tutti a congratularsi...
Un po' quello che succede con quell'arrotino di Morgan, che non capisco come si possa definire e definirsi pianista. Boh...
Ecco perché mi piace questo canale (l'ho scoperto da poco): si trattano gli argomenti che si conoscono, con competenza e in modo esaustivo.
Eh, ovviamente io non lo guardo e non ho mai visto il video.. però se ai suoi iscritti piace..🙂 ho guardato solo l ultimo suo video perché una persona me lo ha segnalato e sono rimasto sconcertato perché ha utilizzato il solito titolone "finali epici" per parlare di un semplice arpeggio finale.. ovviamente tutti entusiasti.. se penso al risultato che ho ottenuto io quando avevo fatto la stessa cosa ma mostrando tutta una serie di "finali" possibili (compreso il suo aroeggio) argomentando le varie possibilità..😃 probabilmente ho utilizzato un titolo meno "epico". D'altronde credo che davvero la media di chi lo guarda sia di livello amatoriale o meno.. comunque Grazie per la tua iscrizione 🙂
In parte… un sedicesimo… un quarto… questo qui è di una leziosità insopportabile…Fa le scarpe alle mosche. Trentini ha fatto in maniera cordiale e professionale delle giuste osservazioni, stop. Non c’è bisogno di speculare oltre!
Ciao.. perdonami ma non ho proprio capito.. le espressioni "questo qui" e "leziosità insopportabile" sono riferite al mio aver appoggiato solo in parte il metodo di insegnare da subito utilizzando le frazioni oppure a me come persona? E l'espressione "fare le scarpe alle mosche"? il cui significato non lo conosco?
@@Davideberti Pè. Chèl lè, èl völ fagå i pè a le mosche. Quello vuol/pretende di fare i piedi alle mosche. Pretendere insomma l’impossibile
🙈 oh no! Ancora con questa storia?! 🙄
Pensavo durasse solo da ieri 😃
@@Davidebertie infatti 😂 tutte queste polemiche e competizioni tra musicisti 🤷♂️
È una jungla 😂
@@Davideberti 🐵🙈🙉🙊🐒
Maestro, sta suonando su uno Yamaha Arius? Come si trova?
Ciao Chiara.. è un clp535 con meccanica Gh3x ma... suonandolo tranquillamente va benissimo.. osando un po' non ci siamo.. sto studiando Brahms variazioni Paganini e non regge la tastiera..
@@Davideberti 😫noooo…
Quindi solo Bach per sintetizzare…e poi e poi …
@@Davideberti grazie della sua risposta…P.S. Sono incappata in un paio di video di questo Christian Salerno perché come avrà capito sto cercando un pianoforte digitale…per me è inascoltabile per quanto è pieno di sè. Trasuda elio da ogni poro senza nemmeno rendersene conto e senza oltretutto , a mio parere, avere alcun merito. Ma de gustibus…e poi il mondo è grande e il livello si è abbassato in tutti i campi per cui bisogna avere molta pazienza…
Christian, come tutti i guru, o lo si ama o lo si "detesta" 🙂.. non ho mai notato il suo essere "pieno di se" 😃 ma mi fido più del tuo intuito femminile. Si ricordo la ricerca del digitale.. ancora nulla? Io ormai sono giunto alla considerazione che la stabilità della tastiera è la cosa più importante, per cui tasti a bilanciere ed in legno..altrimenti, come dici tu, solo Bach si può fare 🙂
Sta diatriba mi fa impazzire 😂
Anche a te 😀
E vabbè saliamo sul carro per farci notare.
😀 magari! non ne ho mai preso uno finora! Comunque no, è per fare qualcosa di diverso..non credo lo guarderà nessuno di "nuovo" 🙂
ed inoltre, che una persona che inizia con la musica e non sa ancora nulla, legga il libro del maestro salerno, e ci creda davvero che le durate sono in secondi, e non si accorga che è ovvio che sono seomplificazioni per principianti, mi pare piuttosto improbabile.
Ragionamento Interessante 🙂 però sai che non saprei? La mia esperienza nell' insegnamento mi dice che potrebbe non essere così 😃 comunque, effettivamente non vedo nessun problema se chi inizia (con un libro soprattutto) impara i valori in secondi.. lo scoprirà dopo che esiste un sistema migliore.. nulla di tragico 🙂
@@Davideberti sì ma infatti, intendo dire che basta sentire qualsiasi tipo di musica e non essere esperti per accorgersi che non è vero che le durate sono in secondi
Aggiungo il mio punto di vista sulle chiavi. Io sono convinto che se ci troviamo con un bambino di 5 anni ( tanti ne avevo alla mia prima lezione; esami fatti poi da " privatista"), allora abbiamo una spugna di fronte a noi, come quei bimbi che ascoltano due lingue in casa e le imparano entrambe.
Per me rappresentarono immediatamente due "lingue" diverse e, soprattutto senza RELAZIONE tra loro.
In sostanza ...quella nota era SOL "proprio" perché si trovava sul primo rigo e non "ANCHE", "NONOSTANTE" si trovasse sul primo rigo. Ero in chiave di basso. Punto.
Cosa diversissima accadde con il setticlavio. Per l'esame propedeutico al 5 anno, non avevo nessuna voglia di "conoscere", "interiorizzare" altre chiavi. Ecco che superai l'esame con quelle patetiche ( ma utili) regole del " violino +1" oppure " basso +2". Con qualche rallentamento riuscii a togliermi dalle scatole quell'esame ( del quale amavo, invece, il dettato melodico).
Ecco, questo è il problema, a mio avviso, se una persona ( specialmente se adulta) impara bene una chiave e poi l'altr tenderà a fare "relazioni" , a non vedere, che so, direttamente un La, ma vedere un Fa+2 o cose del genere...
Ma lasciatelo in pace tutti bravi a giudicare
Ciao, a chi ti riferisci in particolare? Christian o Patrick? 🙂 comunque non vederli come giudizi ma forme di "intrattenimento" (almeno per me). 🙂
"il guru dei guru del pianoforte" e poco dopo "uno dei pochi video che ho visto"... non mi sembra tu abbia le idee chiare
@@IvanC64 ciao Ivan 🙂 in che senso non avrei le idee chiare?
Marketing bilaterale
😃