La dopamina è 1 neurotrasmettitore che viene rilasciato nel cervello in concomitanza di: apprendimento, lettura, alimentazione, sport, meditazione, sesso, droga e gaming. I circuiti della dopamina sono diversi. Nel gaming sono sollecitati dall’anticipazione del feedback e dall’apprendimento. L’aumento di di dopamina per assunzione di droghe è migliaia di volte superiore a quello del gaming. Il solo aumento di dopamina non è indicatore di una dipendenza.
Il gaming problematico o abuso di gaming è un problema che interesserebbe il 3% della popolazione mondiale. La ricerca ha dimostrato che l’abuso di gaming è provocato da una frustrazione di bisogni motivazionali (competenza, autonomia, socializzazione) nel contesto sociale, famigliare o nel gruppo dei pari. I videogiochi non sono la causa, ma rappresentano uno strumento di compensazione in caso di disagio. Eliminare il gaming dalla vita di chi abusa senza capire la radice del problema crea il rischio che questo si manifesti a posteriori in altri modi.
A Novembre 2021 su Twitter è emerso da uno scambio tra ricercatori che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito il Gaming Disorder tra altre patologie a causa di pressioni politiche ricevute dalla Cina, ma la stampa italiana non ha mostrato interesse per la notizia.
Il problema degli hikikomori può sovrapporsi ma non coincide con il gaming problematico, tanto che il contatto online è ritenuto da alcuni esperti un fattore protettivo nei casi di ritiro sociale, in quanto rappresenta un margine di apertura con il mondo esterno.
Guardando questo "servizio pubblico" i miei neuroni si sono divisi in due schieramenti per poi lanciarsi gli uni contro gli altri tentando il suicidio. Purtroppo erano dispari, e se n'è salvato uno. Che resta comunque più di tutti quelli presenti in quello studio 🤡
Evidentemente non hai mai visto Zelig e quindi non sai che ormai è appurato che gli uomini (sesso maschile) possiede 2 neuroni di norma uno che lavora e l'altro che lo cerca disperatamente, quindi il fatto della divisione in schieramenti la ritengo un evento molto lontano dalla realtà considerando che la battaglia si è svolta con solo 2 combattenti
C'è una serie di inesattezze psicologiche, (neuro)scientifiche e statistiche a dir poco allarmante, ne cito solo alcune che mi son saltate all'orecchio. 4:50 questa si chiama correlazione e chiunque abbia fatto un anno di università in qualunque disciplina scientifica dovrebbe aver imparato che "correlation is not causation"; due fatti del tutto indipendenti possono essere correlati se i dati seguono lo stesso andamento (anche inverso), ma ciò non significa che l'uno sia causa dell'altro. C'è un sito molto divertente che si chiama "spurious correlations" che mette a confronto dati tra loro assurdi, ma correlati, es: il numero di persone che affoga nelle piscine è correlato al numero di film in cui appare Nicolas Cage, oppure c'è una fortissima correlazione tra il consumo di formaggio pro capita e le morti per soffocamento con le coperte del letto. 5:20 esistono diversi tipi di test del QI, ed ognuno ha i suoi limiti, in letteratura di psicologia dello sviluppo è ampiamente analizzato l'uso che è stato fatto nella storia di questi test e dei loro problemi socio-culturali. Il concetto stesso di QI e di intelligenza è ampiamente dibattuto, ma soprattutto varia nel tempo e nello spazio (motivo per cui è spesso molto difficile analizzarlo con un test, se non per un dato estremamente specifico, come ad esempio la logica matematica o grammaticale). 11:30 lo stesso esempio di errore di correlazione avviene con il "caso" di questo "giovane", in cui vengono esclusi TUTTI gli altri elementi clinici dei suoi problemi per parlare unicamente di come ciò fosse in rapporto a internet e videogiochi e quindi a causa di ciò, laddove potenzialmente è solo il sintomo di ben altri disagi (banalmente: qui si sta dicendo "sono depresso perché gioco tutto il giorno" anziché "gioco tutto il giorno perché sono depresso", che è una differenza fondamentale). Ad oggi non ha nessun senso distinguere tra vita "online" ed "offline", e ad esempio in un manuale proponevano il termine "onlife", giacché bisogna capire che nello spirito del nostro tempo non si può più pretendere di avere una così netta demarcazione tra la vita "reale" e quella "connessa" ad altro. Forse il grande politico non ha mai studiato Leon'tev e la sua definizione di "organo funzionale". Ad esempio Internet è in grado di sostenere e potenziare le abilità umane, fino al punto da diventare una sorta di organo alternativo del nostro corpo e del nostro vivere quotidiano. Che si possa farne un abuso è triviale, così come si può abusare di qualunque cosa e ricavarne un danno. A me personalmente spaventa molto sentir parlare di "governare" e "regolamentare" il fenomeno ad opera di ricchi settantenni che discutono di cose che non conoscono e non capiscono.
La verità è che se ci fosse la dipendenza da libri, e una persona si chiudesse in casa a leggere dalla mattina alla sera nessuno direbbe che ha problemi. Solo quando c'è qualcosa di "nuovo" c'è il "problema da risolvere"
È letteralmente Madame Bovary, ma questa gente non lo sa che se c'è Madame Bovary il problema non sono i libri, ma il rapporto fra il lettore e i libri
Quando ero piccolo anche se raramente si sentiva parlare di gobba o problemi alla vista dovuti alla lettura... Poi sono arrivati i computer e le cose sono cambiate 🤷
Daniele, parli di don Quixote? Il pazzo della Mancha perché leggeva e leggeva romanzi di cavalieri fino a credersi uno di loro? (1605) Il problema non sono i libri. E credersi cavalliere. Il problema non sono i giochi ma chi possa perdere il rapporto con lo reale (per mancanti vincoli con gli altri, per problemi di salute mentale, per carenze sociali o in famiglia)
Mi piace che il fratello Andrea qua indichi "la cultura asiatica" come un unico grande agglomerato socioculturale, come se il continente asiatico non avesse al suo interno una quantità incredibile di sfumature etniche, religiose, comportamentali e potrei andare avanti all'infinito. Un discorso che inizia, continua e finisce all'insegna della più pura e ignorante generalizzazione. Avanti così.
senza considerare che anche generalizzando come hanno fatto, non tengono conto del fatto che la maggior parte di quei giochi asiatici di cui si parla, in occidente non ci arrivano proprio a causa delle differene culturali tra occidente e oriente
Io a inizio pandemia ho comprato animal crossing e una mia amica d’infanzia mi ha inserito poi in un gruppo di giocatori, cosa che mi ha portato a conoscere le due persone ora più importanti della mia vita: la mia ragazza e la mia migliore amica. Queste persone non capiscono quanto cazzo i legami su internet siano veri e non solo, creano morbosità sul volersi incontrare dal vivo, divertirsi e uscire come mai mi verrebbe se fossimo obbligato a uscire ogni sabato sera
Io la mia ragazza l'ho conosciuta su internet e siamo insieme da anni. Allora io e te stiamo sprecando tempo, amico mio, molto meglio guardare la TV, vero? :D
Da psicologo e da Game Director trovo tutta questa ignoranza assolutamente disgustosa. Farò io richiesta per andare a parlare al TG1 a fine anno... Se vorranno dare spazio a un'opinione un pelo più informata (ne dubito).
La prima domanda che mi verrebbe da porre a questo cialtrone è... Ma se tutti questi milioni e milioni di persone hanno un così forte bisogno di estranearsi dalla realtà, forse forse la realtà che la sua generazione ci ha lasciato in eredità non è così idilliaca come vuole farci intendere. Secondo me è semplicemente un evoluzione della nostra civiltà, ascoltando qualcuno dovremmo passare la vita solo ad andare al lavoro, sposarci e fare figli io credo che arriveremo ad un punto dove la tecnologia ci offrirà maggiori possibilità che la realtà, esistesse un mondo alla "ready player one" mi ci butterei senza pensarci due volte.
È interessante pensare che Cartesio nel 1600 inizia ad accarezzare queste tematiche, poi riprese da tanti altri filosofi e sublimate alla massa attraverso la trilogia di Matrix. Sono secoli che l'uomo fantastica sul separare l'esperienza fisica da quella neurale.
Non penso che sia un cialtrone perché preferisce il "mondo reale" da quello virtuale. Molte persone si buttano troppo nel virtuale perché purtroppo non riescono a vivere la vita nella realtà.
Io sentendo queste trasmissioni muoio dentro perché sto scrivendo una tesi intera di come i videogiochi possano essere utili per educare, migliorare l'apprendimento ecc... Fonti che smonterebbero ogni suo piccolo spazio. É quasi un anno e mezzo che combatto portando fonti e studi che dicano la verità e poi sento questo é devastante
Fra poco ho sessant’anni, da quando ne avevo 18.. primi videogiochi, computer, console sempre in rete da quando sono nate le prime pagine web fatte a mano in HTML e per divertimento/hobby mi sono messo a creare siti da zero proprio in quel linguaggio. Fino ad arrivare ai giorni nostri dove continuo ad usare pc, ps5, obs, ecc….Eppure non sono dipendente… lavoro, ho una vita …. Sono strano io? 🤣🤣🤣
Il governo veda dei problemi più seri che ci sono in questo paese. Per il resto condivido, se uno esagera è per problemi già pre-esistenti. Ho 40anni gioco ai videogiochi, leggo, esco.....non fumo. Sto meglio di quell'essere che parlava nel video. Che poi è 1. Una pubblicità ad un libro che spero venda max 3copie 2. La classica guerra a qualcosa che neanche si conosce che fanno quelli per il quale il mondo non dovrebbe mai essere in continua rivoluzione. Se parli di qualcosa prima dovresti conoscerla, non blaterare per sentito dire
La dipendenza dai videogiochi esiste da 40 anni, cioè da quando uscì il primo cabinato di Pacman, la dipendenza in se non è un problema, cioè se la realtà non facesse tanto schifo, nessuno si rifugerebbe in un mondo virtuale.
Ricordo che in questi anni si parlava dei videogiochi come un modo per tenere i riflessi alti e la mente costantemente attiva. Ora siamo tornati ai discorsi che si facevano ai tempi di GTA 4 P.S.: ho lavorato come educatore in alcune scuole elementari e a me è parso che i bambini di questa generazione siano assurdamente svegli.
Per quanto riguarda quell'uomo, il non uscire di casa, il ritiro sociale, il sonno irregolare, sono sintomi che si possono collegare anche ad una depressione... Lo sviluppo di dipendenze è una conseguenza o un fattore che crea stagnazione in questa situazione preesistente, non il contrario... Questi uomini stigmatizzano qualcosa che è facile da manipolare nelle menti dei più grandi come i videogiochi (perché molti adulti già hanno dei pregiudizi a riguardo o non li conoscono direttamente) e li usano per mettere in ombra problematiche molto più importanti come quelle della cura della salute mentale (cosa che in Italia è quasi inesistente) e far parlare solo dei "terribili videogiochi che corrompono i bambini e rovinano il mondo"... Detto ciò, social e videogiochi sono a tutti gli effetti parte della vita degli individui e vanno trattati con la stessa serietà che usiamo per trattare le problematiche nel "mondo reale", servono quindi regolazioni e monitoraggio da parte dei genitori soprattutto per i più piccoli (come in ogni cosa, del resto)
"I giovani sono dipendenti, i giovani non riescono a staccarsi. Ecco un servizio su un giovane ragazzo che cerca di guarire dalla dipendenza": Uomo adulto brizzolato. Ok.
A me quel servizio ha fatto spavento. Il tizio sembrava recitare un copione, totalmente inespressivo e assente dal punto di vista psicologico, pressava tantissimo su questo rivoluzionario sistema dell'"arte d'amare" che lo ha trasformato nel marito/genitore perfetto che taglia le cipolle. Piatto come un tavolo di marmo, zero entusiasmo per la propria esistenza.
Il senatore deve pubblicizzare il suo libro, il disegno di legge per essere approvato deve essere discusso molto nelle commissioni, fare degli eventulai emendamenti per poi passare all'altra camera, tutto questo in un parlamento dove ormai si approva tutto quello che sforna il governo tramite i decreti legge, che sono rapidi, e a suon di fiducia. Credo sia impossibile che il politico non lo sappia, lo ha fatto esclusivamente per un tornaconto personale in termini mediatici, siamo a fine legislatura, che termina a settembre e il governo e la maggioranza si stanno scannando per approvare tutta una serie di leggi e riforme, non hanno proprio il tempo di mettersi a bloccare i pochi mesi rimasti prima delle elezioni il parlamento per una cosa che non interessa a nessuno. Quindi non preoccupatevi, è solo fuffa.
Per me i giovani, se veramente hanno più problemi psicologici rispetto al passato, è dovuto alle mancanze durante l'infanzia e l'adolescenza degli adulti al loro fianco. Mi sembra strano che siamo noi gli stupidi visto che ora bisogna avere la laurea per fare qualsiasi cosa 😳
E che spesso e volentieri non puoi fare tu consapevolmente, perché sei circondato da voci che pubblicizzano aggressivamente la fantomatica validità assoluta della ormai decaduta università.
La troppa tecnologia ha anche effetti negativi sulla salute. Il QI è in declino dagli anni 90 purtroppo. Quando vedi un dodicenne che come idolo ha i milionari di instagrsm che gli dicono cosa deve fare chi deve votare e come deve vestirsi, li c'è un problema. I bambini sono spugne e di certo non sono nel periodo migliore della storia per assorbire le informazioni.
Questi discorsi li facevano ancora con la nascita della ps1, perché "dai videogiuochi il ragazzo si estranea dalla realtà e diventa violento". Inoltre se ci sono ragazzi violenti, o con scarso apprendimento bisogna vedere anche chi ha dietro: i genitori ci sono? Li seguono i figli?. Ho esperienze dal vivo dove un bambino di 8 anni,con leggeri problemi di apprendimento, non riesce ad andare in bici e il genitore invece di aiutarlo a fargli passare la paura delle due ruote, gli ha comprato una bici con 3. Quindi i videogiochi c'entrano molto poco. Inoltre non è che i disturbi psicologici sono aumentati, è che ci si sta rendendo conto che la psicologia non deve essere un tabù, e quindi si va dallo psicologo/psichiatra che la diagnostica. C'erano anche prima, solo che non venivano visti.
Ma più che servizio è una marchetta al libro, oggi chiunque può scrivere e pubblicare un libro, il vero problema è che questo tizio a cui mancano delle conoscenze di base sull'argomento possa parlare così sulla televisione di stato e promuovere il suo libro che per altro ha un titolo stupido che non significa nulla
Mi chiedo come fa ad essere lo strumento (il web, social, videogiochi, ecc) quando è nocivo solo se le persone lo usano. Lo scopo di un coltello è quello di tagliare i cibi, però può diventare l'arma di un delitto se qualcuno lo usa per uccidere. Di sicuro non è il coltello che si anima da solo e vola contro una persona
Ciao Sara, sono Barbara, ci conosciamo da anni ormai, e io sono una delle "vecchie" che giocano ancora e spero di non smettere mai! Adesso ho meno tempo ed energie per giocare.... Ma è sempre stata una bella valvola di sfogo. Questi presunti esperti non tengono conto che la cultura e i tempi cambiano, e dico per fortuna!!! Io sono una mosca bianca, alla mia età adoro la tecnologia e anche i video giochi. Credo che bisogna, però, essere capaci di gestire il tempo e dedicare il giusto alla realtà virtuale e al Real! Ti abbraccio forte, sono contenta del tuo successo!
Personalmente se mi dicono che sono dipendente dai giochi, risponderei di si. ne vado pure fiero. nonostante ciò ,lavoro, faccio un secondo lavoro, ho amici (che non vedo semplicemente perché hanno famiglia) e ho pure comprato casa prima di tanta altra gente anche più grande di me. mamma mia sti servizi inutili su una tv pubblica di cui paghiamo pure il canone (momento boomer, sorry)
6:50 paradossalmente sono proprio i giovani che leggono di più. Mia sorella quindicenne legge un sacco. Io al liceo divoravo libri. Purtroppo con il lavoro diventa più difficile perché, volenti o nolenti, la lettura è un'attività impegnativa per il cervello. Serve concentrazione che a fine giornata non si ha. Durante le ferie, infatti, mi capita anche di leggermi 2 o 3 libri nell'arco di due settimane.
Uno dei tanti motivi per cui ho smesso di guardare servizi su Tg1 e simili.... Scommetto che è anche un modo per pubblicizzare il libro di questo signore, la quale chi lo comprerà?? Forse solo quella fascia d'età di persone tra i 40/60 anni che sono i primi incoerenti nella questione, appunto a fare ditino sui social, a battibeccare su fesserie ecc.... Da prendere a schiaffi sulle mani
Long story short: è più facile vietare (e cercare di fare leggi che vietino) piuttosto che capire e promuove atteggiamenti e comportamenti positivi. Questo servizio dimostra ancora una volta che educare è difficile e che lo deve fare qualcun altro, noi intanto vietiamo, che abbiamo altro da fare. E anche i giovani sono sistemati, avanti la prossima questione
Io Kuro ora non ricordo bene in quale occasione sentii questa notizia in TV, ma si riteneva che un cervello in un videogiocatore, rispetto che in una persona dedita principalmente alla lettura, fosse molto più sviluppato in quanto il videogioco necessita di un maggiore utilizzo, rispetto alla semplice lettura. Poi ho detto non ricordo in quale occasione vidi la notizia quindi vi prego di non mangiarmi grazie 😊
A me fa ridere il fatto che abbia detto che la colpa delle persone che stanno chiuse in casa h24 sia dei videogiochi, mica ha provato a pensare che questa chiusura possa derivare da una società in cui se sei magro o in carne o hai un difetto fisico, non derivante o derivante da un incidente che hai subito, vieni preso preso a parole tutto il giorno. Il problema principale non son i videogiochi ma l'educazione che i genitori danno e dalla società moderna che ancora non capisce che i primi problemi che un adolescente ha derivano in primis dalla scuola che viene presa alla leggera, sempre con la solita scusa delle "ragazzate" per poi finire in problemi seri. MA HEY LA COLPA E DEI VIDEOGIOHI!!!
Sapete cos'altro produce la dopamina e la serotonina, come la droga a cui si riferisce il signore nel servizio? L'attività sessuale, quella sportiva e lo zucchero tra le altre cose quindi dovremmo vietare anche queste? (Lo specifica meglio la dottoressa nel commento fissato) Ma soprattutto, invece di pensare a chi si fa una partita a un qualsiasi videogioco per rilassarsi o divertirsi, in senato perché non aiutano il mercato del lavoro per i giovani e l'istruzione pubblica? Finché abbiamo il livello di istruzione del 1930 solo senza l'insegnante che ti picchia col metro di legno, e quando trovi un lavoro devi imparare praticamente tutto quello che hai studiato da capo perché sei fermo a nozioni degli anni 80 quando va bene. Poi anche l'esempio degli hikikomori, non penso sia così positivo a livello psicologico vivere in una società che ti vede solo come o un ingranaggio che deve funzionare SEMPRE al 100% o vali meno della spazzatura che trovi per strada.. E comunque Kuro il livello di violenza tra i giovani veramente è in discesa, anche grazie ai videogiochi (guarda caso), stando a quanto raccontavano i miei "ai tempi loro" succedeva una rissa ogni 1-2-3 giorni almeno, invece io in 25 anni ne avrò viste/fatte 5 in TOTALE (non vengo da una bella zona ma non è importante) Scusate lo sfogo ma non ne potevo più
Ok questo mi ha fatto aprire. Io penso di dovere una enorme parte della persona che sono e che mi piace essere alla rete. Durante le medie i video di RUclips mi hanno insegnato come far ridere le persone, mi hanno insegnato come essere una guida e come fare molte cose, poi con i video giochi ho conosciuto tutti i miei migliori amici, con cui condivido la mia enorme passione per la rievocazione storica, hobby che sarebbe praticamente impossibile da affrontare nel modo in cui noi lo facciamo senza essersi conosciuti su internet. Possiamo sentirci e in 15 minuti siamo in un bosco in divisa a cucinarci della roba da mangiare. Vorrei sentire quanta altra gente è mai riuscita a fare una cosa del genere senza internet. Prego.
Effettivamente dovrebbero perorare le loro parole con dei numeri...altrimenti chiunque può dire qualsiasi cosa. Hai detto una cosa giustissima: se hai dei problemi cercherai delle vie di fuga...direi meglio un videogame che la droga/alcool penso. Anche io, come te, ho conosciuto una camionata di gente con cui ancora ho degli ottimi rapporti e condiviso delle esperienze eccezionali. Mi è capitato un sacco di volte di entrare in game lasciando il pg immobile per chattare o parlare con gli altri. Pensassero a salvare il paese i politici...
Ormai ho superato i 36, giochicchio ancora quando ho tempo, e adoro leggere. Il messaggio che sta passando il tg1 in quel servizio è identico a quello che ci dicevano nel 1998, non è cambiato nulla. Nei primi anni 90 il problema era Mortal Kombat, poi la PlayStation, poi Resident Evil, poi Gta, oggi Fortnite. Non è cambiato nulla, è rimasta uguale anche la tendenza, qui in Italia, a sminuire un mercato ricchissimo.
Certo che è ridicolo cosa si è disposto a fare per vendere 2 copie di un libro... Ma la cosa che fa veramente male che queste cose vengano dette da una persona che viene stipendiata da noi su una rete che paghiamo noi... Senza nessuno studio mostrato al pubblico e senza fare i nomi dei scienziati che lui millanta di aver interpellato avallando tutte le boiate che dice...
Ho 29 anni, lavoro a turni di 7 ore e mezza in una azienda metalmeccanica, ho una fidanzata con cui andrò a convivere a breve, faccio 2 viaggi l'anno, sono appassionato di calcio e di formula 1, mi alleno in palestra 4 volte a settimana, GIOCO AI VIDEOGIOCHI su ps5 e PC. Non mi sento un drogato. Non guardo la tv perché esistono servizi come questo, sennò la guarderei. Pagliaccio
Vivo in Danimarca e purtroppo mi sono persa questa perla! comunque qui si generalizza su tutto senza avere una parte che controbatte a ciò che si dice... parlo per me stessa...io sono una grande appassionata di giochi anime ho 20 anni e mi piace passare ogni tanto a fare le competitive come i miei amici online di Overwatch... basta dire che i giochi non servono e sono una droga, ci sono giochi che aiutano anche psicologicamente i ragazzi a ragionare con degli enigmi e questi ragazzi attivando i loro neuroni riescono a risolvere cose complicate che magari un boomer di 65 anni non ci sarebbe mai arrivato. Inoltre anche i giochi di guerra aiutano a muoverti in certo modo per non farti uccidere insomma per giocare bene devi mantenere sempre un certo livello di attenzione e inoltre mi ricordo che ero piccola e c'èra un gioco per Nds che si chiamava Brain Training e anche quello aiutava molto a concentrarti. Poi come dice che siamo noi una generazione "drogata" c'è mia madre che ha 47 anni e oltre il lavoro passa la maggior parte del tempo su "facebook" penso e sono sicura che almeno il 70% dei 45/65 enni usi facebook come se non ci fosse un domani quindi il problema non è solo dei giovani. E la cosa più divertente ma triste allo stesso tempo è che ci credono come degli zombie davanti ad un pc fisso senza che fossimo in grado di ragionare. Io oltre le mie passioni come tu hai la tua per l'ho streaming Kurolily... io nella vita reale faccio l'università a København e mi sto specializzando per diventare maestra d'asilo e nel tempo libero pratico sport, e la domenica mi piace stare a casa e godermi qualche serie tv Danese oppure una partita con i miei amici su genshin e parlare un pò su discord. Però secondo loro io sarei solo una drogata di videogiochi. Poi ci sono altre droghe come (I gratta e vinci, le slot machine,il bere,il fumo) gente che veramente va sulla strada per queste dipendeze, però allo stato italiano da quello che ho capito per loro i problemi sono i videogiochi, certo perchè mandare una famiglia sul lastrico con i gratta e vinci lo stato ciu guadagna, però rompono il cazzo a chi magari vuole farsi una partita oppure usare il telefono, Okeyyyyyyyyyyyyyyyyyyy
Da noia che parlano di una ricerca fatta in Norvegia sulla coscrizione militare degli anni '70(Andrea Cangini è nato il 5 marzo 1969) e la "ricerca" è del 2018(ricerca poi screditata perché altri test riportano che la risoluzione di rompicapi e multitasking è in aumento per chi è un videogiocatore).. Vogliamo poi parlare della testimonianza? Un ragazzo che a occhio e croce è un mio coetaneo e che parla dei primi approcci ai social quali messanger e la rete in generale, mi viene da pensare che come me ha vissuto i primi contatti con WoW e altre realtà che erano delle novità così calzanti per l'epoca in cui sono usciti che si ti prendevano, ma ora è molto più difficile. E come fai notare il ragazzo probabilmente aveva già altri disagi. Mi sembra di sentire quando il prete del paese dove abitavo in val di non(trentino) mi dava del satanista perchè giocavo a D&D e facevo modellismo(warhammer). Altra cosa triste è che non studiano il perchè una persona si ritira a giocare o passare del tempo online nei videogiochi, perchè non accennano che dal 2008 al 2018 la disoccupazione tra i 15 e i 64 anni è aumentata dal 4,3% al 7,1%, che gli inattivi(per lo più ragazzi tra i 15 e i 18, o donne in maternità o altri) siano sempre sopra al 35% e che cosa devono fare? leggere solo libri e pregare? o fare altro che non si può dire se no rischio la censura? Cangini risulta come sempre ridicolo, un politicante che vive grazie a vitalizzi(e vizzi) di una casta che spero di vedere prima o poi cadere, una casta che è capace solo di veicolare l'attenzione su realtà che esulano dalla situazione attuale e servono solo a far "indignare" la massa.
Lavoro nel settore alberghiero da più di 15 anni... essendo un lavoro molto a contatto con la gente ( soprattutto nei momenti di svago) ho notato che in realta chi si sofferma di più sui social o cellulari in generale, durate la vacanza in realta non sono i giovani, ma bensì la gente anziana o di una certa età... quindi sono i giovani i problema? O l'esempio che si da? 🤔
Io effettivamente quando non lavoro mi rinchiudo in camera, ma non solo per videogiocare, leggo, ascolto musica e guardo film. Ho scelto di isolarmi semplicemente perché non amo stare in mezzo alle persone. Queste persone che pensano di conoscere e fanno informazione sbagliata a chi non conosce questo mondo. Il vero problema è che quando fanno questi servizi non esiste un dibattito, non essendoci il confronto questi personaggi, che prevalentemente vengono ascoltati dai genitori, vengono presi sul serio.
Imbarazzante come non ci sia alcuna connessione logica tra una frase del servizio e l'altra, saltano da smartphone a videogiochi a web dicendo parole a caso...ma come è possibile che un servizio simile sia stato trasmesso?
Io gioco ai videogiochi, guardo RUclips, scrivo al computer... Ma mi vedo con gli amici, d'estate ci esco a prendere un gelato e cose simili, ho passioni fuori da casa OLTRE a queste!... Non sopporto questo punto di vista. Ti do assolutamente ragione!
Grande Sara, la vedo nella tua stessa maniera, i giochi non sono un problema, da fastidio questa generalizzazione del " a i video giocatori giocano e basta", ma non è vero, ci sono tantissime persone che anche se giocano tanto fanno anche altre attività, in più sentire che il "mondo digitale"(molto alla Digimon xD) e tutte le conoscenze che si fanne grazie ad esso non siano reali mi ha fatto abbastanza inalberare, io grazie ai giochi o ai social o conosciuto alcune delle persone più importanti della mia vita e ne sono grato perche altrimenti non avrei potuto conoscerle e avere splendidi ricordi che mi porterò dietro per tutta la vita, brava kuro ottimo video^^
siamo governati da vecchi che sanno a malapena cos'è internet, non possiamo sorprenderci troppo che non capiscono cosa sono i video giochi (perchè vanno sempre lì, tutte le malattie e le guerre passate sono fasulle mentre qualsiasi cosa brutta fatta oggi è sempre colpa dei videogiochi) il resto lo hai detto tu non serve aggiungere altro
Parlare della 'pericolosità/perversità' dei videogiochi è così ridicolo come parlare della pericolosità del cinema, delle arte plastiche, della letteratura, della moda, della musica, il comic... o del giornalismo (o non ci sono tanti esempi di giornalismo chiaramente eziologico?). C'è un'infinità di videogiochi... come c'è un mondo di libri... videogiochi di qualità, genero, stile, target, ambizioni... assolutamente diversi. I videogiochi, poi, hanno un PEGI, cioè, un indicazione sull'età a cui sono adatti e uno scopo (ludico, educativo...) Non andrebbe bene giocare un Doom a 6 anni, come sarebbe probabilmente sbagliato fare leggere ai figli Voyage au bout de la nuit, de Celine, a 8, o vedere Squid Games -o Novecento-, con 5... Consiglio al signore Cangini conoscere le proposte di serious game nei territori su Gazza e Cisjordania, dei principali musei del mondo (anche dei festival di opera lirica) o i giochi storici di gigantesco valore (non solo pedagogico, ma anche umano) come This War of Mine. Dire i videogiochi sono il male indica soltanto che di videogiochi si sa poco o niente
8:34 perche la televisione sta andando a puttane grazie a internet,le persone guardano sempre meno tv e stanno sempre più sul web,la pandemia li ha salvati un pochino quando la gente ha dovuto stare a casa per forza durante i vari lockdown ma più si va avanti meno la gente guarda la tv,a noi gamer non ce ne frega nulla se uno rinuncia a internet per guardare la tv, a loro invece prende la strizza perche rischiano un giorno di finire senza lavoro...quindi giù a buttare merda su qualunque cosa esca da un computer: un giorno sono i videogiochi,un altro qualche challenge idiota,un altro ancora i maniaci che adescano minori...tutte cose di cui si può parlare,per carità,ma loro quando si tratta della "concorrenza" ne approfittano per spalare merda.
ragazzi 2022 e ancora si sentono certe cose, assurdo. ma poi in questi casi tirano sempre fuori gli hikikomori sono un grande problema sopratutto in giappone ma non per il "web" ma per problemi sociali che ha quel paese, e quindi non c'entrano nulla. ma poi paragonare i video giochi alla droga roba da matti ma andassero a risolvere i veri problemi invece di fare queste crociate su cose inutili tutto questo riconferma che non sanno di cosa stanno parlando
Cara Sara, il problema non è tanto il servizio in sè ma il fatto che, come ben sai, la maggior parte "dell'informazione" in Italia vive di sensazionalismo e falsità; servizi di questo tipo servono solo a creare baraonda di indignazione e audience. Nel tuo caso così come per altri tuoi colleghi, la risposta è stata quasi fulminea e giustamente avete spiegato per filo e per segno come stanno realmente le cose... e ai media tradizionali questa cosa fa piacere perchè se ne parla e si fa pubblicità al Telegiornale. Più se ne parla e più la notizia circola...e ci saranno tanti altri servizi come questi, perchè indipendentemente dal modo in cui vengono trattati, solleticano l'attenzione del pubblico più giovane e non, ed il gioco è fatto! Hanno raggiunto il loro obiettivo. Si sa che l'argomento Gaming/Ragazzi/Social Media è un argomento che scotta, di conseguenza ne parleranno sempre e comunque in maniera distorta e come in questo caso, inviteranno sempre personaggi dalla dubbia qualità intellettuale per rincarare la dose, perchè sanno che avranno sempre un numero crescente di ascolti. Come dice il detto: "Fa più strada una menzogna, di una santa verità" Per fermare questo scempio, occorre che in massa denunciamo la cosa, per falsa informazione. Questo può essere utile. Complimenti per il video ;)
conosce così bene ciò di cui parla che l'inizio è in contrasto con la fine, infatti subito parte dicendo che l'uso dei social non può che sfociare nella dipendenza ma alla fine lui stesso dice (anche se per motivi lavorativi) che li usa. come se lui fosse immune ma i giovani sicuramente diventano dipendenti
Avevo letto che in Cina mi pare o Corea, mettevano il limite di orario, tipo tre ore, al giorno per roba come fortnite.. io gioco tantissimo a 37 anni. Ma leggo altrettanto. Per me in Italia c'è qualcosa da fare col gioco d'azzardo che ha chiaramente un lato di dipendenza forte a tutte le età
È in Cina, è una legge che impedisce ai minori di giocare durante la settimana e gli viene permesso solo nel weekend di farlo, e solo per tre ore, ma va be, non me ne stupisco, è una dittatura, poco da fare
19:30 o mio dio stai parlando di me come sicuramente di tantissimi altri: sono un ragazzo di 20 anni, amo i videogiochi perchè lì posso vivere delle storie che non potrei vivere nella realtà, sono anche un grande amante di sport (e sicuramente sono più "drogato" di sport che di videogiochi), leggo (soprattutto manga) e ho degli amici con cui esco, gioco di ruolo, faccio sport e vivo esperienze e...sì, ESISTO, come ne esistono tanti altri come me!
Il web fa male ai giovani. Compiuto il 30esimo, 40esimo o quello che intendono loro "non piu giovane" si ottiene il power up e si diventa immuni al web.
Penso che ormai tutta la comunità di videogiocatori e non, compreso il sottoscritto, abbiano smentito tutto quello che ha detto questo signore. Tuttavia io vorrei far notare un semplice dettaglio che mi ha inquietato molto. Il signor Cangini è un senatore al Governo! Voglio dire ma cosa vogliamo fare se i nostri politici hanno come priorità delle leggi contro i videogiochi o qualsiasi altra “moda”(ricordiamoci del caso dei fumettacci come Splatter) e fare pubblicità ai loro sprechi di carta che loro definiscono libri? E non aggiungo altro perché la lista sarebbe lunga.
Prepariamoci raga! In futuro sulle scatole/confezioni di Consol, Videogiochi e PC ci sarà scritto: "Il Web Nuoce Gravemente alla Salute", "I videogiochi danneggiano te e chi ti sta intorno"... Proprio come sulle sigarette! Ahahahahahah! Servizio trattato da gente che non sa NIENTE...
Forse è un discorso un po' qualunquista, ma mi viene da pensare che la cosa peggiore di tutto questo sia che questo senatore fa parte di Forza Italia, il partito che per un ventennio ha completamente devastato lo stato sociale di questo paese, che ha tolto fondi alla scuola, all'università e soprattutto alla sanità. Perché anche ammettendo che i videogiochi e internet rappresentino esclusivamente una "via di fuga" per persone che non sono in grado di avere rapporti sociali normali, la soluzione migliore per contrastare questo fenomeno sarebbe stabilire un sistema di salute mentale di base, oppure potenziare il sistema scolastico in modo tale che questi casi problematici vengano individuati e trattati opportunamente da insegnanti e psicolog* adeguatamente format*. I quattro governi di Forza Italia (ma anche tutti i successivi) hanno spinto nella direzione opposta a tutto questo, tagliando sistematicamente la spesa pubblica in tutti questi settori senza mai scalfire assurdità come i 68 milioni di euro al giorno (oggi diventati 100 grazie alla guerra) in armamenti. La cosa più insopportabile quindi non sono nemmeno i dati scientifici decontestualizzati, le generalizzazioni e l'ostinata incompetenza nella stessa materia di studio, ma le tirate paternalistiche di chi è direttamente responsabile dell'inferno in cui vivono i giovani italiani e da cui cercano presumibilmente di fuggire (sempre prendendo per buona l'ipotesi per cui internet rappresenti solo quello, e così ovviamente non è). Inferno che non deriva nemmeno unicamente dalle già gravi condizioni economiche e sociali, ma anche dai modelli di comportamento (mascolinità tossica, patriarcato, eteronormatività, abilismo ecc.) che spingono chi non riesce a conformarsi al tessuto sociale a vivere i propri interessi e le proprie particolarità in solitudine. Questi signori non hanno mai fatto nulla per contrastare tutto ciò. Non hanno mai fatto nulla per rendere le scuole italiane (specialmente medie e superiori) un posto più vivibile per chi, a prescindere dai propri interessi, non ha skills sociali sviluppate, ha bisogni speciali o è semplicemente diverso, oltre ovviamente a propagandare i modelli più tossici attraverso le tv Mediaset durante i vent'anni di Berlusconi. Anche nei confronti degli stessi casi problematici, il discorso trasuda di victim blaming: non riesci a relazionarti? La tua vita fa schifo? La colpa è solo tua che non sai vivere, il contesto è solo un contorno. A margine: ci sarebbe anche da arrabbiarsi per il fatto che questo signore sta lucrando diffondendo falsità a proposito di persone davvero bisognose di aiuto e di supporto, oltre che nei confronti di tantissime altre che vivono i propri interessi in maniera assolutamente sana, divertendosi e mettendo in moto il cervello (i fenomeni che dicono che i videogiocatori hanno il QI basso li vorrei vedere fare una partita a un qualsiasi videogioco).
Non commento quasi mai i video contro questi servizi. Ma vabbé. Questa gente è la classica gente che prende la denominazione di 'boomer', magari non giocano ai videogiochi o fortnite (dato il pezzo iniziale), ma poi li vedi lì con il telefonino in mano su facebook ad attaccare gente a caso e dire 'quando c'era lui' Poi quando parla di 'drogati' mi sale l'ulcera... Io sono un tabagista, non in maniera assurda, ma la reputo droga a tutti gli effetti. Anche la caffeina. Comunque il web, e lavoro come web developer, fa statisticamente più male alla fascia d'età 50 in su. Ironicamente i 'giovani' hanno più dimestichezza del web e sanno in cosa consiste. Scusate lo sfogo :-(
Disclaimer da mettere all'inizio di ogni trasmissione televisiva: La televisione fa male ai giovani, ma in realtà anche un po' a tutti. Perché non lo fanno? Capiamo..
Sul discorso dei contatti, se tu parli solo online e quella persona con cui parli e giochi non la vedi non è la stessa cosa di una conoscenza di persona, su questo ha ragione il signore preso in causa. Un’amicizia si costruisce frequentando quella persona e conoscendola a fondo, cosa che online non puoi fare completamente.
La mentalità con cui il TG1 affronta questi temi è ridicola. Per loro basta portare l'esempio di un dipendente da videogioco per poter dire che i videogiochi sono sbagliati. Secondo questo ragionamento anche lavorare è sbagliato in quanto effettivamente esistono persone che sono dipendenti dal lavoro tanto da rovinare i rapporti con le loro famiglie. Per non parlare delle persone dipendenti dal sesso. Tutte le persone dovrebbero dunque smettere di farlo? Forse sì, almeno non si correrebbe più il rischio di far nascere altri Andrea Cangini.
Io ci sono cresciuto con i videogiochi e vedere la disinformazione su questo argomento mi disgusta, non si sono mai informati più di tanto e pretendono di sapere, facendo di tutta l'erba un fascio. Tante persone giocano eppure hanno una famiglia, escono, ecc... Menomale che non guardo mai la TV, che è il vero pattume, e diffonde disinformazione, poi danno sempre la colpa ai giovani.... 😂
La ricerca in Italia è allo sbando da decenni, facoltà costrette a promuovere anche gente che non lo meriterebbe perché altrimenti il dipartimento viene chiuso... Le scuole sono ferme a metodologie antiquate, spesso con insegnanti che hanno scelto quella professione come ultima spiaggia e non come vocazione... Però i problemi sono i videogiochi, magari gli stessi videogiochi che mi hanno insegnato le basi di inglese che oggi mi sta permettendo di lavorare, a differenza delle scuole, in cui durante tutto il percorso si formazione non c'è stata una lezione di inglese perché finivo sempre in corsi di francese! Ma no, i ggggiovani... Ma per cortesia! Mi sembra come quando avevo una associazione sportiva ed ogni volta che cercavo di organizzare un evento mi venivano sempre messi i bastoni tra le ruote, mentre quando lo facevano altre società avevano i loro bandi costruiti ad hoc per l'occasione, poi però "i giovani non hanno voglia di fare niente"! E uno non si dovrebbe inalberare!
“Salve a tutti ragazzi, oggi siamo qui per una reaction a questi video istruttiv… COMICO in live!” Ecco come riassumerei questo servizio… il problema sono le persone, non i social. Pagliacci 🤡
La demonizzazione dei VideoGiochi è vecchissima, roba dello scorso millennio. Per il resto il Senatore è di Forza Italia e non serve aggiungere altro mentre la Rai usa filmati tratti da VG spacciandoli per fatti reali 🙄
in primis un hikikomori è sovvenzionato dalla famiglia, quindi deve anche permetterselo di essere un hikikomori, un altra cosa che a questo (specie) senatore sfugge, è il fatto che molti giochi anche famosi, non vengono doppiati in Italiano, proprio perchè non c'è tanto mercato, in Italia, io vivo in Germania è posso garantire che molti giochi o anime che in Italia sono con i sottotitoli, in Germania vengono tutti doppiati....però in Italia li vendono allo stesso prezzo...quindi senatore si concentri su queste cose, invece di sperare cavolate a salve..... vi auguro una buona Pasqua a tutti, mi iscriverò al canale.... sei molto simpatica.... :-)
L'altro giorno mi è capitato di vedere una vecchia intervista del muschio selvaggio ad Andrea Presti e diceva che non aveva vita sociale perché dedicava gran parte della sua giornata al bodybuilding, quindi secondo la logica di questo servizio anche lui ha problemi e va aiutato immagino.... secondo me chi ha problemi gravi è la gente che si sente in diritto di imporre un modo "giusto" di vivere la vita, il mondo della TV in primis ma anche tante persone che purtroppo conosco personalmente, bravissima Sara comunque
Lo sapevo che non dovevo iniziare a videogiocare! Adesso la mia vita è rovinata, non è vero che puoi smettere quando vuoi, diventeró come quelli che negli anni'80 si facevano di eroina! Questo è il messaggio che vuole far passare questo "signore"... Generalizzare e fare cattiva informazione
dopo un anno dal video (ho iniziato a recuperare i tuoi video solo ora) sono qui e che dire... un servizio fatto da una cazzata dietro l'altra, alcune perché sono semplicemente false, altre perché "lo fanno i gggiovani" e invece è un qualcosa di generale... la rai ci sta abituando bene
Per contestare le tante cavolate che hanno detto in questo servizio, vorrei prendere in considerazione l'intervista che fece Everyeye al ministro della cultura riguardo al mondo videoludico, ai suoi pro e ai suoi contro; alla domanda se i videogiochi possono essere utili nei confronti dei giovani, il ministro ha risposto in modo positivo a riguardo, perché alcune opere possono essere una fonte culturale in quanto sono ambientati durante epoche storiche (la saga di Assassin's Creed, Ghost of Tsushima, ecc.) , e proprio per questo motivo vorrebbe persino prendere in considerazione la cosa per il bonus cultura dato ai ragazzi che compiono 18 anni.
Confermo, so che sembra una cavolata.....Ma alla verifica della rivoluzione americana presi 8 solo leggendo 1/2 volte. Ps:Ho platinato Asassin's creed 3 2 volte.
E vorrei precisare che a giudicare è la stessa generazione che ancora adesso si zombifica da sola davanti alla TV, che, notoriamente, induce alla passività e all'isolamento sociale in un modo che nemmeno lontanamente un videogioco può attuare. Se pensiamo che pokemon riuscì a creare connessioni sociali via cavo già con le vecchie console per spronarti a incontrare altri giocatori, fa ridere questo accanimento sui videogiocatori.
Da laureando in neuroscienze con 1 anno di tirocinio al serd ho il disgusto totale verso questo servizio. Mi sarebbe piaciuto essere stato in studio per poter rispondere a tutte le stronz*te che ha detto.
Che poi la cosa che fa piangere è che ci saranno migliaia di persone che vedendo questo servizio pensano: "ah finalmente qualcuno che parla dell'argomento ci voleva un bel serviziodove si mettono i mostra le cose come stanno" imbarzazzante
19:00 ma il punto è che si, esistono gli Hikikomori in italia. ma sta gente banalizza la loro esistenza dando la colpa ai "videogiochi" e non alla società che li abbandona. E invece di offrire alle persone un servizio psicologico GRATUITO propongono aria fritta come regolamentare i videogiochi. Guardano il dito ma non la luna.
Caro senatore, mi dica un po', e delle macchinette dei video-pocker che cosa mi dite? Ah no! Quelle non possono essere ne toccate ne nominate.......... PERCHÉ LO STATO, ANZI, L'APPARATO POLITICO CI MANGIA SOPRA, OVVIAMENTE!!!!!!!
Servizio per "discutere" sui videogiochi, ma alla fine è sempre e solo un pretesto per dire: "i videogiochi sono il male". Si fa passare sempre il messaggio che i videogiocatori sono potenziali (anzi certi) criminali. Non si dice mai: "giocare troppo fa male", ma: "ma chi prova in videogioco entra in un tunnel senza via di uscita", esattamente come per la (0(4 del titolo del libro. Queste cose mi fanno incazzare non poco. Ovviamente tutto senza contraddittorio.
Ah sempre meglio 😢😢 giornalisti e politici che dal alto del loro potere sentenziano. Poi alcuni volti politici visti qui nn è che cmq. abbiamo un autorevolezza così immacolato, basta vedere come sono stati da politici. Quando nn si conosce bene qualcosa, fino nel profondo, è troppo semplice pontificare ma ... ... ...
Ma la piantate sono i professionisti dell'informazione loro sono pagati i milliardi dalla brava gente che vuole che le persone siano oggettivamente e sufficientemente informate senza alcun tornaconto personale di sorta (se vabbè complotto)
@@h.ope.9500 Appunto professionisti dell'informazione non psicologi o addetti. Poi io nn ho mai parlato di nessun controllo. Poi visto che ho trattato in n psicologia anche la parte di social nella società moderna dicevo su quello ...
@@lucianoscaramuzza guarda che ero ironico, sono i primi a essere di parte in base a chi li finanzia figurati stai ben certo che parlano di qualcosa sono di parte non fanno mai informazione imparziale. Comunque a quei livelli di servono di psicologi di spessore elevatissimo per costruire i servizi stai pur certo anche di quello
Quello che personalmente mi ha fatto molto rabbia è che, utilizzando questa becera strategia comunicativa dove si è puntato il dito contro i giovani, si è persa l'occasione di parlare di qualcosa di serio ed importante. Generalizzare non è possibile, c'è una differenza tra un videogioco creato con un intento creativo, ed uno creato con meccanismi di gamification costruiti ad hoc per dare dipendenza. C'è differenza tra un'esperienza single player ed una multiplayer. C'è una differenza tra soddisfare un bisogno come superare una sfida o ottenere la gratificazione derivata dall'esperienza artistica e spegnere il cervello, giocando in modo ripetitivo quasi fosse un rosario. L'intrattenimento elettronico è talmente vasto che non si puo piu essere generalisti, perchè in questo modo si nascondono i problemi reali. Affrontare i problemi in questo modo legati ai videogiochi equivale a dire che "mangiare cibo fa male" perchè esistono patologie legate alla malnutrizione. E' semplicemente deplorevole che quanto appena visto possa essere solamente avvicinato a "giornalismo". Piccola parentesi sull'effetto cocaina: la cocaina come molte droghe amplifica l'effetto di neurotrasmettitori gia presenti nel nostro corpo. Nel caso di specifico, la molecola è la Dopamina. Dire che giocare ai videogiochi è come la cocaina per l'effetto dopaminergico equivale a dire che qualsiasi attività che dia soddisfazione sia paragonabile alla cocaina, (compreso leggere e fare sport) e da un punto di vista sensoriale è vero, ossia l'effetto percepito è lo stesso in quanto, come detto prima, la Cocaina lavora appunto per potenziare l'effetto della dopamina. Come funziona però la cocaina? La cocaina in poche parole impedisce quello che si chiama il "recap" del neurotrasmettitore, ossia impedisce alla dopamina di tornare indietro, rimanendo per più tempo connessa alla cellula. Questo effetto crea con l'abuso una desensibilizzazione della cellula verso l'informazione di piacere, creando irritabilità e dipendenza psicologica nel soggetto che ne fa uso. Per quanto se ne abusi, i videogiochi potranno si dare un piacere molto elevato simile alla cocaina, ma non potranno mai causare i danni strutturali che la mancanza di "recap" procura alla cellula. I danni della cocaina sono permanenti, quelli di un abuso dopaminergico no. Sarà capitato a tutti noi di stare in frenesia per un videogioco, ma nella maggior parte dei casi prima o poi quell'effetto svanisce. E' proprio per questo motivo che soggetti senza disfunzioni psicologiche possono chiudersi per settimane in un gioco o un attività, vivendo un'esperienza simile all'effetto della cocaina, ma poi uscirne senza conseguenze ed avere una perfetta vita funzionale. Molte aziende videoludiche hanno capito benissimo questo funzionamento e per tenere incollato il più possibile il giocatore creano sistemi di reward appositamente a questo scopo, ossia non far smettere mai l'utente di giocare. E QUESTO è il problema che mi sarebbe piaciuto venisse affrontato. Questa tendenza dei lootbox e delle daily, tipica dei giochi mobile, rischia di avvicinare sempre di piu il videogioco al gioco d'azzardo, creando esperienze di gioco volatili e consumistiche piuttosto che contenuti artistici e definiti.
Non nego che ci siano fatti negativi con i videogiochi (tipo, anch'io trovo veramente triste la questione dei bambini al ristorante con lo smartphone) però odio veramente dal profondo che nessuno in televisione parli mai bene del fattori positivi di videogiochi e social, mettono solo m***a su m***a solo per farsi vedere come eroi di un inutile crociata (come il caso del nostro amico qui sopra) o trovare un capro espiatorio per determinati comportamenti (e qui la colpa è dei genitori, che non sanno fare il proprio lavoro e trovano scuse sulla propria negligenza). Nessuno parla dello sviluppo della fantasia, la crescita e le storie che riescono a suscitare i videogiochi (per me potrebbero essere FF7 Crisis Core, Undertale, Life is Strange, Dragon Age ecc) o la compagnia, i ricordi e le nuove conoscenze che possono creare (o un sacco di bei ricordi di io e mio fratello che giochiamo insieme a RE6 o Little Big Planet, uguale con i miei amici) senza contare che è proprio grazie ad essi e poi ai social che ho potuto conoscere persone splendide e amici fantastici con cui condividere i propri interessi (il Games Week di Milano non me lo scorderò mai, in quanto ho incontrato tantissimi amici del web dal vivo, e anche l'abbraccione che mi hai dato mi ha reso davvero felice Sara
Questo Signore non sa quel che dice non ha idea di quanto i videogiochi siano un modo per socializzare sono un punto in comune tra più persone così come può esserlo un libro, uno sport ecc. E non è detto che un videogiocatore faccia solo questo dalla mattina alla sera. P. S. GRANDISSIMA KURO CI VEDIAMO AL COMICON (ESEMPIO DI SOCIALITÀ DEL MONDO VIDEOLUDICO DOVE FARSI DEGLI AMICI O ANDARCI CON LORO) 💪
Inverecondo……obbligati a pagare il canone RAI per vedere e sentire cose simili ! Nel web e nei videogiochi io scelgo cosa vedere e sentire..,…evidentemente si stanno accorgendo che tra 10/20 anni purtroppo molte persone che lavorano in tv saranno a spasso……. PS: Caro Ministro mi “conforta” veramente molto sapere che lei è uno dei responsabili dell’istruzione in questo paese.
Io nel lontano 1986 ( più o meno ) avevo il Comodorre 64 e l'Atari, quindi è un bel po' di generazioni che questi oggetti sono nelle nostre case e siamo sopravvissuti bene, comunque fosse per me farei un disegno di legge per mandare a zappare questo signore che ha due braccia belle robuste proprio strappate all'agricoltura.
4:33 Cangini: "Sono in crescita vertiginosa da quando le console dei videogiochi sono entrate nelle stanze dei nostri figli!" Quindi sta parlando del 1977 quando l'Atari 2600 è entrata nel commercio europeo, quindi probabilmente anche nella sua di stanza visto che aveva 8 anni!?
La dopamina è 1 neurotrasmettitore che viene rilasciato nel cervello in concomitanza di: apprendimento, lettura, alimentazione, sport, meditazione, sesso, droga e gaming. I circuiti della dopamina sono diversi. Nel gaming sono sollecitati dall’anticipazione del feedback e dall’apprendimento. L’aumento di di dopamina per assunzione di droghe è migliaia di volte superiore a quello del gaming. Il solo aumento di dopamina non è indicatore di una dipendenza.
Il gaming problematico o abuso di gaming è un problema che interesserebbe il 3% della popolazione mondiale. La ricerca ha dimostrato che l’abuso di gaming è provocato da una frustrazione di bisogni motivazionali (competenza, autonomia, socializzazione) nel contesto sociale, famigliare o nel gruppo dei pari. I videogiochi non sono la causa, ma rappresentano uno strumento di compensazione in caso di disagio. Eliminare il gaming dalla vita di chi abusa senza capire la radice del problema crea il rischio che questo si manifesti a posteriori in altri modi.
A Novembre 2021 su Twitter è emerso da uno scambio tra ricercatori che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito il Gaming Disorder tra altre patologie a causa di pressioni politiche ricevute dalla Cina, ma la stampa italiana non ha mostrato interesse per la notizia.
Il problema degli hikikomori può sovrapporsi ma non coincide con il gaming problematico, tanto che il contatto online è ritenuto da alcuni esperti un fattore protettivo nei casi di ritiro sociale, in quanto rappresenta un margine di apertura con il mondo esterno.
Questo commento è da fissare assolutamente in alto a tutti i commenti! Dottoressa complimenti!
@@violanicolucci9161 Deci e Ryan forever
Guardando questo "servizio pubblico" i miei neuroni si sono divisi in due schieramenti per poi lanciarsi gli uni contro gli altri tentando il suicidio.
Purtroppo erano dispari, e se n'è salvato uno. Che resta comunque più di tutti quelli presenti in quello studio 🤡
Evidentemente non hai mai visto Zelig e quindi non sai che ormai è appurato che gli uomini (sesso maschile) possiede 2 neuroni di norma uno che lavora e l'altro che lo cerca disperatamente, quindi il fatto della divisione in schieramenti la ritengo un evento molto lontano dalla realtà considerando che la battaglia si è svolta con solo 2 combattenti
Lol questa me la segno
Capolavoro!
C'è una serie di inesattezze psicologiche, (neuro)scientifiche e statistiche a dir poco allarmante, ne cito solo alcune che mi son saltate all'orecchio.
4:50 questa si chiama correlazione e chiunque abbia fatto un anno di università in qualunque disciplina scientifica dovrebbe aver imparato che "correlation is not causation"; due fatti del tutto indipendenti possono essere correlati se i dati seguono lo stesso andamento (anche inverso), ma ciò non significa che l'uno sia causa dell'altro. C'è un sito molto divertente che si chiama "spurious correlations" che mette a confronto dati tra loro assurdi, ma correlati, es: il numero di persone che affoga nelle piscine è correlato al numero di film in cui appare Nicolas Cage, oppure c'è una fortissima correlazione tra il consumo di formaggio pro capita e le morti per soffocamento con le coperte del letto.
5:20 esistono diversi tipi di test del QI, ed ognuno ha i suoi limiti, in letteratura di psicologia dello sviluppo è ampiamente analizzato l'uso che è stato fatto nella storia di questi test e dei loro problemi socio-culturali. Il concetto stesso di QI e di intelligenza è ampiamente dibattuto, ma soprattutto varia nel tempo e nello spazio (motivo per cui è spesso molto difficile analizzarlo con un test, se non per un dato estremamente specifico, come ad esempio la logica matematica o grammaticale).
11:30 lo stesso esempio di errore di correlazione avviene con il "caso" di questo "giovane", in cui vengono esclusi TUTTI gli altri elementi clinici dei suoi problemi per parlare unicamente di come ciò fosse in rapporto a internet e videogiochi e quindi a causa di ciò, laddove potenzialmente è solo il sintomo di ben altri disagi (banalmente: qui si sta dicendo "sono depresso perché gioco tutto il giorno" anziché "gioco tutto il giorno perché sono depresso", che è una differenza fondamentale).
Ad oggi non ha nessun senso distinguere tra vita "online" ed "offline", e ad esempio in un manuale proponevano il termine "onlife", giacché bisogna capire che nello spirito del nostro tempo non si può più pretendere di avere una così netta demarcazione tra la vita "reale" e quella "connessa" ad altro. Forse il grande politico non ha mai studiato Leon'tev e la sua definizione di "organo funzionale". Ad esempio Internet è in grado di sostenere e potenziare le abilità umane, fino al punto da diventare una sorta di organo alternativo del nostro corpo e del nostro vivere quotidiano. Che si possa farne un abuso è triviale, così come si può abusare di qualunque cosa e ricavarne un danno.
A me personalmente spaventa molto sentir parlare di "governare" e "regolamentare" il fenomeno ad opera di ricchi settantenni che discutono di cose che non conoscono e non capiscono.
Quelle sono formule del demonio
Grazie
La verità è che se ci fosse la dipendenza da libri, e una persona si chiudesse in casa a leggere dalla mattina alla sera nessuno direbbe che ha problemi. Solo quando c'è qualcosa di "nuovo" c'è il "problema da risolvere"
È letteralmente Madame Bovary, ma questa gente non lo sa che se c'è Madame Bovary il problema non sono i libri, ma il rapporto fra il lettore e i libri
Ma esiste io l'ho fatto in adolescenza
Quando ero piccolo anche se raramente si sentiva parlare di gobba o problemi alla vista dovuti alla lettura... Poi sono arrivati i computer e le cose sono cambiate 🤷
Secondo me se lo facessimo ce qualcuno già lo fa, ci direbbero comunque che siamo dei pazzi
Daniele, parli di don Quixote? Il pazzo della Mancha perché leggeva e leggeva romanzi di cavalieri fino a credersi uno di loro? (1605) Il problema non sono i libri. E credersi cavalliere. Il problema non sono i giochi ma chi possa perdere il rapporto con lo reale (per mancanti vincoli con gli altri, per problemi di salute mentale, per carenze sociali o in famiglia)
Mi piace che il fratello Andrea qua indichi "la cultura asiatica" come un unico grande agglomerato socioculturale, come se il continente asiatico non avesse al suo interno una quantità incredibile di sfumature etniche, religiose, comportamentali e potrei andare avanti all'infinito. Un discorso che inizia, continua e finisce all'insegna della più pura e ignorante generalizzazione. Avanti così.
senza considerare che anche generalizzando come hanno fatto, non tengono conto del fatto che la maggior parte di quei giochi asiatici di cui si parla, in occidente non ci arrivano proprio a causa delle differene culturali tra occidente e oriente
Un pochino razzista
Io a inizio pandemia ho comprato animal crossing e una mia amica d’infanzia mi ha inserito poi in un gruppo di giocatori, cosa che mi ha portato a conoscere le due persone ora più importanti della mia vita: la mia ragazza e la mia migliore amica. Queste persone non capiscono quanto cazzo i legami su internet siano veri e non solo, creano morbosità sul volersi incontrare dal vivo, divertirsi e uscire come mai mi verrebbe se fossimo obbligato a uscire ogni sabato sera
Io la mia ragazza l'ho conosciuta su internet e siamo insieme da anni. Allora io e te stiamo sprecando tempo, amico mio, molto meglio guardare la TV, vero? :D
Nessun riferimento a "ai nostri tempi si andava al campetto con gli amici", Sadge
C'era , ma era criptato. Si è trattenuto dal dirlo proprio perchè sapeva che avrebbe invalidato ancora di più il suo discorso già patetico.
@@ShinryuZensen più marcio di così... fatto 30 facciamo 31
15 anni, gioco con i videogiochi e vado anche al campetto. Signori basta e avanza
Da psicologo e da Game Director trovo tutta questa ignoranza assolutamente disgustosa. Farò io richiesta per andare a parlare al TG1 a fine anno... Se vorranno dare spazio a un'opinione un pelo più informata (ne dubito).
La prima domanda che mi verrebbe da porre a questo cialtrone è... Ma se tutti questi milioni e
milioni di persone hanno un così forte bisogno di estranearsi dalla realtà, forse forse la realtà che la sua generazione ci ha lasciato in eredità non è così idilliaca come vuole farci intendere. Secondo me è semplicemente un evoluzione della nostra civiltà, ascoltando qualcuno dovremmo passare la vita solo ad andare al lavoro, sposarci e fare figli io credo che arriveremo ad un punto dove la tecnologia ci offrirà maggiori possibilità che la realtà, esistesse un mondo alla "ready player one" mi ci butterei senza pensarci due volte.
in un distopico non vorrei entrarci tanto, solo se avrei i soldi per stare lontano dalle baraccopoli hahahah
@@albemezzanotte6635 No dai intendevo solo la parte virtuale :D
È interessante pensare che Cartesio nel 1600 inizia ad accarezzare queste tematiche, poi riprese da tanti altri filosofi e sublimate alla massa attraverso la trilogia di Matrix. Sono secoli che l'uomo fantastica sul separare l'esperienza fisica da quella neurale.
Non penso che sia un cialtrone perché preferisce il "mondo reale" da quello virtuale. Molte persone si buttano troppo nel virtuale perché purtroppo non riescono a vivere la vita nella realtà.
Io sentendo queste trasmissioni muoio dentro perché sto scrivendo una tesi intera di come i videogiochi possano essere utili per educare, migliorare l'apprendimento ecc... Fonti che smonterebbero ogni suo piccolo spazio. É quasi un anno e mezzo che combatto portando fonti e studi che dicano la verità e poi sento questo é devastante
Io sto strutturando ora un gamification plan nel mio lavoro.
Ignora sto servizio e continua con la tua tesi. 😉
@@robertovoce5545 ti ringrazio anche perché io di fonti a supporto ne ho a secchi loro mi paiono poche
@@DarkstarsMalfoy9525 infatti, dice tanto "lo dicono gli esperti" ma poi non porta nessuna fonte e non cita nessuno studio scientifico
@@user_0402 esatto onestamente lo prenderei solo per smontargli ogni singola fonte
@@tiziano77 guarda come la mia ce ne sono a tonnellate é che semplicemente vengono ignorate perché non fa comodo
Fra poco ho sessant’anni, da quando ne avevo 18.. primi videogiochi, computer, console sempre in rete da quando sono nate le prime pagine web fatte a mano in HTML e per divertimento/hobby mi sono messo a creare siti da zero proprio in quel linguaggio. Fino ad arrivare ai giorni nostri dove continuo ad usare pc, ps5, obs, ecc….Eppure non sono dipendente… lavoro, ho una vita …. Sono strano io? 🤣🤣🤣
@Quantistic Patrick si si, lo so… era solo ironia 🤣
Ma tu non sei giovane, per fortuna sei fuori pericolo
Sei un tossico di dopamina per la Rai 🤷🏼♀️
Il governo veda dei problemi più seri che ci sono in questo paese. Per il resto condivido, se uno esagera è per problemi già pre-esistenti. Ho 40anni gioco ai videogiochi, leggo, esco.....non fumo. Sto meglio di quell'essere che parlava nel video. Che poi è 1. Una pubblicità ad un libro che spero venda max 3copie 2. La classica guerra a qualcosa che neanche si conosce che fanno quelli per il quale il mondo non dovrebbe mai essere in continua rivoluzione. Se parli di qualcosa prima dovresti conoscerla, non blaterare per sentito dire
Io ho smanettato col Vic20 ed i suoi fatidici quadernetti 😂
La dipendenza dai videogiochi esiste da 40 anni, cioè da quando uscì il primo cabinato di Pacman, la dipendenza in se non è un problema, cioè se la realtà non facesse tanto schifo, nessuno si rifugerebbe in un mondo virtuale.
Ricordo che in questi anni si parlava dei videogiochi come un modo per tenere i riflessi alti e la mente costantemente attiva. Ora siamo tornati ai discorsi che si facevano ai tempi di GTA 4
P.S.: ho lavorato come educatore in alcune scuole elementari e a me è parso che i bambini di questa generazione siano assurdamente svegli.
Per quanto riguarda quell'uomo, il non uscire di casa, il ritiro sociale, il sonno irregolare, sono sintomi che si possono collegare anche ad una depressione... Lo sviluppo di dipendenze è una conseguenza o un fattore che crea stagnazione in questa situazione preesistente, non il contrario... Questi uomini stigmatizzano qualcosa che è facile da manipolare nelle menti dei più grandi come i videogiochi (perché molti adulti già hanno dei pregiudizi a riguardo o non li conoscono direttamente) e li usano per mettere in ombra problematiche molto più importanti come quelle della cura della salute mentale (cosa che in Italia è quasi inesistente) e far parlare solo dei "terribili videogiochi che corrompono i bambini e rovinano il mondo"... Detto ciò, social e videogiochi sono a tutti gli effetti parte della vita degli individui e vanno trattati con la stessa serietà che usiamo per trattare le problematiche nel "mondo reale", servono quindi regolazioni e monitoraggio da parte dei genitori soprattutto per i più piccoli (come in ogni cosa, del resto)
"I giovani sono dipendenti, i giovani non riescono a staccarsi. Ecco un servizio su un giovane ragazzo che cerca di guarire dalla dipendenza":
Uomo adulto brizzolato.
Ok.
A me quel servizio ha fatto spavento. Il tizio sembrava recitare un copione, totalmente inespressivo e assente dal punto di vista psicologico, pressava tantissimo su questo rivoluzionario sistema dell'"arte d'amare" che lo ha trasformato nel marito/genitore perfetto che taglia le cipolle. Piatto come un tavolo di marmo, zero entusiasmo per la propria esistenza.
“Cocaweb, una generazione da salvare”
[…]
“Io fumo ma lo so che fa male”
Salvati da solo grazie 😅
Sinceramente può anche non salvarsi.
ti sei persa la frase peggiore: "uso che non può che degenerare in abuso".
è una frase così sbagliata che non saprei da dove iniziare per criticarla.
Anche a me questa frase mi ha fatto accapponare la pelle 🤦🏽♂️🤦🏽♂️🤦🏽♂️
Il senatore deve pubblicizzare il suo libro, il disegno di legge per essere approvato deve essere discusso molto nelle commissioni, fare degli eventulai emendamenti per poi passare all'altra camera, tutto questo in un parlamento dove ormai si approva tutto quello che sforna il governo tramite i decreti legge, che sono rapidi, e a suon di fiducia. Credo sia impossibile che il politico non lo sappia, lo ha fatto esclusivamente per un tornaconto personale in termini mediatici, siamo a fine legislatura, che termina a settembre e il governo e la maggioranza si stanno scannando per approvare tutta una serie di leggi e riforme, non hanno proprio il tempo di mettersi a bloccare i pochi mesi rimasti prima delle elezioni il parlamento per una cosa che non interessa a nessuno. Quindi non preoccupatevi, è solo fuffa.
Per me i giovani, se veramente hanno più problemi psicologici rispetto al passato, è dovuto alle mancanze durante l'infanzia e l'adolescenza degli adulti al loro fianco. Mi sembra strano che siamo noi gli stupidi visto che ora bisogna avere la laurea per fare qualsiasi cosa 😳
Se la laurea non serve devi fare la scuola adatta, una scelta che fai a 13 anni...
E che spesso e volentieri non puoi fare tu consapevolmente, perché sei circondato da voci che pubblicizzano aggressivamente la fantomatica validità assoluta della ormai decaduta università.
La troppa tecnologia ha anche effetti negativi sulla salute. Il QI è in declino dagli anni 90 purtroppo. Quando vedi un dodicenne che come idolo ha i milionari di instagrsm che gli dicono cosa deve fare chi deve votare e come deve vestirsi, li c'è un problema. I bambini sono spugne e di certo non sono nel periodo migliore della storia per assorbire le informazioni.
Questi discorsi li facevano ancora con la nascita della ps1, perché "dai videogiuochi il ragazzo si estranea dalla realtà e diventa violento".
Inoltre se ci sono ragazzi violenti, o con scarso apprendimento bisogna vedere anche chi ha dietro: i genitori ci sono? Li seguono i figli?. Ho esperienze dal vivo dove un bambino di 8 anni,con leggeri problemi di apprendimento, non riesce ad andare in bici e il genitore invece di aiutarlo a fargli passare la paura delle due ruote, gli ha comprato una bici con 3. Quindi i videogiochi c'entrano molto poco.
Inoltre non è che i disturbi psicologici sono aumentati, è che ci si sta rendendo conto che la psicologia non deve essere un tabù, e quindi si va dallo psicologo/psichiatra che la diagnostica. C'erano anche prima, solo che non venivano visti.
Ma più che servizio è una marchetta al libro, oggi chiunque può scrivere e pubblicare un libro, il vero problema è che questo tizio a cui mancano delle conoscenze di base sull'argomento possa parlare così sulla televisione di stato e promuovere il suo libro che per altro ha un titolo stupido che non significa nulla
Un po come i titoli dei giornali
Mi chiedo come fa ad essere lo strumento (il web, social, videogiochi, ecc) quando è nocivo solo se le persone lo usano. Lo scopo di un coltello è quello di tagliare i cibi, però può diventare l'arma di un delitto se qualcuno lo usa per uccidere. Di sicuro non è il coltello che si anima da solo e vola contro una persona
Ciao Sara, sono Barbara, ci conosciamo da anni ormai, e io sono una delle "vecchie" che giocano ancora e spero di non smettere mai! Adesso ho meno tempo ed energie per giocare.... Ma è sempre stata una bella valvola di sfogo. Questi presunti esperti non tengono conto che la cultura e i tempi cambiano, e dico per fortuna!!! Io sono una mosca bianca, alla mia età adoro la tecnologia e anche i video giochi. Credo che bisogna, però, essere capaci di gestire il tempo e dedicare il giusto alla realtà virtuale e al Real! Ti abbraccio forte, sono contenta del tuo successo!
Personalmente se mi dicono che sono dipendente dai giochi, risponderei di si. ne vado pure fiero.
nonostante ciò ,lavoro, faccio un secondo lavoro, ho amici (che non vedo semplicemente perché hanno famiglia) e ho pure comprato casa prima di tanta altra gente anche più grande di me.
mamma mia sti servizi inutili su una tv pubblica di cui paghiamo pure il canone (momento boomer, sorry)
Sei un tossico di dopamina, vergogna 🤣
6:50 paradossalmente sono proprio i giovani che leggono di più. Mia sorella quindicenne legge un sacco. Io al liceo divoravo libri. Purtroppo con il lavoro diventa più difficile perché, volenti o nolenti, la lettura è un'attività impegnativa per il cervello. Serve concentrazione che a fine giornata non si ha. Durante le ferie, infatti, mi capita anche di leggermi 2 o 3 libri nell'arco di due settimane.
Uno dei tanti motivi per cui ho smesso di guardare servizi su Tg1 e simili....
Scommetto che è anche un modo per pubblicizzare il libro di questo signore, la quale chi lo comprerà?? Forse solo quella fascia d'età di persone tra i 40/60 anni che sono i primi incoerenti nella questione, appunto a fare ditino sui social, a battibeccare su fesserie ecc.... Da prendere a schiaffi sulle mani
Un servizio che va oltre qualsiasi immaginazione. Siamo a livelli d'ignoranza e di distorsione della realtà senza precedenti.
Orwell.
Forse si sono resi conto che grazie al Web possiamo andare oltre alle stronzate che dicono al TG e non gli piace.
Long story short: è più facile vietare (e cercare di fare leggi che vietino) piuttosto che capire e promuove atteggiamenti e comportamenti positivi.
Questo servizio dimostra ancora una volta che educare è difficile e che lo deve fare qualcun altro, noi intanto vietiamo, che abbiamo altro da fare. E anche i giovani sono sistemati, avanti la prossima questione
Hail hydra
Io Kuro ora non ricordo bene in quale occasione sentii questa notizia in TV, ma si riteneva che un cervello in un videogiocatore, rispetto che in una persona dedita principalmente alla lettura, fosse molto più sviluppato in quanto il videogioco necessita di un maggiore utilizzo, rispetto alla semplice lettura. Poi ho detto non ricordo in quale occasione vidi la notizia quindi vi prego di non mangiarmi grazie 😊
e sulla scrivania sto pinco pallo c'ha lo smartphone pronto... come se anche lui non ne fosse preso da questa "pandemia digitale"
A me fa ridere il fatto che abbia detto che la colpa delle persone che stanno chiuse in casa h24 sia dei videogiochi, mica ha provato a pensare che questa chiusura possa derivare da una società in cui se sei magro o in carne o hai un difetto fisico, non derivante o derivante da un incidente che hai subito, vieni preso preso a parole tutto il giorno. Il problema principale non son i videogiochi ma l'educazione che i genitori danno e dalla società moderna che ancora non capisce che i primi problemi che un adolescente ha derivano in primis dalla scuola che viene presa alla leggera, sempre con la solita scusa delle "ragazzate" per poi finire in problemi seri. MA HEY LA COLPA E DEI VIDEOGIOHI!!!
Sapete cos'altro produce la dopamina e la serotonina, come la droga a cui si riferisce il signore nel servizio? L'attività sessuale, quella sportiva e lo zucchero tra le altre cose quindi dovremmo vietare anche queste? (Lo specifica meglio la dottoressa nel commento fissato)
Ma soprattutto, invece di pensare a chi si fa una partita a un qualsiasi videogioco per rilassarsi o divertirsi, in senato perché non aiutano il mercato del lavoro per i giovani e l'istruzione pubblica?
Finché abbiamo il livello di istruzione del 1930 solo senza l'insegnante che ti picchia col metro di legno, e quando trovi un lavoro devi imparare praticamente tutto quello che hai studiato da capo perché sei fermo a nozioni degli anni 80 quando va bene.
Poi anche l'esempio degli hikikomori, non penso sia così positivo a livello psicologico vivere in una società che ti vede solo come o un ingranaggio che deve funzionare SEMPRE al 100% o vali meno della spazzatura che trovi per strada..
E comunque Kuro il livello di violenza tra i giovani veramente è in discesa, anche grazie ai videogiochi (guarda caso), stando a quanto raccontavano i miei "ai tempi loro" succedeva una rissa ogni 1-2-3 giorni almeno, invece io in 25 anni ne avrò viste/fatte 5 in TOTALE (non vengo da una bella zona ma non è importante)
Scusate lo sfogo ma non ne potevo più
Ok questo mi ha fatto aprire. Io penso di dovere una enorme parte della persona che sono e che mi piace essere alla rete. Durante le medie i video di RUclips mi hanno insegnato come far ridere le persone, mi hanno insegnato come essere una guida e come fare molte cose, poi con i video giochi ho conosciuto tutti i miei migliori amici, con cui condivido la mia enorme passione per la rievocazione storica, hobby che sarebbe praticamente impossibile da affrontare nel modo in cui noi lo facciamo senza essersi conosciuti su internet. Possiamo sentirci e in 15 minuti siamo in un bosco in divisa a cucinarci della roba da mangiare. Vorrei sentire quanta altra gente è mai riuscita a fare una cosa del genere senza internet. Prego.
Effettivamente dovrebbero perorare le loro parole con dei numeri...altrimenti chiunque può dire qualsiasi cosa. Hai detto una cosa giustissima: se hai dei problemi cercherai delle vie di fuga...direi meglio un videogame che la droga/alcool penso. Anche io, come te, ho conosciuto una camionata di gente con cui ancora ho degli ottimi rapporti e condiviso delle esperienze eccezionali. Mi è capitato un sacco di volte di entrare in game lasciando il pg immobile per chattare o parlare con gli altri.
Pensassero a salvare il paese i politici...
Ti meriti il mi piace solo per l'imitazione che hai fatto a 21:42 xD
mi ha distrutto i timpani XD
🤣🤣😂😂
Ormai ho superato i 36, giochicchio ancora quando ho tempo, e adoro leggere. Il messaggio che sta passando il tg1 in quel servizio è identico a quello che ci dicevano nel 1998, non è cambiato nulla. Nei primi anni 90 il problema era Mortal Kombat, poi la PlayStation, poi Resident Evil, poi Gta, oggi Fortnite. Non è cambiato nulla, è rimasta uguale anche la tendenza, qui in Italia, a sminuire un mercato ricchissimo.
Certo che è ridicolo cosa si è disposto a fare per vendere 2 copie di un libro... Ma la cosa che fa veramente male che queste cose vengano dette da una persona che viene stipendiata da noi su una rete che paghiamo noi... Senza nessuno studio mostrato al pubblico e senza fare i nomi dei scienziati che lui millanta di aver interpellato avallando tutte le boiate che dice...
Ho 29 anni, lavoro a turni di 7 ore e mezza in una azienda metalmeccanica, ho una fidanzata con cui andrò a convivere a breve, faccio 2 viaggi l'anno, sono appassionato di calcio e di formula 1, mi alleno in palestra 4 volte a settimana, GIOCO AI VIDEOGIOCHI su ps5 e PC. Non mi sento un drogato. Non guardo la tv perché esistono servizi come questo, sennò la guarderei. Pagliaccio
Vivo in Danimarca e purtroppo mi sono persa questa perla! comunque qui si generalizza su tutto senza avere una parte che controbatte a ciò che si dice... parlo per me stessa...io sono una grande appassionata di giochi anime ho 20 anni e mi piace passare ogni tanto a fare le competitive come i miei amici online di Overwatch... basta dire che i giochi non servono e sono una droga, ci sono giochi che aiutano anche psicologicamente i ragazzi a ragionare con degli enigmi e questi ragazzi attivando i loro neuroni riescono a risolvere cose complicate che magari un boomer di 65 anni non ci sarebbe mai arrivato. Inoltre anche i giochi di guerra aiutano a muoverti in certo modo per non farti uccidere insomma per giocare bene devi mantenere sempre un certo livello di attenzione e inoltre mi ricordo che ero piccola e c'èra un gioco per Nds che si chiamava Brain Training e anche quello aiutava molto a concentrarti. Poi come dice che siamo noi una generazione "drogata" c'è mia madre che ha 47 anni e oltre il lavoro passa la maggior parte del tempo su "facebook" penso e sono sicura che almeno il 70% dei 45/65 enni usi facebook come se non ci fosse un domani quindi il problema non è solo dei giovani. E la cosa più divertente ma triste allo stesso tempo è che ci credono come degli zombie davanti ad un pc fisso senza che fossimo in grado di ragionare. Io oltre le mie passioni come tu hai la tua per l'ho streaming Kurolily... io nella vita reale faccio l'università a København e mi sto specializzando per diventare maestra d'asilo e nel tempo libero pratico sport, e la domenica mi piace stare a casa e godermi qualche serie tv Danese oppure una partita con i miei amici su genshin e parlare un pò su discord. Però secondo loro io sarei solo una drogata di videogiochi. Poi ci sono altre droghe come (I gratta e vinci, le slot machine,il bere,il fumo) gente che veramente va sulla strada per queste dipendeze, però allo stato italiano da quello che ho capito per loro i problemi sono i videogiochi, certo perchè mandare una famiglia sul lastrico con i gratta e vinci lo stato ciu guadagna, però rompono il cazzo a chi magari vuole farsi una partita oppure usare il telefono, Okeyyyyyyyyyyyyyyyyyyy
Da noia che parlano di una ricerca fatta in Norvegia sulla coscrizione militare degli anni '70(Andrea Cangini è nato il 5 marzo 1969) e la "ricerca" è del 2018(ricerca poi screditata perché altri test riportano che la risoluzione di rompicapi e multitasking è in aumento per chi è un videogiocatore).. Vogliamo poi parlare della testimonianza? Un ragazzo che a occhio e croce è un mio coetaneo e che parla dei primi approcci ai social quali messanger e la rete in generale, mi viene da pensare che come me ha vissuto i primi contatti con WoW e altre realtà che erano delle novità così calzanti per l'epoca in cui sono usciti che si ti prendevano, ma ora è molto più difficile. E come fai notare il ragazzo probabilmente aveva già altri disagi. Mi sembra di sentire quando il prete del paese dove abitavo in val di non(trentino) mi dava del satanista perchè giocavo a D&D e facevo modellismo(warhammer).
Altra cosa triste è che non studiano il perchè una persona si ritira a giocare o passare del tempo online nei videogiochi, perchè non accennano che dal 2008 al 2018 la disoccupazione tra i 15 e i 64 anni è aumentata dal 4,3% al 7,1%, che gli inattivi(per lo più ragazzi tra i 15 e i 18, o donne in maternità o altri) siano sempre sopra al 35% e che cosa devono fare? leggere solo libri e pregare? o fare altro che non si può dire se no rischio la censura? Cangini risulta come sempre ridicolo, un politicante che vive grazie a vitalizzi(e vizzi) di una casta che spero di vedere prima o poi cadere, una casta che è capace solo di veicolare l'attenzione su realtà che esulano dalla situazione attuale e servono solo a far "indignare" la massa.
Lavoro nel settore alberghiero da più di 15 anni... essendo un lavoro molto a contatto con la gente ( soprattutto nei momenti di svago) ho notato che in realta chi si sofferma di più sui social o cellulari in generale, durate la vacanza in realta non sono i giovani, ma bensì la gente anziana o di una certa età... quindi sono i giovani i problema? O l'esempio che si da? 🤔
Io effettivamente quando non lavoro mi rinchiudo in camera, ma non solo per videogiocare, leggo, ascolto musica e guardo film. Ho scelto di isolarmi semplicemente perché non amo stare in mezzo alle persone.
Queste persone che pensano di conoscere e fanno informazione sbagliata a chi non conosce questo mondo.
Il vero problema è che quando fanno questi servizi non esiste un dibattito, non essendoci il confronto questi personaggi, che prevalentemente vengono ascoltati dai genitori, vengono presi sul serio.
Imbarazzante come non ci sia alcuna connessione logica tra una frase del servizio e l'altra, saltano da smartphone a videogiochi a web dicendo parole a caso...ma come è possibile che un servizio simile sia stato trasmesso?
Io gioco ai videogiochi, guardo RUclips, scrivo al computer... Ma mi vedo con gli amici, d'estate ci esco a prendere un gelato e cose simili, ho passioni fuori da casa OLTRE a queste!... Non sopporto questo punto di vista. Ti do assolutamente ragione!
I videogiochi fanno male , però se il Tg2 non ha immagini della guerra prendono GUARDA CASO immagini da un Videogioco 😂😂😂😂😂
guarda lasciamo perdere son disgustato
Ridicoli.
Grande Sara, la vedo nella tua stessa maniera, i giochi non sono un problema, da fastidio questa generalizzazione del " a i video giocatori giocano e basta", ma non è vero, ci sono tantissime persone che anche se giocano tanto fanno anche altre attività, in più sentire che il "mondo digitale"(molto alla Digimon xD) e tutte le conoscenze che si fanne grazie ad esso non siano reali mi ha fatto abbastanza inalberare, io grazie ai giochi o ai social o conosciuto alcune delle persone più importanti della mia vita e ne sono grato perche altrimenti non avrei potuto conoscerle e avere splendidi ricordi che mi porterò dietro per tutta la vita, brava kuro ottimo video^^
Ho perso il conto delle minchiate dette dai TG. Riguardo ai videogiochi poi🤣🤣🤣
Sono riusciti a spacciare un videogioco come immagini reali dell' attuale conflitto. Anzi, più che riusciti ci hanno provato
siamo governati da vecchi che sanno a malapena cos'è internet, non possiamo sorprenderci troppo che non capiscono cosa sono i video giochi (perchè vanno sempre lì, tutte le malattie e le guerre passate sono fasulle mentre qualsiasi cosa brutta fatta oggi è sempre colpa dei videogiochi)
il resto lo hai detto tu non serve aggiungere altro
Parlare della 'pericolosità/perversità' dei videogiochi è così ridicolo come parlare della pericolosità del cinema, delle arte plastiche, della letteratura, della moda, della musica, il comic... o del giornalismo (o non ci sono tanti esempi di giornalismo chiaramente eziologico?). C'è un'infinità di videogiochi... come c'è un mondo di libri... videogiochi di qualità, genero, stile, target, ambizioni... assolutamente diversi. I videogiochi, poi, hanno un PEGI, cioè, un indicazione sull'età a cui sono adatti e uno scopo (ludico, educativo...) Non andrebbe bene giocare un Doom a 6 anni, come sarebbe probabilmente sbagliato fare leggere ai figli Voyage au bout de la nuit, de Celine, a 8, o vedere Squid Games -o Novecento-, con 5... Consiglio al signore Cangini conoscere le proposte di serious game nei territori su Gazza e Cisjordania, dei principali musei del mondo (anche dei festival di opera lirica) o i giochi storici di gigantesco valore (non solo pedagogico, ma anche umano) come This War of Mine. Dire i videogiochi sono il male indica soltanto che di videogiochi si sa poco o niente
8:34 perche la televisione sta andando a puttane grazie a internet,le persone guardano sempre meno tv e stanno sempre più sul web,la pandemia li ha salvati un pochino quando la gente ha dovuto stare a casa per forza durante i vari lockdown ma più si va avanti meno la gente guarda la tv,a noi gamer non ce ne frega nulla se uno rinuncia a internet per guardare la tv, a loro invece prende la strizza perche rischiano un giorno di finire senza lavoro...quindi giù a buttare merda su qualunque cosa esca da un computer: un giorno sono i videogiochi,un altro qualche challenge idiota,un altro ancora i maniaci che adescano minori...tutte cose di cui si può parlare,per carità,ma loro quando si tratta della "concorrenza" ne approfittano per spalare merda.
ragazzi 2022 e ancora si sentono certe cose, assurdo.
ma poi in questi casi tirano sempre fuori gli hikikomori sono un grande problema sopratutto in giappone ma non per il "web" ma per problemi sociali che ha quel paese, e quindi non c'entrano nulla.
ma poi paragonare i video giochi alla droga roba da matti ma andassero a risolvere i veri problemi invece di fare queste crociate su cose inutili
tutto questo riconferma che non sanno di cosa stanno parlando
Cara Sara, il problema non è tanto il servizio in sè ma il fatto che, come ben sai, la maggior parte "dell'informazione" in Italia vive di sensazionalismo e falsità; servizi di questo tipo servono solo a creare baraonda di indignazione e audience. Nel tuo caso così come per altri tuoi colleghi, la risposta è stata quasi fulminea e giustamente avete spiegato per filo e per segno come stanno realmente le cose... e ai media tradizionali questa cosa fa piacere perchè se ne parla e si fa pubblicità al Telegiornale.
Più se ne parla e più la notizia circola...e ci saranno tanti altri servizi come questi, perchè indipendentemente dal modo in cui vengono trattati, solleticano l'attenzione del pubblico più giovane e non, ed il gioco è fatto! Hanno raggiunto il loro obiettivo.
Si sa che l'argomento Gaming/Ragazzi/Social Media è un argomento che scotta, di conseguenza ne parleranno sempre e comunque in maniera distorta e come in questo caso, inviteranno sempre personaggi dalla dubbia qualità intellettuale per rincarare la dose, perchè sanno che avranno sempre un numero crescente di ascolti.
Come dice il detto: "Fa più strada una menzogna, di una santa verità"
Per fermare questo scempio, occorre che in massa denunciamo la cosa, per falsa informazione. Questo può essere utile.
Complimenti per il video ;)
Fonti:me lo ha detto un amico 😂
Stiamo parlando di Lega... Questo basta per non dare peso a questo individuo a cui peraltro hanno anche permesso di scrivere qualcosa!
Servizio di parte del TG...come tanti altri.
La vera novità sarebbe un servizio in cui c'è un contraddittorio serio.
conosce così bene ciò di cui parla che l'inizio è in contrasto con la fine, infatti subito parte dicendo che l'uso dei social non può che sfociare nella dipendenza ma alla fine lui stesso dice (anche se per motivi lavorativi) che li usa. come se lui fosse immune ma i giovani sicuramente diventano dipendenti
La TV non la guardano più, questi hanno paura della concorrenza, che è il web e i videogiochi, la TV ha le ore contate, loro hanno paura.
Avevo letto che in Cina mi pare o Corea, mettevano il limite di orario, tipo tre ore, al giorno per roba come fortnite.. io gioco tantissimo a 37 anni. Ma leggo altrettanto. Per me in Italia c'è qualcosa da fare col gioco d'azzardo che ha chiaramente un lato di dipendenza forte a tutte le età
È in Cina, è una legge che impedisce ai minori di giocare durante la settimana e gli viene permesso solo nel weekend di farlo, e solo per tre ore, ma va be, non me ne stupisco, è una dittatura, poco da fare
Ma che tre ore al giorno, tre ore limitate al weekend
19:30 o mio dio stai parlando di me come sicuramente di tantissimi altri: sono un ragazzo di 20 anni, amo i videogiochi perchè lì posso vivere delle storie che non potrei vivere nella realtà, sono anche un grande amante di sport (e sicuramente sono più "drogato" di sport che di videogiochi), leggo (soprattutto manga) e ho degli amici con cui esco, gioco di ruolo, faccio sport e vivo esperienze e...sì, ESISTO, come ne esistono tanti altri come me!
Il web fa male ai giovani. Compiuto il 30esimo, 40esimo o quello che intendono loro "non piu giovane" si ottiene il power up e si diventa immuni al web.
Penso che ormai tutta la comunità di videogiocatori e non, compreso il sottoscritto, abbiano smentito tutto quello che ha detto questo signore. Tuttavia io vorrei far notare un semplice dettaglio che mi ha inquietato molto. Il signor Cangini è un senatore al Governo! Voglio dire ma cosa vogliamo fare se i nostri politici hanno come priorità delle leggi contro i videogiochi o qualsiasi altra “moda”(ricordiamoci del caso dei fumettacci come Splatter) e fare pubblicità ai loro sprechi di carta che loro definiscono libri? E non aggiungo altro perché la lista sarebbe lunga.
La sagra della generalizzazione il servizio... solo una parola: Spazzatura... (escludendo alcune piccole parti)
Prepariamoci raga! In futuro sulle scatole/confezioni di Consol, Videogiochi e PC ci sarà scritto: "Il Web Nuoce Gravemente alla Salute", "I videogiochi danneggiano te e chi ti sta intorno"...
Proprio come sulle sigarette! Ahahahahahah! Servizio trattato da gente che non sa NIENTE...
La Rai é una tv vecchia che ha nostalgia del passato.
Forse è un discorso un po' qualunquista, ma mi viene da pensare che la cosa peggiore di tutto questo sia che questo senatore fa parte di Forza Italia, il partito che per un ventennio ha completamente devastato lo stato sociale di questo paese, che ha tolto fondi alla scuola, all'università e soprattutto alla sanità. Perché anche ammettendo che i videogiochi e internet rappresentino esclusivamente una "via di fuga" per persone che non sono in grado di avere rapporti sociali normali, la soluzione migliore per contrastare questo fenomeno sarebbe stabilire un sistema di salute mentale di base, oppure potenziare il sistema scolastico in modo tale che questi casi problematici vengano individuati e trattati opportunamente da insegnanti e psicolog* adeguatamente format*. I quattro governi di Forza Italia (ma anche tutti i successivi) hanno spinto nella direzione opposta a tutto questo, tagliando sistematicamente la spesa pubblica in tutti questi settori senza mai scalfire assurdità come i 68 milioni di euro al giorno (oggi diventati 100 grazie alla guerra) in armamenti. La cosa più insopportabile quindi non sono nemmeno i dati scientifici decontestualizzati, le generalizzazioni e l'ostinata incompetenza nella stessa materia di studio, ma le tirate paternalistiche di chi è direttamente responsabile dell'inferno in cui vivono i giovani italiani e da cui cercano presumibilmente di fuggire (sempre prendendo per buona l'ipotesi per cui internet rappresenti solo quello, e così ovviamente non è). Inferno che non deriva nemmeno unicamente dalle già gravi condizioni economiche e sociali, ma anche dai modelli di comportamento (mascolinità tossica, patriarcato, eteronormatività, abilismo ecc.) che spingono chi non riesce a conformarsi al tessuto sociale a vivere i propri interessi e le proprie particolarità in solitudine. Questi signori non hanno mai fatto nulla per contrastare tutto ciò. Non hanno mai fatto nulla per rendere le scuole italiane (specialmente medie e superiori) un posto più vivibile per chi, a prescindere dai propri interessi, non ha skills sociali sviluppate, ha bisogni speciali o è semplicemente diverso, oltre ovviamente a propagandare i modelli più tossici attraverso le tv Mediaset durante i vent'anni di Berlusconi. Anche nei confronti degli stessi casi problematici, il discorso trasuda di victim blaming: non riesci a relazionarti? La tua vita fa schifo? La colpa è solo tua che non sai vivere, il contesto è solo un contorno. A margine: ci sarebbe anche da arrabbiarsi per il fatto che questo signore sta lucrando diffondendo falsità a proposito di persone davvero bisognose di aiuto e di supporto, oltre che nei confronti di tantissime altre che vivono i propri interessi in maniera assolutamente sana, divertendosi e mettendo in moto il cervello (i fenomeni che dicono che i videogiocatori hanno il QI basso li vorrei vedere fare una partita a un qualsiasi videogioco).
Depressione, bullismo, nonnismo,disoccupazione,... 'Sti problemi non esistono, la colpa di tutto è dei VIDEOGIOCHI!!!! 🤦🏼♂️
Ottimo lavoro. Molto brava, molto profonda.
Non commento quasi mai i video contro questi servizi. Ma vabbé.
Questa gente è la classica gente che prende la denominazione di 'boomer', magari non giocano ai videogiochi o fortnite (dato il pezzo iniziale), ma poi li vedi lì con il telefonino in mano su facebook ad attaccare gente a caso e dire 'quando c'era lui'
Poi quando parla di 'drogati' mi sale l'ulcera... Io sono un tabagista, non in maniera assurda, ma la reputo droga a tutti gli effetti. Anche la caffeina.
Comunque il web, e lavoro come web developer, fa statisticamente più male alla fascia d'età 50 in su. Ironicamente i 'giovani' hanno più dimestichezza del web e sanno in cosa consiste.
Scusate lo sfogo :-(
Disclaimer da mettere all'inizio di ogni trasmissione televisiva: La televisione fa male ai giovani, ma in realtà anche un po' a tutti. Perché non lo fanno? Capiamo..
Sul discorso dei contatti, se tu parli solo online e quella persona con cui parli e giochi non la vedi non è la stessa cosa di una conoscenza di persona, su questo ha ragione il signore preso in causa. Un’amicizia si costruisce frequentando quella persona e conoscendola a fondo, cosa che online non puoi fare completamente.
Poi, da notare che il senatore ha il suo bel telefonino proprio li vicino al suo bel corpicino.........
La mentalità con cui il TG1 affronta questi temi è ridicola. Per loro basta portare l'esempio di un dipendente da videogioco per poter dire che i videogiochi sono sbagliati. Secondo questo ragionamento anche lavorare è sbagliato in quanto effettivamente esistono persone che sono dipendenti dal lavoro tanto da rovinare i rapporti con le loro famiglie. Per non parlare delle persone dipendenti dal sesso. Tutte le persone dovrebbero dunque smettere di farlo? Forse sì, almeno non si correrebbe più il rischio di far nascere altri Andrea Cangini.
Io ci sono cresciuto con i videogiochi e vedere la disinformazione su questo argomento mi disgusta, non si sono mai informati più di tanto e pretendono di sapere, facendo di tutta l'erba un fascio. Tante persone giocano eppure hanno una famiglia, escono, ecc...
Menomale che non guardo mai la TV, che è il vero pattume, e diffonde disinformazione, poi danno sempre la colpa ai giovani.... 😂
Bella foto profilo
La ricerca in Italia è allo sbando da decenni, facoltà costrette a promuovere anche gente che non lo meriterebbe perché altrimenti il dipartimento viene chiuso...
Le scuole sono ferme a metodologie antiquate, spesso con insegnanti che hanno scelto quella professione come ultima spiaggia e non come vocazione...
Però i problemi sono i videogiochi, magari gli stessi videogiochi che mi hanno insegnato le basi di inglese che oggi mi sta permettendo di lavorare, a differenza delle scuole, in cui durante tutto il percorso si formazione non c'è stata una lezione di inglese perché finivo sempre in corsi di francese!
Ma no, i ggggiovani... Ma per cortesia!
Mi sembra come quando avevo una associazione sportiva ed ogni volta che cercavo di organizzare un evento mi venivano sempre messi i bastoni tra le ruote, mentre quando lo facevano altre società avevano i loro bandi costruiti ad hoc per l'occasione, poi però "i giovani non hanno voglia di fare niente"! E uno non si dovrebbe inalberare!
“Salve a tutti ragazzi, oggi siamo qui per una reaction a questi video istruttiv… COMICO in live!” Ecco come riassumerei questo servizio… il problema sono le persone, non i social. Pagliacci 🤡
Aspetto soltanto che qualcuno faccia il passo falso usando qualcuno come esempio per essere denunciato per diffamazione
La demonizzazione dei VideoGiochi è vecchissima, roba dello scorso millennio. Per il resto il Senatore è di Forza Italia e non serve aggiungere altro mentre la Rai usa filmati tratti da VG spacciandoli per fatti reali 🙄
in primis un hikikomori è sovvenzionato dalla famiglia, quindi deve anche permetterselo di essere un hikikomori, un altra cosa che a questo (specie) senatore sfugge, è il fatto che molti giochi anche famosi, non vengono doppiati in Italiano, proprio perchè non c'è tanto mercato, in Italia, io vivo in Germania è posso garantire che molti giochi o anime che in Italia sono con i sottotitoli, in Germania vengono tutti doppiati....però in Italia li vendono allo stesso prezzo...quindi senatore si concentri su queste cose, invece di sperare cavolate a salve..... vi auguro una buona Pasqua a tutti, mi iscriverò al canale.... sei molto simpatica.... :-)
L'altro giorno mi è capitato di vedere una vecchia intervista del muschio selvaggio ad Andrea Presti e diceva che non aveva vita sociale perché dedicava gran parte della sua giornata al bodybuilding, quindi secondo la logica di questo servizio anche lui ha problemi e va aiutato immagino.... secondo me chi ha problemi gravi è la gente che si sente in diritto di imporre un modo "giusto" di vivere la vita, il mondo della TV in primis ma anche tante persone che purtroppo conosco personalmente, bravissima Sara comunque
Lo sapevo che non dovevo iniziare a videogiocare! Adesso la mia vita è rovinata, non è vero che puoi smettere quando vuoi, diventeró come quelli che negli anni'80 si facevano di eroina! Questo è il messaggio che vuole far passare questo "signore"... Generalizzare e fare cattiva informazione
"In Oriente si stanno proponendo restrizioni all'uso dei TELEFONINI". Ottimi termini tecnici, da vero scrittore, complimenti😂
Ah sì il divieto di giocare più di due ore, che sono relegate al weekend, scelta molto liberale tra l'altro
dopo un anno dal video (ho iniziato a recuperare i tuoi video solo ora) sono qui e che dire... un servizio fatto da una cazzata dietro l'altra, alcune perché sono semplicemente false, altre perché "lo fanno i gggiovani" e invece è un qualcosa di generale... la rai ci sta abituando bene
Per contestare le tante cavolate che hanno detto in questo servizio, vorrei prendere in considerazione l'intervista che fece Everyeye al ministro della cultura riguardo al mondo videoludico, ai suoi pro e ai suoi contro; alla domanda se i videogiochi possono essere utili nei confronti dei giovani, il ministro ha risposto in modo positivo a riguardo, perché alcune opere possono essere una fonte culturale in quanto sono ambientati durante epoche storiche (la saga di Assassin's Creed, Ghost of Tsushima, ecc.) , e proprio per questo motivo vorrebbe persino prendere in considerazione la cosa per il bonus cultura dato ai ragazzi che compiono 18 anni.
Confermo, so che sembra una cavolata.....Ma alla verifica della rivoluzione americana presi 8 solo leggendo 1/2 volte.
Ps:Ho platinato Asassin's creed 3 2 volte.
Sempre per non parlare del fatto che alcune scuole estere adottano Minecraft per sviluppare la creatività degli alunni e altro.
la mia conoscenza dell'inglese la devo a minecraft e a youtube
E vorrei precisare che a giudicare è la stessa generazione che ancora adesso si zombifica da sola davanti alla TV, che, notoriamente, induce alla passività e all'isolamento sociale in un modo che nemmeno lontanamente un videogioco può attuare. Se pensiamo che pokemon riuscì a creare connessioni sociali via cavo già con le vecchie console per spronarti a incontrare altri giocatori, fa ridere questo accanimento sui videogiocatori.
Da laureando in neuroscienze con 1 anno di tirocinio al serd ho il disgusto totale verso questo servizio.
Mi sarebbe piaciuto essere stato in studio per poter rispondere a tutte le stronz*te che ha detto.
Che poi la cosa che fa piangere è che ci saranno migliaia di persone che vedendo questo servizio pensano: "ah finalmente qualcuno che parla dell'argomento ci voleva un bel serviziodove si mettono i mostra le cose come stanno" imbarzazzante
19:00 ma il punto è che si, esistono gli Hikikomori in italia. ma sta gente banalizza la loro esistenza dando la colpa ai "videogiochi" e non alla società che li abbandona.
E invece di offrire alle persone un servizio psicologico GRATUITO propongono aria fritta come regolamentare i videogiochi. Guardano il dito ma non la luna.
Eh questi sono i problemi importanti che non si possono ignorare, poi affossano il ddl Zan ma va bhe, prima le cose importanti.
Caro senatore, mi dica un po', e delle macchinette dei video-pocker che cosa mi dite? Ah no! Quelle non possono essere ne toccate ne nominate.......... PERCHÉ LO STATO, ANZI, L'APPARATO POLITICO CI MANGIA SOPRA, OVVIAMENTE!!!!!!!
Purtroppo in Italia il contradditorio sono 3 anni che non esiste più, tutti belli allineati...
Ora tocca anche ai videogiochi!
Servizio per "discutere" sui videogiochi, ma alla fine è sempre e solo un pretesto per dire: "i videogiochi sono il male". Si fa passare sempre il messaggio che i videogiocatori sono potenziali (anzi certi) criminali. Non si dice mai: "giocare troppo fa male", ma: "ma chi prova in videogioco entra in un tunnel senza via di uscita", esattamente come per la (0(4 del titolo del libro. Queste cose mi fanno incazzare non poco.
Ovviamente tutto senza contraddittorio.
nooooo, quello con la barba biancha sarebbe un giovane?
È la stessa cosa che ho pensato anch'io
È un giovane che è guarito diventando adulto (marito, padre, credente che cita i santi)
Ah sempre meglio 😢😢 giornalisti e politici che dal alto del loro potere sentenziano. Poi alcuni volti politici visti qui nn è che cmq. abbiamo un autorevolezza così immacolato, basta vedere come sono stati da politici. Quando nn si conosce bene qualcosa, fino nel profondo, è troppo semplice pontificare ma ... ... ...
Ma la piantate sono i professionisti dell'informazione loro sono pagati i milliardi dalla brava gente che vuole che le persone siano oggettivamente e sufficientemente informate senza alcun tornaconto personale di sorta (se vabbè complotto)
@@h.ope.9500 Appunto professionisti dell'informazione non psicologi o addetti. Poi io nn ho mai parlato di nessun controllo. Poi visto che ho trattato in n psicologia anche la parte di social nella società moderna dicevo su quello ...
@@lucianoscaramuzza guarda che ero ironico, sono i primi a essere di parte in base a chi li finanzia figurati stai ben certo che parlano di qualcosa sono di parte non fanno mai informazione imparziale. Comunque a quei livelli di servono di psicologi di spessore elevatissimo per costruire i servizi stai pur certo anche di quello
Quello che personalmente mi ha fatto molto rabbia è che, utilizzando questa becera strategia comunicativa dove si è puntato il dito contro i giovani, si è persa l'occasione di parlare di qualcosa di serio ed importante.
Generalizzare non è possibile, c'è una differenza tra un videogioco creato con un intento creativo, ed uno creato con meccanismi di gamification costruiti ad hoc per dare dipendenza. C'è differenza tra un'esperienza single player ed una multiplayer. C'è una differenza tra soddisfare un bisogno come superare una sfida o ottenere la gratificazione derivata dall'esperienza artistica e spegnere il cervello, giocando in modo ripetitivo quasi fosse un rosario. L'intrattenimento elettronico è talmente vasto che non si puo piu essere generalisti, perchè in questo modo si nascondono i problemi reali.
Affrontare i problemi in questo modo legati ai videogiochi equivale a dire che "mangiare cibo fa male" perchè esistono patologie legate alla malnutrizione. E' semplicemente deplorevole che quanto appena visto possa essere solamente avvicinato a "giornalismo".
Piccola parentesi sull'effetto cocaina: la cocaina come molte droghe amplifica l'effetto di neurotrasmettitori gia presenti nel nostro corpo. Nel caso di specifico, la molecola è la Dopamina. Dire che giocare ai videogiochi è come la cocaina per l'effetto dopaminergico equivale a dire che qualsiasi attività che dia soddisfazione sia paragonabile alla cocaina, (compreso leggere e fare sport) e da un punto di vista sensoriale è vero, ossia l'effetto percepito è lo stesso in quanto, come detto prima, la Cocaina lavora appunto per potenziare l'effetto della dopamina.
Come funziona però la cocaina? La cocaina in poche parole impedisce quello che si chiama il "recap" del neurotrasmettitore, ossia impedisce alla dopamina di tornare indietro, rimanendo per più tempo connessa alla cellula. Questo effetto crea con l'abuso una desensibilizzazione della cellula verso l'informazione di piacere, creando irritabilità e dipendenza psicologica nel soggetto che ne fa uso.
Per quanto se ne abusi, i videogiochi potranno si dare un piacere molto elevato simile alla cocaina, ma non potranno mai causare i danni strutturali che la mancanza di "recap" procura alla cellula. I danni della cocaina sono permanenti, quelli di un abuso dopaminergico no. Sarà capitato a tutti noi di stare in frenesia per un videogioco, ma nella maggior parte dei casi prima o poi quell'effetto svanisce. E' proprio per questo motivo che soggetti senza disfunzioni psicologiche possono chiudersi per settimane in un gioco o un attività, vivendo un'esperienza simile all'effetto della cocaina, ma poi uscirne senza conseguenze ed avere una perfetta vita funzionale.
Molte aziende videoludiche hanno capito benissimo questo funzionamento e per tenere incollato il più possibile il giocatore creano sistemi di reward appositamente a questo scopo, ossia non far smettere mai l'utente di giocare. E QUESTO è il problema che mi sarebbe piaciuto venisse affrontato. Questa tendenza dei lootbox e delle daily, tipica dei giochi mobile, rischia di avvicinare sempre di piu il videogioco al gioco d'azzardo, creando esperienze di gioco volatili e consumistiche piuttosto che contenuti artistici e definiti.
Non nego che ci siano fatti negativi con i videogiochi (tipo, anch'io trovo veramente triste la questione dei bambini al ristorante con lo smartphone) però odio veramente dal profondo che nessuno in televisione parli mai bene del fattori positivi di videogiochi e social, mettono solo m***a su m***a solo per farsi vedere come eroi di un inutile crociata (come il caso del nostro amico qui sopra) o trovare un capro espiatorio per determinati comportamenti (e qui la colpa è dei genitori, che non sanno fare il proprio lavoro e trovano scuse sulla propria negligenza).
Nessuno parla dello sviluppo della fantasia, la crescita e le storie che riescono a suscitare i videogiochi (per me potrebbero essere FF7 Crisis Core, Undertale, Life is Strange, Dragon Age ecc) o la compagnia, i ricordi e le nuove conoscenze che possono creare (o un sacco di bei ricordi di io e mio fratello che giochiamo insieme a RE6 o Little Big Planet, uguale con i miei amici) senza contare che è proprio grazie ad essi e poi ai social che ho potuto conoscere persone splendide e amici fantastici con cui condividere i propri interessi (il Games Week di Milano non me lo scorderò mai, in quanto ho incontrato tantissimi amici del web dal vivo, e anche l'abbraccione che mi hai dato mi ha reso davvero felice Sara
Questo Signore non sa quel che dice non ha idea di quanto i videogiochi siano un modo per socializzare sono un punto in comune tra più persone così come può esserlo un libro, uno sport ecc. E non è detto che un videogiocatore faccia solo questo dalla mattina alla sera.
P. S. GRANDISSIMA KURO CI VEDIAMO AL COMICON (ESEMPIO DI SOCIALITÀ DEL MONDO VIDEOLUDICO DOVE FARSI DEGLI AMICI O ANDARCI CON LORO) 💪
Inverecondo……obbligati a pagare il canone RAI per vedere e sentire cose simili ! Nel web e nei videogiochi io scelgo cosa vedere e sentire..,…evidentemente si stanno accorgendo che tra 10/20 anni purtroppo molte persone che lavorano in tv saranno a spasso…….
PS: Caro Ministro mi “conforta” veramente molto sapere che lei è uno dei responsabili dell’istruzione in questo paese.
Io nel lontano 1986 ( più o meno ) avevo il Comodorre 64 e l'Atari, quindi è un bel po' di generazioni che questi oggetti sono nelle nostre case e siamo sopravvissuti bene, comunque fosse per me farei un disegno di legge per mandare a zappare questo signore che ha due braccia belle robuste proprio strappate all'agricoltura.
Concordo appieno con te Kuro, alcuni dei miei amici sono arrivati tramite youtube e Space Engineers, un video gioco...
Video ottimi! KuroLily! SUB!
4:33 Cangini: "Sono in crescita vertiginosa da quando le console dei videogiochi sono entrate nelle stanze dei nostri figli!" Quindi sta parlando del 1977 quando l'Atari 2600 è entrata nel commercio europeo, quindi probabilmente anche nella sua di stanza visto che aveva 8 anni!?
Si è rincretinito da solo