Bellissimo! Nelle mie lezioni ripropongo regolarmente questi concetti....visti con sospetto da molti. Ma certe idee (basate su fatti storici!) devono diffondersi in un momento che sembrano dimenticate.... Un grazie di cuore!
📜 I video pubblicati in questo canale non sono monetizzati, quindi senza pubblicità. Non ci guadagno nulla. Se ti piace quello che faccio e vuoi supportarmi puoi offrirmi un caffè :) tramite paypal paypal.me/barbero582?locale.x=it_IT
Professore complimenti, tema spinoso condotto con lucidità ed oggettività. Nonostante il pubblico spingesse alla rissa 😀 quanto odio si cova ancora...forse come ha detto lei all'inizio è la natura umana
Il tema dell'identità è anche in parte oggetto dell'ultimo libro di Jared Diamond: Crisi. La forte identità di un popolo è uno di quei fattori che il professore indica come chiave per superare le crisi che ogni nazione deve affrontare per sopravvivere. Non a caso uno degli esempi è quello del Giappone, cui la vicenda della sua modernizzazione è trattata molto bene.
Il mio sogno? Una trasmissione condotta da Alberto Angela e Alessandro Barbero... Io sono un ingegnere e il mio lavoro è quanto di più lontano possa esserci dalla storia, ma quest'uomo (e quell'altro) riesce a fare apprezzare la storia a chiunque!
Sempre eccezionale per chiarezza e lucidità. Mi meraviglio che non sappia pronunciare know how (dice nau au invece di no au), ma con le lingue non è impeccabile.
La storia va raccontata senza sapere la verità. Tu c'eri? Io c'ero? No..ma questo mi convince che la sua verità è vera. Anche se sappiamo che la verità storica non può essere verità...bravo professore mi piace la tua versione della storia anche se la prendo con le pinze
perche giustamente? guarda che siamo ancora in democrazia ognuno puo dire il proprio pensiero senza essere minacciato anche se una domanda infantile aveva diritto a farla e a non essere intimorito da quel teppista il prof poi ha pensato ad una risposta adeguata, non cera bisogno di una reazione infantile come quella di alzare la mano e agitarsi
@@ModulusOrbis questo tipo di commento lo vedo sempre come giustificazione ogni volta che qualcuno spara commenti razzisti. Il diritto ad esprimere un opinione non implica che non possano esserci persone che discordano da questa opinione e che non si sentono di rispettarla, se quel tizio avesse detto quella frase davanti a me un ceffone era di tutto diritto. Molti dimenticano che ogni frase detta ha anche delle conseguenze, altrimenti vado a dare del figlio di puttana a chiunque passi per strada e tutti zitti perché sai, diritto di parola.
Ho visto tantissimi video del prof. Barbero - e forse tutti. Sono molto interesante non soltanto come fatti, ma anche il modo come racconta, che ti tiene attacato allo scermo. Ma STRANAMENTE non non la sento mai parlare della storia degli albanesi, che dovrebbe anche essere il popolo più antico dei balcani, da cui i greci, quando sono arrivati dal Egitto, avvranno preso l'alfabeto, l'arte della costruzione e i dei. E' vero che siamo stati scomparsi sotto l'impero ottomano per 500 anni, ma siamo sopravissuti e abbiamo mantenuto la lingua, la quale spiega tanti nomi di eroi, dei e luoghi della mitologia, compreso il nome dello stesso Omero. Forse anche per questo motivo, i greci, in collaborazione con i turchi, hanno anche proibito la nostra lingua, hanno fatto di tutto per farla scomparire insieme con la nostra storia (cosa che i greci continuano a farle tuttora oggi). Abbiamo datto all'impero romano un numero di imperatori e papi, ma quando si parla di loro, si ignora la provenienza.
Quello di considerare se stessi come la vera e l'unica umanita' (come fanno tutti i popoli compresi gli evoluti greci) e' un errore naturale del giudizio umano, un bias cognitivo di percezione del se' (come gruppo oltre che come singolo) che porta naturalmente a sentirsi migliori, ovviamente oggettivamente e' un errore come tutti i bias, sono naturali noi possiamo solo rendendocene conto ed educare questo automatismo innato e cercare di contenerlo attraverso una vera conoscenza di se' e degli altri, in questo senso un po' vi e' stata un'evoluzione in consapevolezza.
Senza dubbio si denota un'ottima professionalità. Però sarebbe molto esaustivo il confronto con un'altro storico della stessa levatura del professore Barbero.
@@stellapik. 2009, cmq se pensate che sia preistoria sappiate che buona parte della vecchia dirigenza dell'era di Bossi è ancora lì salda e pronta ad invocare il terrun
Omologare le varie usanze di popoli diversi, porta sempre ad implodere le economie , le religioni il progetto di controllo,non tutto può,soprattutto che i popoli rinu Cino al loro passato , alla loro cultura.La vera libertà e rispetto,sta nell'accettare le diversità.
Minuto 1.01.00 circa. Settimio Severo sale al potere nel 193 (non nel 197) e NON è un generale barbaro della Pannonia (Ungheria), ma un raffinato romano di origine provinciale, nato a Leptis Magna (Libia), città che beneficerà molto dell'aver dato i natali al nuovo imperatore. Era governatore della Pannonia quando fu proclamato imperatore, il che fa una bella differenza. Avrei preferito che Barbero iniziasse correggendo questo errore notevole, correzione che da sola avrebbe squalificato la domanda, che è a tutti gli effetti assurda. Per poter diventare imperatori, oltre ad aver fatto prima una notevole carriera istituzionale e/o militare bisognava già essere cittadini romani, quindi il problema introdotto dal ragazzo proprio non si pone. In un'istituzione imperiale dove conta il principio di cittadinanza e di crescita istituzionale non ha senso parlare di romano o non romano a seconda dei luoghi di nascita, se quei luoghi sono all'interno dell'impero e se si sta parlando di persone con cittadinanza romana. Roma di per sé era solo una città, se usassimo il principio proposto dal giovane tutti sarebbero stati non romani già nel V secolo a. C.
Ad un certo punto però imperatori di origine barbarica compaiono (mi pare che il primo sia Massimino il Trace). Al di là del dettaglio la risposta di Barbero è pertinente: non è la diluizione etnica che indebolisce un impero.
Credo che la prima parte, quando parla di Greci/Persiani come opposizione identità etnica / sovranazionalità, per quanto condivisibile, sia troppo semplificatoria perché dimentica di far emergere anche l'opposizione autonomia ed eleutheria(libertà) / accettazione di una sudditanza imposta. Se si incrociano questi elementi si capisce un po' di più della problematicità storica che è alla base dei valori della nostra civiltà. I Greci si percepivano diversi perché liberi e non sudditi, tanto da confondere la sudditanza con la predisposizione alla schiavitù. La capacità di assimilazione dei romani si basa sulla forza del diritto, ma anche sulla rinuncia all'autonomia dei vari popoli, tutti comunemente sottomessi (per chi non si sottomette a era previsto l'annientamento). Il discorso è un po' più complesso perché per noi moderni autonomia, libertà e autodeterminazione dei popoli sono fondamentali ed è qui che passare dal principio di identità costruita a quello di diritto apre questioni spinose. Nell'antichità l'identità sovranazionale è sempre imposta dall'alto, da autorità imperiali impostesi con la forza degli eserciti. Certo poi questa identità, se ben sostenuta dal diritto e dalla tradizione, può essere assimilata ed interiorizzata anche dai sudditi se questi vengono integrati o resi cittadini. Riferirsi all'antichità ci fa ritrovare i valori che vorremmo, ma impostati naturalmente su realtà statali che non vorremmo perché noi ci sentiamo eredi dei principi di libertà e autodeterminazione dei popoli. È un casino insomma.
Bellissima conferenza! Più sento parlare della storia romana, più specularità incontro con la Repubblica di Venezia, che estendeva la cittadinanza veneta "de intus" ai territori assoggettati. Non ha avuto il tempo di reinventarsi ed è stata spazzata via giacchè fu soppressa per mano di Napoleone.
So di non dire qualcosa di nuovo facendole i complimenti per lo studio che dedica ad approfondire e la chiarezza con la quale poi ci spiega le storie. Per questo professore le chiedo di raccontarci quando potrà la vicenda del tenente generale Alberto Pollio, che mi incuriosisce molto. Fu veramente assassinato? Il mandante fu, come qualcuno ha ipotizzato, Cadorna? Cosa sarebbe successo se al comando dell'esercito italiano ci fosse stato un filo-austriaco, convinto sostenitore della Triplice? Uno studioso come Pollio avrebbe commesso l'errore di sottovalutare Caporetto? Grazie
Questo tempo insegna cultura a gente che un tempo avrebbe solo potuto zappAre campi aradi e morire di fame. Ringraziamo dio è guarda la platea per capire la storia
Uno dei più bei discorsi e lezioni di barbero… Ma non concordo sulla conclusione: gli Stati uniti non sono una novità, non sono una nazione nella quale le varie cosiddette etnie posso continuare ad esistere, ma sono a tutti gli effetti un impero che si basa su un colonialismo di tipo non territoriale ma economico. È questa la chiave di lettura con la quale leggere il presente… Quindi di fatto sono esattamente come tutti gli altri imperi del passato, si distinguono soltanto nel metodo, non nel fine.
Barbero confonde l'identità etnico-linguistico-culturale (Kultur) con gli elementi della civiltà politica, giuridica e tecnologica (Civilization) che non sono identitari, ma almeno potenzialmente comuni a culture diverse. Il caso del Giappone è emblematico, poichè quel paese ha perfettamente coniugato la conservazione dei suoi tratti fortemente identitari, addirittura sul piano della razza, proprio perchè, facendo propria la tecnica e l'organizzazione politica dell'Europa, ha saputo respingere le potenze coloniali e, anzi, porsi in concorrenza con esse. L'identità etnico-linguistico-culturale non è l'invenzione di un sovrano. E' l'eredità di secoli di storia. Si può modificare per fattori politici, ma nell'arco di molte generazioni. I popoli germanici, Goti, Franchi, Longobardi ecc. non erano stati inventati dai Romani. Avevano culture e lingue proprie, simili ma non identiche, come ancor oggi sono somiglianti i diversi dialetti parlati in Germania, Svizzera e Austria.
Barbero è un ottimo affabulatore. Piega le sue teorie alla realtà con la massima impudenza. Non può considerare è giudicare il passato con il giudizio del pensiero unico attuale.
Perdoni la domanda ...( qualunque cosa possa significare l' aggettivo "stupido" in riferimento al sostantivo "domanda" se con "domanda" si intende una domanda nata da reale necessita` di chiedere): ma ¿ i conflitti identitari primigenii, a maggior ragione a partire dalla pre-storia, possono essere identificati come "CONFLITTO DI TIPO " ? Grazie per la eventuale risposta. Silvia Pecorini.
Sempre grande il professore. Solo la spiegazione sui Rom non è convincente. Sì, è vero, gli ebrei sono sempre stati perseguitati e odiati, ma per motivi ben diversi da quelli che ora suscitano l’avversione nei confronti dei Rom. Comunque, vabbè, Barbero è tanto bravo che questo scivolone glielo perdoniamo
La Federazione Russa odierna e' uno stato multinazionale e multi etnico di dimensioni colossali, per di piu' parliamo di una nazione quasi interamente sovrana nelle sue politiche.. perche' mai essa dovrebbe ambire ad integrarsi all'interno di una pseudo unione puramente finanziaria, litigiosa, insensata e inconcludente quale l'UE ? Per di piu' neanche indipendente nelle sue politiche di fondo dato il controllo pressoche' totale esercitato dagli USA Per pensare ad una Russia federata all'interno di un alleanza europea andrebbe ripensato tutto bisognerebbe rivoltare l'intero continente, abolire la NATO, espellere gli americani dal nostro continente e rivedere quindi tutte le politiche e le pratiche ideologiche degli ultimi 40 anni. In una parola: fantapolitica
Barbero, Barbero...la costruzione dell'identita' culturale...certo e' vero che noi siamo in gran parte la nostra storia, ma siamo anche altro: un insieme di tradizioni, una comunita' di lingua, di etnia e di valori, se non ammettiamo dei limiti alla costruzione, finisce che siamo tutti una cosa fluida e malleabile, il che non solo non spiega niente, ma alla fine non ci permette piu' di apprezzare le differenze, e soprattutto non e' storia, almeno non storia seria...somiglia piu' ad una forma bonaria di ideologia.
Su questo punto lo stesso Barbero ha un po' modificato la sua idea rispetto a 10 anni fa. Ascolta cosa dice in questo colloquio con l'editore Laterza. (Soprattutto da 34:10 a 40:30 praticamente sviluppa quello che hai detto tu). m.ruclips.net/video/tj-O3lzqTYM/видео.html#menu
Alla fine, secondo l’imperatore Claudio, tutta l’annosa questione dello ius soli non esiste: nasci in Italia, sei italiano. O spiegatelo un po’ a chi sta in alto adesso....
Essere romani significava obbedire all'imperatore e pagare le tasse a Roma. Si doveva pagare e tacere; un po' come oggi. Altro che fratellanza universale
Beh erano un impero, mica una Onlus, l'accettazione delle culture altrui non doveva contrastare con quella latina (vedasi ad esempio la vicenda delle persecuzioni contro i cristiani)
Ma vi era proprio una *differenza* in termini di diritti fra l'essere cittadino romano romano e non esserlo, al di là dell'essere latino o greco. Poi dovevi pagare le imposte, ma questo più o meno dappertutto.
Barbero Roma e nata nel 750 ac e nei Balcani c'erano gia gli Illiri un popolo già civile.Perche secondo lei questi dovevano aspettare i cosi detti chiamati Greci per copiare loro?
esiste un ramo accademico dedicato allo studio della cultura e delle lingue rom, se non sbaglio c'era una cattedra a Trieste in proposito direi quindi abbastanza da occuparsene accademicamente. Poi se vogliamo fare a chi ce l'ha più grosso (il patrimonio letterario) direi che siamo fuori argomento
Innanzitutto gli africani del nord Africa erano infinitamente più romani (e civili) di tutte la popolazioni ad Est del Reno, inoltre il termine EUROPEO per i romani né esisteva e né significava nulla in quanto quello romano era un impero mediterraneocentrico e non eurocentrico, ed ancora, la maggior parte dei popoli germani che invasero l'Impero erano popolazioni provenienti dall'Asia: ha detto una cosa cosa e ne ha sbagliate tantissime HAHAHA... ecco che succede a leggere la storia secondo un'ideologia contemporanea.
Infinito prof. Barbero, cultura e semplicità coinvolgente
Bellissimo! Nelle mie lezioni ripropongo regolarmente questi concetti....visti con sospetto da molti. Ma certe idee (basate su fatti storici!) devono diffondersi in un momento che sembrano dimenticate....
Un grazie di cuore!
📜 I video pubblicati in questo canale non sono monetizzati, quindi senza pubblicità. Non ci guadagno nulla. Se ti piace quello che faccio e vuoi supportarmi puoi offrirmi un caffè :) tramite paypal paypal.me/barbero582?locale.x=it_IT
Yo te ofrezco un café y con gusto te escucho toda la historia de todos los tiempos. Solo un sacrificio: Debes cruzar a Argentina prof Barbero!!!!💞
Professore complimenti, tema spinoso condotto con lucidità ed oggettività. Nonostante il pubblico spingesse alla rissa 😀 quanto odio si cova ancora...forse come ha detto lei all'inizio è la natura umana
Il top... Lo ascolterei per ore..
Sublime. È un piacere dell'anima ascoltarlo!
Lectio magistralis del prof. Barbero
Istruttivo come sempre!!
1:10:10 la faccia del tipo accanto al cretino è stupenda
che figura di m***a!
Semplicemente sublime.....
EHI MELA
STUPENDA! WOW!
Un professore bravissimo!
Grazie Prof.
L’audio e basso 👁!!!!, la lezione di alto livello !!! Grazie professore 👨🏫 ✌️🤔✌️💙
Adoro quest'uomo
Bravissima interessa nel Complimenti Grazie
Il tema dell'identità è anche in parte oggetto dell'ultimo libro di Jared Diamond: Crisi. La forte identità di un popolo è uno di quei fattori che il professore indica come chiave per superare le crisi che ogni nazione deve affrontare per sopravvivere. Non a caso uno degli esempi è quello del Giappone, cui la vicenda della sua modernizzazione è trattata molto bene.
Prof favoloso
Eccellente il Prof Barbero, sempre ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
Quante domande stupide rivolte al Prof...il pubblico presente era proprio su un altro pianeta.
In ogni caso grazie per la lezione Prof.
Una platea di gente indegna di un così interessante oratore
Perché? Saresti tu quello degno?
Una delle cose più belle di questo video è il teatro gremito. Quando potremo rivivere tra la folla?
Comunque molto molto interessante
Il mio sogno? Una trasmissione condotta da Alberto Angela e Alessandro Barbero...
Io sono un ingegnere e il mio lavoro è quanto di più lontano possa esserci dalla storia, ma quest'uomo (e quell'altro) riesce a fare apprezzare la storia a chiunque!
Complimenti
Che uomo meraviglioso!😁
Grazie prof👌👍
Sempre eccezionale per chiarezza e lucidità. Mi meraviglio che non sappia pronunciare know how (dice nau au invece di no au), ma con le lingue non è impeccabile.
La storia va raccontata senza sapere la verità. Tu c'eri? Io c'ero? No..ma questo mi convince che la sua verità è vera. Anche se sappiamo che la verità storica non può essere verità...bravo professore mi piace la tua versione della storia anche se la prendo con le pinze
1:10:54 da notare il tipo a fianco a quello che parla che avrebbe voglia di tirargli un pugno
(Giustamente)
perche giustamente? guarda che siamo ancora in democrazia ognuno puo dire il proprio pensiero senza essere minacciato
anche se una domanda infantile aveva diritto a farla e a non essere intimorito da quel teppista
il prof poi ha pensato ad una risposta adeguata, non cera bisogno di una reazione infantile come quella di alzare la mano e agitarsi
@@ModulusOrbis questo tipo di commento lo vedo sempre come giustificazione ogni volta che qualcuno spara commenti razzisti. Il diritto ad esprimere un opinione non implica che non possano esserci persone che discordano da questa opinione e che non si sentono di rispettarla, se quel tizio avesse detto quella frase davanti a me un ceffone era di tutto diritto. Molti dimenticano che ogni frase detta ha anche delle conseguenze, altrimenti vado a dare del figlio di puttana a chiunque passi per strada e tutti zitti perché sai, diritto di parola.
Ho visto tantissimi video del prof. Barbero - e forse tutti. Sono molto interesante non soltanto come fatti, ma anche il modo come racconta, che ti tiene attacato allo scermo. Ma STRANAMENTE non non la sento mai parlare della storia degli albanesi, che dovrebbe anche essere il popolo più antico dei balcani, da cui i greci, quando sono arrivati dal Egitto, avvranno preso l'alfabeto, l'arte della costruzione e i dei. E' vero che siamo stati scomparsi sotto l'impero ottomano per 500 anni, ma siamo sopravissuti e abbiamo mantenuto la lingua, la quale spiega tanti nomi di eroi, dei e luoghi della mitologia, compreso il nome dello stesso Omero. Forse anche per questo motivo, i greci, in collaborazione con i turchi, hanno anche proibito la nostra lingua, hanno fatto di tutto per farla scomparire insieme con la nostra storia (cosa che i greci continuano a farle tuttora oggi). Abbiamo datto all'impero romano un numero di imperatori e papi, ma quando si parla di loro, si ignora la provenienza.
lo amo.
Grazie professore
Che disagio la signora che cita la Lega Ladrona ad un incontro di Barbero... in ogni caso risposta magnifica di Barbero, ironico e non maleduca
to
Quello di considerare se stessi come la vera e l'unica umanita' (come fanno tutti i popoli compresi gli evoluti greci) e' un errore naturale del giudizio umano, un bias cognitivo di percezione del se' (come gruppo oltre che come singolo) che porta naturalmente a sentirsi migliori, ovviamente oggettivamente e' un errore come tutti i bias, sono naturali noi possiamo solo rendendocene conto ed educare questo automatismo innato e cercare di contenerlo attraverso una vera conoscenza di se' e degli altri, in questo senso un po' vi e' stata un'evoluzione in consapevolezza.
Senza dubbio si denota un'ottima professionalità. Però sarebbe molto esaustivo il confronto con un'altro storico della stessa levatura del professore Barbero.
3333333333333333333w3333
Errore...
Barbero sfrutta molto bene la letteratura antropologica
Grazie per queste bellissime lezioni. Posso chiedere a quando risale l'incontro?
31-05-2009
1:17:53 "recupero della Padania"
scusate di che anno è questo intervento?
dev'essere almeno 10 15 anni fa. Va com'era giovincello :D
@@stellapik. 2009, cmq se pensate che sia preistoria sappiate che buona parte della vecchia dirigenza dell'era di Bossi è ancora lì salda e pronta ad invocare il terrun
Infatti, e proprio per questo, ancor oggi l'autentico cittadino di Roma specifica di essere "romano de Roma"!!!!
Sarebbe bello in futuro che la storia di "Roma" si conti dalla fondazione della città, fino alla caduta di Costantinopoli...
Omologare le varie usanze di popoli diversi, porta sempre ad implodere le economie , le religioni il progetto di controllo,non tutto può,soprattutto che i popoli rinu Cino al loro passato , alla loro cultura.La vera libertà e rispetto,sta nell'accettare le diversità.
Minuto 1.01.00 circa. Settimio Severo sale al potere nel 193 (non nel 197) e NON è un generale barbaro della Pannonia (Ungheria), ma un raffinato romano di origine provinciale, nato a Leptis Magna (Libia), città che beneficerà molto dell'aver dato i natali al nuovo imperatore. Era governatore della Pannonia quando fu proclamato imperatore, il che fa una bella differenza. Avrei preferito che Barbero iniziasse correggendo questo errore notevole, correzione che da sola avrebbe squalificato la domanda, che è a tutti gli effetti assurda. Per poter diventare imperatori, oltre ad aver fatto prima una notevole carriera istituzionale e/o militare bisognava già essere cittadini romani, quindi il problema introdotto dal ragazzo proprio non si pone. In un'istituzione imperiale dove conta il principio di cittadinanza e di crescita istituzionale non ha senso parlare di romano o non romano a seconda dei luoghi di nascita, se quei luoghi sono all'interno dell'impero e se si sta parlando di persone con cittadinanza romana. Roma di per sé era solo una città, se usassimo il principio proposto dal giovane tutti sarebbero stati non romani già nel V secolo a. C.
Ad un certo punto però imperatori di origine barbarica compaiono (mi pare che il primo sia Massimino il Trace). Al di là del dettaglio la risposta di Barbero è pertinente: non è la diluizione etnica che indebolisce un impero.
Credo che la prima parte, quando parla di Greci/Persiani come opposizione identità etnica / sovranazionalità, per quanto condivisibile, sia troppo semplificatoria perché dimentica di far emergere anche l'opposizione autonomia ed eleutheria(libertà) / accettazione di una sudditanza imposta. Se si incrociano questi elementi si capisce un po' di più della problematicità storica che è alla base dei valori della nostra civiltà. I Greci si percepivano diversi perché liberi e non sudditi, tanto da confondere la sudditanza con la predisposizione alla schiavitù. La capacità di assimilazione dei romani si basa sulla forza del diritto, ma anche sulla rinuncia all'autonomia dei vari popoli, tutti comunemente sottomessi (per chi non si sottomette a era previsto l'annientamento). Il discorso è un po' più complesso perché per noi moderni autonomia, libertà e autodeterminazione dei popoli sono fondamentali ed è qui che passare dal principio di identità costruita a quello di diritto apre questioni spinose. Nell'antichità l'identità sovranazionale è sempre imposta dall'alto, da autorità imperiali impostesi con la forza degli eserciti. Certo poi questa identità, se ben sostenuta dal diritto e dalla tradizione, può essere assimilata ed interiorizzata anche dai sudditi se questi vengono integrati o resi cittadini. Riferirsi all'antichità ci fa ritrovare i valori che vorremmo, ma impostati naturalmente su realtà statali che non vorremmo perché noi ci sentiamo eredi dei principi di libertà e autodeterminazione dei popoli. È un casino insomma.
mamma mia, sempre a puntualizzare, sempre a cercare le pulci. Ha detto piu' cose interessanti lui in 1 ora ke il mio prof d storia in 3 anni.
.. Un grande storico e un uomo virtuoso..un faro nella nebbia "Padania"..
Bellissima conferenza! Più sento parlare della storia romana, più specularità incontro con la Repubblica di Venezia, che estendeva la cittadinanza veneta "de intus" ai territori assoggettati. Non ha avuto il tempo di reinventarsi ed è stata spazzata via giacchè fu soppressa per mano di Napoleone.
Se gli insegnanti a scuola fossero così....
Illusa
So di non dire qualcosa di nuovo facendole i complimenti per lo studio che dedica ad approfondire e la chiarezza con la quale poi ci spiega le storie. Per questo professore le chiedo di raccontarci quando potrà la vicenda del tenente generale Alberto Pollio, che mi incuriosisce molto. Fu veramente assassinato? Il mandante fu, come qualcuno ha ipotizzato, Cadorna? Cosa sarebbe successo se al comando dell'esercito italiano ci fosse stato un filo-austriaco, convinto sostenitore della Triplice? Uno studioso come Pollio avrebbe commesso l'errore di sottovalutare Caporetto? Grazie
A parte nelle grandi città non so quanto sia facile oggi negli USA dichiarare serenamente la propria origine.
Domande da un pubblico deficiente, tra cui spicca il bauscia razzista sui Rom... il prof Barbero non lo meritava. Lezione stupenda.
Questo tempo insegna cultura a gente che un tempo avrebbe solo potuto zappAre campi aradi e morire di fame. Ringraziamo dio è guarda la platea per capire la storia
È possibile sapere quale è il libro a cui si accenna durante la conferenza e che tiene in mano il moderatore? Grazie
Uno dei più bei discorsi e lezioni di barbero… Ma non concordo sulla conclusione: gli Stati uniti non sono una novità, non sono una nazione nella quale le varie cosiddette etnie posso continuare ad esistere, ma sono a tutti gli effetti un impero che si basa su un colonialismo di tipo non territoriale ma economico. È questa la chiave di lettura con la quale leggere il presente… Quindi di fatto sono esattamente come tutti gli altri imperi del passato, si distinguono soltanto nel metodo, non nel fine.
Barbero è qui visibilmente più giovane di adesso (2021). È possibile sapere quando (e magari anche dove) si è tenuta la conferenza?
Festival dell’economia di Trento del 2009
Professore, faccia una serie di 10 puntate sulla Cina...
Di che anni é questo filmato?
2009, o così per lo meno si legge agli inizi del video
@@swissdave9489 non credo nel 2009 si parlasse ancora di Turchia in Europa, correggetemi se sbaglio.
Noi lo chiamiamo Attila ma è Atilla, o Ethele, che significa "tra due fiumi". Atilla nasce a Engadi, sul Mar Morto...
Barbero confonde l'identità etnico-linguistico-culturale (Kultur) con gli elementi della civiltà politica, giuridica e tecnologica (Civilization) che non sono identitari, ma almeno potenzialmente comuni a culture diverse. Il caso del Giappone è emblematico, poichè quel paese ha perfettamente coniugato la conservazione dei suoi tratti fortemente identitari, addirittura sul piano della razza, proprio perchè, facendo propria la tecnica e l'organizzazione politica dell'Europa, ha saputo respingere le potenze coloniali e, anzi, porsi in concorrenza con esse. L'identità etnico-linguistico-culturale non è l'invenzione di un sovrano. E' l'eredità di secoli di storia. Si può modificare per fattori politici, ma nell'arco di molte generazioni. I popoli germanici, Goti, Franchi, Longobardi ecc. non erano stati inventati dai Romani. Avevano culture e lingue proprie, simili ma non identiche, come ancor oggi sono somiglianti i diversi dialetti parlati in Germania, Svizzera e Austria.
Il tuo ragionamento non è sbagliato. Ma è pretestuoso.
E basta nominare gli Hutu e i Tutsi per smontarlo.
Nelle scuole, in tutte le scuole...
35:19
56:50 parole sante
Il giornalista al fianco di Barbero sempre il presidente Mattarella
Barbero è un ottimo affabulatore. Piega le sue teorie alla realtà con la massima impudenza. Non può considerare è giudicare il passato con il giudizio del pensiero unico attuale.
Barbero cucciolo.
Anche noi discriminiamo riconoscendoci eredi dei Greci
Per GIOVE 😐😜
qualcuno sa di che anno è questo intervento?
Chi lo dice sa di esserlo 🤔😅mi raccomando esorcista dopo 😅🤞😇
Perdoni la domanda ...( qualunque cosa possa significare l' aggettivo "stupido" in riferimento al sostantivo "domanda" se con "domanda" si intende una domanda nata da reale necessita` di chiedere): ma ¿ i conflitti identitari primigenii, a maggior ragione a partire dalla pre-storia, possono essere identificati come "CONFLITTO DI TIPO " ?
Grazie per la eventuale risposta.
Silvia Pecorini.
Lo 🧡
Ma il volume? E' troppo basso!!!
Sempre grande il professore. Solo la spiegazione sui Rom non è convincente. Sì, è vero, gli ebrei sono sempre stati perseguitati e odiati, ma per motivi ben diversi da quelli che ora suscitano l’avversione nei confronti dei Rom. Comunque, vabbè, Barbero è tanto bravo che questo scivolone glielo perdoniamo
..cibo per la mente..
caro Barbero,tutto che avete detto sui armeni riguarda agli georgiani,armeni non sono ortodossi anche queste e sbagliato
Bel discorso, ma con Arminio come è andata?
Anche la Russia è in gran parte Europa, allora perché non tentare d'integrarla come lo si vorrebbe con la Turchia?
La Federazione Russa odierna e' uno stato multinazionale e multi etnico di dimensioni colossali, per di piu' parliamo di una nazione quasi interamente sovrana nelle sue politiche.. perche' mai essa dovrebbe ambire ad integrarsi all'interno di una pseudo unione puramente finanziaria, litigiosa, insensata e inconcludente quale l'UE ?
Per di piu' neanche indipendente nelle sue politiche di fondo dato il controllo pressoche' totale esercitato dagli USA
Per pensare ad una Russia federata all'interno di un alleanza europea andrebbe ripensato tutto bisognerebbe rivoltare l'intero continente, abolire la NATO, espellere gli americani dal nostro continente e rivedere quindi tutte le politiche e le pratiche ideologiche degli ultimi 40 anni.
In una parola: fantapolitica
Barbero, Barbero...la costruzione dell'identita' culturale...certo e' vero che noi siamo in gran parte la nostra storia, ma siamo anche altro: un insieme di tradizioni, una comunita' di lingua, di etnia e di valori, se non ammettiamo dei limiti alla costruzione, finisce che siamo tutti una cosa fluida e malleabile, il che non solo non spiega niente, ma alla fine non ci permette piu' di apprezzare le differenze, e soprattutto non e' storia, almeno non storia seria...somiglia piu' ad una forma bonaria di ideologia.
Sicuro? Tradizioni, lingue, etnie, sono semplicemente l'evoluzione naturale di qualcosa che esisteva prima a cui si è deciso di cambiare nome
Su questo punto lo stesso Barbero ha un po' modificato la sua idea rispetto a 10 anni fa. Ascolta cosa dice in questo colloquio con l'editore Laterza.
(Soprattutto da 34:10 a 40:30 praticamente sviluppa quello che hai detto tu).
m.ruclips.net/video/tj-O3lzqTYM/видео.html#menu
Alla fine, secondo l’imperatore Claudio, tutta l’annosa questione dello ius soli non esiste: nasci in Italia, sei italiano. O spiegatelo un po’ a chi sta in alto adesso....
La Cina va completamente in controtendenza rispetto al discorso finale di Barbero
Deutsch (popolo tedesco) significa il popolo, le genti
Infine...gli Unni diventano gli Ungari.... Li conoscete?
Essere romani significava obbedire all'imperatore e pagare le tasse a Roma. Si doveva pagare e tacere; un po' come oggi. Altro che fratellanza universale
Beh erano un impero, mica una Onlus, l'accettazione delle culture altrui non doveva contrastare con quella latina (vedasi ad esempio la vicenda delle persecuzioni contro i cristiani)
@@redleytheplanner1134 ed alcuni cristiani cmq erano di cultura latina
Ma vi era proprio una *differenza* in termini di diritti fra l'essere cittadino romano romano e non esserlo, al di là dell'essere latino o greco.
Poi dovevi pagare le imposte, ma questo più o meno dappertutto.
Non si parla di fratellanza universale, ma di cittadinanza e/o di habitus
Non diciamo inesattezze, i vantaggi dell'essere cittadini romani erano enormi, la cosa non si esauriva nel pagare le tasse
Italiani ricattati
555
. Bar
Poi hanno raccontato che discendiamo dalla scimmia e siamo diventati quasi tutti dei babbuini 😜
Hola que quiere decir babbuini en español?
Barbero Roma e nata nel 750 ac e nei Balcani c'erano gia gli Illiri un popolo già civile.Perche secondo lei questi dovevano aspettare i cosi detti chiamati Greci per copiare loro?
Prof sui rom hai svicolato. Oggi si riconosce agli Ebrei una grande cultura ed oggi ai rom ? Oggi non ieri non domani oggi.
esiste un ramo accademico dedicato allo studio della cultura e delle lingue rom, se non sbaglio c'era una cattedra a Trieste in proposito
direi quindi abbastanza da occuparsene accademicamente.
Poi se vogliamo fare a chi ce l'ha più grosso (il patrimonio letterario) direi che siamo fuori argomento
Mk sarebbe proprio piaciuto che qualcuno alzasse il dito e dicesse "io sono rom, ecco i nomi dei maggiori letterati del nostro popolo:" etc etc".
@@FlagAnthem che argomentone convincente, complimenti.
Uno show man! ma vada a studiare i documenti , il professore che parla di tutto. Il tuttologo!
Roma però faceva entrare solo Europei non Africani
falso, comunque, per farla brevissima, è Africano uno dei maggiori "ideologhi" della chiesa cattolica, sant'Agostino.
Innanzitutto gli africani del nord Africa erano infinitamente più romani (e civili) di tutte la popolazioni ad Est del Reno, inoltre il termine EUROPEO per i romani né esisteva e né significava nulla in quanto quello romano era un impero mediterraneocentrico e non eurocentrico, ed ancora, la maggior parte dei popoli germani che invasero l'Impero erano popolazioni provenienti dall'Asia: ha detto una cosa cosa e ne ha sbagliate tantissime HAHAHA... ecco che succede a leggere la storia secondo un'ideologia contemporanea.
Diversi imperatori romani sono nati sulle coste nord africane
video interessante, ma un po' noioso 🙃
Grazie professore