Ciao Daniele.. personalmente reputo questa come una sorta di "dissenteria" e la tratto come tale.. anche se l ape è totalmente diversa dall uomo il concetto è che qualcosa non vada a livello metabolico.. possiamo anche stare ad inoltrarci parlando di flore batteriche e parassiti, ma all atto vero bisogna "lavorare sul campo" e intervenire come ci è concesso (secondo natura sarebbe meglio).. purtroppo la realtà dei fatti è che queste cose succedono (un immenso grazie a te che documenti e fai vedere tutto questo) , queste e altre passando per pesti, varroe e chi più ne ha.. da qui sarebbe inutile voler dar spiegazione (tu solo e meglio di tutti conosci lo stato degli apiari e alveari che conduci) , ma secondo me è una carenza alimentare e personalmente non mi stupirei di veder un collasso del genere (dalle mie parti), i telai "parlano chiaro" e l assenza di scorte è a mio avviso una grave "tegola" sulla capoccia di una famiglia che ha già dei problemi.. io credo che una qualsivoglia patologia sia "curabile" nella misura in cui la famiglia sia in grado di nutrirsi e assimilare alimento, in ultima è sempre l alimento "che fa la differenza" (parere personale eh.. :) ) purtroppo spesso "non cè nulla da fare" , ci son casistiche in ogni apiario e "nessuno è immune".. a tutti muoiono delle api.. è normale e giusto.. :) resta da capire che se son "casi sporadici" possiam portar più attenzione e conoscendo i sintomi/problematiche tarare qualcosa durante la stagione (nei limiti del fattibile senza stravolgere tutto il modo di lavorare), ma se son casi "di routine" e costantemente si perdon la totalità delle famiglie (o quasi), forse si può valutare l ipotesi che la gestione non sia "ottimale".. oltretutto ognun deve fare i conti con le peculiarità territorio/clima in cui si trova e perciò quello che funziona per me non và per qualcun altro.. qui abbiam smesso di utilizzare varie tipo apiherb, vitalbee, integratori vari perchè all atto pratico "le cose non cambiano" (solo al portafoglio).. ciò che fà davvero la differenza (a mio avviso) è una buona gestione delle scorte invernali e un buon ricambio di cera nuova durante i mesi estivi.. Daniele non scoraggiarti, la passione che ci metti "si vede e si sente".. :)
Quale potrebbe essere la temperatura minima per spostarle ? ho una famiglia che si e' ridotta notevolmente e volevo provare ad aiutarla mettendola nel polistirolo. Di giorno fa 15 gradi ma il glomere per ora non si apre
@@ApicolturaCD 15 gradi la temperatura esterna, nell' arnia di legno dove sono molto probabilmente (almeno penso io) percipescono di meno e mantengono il glomere
Ciao. Non pensi che questo calo così repentino sia stato scaturito dal fatto che hai spostato le arnie di poche decine di metri e quindi tutte le bottinatrici/anziane (in questo periodo la maggior parte delle api) sono ritornate al punto di partenza e non hanno trovato la strada di casa? Cmq complimenti per i video e soprattutto per il fatto che fai vedere anche il brutto del mestiere
A mio avviso le casse in pianura Padana (posto più umido della terra🤣) devono stare almeno a 40 cm da terra ..appoggiate così vicine al suolo ricevono tutta l'umidità del terreno e non c'è ricircolo d'aria..api bagnate =morte. Non è una critica ma un parere personale Complimenti per il canale
Ciao Secondo me hai fatto benissimo ad allontanare le arnie----- in questo periodo è impossibile una ripresa........secondo te la condensa che crea il cellophane può aver peggiorato la situazione??? Anche a me è stato insegnato questo metodo per invernare ma non l ho mai utilizzato perché nutro dei dubbi su quella condensa che si crea....che in prossimità della primavera può essere utile ma in inverno pieno a parer mio è dannosa
Ciao, quelle goccioline non sono un problema secondo me, anzi possono anche essere d'aiuto. Vedo che vengono usate per lavorare le scorte o il candito oppure per poter bere senza uscire dal nido quando fa molto freddo
@@ApicolturaCD su questo sono pienamente d accordo ....però pensa di dormire tutto l inverno nella tua camera da letto con delle goccioline di condensa sul soffitto ......non sarebbe molto salutare😅
Ciao, è provocato da un fungo. Quindi limitare l'umidità è la prima cosa, mettendo le cassette al sole ad esempio. Poi si fa il giro con apiherb a settembre come prevenzione ma non è matematico che non si sviluppi lo stesso
No, va usato prima dell'inverno. Serve appunto per pulire l'intestino delle api che dovranno sopravvivere mesi e non giorni. Le api invernali devono essere molto più robuste
Ciao, posso chiederti perchè usi cosi tanta nutrizione per farle sopravvivere? Stai allevando e selezionando api forti o rottami da seguire ogni momento? Sei in gamba ma non mi ci trovo proprio in un apicoltura cosi impostata. Sono dell'idea che le api abbiano bisogno di cavarsela da sole, almeno fino a metà/fine gennaio, poi un aiutino ci sta, ma non deve essere la regola. Parere mio. Ciao ;-)
Anche io ne ho 3 in queste condizioni. Nel mio caso penso che sia stata la varroa e non il nosema, perché escrementi intorno all’arnia non ne ho trovati. Ho trovato parecchia caduta dopo aver fatto il gocciolato e a distanza di un mese e mezzo le famiglie son passate da 5 favi ad un pugnetto come nel video. Le regine ci sono ancora in tutte e 3 le famiglie ma la primavera è ancora lontana e di notte si va sotto zero. Va bhe tutta esperienza..
@@ApicolturaCD mi sa che il blocco di covata in estate e gocciolato in inverno ormai non sono più sufficienti. Con queste temperature le regine covano come se fossero in Sicilia. Boh la prossima stagione lo farò 3 volte il trattamento. Spero solo che facendo 2 volte il blocco artificiale non arrivino poi troppo indebolite all’invernamento, perché non ho voglia di stare a prendere sublimatore e passare ogni 2x3 a sublimare ecc, alla fine le api sono un hobby per me e così mi prenderebbero il tempo come fosse un lavoro. Però c’è una cosa che proprio non riesco a capire. Cioè in Sardegna un mio amico apicoltore di mestiere, ha fatto un esperimento con 5 cassette. In pratica non ha fatto niente per 4 anni per vedere in quanto tempo andavano perse. Parlo di una decina di anni fa. Morale della favola, dopo 4 anni solo 2 famiglie erano collassate mentre altre 3 c’erano ancora. Ovviamente le cassette le aveva sempre sott’occhio quindi non è che in questi 4 anni magari una famiglia era morta e uno sciame era poi rientrato. Io invece qui nel varesotto se non faccio niente, perdo sicuramente metà delle famiglia nel giro di un paio di inverni. Come è possibile?
Eh qui non si riesce a sapere. Io tratto molto e ho famiglie belle, poi intorno ci sono altri apicoltori vecchio stampo che invece ci fanno poco o nulla e non dicono cosa succeda a loro... Però nel caso specifico suona strano ma non è mai detto
@@ApicolturaCD ti ringrazio per la risposta, ti ho chiesto nello specifico perché misurando un foglio cerro la misura e 5 da parete a parete, se invece misuro la diagonale da angoli ad angoli e 5,5 . Non capisco .
Ciao Daniele.. personalmente reputo questa come una sorta di "dissenteria" e la tratto come tale.. anche se l ape è totalmente diversa dall uomo il concetto è che qualcosa non vada a livello metabolico.. possiamo anche stare ad inoltrarci parlando di flore batteriche e parassiti, ma all atto vero bisogna "lavorare sul campo" e intervenire come ci è concesso (secondo natura sarebbe meglio)..
purtroppo la realtà dei fatti è che queste cose succedono (un immenso grazie a te che documenti e fai vedere tutto questo) , queste e altre passando per pesti, varroe e chi più ne ha..
da qui sarebbe inutile voler dar spiegazione (tu solo e meglio di tutti conosci lo stato degli apiari e alveari che conduci) , ma secondo me è una carenza alimentare e personalmente non mi stupirei di veder un collasso del genere (dalle mie parti), i telai "parlano chiaro" e l assenza di scorte è a mio avviso una grave "tegola" sulla capoccia di una famiglia che ha già dei problemi.. io credo che una qualsivoglia patologia sia "curabile" nella misura in cui la famiglia sia in grado di nutrirsi e assimilare alimento, in ultima è sempre l alimento "che fa la differenza" (parere personale eh.. :) )
purtroppo spesso "non cè nulla da fare" , ci son casistiche in ogni apiario e "nessuno è immune".. a tutti muoiono delle api.. è normale e giusto.. :)
resta da capire che se son "casi sporadici" possiam portar più attenzione e conoscendo i sintomi/problematiche tarare qualcosa durante la stagione (nei limiti del fattibile senza stravolgere tutto il modo di lavorare), ma se son casi "di routine" e costantemente si perdon la totalità delle famiglie (o quasi), forse si può valutare l ipotesi che la gestione non sia "ottimale".. oltretutto ognun deve fare i conti con le peculiarità territorio/clima in cui si trova e perciò quello che funziona per me non và per qualcun altro..
qui abbiam smesso di utilizzare varie tipo apiherb, vitalbee, integratori vari perchè all atto pratico "le cose non cambiano" (solo al portafoglio).. ciò che fà davvero la differenza (a mio avviso) è una buona gestione delle scorte invernali e un buon ricambio di cera nuova durante i mesi estivi..
Daniele non scoraggiarti, la passione che ci metti "si vede e si sente".. :)
Grazie mille! Concordo !
volendo potevi metterli in un polistirolo per tenerle ancora più al caldo…. comunque complimenti per la sinceritá e la passione…. bravo daniele
Ciao, eh ormai era già tardi!
Quale potrebbe essere la temperatura minima per spostarle ? ho una famiglia che si e' ridotta notevolmente e volevo provare ad aiutarla mettendola nel polistirolo. Di giorno fa 15 gradi ma il glomere per ora non si apre
Con 15 gradi fai pure quello che vuoi
@@ApicolturaCD 15 gradi la temperatura esterna, nell' arnia di legno dove sono molto probabilmente (almeno penso io) percipescono di meno e mantengono il glomere
No no, con i 15 esterni c'è del volo e il glomere è aperto. Puoi fare una bella visita
Grazie Daniele...
I consigli e condividere le soluzioni, sono l"arma migliore x migliorarsi, grazie 👍👋
Grazie mille
Ciao. Non pensi che questo calo così repentino sia stato scaturito dal fatto che hai spostato le arnie di poche decine di metri e quindi tutte le bottinatrici/anziane (in questo periodo la maggior parte delle api) sono ritornate al punto di partenza e non hanno trovato la strada di casa? Cmq complimenti per i video e soprattutto per il fatto che fai vedere anche il brutto del mestiere
Ciao, le ho spostate quando il volo era fermo per giorni. Le api erano davanti alle cassette e dentro. Il nosema adesso non perdona purtroppo
Ciao Daniele ma in questo caso il candito si butta via?
Ciao, sì meglio non usarlo
A mio avviso le casse in pianura Padana (posto più umido della terra🤣) devono stare almeno a 40 cm da terra ..appoggiate così vicine al suolo ricevono tutta l'umidità del terreno e non c'è ricircolo d'aria..api bagnate =morte. Non è una critica ma un parere personale
Complimenti per il canale
Ciao, sì sì hai ragione. Infatti le avevo spostate perché malate. Addirittura pensavo di sopprimerle quando le ho spostate
Ciao Secondo me hai fatto benissimo ad allontanare le arnie----- in questo periodo è impossibile una ripresa........secondo te la condensa che crea il cellophane può aver peggiorato la situazione??? Anche a me è stato insegnato questo metodo per invernare ma non l ho mai utilizzato perché nutro dei dubbi su quella condensa che si crea....che in prossimità della primavera può essere utile ma in inverno pieno a parer mio è dannosa
Ciao, quelle goccioline non sono un problema secondo me, anzi possono anche essere d'aiuto. Vedo che vengono usate per lavorare le scorte o il candito oppure per poter bere senza uscire dal nido quando fa molto freddo
@@ApicolturaCD su questo sono pienamente d accordo ....però pensa di dormire tutto l inverno nella tua camera da letto con delle goccioline di condensa sul soffitto ......non sarebbe molto salutare😅
Ciao daniele perche non provare el metodo maechel palmer per l'inverno e aggiungi el polistyren
Ciao, non conosco la tecnica
Ciao Daniele da cosa è causato il nosema, come trattare per prevenire ?
Ciao, è provocato da un fungo. Quindi limitare l'umidità è la prima cosa, mettendo le cassette al sole ad esempio. Poi si fa il giro con apiherb a settembre come prevenzione ma non è matematico che non si sviluppi lo stesso
@@ApicolturaCD ma seconde voi se faccio apiherb alla ripresa primaverile, quando le famiglie si tornano ad allargare nn va bene ?
No, va usato prima dell'inverno. Serve appunto per pulire l'intestino delle api che dovranno sopravvivere mesi e non giorni. Le api invernali devono essere molto più robuste
@@ApicolturaCD okk capito allora prossimo inverno lo farò...
Ciao, posso chiederti perchè usi cosi tanta nutrizione per farle sopravvivere? Stai allevando e selezionando api forti o rottami da seguire ogni momento? Sei in gamba ma non mi ci trovo proprio in un apicoltura cosi impostata. Sono dell'idea che le api abbiano bisogno di cavarsela da sole, almeno fino a metà/fine gennaio, poi un aiutino ci sta, ma non deve essere la regola. Parere mio. Ciao ;-)
Ciao, queste erano a corto di scorte e nel video lo spiego. La maggior parte delle mie famiglie non ricevono nutrizione comunque.
@@ApicolturaCD grazie per la risposta. Ho visto anche in molti altri video che metti spesso e volentieri candito e sciroppo.
Anche io ne ho 3 in queste condizioni. Nel mio caso penso che sia stata la varroa e non il nosema, perché escrementi intorno all’arnia non ne ho trovati. Ho trovato parecchia caduta dopo aver fatto il gocciolato e a distanza di un mese e mezzo le famiglie son passate da 5 favi ad un pugnetto come nel video. Le regine ci sono ancora in tutte e 3 le famiglie ma la primavera è ancora lontana e di notte si va sotto zero. Va bhe tutta esperienza..
Ciao, sì credo anche io sia varroa nel tuo caso. Molto probabile. Sono cose che vanno messe in conto e imparate sulla pelle purtroppo
@@ApicolturaCD mi sa che il blocco di covata in estate e gocciolato in inverno ormai non sono più sufficienti. Con queste temperature le regine covano come se fossero in Sicilia. Boh la prossima stagione lo farò 3 volte il trattamento. Spero solo che facendo 2 volte il blocco artificiale non arrivino poi troppo indebolite all’invernamento, perché non ho voglia di stare a prendere sublimatore e passare ogni 2x3 a sublimare ecc, alla fine le api sono un hobby per me e così mi prenderebbero il tempo come fosse un lavoro.
Però c’è una cosa che proprio non riesco a capire. Cioè in Sardegna un mio amico apicoltore di mestiere, ha fatto un esperimento con 5 cassette. In pratica non ha fatto niente per 4 anni per vedere in quanto tempo andavano perse. Parlo di una decina di anni fa. Morale della favola, dopo 4 anni solo 2 famiglie erano collassate mentre altre 3 c’erano ancora. Ovviamente le cassette le aveva sempre sott’occhio quindi non è che in questi 4 anni magari una famiglia era morta e uno sciame era poi rientrato.
Io invece qui nel varesotto se non faccio niente, perdo sicuramente metà delle famiglia nel giro di un paio di inverni. Come è possibile?
Eh qui non si riesce a sapere. Io tratto molto e ho famiglie belle, poi intorno ci sono altri apicoltori vecchio stampo che invece ci fanno poco o nulla e non dicono cosa succeda a loro... Però nel caso specifico suona strano ma non è mai detto
Ho una curiosità da chiederti, quanti millimetri e larga internamente una celletta da nido da parete a parete?
Un saluto
Ciao, da una richiesta a Google mi dice 5.5 mm
@@ApicolturaCD ti ringrazio per la risposta, ti ho chiesto nello specifico perché misurando un foglio cerro la misura e 5 da parete a parete, se invece misuro la diagonale da angoli ad angoli e 5,5 .
Non capisco .
Forse sarebbe meglio tenere più alte le arnie altrimenti beccano troppa umidità
In APIARIO le ho a circa 60 cm da terra, quelle isolate le ho appoggiate su sue travetti in attesa di sanificazione
Per Nosema .basta spruzzare un po' di aceto.risolto il caso
Maestro
Basta con tutti quei panetti confezionati, stile merendine
Sacrifica un po’ di miele e preparati il tuo candito
Ah no ho paura di fare cavolate
Metti del succo di limone nel nutrimento... fidati
Per la lotta al nosema?
Si