Bel video!! Come saprai, non è che questa sia proprio la mia scuola di pensiero di riferimento ahah, però fa bene ascoltare anche ideali diversi dal mio, è sempre interessante. Io ovviamente non sono un esperto, però ci sono molte cose che non mi tornano in questo pensiero economico. A parte la questione della flessibilità dei salari... Nel caso sia io a confondermi su qualche cosa, qualcuno me lo faccia notare. 1) Il fatto che gli interventi fiscali, e le politiche monetarie espansive da parte delle banche centrali non incentivino la crescita, mi sembra una sciocchezza... L’ipotesi che tirano fuori è che l’aumento di moneta poi porta ad inflazione, aumento dei prezzi e quindi si torna punto e daccapo. E secondo loro, la stagflazione confermerebbe questa loro teoria. Ok. Io invece penso che dipenda da COME la nuova moneta viene utilizzata. È per questo che lo Stato deve formare piani industriali ben definiti e produttivi, investire in settori strategici e quindi stimolare anche la trasformazione strutturale dell’economia del Paese. Se la moneta viene investita in riforme strutturali e in opere produttive e strategiche per il Paese, non si verifica eccessiva inflazione e il Paese cresce (vediamo anche il Giappone ad esempio). Se invece, ovviamente, lo Stato regala mance alla popolazione, senza una strategia industriale e senza un percorso virtuoso preciso, quelle mance (in un clima di sfiducia) vengono messe tra i risparmi dal popolo, o appunto vengono spese e si ritorna punto e daccapo, poi le aziende non investono ecc... La situazione attuale post Covid19 è proprio appropriata per questo esempio: secondo la nuova scuola classica non servirebbe il Recovery Fund? A me sembra essenziale, ma appunto deve portare ad un circolo virtuoso, riforme strutturali, investimenti in settori strategici, collaborazione tra Stato e imprese, incentivi verso azioni funzionali, alla creazione di nuove start up, alla digitalizzazione, quindi innovazione ecc... A questo punto sì che sono utili anche le riforme fiscali per alimentare il clima di fiducia e spingere i privati verso nuovi investimenti. Quando la nuova moneta è produttiva e si bilancia con nuovi beni e servizi, l’inflazione rimane equilibrata, si va invece in stagflazione quando la nuova moneta non trova un riscontro in produzione. 2) Non sono d’accordo poi con l’equivalenza ricardiana, cioè, non mi sembra proprio un tipo di retorica realistica, almeno in Italia. Di solito è il contrario, quando la pressione fiscale aumenta, aumenta la sfiducia e l’incertezza tra gli operatori economici, quindi aumenta la propensione al risparmio. Vedasi ciò che è successo ai tempi di Monti, non mi sembra che la gente abbia iniziato a fare spese pazze perché “se ora le hanno alzate, poi tra un po’ le abbasseranno quindi posso investire!”. Io penso che la propensione al risparmio e all’investimento siano determinare dal clima di fiducia. Infatti durante il Covid, proprio a causa dell’incertezza, paradossalmente i risparmi in banca in Italia sono schizzati alle stelle (lo leggevo proprio ieri). Ora con la prospettiva del Recovery Fund e della ripresa il clima è leggermente migliorato tanto che i nuovi BTP Italia che sono stati emessi dallo Stato hanno fatto il boom, se non ci fosse stato un piano di ripartenza (apparentemente) così audace, col cavolo che avrebbero acquistato i titoli... 3) Concordo invece sul fatto che i cicli economici derivino in gran parte (ma non solo) dalle innovazioni. Ma è proprio per questo che secondo me lo Stato deve investire anche per agevolare la formazione di start up innovative, per la digitalizzazione (siamo tra i Paesi meno digitalizzati d’Europa) e dare una scossa al mercato privato infondendo fiducia ed un piano audace che strizzi l’occhio alla possibilità di innovare e competere meglio a livello mondiale. 4) Infine, riguardo la piena occupazione. Beh, per me la piena occupazione può esserci solo con un fortissimo intervento dello Stato, punto. Anche nelle migliori economie liberiste c’è sempre un seppur minimo tasso di disoccupazione, attualmente in Svizzera ad esempio è del 3,3%, in Lussemburgo e nei Paesi Bassi del 6%. Finché sono percentuali così basse e l’economia funziona, ci sta pure dare sussidi finché i disoccupati non ritrovino un lavoro. Ma quando la disoccupazione è estremamente alta come quella italiana, i sussidi regalati a fondo perduto sono un suicidio, e non sono produttivi, infatti sono a favore di rendere i disoccupati produttivi inserendoli in percorsi di formazione e di lavoro socialmente utile sia per lo Stato che per le imprese private che lo richiedono, anche per la raccolta stagionale in agricoltura (al posto di sfruttare in nero gli immigrati), manodopera in opere pubbliche, edilizia, servizi, tirocini formativi, tutto in cambio di uno stipendio più alto rispetto al RdC, ma almeno non è dato a fondo perduto ma ha un riscontro produttivo sia in attività economica che di formazione specialistica. Ovviamente, qualsiasi cosa sbagliata che abbia detto, fatemela notare 😉
Buongiorno, io sono una studentessa di un tecnico economico. Ho seguito tutti i video del pensiero economico e mi sono stati molti utili. Ti ringrazio per avermi permesso di apprendere meglio le varie scuole di pensiero. Continuerò sicuramente a seguire i tuoi video con molto interesse, continua così!
Buongiorno. La ringrazio per le sue lezioni davvero utili, mi hanno aperto un mondo. Questa mi ha particolarmente colpito. Volevo farle una domanda: quali potrebbero essere i mezzi per cambiare la struttura economica? Grazie
Salve, grazie per i complimenti. Consiglio di dare uno sguardo al video sulla Politica Economica per avere un'idea di massima di chi interviene e come interviene sulle dinamiche economiche. Saluti Link: ruclips.net/video/XitTtqmZ-hY/видео.html
Ciao Benedetto, come ho ricordato nel video, dedicherò una video-lezione alle aspettative razionali e in quella occasione credo che dirò due paroline anche sugli agenti razionali. Saluti! ps: anche sulla flessibilità dei prezzi ci sono teorie molto critiche, come quella dei neo keynesiani. Dai un'occhiata ai cosiddetti "menu cost".
Bel video!! Come saprai, non è che questa sia proprio la mia scuola di pensiero di riferimento ahah, però fa bene ascoltare anche ideali diversi dal mio, è sempre interessante.
Io ovviamente non sono un esperto, però ci sono molte cose che non mi tornano in questo pensiero economico.
A parte la questione della flessibilità dei salari...
Nel caso sia io a confondermi su qualche cosa, qualcuno me lo faccia notare.
1) Il fatto che gli interventi fiscali, e le politiche monetarie espansive da parte delle banche centrali non incentivino la crescita, mi sembra una sciocchezza...
L’ipotesi che tirano fuori è che l’aumento di moneta poi porta ad inflazione, aumento dei prezzi e quindi si torna punto e daccapo. E secondo loro, la stagflazione confermerebbe questa loro teoria. Ok.
Io invece penso che dipenda da COME la nuova moneta viene utilizzata.
È per questo che lo Stato deve formare piani industriali ben definiti e produttivi, investire in settori strategici e quindi stimolare anche la trasformazione strutturale dell’economia del Paese.
Se la moneta viene investita in riforme strutturali e in opere produttive e strategiche per il Paese, non si verifica eccessiva inflazione e il Paese cresce (vediamo anche il Giappone ad esempio).
Se invece, ovviamente, lo Stato regala mance alla popolazione, senza una strategia industriale e senza un percorso virtuoso preciso, quelle mance (in un clima di sfiducia) vengono messe tra i risparmi dal popolo, o appunto vengono spese e si ritorna punto e daccapo, poi le aziende non investono ecc...
La situazione attuale post Covid19 è proprio appropriata per questo esempio: secondo la nuova scuola classica non servirebbe il Recovery Fund?
A me sembra essenziale, ma appunto deve portare ad un circolo virtuoso, riforme strutturali, investimenti in settori strategici, collaborazione tra Stato e imprese, incentivi verso azioni funzionali, alla creazione di nuove start up, alla digitalizzazione, quindi innovazione ecc...
A questo punto sì che sono utili anche le riforme fiscali per alimentare il clima di fiducia e spingere i privati verso nuovi investimenti.
Quando la nuova moneta è produttiva e si bilancia con nuovi beni e servizi, l’inflazione rimane equilibrata, si va invece in stagflazione quando la nuova moneta non trova un riscontro in produzione.
2) Non sono d’accordo poi con l’equivalenza ricardiana, cioè, non mi sembra proprio un tipo di retorica realistica, almeno in Italia.
Di solito è il contrario, quando la pressione fiscale aumenta, aumenta la sfiducia e l’incertezza tra gli operatori economici, quindi aumenta la propensione al risparmio. Vedasi ciò che è successo ai tempi di Monti, non mi sembra che la gente abbia iniziato a fare spese pazze perché “se ora le hanno alzate, poi tra un po’ le abbasseranno quindi posso investire!”.
Io penso che la propensione al risparmio e all’investimento siano determinare dal clima di fiducia. Infatti durante il Covid, proprio a causa dell’incertezza, paradossalmente i risparmi in banca in Italia sono schizzati alle stelle (lo leggevo proprio ieri).
Ora con la prospettiva del Recovery Fund e della ripresa il clima è leggermente migliorato tanto che i nuovi BTP Italia che sono stati emessi dallo Stato hanno fatto il boom, se non ci fosse stato un piano di ripartenza (apparentemente) così audace, col cavolo che avrebbero acquistato i titoli...
3) Concordo invece sul fatto che i cicli economici derivino in gran parte (ma non solo) dalle innovazioni. Ma è proprio per questo che secondo me lo Stato deve investire anche per agevolare la formazione di start up innovative, per la digitalizzazione (siamo tra i Paesi meno digitalizzati d’Europa) e dare una scossa al mercato privato infondendo fiducia ed un piano audace che strizzi l’occhio alla possibilità di innovare e competere meglio a livello mondiale.
4) Infine, riguardo la piena occupazione. Beh, per me la piena occupazione può esserci solo con un fortissimo intervento dello Stato, punto. Anche nelle migliori economie liberiste c’è sempre un seppur minimo tasso di disoccupazione, attualmente in Svizzera ad esempio è del 3,3%, in Lussemburgo e nei Paesi Bassi del 6%. Finché sono percentuali così basse e l’economia funziona, ci sta pure dare sussidi finché i disoccupati non ritrovino un lavoro.
Ma quando la disoccupazione è estremamente alta come quella italiana, i sussidi regalati a fondo perduto sono un suicidio, e non sono produttivi, infatti sono a favore di rendere i disoccupati produttivi inserendoli in percorsi di formazione e di lavoro socialmente utile sia per lo Stato che per le imprese private che lo richiedono, anche per la raccolta stagionale in agricoltura (al posto di sfruttare in nero gli immigrati), manodopera in opere pubbliche, edilizia, servizi, tirocini formativi, tutto in cambio di uno stipendio più alto rispetto al RdC, ma almeno non è dato a fondo perduto ma ha un riscontro produttivo sia in attività economica che di formazione specialistica.
Ovviamente, qualsiasi cosa sbagliata che abbia detto, fatemela notare 😉
cosa ne pensi del divorzio tra tesoro e banca d'italia dell'81?
Ottima presentazione!! 👌
Buongiorno, io sono una studentessa di un tecnico economico. Ho seguito tutti i video del pensiero economico e mi sono stati molti utili. Ti ringrazio per avermi permesso di apprendere meglio le varie scuole di pensiero. Continuerò sicuramente a seguire i tuoi video con molto interesse, continua così!
Ciao Alessia, grazie mille! Mi fa piacere che i video siano utili! Buono studio!
Buongiorno. La ringrazio per le sue lezioni davvero utili, mi hanno aperto un mondo. Questa mi ha particolarmente colpito. Volevo farle una domanda: quali potrebbero essere i mezzi per cambiare la struttura economica? Grazie
Salve, grazie per i complimenti. Consiglio di dare uno sguardo al video sulla Politica Economica per avere un'idea di massima di chi interviene e come interviene sulle dinamiche economiche. Saluti Link: ruclips.net/video/XitTtqmZ-hY/видео.html
Bravissimo, sto seguendo il tuo canale per studiare ed orientarmi in economia e finanza
Grazie, molto gentile. Saluti!
Grande!
Graize mille!
Oltre l'assuzione sbagliata sulla flessibilitá dei salari (alla fine dei prezzi ci sta), l'assunzione molto errata è data dagli agenti razionali
Ciao Benedetto, come ho ricordato nel video, dedicherò una video-lezione alle aspettative razionali e in quella occasione credo che dirò due paroline anche sugli agenti razionali. Saluti! ps: anche sulla flessibilità dei prezzi ci sono teorie molto critiche, come quella dei neo keynesiani. Dai un'occhiata ai cosiddetti "menu cost".
Dammi un bambino!
purtroppo non ne ho a disposizione...
@@IlFarodellEconomia Antonio non volevo cadere nell'osceno, ma è il modo con cui ti voglio ringraziare per tutto quello che fai❤
;-) parliamone :-D