Diapedesi

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  • Опубликовано: 14 июн 2017
  • Come fanno le cellule dell'infiammazione ad uscire dai vasi e raggiungere la sede dove devono svolgere la loro funzione? Analizziamo in questo video il complesso processo della diapedesi.
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Комментарии • 11

  • @bestlifestyle341
    @bestlifestyle341 3 года назад +2

    Grazie per il bel lavoro

  • @gianfrancogalbo1365
    @gianfrancogalbo1365 13 дней назад +1

    ti faccio i miei complimenti io frequento l'università di Palermo e il mio prof di patologia non ha nemmeno spiegato la metà di quello che hai detto tu!

  • @ileniadema7079
    @ileniadema7079 2 года назад

    Davvero bravissimi! Grazie.

  • @ex_http.error_404
    @ex_http.error_404 3 года назад +1

    Non c’è la versione scritta?

  • @daniloschillaci4621
    @daniloschillaci4621 5 лет назад +2

    Scusate, non mi torna un ragionamento. Mi spiego: intorno al minuto 1:10 viene detto che con la vasodilatazione c'è un rallentamento del flusso e se il flusso rallenta iniziano quei fenomeni di "marginazione" e la formazione dei rouleaux.
    In teoria però con la vasodilatazione non dovrebbe aumentare la velocità del flusso? Dico questo perchè mi ricordo (forse sbagliando) che in processi come l'emostasi una delle prime fasi è la vasocostrizione ed è con questa che si rallenta il flusso e si facilita la marginazione delle piastrine in prossimità della lesione. Ecco non mi torna come sia possibile un rallentamento del flusso con la vasodilatazione, anche se in effetti durante l'infiammazione c'è vasodilatazione e al tempo stesso un rallentamento del flusso è auspicabile nella diapedesi

    • @chantymakeup
      @chantymakeup 5 лет назад

      Si, il flusso dovrebbe aumentare da quanto ne so anche io

    • @daniloschillaci4621
      @daniloschillaci4621 5 лет назад +3

      Ragionandoci meglio in effetti all'aumentare del calibro (vasodilatazione) deve per forza di cose rallentare la velocità del flusso in accordo col teorema di Bernulli (e volendo anche dal conseguente effetto Venturi se dal teorema di Bernulli si trascura la componente gravitazionale), questa è fisica e nonostante il sistema considerato non sia ideale la tendenza del fenomeno sarà comunque quella.
      A questo punto forse il fenomeno opposto (vasocostrizione) che si ha durante la fase vascolare dell'emostasi in realtà non rallenta la velocità del flusso ma semmai la pressione locale, e così facendo in effetti si dovrebbero prevenire ulteriori perdite di sangue che uscirebbe dal vaso danneggiato con meno pressione a monte.

    • @l.w.6204
      @l.w.6204 4 года назад +1

      In realtà il flusso rallenta per l'aumento della permeabilità delle venule post-capillari determinato da contrazione delle cellule endoteliali stimolata da mediatiri dell'infiammazione come l'istamina. La contrazione delle cellule endoteliali aumenta gli spazi intercellulari consentendo il passaggio nel tessuto non solo di acqua ed elettroliti ma anche di proteine plasmatiche, passaggio spinto dall'aumento della pressione idrtostatica conseguente alla vasodilatazione delle arteriole pre-capillari. Le proteine filtrate a loro volta richiamano altra acqua ed elettroliti in essa disciolti per effetto della loro pressione oncotica. Per effetto di questa filtrazione di plasma -conseguente appunto all'aumento della permeabilità delle venule post-capillari- si realizza una riduzione della velocità del flusso ematico ovvero: una riduzione del ritorno venoso con conseguente riduzione della velocità del flusso ematico che allora determina aumento della viscosità ematica consentendo la marginazione dei leucociti sulla superficie endoteliale.

    • @thaliachoriki3024
      @thaliachoriki3024 3 года назад +1

      Devi pensare alla portata Q. Quando il raggio e maggiore la velocità diminuisce. Infatti la velocità max degli eritrociti sta in centro del vaso dove il raggio è 0

    • @alicelarentis7644
      @alicelarentis7644 3 года назад +1

      Arrivo di un ritardo madornale, della serie che l'esame probabilmente, anzi sicuramente l'avete già dato e superato. Ad ogni modo questo fenomeno corrisponde alla legge fisica dell'equazione di continuità dove la portata R=AV area e velocità. Per mantenere la portata costante in uscita e in entrata ad un aumento dell'area deve corrispondere una diminuzione della velocità. Questo perché R=K dove A1V1=A2V2 portata entrante uguale a quella uscente o flusso entrante uguale a quello uscente. Quindi in R=AV per fare in modo che mantenga lo stesso risultato se aumenta A deve diminuire V. Poiché se facciamo la formula inversa viene V=R/A oppure A= R/V questo fa capire come V e A siano inversamente proporzionali. Scusate arrivo tardi ma magari aiuta qualcuno che vedrà poi questo video.

  • @dottoressasalvi
    @dottoressasalvi 5 лет назад

    Non è propriamente corretta, per richiamare il neutrofilo bisogna aumentare la velocità e la pressione quindi - vasocrostrizione fugae (temporaneo aumento della pressione sanguigna per permettere più veloce irrorazione del flusso ematico e quindi del posizionamento dei neutrofili)
    marginazione e successiva vasodilatazione etc..