Ciao e grazie per questo tuo video! Volevo portare la mia esperienza, da studentessa di Unicusano, avendo potuto sperimentare anche 1 anno all'Università degli Studi di Milano, indirizzo biotecnologie. Ho 24 anni, sono laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche, sto scrivendo la tesi per la laurea magistrale in Psicologia clinica e della Riabilitazione, e soffro di una patologia cronica che troppe volte ha orientato e precluso le mie scelte di vita. Dopo essermi resa conto di non poter sostenere i ritmi da fuori sede e i limiti dell'iniversità tradizionale, ho pensato seriamente di non poter più studiare. Ho pensato che la malattia, ancora una volta, stava avendo la meglio su di me e sulla mia vita. Io VOLEVO studiare, ma le mie condizioni di salute non mi permettevano di vivere l'esperienza universitaria. Le università telematiche sono state il mio faro nel buio, perchè mi hanno permesso di studiare come tutti i miei coetanei, mi hanno permesso di ottenere un titolo di studio equiparabile a quello delle università statali e dunque, mi hanno permesso di credere in un futuro migliore. Come? Semplicemente dandomi la possibilità di seguire le lezioni da casa, di gestirmi nello studio e nella preprarazione degli esami. Hanno azzerato tutte quelle "barriere" che non permettono, a chi è "diverso", di fare una così semplice e naturale, come il poter continuare con il proprio percorso di studio. Le università telematiche sono inclusive, perchè permettono a tutti di poterci, almeno provare: lavoratori a tempo pieno, mamme giovani, persone con disabilità o patologie gravi e croniche, etc. Effettivamente c'è veramente moltissimo pregiudizio in merito, ma dopo anni passati a sentirmi inferiore per la mia scelta universitaria, ad oggi invece ne vado fiera; la pandemia ha mostrato a tutti quanto, l'apprendimento a distanza, possa essere funzionale. Per noi la vita universitaria non è cambiata affatto, non ci siamo mai fermati e tutto è continuato con naturalezza. L'università Unicusano ha anche una sede fisica, un grande campus universitario dove i colleghi fanno lezione dal vivo, come in una normale università tradizionale, quindi viene meno anche il concetto per cui in queste università manca il contatto umano e la vita universitaria. Gli esami possono essere fatti in sede a Roma, o nei vari poli attrezzati sparsi per l'Italia, quindi è possibile vivere molto il campus. Per esempio, le lauree vengono sempre fatte in presenza a Roma, ed ho vissuto un'esperienza identica a quella dei miei colleghi statali. Ci sono aule, un grande dormitorio, la mensa, biblioteche, spazi comuni, palestra, la possibilità di fare l'Erasmus e laboratori. A questo proposito, vorrei sfatare anche il falso mito per cui non si svolgerebbero attività di ricerca, infatti la Cusano ha istituito all'interno del complesso universitario un centro di Ricerca medico-scientifica con un laboratorio attrezzato per la Ricerca biomedica, per la diagnostica e cura delle malattie rare. Inoltre produce ricerca in molteplici ambiti delle discipline tecnico scientifiche, quali Physics and Astronomy, Engineering, Computer Science, Materials Science, Energy, Environmental Science, Mathematics, Social Sciences e partecipa a numerosi bandi europei ed internazionali. Rispetto alla qualità dell'insegnamento, ovviamente questo dipende dal professore, ma molti dei miei docenti insegnano in università pubbliche importanti; disponiamo di slide e materiali ben fatti e ci vengono messi a disposizioni i manuali gratuitamente, oltre che la possibilità di riascoltare le lezioni all'infinito. Inoltre abbiamo la possibilità 1 volta al giorno per ogni materia di collegarci in videoconferenza personale o di gruppo, con il professore, per chiedere eventuali chiarimenti. Per ogni esame dobbiamo anche fare delle attività, come ricerche, analisi di articoli e testi, laboratori che vengono valutati, e non possiamo prenotarci all'esame se non abbiamo visionato correttamente e in toto tutti i materiali. Si può scegliere se svolgere esami orali o scritti, sempre in presenza. Personalmente tutti gli esami scritti che ho fatto erano 3/4/5 domande aperte + 3/4 crocette, oppure 20 crocette e 2 domande aperte in 90 minuti. E poi, francamente, io ho dovuto svolgere il tirocinio curriculare, in una struttura esterna all'università. Dopo la laurea devo fare altre 1000 ore di tirocinio, e poi dovrò sostenere l'esame di stato, per l'abilitazione alla professione di psicologo. Esattamente come tutti i miei colleghi, statali o privati; alla fine quindi verremo tutti valutati dallo stesso organo, e sarà la mia preparazione a parlare. Oggi sono qui a lottare per il mio futuro, perchè nulla è semplice e nessuno ti regala niente, anzi. Ho versato lacrime e sangue per ottenere ciò che ho ottenuto. Le università telematiche non regalano nulla, anzi si: ti regalano una possibilità, ma la buona riuscita dipende solo da noi. Spero che tutti questi pregiudizi, prima o poi, crolleranno. Non sono più facili, sono solo a misura di studente e come dici tu, questo dovrebbe essere un pregio, non un difetto!
Sei un esempio per tutti noi studenti, con dei sogni da raggiungere! Io ho il sogno di diventare psicologa, da quando la psicologia mi ha cambiato la vita! Un abbraccio, Susanna.💜
Ciao. Condivido la tua bella esperienza. Io fin da giovane ho sempre avuto problemi di salute portandomi a subire due trapianti di rene e molte altre peripezie. Ma questo non ferma la mia voglia di sapere e andare oltre le barriere. Brava a scrivere ciò che hai scritto, serve anche a me per essere sempre consapevole delle cose che funzionano e lasciando da parte i problemi, per una volta!
Università di firenze, facoltà di lettere: prof addormentati, ore e ore passsate a studiare folli vezzi dei professori, lezioni che saltano, mezz'ore per spostarsi da una sede all'altra, lezioni sovrapposte...e io problema ssarebbero le telematiche?
Ai miei tempi ho frequentato l'università tradizionale, ora la mia compagna si è da poco laureata con una università telematica. Molto più comodo, ha potuto farlo lavorando, altrimenti non sarebbe stato possibile. E' stata una cosa fantastica per la sua carriera e realizzazione personale. Anche i costi apparentemente più alti, come accennato da Alessandro, si compensano ampiamente con i minori spostamenti e perdite di tempo. Sulla qualità... la nostra esperienza è stata che dipende molto dal professore, sia nel tradizionale che nel telematico. Per i laboratori (non necssari nel caso della mia compagna) la telematica ha stipulato convenzioni che consentono di superare questo problema. Le mie conclusioni sono positive, lideale è un sistema misto, come mi risulta sia in tanti paesi stranieri.
Sei stato INCREDIBILMENTE oggettivo e assolutamente corretto in quello che hai detto. Sono uno studente di UniNettuno e ho trattato questo argomento in diversi miei video: hai dato un contributo importante alla causa e confermo la veridicità di tutte le informazioni contenute in questo video. Complimenti sinceri e ti ringrazio, davvero.
Un ottimo punto di vista , oggettivo e concreto. Io ho vissuto entrambe le realtà universitarie. Laureato presso la Federico II di Napoli, ingegneria informatica triennale, e ora laureando magistrale presso la UniNettuno, sempre ingegneria informatica. Confermo tutto quello che hai detto su pregi e difetti e aggiungo che, purtroppo, mi è capitato di esser bocciato a qualche esame della magistrale. Quindi il pagare per passare facile non esiste proprio. Gli esami si fanno tutti in presenza, scritto a domanda aperta per due ore con tre professori in aula. Con la pandemia poi si è passati alla modalità orale, da un minimo di quindici minuti a sessioni di quarantacinque per esaminando. Posso però dire che ho trovato la magistrale molto più semplice della triennale. Ma non per il solito pregiudizio che le telematiche sono più semplici ma perché, a differenza della triennale, non dovevo fare ogni giorno due ore di viaggio tra casa-facoltà-casa e quindi tutte le mie energie, quelle che restano dopo una giornata di lavoro, erano a disposizione delle lezioni online, degli homework da svolgere per esser ammessi agli esami e per gli esami stessi. In conclusione, se dovessi consigliare ad un ragazzo di diciotto anni appena diplomato che vuole iniziare l'università gli direi di frequentare quella "tradizionale" per il semplice fatto che ha tutto un contesto di attività, persone, vita sociale e carisma che la telematica non avrà mai. Ma se invece mi dovessi limitare alla sola trasmissione della conoscenza e del sapere, allora direi telematica tutta la vita.
A me piacerebbe prendere una seconda laurea in una università telematica dopo aver completato il mio percorso tradizionale. Dopo aver capito e conosciuto, diciamo, il mondo universitario dal vivo, penso che potrei benissimo usufruire dei contenuti asincroni offerti da un'università privata ed approfondire quasi autonomamente gli argomenti che mi interessano
Sad and True story... Andavo all'Università a Pavia, ho dovuto abbandonarla perchè fortunatamente la mia carriera lavorativa richiedeva sempre piu' impegno. Ora che ho ripreso (circa un anno fa) per terminarla sono passato da una degna media di 28 in presenza all'Uni di Pavia a una discreta media del 26 a UniPegaso... Confermo la serietà delle telematiche (almeno della mia)
Ciao Alessandro, hai realizzato un video bellissimo, esaminando in maniera profonda ogni aspetto delle università telematiche. Vorrei aggiungere un piccolo dettaglio : se è vero che in certi casi manca la vita sociale del classico universitario, è anche vero che nelle telematiche hai un contatto diretto e veloce con i docenti (molti dei quali di altissimo livello), con i tutor e anche con i colleghi con cui vi è generalmente molta solidarietà. Può sembrare paradossale, ma in realtà con la telematica le distanze si accorciano, ogni studente è in prima linea e non in fondo a un'aula immensa, da cui magari si segue la lezione grazie a un monitor. Esiste una grande interazione fra docenti e studenti e fra studenti stessi, con aule virtuali, ricerche, laboratori etcc Altra cosa importante: le università telematiche offrono lo stesso grado di insegnamento a tutti gli iscritti, sia che si trovino in un paesino sperduto in Toscana, oppure in una grande città siciliana. È un mondo più "globale" che ti apre la mente....
Buongiorno, condivido volentieri la mia esperienza con voi. Sono laureata in Medicina e Chirurgia all'Università Cattolica di Roma, specialista in Cardiochirurgia ed attualmente iscritta all'e-campus di Firenze per il corso di Scienze e Tecniche Psicologiche. Ritengo che la modalità telematica sia una via più facilmente gestibile, come tempi e organizzazione e i cui contenuti didattici sono verificabili e di ottima qualità. I costi sono ovviamente maggiori, ma si tratta di scelte personali. La serietà di un percorso di studi prescinde, spesso, dal luogo dove si impara, ma dipende molto dallo spirito e dalla serietà con il quale lo si intraprende e lo si porta avanti. Questo a mio avviso è il senso della cultura in generale. Auguro buon lavoro a tutti.
Sono immatricolato da settembre presso la Uninettuno, nello specifico frequentando una triennale in scienze giuridiche, e posso dirti questo: l'unico vero difetto di qualità che sto riscontrando riguarda gli studenti, ma per un motivo diverso da quello che si potrebbe pensare di primo acchito, ed è che molti, indipendentemente dalla fascia di età, approcciano alla telematica con tutto quel bagaglio di pregiudizi che le accompagnano e poi si trovano decisamente disorientati di fronte ad un livello di insegnamento, una quantità di materiale da studiare ed una difficoltà degli esami molto elevata. Gli esami sono rigorosamente orali, il livello del tutoraggio (almeno per i corsi che ho frequentato fino adesso) è mediamente molto buono; per quanto riguarda gli esami, ti posso dire che la situazione non credo sia poi così diversa dalle università tradizionali: come puoi beccare il professore un po' largo di manica, puoi beccare quello o quella che non ti fa passare uno spillo. Ho visto (e sostenuto) esami in cui alcuni studenti che tentavano palesemente di arrampicarsi sugli specchi sbirciando appunti evidentemente sparsi intorno al computer sono stati invitati comodamente a presentarsi al prossimo appello senza troppi fronzoli. Esami di 30-40 minuti chiusi con sfilze di 23 uno dopo l'altro. Lo studio penso sia una questione molto individuale, le materie ed i manuali sono quelli, se si ha voglia di studiare si studia, ma in quanto a livello di difficoltà degli esami vi assicuro che, almeno in Uninettuno, non regala niente nessuno.
Grazie per questo video 🤗 frequenti la telematica San Raffaele, in scienze della nutrizione e sto imparando moltissimo! Scelta in quando lavoro e per l’enorme distanza. Studio tutti i giorni e tante ore e gli esami non sono uno scherzo! I bocciati ci sono eccome! quindi la serietà è davvero alta! Sono d’accordo sulle spiegazioni delle lezioni, non sono proprio coinvolgenti, però si ha la possibilità di chiedere chiarimenti ai docenti.
La roba del fatto che i professori abbiano sofferto e dobbiamo farlo anche noi è relativa, studio a una LM del Politecnico di Torino, abbiamo solo 4 appelli all'anno(inteso 365 giorni) per ogni corso e seguiamo lezioni di professori che hanno conseguito la laurea con 11 appelli l'anno. Soprattutto in questo periodo critico abbiamo chiesto con insistenza appelli aggiuntivi di recupero, visto soprattutto che molti sono saltati a febbraio, con recuperi indecenti durante le lezioni del secondo semestre, dopo che magari uno studente si era preparato nei minimi dettagli una sessione che poi è andata in totale crash tra problemi ai server e esami imbarazzanti col solo scopo di non far copiare o bocciare il più alto numero di gente(i fuoricorso portano più soldi alle casse). Aggiungo, esami quasi tutti a quiz con correzione automatica, quindi a questo punto mi chiedo cosa costi a loro dare più di 4 appelli all'anno, non capendo che è forse uno dei maggiori problemi del PoliTO, ma evidentemente ci tengono a sfornare ingegneri stanchi e stressati. Totalmente imbarazzante tutto ciò. A me fanno ridere che università pubbliche come questa faccia la bella faccia in giro per il mondo, ma poi all'interno sono fatte di studenti insoddisfatti e stressati(preciso: mi sono laureato in tre anni senza sforare al PoliTO, ma inutile dire con che stato d'animo l'ho fatto).
Obiettivamente, a prescindere dell’argomento, hai una capacità comunicativa fuori dal comune. Normalmente non sono uno che fa complimenti ma tu sei veramente un’eccellenza.
Io frequento una telematica che sto per concludere. Che dire... mi trovo bene e studio come i miei amici che frequentano le università pubbliche. Niente di più niente di meno. Anzi in questo periodo noi siamo molto più organizzati delle università tradizionali che non erano ovviamente preparare a spostare tutto online
Iscritto alla Pegaso, quasi alla fine della mia carriera universitaria. Mi sono trovato molto bene non posso negarlo esami tutti dati studiando fino alle 10/11:00 di sera quando necessario mai nulla di regalato. Se posso dire la mia lasciata da parte i pregiudizi se vi piace studiare lo potete fare in entrambe i 2 modi o iscrivendovi ad una Uni tradizionale che a una Telematica cambia il modo di vivere l università e basta.
Ci sarebbe un altro aspetto da considerare sulle telematiche, che gli conferisce un grosso vantaggio rispetto a quelle tradizionali: non ci sono tempi morti! Pensate al tempo che si perde giornalmente per andare e tornare dall'uni, per andare in mensa, il tempo che perde il prof per arrivare, la pausa sigaretta a metà lezione, e spesso quello in cui va via prima. Per non parlare del tempo perso a procurarsi dispense, ad andare a vedere gli esami degli altri, oppure per andare al ricevimento dal prof per fare domande, di cui si conosce benissimo la risposta, in modo che si ricordi di te all'esame e ti domandi proprio quello... Se fate bene il conto, in un università tradizionale i 2/3 e più del tempo impiegato se ne va in attività che non servono a nulla.
@@claudiagizzi6230 Si ma con la problematica che la spiegazione della lezione precedente equivale, ovvero prendi appuntamento vai all'ufficio dell'insegnante e ti rispiega la stessa cosa per poi disintegrarti dicendo:"E signorina se non capisce degli esercizi così facili vuol dire che ha dei problemi". In tutto questo di Analisi matematica 1, oltre al fatto che l'insegnamento ha sempre le stesse modalità ovvero "ripetizione a pappagallo con tanto di erroracci di formule anche semplici, ma che comunque fanno perdere tempo, perché devi starci dietro e ragionarci". Quindi si perdi tempo. Il confronto con gli altri.... boh nel mio corso c'erano 190 persone di tutte queste ne conoscevo veramente poche disponibili a studiare.
@@claudiagizzi6230 la vita universitaria reale comprende anche lezioni in aule con capienza 100 persone con i restanti studenti costretti a stare in piedi o seduti per terra per prendere appunti.
Il problema è che qui in Italia l'approccio al digitale non viene mai visto bene e passa in secondo piano, mentre come hai detto, negli altri paesi la telematica è già una realtà che affianca i metodi tradizionali in presenza da molti anni. Ecco che poi qui da noi si sentono i soliti "Alla telematica non si fa nulla" quando nel caso di atenei come Uninettuno non è assolutamente vero. Io sono studentessa di Uninettuno e lavorando mi sembrava l'unica alternativa concreta (anche perché so di alcuni non frequentanti che nelle tradizionali venivano abbandonati un po' a loro stessi) e posso assicurare che i prof agli esami (da quando è iniziata la pandemia sono solo orali a distanza, prima scritti NON A CROCETTE in sede) non regalano nulla. Concordo anche sul fatto, come già detto da alcune persone nei commenti, che nelle tradizionali l’approccio allo studio è più teorico, mentre alla telematica (basando sempre la mia esperienza con Uninettuno) si dà un taglio più “operativo” proprio perché è frequentata da molti lavoratori, offrendo quindi nozioni più “concrete”. In più è anche l'unica università telematica italiana nella classifica dei 10 migliori atenei a distanza d'Europa, dietro a quelli di Oxford e Lovanio, tanto per citarne due. Perciò non capisco perché la gente debba screditare metodi che permettono a lavoratori e persone che non possono permettersi di essere fuorisede di studiare più in serenità, gestendo l'esperienza universitaria in piena autonomia rispetto alle tradizionali.
All'università pubblica non ho mai avuto, e sottolineo MAI AVUTO, un docente che mi sia venuto incontro per il lavoro che faccio. Mai avuto sensibilità verso lo studente. Ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma ne avrei di cose da raccontare... Lo scorso anno ad un esame la docente mi fa una sola domanda e mi rimanda. Dopo averle detto "gentilmente, ho smontato dalla notte, potrebbe farmi un'ultima domanda?" mi ha risposto che non gliene fregava nulla e che ci saremmo visti al prossimo esame. E questa sarebbe sensibilità verso uno studente?? Adesso, a 3 materie dalla laurea, mi sto spostando in una università telematica. Mai fatta scelta migliore!
Che schifo di più insegnanti che ci sono in giro… Mi fa piacere che adesso tu sia felice della tua scelta e Pegaso interesserebbe anche a me, come ti trovi con lo studio?
Poi ho frequentato pure l'università tradizionale, e completata con titolo di studi, e posso dire che, facendo una visione a tutto tondo, nonostante le differenze, entrambe sono valide e preparano molto bene, chiaramente rimangono giuste le osservazioni nel video
Sono iscritta A Ecampus, che ringrazio tanto per avermi dato la possibilità di recuperare i miei vecchi esami nella tradizionale, e convertirli in un nuovo percorso di studio. Gli esami hanno la difficoltà che necessitano, nulla è regalato. Io la consiglio a tutte le persone di 50 anni come me, oltre al lavoro hanno anche famiglia
@@CriticoPasseggero ci sono tanti studenti che hanno più di 40 e frequentano università telematiche. È adatta a loro soprattutto se lavorano e se hanno bisogno di accompagnamento perché alcuni non studiano da 10 anni dunque può essere difficile riprendere lo studio.
@@Zikoniss ironicamente dopo due anni dal commento, mi sono iscritto ad una telematica (seria, non ecampus che ti passa le soluzioni) e concordo che la quantità di over 40 è molto alta
Io mi sono laureato all'uniecampus in giurisprudenza nell'ormai lontano 2016. Gli esami non sono affatto una farsa (ho visto di peggio a genova), e i professori sono di qualità comparabile alle statali. Il problema era la pessima organizzazione interna per usare un eufemismo che spesso mi ha fatto perdere esami per incapacità di comunicare correttamente il pof tramite le slide, che sono il materiale con cui i docenti comunicano agli studenti prima degli esami. I costi sono quelli del video, intorno ai 4000 (comprese detrazioni). Personalmente credo che l'università al giorno d'oggi sia sempre più obsoleta, e vada fatta solo ed esclusivamente per percorsi lavorativi a tappa obbligata (medico, avv, psicologo, ecc), e la sconsiglio vivamente per qualsiasi altro obiettivo. In futuro il web e l'istruzione dovranno integrarsi fino a diventare tutt'uno, ma per ora c'è solo il metodo adc
Io sto studiando giurisprudenza presso la Pegaso. L’unica mia paura é trovarmi sbarrate le porte di ingresso nel mondo del lavoro a causa dei pregiudizi riguardanti la laurea telematica. Essendoti laureato da tempo confermi il mio timore? Grazie.
@@dashcamitalygugu Nel privato potresti trovare del sano "razzismo" se così vogliamo dire. Un consiglio? Studia inglese e vai all'estero, che è lì la vera meritocrazia: non guardano l'ateneo di provenienza ma la sostanza cioè la persona. Sto anch'io frequentando la pegaso e la trovo molto valida ed il materiale devo dire che è ottimo.
Bel video. L'Unitelma Sapienza è una "costola" de La Sapienza tradizionale. Esami in sede, solo la fruizione dei corsi da remoto. In questa fase, le dissertazioni di Laurea a distanza. Ciao da Giacomo, studente di tutti i 3 tipi di Atenei: Pubblica, Telematica e Privata (Triennale per via tradizionale "Università degli Studi di Roma, La Sapienza"; Magistrale telematica "Università degli Studi di Roma, Unitelma Sapienza", Master II Livello, "Campus Bio-Medico di Roma").
io mi sono iscritto a 42 anni a uninettuno. se non fosse per i tutor un po' assenti (ma temo sia una pratica diffusa anche nelle università classiche), il resto è fantastico. Posso studiare quando voglio e rivedermi i corsi quando ho dei dubbi e il materiale non manca. e poi... un po' di buon senso e voglia di fare. Grazie per il video, rafforza la mia scelta.
In che corso sei iscritto perché nel mio sono molto presenti.. Tranne forse uno o due .. Ma roba di poco... Quelli che ho incontrato io fino a questo momento molto disponibili... Quando invio una mail rispondono sempre... Ed anche velocemente...
So che uninettuno ha un buon nome in ingegneria, in economia? Anch'io sono un generazione x lavoratore fulltime e sto pensando a una triennale in campi diversi da quelli in cui lavoro.
@@francescacalabrese5019 certo. Io ora sono in pausa ma solo per motivi familiari. Appena possibile riprendo perchè trovo l'istruzione accademica molto importante.
Università Mercatorum Telematica facoltà di Psicologia. Mi trovo benissimo, lezioni comprensibili, segreteria che risponde subito sia per telefono che per mail, materiale ben organizzato. Con i gruppi whatsapp è facile trovare qualcuno vicino a te con cui confrontarti.
Mi sto prendendo una terza laurea in psicologia con Unicusano, le altre due in economia in presenza, e devo dire che a livello di studio (ore) non noto troppa differenza e anche i ragazzi agli orali mi sembrano preparati. Alcuni professori bravissimi, altri un po’ meno, ma in generale sono soddisfatto. Mi manca un po’ il contatto diretto e la possibilità di fare domande dal vivo
Il futuro è online. In UK sono tutte online ormai anche quelle di prestigio. Svegliatevi, non siete più nel 1600. Più pratica e meno teoria, più compiti intermedi e meno importanza all esame finale. Meglio telematica ed in presenza.
Studio medicina in Romania , non c’è paragone con l’Italia , molta più pratica fatta già dal primo anno. Tutti la criticano ma in realtà ogni stato batte l’Italia per insegnamento universitario. E qui parlo di Università tradizionale, purtroppo sarà così ancora per molto tempo o forse , non cambierà mai
Grazie per aver fatto questo video. Come hai detto in altri paesi europei la realtà è ben diversa. Ma in Italia le telematiche stanno migliorando molto rispetto ad anni fa e si stanno facendo passi da gigante. Purtroppo ancora nel bel Paese vi è un grande pregiudizio in merito a queste università.
Ciao, ho 19 anni, neodiplomato, che per motivi di distanza (essendo io oramai residente in Inghilterra), ma anche per la rigidità di accesso alle Università inglesi, ha scelto di intraprendere un corso di Laurea in Scienze Politiche presso la Unimarconi, devo dire che mi sto trovando bene, programmi d'esame e lezioni di qualità, unico difetto secondo me è che alcune sono di 10 anni fa. Mi confronto con alcuni miei compagni delle superiori che adesso stanno frequentando l'università tradizionale, ed ho notato che gli argomenti sono gli stessi, in particolare in Diritto. Quindi, non considererei, è condivido da quanto detto da te in questo video, le università telematiche, come istituzioni di serie B, certo, su alcune cose variano, tipo per esempio il tempo di studio, nelle università tradizionali si tende molto allo studio teorico nelle università telematiche lo studio teorico è spesso accompagnato dalla pratica perché appunto la maggior parte degli studenti lavora per esempio nel settore pubblico, quindi per loro lo studio del Diritto Pubblico o Amministrativo, sarà piuttosto abbastanza facile, in quanto più o meno è la loro attività quotidiana rispetto agli studenti delle università tradizionali che alcuni hanno un approccio nuovo con la disciplina. Sull'organizzazione, e quindi sul personale docente, in parte sono d'accordo con te, ma in questo il problema secondo me è normativo, purtroppo le università telematiche hanno una normativa, non uniforme alle università statali e non statali. Pure la dicitura "Telematica", secondo dovrebbe essere tolta per legge, non ha senso parlare di "Università Telematica", dato che hanno delle sedi fisiche. Al momento, tra le Università telematiche, l'unica che non ha la dicitura "Telematica" e proprio la Unimarconi che per statuto è "Università degli studi Guglielmo Marconi". Purtroppo in Italia, ci sono troppe Università telematiche, personalmente auspicherei un'accorpamento di molti di esse, al fine di rendere un servizio migliore ed uniforme. Infine, dico che nel rapporto personale, l'università telematica non sostituirà mai l'università tradizionale, diffati io essendo giovane e in base alla mia esperienza di adesso, dico che purtroppo questo manca o meglio dire limitato.
Uno dei pochi aspetti positivi di questa pandemia è stato proprio quello di sbloccare i classici canoni d’insegnamento...fin da quando ero piccolo alle scuole si parlava che nel futuro le lezioni sarebbero solo state online e non sarebbe più servito essere a scuola di presenza...adesso dopo un paio di mesi si è capito l’importanza dell’insegnamento di presenza (sia da un punto di vista sociale/umano che da un punto di vista di apprendimento). Personalmente trovo molto interessanti le offerte delle università telematiche, per il semplice fatto che non sei costretto a frequentare le lezioni per poter passare l’esame...perchè se non frequenti , sembra che non sei interessato alla loro materia ( perché se la prendono sul personale)...ho fatto una triennale studiando e lavorando contemporaneamente ed ho assistito a scene ridicole...
c’è chi gli anni più belli della propria vita li ha passati su una sedia, chi a 20 anni ha cominciato a lavorare per sostentare la famiglia, non potendo più dare esami poiché l’impossibilità di frequentare le lezioni era evidente. Sono studente di Uninettuno, ci perdo il sonno per studiare. Ci sono professori che arrivano dalla Sapienza e altre università italiane FISICHE😅 I titoli presi con grande impegno mi portano persone a lavoro che vogliono 4000 euro al mese alla prima esperienza. Quello che non donano le università in generale è di certo un po’ di umiltà (casi, non la regola). Quello che a me, da lavoratore, porta la telematica è una gran soddisfazione, perché riesco, in qualche maniera anche estenuante, a conciliare le cose. p.S. per l’esame che sto preparando da TRE MESI: ho tre manuali, non ho le stampate delle risposte :)
Io frequento la Unimarconi e non ho parole per descrivere la qualità e la serietà della mia Università. Si studia tantissimo, non avete idea del materiale che ho da sapere, e il tutto è gestito con una chiarezza e serietà assurde. Il sito, la chiarezza e la trasparenza...sono soddisfattissima, studio tantissimo, che è una cosa che adoro, e sono davvero felice in questo ambiente. Veramente un'università spettacolare....ti assicuro che i difetti che hai elencato non appartengono alla mia Università
@@nobodyatall781 per risposta intendevo darti spago e mi hai insultato eccome ridendo a quello che ho detto. Ora fai il favore di tacere e di lasciarmi in pace tanto non ti rispondo più, capito caro? Ciao ciao
@@nobodyatall781 È un insulto eccome: sei talmente povero di cervello che non capisci che denigrare il lavoro e l’impegno altrui sminuendoli e ridendoci sopra è un insulto? Stai messo davvero male. Non ti permettere mai più di dirmi che sono psicologicamente instabile, è un insulto gravissimo di per sè e per chi sta veramente male. Sei solo un borioso ragazzino viziato. Io sí ho da fare eccome, e sei veramente un essere piccolo piccolo se pensi di farti grande insultando gli altri: non permetterti di offendere mai più quello che faccio e chi è impegnato in situazioni come me, ossia nelle università telematiche. Sei davvero triste. Avevo detto che non ti avrei risposto più ma l’ho fatto SOLO adesso perché è inaccettabile quello che hai scritto, gravissimo. L’assenza di materia grigia ed educazione nella tua testa è davvero preoccupante, sei davvero tanto insignificante e piccolo. Mi dispiace per te, che pensi di essere un figo sminuendo gli altri. La povertà d’animo umana non ha limiti. Che tristezza che mi fai. Addio.
Ho frequentato sia una telematica che una pubblica. Al di fuori della maggiore soddisfazione trovata nel piano di studi della telematica, discorso prettamente personale, che mi ha portato ad avere una preparazione di livello più alto (ripeto, esperienza personale di uno studente di economia e commercio, non verità biblica), potendo fare il paragone tra le due concordo col dire che è più semplice la privata. La "facilità" è però a mio avviso data dalla maggiore efficienza dei servizi di segreteria e tutoraggio, un'attenzione speciale alle esigenze personali dello studente (senza però sollevarlo dalle responsabilità fondamentali) unita a una più snella gestione delle tempistiche di studio e delle sessioni d'esame (più numerose e strutturate). Gli esami, però, richiedono lo stesso carico di studio, gli argomenti sono i medesimi e anzi, mi sono spesso ritrovato con un carico ancor più pesante, potendolo però gestire senza deadline assurde o rincorse al prof/tutor pesa la metà. L'efficienza, "la facilità", in questo caso stimolano lo studio, non regalano niente, i prof sono sempre molto esigenti. Se poi l'università deve essere sofferenza e perdite di tempo fini a loro stesse allora si, sono un miracolato e non me ne dolgo. PS. Non cito l'ateneo perché non si possa dire che pubblicizzo qualcosa
Assolutamente d'accordo anzi talvolta in alcune università tradizionali talvolta l'insegnante è praticamente inadeguata. Io non sono neanche arrivata nel secondo semestre e fidatevi che la preparazione di informatica e programmazione sono nettamente indietro (motivo per cui si è deciso di fare lo scritto e l'orale a marzo).
Ho iniziato quest'anno il corso di laurea di Ingegneria Informatica all'Università degli Studi Guglielmo Marconi, in piena pandemia, dall'autunno 2020. Data la situazione della pandemia, molti miei coetanei si sono ritrovati a dover fare l'università a distanza, trovandosi molto male nell'organizzazione del materiale e per quanto riguarda gli esami, altri invece si sono trovati molto meglio. Da questo punto di vista invece io mi ritengo soddisfatto: non ho avuto alcun tipo di problema nel reperire il materiale, studiare le varie materie e prepararmi agli esami. Fino ad adesso non ho ancora conseguito molti esami, quindi non voglio sbilanciarmi troppo, ma devo ammettere di essermi trovato fino ad adesso molto bene. L'approccio è molto teorico, specie per quanto riguarda l'esame di economia aziendale, ma sviscerato molto bene. Paragonando il programma con quelli dei miei coetanei che frequentano lo stesso corso in università pubbliche tradizionali, non ho riscontrato particolari differenze. Inoltre i professori e i tutor si sono sempre dimostrati disponibili, così come la segreteria universitaria, rendendo l'esperienza per il momento particolarmente positiva. Sono uscito dal liceo in piena pandemia, mi sono adattato alla prima forma di DAD e ho fatto l'esame di maturità del 2020; riassunto: un disastro. Era già un disastro prima, con la DAD l'istruzione è persino peggiorata e i professori spesso non avevano gli strumenti per incentivare lo studio. Di fatto l'apprensione è peggiorata e di molto; io però ho cercato di stringere i denti e di impegnarmi più che potevo per studiare in autonomia. Con l'Università però le cose sono cambiate drasticamente, paradossalmente, dal momento che l'offerta formativa dovrebbe essere paragonabile, ma a livello sostanziale non è così. La responsabilità riguardante lo studio è al 100% affidata allo studente, che deve quindi decidere in perfetta autonomia cosa studiare, quando farlo, quanto spesso farlo, decidendo quindi completamente l'approccio allo studio. È possibile studiare a qualsiasi ora del giorno, riguardando più volte i video, riascoltare le lezioni ecc. Fino ad adesso non ho avuto alcun incontro con i professori o con gli altri studenti tramite lezioni "live" per così dire, anche se ci sono (semplicemente non ho ancora iniziato a studiare quelle materie in cui sono presenti queste lezioni). Ritengo quindi che l'Università telematica non sia per tutti per due motivi principali: - assenza di socialità; - necessità di obbligarsi da soli a studiare, senza avere alcuno stimolo esterno. Non esiste alcuno stimolo reale allo studio, frequentando l'Università tradizionale invece questo c'è: andare a lezione, magari da pendolare, il dover prendere appunti a lezione, ritrovarsi in aula ecc... Tutti questi sono ottimi stimoli allo studio, stimoli che io non trovo nella mia attività formativa. Ma per me non si tratta di un difetto, al contrario di un pregio (sono fatto così, personalmente mi trovo meglio così). Il vantaggio maggiore è però la FLESSIBILITÀ. È il termine che riassume al meglio questo tipo di percorso. Sostanzialmente, specie adesso in periodo di pandemia, non ci sono particolari differenze con le università tradizionali (le quali sono costrette a fare tutto a distanza) da un punto di vista formativo, di preparazione teorica. Quindi chi non è interessato al nome dell'università (cosa secondo me dannosa, una tra le cose brutte che abbiamo assorbito tanto dagli USA), può comodamente iscriversi ad una telematica. Il servizio è ottimo, anche se a volte i video sembrano particolarmente vecchi, di almeno 5-10 anni fa. Perché è questo che è: comoda. Non perché gli esami sono farlocchi, al contrario sono tosti, ma perché lo studio è comodo. Non avendo tempi morti, quelle due ore giornaliere che avrei speso in treno o in macchina le impiego a fare altro: sport, hobby, studio ulteriore ecc... La flessibilità si paga tanto e soprattutto rende tanto. Con la scuola tradizionale i ritmi di studio erano serrati, particolarmente stressanti e duri. Adesso lo studio è molto più tranquillo, imparo con un ritmo sostenuto ma non stressante e arrivo comunque sia preparato, forse con un qualcosina in più. L'approfondimento in autonomia è una delle cose che mi contraddistinguono, perciò la scelta è stata azzeccata. Se dovessi tornare indietro, rifarei la scelta.
@Francesco DS 1) ci sono più sessioni, non come nelle università statali. Quindi lo studio è molto più tranquillo e meno concentrato 2) I professori può scegliere e sceglie il modo di verificare le conoscenze acquisite, tramite il solo esame scritto o esame scritto + esame orale
Mio figlio si è trasferito in UK 5 anni fa, studia fisica alla Open University, una università online inglese. Finora non ha avuto problemi di compatibilità con il suo lavoro, anzi a volte riesce anche a studiare durante le pause di lavoro, talvolta anche una ventina di pagine di libro. Sta per iniziare lo Stage2 (sono 3 Stage per completare la triennale). Funziona alla grande ed è serissima. Lo studio è relativamente facile perché il materiale fornito (online e cartaceo) è fatto con una chiarezza estrema e i tutor sono di prim'ordine e, in linea con a mentalità inglese, devono produrre risultati, quindi forniscono agli studenti ogni sorta di supporto. Basti dire una cosa sola: ha iniziato la sua prima lezione il pomeriggio del 31 Gennaio del 2021 ed era di Domenica; proviamo un po' a dire a un prof in Italia di lavorare di Domenica. Gli esami che ha avuto fino a oggi erano tutti online e rimangono in archivio, quindi non può esistere il prof che ti favorisce o che ti boicotta (se non in misura marginale, un po' di discrezionalità ce l'avranno sicuramente). Per quanto riguarda la sperimentazione, il primo modulo che ha affrontato riguardava argomenti generali di scienze (fisica, chimica, biologia, meteorologia, geologia, ecc) e gli hanno assegnato degli esperimenti casalinghi, come ad es costruire una batteria e naturalmente descriverne i principi coinvolti. Quando andrà avanti, dovrà azionare ad esempio due tipi di telescopi, uno ottico e un altro che è un radiotelescopio, nonché un acceleratore di particelle. Del resto ormai quasi tutti gli strumenti in tutti i laboratori più moderni sono gestiti via software e sempre di più lo si potrà fare a distanza. In più il fatto di dover usare un computer per ogni attività è in linea con il futuro (ormai anche il presente) del lavoro, soprattutto con quello che riguarda le materie STEM; meglio dunque abituarsi per tempo. Anche il lavoro in equipe nel prossimo futuro (quando non già adesso) si svolgerà online tra specialisti che si potrebbero trovare perfino in continenti diversi. Consideriamo che noi qui abbiamo avuto problemi con la DAD (Didattica A Distanza) perché prof e studenti magari sono capaci di fare cose turche con lo smartphone, ma si trovano in difficoltà a partecipare a una tele conferenza. Un altro vantaggio non da poco è il fatto di non dover effettuare gli spostamenti per recarsi all'università. Certo, poi, come in ogni medaglia c'è sicuramente anche il suo rovescio, ma come hai detto tu, per chi lavora l'università online è insostituibile. Ah dimenticavo: il costo non è irrisorio, parliamo di circa 16 mila sterline per l'intero triennio. E possibile avere un idoneo finanziamento che permette di iniziare a pagare le rate appena il guadagno annuo sarà di almeno 27 mila sterline circa.
D'accordo sotto ogni punto di vista...condivido ogni singola parola. Sei stato chiaro...esaustivo ed estremamente obiettivo astenendoti da ogni forma di provincialismo! Complimenti e buon lavoro...
Sono al secondo anno di psicologia alla Marconi a Roma, posso dirti che la nomea degli esami facili e dei programmi semplificati è una stupidaggine. Sono stato in passato studente di università pubblica (Sapienza, non proprio l'ultima arrivata...) e confermo che i programmi sono simili e di uguale difficoltà. Alla Marconi non è strano che il prof ti assegni materiale didattico pre-impostato con annessi anche due libri di testo obbligatori da comprare (il manuale e un secondo libro di approfondimento, in genere). Inoltre, posso confermare che gli esami non si passano solo perchè paghi. Ho assistito personalmente ad un autentico massacro mesi fa ad un appello di fondamenti di fisiologia con il prof che ne ha bocciati tipo 6/7 di fila, poi sono uscito dalla sessione (ero solo ospite per osservare) perchè mi stava venendo il magone per loro XD. Alla telematica bisogna studiare, anche tanto. La Marconi, nello specifico, ha una impronta molto scientifica, soprattutto per psicologia. Si da molta importanza alla ricerca e alle evidenze scientifiche per supportare le moderne teorie, poi ovviamente si studia anche il passato. L'idea che siano più semplici credo sia, in effetti, una delle tante dicerie diffuse in questo nostro paese così poco aperto alle novità XD. La cosa che mi manca davvero, e credo che questo dipenda anche dalla situazione pandemica che stiamo vivendo, è proprio il contatto umano. Sia con i docenti che con i colleghi. Studiare da casa è molto comodo e ti aiuta a superare i momenti di sconforto dovuti ai vari lockdown, ma qualcosa in termini di relazioni lo perdi. Va messo in conto nel bilancio dei pro e dei contro, io credo. Grazie del video, è stata una analisi lucida ed obiettiva del tema, non mi aspettavo altro da una persona seria e competente come te! A volte il giudizio superficiale delle persone, benchè io sia tutto sommato soddisfatto della mia scelta, si fa sentire. Mi sembra di essere uno studente di serie B, solo perchè studio da casa. Devo cominciare a scrollarmi di dosso questa sensazione, immagino sia dovuta per lo più all'influenza che i pregiudizi hanno su di noi, studenti "alternativi" :-D
Grazie per la testimonianza Gabriele, sono contento che il video ti sia piaciuto e credo che le informazioni che hai dato possano essere molto utili per gli altri che stanno valutando la cosa💪
Grazie Alessandro mi stai aiutando molto nella scelta dell'Università, reputo i tuoi contenuti seri, precisi, razionali, quando ho qualche dubbio riguardo il metodo di studio/mondo universitario vado a cercare le tue risorse, grazie perché sei una fonte che reputo molto attendibile! A volte si può davvero fare la differenza. Grazie anche degli articoli oggettivi.
Video “vecchio”, ma che vorrei commentare… ho frequentato Triennale e Magistrale in presenza, a Milano. Ero una delle poche che frequentava effettivamente, partecipando a Workshops aggiuntivi, Erasmus e scuole estive negli Stati Uniti. Sto per tornare all´universitá, ma in via semi telematica, a Wiener Neustadt. Prevede due giorni intensivi in presenza ogni tre mesi e Workshops coordinati online, per il resto le lezioni saranno asincrone. Costo: 700 euro all´anno (l´universitá in Austria é gratuita). Mi pare una buona combinazione, ma vi saprö dire fra qualche mese :D Sono super eccitata all´idea di poter vivere appieno e confrontare i due sistemi, nonostante le differenze con le telematiche classiche!
Frequento Uninettuno nel corso di Ingegneria Informatica, posso confermare che la difficoltà è leggermente inferiore rispetto a una classica, ma non in termini dell'offerta formativa ma in termini di tempo e di dedicazione allo studio. Secondo me queste università sono più pensate per chi lavora che neodiplomati che vogliono scegliere di continuare gli studi. La difficoltà degli esami (per quanto riguarda UniNettuno) non è affatto banale, i professori bocciano e lo fanno senza esitare troppo. Confrontandomi con chi fa un Ateneo, mi rendo conto di star studiando le stesse cose e di avere lo stesso punto da dove partire. Gli esami attualmente sono orali e vengono effettuati come attualmente in altre università "normali" in via telematica causa Covid, altrimenti c'è la possibilità di farli scritti a una delle varie sedi in Italia o all'estero. Il problema rimane la qualità delle videolezioni che possono essere obsolete, non in termini di informazioni ma nel reparto tecnico. Pregiudicare l'università telematica è come rifiutare di passare al digitale e alla facilità di apprendimento seppur non interattiva come dal vivo. Chi frequenta e finisce gli studi si merita la laurea e un riconoscimento equivalente come chi frequenta un Ateneo. I docenti sono presi da politecnici di Torino, Bologna, Trieste, università la sapienza di Roma, perciò la qualità di insegnamento rimane abbastanza alta. Concludo con il dire che nonostante tutto, se non si ha un gruppo di studio o molta costanza, è difficile portare avanti il corso di studi.
Ciao bo bob, io lavoro in una Software House e sono uno sviluppatore software. Ho intrapreso il lavoro non appena uscito dall'industriale settore informatica. Adesso stavo pensando di frequentare l'università telematica per ampliare le mie competenze. Mi sapresti dare qualche info in più? Magari anche in pvt. Grazie mille!
@@giovanniviggiani8687 Ciao, anche io mi trovo nella tua stessa posizione lavorativa, l'università ti può aiutare per darti una teoria di fondo sui cui lavorare, anche se non è strettamente necessaria per sapere cose specifiche tecniche (basta una ricerca su internet e un pò di testa). Se hai uno stipendio medio di un impiegato, l'università uninettuno con 2000 euro l'anno te la cavi benissimo e puoi fare tanti esami in un anno. C'è da considerare che alla fine dei conti, l'esperienza lavorativa può dimostrare una competenza maggiore rispetto ad un neo-laureato (anche se poi in un ambiente lavorativo in un'azienda di mentalità chiusa, il laureato ha sempre l'ultima parola, ma tutto ciò si tratta di conoscenza e non per forza di competenza). Il programmatore non ha bisogno per forza di una forte teoria di analisi matematica se non fa il ricercatore, insomma dipende molto dal settore. La cosa di cui ha bisogno sicuramente è la competenza di scrivere algoritmi con un ragionamento rivolto all'efficienza e alla praticità. Ti consiglio di valutare anche in base al tempo che hai oltre all'orario lavorativo. Se lavori 8 ore al giorno, ti rimane l'ora di pranzo, la sera e i weekend per studiare senza considerare lo stress lavorativo. Se fai part-time, il ragionamento cambia e ti troveresti sicuramente meglio. Spero di averti chiarito le idee!
@@bobob1335 si, io lavoro 8/9 ore al giorno. Il mio unico dubbio è questo, perché come sai il nostro lavoro è abbastanza stressante a livello mentale. A volte torno da lavoro che non vedo l’ora di avere un po’ di svago. Tu riesci a studiare anche dopo il lavoro? Come ti organizzi? Studi la maggior parte il weekend suppongo
@@giovanniviggiani8687 Si, so benissimo che è stressante a livello mentale. Io sono riuscito a fare bene o male qualche esame sfruttando solo l'ora di pranzo, al massimo qualche weekend per poi fare subito l'esame appena c'è l'appello, in modo tale da non scordarmi tutto. Recentemente non riesco per lo sforzo mentale, però se si ha volontà, ci si può riuscire. Gli esami sono parecchi. alcuni troppo concentrati con esami lunghi (tipo fisica) e altri meno impegnativi come fondamenti di informatica o l'esame sugli algoritmi e strutture dati. Se vuoi parlare in privato, passa un contatto (discord ad esempio)
In Italia c'é sempre la tendenza a sminuire tutto, ormai se non studi ingegneria o medicina sei un perditempo, con questa mentalità è difficile progredire. Il vero vantaggio secondo me è l'organizzazione che rende il tutto più "facile" e da la possibilità di studiare anche a chi lavora. Non è accettabile che alla statale per una triennale il percorso accademico per un lavoratore full time è di 6 anni. Il mondo corre veloce oggi!!! La statale (e lo dico da frequentante) nel momento dell'emergenza ha mostrato davvero tante lacune nella sua organizzazione
Come fai a dire che "Non è accettabile che alla statale per una triennale il percorso accademico per un lavoratore full time è di 6 anni"? Perché non sarebbe accettabile? Le triennali in Ingegneria ed in Economia richiedono dalle 5 alle 8 ore di studio al giorno. Se lavori 8 ore al giorno, di grazia, come fai a conseguire una laurea triennale in meno di 5 anni e mezzo? Se ci riesci, ci sono due possibilità: o sei un genio, o il carico di studi del corso di laurea della tua università è nettamente minore. La seconda ipotesi implica che sarai una persona meno preparata. Punto. Non sarai un economista o un ingegnere, sarai un perito con una laurea farlocca da economista o da ingegnere.
@@enricofensi2000 Non è accettabile perché basterebbe cambiare il sistema delle sessioni di esame prendendo spunto dalle telematiche. Per esempio poter dare due mesi consecutivi di tempo per preparare un esame in modo tale da consentire uno studio approfondito della materia, per un lavoratore farebbe tutta la differenza del mondo. La quantità di ore di studio totale non sarebbe molto diversa anzi. Questo è solo un esempio. Poi da studente di economia magistrale avendo lavorato anche in uno studio ti posso assicurare che la pratica alternata alla (eccessiva e ridondante) teoria delle università aiuta tanto. Perché nel mondo del lavoro sono le competenze che servono alla fine dei conti
@@RelaxedFinance @Alberto S. Cosa intendi con "due mesi consecutivi per preparare un esame"? Vorrei ricordarti che in Italia abbiamo dai 6 ai 7 appelli all'anno per ogni materia, da poter ridare all'infinito (gennaio-febbraio, giugno-luglio, settembre). In Germania ed in Francia ce ne sono la metà. In Svizzera se vieni bocciato per più di tre volte ad un esame del primo anno (parlo per Ingegneria), devi abbandonare il corso di laurea. Parli di eccessiva e ridondante teoria... L'università è conoscenza. Se non piace, ci sono moltissimi ITS (istituti tecnici superiori), grazie ai quali si può diventare un ottimo perito. Io ho l'impressione che ci sia una marea di persone che non fanno altro che lamentarsi e che vogliono la laurea senza studiare.
@@enricofensi2000 Ma come sono distribuiti questi appelli? É questo il problema per un lavoratore ed è questo che stavo dicendo in precedenza non la quantità. Se vengono spiegati 2, 3 o 4 corsi differenti in un mese e mezzo e gli appelli sono solitamente tutti a distanza di una settimana stare al passo è impossibile per un lavoratore. Se paragoniamo le competenze di chi ha studiato 5 anni all'università e quelle del perito che ha lavorato per 5 anni sul campo dopo le superiori, chi è secondo te che ha acquisito più conoscenze in quell'ambito? Io non ho dubbi. La teoria è eccessiva perché é sproporzionata rispetto alla pratica. L'università italiana nel 2021 é inefficiente, facciamoci due domande se siamo il penultimo paese per numero di laureati in Europa e se chi ha le possibilità economiche va a studiare all'estero. Evidentemente in questo paese non conviene investire sull'istruzione
Ho provato un anno ad un università tradizionale (Sapienza) in cui non mi sono trovato bene oltre che per tempo COVID anch'io, poiché vengo dalle superiori dove avevo un metodo di studio differente (sono un Dislessico molto grave). Ho deciso di iscrivermi ad una telematica in cui ho potuto fare esami tra orale e scritto (dove personalmente preferisco l'ultimo metodo) e devo dire che mi trovo bene. Spero che a settembre si sblocchi la situazione e si inizi a fare anche qualcosa di "sociale" escludendo tirocini, parlo ovviamente di formazione anche sul campo (che manca proprio in Italia e solo alcune università possono offrire ciò) che alle telematiche danno e non danno. Grazie di questo video Alessandro.
Ciao Alessandro, molto chiaro dall’analisi fatta, ti posso garantire che l’Universita Telematica Pegaso investe tanto nella ricerca ed ha accordi di cooperazione con tantissime università di tutto il mondo, inoltre se non segui l’80% delle video lezioni non puoi sostenere l’esame in più bocciano e come agli esami in sede! Ho frequentato sia l’università pubblica che attualmente quella telematica ti garantisco come da te citato sarà il futuro. Siamo agli inizi e ricorda che Arthur Schopenhauer diceva: La verità passa per tre gradini -viene ridicolizzata; -viene contrastata, -viene accettata come ovvia. Detto questo un po’ come agli inizi Internet dicevano era una moda passeggera ed invece...
La pegaso mi hanno detto che paghi gli esami in sede e poi sn a crocette( cosi mi ha detto il segretario della pegaso) quindi e cara 3000€ + costoli sede d'esame ecc
@@lucianodalessandro3904 cosa significa paghi gli esami in sede? (Presumo volevi dire “sblocchi” altre sedi presenti in tutta Italia per la durata di un anno per agevolare vicinanza e presentarti all’esame forse), non vuol dire che gli esami a crocetta siano facili, se hai mai sostenuto un’esame o un concorso pubblico , poi non credo “il segretario” ti abbia fornito come hai scritto delle informazioni distorte o raccontate male. Per i 3000€ hai diversi servizi, non paghi libri e puoi seguire in qualsiasi minuto della tua vita le videolezioni, non credere che le altre università telematiche costino di meno (vedi ecampus e Unicusano), se hai una buona convenzione con l’unipegaso ti agevola sul pagamento annuale fino a 1500€ Cordialmente
@@arturo_conte ciao ti chiedo scusa ho scritto male io .. Io lavoro nel pubblico so che significa ma ho dovuto dare pure un esame orale cmq la mia e un opionione la pegaso e un ottima università telematica x i master... Poi cmq a crocette non credo che sia sufficiente per una preparazione e una padronanza di una materia infatti ha un margine di errore inferiore questo e un dato statistico ...poi le altre università ad esempio paghi 3000€ e basta nn hai altre spese a parte le tasse regionali questo e un mio giudizio i miei colleghi si trovino bene ma fanno i master
Io mi sono trasferita a settembre all'Unitelma Sapienza (università telematica di proprietà della Sapienza (università pubblica). Prima frequento l'unito, sempre facoltà di giurisprudenza e anche lì erano previsti comunque molti corsi online e nel complesso l'organizzazione era pessima. Qui mi trovo molto bene e lavorando 24h a settimana minimo, ho dato 4 esami tra gennaio e marzo (con tutti 30) e altri 2 voglio darne a maggio. Questo non perchè sia più facile, ma perché meglio organizzata. Per esempio. Il primo esame che ho dato è stato procedura penale, che avevo già preparato, ma non sostenuto, nell'altra università, ma ho dovuto riprepararlo da capo, perché qui c'era un livello di approfondimento molto maggiore. Gli esami non sono a crocette (come in altre uni, tipo pegaso ed ecampus) e sono sparsi in 10mesi all'anno (no agosto e dicembre). Devo dire che gli insegnanti sono per lo più gli stessi della sapienza e sempre super disponibili per mail e videochiamata, molto più che nei classici ricevimenti delle uni in presenza. Ogni corso prevede anche una parte pratica, cosa non prevista nell'altra uni, ed è previsto anche un tirocinio (non so bene come si svolge perchè lo farò il prossimo anno). Come costo, qui sta sui 2600€/anno, io con convenzione under26 pago 850 (quasi 200€ in leno di aunto pagavo per i corsi online unito che erano fatti davvero male e in più erano comunaue da integrare con corsi in presenza (quindi costi di viaggio). Altro vantaggio è che c'è anche un polo a torino per sostenere gli esami, auindi non devo andare ogni volta fino a Roma (solo x la laurea). Il rapporto con i colleghi è fantastico e super collaborativo e con alcuni c'è anche un vero rapporto di amicizia, seppur non ci si è mai incontrati dal vivo.
Grazie mille per il video e per aver parlato di questo mondo così tanto mal visto. Io sono da poco iscritto al corso di ingegneria informatica di eCampus. Adesso sto facendo analisi matematica e devo dire che vorrei strapparmi gli occhi per non poter leggere più niente. Da un punto di vista però sono davvero contento della sua difficoltà, soprattutto perchè niente è lasciato al caso, infatti ti organizzano delle lezioni private con tutor che ti aiutano a proseguire gli studi. E proprio grazie a questa cosa del tutor sono riuscito a passare un esame che tempo fa, in università tradizionale, avevo provato 3 volte senza capire niente.
Mi auguro solo che Analisi Matematica ad e campus sia fatta scritta risolvendo esercizi e non a risposte multiple....altrimenti ..conoscenza e preparazione paria zero...
@@albertogiulietti1401 'purtroppo' posso confermarti che tutte le materie matematiche hanno come esami diversi esercizi da dover risolvere in forma scritta per poi selezionarla nel test.
@@WilliamFalvo ok..ad ecampus si fanno esercizi da risolvere...ma ci sono telematiche (in particolare sono solo due) in cui tutti gli esami sono a crocette...incluse le materie tecno-scientifiche....converrai con me che con le risposte multiple non si impara nulla....vanno bene solo per la patente (forse..)
Anche se il video è vecchio lascio una testimonianza. Io mi sono laureato al Politecnico in ingegneria informatica nel 2004 e mi sono laureato a novembre in ingegneria informatica magistrale all'Unimarconi. Entrambe non mi hanno regalato i voti e in entrambe ho trovato docenti molto preparati. La differenza è lo studio in presenza che è più stimolante ma con tanti tempi persi. In teledidattica non si perde tempo ma si hanno meno contatti, è uno studio in solitaria proprio come spiegato bene nel video. Sui programmi deve essere il ministero dell'istruzione a vigilare.
All'università di Cagliari alcuni corsi di laurea sono disponibili anche in modalità telematica. Spero proprio che in un futuro prossimo diventi la regola! (Unico difetto: le tasse sono incredibilmente più alte rispetto ai corsi tradizionali).
Ho iniziato l'anno scorso un percorso universitario presso l'università Mercatorum, dopo aver iniziato un percorso di laurea diverso presso un università pubblica, motivo per il quale ho cambiato? Era l'unico modo per poter lavorare e studiare, l'università telematica è la migliore per chi ha poco tempo e ha voglia di specializzarsi in qualcosa di nuovo! Quando dicono che la pubblica è più difficile è vero, ma solo per un motivo, perché ti bloccano per mesi per esami come matematica 1 che se non diventi per qualche mese un matematico non lo passi e per cosa? Per poi andare a lavorare e fare qualcosa che non tocca minimamente con quello che ti sei fatto il culo per studiare! E devi cercare di dare 4-5 esami impossibili nel giro si una sessione e se non ce la fai ti fanno pure sentire una merda! La telematica non è per tutti, se hai voglia di studiare e imparare puoi farlo, basta solo impegnarsi e risultati si vedono e si posso benissimo dare gli esami anche oralmente on-line, lo confermo io che ho provato. Se poi vuoi solo fare 1000 test di prova fino a quando non memorizzi le risposte, ok fallo ma tanto mollerei dopo 1 anno e capirai che l'uni non fa per te. Conclusione la telematica funziona ed è valida! L'unica cosa è che purtroppo in Italia stiamo cosi nella merda e in crisi che se non esci dall università "famosa" è difficilissimo trovare lavoro, quasi un miracolo, peccato. Ma condivido che la materia scientifiche come medicina farmacia matematica fisica ecc non siano telematiche, meglio in sede.
@@francescovincola6310 ti devi mettere nei panni di persone che per vari motivi economici o personali o per diverso carattere in passato non hanno dato il massimo a scuola e cercano di rimediare per il loro futuro ANNI dopo, persone che magari già lavorano o hanno già famiglia, per questa categoria non ha senso imparare a fare le integrali più difficili al mondo solo per dire che le sa fare se non vuole diventare un matematico o un fisico o roba simile! Questo intendo! Che poi la cultura bisogna esserci e si deve sudare per guadagnarsi il risultato siamo tutti d'accordo! Ma lo studio deve essere un piacere a voler imparare, no un buttare sangue soffrire e passare mesi rinchiuso in casa. Stando a quello che dici tu se uno non è bravo a scuola sembra come se non possa avere un futuro differente. Be io non sono d'accordo
@@francescovincola6310 non ho capito il senso della cosa scusa, chi fa la tele ha lo stesso livello di preparazione di uno che la fa normale,perché come nella privata anche nella pubblica ci sono dei modi per scazzare l esame, solo che nella privata cioè nella tele hai più libertà di scelta nel percorso fidati che se l esame lo vuoi passare devi studiare, se poi lo scazzi a culo meglio per te ma di certo non è come la pensi tu, anzi secondo me molta gente che esce dalla pubblica ha meno preparazione di uno che fa la privata, per il semplice fatto che quello che fa la tele si affaccia prima al mondo del lavoro nella maggior parte dei casi, eh non dico a fare un lavoro parte time un lavoro setio, invece molti che fanno la pubblica non fanno un cazzo dalla mattina alla sera e ci credo che hanno il tempo di buttare sangue e tempo su esami inutili
Video graditissimo. Grazie. Inutile girarci intorno, le università telematiche sono il futuro. Peccato che anche qui abbiamo fatto gli italiani! Se fossero più serie ed efficienti sarebbe tanto meglio. Speriamo in un miglioramento generale e più attenzione nell'organizzazione. Grazie del video
Video interessante. Penso che una soluzione migliorativa sarebbe un mix delle due ...a partire pero' dalle telematiche e non viceversa. Come sempre: grazie della recensione!
Ho fatto università tradizionale e sono molto contenta di seguire la seconda telematica anche perché sono molto più complessi , si studia molto più meglio perché le lezioni online le vedi spesso se neccessario ,si risparmiano un sacco di soldi ...dal mio punto di vista si risparmia anche sulla salute e il tempo (riduce lo stress...tutto quello via vai dello studente fa sprecare le energie 😆)...a dire vero i miei docenti sono molto severi e sono stessi docenti dalle università tradizionali...rispetto alla tradizionale sono organizzati molto bene e ti appoggiano in tutto il percorso universitario...nella ricerca la mia univ. investe molto mi dispiace contraddirti e addirittura assumono dei ricercatori spesso 😉...complimenti per l'iniziativa 🔝!
@@filippoorlandelli7937 ma come sei gentile!!! sono già laureata in ingegneria nella università tradizionale e credo che sono molto più informata al riguardo... immagino meglio di chiunque fa l'ignorante 😉
Da novembre '21 mi sono iscritto ad UNINETTUNO al corso in Beni Culturali. Fui iscritto, in precedenza, presso un'università statale dove feci molti esami. Il testo/testi richiesti per l'esame in UNINETTUNO mi sembra che siano gli stessi, peraltro, ci sono non meno di 20 fino a 30 videolezioni di eminenti docenti che sono ordinari in famose facoltà statali. Non mancano anche le classi interattive con un docente della materia specifica. Col docente (tutor) c'è la possibilità di concordare un contatto telefonico di almeno 20' per eventuali dubbi. Tutto sta al nostro impegno per prepararsi per bene prima dell'esame, ma mi sembra bene che il materiale non manchi. In ultima analisi, di buono c'è la tranquillità nel non dover perdere tempo e pazienza dietro alle segreterie amministrative dove, nella UNINETTUNO, se trovi occupato ti richiamano nel giro di poco tempo, risolvendoti sempre il problema. Insomma, la mia esperienza dopo quattro mesi è più che positiva ed il solo pensare di spostarmi fisicamente col treno/macchina per raggiungere trafelato la lezione in presenza la ritengo un danno economico che mi limiterebbe non poco il tempo per studiare. Chi può iscriversi in una facoltà tradizionale lo faccia con passione, ma lo consiglio a chi possa raggiungere l'ateneo in tempi brevi e con costi ridotti; per chi già lavora, consiglio di cuore una telematica, su questo non avrei il minimo dubbio. Spero di essere stato equo nella mia analisi, considerando che ho anche 57 anni e qualche anno di vita pratica alle spalle.
Tutte le "dicerie" appunto come le definisci tu, sono effettivamente dicerie. Ero iscritto ad una università statale che per vari motivi ho abbandonato anni fa; ho deciso di terminare il mio ciclo di studi e sono iscritto ad Unitelma Sapienza. Ritengo , dopo averle provate entrambe, che gli esami sono altrettanto difficili da superare e per farlo è necessario studiare in modo molto approfondito. Inoltre ho letto il curriculum di professori titolari dei miei corsi: altro che ex professori universitari in pensione, sono delle menti. Andatevi a leggere il curriculum di Marco Sepe. Non posso parlare delle altre telematiche. Inoltre, pago la stessa cifra che pagavo alla statale.
Studio all''Unicusano e studio di più online che quando frequentavo la triennale. Inoltre hanno un campus universitario che funziona regolarmente come una normale.. Offrono un servizio innovativo semplicemente.
Premesso che il tuo è un video veramente interessante e che condivido molte tue considerazioni. Anche io sto prendendo in considerazione l’idea di una università telematica. Tuttavia, se vado a cercare le opinioni sulle università telematiche su altri siti, non trovo tutte queste opinioni positive espresse dai commenti al tuoi video. Anzi! Pur essendo teoricamente molto vantaggiose hanno molte criticità che pare abbiano persino scoraggiato molte persone.
Ciao! Video molto interessante e obiettivo. Analisi attenta e accurata. Penso che purtroppo i pregiudizi nascono dal fatto che i furbetti si fanno notare sempre e spiccano sugli altri, soprattutto in un realtà abbastanta "atipica". E se senti certe storie, che magari rappresentano una percentuale davvero piccola pensi che sia così punto e basta. (anche perché che ne sappiamo noi di quanti sul totale degli iscritti studiano veramente e quanti no?). Perché non fanno notizia le storie positive, di gente che s'impegna e che ha comunque voglia di fare, ma le storie di quelli che vogliono agirare il sistema. Per concludere la cosa migliore sarebbe non tanto chiudere queste tipologie di università, ma magari fare più controlli e soprattutto pretendere che le modalità degli esami siano magari più severe, prendiamo ad esempio la Pegaso magari piuttosto che proporre un esame tutto a crocette, meglio uno misto, in parte a crocette e in parte a risposta aperta (aggiungo ed è qui che casca l'asino).
@Alessandro de Concini - ADC Ps. Le crocette non penso che siano più facili perché sono tali, cioè de non sai un argomento ad una domanda specifica x cosa devi rispondere? Penso piuttosto che siano facili in quanto sia più facile agirare il sistema. Ad un orale nessuno ti può suggerire e darti un mano, ad uno scritto a risposta aperta devi argomentare e se non hai una certa padronanza di un argomento sicuramente ti trovi in difficoltà.
@Alessandro de Concini - ADC poi una cosa che non capisco perché, e mi è capitato di leggere un paio di tweet al riguardo, le aziende scartano a priori, soltanto leggendo l'Ateneo sul CV senza fare colloqui e periodi di prova, quelli che provengono dalle telematiche, ? Non sarebbe meglio per esempio far fare anche solo un colloquio? Voglio dire da cosa si capisce che una persona uscita da una tradizionale ha più conoscenze di una uscita dalla telematica? 👀
Sono d'accordissimo con te. Il problema dell'università italiana è che è un percorso ad ostacoli, ostacoli dovuti soprattutto alla burocrazia interna... Per questo motivo l'Italia ha il più alto numero di studenti che non termina il percorso di laurea, non per l'alta formazione, ma per gli ostacoli inutili che gli studenti si trovano a dover superare quotidianamente... Gli studenti universitari sono adulti e hanno più bisogno di flessibilità, per poter lavorare ed essere autonomi, più che di socializzazione... Per quanto riguarda la qualità delle lezioni, c'è da dire che nelle università tradizionali, parlo delle 3 romane che conosco bene, il più delle volte le lezioni sono impossibile da seguire, visto l'affollamento nelle aule, quindi spesso lo studente si ritrova costretto a dover studiare da solo, da autodidatta, senza alcun supporto, per questo motivo ben vengano le lezioni da remoto... Il problema della facilità degli esami, e del pregiudizio, è dovuto al fatto che sono atenei privati e di conseguenza gli studenti rappresentano per loro dei clienti ...È lo stesso discorso che si fa per le scuole private, il pensiero comune è che hanno tutto l'interesse a mantenersi gli studenti perché pagano e quindi, in sede di esame, chiudano un occhio, e anche 2, su tante lacune dello studente, ma questo discorso deve essere fatto anche per le tanto "blasonate" università private con sede a Roma e Milano, non telematiche, ma comunque private e molto molto costose... della serie più pago e più mi devi promuovere...solo che quelle di università sono intoccabili...paradossi tipici italiani...
E' questo che per come università come la Bocconi e la Sapienza è rimasto soltanto il "nome". Io credo che sé fatto il TUTTO con la giusta dose si riesca e parlo da studente telematico; ho insegnati che ricoprono ruoli abbastanza importanti o comunque vengono da altre università tradizionali, quindi il vantaggio non è tant'altro di non perdere il cliente (almeno parlo di Pegaso), ma più che altro di dimostrare la validità dei suoi studenti che sinceramente con Elaborati, test e riunioni per parlare di un argomento mettono in pratica. In Italia abbiamo paura della novità (perché se vai all'estero guardano più il tuo operato che il titolo).
Ciao, sono uno studente di Ecampus, alla mia specialistica in Lingue Straniere, con triennale seguita alla pubblica. La telematica, nel mio caso, é stata un'esigenza, poiché volevo continuare a studiare, pur potendo permettermi un lavoro. Si é rivelata una scelta molto efficace; la differenza tra le due tipologie di università sta soprattutto nella tempistica, nell'evitare tanti, troppi tempi morti, l'attesa di tante date per gli appelli; dal punto di vista economico, per me che ero fuori sede, si può dire che la cifra é pressoché simile; per la facilità, io la vedo come una tipologia di studio differente, che adatta a seconda di ogni caso specifico. Per concludere, direi che la scelta verte sulla telematica nel momento in cui si ha voglia di fare, di portare avanti più percorsi e mettersi in gioco con tutto sé stesso.
Il fatto che il materiale didattico sia più organizzato è una cosa molto funzionale... ricordo corsi all Università in cui ho perso mesi a seguire lezioni non sense trovandomi alla fine con una mole di libri da studiare in un mese e ancor peggio dovendo trovare l ordine e il vero senso della materia. Unico pro delle lezioni in presenza è che i prof si sentono gratificati nel loro ego perché li hai seguiti annuendo con la testa i loro sproloqui per 3 mesi... allora ti premiano e all'esame te lo riconoscono. Io credo che alcune Telematiche siano ottime e oggi sono state di gran supporto alle classiche che si sarebbero trovate completamente allo sbando. Poi alcune sono proprio nate come spinoff di Atenei importanti, faccio l'esempio di Unitelma Sapienza. La differenza come sempre è se l'ambizione di chi vi si approccia sia solo ottenere un pezzo di carta o per apprendere e approfondire una passione.
Ottimo riassunto. Sarebbe interessante aggiungere in un secondo video un'analisi con il distance learning fatto all'estero da varie università. Non solo BSc ma anche MSc quindi a livello postgrad.
Il video è ben fatto e apprezzo le doti comunicative del suo autore, che non conoscevo. Tuttavia da giurista non posso che rilevare l'uso a sproposito del verbo "riconoscere". Le università telematiche non sono riconosciute dallo Stato, ma sono ISTITUITE dallo Stato, per decreto ministeriale conseguente a una istanza formulata da una o più persone giuridiche (di diritto privato ma anche, come nel caso di Unitelma Sapienza, di diritto pubblico) che si impegnano a promuoverle e sostenerle (cioè finanziarle). Essendo istituite dallo Stato, non necessitano di alcun riconoscimento perché già fanno parte dell'ordinamento giuridico. I titoli rilasciati dalle università telematiche sono titoli ufficiali dello Stato italiano, infatti sono rilasciati in nome della legge. Dunque anch'essi non abbisognano di alcun riconoscimento: hanno geneticamente valore legale. Il riconoscimento serve per titoli che non hanno geneticamente valore legale (ad esempio i diplomi delle scuole superiori per mediatori linguistici, che vengono accreditate e riconosciute unitamente con i titoli da esse rilasciate, e i titoli universitari esteri, che necessitano di una procedura di riconoscimento individuale per poter essere utilizzati in Italia). Infine, i titoli rilasciati dagli atenei telematici non sono parificati a quelli delle università tradizionali: sono proprio originariamente identici. La parificazione (o pareggiamento) è un istituto giuridico che consiste nel rendere pari a qualche altra cosa ciò che ab origine non lo è. Istituti simili (ma non identici) sono l'equipollenza (capacità di produrre i medesimi effetti giuridici, priva di proprietà commutativa o transitiva) e l'equiparazione. In questo caso i titoli si equivalgono ab origine, dunque possono dirsi equivalenti, non parificati.
Provate a fare un esame alla università tekematica Ecampus con una o due tutor che controllano tra i banchi come alle scuole medie, con aule piccole non le grandi aule delle università classiche e poi provate a copiare... Dopo venite a raccontare che si copia e si fanno gli esami facilmente. Il grande aiuto che questo tipo di università danno è quello che un lavoratore può gestire i suoi tempi di studio, cosa impossibile in una università tradizionale.
Ho frequentato sia l'università statale che la telematica. La differenza sostanziale è nel "contatto", nel rapporto diretto e visivo con il docente e con i colleghi. Parto dal presupposto che se l'intenzione è quella di studiare, imparare e realizzarsi in qualcosa di specifico non ha importanza il tipo di università. Voglio anche specificare che l'anno 2020 ha visto università statali trasformarsi in telematiche, con una differenza in fatto di mancanza di organizzazione. Le lezioni anche nelle telematiche possono essere in diretta, quindi non sempre ci si ritrova con delle videolezioni pre-registrate. Vorrei anche dire (e parlo per esperienza personale) come nelle università statali molti prof facciano lezioni anche quelle obbligatorie con slide "copia e incolla" di definizioni e concetti presi dai libri. Discorso esami: possono essere semplici o difficili, orali o scritti in entrambi i casi. Anche nelle statali girano domande su esami scritti, ricordo colleghi che invece di ripassare appunti continuavano a memorizzare le risposte. Quindi non facciamo di tutta l'erba un fascio. Di sicuro le telematiche agevolano i lavoratori, se vivi all'estero e magari vuoi specializzarti ...la telematica è un'opzione più che valida ad esempio. Penso sia giusto vivere con meno pregiudizi e non fare di tutta l'erba un fascio . Io mi sono trovata bene in entrambe le università, ho avuto esami semplici anche in quella statale come esami sicuramente più difficili, ma ciò dipende anche dalla materia , dal professore ecc. Voglio anche specificare che i tirocini sono previsti anche dalle uni telematiche, quindi aziende, scuole e ospedali offrono lo stesso identico supporto, ed è lì che viene valutata la persona , a seconda delle skills e di ciò che effettivamente sai fare sul campo. Concludo dicendo, che le telematiche sono in un certo senso un "lusso", in quanto non sono affatto economiche e non usufruiscono di incentivi messi a disposizione da regioni e stato. Le università telematiche sono certificate e controllate dal MIUR , quindi non vengono valutate meno rispetto alle statali, non c'è alcuna legge che discrimina le une dalle altre.
Io ho fatto sia pubblica che telematica , ingegneria per la precisione, la qualità della telematica sia per: servizi , chiarezza, registrazioni da rivedere , disponibilità , corsi aggiornati, non ha paragone. Nella pubblica era un continuo inseguire quello che veniva scritto sulla lavagna o ricercare quello che dimenticava il professore. Se studi puoi essere bravo in qualsiasi università, ma nella telematica hai più strumenti. L'unica cosa è che avevo molti meno appelli nella telematica, quindi era botta secca.
In realtà gli esami online fuori emergenza non saranno possibili finché non verrà riformato il regio decreto che ancora disciplina le modalità in cui possono essere sostenuti gli esami universitari. Spero che questa situazione faccia aprire gli occhi ai legislatori e che provvedano a modernizzarne la disciplina!
Io sto con Unipegaso e ho fatto anche esami orali ... posso dire che nessuno ha chiuso un occhio e ci sono state diverse persone che l’esame non l’hanno passato
@@lucianodalessandro3904 come anche nelle pubbliche... adesso puoi scegliere se farlo orale o scritto (a crocette) .. io per alcuni mi sono trovato meglio a farlo orale
Vivo all'estero da 9 anni e non sapevo come fare per frequentare una università. Poi ho scoperto la Uninettuno e sto potendo frequentare anche io finalmente la facoltà di psicologia. Hai ragione, non ho particolare interesse alla ricerca, ma spero di riuscire a incrementare il mio sapere e soddisfare la mia curiosità.
Il problema degli iscritti dovrebbero risolverlo dando accesso a materiale di prova. Molte persone come me con le quali ho avuto modo di confrontarmi, hanno il dubbio di riuscire a seguire un corso (per diversi fattori, tempo, lavoro, impegni.. ecc), potrebbero volerci 7 anni per conseguire una laurea, oppure può essere che non si riesca neanche un esame in un anno, e questo non lascia scampo se non tenersi in tasca 3000 euro.
Vi lascio il mio feedback... Appena uscito dalle superiori nel sono stato assunto in banca (ora faccio il consulente finanziario) e mi sono contemporaneamente iscritto all'università di Modena e Reggio magistrale in giurisprudenza. Nei primi 7 anni ho dato gli esami dei primi 4 anni facendo ina fatica assurda. Considerate che non ho frequentato mai alcuna lezione e studiavo direttamente dai libri di testo. Arrivavo all'esame senza sapere le domande che potevano farmi, la modalità di esame e i relativi criteri. Durante le sessioni però l'aula era piena di studenti che non solo sentivano le domande degli orali ma chiaramente anche le risposte. Quando mi è nato il primo figlio ho deciso di lasciare l'università in quanto umanamente non riuscivo a dedicare il tempo allo studio. L'anno scorso mi sono iscritto alla ecampus per finire il ciclo do studi. Che dire, una cosa di assoluto livello è il tutor dove davvero hai una persona a disposizione di grande gentilezza, disponibilità e professionalità. La parte critica è invece la modalità do studio dove i contenuti sono preparati tutti in maniera molto schematica ma solo alcune materie riescono a trasmetterti veri contenuti. Altre invece si concentrano solo sugli aspetti che ti chiederanno all'esame disinteressandosi del resto. Per me la telematica è stata molto più semplice ma io la tradizionale l'ho fatta senza frequentare, studiando direttamente dai libri di testo senza dispense né riassunti, non confrontandomi con nessuno e senza aver neanche visto il professore quindi grazie al c...zo che sia così. Frequentando onestamente non penso ci sia tutta questa differenza considerando quello che go visto facendo gli esami (esame di economia politica passato con 18 raccontando la ricetta della carbonara).
L'università di modena poi per chi frequenta faceva gli esami parziali per cui un esame come procedura penale (12 crediti e 3 volumi da studiare) te lo divideva in 3 parziali.. io arrivavo lì e dovevo darlo tutto quanto all'orale senza avere la più pallida idea di quello che mi avrebbero chiesto. È discriminatorio per chi lavorando a tempo pieno non ha possibilità di frequentare
@@alessandrodeconcini-adc qui Alessandro esiste un problema legato alla contendibilità (concorrenza) del mercato universitario. In un paese dove le università pubbliche sono gestite (come molto del pubblico) in una situazione in cui i finanziamenti sono sono in minima parte legati a criteri di performance e in più non viene permesso alle università di raccogliere fondi dal settore privato è chiaro che non esista alcun interesse da parte dei dirigenti/professori a migliorare la qualità. Pensa ad esempio al modo in cui viene fatta ricerca universitaria...
Uno dei modi in cui è possibile valutare la performance di un' università è ad esempio raccogliere dati sulla quantita/qualità dell'occupazione di chi esce dall'Ateneo. Alcuni indicatori (chiaramente non gli unici a cui si possa pensare) potrebbero benissimo essere l'astinenza del tipo di lavoro svolto col percorso di studi, e il reddito annuo lordo (da lavoro) di chi esce dall'Ateneo...
Indubbiamente in un paese come l'Italia, che ancora è restìa ad ad aprire il primo vero campus, parlare di presenza dello studente è un pò opinabile. Il trattamento dello studente nelle università tradizionali risente di differenze tra chi pùò frequentare e chi è costretto a restare al suo paese inviando comunque le proprie rette e un affittacamere privato non è certo il soggetto più preoccupato di verificare la carriera scolastica precedente all'immatricolazione (ebbene sì, prima dell'università ci sono stati altri 19 anni di sacrifici e di performances, di risultati diversi, i gradi di istruzione della scuola per intenderci), quindi molti studenti ci sono, ma altri sono assenti, senza un criterio. Che il futuro sia telematico è confermato anche dal fatto che università tradizionali si stanno organizzando con strumenti a distanza.
Ormai quasi tutti i corsi di laurea tradizionali si limitano ad esporre slides, le ore passate in laboratorio sono sparite da anni, tanto vale formarsi da casa. L'unico pro dello studiare fuori sede è l'esperienza sociale che puoi fare a vent'anni, ma per tutto il resto meglio le telematiche.
Ho conseguito una laurea triennale e una magistrale presso l'università statale, ma ho anche fatto alcuni esami presso e-campus per acquisire alcuni crediti. Risultato? Una buffonata, domande a crocette multiple, stile esame della patente: vengono data già le risposte, cosicché basta studiare la risposta giusta. Per me, e ripeto, per me, non sono minimamente paragonabili. Parliamo di due formazioni diverse, una nozionistica e una critica, obiettivo ahimé, realmente fondamentale.
Si ma e-Campus ha tutto a crocette, fa un esame alla Marconi o alla Nettuno,poi ne riparliamo. Non facciamo di tutta l'erba un fascio ma usiamo senso critico nel giudicare e argomentare.
@@leebotticelli9832 Hai perfettamente ragione. Faccio riferimento solo e unicamente a e-campus, dal momento in cui non ho provato personalmente le altre.
@@alessandrodeconcini-adc dovremmo distinguere chi sceglie realmente un'università telematica per sfruttare a pieno i vantaggi della modalità telematica, appunto, e chi compie questa scelta per "saltare le tappe". Conosco più di una persona che ha cambiato più corsi di laurea alla statale solo perché "troppo impegnativa", ritrovandosi dopo tre anni con solo qualche esame registrato e pochi risultati. Gli stessi, passati alla telematica (sempre e-campus) improvvisamente da essere studenti non eccelsi (forse proprio non-studenti) si ritrovano a dare molti esami e pure a pieni voti. La cosa potrebbe sembrare positiva - forse lo è - ma la loro preparazione è nettamente inferiore a qualsiasi università statale (mi baso sulla mia personale esperienza). Bel video comunque e grandi complimenti per il canale!
Ho lavorato per uninettuno in passato quando ancora si chiamava consorzio nettuno (network per l'università ovunque). Devo dire che venni a contatto con la realtà quando ero ancora studente di ingegneria a Palermo e registravo le lezioni di ingegneria elettrica ed elettronica andate in onda su RAI 2. Ricordo con piacere, avendone tratto profitto, le lezioni di teoria dei sistemi del prof. MONACO e quelle di controlli automatici dei prof. RUBERTI (ex ministro del l'istruzione), per non parlare di alreo docenti come PROFUMO, PAGANO, LESCHIUTTA e tanti altri docenti che venivano da anni di esperienza di università tradizionale e che erano ben noti in ambito internazionale. Tutto nacque sull'onda dell'esplosione della rete nella seconda metà degli anni 90. Oggi è una realtà inflazionata, ma al tempo era una innovazione fortissima nell'ambito dei corsi di diploma universitario di tre anni, ma ancora ancorati al vecchio ordinamento.
Anche io a volte guardavo le lezioni su rai 2 (quando riuscivo a stare sveglio: erano ad orari assurdi) , esperienza pionieristica e molto interessante.
Obsoleta la mentalità per la quale e-learning corrisponda a titolo elargito facilmente. Il fatto stesso che esista un pregiudizio fa capire che il problema è il pregiudizio stesso e non le università telematiche. Usiamo in modo fiero la tecnologia per le cazzate, per farci selfie in modo morboso e per fare shopping in modo compulsivo, poi siamo capaci di criticare docenti che fanno lezione davanti ad una camera e digitalizzano i loro contenuti. Tra l'altro vogliamo parlare degli scandali che sistematicamente emergono nelle università pubbliche? Corruzione, scandali, favoritismi, infiltrazioni di ogni tipo, rettori indagati etc etc.. Quando uno ha il complesso di inferiorità cerca sempre di attaccare qualcun altro. Ciò che conta è la qualità della formazione, io ho una triennale unidav, che nient'altro sarebbe che la Gabriele D'Annunzio sul web, una magistrale Guglielmo Marconi, rigidissima negli esami sia scritti che orali, vorrei sapere in quante università pubbliche il cellulare si lascia all esterno, perchè alla Marconi, presso le sedi d'esame decentrate funziona così, aggiungo anche un master alla Cusano, anche qui docenti preparati che ben illustravano la materia. Certo c'è sempre da migliorare, probabilmente la questione ricerca e laboratori è un gap da colmare, ma davvero rabbrividisco nel vedere che ci sono persone che criticano l'e-learning quando altrove non è nemmeno più una novità e poi magari si drogano di tecnologia tossica.
Sono iscritto a università telematica Pegaso primo anno. Sono contento della scelta anche perché mi ha dato la possibilità di fare un percorso che in assenza non avrei potuto compiere. Non è semplice se associato al lavoro, ma sono contento del l'immensità delle informazioni e degli argomenti che sto assimilando. Grazie per il video.
Ciao cosa studi ? Consigli di iscriversi all’università telematica Pegaso? Perché io dovrei iscrivermi ma non conosco nessuno che la faccia e quindi sono completamente estraneo alla cosa!
Io sono iscritto all'università E Campus a ingegneria dei veicoli elettrici ed ibridi cioè il futuro...corso innovativo interessante e appassionante...ovviamente essendo una telematica ha il suo costo...ma benedetto Dio parliamo di un colosso con 56 corsi di laurea e 170 sede in Italia...assistenza ottimale anche in sede con lezioni individuali oltre che in piattaforma on line...docenti qualificati e una segreteria didattica proprio nella sede dove mi sono iscritto...quindi sono seguito sia on line che in presenza...astenersi chi pensa che costi come le altre telematiche...e io prima di iscrivermi ho valutato molti preventivi...sicuramente più bassi...ma erano solo ed esclusivamente telematiche dove potevi rivolgere le tue domande ad una semplice e mail e sperare che qualcuno ti rispondesse...ho trovato professionalità cortesia e perché no anche umanità nei confronti dei prof...la consiglio vivamente a tutti
La facilità è associata ai panieri, però diciamocelo alla fine il tutto dipende dallo studente e dai suoi obiettivi. Hai due scelte: imparare a memoria pagine e pagine di risposte multiple, oppure seguire il corso, fare gli esercizi, studiare così da apprendere le competenze. L'unico difetto di queste università è il prezzo.
Laurearsi nelle uni pubbliche accontentandosi di "passare" gli esami è una cosa FACILISSIMA. Tutti noi universitari lo sappiamo ed è inutile far finta che non sia così. Quindi cosa si sta criticando alle università telematiche? Si beccano tutti il 110L ?
Io studio per una telematica e mi faccio.un culo quanto.una casa, la Laurea ha il valore che gli dai Tu! Io non perdo.nemmeno una virgola di.quello.che studio. Il resto è fuffa di chi solleva la.questione , sia chiaro.mi piacerebbe la pubblica per stare in compagnia ma non me lo posso permettere quindi do onore a quello che ho
Nel 2021 lo trovo inconcepibile andare a lezione fisicamente con professori che ripetono le stesse materie da anni e anni ,non lo trovo funzionale nemmeno a livello di apprendimento in quanto online posso rivedere le lezioni piu di una volta invece di prendere registratori e chiedere suggerimenti ai miei colleghi in caso mi perda qualche cosa. Ovviamente questo non vale per tutte le lauree per esempio come medicina. Spero che in questo Paese cambi molto l atteggiamento di chi ha conseguito la laurea telematica. Poi non trovo nemmeno utile bloccare una persona con esami difficilissimi (troppo teorici)di cui poi dopo 2-3 giorni ti dimentichi tutto. Quando mi iscrissi ad ingegneria pensavo ci fosse molta roba pratica ma invece non è cosi! Per questo molto probabilmente prenderò la magistrale telematica.
Un altra cosa da aggiungere: le università telematica sono delle PRIVATE, informativi come viene svolto l esame di diritto privato alla famosa LUISS, a crocette e con il libro di diritto affianco(detto da uno studente ) quindi tutte le private sono delle lauree facili? Allora non accusate solo unicusano,pegaso ecc ... Termino col dire che non è l università che fa la differenza ma lo STUDENTE ,alla statale ho visto degli studenti impararsi a memoria delle espressioni senza capirle ..ho detto tutto
Grazie anche per questo video, Alessandro. Permettimi però un'osservazione... comprendo la necessità di offrire una panoramica oggettiva sullo scenario telematiche in generale, ma per qualcuna di esse (Uninettuno e Unimarconi almeno) alcune informazioni riferite risultano proprio errate (v. frequenza obbligatoria o modalità di esame). È un peccato farle rientrare nello stesso calderone di realtà ben diverse. Ricordo che Uninettuno è nella top 10 delle uni telematiche europee, per dire.
Io a breve mi laureerò in Scienze motorie e sportive in u Università telematica, non ho avuto la possibilità di frequentare quella tradizionale perché avevo bisogno di lavorare, quello che ho guadagnato l'ho investito nella mia formazione, perché dovrei rinunciare a laurearmi solo per i pregiudizi che ci sono verso questa modalità di studio? Non tutti si iscrivono perché credono sia più facile, ci sono molte persone come me che lo fanno perché si tratta dell'unica soluzione, ho visto gente copiare all'Università "tradizionale" così come a quella "telematica". Concludo dicendo che la formazione dipende anche dalla tua dedizione e dal tuo scopo.
Salve, sto frequentando l'università telematica Pegaso da due anni, vorrei condividere un'esperienza che richiama la supposizione che gli esami siano regalati: due settimane fa ho svolto un esame online con un voto di 29, dopo qualche giorno mi è stato annullato per "inquadratura parziale del candidato". In pratica non mi si vedeva la bocca per quasi un minuto rispetto a tutta la durata dell'esame, ho fatto ricorso ecc. ma niente. Cosa voglio dire con questo? Che sono molto puntigliosi anche su piccoli errori, quindi figuriamoci su tutto il resto. Detto questo, ci si lamenta tanto sul sistema di istruzione italiano ormai da anni, spesso su questo argomento veniamo messi a confronto con altri paesi in cui il metodo di istruzione è molto meno stressante, poi nascono le università telematiche che hanno rivoluzionato l'istruzione in Italia e cosa fa l'italiano medio scettico e ignorante? Critica senza conoscere, teme che vengano regalate titoli di laurea solo perchè è un metodo diverso e innovativo. Già si capisce da queste cose perchè l'Italia rispetto all'Europa e al mondo è molto arretrata.
@@albawhites4011 Alla Pegaso *prima dei 21 anni non compiuti* si paga per la triennale sui 3000 euro totali (1000 euro l'anno) senza andare fuoricorso. Io mi sono iscritto verso i 22 anni e sto pagando *quasi il doppio* della cifra sopracitata e poi bisogna aggiungere quelli della tassa esami fuorisede (se la sede dove fai gli esami non è a Napoli, la quale è la sede principale). Comunque se vai in un'università statale lontano dalla tua città affittando una casa o una stanza, pagando il cibo, il bus, l'aereo o il treno confrontandomi recemente con alcuni miei amici mi sono accorto a mia insaputa che con la telematica si arriva pure a risparmiare.
Grazie all'università telematica mercatorum posso studiare e lavorare. Con due lavori ho poco tempo ma con la telematica posso proseguire i miei studi e migliorare
Lavoro ed ho deciso di provare l'avventura universitaria. Mi sarebbe piaciuta la laurea tradizionale, potevo usufruire di permessi studio interessanti ma per motivi personali ho dovuto accantonare l'idea. Un collega mi ha parlato di una telematica (si è laureato lo scorso anno (3 anni fatti in 2 sembra un'offerta da supermercato) esami a crocetta e il 22 praticamente garantito (sono convinto che pur sconoscendo completamente l'argomento arriverei a 15/16 non me ne vogliate). Ho mandato mail e ricevuto telefonate da varie università ed ero convinto per uninettuno (complice il rapporto Anvur) poi ho letto in giro pareri MOLTO buoni su Unimarconi ed ho optato per quest'ultima. Devo ancora iniziare ma sento di aver fatto la scelta giusta.
@@andre3424 no mi spiace, studio per passione. Non ho obiettivi di miglioramenti nel mondo del lavoro essendo prossimo (più o meno) alla pensione. Spero di esser stato di aiuto
Io dico la mia, ho 46 anni e sono già laureato all'Università classica in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche ormai da 20 anni. Lavoro regolarmente avendo una posizione dirigenziale. Per quanto mi riguarda ho deciso di iscrivermi in Ingegneria per accrescere il mio livello matematico, sicuramente per me rappresenta la via più comoda e immediata, ma se avessi 20 anni mi iscriverei all'Università Classica per non perdermi tutto il contorno (conoscenze, amicizie, interazione ecc ecc).
Ingegneria alla merconi, premettendo che metà degli esami li ho dati all'università statale e ora studio e lavoro, la difficoltà degli esami è la stessa, le falicitazioni sono strutturali, posso seguire i corsi quando voglio, anche a tarda sera e posso dare gli esami in qualsiasi data dell'anno. A quasi dimenticavo, effettivamente gli esami corrispondono a quello che si fa nel corso... cosa che non sempre accadeva alla statale dove più volte durante un intero corso non si vedeva mezzo esercizio di quello che poi veniva fatto o chiesto all'esame o ancora peggio venivano assegnati libri che poco c'etravano con quello che serviva per l'esame. Il problema non sono solo le telematiche ma spesso anche le statali.
Il problema non è la telematica....sono le telematiche totalmente con esami a crocette (al momento mi sembra che siano solo due..) che producono laureati che non hanno alcuna conoscenza delle materie che hanno sostenuto...sicuramente alla marconi gli esami non sono a crocette e quindi sicuramente va bene....immagina cosa può imparare un ingegnere facendo tutti gli esami a cocette....ma la stessa cosa vale per giurisprudenza,economia....
@@albertogiulietti1401 quelle in genere sono frequentate da chi già lavorando ha bisogno del pezzo di carta per avanzare la carriera. Es.geometra comunale che diventa ingegnere a crocette nel tempo libero. Il vero ingegnere ormai lavora se sa le cose.
Ho una domanda e sarei lieto di ricevere, peer chi volesse fornire il suo suggerimento. Ho 47 anni, sposato e due figli. Lavoro. Ho conseguito 15 anni fa la laurea magistrale in Sociologia. Ho sempre voluto laurearmi in psicologia ma esigenze diverse non me l’anno permesso. Adesso ho tempo (da ritagliare alle cose di cui sopra) e risorse per farlo. Meglio buttarmi nel percorso seconda laurea in psicologia (telematica?) o vi sono master che potremo affrontare e realizzare questo obiettivo? Conosco bene inglese e francese: potrei dunque studiare in queste lingue. Grazie!
Ciao! Ottimo video con tanti spunti interessanti e, molto veritiero. Solo un piccolo appunto: Uninettuno è fortemente strutturata. Le video lezioni, sono elargite non da professori "in pensione" o scadenti, ma bensì da docenti di LUISS, Cattolica, etc... Il tutoring è ben sviluppato, tramite e-mail, lezioni live e laboratori. Il prezzo della retta è in media con le tradizionali. Ha al suo interno, indubbiamente indirizzi non di "massima eccellenza" ma ne ha altrettanti di altissimo livello. Per esempio, la componente marketing / scienze della comunicazione è il suo fiore all'occhiello. Purtroppo, sono università telematiche come "E-campus" che rovinano la nomea. (Non lavoro per Uninettuno e ne sono pagato da essa).
Io sto esplorando molto il mondo dei MOOC, che danno la possibilità anche di seguire corsi specifici da università piuttosto affermate, tra cui anche MIT e Stanford. Credo che il motivo per il quale le università telematiche non sembrino essere così ottime sia da ascriversi alla presenza di poche persone e di conseguenza, a livello statistico,di meno persone "dotate", nonchè al fatto che le università telematiche vengono tendenzialmente scelte da persone che non hanno molto tempo, quindi studiano, ma non tanto quanto gli studenti delle università "tradizionali", che in fin dei conti si dedicano solamente allo studio, tranne nei casi in cui debbano anche lavorare.
Ciao,io ho fatto la telematica del cavallino alato con tutti esami a quiz multipli con 30 domande in 30 minuti....con tutte le banche dati di domande e risposte che si trovano in giro è stata una passeggiata superare gli esami....naturalemente la preparazione non è minimamente comparabile con una statale dove gli esami si fanno scritti ed orali....provenivo da una statale dove dovevi studiare come un matto per superare gli esami che erano difficilissimi..
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Ciao e grazie per questo tuo video! Volevo portare la mia esperienza, da studentessa di Unicusano, avendo potuto sperimentare anche 1 anno all'Università degli Studi di Milano, indirizzo biotecnologie. Ho 24 anni, sono laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche, sto scrivendo la tesi per la laurea magistrale in Psicologia clinica e della Riabilitazione, e soffro di una patologia cronica che troppe volte ha orientato e precluso le mie scelte di vita. Dopo essermi resa conto di non poter sostenere i ritmi da fuori sede e i limiti dell'iniversità tradizionale, ho pensato seriamente di non poter più studiare. Ho pensato che la malattia, ancora una volta, stava avendo la meglio su di me e sulla mia vita. Io VOLEVO studiare, ma le mie condizioni di salute non mi permettevano di vivere l'esperienza universitaria. Le università telematiche sono state il mio faro nel buio, perchè mi hanno permesso di studiare come tutti i miei coetanei, mi hanno permesso di ottenere un titolo di studio equiparabile a quello delle università statali e dunque, mi hanno permesso di credere in un futuro migliore. Come? Semplicemente dandomi la possibilità di seguire le lezioni da casa, di gestirmi nello studio e nella preprarazione degli esami. Hanno azzerato tutte quelle "barriere" che non permettono, a chi è "diverso", di fare una così semplice e naturale, come il poter continuare con il proprio percorso di studio. Le università telematiche sono inclusive, perchè permettono a tutti di poterci, almeno provare: lavoratori a tempo pieno, mamme giovani, persone con disabilità o patologie gravi e croniche, etc.
Effettivamente c'è veramente moltissimo pregiudizio in merito, ma dopo anni passati a sentirmi inferiore per la mia scelta universitaria, ad oggi invece ne vado fiera; la pandemia ha mostrato a tutti quanto, l'apprendimento a distanza, possa essere funzionale. Per noi la vita universitaria non è cambiata affatto, non ci siamo mai fermati e tutto è continuato con naturalezza.
L'università Unicusano ha anche una sede fisica, un grande campus universitario dove i colleghi fanno lezione dal vivo, come in una normale università tradizionale, quindi viene meno anche il concetto per cui in queste università manca il contatto umano e la vita universitaria. Gli esami possono essere fatti in sede a Roma, o nei vari poli attrezzati sparsi per l'Italia, quindi è possibile vivere molto il campus. Per esempio, le lauree vengono sempre fatte in presenza a Roma, ed ho vissuto un'esperienza identica a quella dei miei colleghi statali. Ci sono aule, un grande dormitorio, la mensa, biblioteche, spazi comuni, palestra, la possibilità di fare l'Erasmus e laboratori. A questo proposito, vorrei sfatare anche il falso mito per cui non si svolgerebbero attività di ricerca, infatti la Cusano ha istituito all'interno del complesso universitario un centro di Ricerca medico-scientifica con un laboratorio attrezzato per la Ricerca biomedica, per la diagnostica e cura delle malattie rare. Inoltre produce ricerca in molteplici ambiti delle discipline tecnico scientifiche, quali Physics and Astronomy, Engineering, Computer Science, Materials Science, Energy, Environmental Science, Mathematics, Social Sciences e partecipa a numerosi bandi europei ed internazionali.
Rispetto alla qualità dell'insegnamento, ovviamente questo dipende dal professore, ma molti dei miei docenti insegnano in università pubbliche importanti; disponiamo di slide e materiali ben fatti e ci vengono messi a disposizioni i manuali gratuitamente, oltre che la possibilità di riascoltare le lezioni all'infinito. Inoltre abbiamo la possibilità 1 volta al giorno per ogni materia di collegarci in videoconferenza personale o di gruppo, con il professore, per chiedere eventuali chiarimenti. Per ogni esame dobbiamo anche fare delle attività, come ricerche, analisi di articoli e testi, laboratori che vengono valutati, e non possiamo prenotarci all'esame se non abbiamo visionato correttamente e in toto tutti i materiali. Si può scegliere se svolgere esami orali o scritti, sempre in presenza. Personalmente tutti gli esami scritti che ho fatto erano 3/4/5 domande aperte + 3/4 crocette, oppure 20 crocette e 2 domande aperte in 90 minuti.
E poi, francamente, io ho dovuto svolgere il tirocinio curriculare, in una struttura esterna all'università. Dopo la laurea devo fare altre 1000 ore di tirocinio, e poi dovrò sostenere l'esame di stato, per l'abilitazione alla professione di psicologo. Esattamente come tutti i miei colleghi, statali o privati; alla fine quindi verremo tutti valutati dallo stesso organo, e sarà la mia preparazione a parlare.
Oggi sono qui a lottare per il mio futuro, perchè nulla è semplice e nessuno ti regala niente, anzi. Ho versato lacrime e sangue per ottenere ciò che ho ottenuto. Le università telematiche non regalano nulla, anzi si: ti regalano una possibilità, ma la buona riuscita dipende solo da noi.
Spero che tutti questi pregiudizi, prima o poi, crolleranno. Non sono più facili, sono solo a misura di studente e come dici tu, questo dovrebbe essere un pregio, non un difetto!
Sei un esempio per tutti noi studenti, con dei sogni da raggiungere! Io ho il sogno di diventare psicologa, da quando la psicologia mi ha cambiato la vita! Un abbraccio, Susanna.💜
Grazie per la tua testimonianza
💖
Ciao. Condivido la tua bella esperienza. Io fin da giovane ho sempre avuto problemi di salute portandomi a subire due trapianti di rene e molte altre peripezie. Ma questo non ferma la mia voglia di sapere e andare oltre le barriere. Brava a scrivere ciò che hai scritto, serve anche a me per essere sempre consapevole delle cose che funzionano e lasciando da parte i problemi, per una volta!
A me sembra molto una marchetta. Comunque, mi fà piacere che ti sia stata così di aiuto
Università di firenze, facoltà di lettere: prof addormentati, ore e ore passsate a studiare folli vezzi dei professori, lezioni che saltano, mezz'ore per spostarsi da una sede all'altra, lezioni sovrapposte...e io problema ssarebbero le telematiche?
Ai miei tempi ho frequentato l'università tradizionale, ora la mia compagna si è da poco laureata con una università telematica. Molto più comodo, ha potuto farlo lavorando, altrimenti non sarebbe stato possibile. E' stata una cosa fantastica per la sua carriera e realizzazione personale. Anche i costi apparentemente più alti, come accennato da Alessandro, si compensano ampiamente con i minori spostamenti e perdite di tempo. Sulla qualità... la nostra esperienza è stata che dipende molto dal professore, sia nel tradizionale che nel telematico. Per i laboratori (non necssari nel caso della mia compagna) la telematica ha stipulato
convenzioni che consentono di superare questo problema. Le mie conclusioni sono positive, lideale è un sistema misto, come mi risulta sia in tanti paesi stranieri.
Sei stato INCREDIBILMENTE oggettivo e assolutamente corretto in quello che hai detto.
Sono uno studente di UniNettuno e ho trattato questo argomento in diversi miei video: hai dato un contributo importante alla causa e confermo la veridicità di tutte le informazioni contenute in questo video.
Complimenti sinceri e ti ringrazio, davvero.
Un ottimo punto di vista , oggettivo e concreto.
Io ho vissuto entrambe le realtà universitarie. Laureato presso la Federico II di Napoli, ingegneria informatica triennale, e ora laureando magistrale presso la UniNettuno, sempre ingegneria informatica.
Confermo tutto quello che hai detto su pregi e difetti e aggiungo che, purtroppo, mi è capitato di esser bocciato a qualche esame della magistrale. Quindi il pagare per passare facile non esiste proprio. Gli esami si fanno tutti in presenza, scritto a domanda aperta per due ore con tre professori in aula. Con la pandemia poi si è passati alla modalità orale, da un minimo di quindici minuti a sessioni di quarantacinque per esaminando.
Posso però dire che ho trovato la magistrale molto più semplice della triennale. Ma non per il solito pregiudizio che le telematiche sono più semplici ma perché, a differenza della triennale, non dovevo fare ogni giorno due ore di viaggio tra casa-facoltà-casa e quindi tutte le mie energie, quelle che restano dopo una giornata di lavoro, erano a disposizione delle lezioni online, degli homework da svolgere per esser ammessi agli esami e per gli esami stessi.
In conclusione, se dovessi consigliare ad un ragazzo di diciotto anni appena diplomato che vuole iniziare l'università gli direi di frequentare quella "tradizionale" per il semplice fatto che ha tutto un contesto di attività, persone, vita sociale e carisma che la telematica non avrà mai. Ma se invece mi dovessi limitare alla sola trasmissione della conoscenza e del sapere, allora direi telematica tutta la vita.
1:20 Che cos'è un'università telematica
4:10 Come funzionano
6:20 Percezioni negative e difetti
13:05 Pregi
14:15 Il futuro delle telematiche
A me piacerebbe prendere una seconda laurea in una università telematica dopo aver completato il mio percorso tradizionale. Dopo aver capito e conosciuto, diciamo, il mondo universitario dal vivo, penso che potrei benissimo usufruire dei contenuti asincroni offerti da un'università privata ed approfondire quasi autonomamente gli argomenti che mi interessano
Sad and True story... Andavo all'Università a Pavia, ho dovuto abbandonarla perchè fortunatamente la mia carriera lavorativa richiedeva sempre piu' impegno. Ora che ho ripreso (circa un anno fa) per terminarla sono passato da una degna media di 28 in presenza all'Uni di Pavia a una discreta media del 26 a UniPegaso... Confermo la serietà delle telematiche (almeno della mia)
Ciao Alessandro, hai realizzato un video bellissimo, esaminando in maniera profonda ogni aspetto delle università telematiche. Vorrei aggiungere un piccolo dettaglio : se è vero che in certi casi manca la vita sociale del classico universitario, è anche vero che nelle telematiche hai un contatto diretto e veloce con i docenti (molti dei quali di altissimo livello), con i tutor e anche con i colleghi con cui vi è generalmente molta solidarietà. Può sembrare paradossale, ma in realtà con la telematica le distanze si accorciano, ogni studente è in prima linea e non in fondo a un'aula immensa, da cui magari si segue la lezione grazie a un monitor. Esiste una grande interazione fra docenti e studenti e fra studenti stessi, con aule virtuali, ricerche, laboratori etcc Altra cosa importante: le università telematiche offrono lo stesso grado di insegnamento a tutti gli iscritti, sia che si trovino in un paesino sperduto in Toscana, oppure in una grande città siciliana. È un mondo più "globale" che ti apre la mente....
Ciao, so che è trascorso ormai un anno da questo commento ma posso chiederti che università telematica hai frequentato?
Buongiorno, condivido volentieri la mia esperienza con voi. Sono laureata in Medicina e Chirurgia all'Università Cattolica di Roma, specialista in Cardiochirurgia ed attualmente iscritta all'e-campus di Firenze per il corso di Scienze e Tecniche Psicologiche. Ritengo che la modalità telematica sia una via più facilmente gestibile, come tempi e organizzazione e i cui contenuti didattici sono verificabili e di ottima qualità. I costi sono ovviamente maggiori, ma si tratta di scelte personali. La serietà di un percorso di studi prescinde, spesso, dal luogo dove si impara, ma dipende molto dallo spirito e dalla serietà con il quale lo si intraprende e lo si porta avanti. Questo a mio avviso è il senso della cultura in generale. Auguro buon lavoro a tutti.
Posso chiederti come ti stai trovando? In rete non ho letto molte recensioni positive sulla ecampus. Spero che non sia davvero così.
Sono immatricolato da settembre presso la Uninettuno, nello specifico frequentando una triennale in scienze giuridiche, e posso dirti questo: l'unico vero difetto di qualità che sto riscontrando riguarda gli studenti, ma per un motivo diverso da quello che si potrebbe pensare di primo acchito, ed è che molti, indipendentemente dalla fascia di età, approcciano alla telematica con tutto quel bagaglio di pregiudizi che le accompagnano e poi si trovano decisamente disorientati di fronte ad un livello di insegnamento, una quantità di materiale da studiare ed una difficoltà degli esami molto elevata. Gli esami sono rigorosamente orali, il livello del tutoraggio (almeno per i corsi che ho frequentato fino adesso) è mediamente molto buono; per quanto riguarda gli esami, ti posso dire che la situazione non credo sia poi così diversa dalle università tradizionali: come puoi beccare il professore un po' largo di manica, puoi beccare quello o quella che non ti fa passare uno spillo. Ho visto (e sostenuto) esami in cui alcuni studenti che tentavano palesemente di arrampicarsi sugli specchi sbirciando appunti evidentemente sparsi intorno al computer sono stati invitati comodamente a presentarsi al prossimo appello senza troppi fronzoli. Esami di 30-40 minuti chiusi con sfilze di 23 uno dopo l'altro. Lo studio penso sia una questione molto individuale, le materie ed i manuali sono quelli, se si ha voglia di studiare si studia, ma in quanto a livello di difficoltà degli esami vi assicuro che, almeno in Uninettuno, non regala niente nessuno.
Io arrivo da un esame di storia durato 1 ora e 15, con più di 40 domande e bagnato fradicio a luglio, UniNettuno!
Ciao! Scusa se te lo chiedo qui, ma sei la prima persona che conosco che studia alla uninettuno! Hai dato per caso Costituzinale con la Fabrizi?🙈
@@mariateodoramuscalu9123 devo darlo Mercoledì Costituzionale con la Fabrizzi!
@@marcellocianfriglia7627 io Giovedì!! É il mio primo esame e ho l’ansia a mille ahahah! Non ricordo un cavolo 🙈
@@mariateodoramuscalu9123 e allora in bocca al lupo!!!😉😉😉
Grazie per questo video 🤗 frequenti la telematica San Raffaele, in scienze della nutrizione e sto imparando moltissimo! Scelta in quando lavoro e per l’enorme distanza. Studio tutti i giorni e tante ore e gli esami non sono uno scherzo! I bocciati ci sono eccome! quindi la serietà è davvero alta! Sono d’accordo sulle spiegazioni delle lezioni, non sono proprio coinvolgenti, però si ha la possibilità di chiedere chiarimenti ai docenti.
La roba del fatto che i professori abbiano sofferto e dobbiamo farlo anche noi è relativa, studio a una LM del Politecnico di Torino, abbiamo solo 4 appelli all'anno(inteso 365 giorni) per ogni corso e seguiamo lezioni di professori che hanno conseguito la laurea con 11 appelli l'anno. Soprattutto in questo periodo critico abbiamo chiesto con insistenza appelli aggiuntivi di recupero, visto soprattutto che molti sono saltati a febbraio, con recuperi indecenti durante le lezioni del secondo semestre, dopo che magari uno studente si era preparato nei minimi dettagli una sessione che poi è andata in totale crash tra problemi ai server e esami imbarazzanti col solo scopo di non far copiare o bocciare il più alto numero di gente(i fuoricorso portano più soldi alle casse). Aggiungo, esami quasi tutti a quiz con correzione automatica, quindi a questo punto mi chiedo cosa costi a loro dare più di 4 appelli all'anno, non capendo che è forse uno dei maggiori problemi del PoliTO, ma evidentemente ci tengono a sfornare ingegneri stanchi e stressati. Totalmente imbarazzante tutto ciò. A me fanno ridere che università pubbliche come questa faccia la bella faccia in giro per il mondo, ma poi all'interno sono fatte di studenti insoddisfatti e stressati(preciso: mi sono laureato in tre anni senza sforare al PoliTO, ma inutile dire con che stato d'animo l'ho fatto).
Obiettivamente, a prescindere dell’argomento, hai una capacità comunicativa fuori dal comune. Normalmente non sono uno che fa complimenti ma tu sei veramente un’eccellenza.
Grazie mille 😊😊💪❤️
Io frequento una telematica che sto per concludere. Che dire... mi trovo bene e studio come i miei amici che frequentano le università pubbliche. Niente di più niente di meno. Anzi in questo periodo noi siamo molto più organizzati delle università tradizionali che non erano ovviamente preparare a spostare tutto online
Quale ??
Iscritto alla Pegaso, quasi alla fine della mia carriera universitaria. Mi sono trovato molto bene non posso negarlo esami tutti dati studiando fino alle 10/11:00 di sera quando necessario mai nulla di regalato. Se posso dire la mia lasciata da parte i pregiudizi se vi piace studiare lo potete fare in entrambe i 2 modi o iscrivendovi ad una Uni tradizionale che a una Telematica cambia il modo di vivere l università e basta.
Ci sarebbe un altro aspetto da considerare sulle telematiche, che gli conferisce un grosso vantaggio rispetto a quelle tradizionali: non ci sono tempi morti!
Pensate al tempo che si perde giornalmente per andare e tornare dall'uni, per andare in mensa, il tempo che perde il prof per arrivare, la pausa sigaretta a metà lezione, e spesso quello in cui va via prima. Per non parlare del tempo perso a procurarsi dispense, ad andare a vedere gli esami degli altri, oppure per andare al ricevimento dal prof per fare domande, di cui si conosce benissimo la risposta, in modo che si ricordi di te all'esame e ti domandi proprio quello...
Se fate bene il conto, in un università tradizionale i 2/3 e più del tempo impiegato se ne va in attività che non servono a nulla.
Si chiamerebbe "vita universitaria reale "
@@claudiagizzi6230
Si ma con la problematica che la spiegazione della lezione precedente equivale, ovvero prendi appuntamento vai all'ufficio dell'insegnante e ti rispiega la stessa cosa per poi disintegrarti dicendo:"E signorina se non capisce degli esercizi così facili vuol dire che ha dei problemi". In tutto questo di Analisi matematica 1, oltre al fatto che l'insegnamento ha sempre le stesse modalità ovvero "ripetizione a pappagallo con tanto di erroracci di formule anche semplici, ma che comunque fanno perdere tempo, perché devi starci dietro e ragionarci". Quindi si perdi tempo. Il confronto con gli altri.... boh nel mio corso c'erano 190 persone di tutte queste ne conoscevo veramente poche disponibili a studiare.
@@claudiagizzi6230
la vita universitaria reale comprende anche lezioni in aule con capienza 100 persone con i restanti studenti costretti a stare in piedi o seduti per terra per prendere appunti.
Il problema è che qui in Italia l'approccio al digitale non viene mai visto bene e passa in secondo piano, mentre come hai detto, negli altri paesi la telematica è già una realtà che affianca i metodi tradizionali in presenza da molti anni. Ecco che poi qui da noi si sentono i soliti "Alla telematica non si fa nulla" quando nel caso di atenei come Uninettuno non è assolutamente vero. Io sono studentessa di Uninettuno e lavorando mi sembrava l'unica alternativa concreta (anche perché so di alcuni non frequentanti che nelle tradizionali venivano abbandonati un po' a loro stessi) e posso assicurare che i prof agli esami (da quando è iniziata la pandemia sono solo orali a distanza, prima scritti NON A CROCETTE in sede) non regalano nulla. Concordo anche sul fatto, come già detto da alcune persone nei commenti, che nelle tradizionali l’approccio allo studio è più teorico, mentre alla telematica (basando sempre la mia esperienza con Uninettuno) si dà un taglio più “operativo” proprio perché è frequentata da molti lavoratori, offrendo quindi nozioni più “concrete”.
In più è anche l'unica università telematica italiana nella classifica dei 10 migliori atenei a distanza d'Europa, dietro a quelli di Oxford e Lovanio, tanto per citarne due. Perciò non capisco perché la gente debba screditare metodi che permettono a lavoratori e persone che non possono permettersi di essere fuorisede di studiare più in serenità, gestendo l'esperienza universitaria in piena autonomia rispetto alle tradizionali.
Se è per questo ci sono università statali che fanno gli esami con le crocette, ma almeno con le università telematiche hai le registrazioni.
All'università pubblica non ho mai avuto, e sottolineo MAI AVUTO, un docente che mi sia venuto incontro per il lavoro che faccio. Mai avuto sensibilità verso lo studente. Ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma ne avrei di cose da raccontare...
Lo scorso anno ad un esame la docente mi fa una sola domanda e mi rimanda. Dopo averle detto "gentilmente, ho smontato dalla notte, potrebbe farmi un'ultima domanda?" mi ha risposto che non gliene fregava nulla e che ci saremmo visti al prossimo esame. E questa sarebbe sensibilità verso uno studente??
Adesso, a 3 materie dalla laurea, mi sto spostando in una università telematica. Mai fatta scelta migliore!
Anche io sono nella tua stessa identica situazione. Posso chiederti che università hai scelto?
@@allotro pegaso
Che schifo di più insegnanti che ci sono in giro… Mi fa piacere che adesso tu sia felice della tua scelta e Pegaso interesserebbe anche a me, come ti trovi con lo studio?
Poi ho frequentato pure l'università tradizionale, e completata con titolo di studi, e posso dire che, facendo una visione a tutto tondo, nonostante le differenze, entrambe sono valide e preparano molto bene, chiaramente rimangono giuste le osservazioni nel video
Sono iscritta A Ecampus, che ringrazio tanto per avermi dato la possibilità di recuperare i miei vecchi esami nella tradizionale, e convertirli in un nuovo percorso di studio. Gli esami hanno la difficoltà che necessitano, nulla è regalato. Io la consiglio a tutte le persone di 50 anni come me, oltre al lavoro hanno anche famiglia
Eppure con la pubblicità di Ronaldo che dice "ti aspecto" credevo che il loro target ammiccasse ai più giovani
@@CriticoPasseggero ci sono tanti studenti che hanno più di 40 e frequentano università telematiche. È adatta a loro soprattutto se lavorano e se hanno bisogno di accompagnamento perché alcuni non studiano da 10 anni dunque può essere difficile riprendere lo studio.
@@Zikoniss ironicamente dopo due anni dal commento, mi sono iscritto ad una telematica (seria, non ecampus che ti passa le soluzioni) e concordo che la quantità di over 40 è molto alta
@@CriticoPasseggero ipocrita
@@ILVENDICATORE45 non serve andare ad all'università per capire il significato di "ipocrita", per quello basterebbe un dizionario...
Io mi sono laureato all'uniecampus in giurisprudenza nell'ormai lontano 2016. Gli esami non sono affatto una farsa (ho visto di peggio a genova), e i professori sono di qualità comparabile alle statali.
Il problema era la pessima organizzazione interna per usare un eufemismo che spesso mi ha fatto perdere esami per incapacità di comunicare correttamente il pof tramite le slide, che sono il materiale con cui i docenti comunicano agli studenti prima degli esami. I costi sono quelli del video, intorno ai 4000 (comprese detrazioni).
Personalmente credo che l'università al giorno d'oggi sia sempre più obsoleta, e vada fatta solo ed esclusivamente per percorsi lavorativi a tappa obbligata (medico, avv, psicologo, ecc), e la sconsiglio vivamente per qualsiasi altro obiettivo. In futuro il web e l'istruzione dovranno integrarsi fino a diventare tutt'uno, ma per ora c'è solo il metodo adc
Io sto studiando giurisprudenza presso la Pegaso. L’unica mia paura é trovarmi sbarrate le porte di ingresso nel mondo del lavoro a causa dei pregiudizi riguardanti la laurea telematica. Essendoti laureato da tempo confermi il mio timore? Grazie.
@@dashcamitalygugu Nel privato potresti trovare del sano "razzismo" se così vogliamo dire. Un consiglio? Studia inglese e vai all'estero, che è lì la vera meritocrazia: non guardano l'ateneo di provenienza ma la sostanza cioè la persona. Sto anch'io frequentando la pegaso e la trovo molto valida ed il materiale devo dire che è ottimo.
Bel video. L'Unitelma Sapienza è una "costola" de La Sapienza tradizionale. Esami in sede, solo la fruizione dei corsi da remoto. In questa fase, le dissertazioni di Laurea a distanza. Ciao da Giacomo, studente di tutti i 3 tipi di Atenei: Pubblica, Telematica e Privata (Triennale per via tradizionale "Università degli Studi di Roma, La Sapienza"; Magistrale telematica "Università degli Studi di Roma, Unitelma Sapienza", Master II Livello, "Campus Bio-Medico di Roma").
io mi sono iscritto a 42 anni a uninettuno. se non fosse per i tutor un po' assenti (ma temo sia una pratica diffusa anche nelle università classiche), il resto è fantastico. Posso studiare quando voglio e rivedermi i corsi quando ho dei dubbi e il materiale non manca. e poi... un po' di buon senso e voglia di fare. Grazie per il video, rafforza la mia scelta.
In che corso sei iscritto perché nel mio sono molto presenti.. Tranne forse uno o due .. Ma roba di poco... Quelli che ho incontrato io fino a questo momento molto disponibili... Quando invio una mail rispondono sempre... Ed anche velocemente...
@@julaanselm7105 ing informatica.
So che uninettuno ha un buon nome in ingegneria, in economia? Anch'io sono un generazione x lavoratore fulltime e sto pensando a una triennale in campi diversi da quelli in cui lavoro.
Buongiorno, io ho 37 anni e sto pensando se alla mia età è benw iscriversi o meno...la tua esperienza mi sembra positiva da quello che leggo.
@@francescacalabrese5019 certo. Io ora sono in pausa ma solo per motivi familiari. Appena possibile riprendo perchè trovo l'istruzione accademica molto importante.
Università Mercatorum Telematica facoltà di Psicologia. Mi trovo benissimo, lezioni comprensibili, segreteria che risponde subito sia per telefono che per mail, materiale ben organizzato. Con i gruppi whatsapp è facile trovare qualcuno vicino a te con cui confrontarti.
Mi sto prendendo una terza laurea in psicologia con Unicusano, le altre due in economia in presenza, e devo dire che a livello di studio (ore) non noto troppa differenza e anche i ragazzi agli orali mi sembrano preparati. Alcuni professori bravissimi, altri un po’ meno, ma in generale sono soddisfatto. Mi manca un po’ il contatto diretto e la possibilità di fare domande dal vivo
Il futuro è online. In UK sono tutte online ormai anche quelle di prestigio. Svegliatevi, non siete più nel 1600. Più pratica e meno teoria, più compiti intermedi e meno importanza all esame finale. Meglio telematica ed in presenza.
Studio medicina in Romania , non c’è paragone con l’Italia , molta più pratica fatta già dal primo anno. Tutti la criticano ma in realtà ogni stato batte l’Italia per insegnamento universitario. E qui parlo di Università tradizionale, purtroppo sarà così ancora per molto tempo o forse , non cambierà mai
Grazie per aver fatto questo video. Come hai detto in altri paesi europei la realtà è ben diversa. Ma in Italia le telematiche stanno migliorando molto rispetto ad anni fa e si stanno facendo passi da gigante. Purtroppo ancora nel bel Paese vi è un grande pregiudizio in merito a queste università.
Ciao, ho 19 anni, neodiplomato, che per motivi di distanza (essendo io oramai residente in Inghilterra), ma anche per la rigidità di accesso alle Università inglesi, ha scelto di intraprendere un corso di Laurea in Scienze Politiche presso la Unimarconi, devo dire che mi sto trovando bene, programmi d'esame e lezioni di qualità, unico difetto secondo me è che alcune sono
di 10 anni fa.
Mi confronto con alcuni miei compagni delle superiori che adesso stanno frequentando l'università tradizionale, ed ho notato che gli argomenti sono gli stessi, in particolare in Diritto.
Quindi, non considererei, è condivido da quanto detto da te in questo video, le università telematiche, come istituzioni di serie B, certo, su alcune cose variano, tipo per esempio il tempo di studio, nelle università tradizionali si tende molto allo studio teorico nelle università telematiche lo studio teorico è spesso accompagnato dalla pratica perché appunto la maggior parte degli studenti lavora per esempio nel settore pubblico, quindi per loro lo studio del Diritto Pubblico o Amministrativo, sarà piuttosto abbastanza facile, in quanto più o meno è la loro attività quotidiana rispetto agli studenti delle università tradizionali che alcuni hanno un approccio nuovo con la disciplina.
Sull'organizzazione, e quindi sul personale docente, in parte sono d'accordo con te, ma in questo il problema secondo me è normativo, purtroppo le università telematiche hanno una normativa, non uniforme alle università statali e non statali.
Pure la dicitura "Telematica", secondo dovrebbe essere tolta per legge, non ha senso parlare di "Università Telematica", dato che hanno delle sedi fisiche. Al momento, tra le Università telematiche, l'unica che non ha la dicitura "Telematica" e proprio la Unimarconi che per statuto è "Università degli studi Guglielmo Marconi".
Purtroppo in Italia, ci sono troppe Università telematiche, personalmente auspicherei un'accorpamento di molti di esse, al fine di rendere un servizio migliore ed uniforme.
Infine, dico che nel rapporto personale, l'università telematica non sostituirà mai l'università tradizionale, diffati io essendo giovane e in base alla mia esperienza di adesso, dico che purtroppo questo manca o meglio dire limitato.
Uno dei pochi aspetti positivi di questa pandemia è stato proprio quello di sbloccare i classici canoni d’insegnamento...fin da quando ero piccolo alle scuole si parlava che nel futuro le lezioni sarebbero solo state online e non sarebbe più servito essere a scuola di presenza...adesso dopo un paio di mesi si è capito l’importanza dell’insegnamento di presenza (sia da un punto di vista sociale/umano che da un punto di vista di apprendimento).
Personalmente trovo molto interessanti le offerte delle università telematiche, per il semplice fatto che non sei costretto a frequentare le lezioni per poter passare l’esame...perchè se non frequenti , sembra che non sei interessato alla loro materia ( perché se la prendono sul personale)...ho fatto una triennale studiando e lavorando contemporaneamente ed ho assistito a scene ridicole...
c’è chi gli anni più belli della propria vita li ha passati su una sedia, chi a 20 anni ha cominciato a lavorare per sostentare la famiglia, non potendo più dare esami poiché l’impossibilità di frequentare le lezioni era evidente.
Sono studente di Uninettuno, ci perdo il sonno per studiare. Ci sono professori che arrivano dalla Sapienza e altre università italiane FISICHE😅
I titoli presi con grande impegno mi portano persone a lavoro che vogliono 4000 euro al mese alla prima esperienza.
Quello che non donano le università in generale è di certo un po’ di umiltà (casi, non la regola).
Quello che a me, da lavoratore, porta la telematica è una gran soddisfazione, perché riesco, in qualche maniera anche estenuante, a conciliare le cose.
p.S. per l’esame che sto preparando da TRE MESI: ho tre manuali, non ho le stampate delle risposte :)
@@beautynightfoxy9820 io sono iscritta a Beni Culturali alla UniNettuno. E non posso non essere d'accordo con quello che ha scritto Gabriele
Io frequento la Unimarconi e non ho parole per descrivere la qualità e la serietà della mia Università. Si studia tantissimo, non avete idea del materiale che ho da sapere, e il tutto è gestito con una chiarezza e serietà assurde. Il sito, la chiarezza e la trasparenza...sono soddisfattissima, studio tantissimo, che è una cosa che adoro, e sono davvero felice in questo ambiente. Veramente un'università spettacolare....ti assicuro che i difetti che hai elencato non appartengono alla mia Università
@@nobodyatall781 avrai 12 anni, forse 9 quindi non perderò tempo nè a risponderti nè a farmi insultare da te. Ciao ciao buona vita
@@nobodyatall781 per risposta intendevo darti spago e mi hai insultato eccome ridendo a quello che ho detto. Ora fai il favore di tacere e di lasciarmi in pace tanto non ti rispondo più, capito caro? Ciao ciao
@@nobodyatall781 È un insulto eccome: sei talmente povero di cervello che non capisci che denigrare il lavoro e l’impegno altrui sminuendoli e ridendoci sopra è un insulto? Stai messo davvero male.
Non ti permettere mai più di dirmi che sono psicologicamente instabile, è un insulto gravissimo di per sè e per chi sta veramente male.
Sei solo un borioso ragazzino viziato. Io sí ho da fare eccome, e sei veramente un essere piccolo piccolo se pensi di farti grande insultando gli altri: non permetterti di offendere mai più quello che faccio e chi è impegnato in situazioni come me, ossia nelle università telematiche.
Sei davvero triste. Avevo detto che non ti avrei risposto più ma l’ho fatto SOLO adesso perché è inaccettabile quello che hai scritto, gravissimo.
L’assenza di materia grigia ed educazione nella tua testa è davvero preoccupante, sei davvero tanto insignificante e piccolo. Mi dispiace per te, che pensi di essere un figo sminuendo gli altri. La povertà d’animo umana non ha limiti. Che tristezza che mi fai. Addio.
Basta, mi sono stufato. bannato.
@@alessandrodeconcini-adc Ciao! Hai bannato quello lì che mi insultava? 😅
Ho frequentato sia una telematica che una pubblica.
Al di fuori della maggiore soddisfazione trovata nel piano di studi della telematica, discorso prettamente personale, che mi ha portato ad avere una preparazione di livello più alto (ripeto, esperienza personale di uno studente di economia e commercio, non verità biblica), potendo fare il paragone tra le due concordo col dire che è più semplice la privata.
La "facilità" è però a mio avviso data dalla maggiore efficienza dei servizi di segreteria e tutoraggio, un'attenzione speciale alle esigenze personali dello studente (senza però sollevarlo dalle responsabilità fondamentali) unita a una più snella gestione delle tempistiche di studio e delle sessioni d'esame (più numerose e strutturate).
Gli esami, però, richiedono lo stesso carico di studio, gli argomenti sono i medesimi e anzi, mi sono spesso ritrovato con un carico ancor più pesante, potendolo però gestire senza deadline assurde o rincorse al prof/tutor pesa la metà.
L'efficienza, "la facilità", in questo caso stimolano lo studio, non regalano niente, i prof sono sempre molto esigenti.
Se poi l'università deve essere sofferenza e perdite di tempo fini a loro stesse allora si, sono un miracolato e non me ne dolgo.
PS. Non cito l'ateneo perché non si possa dire che pubblicizzo qualcosa
Assolutamente d'accordo anzi talvolta in alcune università tradizionali talvolta l'insegnante è praticamente inadeguata. Io non sono neanche arrivata nel secondo semestre e fidatevi che la preparazione di informatica e programmazione sono nettamente indietro (motivo per cui si è deciso di fare lo scritto e l'orale a marzo).
Ho iniziato quest'anno il corso di laurea di Ingegneria Informatica all'Università degli Studi Guglielmo Marconi, in piena pandemia, dall'autunno 2020. Data la situazione della pandemia, molti miei coetanei si sono ritrovati a dover fare l'università a distanza, trovandosi molto male nell'organizzazione del materiale e per quanto riguarda gli esami, altri invece si sono trovati molto meglio.
Da questo punto di vista invece io mi ritengo soddisfatto: non ho avuto alcun tipo di problema nel reperire il materiale, studiare le varie materie e prepararmi agli esami. Fino ad adesso non ho ancora conseguito molti esami, quindi non voglio sbilanciarmi troppo, ma devo ammettere di essermi trovato fino ad adesso molto bene.
L'approccio è molto teorico, specie per quanto riguarda l'esame di economia aziendale, ma sviscerato molto bene. Paragonando il programma con quelli dei miei coetanei che frequentano lo stesso corso in università pubbliche tradizionali, non ho riscontrato particolari differenze.
Inoltre i professori e i tutor si sono sempre dimostrati disponibili, così come la segreteria universitaria, rendendo l'esperienza per il momento particolarmente positiva.
Sono uscito dal liceo in piena pandemia, mi sono adattato alla prima forma di DAD e ho fatto l'esame di maturità del 2020; riassunto: un disastro. Era già un disastro prima, con la DAD l'istruzione è persino peggiorata e i professori spesso non avevano gli strumenti per incentivare lo studio. Di fatto l'apprensione è peggiorata e di molto; io però ho cercato di stringere i denti e di impegnarmi più che potevo per studiare in autonomia.
Con l'Università però le cose sono cambiate drasticamente, paradossalmente, dal momento che l'offerta formativa dovrebbe essere paragonabile, ma a livello sostanziale non è così.
La responsabilità riguardante lo studio è al 100% affidata allo studente, che deve quindi decidere in perfetta autonomia cosa studiare, quando farlo, quanto spesso farlo, decidendo quindi completamente l'approccio allo studio. È possibile studiare a qualsiasi ora del giorno, riguardando più volte i video, riascoltare le lezioni ecc.
Fino ad adesso non ho avuto alcun incontro con i professori o con gli altri studenti tramite lezioni "live" per così dire, anche se ci sono (semplicemente non ho ancora iniziato a studiare quelle materie in cui sono presenti queste lezioni).
Ritengo quindi che l'Università telematica non sia per tutti per due motivi principali:
- assenza di socialità;
- necessità di obbligarsi da soli a studiare, senza avere alcuno stimolo esterno.
Non esiste alcuno stimolo reale allo studio, frequentando l'Università tradizionale invece questo c'è: andare a lezione, magari da pendolare, il dover prendere appunti a lezione, ritrovarsi in aula ecc... Tutti questi sono ottimi stimoli allo studio, stimoli che io non trovo nella mia attività formativa.
Ma per me non si tratta di un difetto, al contrario di un pregio (sono fatto così, personalmente mi trovo meglio così).
Il vantaggio maggiore è però la FLESSIBILITÀ.
È il termine che riassume al meglio questo tipo di percorso. Sostanzialmente, specie adesso in periodo di pandemia, non ci sono particolari differenze con le università tradizionali (le quali sono costrette a fare tutto a distanza) da un punto di vista formativo, di preparazione teorica.
Quindi chi non è interessato al nome dell'università (cosa secondo me dannosa, una tra le cose brutte che abbiamo assorbito tanto dagli USA), può comodamente iscriversi ad una telematica. Il servizio è ottimo, anche se a volte i video sembrano particolarmente vecchi, di almeno 5-10 anni fa.
Perché è questo che è: comoda. Non perché gli esami sono farlocchi, al contrario sono tosti, ma perché lo studio è comodo.
Non avendo tempi morti, quelle due ore giornaliere che avrei speso in treno o in macchina le impiego a fare altro: sport, hobby, studio ulteriore ecc...
La flessibilità si paga tanto e soprattutto rende tanto.
Con la scuola tradizionale i ritmi di studio erano serrati, particolarmente stressanti e duri.
Adesso lo studio è molto più tranquillo, imparo con un ritmo sostenuto ma non stressante e arrivo comunque sia preparato, forse con un qualcosina in più.
L'approfondimento in autonomia è una delle cose che mi contraddistinguono, perciò la scelta è stata azzeccata. Se dovessi tornare indietro, rifarei la scelta.
@Francesco DS 1) ci sono più sessioni, non come nelle università statali. Quindi lo studio è molto più tranquillo e meno concentrato
2) I professori può scegliere e sceglie il modo di verificare le conoscenze acquisite, tramite il solo esame scritto o esame scritto + esame orale
@Francesco DS esattamente
Mio figlio si è trasferito in UK 5 anni fa, studia fisica alla Open University, una università online inglese. Finora non ha avuto problemi di compatibilità con il suo lavoro, anzi a volte riesce anche a studiare durante le pause di lavoro, talvolta anche una ventina di pagine di libro. Sta per iniziare lo Stage2 (sono 3 Stage per completare la triennale). Funziona alla grande ed è serissima. Lo studio è relativamente facile perché il materiale fornito (online e cartaceo) è fatto con una chiarezza estrema e i tutor sono di prim'ordine e, in linea con a mentalità inglese, devono produrre risultati, quindi forniscono agli studenti ogni sorta di supporto. Basti dire una cosa sola: ha iniziato la sua prima lezione il pomeriggio del 31 Gennaio del 2021 ed era di Domenica; proviamo un po' a dire a un prof in Italia di lavorare di Domenica. Gli esami che ha avuto fino a oggi erano tutti online e rimangono in archivio, quindi non può esistere il prof che ti favorisce o che ti boicotta (se non in misura marginale, un po' di discrezionalità ce l'avranno sicuramente). Per quanto riguarda la sperimentazione, il primo modulo che ha affrontato riguardava argomenti generali di scienze (fisica, chimica, biologia, meteorologia, geologia, ecc) e gli hanno assegnato degli esperimenti casalinghi, come ad es costruire una batteria e naturalmente descriverne i principi coinvolti. Quando andrà avanti, dovrà azionare ad esempio due tipi di telescopi, uno ottico e un altro che è un radiotelescopio, nonché un acceleratore di particelle. Del resto ormai quasi tutti gli strumenti in tutti i laboratori più moderni sono gestiti via software e sempre di più lo si potrà fare a distanza. In più il fatto di dover usare un computer per ogni attività è in linea con il futuro (ormai anche il presente) del lavoro, soprattutto con quello che riguarda le materie STEM; meglio dunque abituarsi per tempo. Anche il lavoro in equipe nel prossimo futuro (quando non già adesso) si svolgerà online tra specialisti che si potrebbero trovare perfino in continenti diversi. Consideriamo che noi qui abbiamo avuto problemi con la DAD (Didattica A Distanza) perché prof e studenti magari sono capaci di fare cose turche con lo smartphone, ma si trovano in difficoltà a partecipare a una tele conferenza. Un altro vantaggio non da poco è il fatto di non dover effettuare gli spostamenti per recarsi all'università. Certo, poi, come in ogni medaglia c'è sicuramente anche il suo rovescio, ma come hai detto tu, per chi lavora l'università online è insostituibile.
Ah dimenticavo: il costo non è irrisorio, parliamo di circa 16 mila sterline per l'intero triennio. E possibile avere un idoneo finanziamento che permette di iniziare a pagare le rate appena il guadagno annuo sarà di almeno 27 mila sterline circa.
D'accordo sotto ogni punto di vista...condivido ogni singola parola. Sei stato chiaro...esaustivo ed estremamente obiettivo astenendoti da ogni forma di provincialismo! Complimenti e buon lavoro...
Grazie mille Manuel ❤️💪
Sono al secondo anno di psicologia alla Marconi a Roma, posso dirti che la nomea degli esami facili e dei programmi semplificati è una stupidaggine. Sono stato in passato studente di università pubblica (Sapienza, non proprio l'ultima arrivata...) e confermo che i programmi sono simili e di uguale difficoltà. Alla Marconi non è strano che il prof ti assegni materiale didattico pre-impostato con annessi anche due libri di testo obbligatori da comprare (il manuale e un secondo libro di approfondimento, in genere).
Inoltre, posso confermare che gli esami non si passano solo perchè paghi. Ho assistito personalmente ad un autentico massacro mesi fa ad un appello di fondamenti di fisiologia con il prof che ne ha bocciati tipo 6/7 di fila, poi sono uscito dalla sessione (ero solo ospite per osservare) perchè mi stava venendo il magone per loro XD.
Alla telematica bisogna studiare, anche tanto. La Marconi, nello specifico, ha una impronta molto scientifica, soprattutto per psicologia. Si da molta importanza alla ricerca e alle evidenze scientifiche per supportare le moderne teorie, poi ovviamente si studia anche il passato. L'idea che siano più semplici credo sia, in effetti, una delle tante dicerie diffuse in questo nostro paese così poco aperto alle novità XD.
La cosa che mi manca davvero, e credo che questo dipenda anche dalla situazione pandemica che stiamo vivendo, è proprio il contatto umano. Sia con i docenti che con i colleghi. Studiare da casa è molto comodo e ti aiuta a superare i momenti di sconforto dovuti ai vari lockdown, ma qualcosa in termini di relazioni lo perdi. Va messo in conto nel bilancio dei pro e dei contro, io credo.
Grazie del video, è stata una analisi lucida ed obiettiva del tema, non mi aspettavo altro da una persona seria e competente come te! A volte il giudizio superficiale delle persone, benchè io sia tutto sommato soddisfatto della mia scelta, si fa sentire. Mi sembra di essere uno studente di serie B, solo perchè studio da casa. Devo cominciare a scrollarmi di dosso questa sensazione, immagino sia dovuta per lo più all'influenza che i pregiudizi hanno su di noi, studenti "alternativi" :-D
Grazie per la testimonianza Gabriele, sono contento che il video ti sia piaciuto e credo che le informazioni che hai dato possano essere molto utili per gli altri che stanno valutando la cosa💪
Grazie Alessandro mi stai aiutando molto nella scelta dell'Università, reputo i tuoi contenuti seri, precisi, razionali, quando ho qualche dubbio riguardo il metodo di studio/mondo universitario vado a cercare le tue risorse, grazie perché sei una fonte che reputo molto attendibile! A volte si può davvero fare la differenza. Grazie anche degli articoli oggettivi.
Grazie a te Ilaria di queste belle parole. Mi impegno moltissimo ed è bello vedere che quello che faccio aiuta le persone 🙂
Video “vecchio”, ma che vorrei commentare… ho frequentato Triennale e Magistrale in presenza, a Milano. Ero una delle poche che frequentava effettivamente, partecipando a Workshops aggiuntivi, Erasmus e scuole estive negli Stati Uniti. Sto per tornare all´universitá, ma in via semi telematica, a Wiener Neustadt. Prevede due giorni intensivi in presenza ogni tre mesi e Workshops coordinati online, per il resto le lezioni saranno asincrone. Costo: 700 euro all´anno (l´universitá in Austria é gratuita). Mi pare una buona combinazione, ma vi saprö dire fra qualche mese :D Sono super eccitata all´idea di poter vivere appieno e confrontare i due sistemi, nonostante le differenze con le telematiche classiche!
Forse è il tuo video che aspettavo di più
Frequento Uninettuno nel corso di Ingegneria Informatica, posso confermare che la difficoltà è leggermente inferiore rispetto a una classica, ma non in termini dell'offerta formativa ma in termini di tempo e di dedicazione allo studio. Secondo me queste università sono più pensate per chi lavora che neodiplomati che vogliono scegliere di continuare gli studi.
La difficoltà degli esami (per quanto riguarda UniNettuno) non è affatto banale, i professori bocciano e lo fanno senza esitare troppo. Confrontandomi con chi fa un Ateneo, mi rendo conto di star studiando le stesse cose e di avere lo stesso punto da dove partire.
Gli esami attualmente sono orali e vengono effettuati come attualmente in altre università "normali" in via telematica causa Covid, altrimenti c'è la possibilità di farli scritti a una delle varie sedi in Italia o all'estero.
Il problema rimane la qualità delle videolezioni che possono essere obsolete, non in termini di informazioni ma nel reparto tecnico. Pregiudicare l'università telematica è come rifiutare di passare al digitale e alla facilità di apprendimento seppur non interattiva come dal vivo. Chi frequenta e finisce gli studi si merita la laurea e un riconoscimento equivalente come chi frequenta un Ateneo.
I docenti sono presi da politecnici di Torino, Bologna, Trieste, università la sapienza di Roma, perciò la qualità di insegnamento rimane abbastanza alta.
Concludo con il dire che nonostante tutto, se non si ha un gruppo di studio o molta costanza, è difficile portare avanti il corso di studi.
Grazie per la testimonianza, preziosa!!! Concordo con la tua analisi.
Ciao bo bob, io lavoro in una Software House e sono uno sviluppatore software. Ho intrapreso il lavoro non appena uscito dall'industriale settore informatica. Adesso stavo pensando di frequentare l'università telematica per ampliare le mie competenze. Mi sapresti dare qualche info in più? Magari anche in pvt. Grazie mille!
@@giovanniviggiani8687 Ciao, anche io mi trovo nella tua stessa posizione lavorativa, l'università ti può aiutare per darti una teoria di fondo sui cui lavorare, anche se non è strettamente necessaria per sapere cose specifiche tecniche (basta una ricerca su internet e un pò di testa). Se hai uno stipendio medio di un impiegato, l'università uninettuno con 2000 euro l'anno te la cavi benissimo e puoi fare tanti esami in un anno.
C'è da considerare che alla fine dei conti, l'esperienza lavorativa può dimostrare una competenza maggiore rispetto ad un neo-laureato (anche se poi in un ambiente lavorativo in un'azienda di mentalità chiusa, il laureato ha sempre l'ultima parola, ma tutto ciò si tratta di conoscenza e non per forza di competenza). Il programmatore non ha bisogno per forza di una forte teoria di analisi matematica se non fa il ricercatore, insomma dipende molto dal settore. La cosa di cui ha bisogno sicuramente è la competenza di scrivere algoritmi con un ragionamento rivolto all'efficienza e alla praticità.
Ti consiglio di valutare anche in base al tempo che hai oltre all'orario lavorativo. Se lavori 8 ore al giorno, ti rimane l'ora di pranzo, la sera e i weekend per studiare senza considerare lo stress lavorativo. Se fai part-time, il ragionamento cambia e ti troveresti sicuramente meglio.
Spero di averti chiarito le idee!
@@bobob1335 si, io lavoro 8/9 ore al giorno. Il mio unico dubbio è questo, perché come sai il nostro lavoro è abbastanza stressante a livello mentale. A volte torno da lavoro che non vedo l’ora di avere un po’ di svago. Tu riesci a studiare anche dopo il lavoro? Come ti organizzi? Studi la maggior parte il weekend suppongo
@@giovanniviggiani8687 Si, so benissimo che è stressante a livello mentale. Io sono riuscito a fare bene o male qualche esame sfruttando solo l'ora di pranzo, al massimo qualche weekend per poi fare subito l'esame appena c'è l'appello, in modo tale da non scordarmi tutto. Recentemente non riesco per lo sforzo mentale, però se si ha volontà, ci si può riuscire. Gli esami sono parecchi. alcuni troppo concentrati con esami lunghi (tipo fisica) e altri meno impegnativi come fondamenti di informatica o l'esame sugli algoritmi e strutture dati. Se vuoi parlare in privato, passa un contatto (discord ad esempio)
In Italia c'é sempre la tendenza a sminuire tutto, ormai se non studi ingegneria o medicina sei un perditempo, con questa mentalità è difficile progredire. Il vero vantaggio secondo me è l'organizzazione che rende il tutto più "facile" e da la possibilità di studiare anche a chi lavora. Non è accettabile che alla statale per una triennale il percorso accademico per un lavoratore full time è di 6 anni. Il mondo corre veloce oggi!!! La statale (e lo dico da frequentante) nel momento dell'emergenza ha mostrato davvero tante lacune nella sua organizzazione
Concordo
Come fai a dire che "Non è accettabile che alla statale per una triennale il percorso accademico per un lavoratore full time è di 6 anni"? Perché non sarebbe accettabile?
Le triennali in Ingegneria ed in Economia richiedono dalle 5 alle 8 ore di studio al giorno. Se lavori 8 ore al giorno, di grazia, come fai a conseguire una laurea triennale in meno di 5 anni e mezzo?
Se ci riesci, ci sono due possibilità: o sei un genio, o il carico di studi del corso di laurea della tua università è nettamente minore.
La seconda ipotesi implica che sarai una persona meno preparata. Punto.
Non sarai un economista o un ingegnere, sarai un perito con una laurea farlocca da economista o da ingegnere.
@@enricofensi2000 Non è accettabile perché basterebbe cambiare il sistema delle sessioni di esame prendendo spunto dalle telematiche. Per esempio poter dare due mesi consecutivi di tempo per preparare un esame in modo tale da consentire uno studio approfondito della materia, per un lavoratore farebbe tutta la differenza del mondo. La quantità di ore di studio totale non sarebbe molto diversa anzi. Questo è solo un esempio. Poi da studente di economia magistrale avendo lavorato anche in uno studio ti posso assicurare che la pratica alternata alla (eccessiva e ridondante) teoria delle università aiuta tanto. Perché nel mondo del lavoro sono le competenze che servono alla fine dei conti
@@RelaxedFinance @Alberto S. Cosa intendi con "due mesi consecutivi per preparare un esame"?
Vorrei ricordarti che in Italia abbiamo dai 6 ai 7 appelli all'anno per ogni materia, da poter ridare all'infinito (gennaio-febbraio, giugno-luglio, settembre).
In Germania ed in Francia ce ne sono la metà.
In Svizzera se vieni bocciato per più di tre volte ad un esame del primo anno (parlo per Ingegneria), devi abbandonare il corso di laurea.
Parli di eccessiva e ridondante teoria... L'università è conoscenza. Se non piace, ci sono moltissimi ITS (istituti tecnici superiori), grazie ai quali si può diventare un ottimo perito.
Io ho l'impressione che ci sia una marea di persone che non fanno altro che lamentarsi e che vogliono la laurea senza studiare.
@@enricofensi2000 Ma come sono distribuiti questi appelli? É questo il problema per un lavoratore ed è questo che stavo dicendo in precedenza non la quantità. Se vengono spiegati 2, 3 o 4 corsi differenti in un mese e mezzo e gli appelli sono solitamente tutti a distanza di una settimana stare al passo è impossibile per un lavoratore. Se paragoniamo le competenze di chi ha studiato 5 anni all'università e quelle del perito che ha lavorato per 5 anni sul campo dopo le superiori, chi è secondo te che ha acquisito più conoscenze in quell'ambito? Io non ho dubbi. La teoria è eccessiva perché é sproporzionata rispetto alla pratica. L'università italiana nel 2021 é inefficiente, facciamoci due domande se siamo il penultimo paese per numero di laureati in Europa e se chi ha le possibilità economiche va a studiare all'estero. Evidentemente in questo paese non conviene investire sull'istruzione
Ho provato un anno ad un università tradizionale (Sapienza) in cui non mi sono trovato bene oltre che per tempo COVID anch'io, poiché vengo dalle superiori dove avevo un metodo di studio differente (sono un Dislessico molto grave). Ho deciso di iscrivermi ad una telematica in cui ho potuto fare esami tra orale e scritto (dove personalmente preferisco l'ultimo metodo) e devo dire che mi trovo bene. Spero che a settembre si sblocchi la situazione e si inizi a fare anche qualcosa di "sociale" escludendo tirocini, parlo ovviamente di formazione anche sul campo (che manca proprio in Italia e solo alcune università possono offrire ciò) che alle telematiche danno e non danno. Grazie di questo video Alessandro.
Ciao Alessandro, molto chiaro dall’analisi fatta, ti posso garantire che l’Universita Telematica Pegaso investe tanto nella ricerca ed ha accordi di cooperazione con tantissime università di tutto il mondo, inoltre se non segui l’80% delle video lezioni non puoi sostenere l’esame in più bocciano e come agli esami in sede! Ho frequentato sia l’università pubblica che attualmente quella telematica ti garantisco come da te citato sarà il futuro. Siamo agli inizi e ricorda che Arthur Schopenhauer diceva:
La verità passa per tre gradini
-viene ridicolizzata;
-viene contrastata,
-viene accettata come ovvia.
Detto questo un po’ come agli inizi Internet dicevano era una moda passeggera ed invece...
La pegaso mi hanno detto che paghi gli esami in sede e poi sn a crocette( cosi mi ha detto il segretario della pegaso) quindi e cara 3000€ + costoli sede d'esame ecc
@@lucianodalessandro3904 cosa significa paghi gli esami in sede? (Presumo volevi dire “sblocchi” altre sedi presenti in tutta Italia per la durata di un anno per agevolare vicinanza e presentarti all’esame forse), non vuol dire che gli esami a crocetta siano facili, se hai mai sostenuto un’esame o un concorso pubblico , poi non credo “il segretario” ti abbia fornito come hai scritto delle informazioni distorte o raccontate male.
Per i 3000€ hai diversi servizi, non paghi libri e puoi seguire in qualsiasi minuto della tua vita le videolezioni, non credere che le altre università telematiche costino di meno (vedi ecampus e Unicusano), se hai una buona convenzione con l’unipegaso ti agevola sul pagamento annuale fino a 1500€
Cordialmente
@@arturo_conte ciao ti chiedo scusa ho scritto male io .. Io lavoro nel pubblico so che significa ma ho dovuto dare pure un esame orale cmq la mia e un opionione la pegaso e un ottima università telematica x i master... Poi cmq a crocette non credo che sia sufficiente per una preparazione e una padronanza di una materia infatti ha un margine di errore inferiore questo e un dato statistico ...poi le altre università ad esempio paghi 3000€ e basta nn hai altre spese a parte le tasse regionali questo e un mio giudizio i miei colleghi si trovino bene ma fanno i master
ADC nel 2021: non penso che si tornerà completamente indietro con lo studio online
Io guardando il video nel 2023: HAHAHAHAHA
Io mi sono trasferita a settembre all'Unitelma Sapienza (università telematica di proprietà della Sapienza (università pubblica). Prima frequento l'unito, sempre facoltà di giurisprudenza e anche lì erano previsti comunque molti corsi online e nel complesso l'organizzazione era pessima.
Qui mi trovo molto bene e lavorando 24h a settimana minimo, ho dato 4 esami tra gennaio e marzo (con tutti 30) e altri 2 voglio darne a maggio. Questo non perchè sia più facile, ma perché meglio organizzata.
Per esempio. Il primo esame che ho dato è stato procedura penale, che avevo già preparato, ma non sostenuto, nell'altra università, ma ho dovuto riprepararlo da capo, perché qui c'era un livello di approfondimento molto maggiore. Gli esami non sono a crocette (come in altre uni, tipo pegaso ed ecampus) e sono sparsi in 10mesi all'anno (no agosto e dicembre). Devo dire che gli insegnanti sono per lo più gli stessi della sapienza e sempre super disponibili per mail e videochiamata, molto più che nei classici ricevimenti delle uni in presenza.
Ogni corso prevede anche una parte pratica, cosa non prevista nell'altra uni, ed è previsto anche un tirocinio (non so bene come si svolge perchè lo farò il prossimo anno). Come costo, qui sta sui 2600€/anno, io con convenzione under26 pago 850 (quasi 200€ in leno di aunto pagavo per i corsi online unito che erano fatti davvero male e in più erano comunaue da integrare con corsi in presenza (quindi costi di viaggio). Altro vantaggio è che c'è anche un polo a torino per sostenere gli esami, auindi non devo andare ogni volta fino a Roma (solo x la laurea).
Il rapporto con i colleghi è fantastico e super collaborativo e con alcuni c'è anche un vero rapporto di amicizia, seppur non ci si è mai incontrati dal vivo.
Grazie mille per il video e per aver parlato di questo mondo così tanto mal visto. Io sono da poco iscritto al corso di ingegneria informatica di eCampus. Adesso sto facendo analisi matematica e devo dire che vorrei strapparmi gli occhi per non poter leggere più niente. Da un punto di vista però sono davvero contento della sua difficoltà, soprattutto perchè niente è lasciato al caso, infatti ti organizzano delle lezioni private con tutor che ti aiutano a proseguire gli studi. E proprio grazie a questa cosa del tutor sono riuscito a passare un esame che tempo fa, in università tradizionale, avevo provato 3 volte senza capire niente.
Mi auguro solo che Analisi Matematica ad e campus sia fatta scritta risolvendo esercizi e non a risposte multiple....altrimenti ..conoscenza e preparazione paria zero...
@@albertogiulietti1401 'purtroppo' posso confermarti che tutte le materie matematiche hanno come esami diversi esercizi da dover risolvere in forma scritta per poi selezionarla nel test.
@@WilliamFalvo ok..ad ecampus si fanno esercizi da risolvere...ma ci sono telematiche (in particolare sono solo due) in cui tutti gli esami sono a crocette...incluse le materie tecno-scientifiche....converrai con me che con le risposte multiple non si impara nulla....vanno bene solo per la patente (forse..)
Anche se il video è vecchio lascio una testimonianza. Io mi sono laureato al Politecnico in ingegneria informatica nel 2004 e mi sono laureato a novembre in ingegneria informatica magistrale all'Unimarconi. Entrambe non mi hanno regalato i voti e in entrambe ho trovato docenti molto preparati. La differenza è lo studio in presenza che è più stimolante ma con tanti tempi persi. In teledidattica non si perde tempo ma si hanno meno contatti, è uno studio in solitaria proprio come spiegato bene nel video. Sui programmi deve essere il ministero dell'istruzione a vigilare.
All'università di Cagliari alcuni corsi di laurea sono disponibili anche in modalità telematica.
Spero proprio che in un futuro prossimo diventi la regola!
(Unico difetto: le tasse sono incredibilmente più alte rispetto ai corsi tradizionali).
E grazie al.Piffero! Sono 20 anni indietro in merito alla.digitalizzazione!!
Ho iniziato l'anno scorso un percorso universitario presso l'università Mercatorum, dopo aver iniziato un percorso di laurea diverso presso un università pubblica, motivo per il quale ho cambiato? Era l'unico modo per poter lavorare e studiare, l'università telematica è la migliore per chi ha poco tempo e ha voglia di specializzarsi in qualcosa di nuovo! Quando dicono che la pubblica è più difficile è vero, ma solo per un motivo, perché ti bloccano per mesi per esami come matematica 1 che se non diventi per qualche mese un matematico non lo passi e per cosa? Per poi andare a lavorare e fare qualcosa che non tocca minimamente con quello che ti sei fatto il culo per studiare! E devi cercare di dare 4-5 esami impossibili nel giro si una sessione e se non ce la fai ti fanno pure sentire una merda! La telematica non è per tutti, se hai voglia di studiare e imparare puoi farlo, basta solo impegnarsi e risultati si vedono e si posso benissimo dare gli esami anche oralmente on-line, lo confermo io che ho provato. Se poi vuoi solo fare
1000 test di prova fino a quando non memorizzi le risposte, ok fallo ma tanto mollerei dopo 1 anno e capirai che l'uni non fa per te.
Conclusione la telematica funziona ed è valida! L'unica cosa è che purtroppo in Italia stiamo cosi nella merda e in crisi che se non esci dall università "famosa" è difficilissimo trovare lavoro, quasi un miracolo, peccato. Ma condivido che la materia scientifiche come medicina farmacia matematica fisica ecc non siano telematiche, meglio in sede.
@@francescovincola6310 ti devi mettere nei panni di persone che per vari motivi economici o personali o per diverso carattere in passato non hanno dato il massimo a scuola e cercano di rimediare per il loro futuro ANNI dopo, persone che magari già lavorano o hanno già famiglia, per questa categoria non ha senso imparare a fare le integrali più difficili al mondo solo per dire che le sa fare se non vuole diventare un matematico o un fisico o roba simile! Questo intendo! Che poi la cultura bisogna esserci e si deve sudare per guadagnarsi il risultato siamo tutti d'accordo! Ma lo studio deve essere un piacere a voler imparare, no un buttare sangue soffrire e passare mesi rinchiuso in casa.
Stando a quello che dici tu se uno non è bravo a scuola sembra come se non possa avere un futuro differente. Be io non sono d'accordo
@@francescovincola6310 non ho capito il senso della cosa scusa, chi fa la tele ha lo stesso livello di preparazione di uno che la fa normale,perché come nella privata anche nella pubblica ci sono dei modi per scazzare l esame, solo che nella privata cioè nella tele hai più libertà di scelta nel percorso fidati che se l esame lo vuoi passare devi studiare, se poi lo scazzi a culo meglio per te ma di certo non è come la pensi tu, anzi secondo me molta gente che esce dalla pubblica ha meno preparazione di uno che fa la privata, per il semplice fatto che quello che fa la tele si affaccia prima al mondo del lavoro nella maggior parte dei casi, eh non dico a fare un lavoro parte time un lavoro setio, invece molti che fanno la pubblica non fanno un cazzo dalla mattina alla sera e ci credo che hanno il tempo di buttare sangue e tempo su esami inutili
Video graditissimo. Grazie.
Inutile girarci intorno, le università telematiche sono il futuro. Peccato che anche qui abbiamo fatto gli italiani! Se fossero più serie ed efficienti sarebbe tanto meglio. Speriamo in un miglioramento generale e più attenzione nell'organizzazione.
Grazie del video
Video interessante. Penso che una soluzione migliorativa sarebbe un mix delle due ...a partire pero' dalle telematiche e non viceversa. Come sempre: grazie della recensione!
Ho fatto università tradizionale e sono molto contenta di seguire la seconda telematica anche perché sono molto più complessi , si studia molto più meglio perché le lezioni online le vedi spesso se neccessario ,si risparmiano un sacco di soldi ...dal mio punto di vista si risparmia anche sulla salute e il tempo (riduce lo stress...tutto quello via vai dello studente fa sprecare le energie 😆)...a dire vero i miei docenti sono molto severi e sono stessi docenti dalle università tradizionali...rispetto alla tradizionale sono organizzati molto bene e ti appoggiano in tutto il percorso universitario...nella ricerca la mia univ. investe molto mi dispiace contraddirti e addirittura assumono dei ricercatori spesso 😉...complimenti per l'iniziativa 🔝!
Dal tuo “molto più meglio” non so quanto tu abbia studiato..
@@filippoorlandelli7937 ma come sei gentile!!! sono già laureata in ingegneria nella università tradizionale e credo che sono molto più informata al riguardo... immagino meglio di chiunque fa l'ignorante 😉
Da novembre '21 mi sono iscritto ad UNINETTUNO al corso in Beni Culturali.
Fui iscritto, in precedenza, presso un'università statale dove feci molti esami.
Il testo/testi richiesti per l'esame in UNINETTUNO mi sembra che siano gli stessi, peraltro, ci sono non meno di 20 fino a 30 videolezioni di eminenti docenti che sono ordinari in famose facoltà statali.
Non mancano anche le classi interattive con un docente della materia specifica.
Col docente (tutor) c'è la possibilità di concordare un contatto telefonico di almeno 20' per eventuali dubbi.
Tutto sta al nostro impegno per prepararsi per bene prima dell'esame, ma mi sembra bene che il materiale non manchi.
In ultima analisi, di buono c'è la tranquillità nel non dover perdere tempo e pazienza dietro alle segreterie amministrative dove, nella UNINETTUNO, se trovi occupato ti richiamano nel giro di poco tempo, risolvendoti sempre il problema.
Insomma, la mia esperienza dopo quattro mesi è più che positiva ed il solo pensare di spostarmi fisicamente col treno/macchina per raggiungere trafelato la lezione in presenza la ritengo un danno economico che mi limiterebbe non poco il tempo per studiare.
Chi può iscriversi in una facoltà tradizionale lo faccia con passione, ma lo consiglio a chi possa raggiungere l'ateneo in tempi brevi e con costi ridotti; per chi già lavora, consiglio di cuore una telematica, su questo non avrei il minimo dubbio.
Spero di essere stato equo nella mia analisi, considerando che ho anche 57 anni e qualche anno di vita pratica alle spalle.
Tutte le "dicerie" appunto come le definisci tu, sono effettivamente dicerie. Ero iscritto ad una università statale che per vari motivi ho abbandonato anni fa; ho deciso di terminare il mio ciclo di studi e sono iscritto ad Unitelma Sapienza. Ritengo , dopo averle provate entrambe, che gli esami sono altrettanto difficili da superare e per farlo è necessario studiare in modo molto approfondito. Inoltre ho letto il curriculum di professori titolari dei miei corsi: altro che ex professori universitari in pensione, sono delle menti. Andatevi a leggere il curriculum di Marco Sepe. Non posso parlare delle altre telematiche. Inoltre, pago la stessa cifra che pagavo alla statale.
Fai una ricerca su le migliori università telematiche in base a materiale, docenti, percorso ecc..
Studio all''Unicusano e studio di più online che quando frequentavo la triennale. Inoltre hanno un campus universitario che funziona regolarmente come una normale.. Offrono un servizio innovativo semplicemente.
Una volta conseguita la laurea sull'attestato ci sarà scritto a chiare lettere "corso online" o qualcosa di simile? Se fatto telematicamente? Grazie
Premesso che il tuo è un video veramente interessante e che condivido molte tue considerazioni. Anche io sto prendendo in considerazione l’idea di una università telematica. Tuttavia, se vado a cercare le opinioni sulle università telematiche su altri siti, non trovo tutte queste opinioni positive espresse dai commenti al tuoi video. Anzi! Pur essendo teoricamente molto vantaggiose hanno molte criticità che pare abbiano persino scoraggiato molte persone.
Ci sono indubbiamente delle criticità, ma è anche molto forte il pregiudizio eh. Tantissima gente ne parla male senza cognizione di causa.
@@alessandrodeconcini-adc grazie per la risposta!
Ciao! Video molto interessante e obiettivo. Analisi attenta e accurata. Penso che purtroppo i pregiudizi nascono dal fatto che i furbetti si fanno notare sempre e spiccano sugli altri, soprattutto in un realtà abbastanta "atipica". E se senti certe storie, che magari rappresentano una percentuale davvero piccola pensi che sia così punto e basta. (anche perché che ne sappiamo noi di quanti sul totale degli iscritti studiano veramente e quanti no?). Perché non fanno notizia le storie positive, di gente che s'impegna e che ha comunque voglia di fare, ma le storie di quelli che vogliono agirare il sistema. Per concludere la cosa migliore sarebbe non tanto chiudere queste tipologie di università, ma magari fare più controlli e soprattutto pretendere che le modalità degli esami siano magari più severe, prendiamo ad esempio la Pegaso magari piuttosto che proporre un esame tutto a crocette, meglio uno misto, in parte a crocette e in parte a risposta aperta (aggiungo ed è qui che casca l'asino).
@Alessandro de Concini - ADC Ps. Le crocette non penso che siano più facili perché sono tali, cioè de non sai un argomento ad una domanda specifica x cosa devi rispondere? Penso piuttosto che siano facili in quanto sia più facile agirare il sistema. Ad un orale nessuno ti può suggerire e darti un mano, ad uno scritto a risposta aperta devi argomentare e se non hai una certa padronanza di un argomento sicuramente ti trovi in difficoltà.
@Alessandro de Concini - ADC poi una cosa che non capisco perché, e mi è capitato di leggere un paio di tweet al riguardo, le aziende scartano a priori, soltanto leggendo l'Ateneo sul CV senza fare colloqui e periodi di prova, quelli che provengono dalle telematiche, ? Non sarebbe meglio per esempio far fare anche solo un colloquio? Voglio dire da cosa si capisce che una persona uscita da una tradizionale ha più conoscenze di una uscita dalla telematica? 👀
Sono d'accordissimo con te. Il problema dell'università italiana è che è un percorso ad ostacoli, ostacoli dovuti soprattutto alla burocrazia interna...
Per questo motivo l'Italia ha il più alto numero di studenti che non termina il percorso di laurea, non per l'alta formazione, ma per gli ostacoli inutili che gli studenti si trovano a dover superare quotidianamente...
Gli studenti universitari sono adulti e hanno più bisogno di flessibilità, per poter lavorare ed essere autonomi, più che di socializzazione...
Per quanto riguarda la qualità delle lezioni, c'è da dire che nelle università tradizionali, parlo delle 3 romane che conosco bene, il più delle volte le lezioni sono impossibile da seguire, visto l'affollamento nelle aule, quindi spesso lo studente si ritrova costretto a dover studiare da solo, da autodidatta, senza alcun supporto, per questo motivo ben vengano le lezioni da remoto...
Il problema della facilità degli esami, e del pregiudizio, è dovuto al fatto che sono atenei privati e di conseguenza gli studenti rappresentano per loro dei clienti ...È lo stesso discorso che si fa per le scuole private, il pensiero comune è che hanno tutto l'interesse a mantenersi gli studenti perché pagano e quindi, in sede di esame, chiudano un occhio, e anche 2, su tante lacune dello studente, ma questo discorso deve essere fatto anche per le tanto "blasonate" università private con sede a Roma e Milano, non telematiche, ma comunque private e molto molto costose... della serie più pago e più mi devi promuovere...solo che quelle di università sono intoccabili...paradossi tipici italiani...
Esattamente, soprattutto la burocrazia è un ostacolo incredibile nelle statali.
E' questo che per come università come la Bocconi e la Sapienza è rimasto soltanto il "nome". Io credo che sé fatto il TUTTO con la giusta dose si riesca e parlo da studente telematico; ho insegnati che ricoprono ruoli abbastanza importanti o comunque vengono da altre università tradizionali, quindi il vantaggio non è tant'altro di non perdere il cliente (almeno parlo di Pegaso), ma più che altro di dimostrare la validità dei suoi studenti che sinceramente con Elaborati, test e riunioni per parlare di un argomento mettono in pratica.
In Italia abbiamo paura della novità (perché se vai all'estero guardano più il tuo operato che il titolo).
Ciao, sono uno studente di Ecampus, alla mia specialistica in Lingue Straniere, con triennale seguita alla pubblica. La telematica, nel mio caso, é stata un'esigenza, poiché volevo continuare a studiare, pur potendo permettermi un lavoro. Si é rivelata una scelta molto efficace; la differenza tra le due tipologie di università sta soprattutto nella tempistica, nell'evitare tanti, troppi tempi morti, l'attesa di tante date per gli appelli; dal punto di vista economico, per me che ero fuori sede, si può dire che la cifra é pressoché simile; per la facilità, io la vedo come una tipologia di studio differente, che adatta a seconda di ogni caso specifico. Per concludere, direi che la scelta verte sulla telematica nel momento in cui si ha voglia di fare, di portare avanti più percorsi e mettersi in gioco con tutto sé stesso.
Ronaldo ti ha aspectato?
@@francescoagostini4099 Ronaldo non sa nemmeno cos'è xD
Il fatto che il materiale didattico sia più organizzato è una cosa molto funzionale... ricordo corsi all Università in cui ho perso mesi a seguire lezioni non sense trovandomi alla fine con una mole di libri da studiare in un mese e ancor peggio dovendo trovare l ordine e il vero senso della materia. Unico pro delle lezioni in presenza è che i prof si sentono gratificati nel loro ego perché li hai seguiti annuendo con la testa i loro sproloqui per 3 mesi... allora ti premiano e all'esame te lo riconoscono.
Io credo che alcune Telematiche siano ottime e oggi sono state di gran supporto alle classiche che si sarebbero trovate completamente allo sbando. Poi alcune sono proprio nate come spinoff di Atenei importanti, faccio l'esempio di Unitelma Sapienza. La differenza come sempre è se l'ambizione di chi vi si approccia sia solo ottenere un pezzo di carta o per apprendere e approfondire una passione.
Ottimo riassunto. Sarebbe interessante aggiungere in un secondo video un'analisi con il distance learning fatto all'estero da varie università. Non solo BSc ma anche MSc quindi a livello postgrad.
Ci penserò volentieri 💪💪
Il video è ben fatto e apprezzo le doti comunicative del suo autore, che non conoscevo. Tuttavia da giurista non posso che rilevare l'uso a sproposito del verbo "riconoscere".
Le università telematiche non sono riconosciute dallo Stato, ma sono ISTITUITE dallo Stato, per decreto ministeriale conseguente a una istanza formulata da una o più persone giuridiche (di diritto privato ma anche, come nel caso di Unitelma Sapienza, di diritto pubblico) che si impegnano a promuoverle e sostenerle (cioè finanziarle). Essendo istituite dallo Stato, non necessitano di alcun riconoscimento perché già fanno parte dell'ordinamento giuridico.
I titoli rilasciati dalle università telematiche sono titoli ufficiali dello Stato italiano, infatti sono rilasciati in nome della legge. Dunque anch'essi non abbisognano di alcun riconoscimento: hanno geneticamente valore legale. Il riconoscimento serve per titoli che non hanno geneticamente valore legale (ad esempio i diplomi delle scuole superiori per mediatori linguistici, che vengono accreditate e riconosciute unitamente con i titoli da esse rilasciate, e i titoli universitari esteri, che necessitano di una procedura di riconoscimento individuale per poter essere utilizzati in Italia).
Infine, i titoli rilasciati dagli atenei telematici non sono parificati a quelli delle università tradizionali: sono proprio originariamente identici. La parificazione (o pareggiamento) è un istituto giuridico che consiste nel rendere pari a qualche altra cosa ciò che ab origine non lo è. Istituti simili (ma non identici) sono l'equipollenza (capacità di produrre i medesimi effetti giuridici, priva di proprietà commutativa o transitiva) e l'equiparazione. In questo caso i titoli si equivalgono ab origine, dunque possono dirsi equivalenti, non parificati.
Grazie della precisazione
Provate a fare un esame alla università tekematica Ecampus con una o due tutor che controllano tra i banchi come alle scuole medie, con aule piccole non le grandi aule delle università classiche e poi provate a copiare... Dopo venite a raccontare che si copia e si fanno gli esami facilmente. Il grande aiuto che questo tipo di università danno è quello che un lavoratore può gestire i suoi tempi di studio, cosa impossibile in una università tradizionale.
Frequento Ingegneria presso Uninettuno e vi assicuro che è molto seria con esami estremamente difficili da superare
Anche la Marconi è tosta.
@@leebotticelli9832 Ero indeciso tra le due ...
Io faccio ecampus ingegneria e non è così facile
Ma avete gli orali?
Ho frequentato sia l'università statale che la telematica. La differenza sostanziale è nel "contatto", nel rapporto diretto e visivo con il docente e con i colleghi. Parto dal presupposto che se l'intenzione è quella di studiare, imparare e realizzarsi in qualcosa di specifico non ha importanza il tipo di università. Voglio anche specificare che l'anno 2020 ha visto università statali trasformarsi in telematiche, con una differenza in fatto di mancanza di organizzazione. Le lezioni anche nelle telematiche possono essere in diretta, quindi non sempre ci si ritrova con delle videolezioni pre-registrate. Vorrei anche dire (e parlo per esperienza personale) come nelle università statali molti prof facciano lezioni anche quelle obbligatorie con slide "copia e incolla" di definizioni e concetti presi dai libri. Discorso esami: possono essere semplici o difficili, orali o scritti in entrambi i casi. Anche nelle statali girano domande su esami scritti, ricordo colleghi che invece di ripassare appunti continuavano a memorizzare le risposte. Quindi non facciamo di tutta l'erba un fascio. Di sicuro le telematiche agevolano i lavoratori, se vivi all'estero e magari vuoi specializzarti ...la telematica è un'opzione più che valida ad esempio. Penso sia giusto vivere con meno pregiudizi e non fare di tutta l'erba un fascio . Io mi sono trovata bene in entrambe le università, ho avuto esami semplici anche in quella statale come esami sicuramente più difficili, ma ciò dipende anche dalla materia , dal professore ecc. Voglio anche specificare che i tirocini sono previsti anche dalle uni telematiche, quindi aziende, scuole e ospedali offrono lo stesso identico supporto, ed è lì che viene valutata la persona , a seconda delle skills e di ciò che effettivamente sai fare sul campo. Concludo dicendo, che le telematiche sono in un certo senso un "lusso", in quanto non sono affatto economiche e non usufruiscono di incentivi messi a disposizione da regioni e stato. Le università telematiche sono certificate e controllate dal MIUR , quindi non vengono valutate meno rispetto alle statali, non c'è alcuna legge che discrimina le une dalle altre.
Concorso con La tua opinione!
Ciao,c’è un contatto diretto con i professori? O studiando tramite slide e lezioni registrate si finisce per non averci mai a che fare?
Io ho fatto sia pubblica che telematica , ingegneria per la precisione, la qualità della telematica sia per: servizi , chiarezza, registrazioni da rivedere , disponibilità , corsi aggiornati, non ha paragone.
Nella pubblica era un continuo inseguire quello che veniva scritto sulla lavagna o ricercare quello che dimenticava il professore.
Se studi puoi essere bravo in qualsiasi università, ma nella telematica hai più strumenti.
L'unica cosa è che avevo molti meno appelli nella telematica, quindi era botta secca.
Sono iscritta alla Marconi di Roma. Università molto seria, non regalano nulla, anzi!!
Mi ci sto iscrivendo anche io
Che facoltà?
In realtà gli esami online fuori emergenza non saranno possibili finché non verrà riformato il regio decreto che ancora disciplina le modalità in cui possono essere sostenuti gli esami universitari. Spero che questa situazione faccia aprire gli occhi ai legislatori e che provvedano a modernizzarne la disciplina!
Penso che accadrà, la realtà online è troppo importante a questo punto!
Io sto con Unipegaso e ho fatto anche esami orali ... posso dire che nessuno ha chiuso un occhio e ci sono state diverse persone che l’esame non l’hanno passato
Mi hanno detto che gli esami sono a crocette
@@lucianodalessandro3904 come anche nelle pubbliche... adesso puoi scegliere se farlo orale o scritto (a crocette) .. io per alcuni mi sono trovato meglio a farlo orale
Vivo all'estero da 9 anni e non sapevo come fare per frequentare una università. Poi ho scoperto la Uninettuno e sto potendo frequentare anche io finalmente la facoltà di psicologia. Hai ragione, non ho particolare interesse alla ricerca, ma spero di riuscire a incrementare il mio sapere e soddisfare la mia curiosità.
Il problema degli iscritti dovrebbero risolverlo dando accesso a materiale di prova.
Molte persone come me con le quali ho avuto modo di confrontarmi, hanno il dubbio di riuscire a seguire un corso (per diversi fattori, tempo, lavoro, impegni.. ecc), potrebbero volerci 7 anni per conseguire una laurea, oppure può essere che non si riesca neanche un esame in un anno, e questo non lascia scampo se non tenersi in tasca 3000 euro.
Vi lascio il mio feedback... Appena uscito dalle superiori nel sono stato assunto in banca (ora faccio il consulente finanziario) e mi sono contemporaneamente iscritto all'università di Modena e Reggio magistrale in giurisprudenza. Nei primi 7 anni ho dato gli esami dei primi 4 anni facendo ina fatica assurda. Considerate che non ho frequentato mai alcuna lezione e studiavo direttamente dai libri di testo. Arrivavo all'esame senza sapere le domande che potevano farmi, la modalità di esame e i relativi criteri. Durante le sessioni però l'aula era piena di studenti che non solo sentivano le domande degli orali ma chiaramente anche le risposte. Quando mi è nato il primo figlio ho deciso di lasciare l'università in quanto umanamente non riuscivo a dedicare il tempo allo studio. L'anno scorso mi sono iscritto alla ecampus per finire il ciclo do studi. Che dire, una cosa di assoluto livello è il tutor dove davvero hai una persona a disposizione di grande gentilezza, disponibilità e professionalità. La parte critica è invece la modalità do studio dove i contenuti sono preparati tutti in maniera molto schematica ma solo alcune materie riescono a trasmetterti veri contenuti. Altre invece si concentrano solo sugli aspetti che ti chiederanno all'esame disinteressandosi del resto. Per me la telematica è stata molto più semplice ma io la tradizionale l'ho fatta senza frequentare, studiando direttamente dai libri di testo senza dispense né riassunti, non confrontandomi con nessuno e senza aver neanche visto il professore quindi grazie al c...zo che sia così. Frequentando onestamente non penso ci sia tutta questa differenza considerando quello che go visto facendo gli esami (esame di economia politica passato con 18 raccontando la ricetta della carbonara).
L'università di modena poi per chi frequenta faceva gli esami parziali per cui un esame come procedura penale (12 crediti e 3 volumi da studiare) te lo divideva in 3 parziali.. io arrivavo lì e dovevo darlo tutto quanto all'orale senza avere la più pallida idea di quello che mi avrebbero chiesto. È discriminatorio per chi lavorando a tempo pieno non ha possibilità di frequentare
Verissimo, le università dovrebbero essere molto più attente alle esigenze degli studenti lavoratori!
@@alessandrodeconcini-adc qui Alessandro esiste un problema legato alla contendibilità (concorrenza) del mercato universitario. In un paese dove le università pubbliche sono gestite (come molto del pubblico) in una situazione in cui i finanziamenti sono sono in minima parte legati a criteri di performance e in più non viene permesso alle università di raccogliere fondi dal settore privato è chiaro che non esista alcun interesse da parte dei dirigenti/professori a migliorare la qualità. Pensa ad esempio al modo in cui viene fatta ricerca universitaria...
Uno dei modi in cui è possibile valutare la performance di un' università è ad esempio raccogliere dati sulla quantita/qualità dell'occupazione di chi esce dall'Ateneo. Alcuni indicatori (chiaramente non gli unici a cui si possa pensare) potrebbero benissimo essere l'astinenza del tipo di lavoro svolto col percorso di studi, e il reddito annuo lordo (da lavoro) di chi esce dall'Ateneo...
Indubbiamente in un paese come l'Italia, che ancora è restìa ad ad aprire il primo vero campus, parlare di presenza dello studente è un pò opinabile. Il trattamento dello studente nelle università tradizionali risente di differenze tra chi pùò frequentare e chi è costretto a restare al suo paese inviando comunque le proprie rette e un affittacamere privato non è certo il soggetto più preoccupato di verificare la carriera scolastica precedente all'immatricolazione (ebbene sì, prima dell'università ci sono stati altri 19 anni di sacrifici e di performances, di risultati diversi, i gradi di istruzione della scuola per intenderci), quindi molti studenti ci sono, ma altri sono assenti, senza un criterio. Che il futuro sia telematico è confermato anche dal fatto che università tradizionali si stanno organizzando con strumenti a distanza.
Comunque volevo dire una cosa che non c'entra niente col video, però ci tenevo a dirlo.
Adoro la biblioteca che hai dietro di te in ogni tuo video.
❤️❤️❤️❤️
Ormai quasi tutti i corsi di laurea tradizionali si limitano ad esporre slides, le ore passate in laboratorio sono sparite da anni, tanto vale formarsi da casa. L'unico pro dello studiare fuori sede è l'esperienza sociale che puoi fare a vent'anni, ma per tutto il resto meglio le telematiche.
Ho conseguito una laurea triennale e una magistrale presso l'università statale, ma ho anche fatto alcuni esami presso e-campus per acquisire alcuni crediti. Risultato? Una buffonata, domande a crocette multiple, stile esame della patente: vengono data già le risposte, cosicché basta studiare la risposta giusta. Per me, e ripeto, per me, non sono minimamente paragonabili. Parliamo di due formazioni diverse, una nozionistica e una critica, obiettivo ahimé, realmente fondamentale.
Si ma e-Campus ha tutto a crocette, fa un esame alla Marconi o alla Nettuno,poi ne riparliamo.
Non facciamo di tutta l'erba un fascio ma usiamo senso critico nel giudicare e argomentare.
Il punto è proprio capire quale università telematica sia qualitativa e quale no.
@@leebotticelli9832 Hai perfettamente ragione. Faccio riferimento solo e unicamente a e-campus, dal momento in cui non ho provato personalmente le altre.
@@alessandrodeconcini-adc dovremmo distinguere chi sceglie realmente un'università telematica per sfruttare a pieno i vantaggi della modalità telematica, appunto, e chi compie questa scelta per "saltare le tappe". Conosco più di una persona che ha cambiato più corsi di laurea alla statale solo perché "troppo impegnativa", ritrovandosi dopo tre anni con solo qualche esame registrato e pochi risultati. Gli stessi, passati alla telematica (sempre e-campus) improvvisamente da essere studenti non eccelsi (forse proprio non-studenti) si ritrovano a dare molti esami e pure a pieni voti. La cosa potrebbe sembrare positiva - forse lo è - ma la loro preparazione è nettamente inferiore a qualsiasi università statale (mi baso sulla mia personale esperienza). Bel video comunque e grandi complimenti per il canale!
Anche a medicina ci sono le domande a crocette...c’è uno RUclipsr che ne parla dato che sta frequentando
Ho lavorato per uninettuno in passato quando ancora si chiamava consorzio nettuno (network per l'università ovunque). Devo dire che venni a contatto con la realtà quando ero ancora studente di ingegneria a Palermo e registravo le lezioni di ingegneria elettrica ed elettronica andate in onda su RAI 2. Ricordo con piacere, avendone tratto profitto, le lezioni di teoria dei sistemi del prof. MONACO e quelle di controlli automatici dei prof. RUBERTI (ex ministro del l'istruzione), per non parlare di alreo docenti come PROFUMO, PAGANO, LESCHIUTTA e tanti altri docenti che venivano da anni di esperienza di università tradizionale e che erano ben noti in ambito internazionale. Tutto nacque sull'onda dell'esplosione della rete nella seconda metà degli anni 90. Oggi è una realtà inflazionata, ma al tempo era una innovazione fortissima nell'ambito dei corsi di diploma universitario di tre anni, ma ancora ancorati al vecchio ordinamento.
Anche io a volte guardavo le lezioni su rai 2 (quando riuscivo a stare sveglio: erano ad orari assurdi) , esperienza pionieristica e molto interessante.
Obsoleta la mentalità per la quale e-learning corrisponda a titolo elargito facilmente. Il fatto stesso che esista un pregiudizio fa capire che il problema è il pregiudizio stesso e non le università telematiche. Usiamo in modo fiero la tecnologia per le cazzate, per farci selfie in modo morboso e per fare shopping in modo compulsivo, poi siamo capaci di criticare docenti che fanno lezione davanti ad una camera e digitalizzano i loro contenuti. Tra l'altro vogliamo parlare degli scandali che sistematicamente emergono nelle università pubbliche? Corruzione, scandali, favoritismi, infiltrazioni di ogni tipo, rettori indagati etc etc.. Quando uno ha il complesso di inferiorità cerca sempre di attaccare qualcun altro. Ciò che conta è la qualità della formazione, io ho una triennale unidav, che nient'altro sarebbe che la Gabriele D'Annunzio sul web, una magistrale Guglielmo Marconi, rigidissima negli esami sia scritti che orali, vorrei sapere in quante università pubbliche il cellulare si lascia all esterno, perchè alla Marconi, presso le sedi d'esame decentrate funziona così, aggiungo anche un master alla Cusano, anche qui docenti preparati che ben illustravano la materia. Certo c'è sempre da migliorare, probabilmente la questione ricerca e laboratori è un gap da colmare, ma davvero rabbrividisco nel vedere che ci sono persone che criticano l'e-learning quando altrove non è nemmeno più una novità e poi magari si drogano di tecnologia tossica.
Sono iscritto a università telematica Pegaso primo anno. Sono contento della scelta anche perché mi ha dato la possibilità di fare un percorso che in assenza non avrei potuto compiere. Non è semplice se associato al lavoro, ma sono contento del l'immensità delle informazioni e degli argomenti che sto assimilando. Grazie per il video.
Ciao cosa studi ?
Consigli di iscriversi all’università telematica Pegaso?
Perché io dovrei iscrivermi ma non conosco nessuno che la faccia e quindi sono completamente estraneo alla cosa!
@teorizz Bugia.
Io sono iscritto all'università E Campus a ingegneria dei veicoli elettrici ed ibridi cioè il futuro...corso innovativo interessante e appassionante...ovviamente essendo una telematica ha il suo costo...ma benedetto Dio parliamo di un colosso con 56 corsi di laurea e 170 sede in Italia...assistenza ottimale anche in sede con lezioni individuali oltre che in piattaforma on line...docenti qualificati e una segreteria didattica proprio nella sede dove mi sono iscritto...quindi sono seguito sia on line che in presenza...astenersi chi pensa che costi come le altre telematiche...e io prima di iscrivermi ho valutato molti preventivi...sicuramente più bassi...ma erano solo ed esclusivamente telematiche dove potevi rivolgere le tue domande ad una semplice e mail e sperare che qualcuno ti rispondesse...ho trovato professionalità cortesia e perché no anche umanità nei confronti dei prof...la consiglio vivamente a tutti
La facilità è associata ai panieri, però diciamocelo alla fine il tutto dipende dallo studente e dai suoi obiettivi. Hai due scelte: imparare a memoria pagine e pagine di risposte multiple, oppure seguire il corso, fare gli esercizi, studiare così da apprendere le competenze. L'unico difetto di queste università è il prezzo.
Vuoi ridere? Io pago 1500 euro all anno in Marconi.
Ho provato a fare L ISEE per il Polimi Online....un triennio mi sarebbe costato più di 8k.
Laurearsi nelle uni pubbliche accontentandosi di "passare" gli esami è una cosa FACILISSIMA. Tutti noi universitari lo sappiamo ed è inutile far finta che non sia così. Quindi cosa si sta criticando alle università telematiche? Si beccano tutti il 110L ?
Io studio per una telematica e mi faccio.un culo quanto.una casa, la Laurea ha il valore che gli dai Tu! Io non perdo.nemmeno una virgola di.quello.che studio. Il resto è fuffa di chi solleva la.questione , sia chiaro.mi piacerebbe la pubblica per stare in compagnia ma non me lo posso permettere quindi do onore a quello che ho
Il punto è che dipende tutto da che studente sei e che studente vuoi essere.
Il resto arriva poi.
Nel 2021 lo trovo inconcepibile andare a lezione fisicamente con professori che ripetono le stesse materie da anni e anni ,non lo trovo funzionale nemmeno a livello di apprendimento in quanto online posso rivedere le lezioni piu di una volta invece di prendere registratori e chiedere suggerimenti ai miei colleghi in caso mi perda qualche cosa. Ovviamente questo non vale per tutte le lauree per esempio come medicina. Spero che in questo Paese cambi molto l atteggiamento di chi ha conseguito la laurea telematica. Poi non trovo nemmeno utile bloccare una persona con esami difficilissimi (troppo teorici)di cui poi dopo 2-3 giorni ti dimentichi tutto. Quando mi iscrissi ad ingegneria pensavo ci fosse molta roba pratica ma invece non è cosi! Per questo molto probabilmente prenderò la magistrale telematica.
Un altra cosa da aggiungere: le università telematica sono delle PRIVATE, informativi come viene svolto l esame di diritto privato alla famosa LUISS, a crocette e con il libro di diritto affianco(detto da uno studente ) quindi tutte le private sono delle lauree facili? Allora non accusate solo unicusano,pegaso ecc ...
Termino col dire che non è l università che fa la differenza ma lo STUDENTE ,alla statale ho visto degli studenti impararsi a memoria delle espressioni senza capirle ..ho detto tutto
Grazie anche per questo video, Alessandro. Permettimi però un'osservazione... comprendo la necessità di offrire una panoramica oggettiva sullo scenario telematiche in generale, ma per qualcuna di esse (Uninettuno e Unimarconi almeno) alcune informazioni riferite risultano proprio errate (v. frequenza obbligatoria o modalità di esame). È un peccato farle rientrare nello stesso calderone di realtà ben diverse. Ricordo che Uninettuno è nella top 10 delle uni telematiche europee, per dire.
Fai bene a specificare se hai riscontrato errori, esplicitali pure qui sotto.
Io a breve mi laureerò in Scienze motorie e sportive in u Università telematica, non ho avuto la possibilità di frequentare quella tradizionale perché avevo bisogno di lavorare, quello che ho guadagnato l'ho investito nella mia formazione, perché dovrei rinunciare a laurearmi solo per i pregiudizi che ci sono verso questa modalità di studio? Non tutti si iscrivono perché credono sia più facile, ci sono molte persone come me che lo fanno perché si tratta dell'unica soluzione, ho visto gente copiare all'Università "tradizionale" così come a quella "telematica". Concludo dicendo che la formazione dipende anche dalla tua dedizione e dal tuo scopo.
Bravissimo, esatto!
che università telematica stai facendo?
Salve, sto frequentando l'università telematica Pegaso da due anni, vorrei condividere un'esperienza che richiama la supposizione che gli esami siano regalati: due settimane fa ho svolto un esame online con un voto di 29, dopo qualche giorno mi è stato annullato per "inquadratura parziale del candidato". In pratica non mi si vedeva la bocca per quasi un minuto rispetto a tutta la durata dell'esame, ho fatto ricorso ecc. ma niente. Cosa voglio dire con questo? Che sono molto puntigliosi anche su piccoli errori, quindi figuriamoci su tutto il resto.
Detto questo, ci si lamenta tanto sul sistema di istruzione italiano ormai da anni, spesso su questo argomento veniamo messi a confronto con altri paesi in cui il metodo di istruzione è molto meno stressante, poi nascono le università telematiche che hanno rivoluzionato l'istruzione in Italia e cosa fa l'italiano medio scettico e ignorante? Critica senza conoscere, teme che vengano regalate titoli di laurea solo perchè è un metodo diverso e innovativo. Già si capisce da queste cose perchè l'Italia rispetto all'Europa e al mondo è molto arretrata.
Ma la pegaso fa ancora le 30 domande a risposta multipla?
@@letipemichiamanociccino4717 Sì, ma ci sono alcuni appelli in cui si può fare l'esame orale in alcune sedi, senza pagare la tassa fuori sede
Ma i costi sono molto alti?
@@albawhites4011 Alla Pegaso *prima dei 21 anni non compiuti* si paga per la triennale sui 3000 euro totali (1000 euro l'anno) senza andare fuoricorso. Io mi sono iscritto verso i 22 anni e sto pagando *quasi il doppio* della cifra sopracitata e poi bisogna aggiungere quelli della tassa esami fuorisede (se la sede dove fai gli esami non è a Napoli, la quale è la sede principale). Comunque se vai in un'università statale lontano dalla tua città affittando una casa o una stanza, pagando il cibo, il bus, l'aereo o il treno confrontandomi recemente con alcuni miei amici mi sono accorto a mia insaputa che con la telematica si arriva pure a risparmiare.
ciao grabiele per quanto riguarda il confronto con altri studenti della tua facoltà? hai modo di sentirli e conoscere altre persone?
Grazie all'università telematica mercatorum posso studiare e lavorare. Con due lavori ho poco tempo ma con la telematica posso proseguire i miei studi e migliorare
Uno dei migliori video che abbia visto sul canale, complimenti e grazie!
Grazie a te Vito!
Lavoro ed ho deciso di provare l'avventura universitaria. Mi sarebbe piaciuta la laurea tradizionale, potevo usufruire di permessi studio interessanti ma per motivi personali ho dovuto accantonare l'idea. Un collega mi ha parlato di una telematica (si è laureato lo scorso anno (3 anni fatti in 2 sembra un'offerta da supermercato) esami a crocetta e il 22 praticamente garantito (sono convinto che pur sconoscendo completamente l'argomento arriverei a 15/16 non me ne vogliate). Ho mandato mail e ricevuto telefonate da varie università ed ero convinto per uninettuno (complice il rapporto Anvur) poi ho letto in giro pareri MOLTO buoni su Unimarconi ed ho optato per quest'ultima. Devo ancora iniziare ma sento di aver fatto la scelta giusta.
Ciao Mauri Zio a distanza del primo anno come è andata?
@@andre3424 sono convinto di aver fatto la scelta giusta, l'impegno richiesto è alto, ma spero di farcela
@@maurizio8042 mi spaventa solo il giudizio di chi deve valutare per lavoro in seguito o per l esame di stato..hai qualche feedback a proposito?
@@andre3424 no mi spiace, studio per passione. Non ho obiettivi di miglioramenti nel mondo del lavoro essendo prossimo (più o meno) alla pensione. Spero di esser stato di aiuto
@@maurizio8042 grazie e allora complimenti per i tuoi studi. Sei da ammirare.
Io dico la mia, ho 46 anni e sono già laureato all'Università classica in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche ormai da 20 anni. Lavoro regolarmente avendo una posizione dirigenziale. Per quanto mi riguarda ho deciso di iscrivermi in Ingegneria per accrescere il mio livello matematico, sicuramente per me rappresenta la via più comoda e immediata, ma se avessi 20 anni mi iscriverei all'Università Classica per non perdermi tutto il contorno (conoscenze, amicizie, interazione ecc ecc).
Ingegneria alla merconi, premettendo che metà degli esami li ho dati all'università statale e ora studio e lavoro, la difficoltà degli esami è la stessa, le falicitazioni sono strutturali, posso seguire i corsi quando voglio, anche a tarda sera e posso dare gli esami in qualsiasi data dell'anno. A quasi dimenticavo, effettivamente gli esami corrispondono a quello che si fa nel corso... cosa che non sempre accadeva alla statale dove più volte durante un intero corso non si vedeva mezzo esercizio di quello che poi veniva fatto o chiesto all'esame o ancora peggio venivano assegnati libri che poco c'etravano con quello che serviva per l'esame. Il problema non sono solo le telematiche ma spesso anche le statali.
Il problema non è la telematica....sono le telematiche totalmente con esami a crocette (al momento mi sembra che siano solo due..) che producono laureati che non hanno alcuna conoscenza delle materie che hanno sostenuto...sicuramente alla marconi gli esami non sono a crocette e quindi sicuramente va bene....immagina cosa può imparare un ingegnere facendo tutti gli esami a cocette....ma la stessa cosa vale per giurisprudenza,economia....
@@albertogiulietti1401 quali sarebbero le due università a cui ti riferisci per quanto riguarda gli esami a crocette?
@@albertogiulietti1401 quelle in genere sono frequentate da chi già lavorando ha bisogno del pezzo di carta per avanzare la carriera. Es.geometra comunale che diventa ingegnere a crocette nel tempo libero. Il vero ingegnere ormai lavora se sa le cose.
Ho una domanda e sarei lieto di ricevere, peer chi volesse fornire il suo suggerimento.
Ho 47 anni, sposato e due figli. Lavoro.
Ho conseguito 15 anni fa la laurea magistrale in Sociologia.
Ho sempre voluto laurearmi in psicologia ma esigenze diverse non me l’anno permesso.
Adesso ho tempo (da ritagliare alle cose di cui sopra) e risorse per farlo.
Meglio buttarmi nel percorso seconda laurea in psicologia (telematica?) o vi sono master che potremo affrontare e realizzare questo obiettivo?
Conosco bene inglese e francese: potrei dunque studiare in queste lingue.
Grazie!
Ciao! Ottimo video con tanti spunti interessanti e, molto veritiero.
Solo un piccolo appunto: Uninettuno è fortemente strutturata. Le video lezioni, sono elargite non da professori "in pensione" o scadenti, ma bensì da docenti di LUISS, Cattolica, etc...
Il tutoring è ben sviluppato, tramite e-mail, lezioni live e laboratori.
Il prezzo della retta è in media con le tradizionali.
Ha al suo interno, indubbiamente indirizzi non di "massima eccellenza" ma ne ha altrettanti di altissimo livello.
Per esempio, la componente marketing / scienze della comunicazione è il suo fiore all'occhiello.
Purtroppo, sono università telematiche come "E-campus" che rovinano la nomea.
(Non lavoro per Uninettuno e ne sono pagato da essa).
Assolutamente. C'è enorme differenza tra le varie università.
Io sto esplorando molto il mondo dei MOOC, che danno la possibilità anche di seguire corsi specifici da università piuttosto affermate, tra cui anche MIT e Stanford. Credo che il motivo per il quale le università telematiche non sembrino essere così ottime sia da ascriversi alla presenza di poche persone e di conseguenza, a livello statistico,di meno persone "dotate", nonchè al fatto che le università telematiche vengono tendenzialmente scelte da persone che non hanno molto tempo, quindi studiano, ma non tanto quanto gli studenti delle università "tradizionali", che in fin dei conti si dedicano solamente allo studio, tranne nei casi in cui debbano anche lavorare.
Ciao,io ho fatto la telematica del cavallino alato con tutti esami a quiz multipli con 30 domande in 30 minuti....con tutte le banche dati di domande e risposte che si trovano in giro è stata una passeggiata superare gli esami....naturalemente la preparazione non è minimamente comparabile con una statale dove gli esami si fanno scritti ed orali....provenivo da una statale dove dovevi studiare come un matto per superare gli esami che erano difficilissimi..
Mi sai dire dove si trovano le risposte?
Magari avessi avuto I panieri…io ingegneria al vecchio ordinamento…
Quando ti sei laureato? È ancora così? Chiedo per curiosità 😂