La scena finale mi ha profondamente destabilizzato, ero un fiume di lacrime (fenomeno abbastanza raro per quanto mi riguarda), sarà per la tematica a me tanto cara, sarà per l'interpretazione mostruosa di Hopkins, sarà per l'impostazione peculiare del film che ti fa letteralmente entrare nella mente in rovina del protagonista...non so, probabilmente è tutto questo insieme, sta di fatto che tra i film del 2020/2021 è quello che mi è rimasto più impresso
Qui gli oscar però sono stati corretti, hanno premiato il merito. Se lo davano a boseman era regalato, un attore di medio/basso livello al suo primo film serio ne doveva fare di gavetta prima di mettersi a pari livello con un mostro del cinema come hopkins, ho pianto con the father, hopkins ci ha regalato una delle sue più grandi perfomance della sua carriera. Film davvero clamoroso.
Film straziante ed estremamente realistico per quanto riguarda la rappresentazione dell'Alzheimer. E lo dico da psicologa e neuroscienziata che ha studiato molto a fondo l'argomento. Probabilmente la migliore pellicola sull'argomento che sia mai stata girata.
Veramente tanto tanto realistico, soprattutto il modo in cui mostra il dolore della famiglia di un malato di Alzheimer. Il fatto che le dica più e più volte che amasse di più la sorella morta, l'ex marito che cercava di ottenere da un malato di Alzheimer un ragionamento logico lineare e che si arrabbiava per la sua incapacità (mia mamma lo faceva spesso, rinnegava la malattia), avere un idea distorta delle persone, cercare sua madre, avere la paranoia che gli altri vogliano rubargli gli oggetti. Sentirsi in colpa perché si pensa sempre che non si è fatto abbastanza, sentirsi rifiutati dalla persona cara malata di Alzheimer, chiedersi se, in fondo, quelle cose le pensasse davvero, essere sommersi di cose da fare e sentire l'anziano come un'ulteriore peso che non sai gestire. Ed alla fine accettare la realtà dei fatti ovvero che non esiste nessuno che sappia gestire meglio una persona con questa malattia rispetto ad una casa di riposo.
Ho apprezzato molto il montaggio di questo film, neanche lo spettatore si rende conto che in realtà il protagonista si ritrova d’un tratto in un altra casa, è davvero molto psicologico
Mi perdonerete l'espressione ma: col cazzo che lo guardo! Mi son messo a piangere con la recensione, non oso immaginare l'impatto che potrebbe avere il film visto personalmente. Vivo con mia nonna di 86 anni e per fortuna la testa regge bene, questo film rischia veramente di devastarmi.
Bellissimo il tributo finale agli infermieri che spesso sono le uniche persone in grado di comprendere veramente i bisogni di chi soffre di questo disturbo
Che dire, un film veramente interessante, dall'impianto molto teatrale che io adoro e già questo lo rende da vedere, a metà tra il dramma e una sorta di thriller. Hopkins mostruoso e Oscar meritatissimo. Da quello che so è tratto da un piece teatrale dello stesso zeller e se così è, si vede tantissimo. Farai anche la recensione di freaky? Un analisi se la merita anche quello.
Visto ieri, che film profondo e immersivo, poi avendo avuto mia nonna malata di alzheimer mi ha particolarmente colpito. La durata anche è quella giusta, di più avrebbe potuto appesantire troppo il tutto.
L'ho trovato veramente emozionante e delicato. Dal punto di vista scientifico è anche molto attendibile: rappresenta in modo molto fedele la malattia, sia dal punto di vista del paziente che dei familiari (mia madre è neurologa specializzata in Alzheimer e si è ritrovata molto nella descrizione). Quindi chapeau
Io vivo con mia nonna, malata di Alzheimer, e invece a me ha dato molto fastidio come tutti intorno a lui, meravigliati e affranti, sembravano non avere idea del perché lui dimenticasse e mischiasse ricordi, come se non sapessero che fosse malato, dalla figlia alle badanti incompetenti. L'ho trovato assurdo e mi ha rovinato un po' la visione del film.
@@anitamusayo9865 su questo punto hai ragione, anche a me durante la prima parte della visione questo aspetto mi ha un po' destabilizzata. Però credo che il film tratti della fase iniziale della malattia, quando la diagnosi non c'è o comunque si parla ancora solo di deficit di memoria. In quella fase capita spesso che i familiari non si rendano conto della portata della malattia, o siano restii ad accettarla. Spero di essermi spiegata e comunque di non aver urtato la tua sensibilità
@@anitamusayo9865 secondo me, invece, è molto realistico anche l'incapacità di gestire la malattia. Mia madre ha sempre rifiutato la malattia di mia nonna ed, invece che assecondarla nei suoi deliri, cercava disperatamente di farle ricordare. È come se avesse sempre la speranza che potesse tornare a capire e si arrabbia perché non riusciva. Poi è difficile separare la persona e la malattia. Credo che chi non conosce l'Alzheimer faccia questo sbaglio frequentemente, probabilmente tu sei più consapevole grazie a tua madre.
@@anitamusayo9865 sono nella tua stessa identica situazione. Anche io vivo con mia nonna con l'Alzheimer e devo dire che all'inizio ho trovato questo aspetto del film molto irritante, mi sono addirittura incazzato brucamente sia contro il marito della figlia, che verso la figlia stessa. Poi però verso la fine ho capito che era tutto architetto, il film aveva lo scopo di darti quel costante fastidio, perché ragionando ho capito che questo succede anche nella vita reale. Infatti da nipote mi sono ritrovato molte volte nella situazione di non capire veramente cosa stesse dicendo mia nonna, ma alla fine solo col tempo capisci proprio che non la comprenderai mai, e la stessa cosa succede col film. Non so se mi sono spiegato😅. Comunque vorrei fare un altro grande applauso ad Hopkins che é riuscito ad emulare perfettamente tutti i movimenti e i piccoli gesti che rendono la pellicola più veritiera possibile( come la continua sfregatura degli occhi). Bellissimo film, me lo riguarderò sicuramente
Una cosa che non hai detto, non so se per dimenticanza o se perché non ci hai fatto caso, è che tutti i vari ambienti del film (casa sua, casa della figlia, clinica, studio della dottoressa) sono sempre ambientati nello stesso set, ma arredato in modo diverso.
il film non mi ha fatto piangere, nemmeno alla fine, però c'erano alcune scene che mi hanno veramente scosso dentro, non dirò quali, io do un 10/10 a questo film, veramente potente. Oscar a Hopkins meritatissimo
SPOILER Anne fa visita a suo padre Anthony nel suo appartamento dopo che ha scacciato l'ultimo di numerosi badanti. Ha la demenza e dimentica costantemente eventi importanti della vita e dove sono le cose intorno al suo appartamento, compreso il suo orologio. Dice ad Anne che crede che la sua badante gli abbia rubato l'orologio e che non si trasferirà mai dal suo appartamento. Dice ad Anthony che si sta trasferendo a Parigi per stare con un uomo, il che confonde Anthony poiché non ricorda nessun uomo nella sua vita dalla fine del suo matrimonio con James. Anne dice che se continua a rifiutarsi di avere una badante, dovrà trasferirlo in una casa di cura. Il giorno successivo, Anthony incontra un uomo sconosciuto, Paul, nel suo appartamento. Paul dice di essere il marito di Anne e che Anthony vive nel loro appartamento. Anne ritorna ma appare ad Anthony come una donna diversa. Quando una nuova badante, Laura, arriva per un colloquio, Anthony dice a Laura che era un ballerino professionista e insiste che non ha bisogno di alcuna assistenza. Anthony in seguito dice che Laura gli ricorda l'altra sua figlia Lucy, che non vede da molto tempo. Anthony viene portato da un medico e rifiuta l'idea di avere problemi di memoria. Più tardi, dice a Laura quanto sia orgoglioso di Lucy, una pittrice. Gli dice che è dispiaciuta per l'incidente di Lucy, ma Anthony è confuso perché non ricorda l'incidente. Nel corso del film, diventa chiaro che Anthony vive davvero con Anne da anni, ma crede di vivere ancora nel suo appartamento. Dopo che Anne torna a casa, lei e suo marito - che a volte si chiama Paul e talvolta James, e appare come due uomini diversi - litigano su una vacanza che ha dovuto essere annullata a causa dei bisogni di Anthony e sui sacrifici di Anne per suo padre. Paul chiede ad Anthony per quanto tempo intende restare nel loro appartamento e infastidire tutti; questa sequenza di eventi si ripete in seguito, e nella seconda occasione Paolo lo schiaffeggia. Anthony si sveglia ed esce dall'appartamento, ritrovandosi nel corridoio di un ospedale. Ricorda Lucy sdraiata in un letto d'ospedale con il viso insanguinato. Poi si sveglia in una camera da letto completamente diversa, che si trova in una casa di cura. Arriva la sua infermiera, che in precedenza era apparsa sia come Anne che come Laura, ma si identifica come Catherine. Lo informa che Anne vive a Parigi e fa visita occasionalmente nei fine settimana. Fa visita anche un'altra infermiera di nome Bill, identica a uno degli uomini che in precedenza sembrava essere il marito di Anne. Anthony scoppia in lacrime per la sua incapacità di capire cosa gli sta succedendo, così come per la scomparsa di Anne. Dice che vuole sua madre e che "sta perdendo le foglie, i rami, il vento e la pioggia". Catherine lo conforta e gli dice che lo porterà al parco più tardi.
Mi è venuto il magone durante la recensione, non so se sono in grado di vedere il film. Però sono sicura che sia molto bello e magari un giorno troverò il coraggio
A me ha fatto male. Mio nonno soffriva di Alzheimer ed è venuto a mancare pochi anni fa e questo film me lo ha ricordato troppo. Non che sia brutto però, anzi
Ti capisco perfettamente. Ma questo film può essere utile a spiegare bene fin dove porta la malattia per chi non la conosce bene, e magari far sentire meno soli i caregiver
Idea geniale, messa in scena pazzesca e cast da togliere il fiato. Però sinceramente mi ha lasciato un po' male: il finale è palese già dopo cinque minuti (il che va pure bene, perché alla fine ciò che interessa qui è immedesimarsi nel protagonista e nel suo modo di vivere la realtà) e dopo un po' diventa pesantino (le dinamiche diventano, appunto, prevedibili). Forse sarebbe stato più interessante aggiungere qualche elemento di trama in più. Ma, ancora, mi rendo conto che l'intento del film era quello di farti immergere nella mente di Anthony, che non ha trama e non ha colpi di scena. Quindi sì, personalmente l'ho trovato per molti versi stupendo, ma non lo rivedrei
Finalmente si torna al cinema! Stasera Old Boy all’Anteo versione 4K! The Father è stato il primo film in sala dopo il secondo lockdown. Pazzesco. Sono andato senza saperne nulla, inizialmente pensavo fosse un thriller in stile Mother, non capivo, poi man mano ho capito. Avendo avuto in famiglia una situazione analoga, devo dire che hanno rappresentato in modo spaventosamente reale, la malattia. Bravissimo Anthony Hopkins, bravissimo il regista. Nonostante non sia il mio genere preferito, sono contento di averlo visto.
Mi dispiace che questo film ti abbia fatto ricordare tuo nonno. Ci sono molti film riguardanti la demenza senile. Per esempio "Amour" di Haneke. "The Father" e "Amour" sono molto simili. Si assomigliano, non credi?
Io l'ho visto al cinema e l'ho trovato noiosissimo. Film veramente palloso, si capiva da subito che era lui che aveva la demenza senile. Eppure mia nonna ha l'alzaimher da anni e ho vissuto sulla mia pelle tutto il processo. Età media in sala: 70 anni come minimo. Non vedevo l'ora di andarmene
Secondo me non è per niente un film palloso, i ritmi sono perfetti ed evidenziano l'età del protagonista, io l'ho trovato interessante e molto valido. Però sono gusti 💪
Ho pianto di nuovo durante la recensione...veramente tremenda la scena in cui padre viene schiaffeggiato e poi il finale ti devasta dentro
Ti commuovi dopo la visione per elaborare il tutto. Molto emotivo e Hopkins msgistrale
La scena finale mi ha profondamente destabilizzato, ero un fiume di lacrime (fenomeno abbastanza raro per quanto mi riguarda), sarà per la tematica a me tanto cara, sarà per l'interpretazione mostruosa di Hopkins, sarà per l'impostazione peculiare del film che ti fa letteralmente entrare nella mente in rovina del protagonista...non so, probabilmente è tutto questo insieme, sta di fatto che tra i film del 2020/2021 è quello che mi è rimasto più impresso
Non piangevo guardando un film da tanto tempo. Meraviglioso
Qui gli oscar però sono stati corretti, hanno premiato il merito. Se lo davano a boseman era regalato, un attore di medio/basso livello al suo primo film serio ne doveva fare di gavetta prima di mettersi a pari livello con un mostro del cinema come hopkins, ho pianto con the father, hopkins ci ha regalato una delle sue più grandi perfomance della sua carriera. Film davvero clamoroso.
Un anthony hopkins maestoso, quella scena finale è devastante come poche altre scene che ho visto in vita mia
Film straziante ed estremamente realistico per quanto riguarda la rappresentazione dell'Alzheimer. E lo dico da psicologa e neuroscienziata che ha studiato molto a fondo l'argomento.
Probabilmente la migliore pellicola sull'argomento che sia mai stata girata.
Veramente tanto tanto realistico, soprattutto il modo in cui mostra il dolore della famiglia di un malato di Alzheimer.
Il fatto che le dica più e più volte che amasse di più la sorella morta, l'ex marito che cercava di ottenere da un malato di Alzheimer un ragionamento logico lineare e che si arrabbiava per la sua incapacità (mia mamma lo faceva spesso, rinnegava la malattia), avere un idea distorta delle persone, cercare sua madre, avere la paranoia che gli altri vogliano rubargli gli oggetti.
Sentirsi in colpa perché si pensa sempre che non si è fatto abbastanza, sentirsi rifiutati dalla persona cara malata di Alzheimer, chiedersi se, in fondo, quelle cose le pensasse davvero, essere sommersi di cose da fare e sentire l'anziano come un'ulteriore peso che non sai gestire.
Ed alla fine accettare la realtà dei fatti ovvero che non esiste nessuno che sappia gestire meglio una persona con questa malattia rispetto ad una casa di riposo.
Straziante, difficilmente son uscita dal cinema con il magone e le lacrime. Attori strepitosi, ambientazione, regia tutto veramente magistrale.
Grazie al cielo sono riuscito a recuperarlo al cinema in lingua originale. Semplicemente sensazionale
Ho apprezzato molto il montaggio di questo film, neanche lo spettatore si rende conto che in realtà il protagonista si ritrova d’un tratto in un altra casa, è davvero molto psicologico
Si è la chiave emotiva del film, ti coinvolge proprio per questo, ti senti spaesato come lui.
Bellissimo, decisamente da vedere.
Un film capace di emozionarti profondamente e di farti riflettere.
Grazie per l'appassionata recensione.
Mi perdonerete l'espressione ma: col cazzo che lo guardo!
Mi son messo a piangere con la recensione, non oso immaginare l'impatto che potrebbe avere il film visto personalmente.
Vivo con mia nonna di 86 anni e per fortuna la testa regge bene, questo film rischia veramente di devastarmi.
Condivido. Mi dispiace molto ma in questo periodo non riuscirei a resistere ANCHE alla tristezza che mi dà un film
Sul montaggio hai estremamente ragione, pensiamo a un film come Memento quanto ha contato ai fini della comprensione del film!
Bellissimo il tributo finale agli infermieri che spesso sono le uniche persone in grado di comprendere veramente i bisogni di chi soffre di questo disturbo
Che dire, un film veramente interessante, dall'impianto molto teatrale che io adoro e già questo lo rende da vedere, a metà tra il dramma e una sorta di thriller. Hopkins mostruoso e Oscar meritatissimo. Da quello che so è tratto da un piece teatrale dello stesso zeller e se così è, si vede tantissimo.
Farai anche la recensione di freaky? Un analisi se la merita anche quello.
Visto ieri, che film profondo e immersivo, poi avendo avuto mia nonna malata di alzheimer mi ha particolarmente colpito. La durata anche è quella giusta, di più avrebbe potuto appesantire troppo il tutto.
L'ho visto solo ieri,mi è piaciuto molto, Oscar meritato per Anthony
L'ho trovato veramente emozionante e delicato. Dal punto di vista scientifico è anche molto attendibile: rappresenta in modo molto fedele la malattia, sia dal punto di vista del paziente che dei familiari (mia madre è neurologa specializzata in Alzheimer e si è ritrovata molto nella descrizione). Quindi chapeau
Io vivo con mia nonna, malata di Alzheimer, e invece a me ha dato molto fastidio come tutti intorno a lui, meravigliati e affranti, sembravano non avere idea del perché lui dimenticasse e mischiasse ricordi, come se non sapessero che fosse malato, dalla figlia alle badanti incompetenti. L'ho trovato assurdo e mi ha rovinato un po' la visione del film.
@@anitamusayo9865 su questo punto hai ragione, anche a me durante la prima parte della visione questo aspetto mi ha un po' destabilizzata. Però credo che il film tratti della fase iniziale della malattia, quando la diagnosi non c'è o comunque si parla ancora solo di deficit di memoria. In quella fase capita spesso che i familiari non si rendano conto della portata della malattia, o siano restii ad accettarla. Spero di essermi spiegata e comunque di non aver urtato la tua sensibilità
Sono psicologa e concordo. Si vede che hanno studiato molto attentamente l'argomento
@@anitamusayo9865 secondo me, invece, è molto realistico anche l'incapacità di gestire la malattia.
Mia madre ha sempre rifiutato la malattia di mia nonna ed, invece che assecondarla nei suoi deliri, cercava disperatamente di farle ricordare. È come se avesse sempre la speranza che potesse tornare a capire e si arrabbia perché non riusciva. Poi è difficile separare la persona e la malattia.
Credo che chi non conosce l'Alzheimer faccia questo sbaglio frequentemente, probabilmente tu sei più consapevole grazie a tua madre.
@@anitamusayo9865 sono nella tua stessa identica situazione. Anche io vivo con mia nonna con l'Alzheimer e devo dire che all'inizio ho trovato questo aspetto del film molto irritante, mi sono addirittura incazzato brucamente sia contro il marito della figlia, che verso la figlia stessa. Poi però verso la fine ho capito che era tutto architetto, il film aveva lo scopo di darti quel costante fastidio, perché ragionando ho capito che questo succede anche nella vita reale. Infatti da nipote mi sono ritrovato molte volte nella situazione di non capire veramente cosa stesse dicendo mia nonna, ma alla fine solo col tempo capisci proprio che non la comprenderai mai, e la stessa cosa succede col film. Non so se mi sono spiegato😅. Comunque vorrei fare un altro grande applauso ad Hopkins che é riuscito ad emulare perfettamente tutti i movimenti e i piccoli gesti che rendono la pellicola più veritiera possibile( come la continua sfregatura degli occhi). Bellissimo film, me lo riguarderò sicuramente
Una cosa che non hai detto, non so se per dimenticanza o se perché non ci hai fatto caso, è che tutti i vari ambienti del film (casa sua, casa della figlia, clinica, studio della dottoressa) sono sempre ambientati nello stesso set, ma arredato in modo diverso.
il film non mi ha fatto piangere, nemmeno alla fine, però c'erano alcune scene che mi hanno veramente scosso dentro, non dirò quali, io do un 10/10 a questo film, veramente potente. Oscar a Hopkins meritatissimo
SPOILER
Anne fa visita a suo padre Anthony nel suo appartamento dopo che ha scacciato l'ultimo di numerosi badanti. Ha la demenza e dimentica costantemente eventi importanti della vita e dove sono le cose intorno al suo appartamento, compreso il suo orologio. Dice ad Anne che crede che la sua badante gli abbia rubato l'orologio e che non si trasferirà mai dal suo appartamento. Dice ad Anthony che si sta trasferendo a Parigi per stare con un uomo, il che confonde Anthony poiché non ricorda nessun uomo nella sua vita dalla fine del suo matrimonio con James. Anne dice che se continua a rifiutarsi di avere una badante, dovrà trasferirlo in una casa di cura.
Il giorno successivo, Anthony incontra un uomo sconosciuto, Paul, nel suo appartamento. Paul dice di essere il marito di Anne e che Anthony vive nel loro appartamento. Anne ritorna ma appare ad Anthony come una donna diversa. Quando una nuova badante, Laura, arriva per un colloquio, Anthony dice a Laura che era un ballerino professionista e insiste che non ha bisogno di alcuna assistenza. Anthony in seguito dice che Laura gli ricorda l'altra sua figlia Lucy, che non vede da molto tempo.
Anthony viene portato da un medico e rifiuta l'idea di avere problemi di memoria. Più tardi, dice a Laura quanto sia orgoglioso di Lucy, una pittrice. Gli dice che è dispiaciuta per l'incidente di Lucy, ma Anthony è confuso perché non ricorda l'incidente. Nel corso del film, diventa chiaro che Anthony vive davvero con Anne da anni, ma crede di vivere ancora nel suo appartamento. Dopo che Anne torna a casa, lei e suo marito - che a volte si chiama Paul e talvolta James, e appare come due uomini diversi - litigano su una vacanza che ha dovuto essere annullata a causa dei bisogni di Anthony e sui sacrifici di Anne per suo padre. Paul chiede ad Anthony per quanto tempo intende restare nel loro appartamento e infastidire tutti; questa sequenza di eventi si ripete in seguito, e nella seconda occasione Paolo lo schiaffeggia.
Anthony si sveglia ed esce dall'appartamento, ritrovandosi nel corridoio di un ospedale. Ricorda Lucy sdraiata in un letto d'ospedale con il viso insanguinato. Poi si sveglia in una camera da letto completamente diversa, che si trova in una casa di cura. Arriva la sua infermiera, che in precedenza era apparsa sia come Anne che come Laura, ma si identifica come Catherine. Lo informa che Anne vive a Parigi e fa visita occasionalmente nei fine settimana. Fa visita anche un'altra infermiera di nome Bill, identica a uno degli uomini che in precedenza sembrava essere il marito di Anne. Anthony scoppia in lacrime per la sua incapacità di capire cosa gli sta succedendo, così come per la scomparsa di Anne. Dice che vuole sua madre e che "sta perdendo le foglie, i rami, il vento e la pioggia". Catherine lo conforta e gli dice che lo porterà al parco più tardi.
COMMENTO SPOILER SEGNALALO
Ottima recensione
Mi è venuto il magone durante la recensione, non so se sono in grado di vedere il film. Però sono sicura che sia molto bello e magari un giorno troverò il coraggio
16:35 chi svetta di più è la Svet 😂
A me ha fatto male. Mio nonno soffriva di Alzheimer ed è venuto a mancare pochi anni fa e questo film me lo ha ricordato troppo. Non che sia brutto però, anzi
Ti capisco perfettamente. Ma questo film può essere utile a spiegare bene fin dove porta la malattia per chi non la conosce bene, e magari far sentire meno soli i caregiver
Da ignorante la regia mi ricorda molto perfect blue di satoshi kon
Idea geniale, messa in scena pazzesca e cast da togliere il fiato. Però sinceramente mi ha lasciato un po' male: il finale è palese già dopo cinque minuti (il che va pure bene, perché alla fine ciò che interessa qui è immedesimarsi nel protagonista e nel suo modo di vivere la realtà) e dopo un po' diventa pesantino (le dinamiche diventano, appunto, prevedibili). Forse sarebbe stato più interessante aggiungere qualche elemento di trama in più. Ma, ancora, mi rendo conto che l'intento del film era quello di farti immergere nella mente di Anthony, che non ha trama e non ha colpi di scena. Quindi sì, personalmente l'ho trovato per molti versi stupendo, ma non lo rivedrei
9:02 immagina se rispondeva: lmao
Finalmente si torna al cinema! Stasera Old Boy all’Anteo versione 4K! The Father è stato il primo film in sala dopo il secondo lockdown. Pazzesco. Sono andato senza saperne nulla, inizialmente pensavo fosse un thriller in stile Mother, non capivo, poi man mano ho capito. Avendo avuto in famiglia una situazione analoga, devo dire che hanno rappresentato in modo spaventosamente reale, la malattia. Bravissimo Anthony Hopkins, bravissimo il regista. Nonostante non sia il mio genere preferito, sono contento di averlo visto.
Dal trailer, all'inizio, ho pensato che fosse tutto un complotto dei famigliari per liberarsi di lui ed ereditare i suoi soldi.
"I Want my mommy" e via di cascate dagli occhi
L'ho visto proprio sabato al movie planet di Castelletto Ticino
2:41 su questo frame succede una cosa interessante
Capolavoro
Mi dispiace che questo film ti abbia fatto ricordare tuo nonno. Ci sono molti film riguardanti la demenza senile. Per esempio "Amour" di Haneke. "The Father" e "Amour" sono molto simili. Si assomigliano, non credi?
Aggiungerei anche "Vortex", di Gaspar Noé
Davvero un film bellissimo!
Questo film ha qualche film precedente oppure no?
Questo Film È Tratto Da Un Opera Teatrale!
Ha un seguito: The Son, del 2022. Lo stesso regista Florian Zeller.
Fra non ci sta per niente sto film, mi ha annoiato di brutto.
"The Father - Nulla È Come Sembra" Io Non L'Ho Ancora Visto!
Io l'ho visto al cinema e l'ho trovato noiosissimo. Film veramente palloso, si capiva da subito che era lui che aveva la demenza senile. Eppure mia nonna ha l'alzaimher da anni e ho vissuto sulla mia pelle tutto il processo.
Età media in sala: 70 anni come minimo. Non vedevo l'ora di andarmene
Cos
Secondo me non è per niente un film palloso, i ritmi sono perfetti ed evidenziano l'età del protagonista, io l'ho trovato interessante e molto valido. Però sono gusti 💪