Cosa definisce il prezzo dell’oro?

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L’oro è da sempre considerato come un bene prezioso e la sua unica vera crisi sembra risalire al 500 A.C.
A differenza di altri beni d’investimento, l’oro è percepito come un asset di maggiore valore rispetto alle banconote e alle monete. E dato che non è né creato né controllato da nessuna istituzione, è possibile comprarlo e venderlo in maniera anonima.
Ma cos’è che definisce il prezzo dell’oro? Il suo valore varia in base a diversi fattori:
Incertezza geopolitica e finanziaria
L’oro è spesso definito ‘bene rifugio’, perché è un investimento relativamente sicuro in periodi di incertezza globale. Infatti, solitamente la sua performance è migliore rispetto a quella di qualsiasi altro asset durante queste fasi.
Il dollaro USA
Nonostante sia una valuta di riserva globale, il suo valore cambia in base all’andamento del dollaro statunitense. Se il biglietto verde si deprezza, gli investitori comprano oro. Al contrario, a parità di altri fattori, quando il dollaro si apprezza, la domanda di oro diminuisce.
Periodi di inflazione
Quando l’inflazione accelera, il prezzo dell’oro tende a salire, perché il metallo prezioso protegge dall’aumento del costo della vita.
Periodi di deflazione
L’oro è molto richiesto anche in periodi di deflazione. Se i prezzi al consumo diminuiscono, vuol dire che l’economia globale sta rallentando e gli operatori si rifugiano sul metallo prezioso, come accaduto durante la Grande Depressione degli anni ’30.
Domanda / Offerta
Il prezzo dell’oro è guidato anche da fattori fondamentali che riguardano la domanda e l’offerta. A parità di altri fattori, se l’offerta aumenta il prezzo dell’oro diminuisce. Di conseguenza, i produttori chiudono le miniere, diminuendo l’offerta di metallo prezioso. Una simile mossa è volta a frenare la discesa dei prezzi.
Allo stesso modo, se la domanda diminuisce, il prezzo dell’oro scende. Questa circostanza si realizza quando tra gli investitori vi è forte propensione al rischio.
In conclusione, il prezzo dell’oro può fluttuare come per qualsiasi altro asset. Negli ultimi 30 anni il prezzo hanno raggiunto valori record:
507 dollari l’oncia, a seguito del lunedì nero dell’ottobre 1987;
701 dollari nel 2006;
1.219 dollari nel 2009;
sino ad arrivare a 1.912 nell’agosto 2011 al culmine della recente crisi finanziaria.
Vedremo nuovi massimi nei prossimi anni? Dipenderà da come si evolveranno le attuali incertezze.

[@marcobaiocchi3837]

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