rumore di acque/2
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- Опубликовано: 18 окт 2024
- Teatro delle Albe
RUMORE DI ACQUE
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
regia Marco Martinelli
in scena Alessandro Renda
musiche originali eseguite dal vivo Fratelli Mancuso
spazio, luci, costumi Ermanna Montanari, Enrico Isola
direzione tecnica Enrico Isola
ringraziamenti Tahar Lamri, Gabriele del Grande, Fabrizio Gatti, Francesco Sferlazzo, Antonino Cusumano, Goffredo Fofi, Piera Buscarino, Rosalba Ruggeri, Vincenzo Renda, Marco Carsetti - Associazione Asinitas, Rome, Padre Francesco Fiorino - Fondazione San Vito Onlus di Mazara del Vallo, B.O. Service, W.M. Service
coproduzione Ravenna Festival, Teatro delle Albe-Ravenna Teatro,
"Circuito del Mito" della Regione Siciliana,
Sensi Contemporanei col patrocinio di Teatro delle Albe opera in Ravenna Teatro.
Un monologo dallo humor nero che racconta i viaggi da una sponda all'altra del Mediterraneo. A raccontare gli uomini, le donne e i bambini che affollano le carrette del mare è uno strano essere, un generale al servizio del Ministro degli Inferi che abita un'isola alla deriva tra Africa e Europa. Un burocrate, un funzionario stanco di mettere in fila e contare i corpi che annegano nel Mediterraneo. Li racconta uno a uno: Yusuf, Sakinah, Jean Baptiste, Yasmine e tutti gli altri, numeri senza volto, "non identificati" mangiati dai pesci. Hanno lasciato le loro terre per scappare da una guerra civile, dalla siccità, dallo sfruttamento, nell'illusione di una vita diversa, nella speranza del cambiamento e invece hanno trovato nuova povertà, nuovo sfruttamento, morte.
Per ogni "non identificato" risuona pietosamente la voce e il suono dei Fratelli Mancuso che danno allo spettacolo una straordinaria forza rituale. Con strumenti inconsueti che spaziano dal liuto all'ocarina, ma soprattutto con voci che sembrano recare l'impronta ancestrale di ogni sentimento e sventura umana, i due fratelli siciliani enfatizzano i momenti più drammatici del monologo del generale restituendo quel 'rumore di acque' che evoca un'umanità antica, universale, che da secoli trova nel 'mare di mezzo' il suo sostentamento e, a volte, anche la sua tomba e il suo funerale. La voce dei Mancuso è la voce della tragedia ma anche quella dei pescatori seduti su nasse insanguinate, che riportano a galla quel che resta dei corpi e delle vite di coloro che si affacciano all'orizzonte di queste acque; l'azione di Renda e la drammaturga di Martinelli, sono un requiem per i sacrificati, che fa irrompere la cronaca e la denuncia in una scrittura visionaria che scuote dall'indifferenza.
Il 9 dicembre alle ore 17, presso l'ITC S. LAZZARO, incontro con Alessandro Renda.
Intervengono Gerardo Guccini, docente di drammaturgia del DMS e Federica Zanetti, ricercatrice di Scienze della Formazione, Università di Bologna.
Info e prenotazioni: 051/573040 e www.teatrocasalecchio.it