Nel 2014 mi sono divorziato e ho pattuito di dare un assegno divorzile di 300 euro alla ex.moglie. Ma poi, da quello che ho capito, siccome costei lavorava e ha sempre lavorato, non le andava dato. Posso sperare in una cessazione di questo obbligo?
Avv questo vale anche a distanza di un anno dalla richiesta di revisione di divorzio all'udienza che poi si è proceduto congiuntamente con i nuovi accordi?
Egregio avvocato, mi complimento per la Sua eccellente esposizione. vorrei porLe due domande: 1* sono divorziato da diversi anni e tutt'ora mi viene trattenuto sulla pensione la somma di 300 euro/mese quale mantenimento per mia figlia Matilde Maria, trentunenne. Tale somma è stata stabilita dal tribunale di Siena con sentenza di divorzio del 01.10.2019. Nella precedente sentenza tale richiesta fu totalmente rigettata in quanto dimostrai che avevo versato ben 7.000 euro oltre il normale mantenimento. Laureata con 110 e lode in biotecnologie mediche presso l'università di Siena il 10.06.2020, attualmente lavora a Losanna Vaud. 2* io ho 80 anni sono affetto da diverse patologie proprie dell'età, diabete, prostata, cateratte, artrite reumatoide che mi impedisce di fare alcuni movimenti (tutto certificato). La mia pensione è di 21.522,21 anno,punto 3 del CUD. In effetti riscuoto netto 938,81 euro/mese in quanto ho delle trattenute per cessione del quinto 216 euro dovuto al pagamento di debiti pregressi e assegno per la figlia di 300 euro/mese oltre alle normali trattenute di legge. Io vivo solo della mia pensione non ho altri beni mobili o immobili e vivo attualmente ospite di una mia buona amica alla quale verso la mia quota parte di affitto e utenze senza considerare le spese mediche. Vorrei sapere da Lei come posso fare: non ho soldi per pagarmi un avvocato, non posso accedere al patrocinio gratuito. So di alcune sentenze che permettono di non pagare il mantenimento quando i figli lavorano e hanno 31 anni. Attendo da Lei con fiducia un Suo consiglio. Grazie infinite. studiocoppi@email.it
Buonasera, in generale è possibile richiedere la modifica delle condizioni di divorzio se vi sono i presupposti e per farlo è necessario rivolgersi ad un legale che possa valutare con lei se vi siano elementi per ottenere la revoca del mantenimento.
@@carlavoria La ringrazio purtroppo come gia comunicatoLe io non ho soldi per permettermi un avvocato. La domanda che Le faccio é la seguente: Posso accedere al patrocinio gratuito avendo una pensione che é di 938,81 euro/mese quindi al di sotto del minimo vitale 1.068,82 ? Avrò pur diritto a difendermi o no? "Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi . La difesa è inviolabile in ogni stato e grado di procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davianti ad ogni giurisdizione." Come già comunicato al punto 3 del CUD risulta una pensione di 21.522,21 Euro mi sembra strano che non esista una legge che permetta a coloro che sono nelle mie condizioni di poter avere assistenza legale gratuita. Attendo un Suo consiglio. Grazie infinite. Pio Coppi (studiocoppi@email.it)
Buonasera... vedo che la pagina è di un anno fa, quindi presumo non abbia avuto seguito, ma io voglio lo stesso provare a fare un questito personale alla dottoressa, chissà che possa rispondermi. Dunque, sono pensionato, divorziato e risposato da 15 anni... nonché nullatenente. Chiaramente vivo con ciò che mi resta dopo la decurtazione del mantenimento alla ex. Ora, la ex ha 2 immobili, di cui uno come abitazione principale e 1 che affitta (attualmente è in affitto) in nero. La mia richiesta non è quella di ridurre, in funzione delle nuove leggi, l'entità dell'assegno ma di azzerarlo completamente. Mi spiego.. dal 2005 ho sempre pagato il dovuto, senza mai saltare 1 mese, ma solo perché mi rendevo conto che sapevo benissimo che non avrebbe potuto vivere, e anche perché era inutile portare una causa al giudice, adducendo lavoro in nero, affitto in nero, aiutino di mio figlio alla madre (grande sfruttatrice). Per queste ragioni ho lasciato correre tutto, aspettando l'età pensionabile che raggiungerà fra 2 anni circa. Quindi la domanda finale è: Quando prenderà la sua pensione agricola (lei aveva versato 15 anni di contributi come bracciante agricola, il virtù delle leggi del tempo che fù), con l'aggiunta di 2 immobili contro 0 dei miei, avrò titolo a chiedere l'annullamento dell'assegno divorzile? Grazie per una eventuale risposta.
solo per chiarire la proprietà immobiliare... all'atto della separazione avevamo 2 casa costruite da me durante la vita coniugale. 1 in campagna e 1 in città... il giudice ha lasciato a lei la scelta della casa. Scelse quella in campagna perché sapeva che ci tenevo molto e la casa in paese non le serviva perché abitava giànell'appartamento che sua madre gli aveva messo a disposizione. Poi la madre morì e lei lo ha dovuto registrare come nuova proprietaria. Tuttavia, il mio appartamento lo cedetti ai miei due figli indipendenti, mentre lei si è voluto tenere entrambe le proprietà perché non si fidava dei figli. Da qui, in quando a case... marito =, ex 2 di cui 1 appartamento in paese e 1 villino in campagna. Grazie e scusate l'aggiunta chiaritrice.
Gentilissimo, purtroppo non posso fornirle parere in questa sede. Le consiglio di rivolgersi a professionista di fiducia per fare tutte le valutazioni specifiche sul suo caso e capire il da farsi. Con i migliori auguri.
Nel 2014 mi sono divorziato e ho pattuito di dare un assegno divorzile di 300 euro alla ex.moglie. Ma poi, da quello che ho capito, siccome costei lavorava e ha sempre lavorato, non le andava dato. Posso sperare in una cessazione di questo obbligo?
Avv questo vale anche a distanza di un anno dalla richiesta di revisione di divorzio all'udienza che poi si è proceduto congiuntamente con i nuovi accordi?
Molto molto bella
Egregio avvocato, mi complimento per la Sua eccellente esposizione.
vorrei porLe due domande:
1* sono divorziato da diversi anni e tutt'ora mi viene trattenuto sulla
pensione la somma di 300 euro/mese quale mantenimento per mia
figlia Matilde Maria, trentunenne.
Tale somma è stata stabilita dal tribunale di Siena con sentenza di
divorzio del 01.10.2019.
Nella precedente sentenza tale richiesta fu totalmente rigettata in
quanto dimostrai che avevo versato ben 7.000 euro oltre il normale
mantenimento.
Laureata con 110 e lode in biotecnologie mediche presso l'università di
Siena il 10.06.2020, attualmente lavora a Losanna Vaud.
2* io ho 80 anni sono affetto da diverse patologie proprie dell'età,
diabete, prostata, cateratte, artrite reumatoide che mi impedisce di
fare alcuni movimenti (tutto certificato).
La mia pensione è di 21.522,21 anno,punto 3 del CUD. In effetti
riscuoto netto 938,81 euro/mese in quanto ho delle trattenute per
cessione del quinto 216 euro dovuto al pagamento di debiti pregressi
e assegno per la figlia di 300 euro/mese oltre alle normali trattenute
di legge.
Io vivo solo della mia pensione non ho altri beni mobili o immobili e
vivo attualmente ospite di una mia buona amica alla quale verso la
mia quota parte di affitto e utenze senza considerare le spese mediche.
Vorrei sapere da Lei come posso fare: non ho soldi per pagarmi un
avvocato, non posso accedere al patrocinio gratuito. So di alcune
sentenze che permettono di non pagare il mantenimento quando
i figli lavorano e hanno 31 anni.
Attendo da Lei con fiducia un Suo consiglio. Grazie infinite.
studiocoppi@email.it
Buonasera, in generale è possibile richiedere la modifica delle condizioni di divorzio se vi sono i presupposti e per farlo è necessario rivolgersi ad un legale che possa valutare con lei se vi siano elementi per ottenere la revoca del mantenimento.
@@carlavoria La ringrazio purtroppo come gia comunicatoLe io non ho soldi per permettermi un avvocato. La domanda che Le faccio é la seguente: Posso accedere al patrocinio gratuito avendo una pensione che é di 938,81 euro/mese quindi al di sotto del minimo vitale 1.068,82 ?
Avrò pur diritto a difendermi o no?
"Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi . La difesa è inviolabile in ogni stato e grado di procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davianti ad ogni giurisdizione."
Come già comunicato al punto 3 del CUD risulta una pensione di 21.522,21 Euro mi sembra strano che non esista una legge che permetta a coloro che sono nelle mie condizioni di poter avere assistenza legale gratuita.
Attendo un Suo consiglio. Grazie infinite.
Pio Coppi (studiocoppi@email.it)
Buonasera... vedo che la pagina è di un anno fa, quindi presumo non abbia avuto seguito, ma io voglio lo stesso provare a fare un questito personale alla dottoressa, chissà che possa rispondermi. Dunque, sono pensionato, divorziato e risposato da 15 anni... nonché nullatenente. Chiaramente vivo con ciò che mi resta dopo la decurtazione del mantenimento alla ex. Ora, la ex ha 2 immobili, di cui uno come abitazione principale e 1 che affitta (attualmente è in affitto) in nero. La mia richiesta non è quella di ridurre, in funzione delle nuove leggi, l'entità dell'assegno ma di azzerarlo completamente. Mi spiego.. dal 2005 ho sempre pagato il dovuto, senza mai saltare 1 mese, ma solo perché mi rendevo conto che sapevo benissimo che non avrebbe potuto vivere, e anche perché era inutile portare una causa al giudice, adducendo lavoro in nero, affitto in nero, aiutino di mio figlio alla madre (grande sfruttatrice). Per queste ragioni ho lasciato correre tutto, aspettando l'età pensionabile che raggiungerà fra 2 anni circa. Quindi la domanda finale è: Quando prenderà la sua pensione agricola (lei aveva versato 15 anni di contributi come bracciante agricola, il virtù delle leggi del tempo che fù), con l'aggiunta di 2 immobili contro 0 dei miei, avrò titolo a chiedere l'annullamento dell'assegno divorzile? Grazie per una eventuale risposta.
solo per chiarire la proprietà immobiliare... all'atto della separazione avevamo 2 casa costruite da me durante la vita coniugale. 1 in campagna e 1 in città... il giudice ha lasciato a lei la scelta della casa. Scelse quella in campagna perché sapeva che ci tenevo molto e la casa in paese non le serviva perché abitava giànell'appartamento che sua madre gli aveva messo a disposizione. Poi la madre morì e lei lo ha dovuto registrare come nuova proprietaria. Tuttavia, il mio appartamento lo cedetti ai miei due figli indipendenti, mentre lei si è voluto tenere entrambe le proprietà perché non si fidava dei figli. Da qui, in quando a case... marito =, ex 2 di cui 1 appartamento in paese e 1 villino in campagna. Grazie e scusate l'aggiunta chiaritrice.
Gentilissimo, purtroppo non posso fornirle parere in questa sede. Le consiglio di rivolgersi a professionista di fiducia per fare tutte le valutazioni specifiche sul suo caso e capire il da farsi. Con i migliori auguri.
@@carlavoria lo farò senz'altro.. grazie di tutto e buona serata.