Roberto Mercadini, l'unico uomo in grado di prendere una "opera d'arte" insensata e fare un discorso/pensiero profondo, semplice ma soprattutto sensato. Che piacere ascoltarla 🙂
Secondo me Cattelan per la sua opera si è ispirato al concetto di sedialità del maestro Fistalloni estrapolando la banana dal suo contesto abituale ed elevandola ad universale
la vera opera d'arte è: 1 comprare la banana 2 stare a digiuno 3 giorni e assicurarsi di aver cagato tutto 3 mangiare la banana 4 aspettare fino al momento in cui la banana verrà cagata mantenendo il digiuno 5 mettere in un barattolo trasparente la banana cagata 6 richiudere il barattolo contenente la merda di banana, con lo scotch usato per appendere la banana. Il livello successivo è creare un'ecosistema di stercorari che porterà avanti ulteriormente il ciclo della banana, ma meglio parlarne nella prossima puntata :D
se Cattelan fosse stato un esordiente non avrebbe mai proposto un'opera del genere, anche questo è un problema dell'arte che permette certe opere solo a chi è già famoso...
Peró va ugualmente a creare arte 😅 Se veramente dovessimo stare dietro a tutti i causa-effetto allora neanche Michelangelo era un'artista perché ha avuto il padre che fin da piccolo lo ha fatto disegnare quando invece un altro bambino non ha avuto le stesse possibilità. La banana di cattelan è arte perché è capace di fare questo : far parlare di sé. Comunque, se non sbaglio, il mondo dell'arte è abbastanza aperto, dubito che se tu proponga qualcosa di originale ma che nessuna galleria accetti.
@@chiamamialex Eh, ma penso che le porte dell'arte siano abbastanza aperte no? Ad esempio se tu iniziassi a creare cose originali e iniziassi a pubblicarle, prima o poi, se sai come venderti e creare arte qualcuno ti contatta no?
Saverio Raimondo "A Miami Beach, in Florida, è stata esposta la nuova opera di Maurizio Cattelan, “Comedian”: una banana attaccata al muro con lo scotch. L'opera è stata immediatamente acquistata per 120mila dollari da un collezionista con gravi carenze di potassio. Molti hanno criticato il valore attribuito alla banana di Cattelan, ma dobbiamo ricordarci che è un'opera d'arte, sintesi mirabile della fase che sta attraversando l'autore, nota agli studiosi come “periodo bollino blu”. Ovviamente una simile quotazione per una banana ha sconvolto il mondo dell'arte ma anche quello dell'ortofrutta: stamattina alle 5.00 ai mercati generali gli scaricatori si atteggiavano da galleristi, e si aggiravano fra le cassette di broccoletti, cocomeri e zucchine con flute di champagne e tartine al caviale, parlando di trascendenza, critica radicale ai valori borghesi e maturità artistica nei cachi. Per effetto dell'opera di Cattelan, le banane adesso sono rincarate del 100.000%, con ricadute su tutto il settore, fagiolini compresi. Non è certo la prima volta: ai tempi di Cézanne, mele e pere subirono un forte rincaro per effetto dell'impressionismo -chiamato così proprio per gli impressionanti rincari che le nature morte provocarono all'agroalimentare. In realtà il mondo dell'arte è diviso, e s'interroga moltissimo sui 120mila euro di quotazione per la banana attaccata al muro di Cattelan: quel valore è dato dalla banana, dal muro o dallo scotch? Nel dubbio, oggi le cartolerie di tutto il mondo si sono dotate di sistemi di sicurezza pari a quelli delle gioiellerie; e se oggi un rotolo di scotch da Buffetti sta a 120mila euro, non vi dico il biadesivo! Adesso pare che Forbes abbia inserito nella classifica dei 100 uomini più ricchi del mondo i detentori di nastro adesivo per pacchi. Comunque, nel week end un altro artista, David Datuna, è andato nella galleria dove era esposta la banana di Cattelan e se l'è mangiata! Questa performance, che Datuna ha intitolato “Artista affamato”, è ora quotata sul mercato 250mila euro; e il tizio che è scivolato sulla buccia di banana gettata a terra da Datuna ha un valore di 400mila euro ed è attualmente esposto al reparto di ortopedia dell'ospedale di Miami con una frattura multipla del femore. Ma non è finita qui: perché Datuna non solo ha mangiato la banana di Cattelan, ma pare che ieri l'abbia anche digerita. Ed è di stamattina la notizia che David Datuna l'avrebbe anche... come dire... insomma, è stato accusato di aver plagiato la celebre Merda d'Artista di Piero Manzoni! Come andrà a finire questa storia? Quoteranno anche i sanitari di Datuna? Metteranno all'asta il suo apparato digerente? La Chiquita si compra la Gioconda? Fatto sta che oggi a Milano Maurizio Cattelan è stato avvistato all'Esselunga mentre acquistava un'insalata in busta e una colla stick. Prepariamoci ad un nuovo capolavoro! "
Bellissima, non so se definirla battuta, critica o recensione, magari tutte e tre, ma è UN'OPERA D'ARTE!!! trasuda intelligenza, genialità...non ho capito (sono di passaggio) se ne è l'autore, in ogni caso complimenti...
Non ricordo la fonte, ma ho letto che l'idea dell'opera sia nata da una battuta durante una conversazione. Qualcuno, forse in critica alla distribuzione dei redditi e patrimoni, ha detto che "i ricchi non sanno neppure quanto costi una banana"; basti pensare a quando qualche anno fa Berlusconi fece un esempio di acquisti al banco ortofrutticolo del mercato e diede dei prezzi di esempio assurdamente alti, non essendo in grado di regolarsi. Cattelan ha deciso cosí di assegnare l'etichetta di "opera d'arte" ad una ordinarissima banana proprio per mostrare quanto i ricchi sarebbero stati disposti a pagare. Non sanno quanto costi una banana e mancano di rispetto all'arte interessandosi ai prezzi alti anziché alle opere; unendo le due cose, gli ha venduto una banana al prezzo di una casa. Poi certo, quando avvengono certe (come il quadro distrutto da Banksy) il dubbio che fosse almeno in parte organizzato sin dall'inizio è piú che lecito, ma anche se fosse non cambierebbe il messaggio di aver venduto una banana al prezzo di una casa.
mi trovi abbastanza d'accordo: ridicolizzare quel sottoinsieme di ricchi che sia hanno perso (o mai avuto) la dimensione del denaro e dei prezzi delle cose più ordinare sia danno importanza solo al prezzo finale dell'opera e non all'opera stessa (con tutti i suoi significati) è .. quasi geniale :D se però tutti i 120mila euro se li è intascati (com'è comprensibile che sia) e poi non li ha devoluti in grossa parte ad una causa nobile, tipo sensibilizzazione su temi importanti, cultura, ricerca scientifica (insomma, dare una "morte sicuramente degna" ai soldi, perchè potrebbe anche [legittimamente?] sperperarli) allora ... meh, "intento geniale finito in modo un po' male / banale"
Marco Ottina io direi più "intento geniale che gli ha fruttato, essendo spesso l'arte fruttuosa, e quindi niente, bene, buon per lui e ora chissà come spenderà i suoi soldi, spero si diverta; il loro utilizzo non cambierà il significato dell'opera"
Ridicolizzare i ricchi? Ma cosa ahaah Magari è anche questa l'idea dell'opera, ma i ricchi usano l'arte solo per due scopi, riciclaggio di denaro e tagli alle tasse
Ho appena scoperto il canale di Mercadini ed e' gia' uno dei miei preferiti! Complimenti vivissimi per la competenza e la logica del ragionamento, uniti a un sarcasmo esilarante. Bravissimo!
Lo stesso Cattelan nel '99 attaccò al muro sempre allo stesso modo ma con più nastro Massimo De Carlo (un gallerista), in un'opera d'arte chiamata "A perfect day".
Vero, mi è capitato. Ero in ritardo per una mostra, non sapevo cosa fare e ho fatto una cosa a caso senza significato.. Una critica d'arte ha incominciato a inventare di tutto. Fantastico.
Svegliarsi la mattina e ascoltarti è un regalo meraviglioso. La bellezza della mente, del pensiero, del ragionamento e del porsi continuamente domande è tutto concentrato nel tuo essere un grande osservatore e narratore. In sostanza, sei meglio del caffè Robby!!!!!
La performance artistica di Datuna è molto più significativa rispetto all'originale di Cattelan. Rappresenta un atto che pone fine alle illusioni e ci mostra che, anche se elevata ad opera d'arte, una banana resta sempre una banana. Nega il dualismo tra struttura e sovrastruttura riportando l'oggetto banana alla sua consistenza ontologica originaria. (Questa ovviamente è un'interpretazione che ho appena inventato, senza sapere nulla di quello che passava per la testa al signor Datuna, magari aveva solo fame).
Hai ragione in entrambi i casi È un gesto simbolico, ma, SOPRATTUTTO, è uno spuntino molto buono... Che poi, il residuo dello scooch da pure un certo grip alla buccia
@@lennesimocanaleyoutube5697 Ma è proprio questo il punto, l'arte, puó creare così tanti spunti che è impossibile beccare quello "giusto". Diciamo anche che l'artistica spiega per filo e per segno il significato che voleva dare, ma se qualcun altro trova un altro significato, altrettanto valido, perché l'opera d'arte non puó contenere anche quello?
"Non vorrei fare un video troppo lungo"; potrei ascoltarti per ore :). Ogni opera è fine a se stessa, spesso senza alcun significato, ma se un qualsiasi uomo ne trae dei giovamenti, allora si, che l'arte acquista un qualsiasi motivo di esistere. Grazie Roberto per la riflessione!
Questa voglia di trovare un significato alle opere d’arte, più di preciso di arte figurativa e scultorea, è uno dei motivi per cui oggi l’arte, con molte virgolette, è così insignificante. Il significato, il concetto che può, in certi casi, tramettere un opera non esalta né denigra la ‘bellezza artistica’ di un’opera. È infatti un vizio comune quello di scambiare il concetto, di ambito puramente filosofico, trasmesso dall’opera per arte; un vizio, in parte, comprensibile. Mi spiego, è molto più semplice, difronte a un’opera, che so, di Caravaggio, trovare simboli e definire così i suoi quadri “belli”, mentre è molto più difficile “vedere” ,attraverso un’analisi anche formale, la vera bellezza delle sue tele. È per questo che per esempio il quadro “la trahison des images” è geniale per il concetto che trasmette ma non ha rilevanza dal punto di vista artistico, un po’ come una vignetta satirica, l’immagine aiuta solamente a far comprendere il concetto, oppure è il concetto stesso, ma non è arte. Possiamo inoltre notare come la maggior parte dell’opere d’arte non vogliano trasmettere nessun concetto o idea particolare, un’alba, Monet, una figura femminile, Velazquez, un bue macellato, Rembrandt, ecc.. o comunque se qualcuno riesce a trovare un significato a queste opere, oltre a essere disperato, deve aver studiato troppa filosofia o forse deve essere disperato proprio per aver studiato troppa filosofia. Con questo voglio semplicemente dire che esistono dei paletti che dobbiamo mettere, l’arte non è filosofia e la filosofia non è arte. Concludo dicendo che l’arte concettuale che va tanto di moda adesso non è altro che una sorta di ‘filosofia figurativa’.
L'arte in quanto linguaggio, è significante. I significati delle opere che si affermano come arte sono spesso molto maggiori di quelli pensati o voluti dagli artisti. Questo video e in generale tutto il dibattito su questa banana la rendono arte.
Dal mio punto di vista convivono il messaggio da parte dell'artista, il quale può scegliere di non rivelarlo, e l'interpretazione soggettiva. Secondo me è proprio questa la potenza e lo scopo dell'arte.
Io che sono artista ma non artista riconosciuto so quante ore e giorni si dedicano alla ricerca, che io riavvicinerei sempre più all’artigianato e slegherei sempre più al puro e sciatto concettuale disinsegnato fin dalle accademie, sappiate che per un emergente puro è una sofferenza infinita trovare solo luoghi sani per esporre i lavori e persone che seguano il lavoro in modo pulito per colpa di critici privi di qualsiasi scrupolo e conoscenza e per un apparato che , a compartimenti stagni , ingabbia da subito gli emergenti e li piega alle rigidissime regole della modaarte riempiendo i luoghi dell’arte di “cose” simili a queste “cose”. Buono il suo discorso e la ringrazio, se comunque mi venisse voglia di spendere una riflessione sull’azione e non opera di Cattelan mi chiederei : è una banana contro chi ? Saluti
volevo aggiungere una curiosità: nella stragrande maggioranza dei casi gli orologi denominati di lusso, che hanno un prezzo che varia dalle poche migliaia ad alcune centinaia di migliaia di euro sono orologi meccanici (per intenderci non hanno una pila, funzionano con un meccanismo a ingranaggi e una molla per immagazzinare energia). Gli orologi meccanici sono molto meno precisi degli orologi al quarzo (quelli che hanno una pila e un circuito). La precisione dei meccanici si misura in secondi persi al giorno, un'ottimo orologio meccanico perde ad esempio un secondo al giorno mentre la precisione degli orologi al quarzo si misura nei pochi secondi persi al mese (nell'ordine inferiore alla decina). dal punto di vista della precisione un orologio al quarzo cinese da 5 € è estremamente più preciso di un Patek philippe da 80.000€. Il loro costo elevatissimo non è dovuto neanche al loro contenuto di metalli preziosi, quelli rimarrebbero sulle cifre di poche migliaia, il valore bensì è dato dalla cura maniacale nelle rifiniture fatte a mano sul movimento dell'orologio a modo di decorazione artistica che richiede tal volta mesi di lavoro di alcuni dei mastri orologiai più esperti al mondo per un solo esemplare.
@@BARBITURICI00 non argomentare troppo eh, ha ragione fedi, oltre alle complicazioni e all'ingegneria meccanica in generale gli orologi gi altissimo livello vengono a costare un sacco per le rifiniture fatte a mano e per le decorazioni del movimento e del dial
Un seguace di Duchamp andò al museo, prese la sua famosa "fontana" (un orinatoio rovesciato), ci pisciò dentro e la prese a martellate. Si giustificò dicendo che, una volta fatta la pipì dentro, la "fontana" aveva ripreso la sua funzione originale di orinatoio, e quindi essendo diventato un vecchio orinatoio vecchio di un secolo non aveva alcun valore e poteva essere preso a martellate. Geniale!
Adoro l'"istallazione" di Cattelan, è praticamente meta-arte. I discorsi dei detrattori e le domande dei critici sono, in un certo senso, la giustificazione dell'opera stessa, quando da queste si traggono domande: cos'è l'arte? Qual è il limite di fruibilità dell'arte? Cos'è importante in un opera: la durabilità? Il concetto? La valenza artistica? ...o il pedigree? Marylin Manson (che si ami o si detesti) durante un'intervista a latere di una sua mostra si chiedeva se le persone frequentassero la sua mostra perché la sua arte fosse bella o significativa...o perché era la "sua" mostra. Rispondeva alla sua stessa domanda, non del tutto a torto, a mio avviso, che gli avventori fossero lì per "mangiarsi" l'artista, come se le opere avessero valore solo perché dentro di esse vi era un pezzo della celebrità; l'artista, la celebrità, nel mondo contemporaneo gli pareva essere divenuta la vera opera d'arte, mentre le opere sono solo simulacri la cui validità artistica procede per osmosi dall'artista stesso. Arduo dargli torto a mio modesto parere.
Allora avevo ragione quando a scuola non capivo il senso del non finito michelangiolesco. Io pensavo di essere semplicemente stupido, che non capissi. Grazie mille Roberto, mi hai aperto gli occhi. Non so se questo fosse uno dei tuoi intenti, ma mi hai insegnato a non accettare ciecamente le nozioni che ci vengono insegnate. Bisogna mettere in dubbio, vagliare le nozioni con il nostro pensiero critico. Questo credo sia il cuore dell'apprendimento
Riguardo alla merda mi piace pubblicizzare una poesia di casarotti che ho letto diversi anni fa con un sorriso e che dopo mi ha lasciato perplesso, per me bellissima e fare una poesia così bella su un argomento così difficile.... È stupefacente
Comunque Roberto questo è stato uno dei video che più ha lasciato un segno dentro di me. Dopo aver seguito il tuo ragionamento e trovandomi d'accordo, non sono più risciuto a guardare la critica dell'arte, ma anche in generale, con gli stessi occhi. Ormai è quasi un odio ogni volta che leggo un' *opinione* di un critico che automaticamente diventa "analisi oggettiva dell'opera". Il problema non è tanto che i critici facciano delle discussioni magari anche andando contro la volontà dell'artista o la realtà, dopotutto l'arte è bella anche perché è capace di andare oltre ciò che l'artista aveva in mente, ma il problema è che appunto, lo si dovrebbe fare con cognizione di star dicendo un'opinione e non insinuando di star dicendo una verità assoluta. Anche prendendo il non-finito di Michelangelo, è un bellissimo concetto che come tu stessi dici ha ispirato anche altri artisti, ma siamo onesti e diciamolo che è un'interpretazione aggiuntiva, slegata dalla storicità e cronaca dell'opera e dell'artista.
Il fatto che se ne parli non vuol dire niente. Si parla tanto di ogni cosa fuori dall'ordinario. Anche degli studenti che hanno fatto la strage di Columbine se n'è parlato tanto. Attirare l'attenzione mediatica non è indice di aver fatto un buon lavoro.
La vera "opera d'arte" secondo me è proprio la situazione che ha creato attorno alla banana,con tutte le provocazioni che ha lanciato come la banana stessa, le interviste rilasciate, la motivazione che lo ha spinto a farlo, ecc... Ha creato una situazione di sgomento che secondo me era il vero intento dell'artista e l'opera la chiamerei "l'artista moderno"
Piccolo appunto, l'ha detto Michaelangelo stesso: "Non ha l'ottimo artista alcun concetto, Che un marmo solo in se non circoscriva, Con suo soverchio e solo a quello arriva, La mano che ubbidisce all'intelletto."
Ciao Roberto. Volevo condividere con te e con chi sta leggendo, alcune riflessioni che mi sono venute in mente, ascoltando le tue parole. Vorrei partire dalla fine. La critica d'arte e più in generale chi parla d'arte, romanza le opere e il loro significato. Su questi, sono pienamente d'accordo, basta infatti, legere un libro scolastico di storia dell'arte, e ci si renderà conto che per la maggior parte del testo non si parla dell'opera. Ma per quanto riguarda la lettura fatta dalla critica, riguardo l'opera di Cttelan e il significato che l'autore le ha attribuito, mi sento daccordo con quamto detto da questi ultimi. Infatti Cattelan, dice di aver riprodotto la vera essenza della banana. Lo ha fatto davvero! Se confrontassimo quest opera con una natura morta di Caravaggio capiremmo che lui ha davvero mostrato la vera natura della banana, infatti la sua banana perisce, quella di Caravaggio, no. Facendo un'opera di arte concettuale, che ha un ampio significato. L'opera non sta nella banana, ne nello scotch, ma nel concetto. La critica d'altro canto, ha dato un altro sognificato, ovvero che questa azione fosse una denuncia al mercato del arte. Quindi ci verrebbe da chiedere, quale parte dell'opera ci descriva queto concetto? La forma della banana? La direzione dello scotch nello spazio? Io penso che sia stato l'atto di mangiare la banana da parte del altro artista a far scrivere tali cose, e quel atto non può essere scisso dall'opera. Ora mi si potrebbe dire, che l'opera è stata mangiata? Quindi, quale opera? Come dicevo, l'opera è il concetto, che di fatto resta. Ma cosa mi resta del concetto? Il certificato di autenticità.
L'uomo è la misura (mètron) di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono, e di quelle che non sono per ciò non sono.» (Protagora, fr.1, in Platone, Teeteto, 152a) Quindi per me questa banana attaccata al muro è Na chiavica. Mentre I video di Roberto Mercadini sono opere d arte. Sei un grande.
Mi intrometto aggiungendo che se qualcuno volesse approfondire un pò più la questione di come funziona il mercato dell'arte contemporanea, consiglio il libro di Donald Thompson "lo squalo da 12 milioni di dollari".
Secondo me i critici non sbagliano a spiegare l'opera tramite un proprio ragionamento ed è bello che ognuno la spieghi in modo differente ed è altrettanto bello l'idea che non ci sia una spiegazione logica di base proprio perché io penso che l'arte sia proprio questo : esprimere ciò che un opera ci comunica
Concordo a pieno con te sul valore che molte opere prendono solo perché un critico d'arte ha espresso un suo pensiero e un suo concetto, molto spesso senza neanche aver approfondito la vita dell'artista e del suo spirito cosa che appartiene solo all' artista, io come pittore non riesco a concepire questo stile artistico di puro concetto e senza effettivo manufatto artistico, io preferisco essere sempre il ragazzino che indica l'imperatore e dire che è nudo che essere la folla che applaude per il bel vestito che non esiste. Cit. fiaba "il vestito nuovo del imperatore"
Cattelan non ha mai inventato nulla di nuovo anzi è secondo solo ad una macchina fotocopiatrice. ESEMPI di arte concettuale (lattuga, pozzanghere etc etc) sono state fatte negli anni sessanta. Grande provocatore, molto bravo nella comunicazione e come pubblicitario perché anche se non dice mai questo, bisogna dire che conosce sempre concetti e mezzi per far parlare dei suoi lavori. La sua fortuna è frutto di una bella macchina di persone tra cui il critico F. BONAMI E TUTTE quelle persone a cui ha rubato idee facendole sue.
libero di pensarla come vuoi, naturalmente, ma qui mercadini diceva l'esatto contrario: puoi comprare l'opera fisica ("la massa della banana" [cit.]), ma non puoi comprare il suo uso ("la funzione che l'opera d'arte dovrebbe svolgere" [cit.])
@@magomagu90 beh, Mercadini può dire quello che vuole ma di fatto l'acquirente dell'opera non compra la massa della banana in sé. Tanto che questa può essere sostituita quando marcisce, quindi se l'acquirente avesse comprat la massa della banana si tratterebbe di un'opera "a tempo" ma così non è. Quello che di fatto acquista è l'informazione che rende l'opera originale ed "approvata" dall'artista. Né più né meno che una licenza software. Si passa dall'opera materica alla sua licenza di utilizzo.
Video molto interessante, ma mi trovo in disaccordo con le analogie: effettivamente il paragone sussiste considerando la banana come opera d'arte (e dunque con il mancato fine di "soddisfare" il possessore) e l'orologio di alta precisione come orologio (il cui fine, misurare il tempo in modo estremamente preciso, non può essere goduto appieno dal possessore) e il carillon ad ultrasuoni (il cui fine, produrre suono, non può essere goduto affatto dal possessore). Tuttavia il paragone non sussiste affatto se modifichiamo le categorie di "utilità" con cui consideriamo gli ultimi due oggetti: l'orologio di alta precisione ed il carillon ad ultrasuoni possono essere frutto di una ingegneria talmente specializzata (il primo senza dubbio, sul secondo non so nulla) da poter essere considerati opere d'arte; considerati come tali, il loro fine è diverso dall'iniziale fine pratico (misurare il tempo, produrre suoni) e diventa il fine dell'arte, cioè procurare godimento al possessore come oggetti in sé. E questo fine è pienamente raggiunto, in quanto il possessore di un orologio ad alta precisione può farne vanto con i conoscenti, compiacersene e utilizzarlo come merce di scambio, esattamente le caratteristiche con cui hai definito un'opera d'arte. Dunque l'orologio ad alta precisione ed altri oggetti la cui funzione pratica è futile possono assumere la funzione di opera d'arte, ed in tale funzione il loro fine è pienamente raggiunto. La banana di Cattelan, invece, come hai evidenziato, fallisce tale fine e dunque non è un'opera d'arte.
Non sono d'accordo. Il fatto stesso di trovarsi in una fiera d'arte (e una importante, a cui partecipano solamente gallerie selezionate) e il fatto che l'opera sia stata "prodotta" da Cattelan, ovvero un artista riconosciuto, rende l'opera un'opera d'arte. O almeno, così l'arte è riconosciuta nel sistema dell'arte contemporanea. È un gioco, non sempre trasparente, di status e di gerarchie. La banana di Cattelan ha anch'essa la funzione di segnalare uno status, come l'orologio ad alta precisione. Ha anche un valore e può anche essere oggetto di scambio e di vendita. La differenza tra chi ha l'opera originale e chi un "falso fatto a casa" sta nella prova d'acquisto. Non è neanche un concetto nuovo: molta dell'arte concettuale, come alcune installazioni, non vivono nel materiale adoperato, nell'oggetto, ma appunto nell'idea. Comprando l'opera x riceverò il consenso dell'artista a usare quel concetto, seguendo i suoi dettami. E potrò perciò venderlo, potrò prestarlo a un museo e quant'altro. L'orologio ad alta precisione, in realtà, non è effettivamente arte, ma alto artigianato. Non c'è nulla di oggettivo che separi questi due concetti, si dovrebbe tornare al basso medioevo e al Rinascimento, quando l'arte visiva, per esempio, ha assunto il ruolo di Arte, mentre la ceramica, ad esempio, è rimasta artigianato, ovvero arte con la a minuscola.
Una lettura interessante a riguardo è, per esempio, "Apollo e Vulcano" di Guerzoni, che analizza nei capitoli iniziali questa differenza, partendo dall'antica Grecia. Anticipo un commento che potrebbe essere fatto: il museo che volesse esporre la banana di Cattelan dovrà chiedere il consenso (e pagare, se richiesto) al proprietario che ha acquistato l'opera. Non potrà farlo da sé.
Ciao merca, vorrei scriverti un pensiero che centra poco con il contenuto e il discorso, bellissimo e molto interessante, di questo video, ma ci tenevo a parlartene. Io sono un appassionato di orologi, mi piace moltissimo indossarli o semplicemente ossservarli, passo giornate intere su internet ad ammirare orologi che raggiungono cifre esorbitanti che probabilmente non potrò mai raggiungere. Mi affascinano moltissimo, all'interno di un orologio una semplice molla riesce a dare vita a un complicatissimo sistema di ingranaggi con il solo fine di contare e quantificare lo scorrere del tempo. Molti orologi mi piacciono semplicemente per il loro aspetto esteriore, che comunque è frutto di un intenso lavoro di design evolutosi dopo anni di cambiamenti, altri perchè contengono una grande storia alle loro spalle. Alcuni marchi di orologi sono nati secoli fa ed è affascinante leggere e studiare la loro storia e la loro evoluzione, inoltre prima del piacere provocato dall'acquistare un orologio, nel momento in cui diventa tuo e sai che ora hai una responsabilità in più, si prova un uguale piacere nello studio e nella ricerca della storia e dell'evoluzione che lo riguardano, cercando le origini passate di quel singolo orologio e della casa che l'ha prodotto. Questi oggetti però, oltre a racchiudere un'immensa storia, sono frutto di un incredibile lavoro ingegneristico, molti appassionati come me lo sono proprio perchè si rendono conto del lavoro che c'è dietro e non dovrebbe stupirti, mi riferisco a quello che hai detto nel video, se orologi estremamente complicati o prescisi raggiungano cifre così elevate. Ovviamente sono d'accordo con te quando dici che queste caratteristiche non sono necessarie nella nostra vita quotidiana, ma se provi a guardare gli orologi come se fossero opere d'arte allora potresti notare che in fondo non sono diversi da quadri, sculture o da qualsiasi forma d'arte. Noi infatti acquistiamo e per quanto possibile siamo disposti anche a spedere grandi somme di denaro, per comprare qualcosa che alla fine non ci servirà a nulla, ma lo facciamo comunque perchè rimaniamo colpiti e affascinati dalla loro bellezza, da quello che possono trasmettere e da tutto l'impegno e la storia che sono nascosti dietro qualsiasi opera. Infine capisco che l'orologio di lusso, il rolex in particolare, sia diventato simbolo di ricchezza, consumismo e lussuria, ma non cambia il fatto che molti di questi sono capolavori artistici e ingegneristici che hanno un proprio valore dovuto alla loro storia, alle loro complicazioni o anche semplicemente dovuto ai materiali pregiati utilizzati. Detto questo io sono un tuo grande fun, ti stimo moltissimo e adoro i tuoi video, questo messaggio non voleva essere una critica ma voleva solo mostrarti un modo diverso di vedere questi fantastici oggetti che io adoro. Ciao, al prossimo video
Ciao, mi sa che non hai ben capito il senso del video, per questo ti invito a guardarlo nuovamente senza pregiudizi.. Lui afferma che un orologio super costoso che perde solo di 1 ms é pressoché inutile, in quanto appunto non potremo mai farci caso o "utilizzarlo", non sta mettendo in dubbio la bellezza degli orologi...
Credo sia un problema trattato anche da Eco. Il punto potrebbe essere: l'opera d'arte va considerata solo all'interno del pensiero dell'artista creatore? Oppure l'opera può sfuggire dall'idea dell'artista stesso, e quindi venire assorbita dal ricevente suscitando idee ed emozioni che nulla avevano a che fare con l'idea originale? Io propendo per la seconda. E il tuo bel ragionamento sull'opera di Cattelan conferma la mia scelta. Argomento complesso ed inesauribile, ed è bello pensarci su!
Questi video, questi aneddoti, queste riflessioni sono la compagnia migliore anche quando alle 4:05 l'insonnia ormai scorre al posto del sangue 😂 Ed ecco la pace dei sensi!
Adoro il tuo modo di contestualizzare, che va oltre la vuota dialettica e da un senso logico, reale, UTILE al significato delle opere e alla *funzione* fisica degli oggetti. Sono giovane e ho ancora molte cose da imparare, per cui mi pongo una domanda banale: l'opera e l'arte, nella loro funzione umana ed emozionale, sono utili all'artista o all'osservatore? Grazie.
Sarà che non sono una persona che si interessa a queste opere "artistiche", ma paragonare un orologio che è stato creato con la migliore tecnologia, ovvero con un vero lavoro alle spalle, che comunque oltre ad avere una sua bellezza a parer mio molto superiore a certi quadri famosi, ha anche una sua utilità, con una banana non ha alcun senso, esattamente come cercare delle spiegazioni trascendentali e totalmente astratte. Le uniche spiegazioni sono principalmente due, o aveva finito i soldi, oppure essendo uscito di scena per 15 anni aveva necessità di far parlare di sé. Ovviamente tutto questo è soggettivo.
Per me, e specifico per me, Cattelan voleva creare volontariamente questo sdegno, l'opera d'arte non è la banana in se ma il furore mediatico che questa banana ha causato, in stile "episodio 1 di black mirror"
Ciao roberto, stessa cosa per checco zalone...la sua nuova canzone evidenza che c'è un problema riguardo ai giornalisti soprattutto per quelli politicamente schierati
Secondo me più che un artista è un genio.è riuscito a fare una delle cose più geniali mai fatte!solo a un genio può venire in mente una cose simile!e se davvero ha venduto la sua opera che poi ti devi fare da solo in casa beh.tanto di cappello.se Totò potesse sapere una cosa simile ci farebbe un film e dopo la vendita della fontana di Trevi sarebbe la ciliegina sulla torta!😂😂😂😂😂
In questi casi è difficile conoscere davvero la verità, alcuni hanno scritto che l'acquisto più che la banana e il nastro adesivo, riguarda un attestato di proprietà dell'opera firmata da Cattelan. Per quanto riguarda i critici spesso sono artefici, cioè collaborano con gli artisti e aiutano a tessere significati che inizialmente l'artista non aveva nemmeno pensato. L'artista produce, il critico vede e dice "questa mi sembra proprio una bella disamina sulla caducità dei passeri in inverno"
Probabilmente volente o nolente cattellan ha realizzato " un opera " che farà parlare di lui anche tra tanti anni (anche se nessuno avrà la possibilità di mercantizzarla 😱) Il punto di vista é fondamentale 🤷♂️
Ma una banana fatta di banana e con la forma di una banana, è un bananoide? Sciocchezze a parte, una piaga che la storia e la critica d'arte si portano dietro è la supposta infallibilità di alcune voci. Se il critico tal dei tali o lo storico xyz hanno detto qualcosa servono poi anni di studi e miriadi di pubblicazioni per rimettere la materia in carreggiata (mi viene in mente il classico Argan e l'eliminazione volontaria e del tutto arbitraria dell'esperienza del gruppo Cobra nel panorama internazionale). Ci dimentichiamo sempre che anche la più vasta delle competenze alla fine raccoglie poco più che un'interpretazione e proprio per questo nessuna posizione è inattaccabile.
L’arte ha perso la bellezza. Leggevo l’estetica di Gentile l’altro giorno e confrontandola all’arte che si crea oggi mi è preso male. Penso che vada bene tutto, gli artisti sono liberi di fare quel che vogliono. Vanno bene tutte le proteste del mondo, tutti i concetti, tutte le provocazioni, ma se non c’è bellezza, se non c’è emozione, se non c’è stupore, ma che arte è? Chiamiamola anche arte, chiamiamola capolavoro, ma se sono questi i capolavori della nostra epoca vogliamo passare alla storia con questi? Quanto ai critici che vanno a cercare il senso delle banane, vorrei ricordare i critici di qualche tempo andato, che nell’arte cercavano Dio, l’amore, l’umanità, la morte, la gioia, il Paradiso e tutte le cose più sublimi, cioè più artistiche. Si chiedano se non è colpa anche loro se oggi si trovano di fronte a una banana, come delle scimmie.
Condivido il pensiero sulla critica dell'arte e mi sento di ampliarlo anche alla critica letteraria, specie riguardo le poesie. Al liceo vorrebbero far passare l'idea che da ogni poesia si dovrebbe dedurre l'intera biografia del suo autore.
Il fatto è che ti vendono il certificato di autenticità, è così che puoi dimostrare che tu comunque sei il compratore originario nonostante tu l' abbia poi dovuta sostituire seguendo le indicazioni dell' artista.
Ok. Ma allora quello che si vende e si compra, in realtà, non è l'opera; è il certificato di autenticità. Il certificato certifica che quella che tengo in casa è la "vera" banana di Cattelan. Mentre non lo è. Se il comune di Firenze mi vendesse una copia del David di Michelangelo corredata da un certificato di autenticità, sarei il proprietario del "vero" David di Michelangelo? O sarei il possessore di una copia del David e di un certificato di autenticità inautentico e mendace?
@@RobertoMercadini Esattamente, sta proprio qui il l'assurdità. Insomma, una persona che la compra può solamente vantarsi di essere l' originario compratore, nulla di più. Ma si vede che all' acquirente bastava questo per potersi sentire soddisfatto.
Inoltre il comune di Firenze non è l' artista quindi non ha l' autorità di dirti che il certificato ha valore. Invece il certificato di questa banana è autorevole perché dato dall' artista secondo il suo volere
@@luciabombieri688 Hai ragione! Compra il fatto stesso di essere l'acquirente! Cioè, compra il diritto di poter dire di aver comprato! Vale a dire: compra il fatto stesso di comprare!
È interessante notare che il verbo latino "invenio" traduce il nostro "venire a conoscere", "reperire". Io credo che esista una relazione profonda e molto sottile tra l'inventare e il reperire. Se il senso di un'opera d'arte fosse qualcosa di dato, un elemento immutabile presente nell'opera e si trattasse semplicemente di portarlo alla luce, l'arte perderebbe molto del carattere che le è proprio. Anche nel caso dell'arte cosiddetta "concettuale", il concetto che essa dovrebbe manifestare credo sia sempre ulteriormente interpretabile. Qual è il confine tra fatto e interpretazione? Esiste un simile confine? Se il confine non esiste, l'opera d'arte non si presa a interpretazioni più vere o più false. Credo che nell'arte ciascuno dovrebbe "trovare" qualcosa che si accordi con la propria sensibilità. Questo trovare è un'invenzione. Così l'arte diviene realmente il riflesso della nostra anima.
Ciao Roberto, Sul consumismo e sul prezzo dell’orologio : l’arte e il Patek sono associabili a simboli di status sociali . Hai indovinato parlando dell’invidia indotta negli altri, è tutto lì. Non è il millisecondo che importa ma il millieuro che hai speso perché ti rende automaticamente una élite (ti consiglio il pezzo di Revolver di Guy Ritchie che dice “scimmie avvolte in bei vestiti”). Sull’arte : ormai è scontato saper disegnare ed operare “ a regola d’arte” cosa fare dunque? Shockare, shockare ad ogni costo anche a costo di dare un costo ad una cosa che non ha costo. Andy Warhol lo predisse : bastano 15 minuti in quest’epoca. Achille oggi non potrebbe esistere, perché lui per una vita breve ha barattato la gloria immortale mentre oggi barattiamo una gloria breve per una vita immortale.
Sta bene la messa di Notre Dame come sottofondo di questo video. :) Interessante! Anche quello che dici, che ascolto sempre con divertimento e interesse
Bellissime riflessioni, io stesso ho ragionato molto proprio su questo argomento e quindi sono molto contento di condividere con te gli stessi pensieri. Pensa che il non finito michelangiolesco me lo hanno fatto studiare a scuola! Il problema dei critici può anche essere allargato a comprendere il cinema e la letteratura. Il problema è sopratutto quest'ultima, dove un ex liceale come me ha dovuto studiare tantissime frasi come quella del punto di contatto con l'assoluto, completamente inventate dai critici, di cui è impossibile dimostrare che rispecchiassero l'autore. Per quanto riguarda l'arte moderna credo che sia inutilmente difficile da comprendere e spesso mira alla stranezza fine a sé stessa.
A me vengono in mente due frasi di L'Avvelenata di Guccini 1- Tanto ci sarà sempre lo sapete, un musico fallito, un pio, un teorete, un Bartoncelli o un prete a sparare cazzate 2- Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia. Sulla critica concordo, c'è una deformazione sostanziale nel criticare l'arte, andando a cercare insulsi teoremi sul suo significato, ma diciamoci la verità, se guardi la Pietà di Michelangelo, pensi che sia una figata infinita perché È una figata infinita. Una banana appesa al muro, potrà avere tutti i significati di sto mondo, ma rimane una banana attaccata al muro. L'arte non ha scopi, non deve insegnare niente, non deve avere un significato, deve essere bella, se poi la usi anche per esprimere un'idea, un'emozione, un concetto tanto meglio, ma non è quella l'essenza stessa dell'arte. Se l'arte la devi spiegare perché possa piacere o avere un senso, allora non è arte, la bellezza non la devi spiegare.
Mi stavo domandando se l'opera Comedian in sè sia legalmente difendibile dal diritto d'autore. Certamente la galleria emetterebbe un certificato di vendita, ed il proprietario potrebbe attestare il passaggio di proprietà. Ma l'opera ha in sè i criteri che la legge italiana prevede per dare tutela al diritto d'autore? In questo caso non ne sono sicuro. Ciò non toglie è che l'opera d'arte Comedian, in sè esista, e conservi la medesima provocatorietà della non-pipa di Magritte. Magritte circa la sua non-pipa affermava "chi potrebbe pretendere che l'immagine di una pipa sia una pipa?" e similmente ma all'inverso, chi potrebbe mai pensare che una banana appesa al muro di una fiera d'arte milionaria sia una banana? Quella non era una banana, e lo dimostra il fatto che un secondo artista, Datuna, la abbia riutilizzata per una propria performance, e che tu ne faccia un video a riguardo. Di nessuna banana ci si occupa tanto, a dimostrazione che quella che stava sul muro a Miami non era una banana, o meglio era una banana trasmutata dal gesto dell'artista. Nello stesso modo in cui la pittura ad olio, materia comune, acquistabile in ogni negozio di belle arti, viene riarrangiata sulla tela dall'artista. Così come il tuo amico acquista la banana e lo scotch e pensa di farsi Comedian da solo, allo stesso modo io posso provare a replicare un'opera d'arte di Mirò, Picasso, Velazquez o Carpaccio, ma aldilà della mia abilità a mimare l'opera altrui, sta di fatto che la mia copia non sarà mai quell'opera a cui mi ispiro. Perchè di fatto, lo scopo di un'opera d'arte non è mai quello di essere appesa ad un muro per dire "che bello" o per fare invidia all'amico, ma è da sempre quello di destare la meraviglia di chi decide volentieri di lasciarsi ingannare da un'immagine illusoria, per riflettere sulla creazione, sulla mimesi o meno da parte dell'artista, e sull'umanità stessa che osa, contro ogni speranza, ricercare un senso nella propria stessa opera.
pongo una domanda: sarebbe più giusto definire la banana di Cattelan "opera d'arte" o "performance artistica"? sempre che vi siano delle differenze tra le due cose.
Credo non ci sia differenza perchè "opera" è usato anche come "attività" o "azione" (tipo "un'opera di bene"). Inoltre la definizione di opera d'arte è "una creazione artistica".
Mi ha parlato tantissimo il fatto che tu abbia nominato il concetto di "durata" che partendo da Bergson sto cercando di interiorizzare nel modo più coerente con quello che sono, una danzatrice e coreografa. Il tuo video mi ha fatto riflettere proprio sul concetto di durata in relazione a quello di opera d'arte: genericamente l'arte figurativa crea dei veri e propri prodotti, oggetti che si possono comprare e conservare per sempre. Il gesto di Cattelan mi sembra più simile al concetto dell'arte Performativa, l'arte d'azione, dove l'opera d'arte si svolge e muore in un tempo e in un luogo ben preciso. Quando il danzatore abbandona il palcoscenico, l'opera d'arte non esiste più e nonostante si sia pagato il biglietto non si può portare l'opera a casa. La banana di Cattelan ha una durata di tempo maggiore di una performance (al posto di un'ora potrebbe durare qualche giorno) ma è molto più simile a un evento per formativo che a un oggetto artistico. Cosa ne pensi? Grazie Roberto
Ho capito tutto quello che è di Ciccio pasticcio fatta con qualcosa di "pochi anni " fisicamente è un qualcosa di tuo ma ti resta solo la gloria. Come dici tu. I CD 10/20 anni massimo lasciali come il vino durano qualcosina di più ❤️
Ciao Roberto, bella riflessione, puntuale e ben fatta, che azzardo a riassumere così: L'opera dell'artista Cattelan corrisponde a una precisa intenzione ? Se si, la critica sa cogliere questa intenzione o la interpreta a modo suo? Sovrapponendo una propria idea all'ipotetica intenzione del Cattelan? Non si sa. Però se con un tratto di pennarello tracciamo un bell'ellisse attorno a queste proposizioni, a significare l'insieme, possiamo considerare tutto questo come un fenomeno. A quel punto tutto riprende senso. E il gesto artistico ritrova un fil-rouge con quella critica che a prima vista sembra un pò andare per i fatti suoi. Se non ricordo male la critica d'arte ha nei vari periodi storici, sempre avuto un sistema di valori di riferimento per stabilire non solo l'attualità, ma anche la qualità e la validità di un'opera. Oggi questo sistema di valori qual'é? Non c'é! La stessa arte non ha più un valore qualitativo, sebbene il valore monetario persista. Cosa ci dice tutto questo? Secondo me ci dice che Cattelan esprime molto bene il nostro tempo, irridendo il valore artistico. Ma la cosa davvero notevole é che irride anche l'arte concettuale. E la critica lo sostiene e lo valorizza, proprio sullo stesso piano, con interpretazioni un pò alla c***o come quella che hai citato su Michelangelo. Dove può essere detto tutto che tanto fa lo stesso. E in questa irrisione Cattelan é uno dei più bravi, se non il più bravo. La critica lo plaude, il mercato lo ricompensa. E' lo zeitgeist. Artista e critica continuano a fare il loro mestiere, come sempre.
Ha venduto l'idea, scritta nei dettagli, il documento firmato da Cattelan autentica l'opera, non importa chi la riproduce, l'idea è piu' importante dell'oggetto. Lui lo ha fatto per primo, chiunque appiccicasse qualsiasi oggetto al muro con un nastro adesivo copia Cattelan. La mediaticià nel mondo dell'arte di quest'opera potrà produrre merchandising. Chi ha acquistato l'opera potrebbe aver acquistato la riproduzione dell'opera in ogni sua trasposizione.
Roberto Mercadini, l'unico uomo in grado di prendere una "opera d'arte" insensata e fare un discorso/pensiero profondo, semplice ma soprattutto sensato.
Che piacere ascoltarla 🙂
Secondo me Cattelan per la sua opera si è ispirato al concetto di sedialità del maestro Fistalloni estrapolando la banana dal suo contesto abituale ed elevandola ad universale
ahahha.. per pochi 😂
Ahahaha
Per pochissimi
parla come magni ... le banane, in questo caso :-) eh eh
Ma va vista da lontano o da vicino?
Dipingere una banana è arte che finge di essere una banana, invece quella di cattelan è una banana che finge di essere arte.
mi piace molto questa tua definizione.
E l'altro artista mangiandola ha rotto il fingimento. Geni entrambi.
@@valval6468 il "fingimento".....
Vero
Ma chi siete voi per dire "questo può essere arte e questo no"?
la vera opera d'arte è:
1 comprare la banana
2 stare a digiuno 3 giorni e assicurarsi di aver cagato tutto
3 mangiare la banana
4 aspettare fino al momento in cui la banana verrà cagata mantenendo il digiuno
5 mettere in un barattolo trasparente la banana cagata
6 richiudere il barattolo contenente la merda di banana, con lo scotch usato per appendere la banana.
Il livello successivo è creare un'ecosistema di stercorari che porterà avanti ulteriormente il ciclo della banana, ma meglio parlarne nella prossima puntata :D
😂
Che merda
Ommiodio genialeeee!!!! Dovresti fare davvero un opera del genre
3 giorni per svuotare il colon completamente sono pochini, dovresti fare un idrocolon per essere sicuro 🤣
😆
Noi ci siamo contenuti omaggiando in questo modo: ruclips.net/video/mIRJGn2gn3Y/видео.html
e vabbè... se però intendiamo l’assoluto hegeliano, la frase su Michelangelo è perfetta. Direi di più ma sono in ritardo di ben tre millisecondi.
se Cattelan fosse stato un esordiente non avrebbe mai proposto un'opera del genere, anche questo è un problema dell'arte che permette certe opere solo a chi è già famoso...
Peró va ugualmente a creare arte 😅 Se veramente dovessimo stare dietro a tutti i causa-effetto allora neanche Michelangelo era un'artista perché ha avuto il padre che fin da piccolo lo ha fatto disegnare quando invece un altro bambino non ha avuto le stesse possibilità.
La banana di cattelan è arte perché è capace di fare questo : far parlare di sé.
Comunque, se non sbaglio, il mondo dell'arte è abbastanza aperto, dubito che se tu proponga qualcosa di originale ma che nessuna galleria accetti.
@@BioTheHuman e ci credo che va ugualmente a fare arte, tanto ormai la porta ce l'ha aperta... il problema è cominciare...
@@chiamamialex Eh, ma penso che le porte dell'arte siano abbastanza aperte no? Ad esempio se tu iniziassi a creare cose originali e iniziassi a pubblicarle, prima o poi, se sai come venderti e creare arte qualcuno ti contatta no?
Mai sentito parlare di merda d'artista? XD
@@BioTheHuman ma cosa c'entra? Gli artisti veri non hanno bisogno di vendersi, è proprio questo il problema. L'arte non è mercato
Saverio Raimondo
"A Miami Beach, in Florida, è stata esposta la nuova opera di Maurizio Cattelan, “Comedian”: una banana attaccata al muro con lo scotch. L'opera è stata immediatamente acquistata per 120mila dollari da un collezionista con gravi carenze di potassio.
Molti hanno criticato il valore attribuito alla banana di Cattelan, ma dobbiamo ricordarci che è un'opera d'arte, sintesi mirabile della fase che sta attraversando l'autore, nota agli studiosi come “periodo bollino blu”.
Ovviamente una simile quotazione per una banana ha sconvolto il mondo dell'arte ma anche quello dell'ortofrutta: stamattina alle 5.00 ai mercati generali gli scaricatori si atteggiavano da galleristi, e si aggiravano fra le cassette di broccoletti, cocomeri e zucchine con flute di champagne e tartine al caviale, parlando di trascendenza, critica radicale ai valori borghesi e maturità artistica nei cachi.
Per effetto dell'opera di Cattelan, le banane adesso sono rincarate del 100.000%, con ricadute su tutto il settore, fagiolini compresi. Non è certo la prima volta: ai tempi di Cézanne, mele e pere subirono un forte rincaro per effetto dell'impressionismo -chiamato così proprio per gli impressionanti rincari che le nature morte provocarono all'agroalimentare.
In realtà il mondo dell'arte è diviso, e s'interroga moltissimo sui 120mila euro di quotazione per la banana attaccata al muro di Cattelan: quel valore è dato dalla banana, dal muro o dallo scotch? Nel dubbio, oggi le cartolerie di tutto il mondo si sono dotate di sistemi di sicurezza pari a quelli delle gioiellerie; e se oggi un rotolo di scotch da Buffetti sta a 120mila euro, non vi dico il biadesivo! Adesso pare che Forbes abbia inserito nella classifica dei 100 uomini più ricchi del mondo i detentori di nastro adesivo per pacchi.
Comunque, nel week end un altro artista, David Datuna, è andato nella galleria dove era esposta la banana di Cattelan e se l'è mangiata! Questa performance, che Datuna ha intitolato “Artista affamato”, è ora quotata sul mercato 250mila euro; e il tizio che è scivolato sulla buccia di banana gettata a terra da Datuna ha un valore di 400mila euro ed è attualmente esposto al reparto di ortopedia dell'ospedale di Miami con una frattura multipla del femore.
Ma non è finita qui: perché Datuna non solo ha mangiato la banana di Cattelan, ma pare che ieri l'abbia anche digerita. Ed è di stamattina la notizia che David Datuna l'avrebbe anche... come dire... insomma, è stato accusato di aver plagiato la celebre Merda d'Artista di Piero Manzoni!
Come andrà a finire questa storia? Quoteranno anche i sanitari di Datuna? Metteranno all'asta il suo apparato digerente? La Chiquita si compra la Gioconda?
Fatto sta che oggi a Milano Maurizio Cattelan è stato avvistato all'Esselunga mentre acquistava un'insalata in busta e una colla stick. Prepariamoci ad un nuovo capolavoro! "
Bellissima, non so se definirla battuta, critica o recensione, magari tutte e tre, ma è UN'OPERA D'ARTE!!! trasuda intelligenza, genialità...non ho capito (sono di passaggio) se ne è l'autore, in ogni caso complimenti...
@@gianlucadm l'autore è Saverio Raimondo, eccellente stand up commedian
Grazie per avermi fatto ridere come poche volte nella mia vita, che sia tua o riportata non fa differenza, grazie comunque
Tu rendi interessante qualsiasi cosa. Anche quella banana semi marcia che tieni in mano. Sei tu una meravigliosa opera d'arte. Grazie
Finalmente qualcuno che parla dell'assurdità del non finito di Michelangelo, sono totalmente d'accordo.
Non ricordo la fonte, ma ho letto che l'idea dell'opera sia nata da una battuta durante una conversazione. Qualcuno, forse in critica alla distribuzione dei redditi e patrimoni, ha detto che "i ricchi non sanno neppure quanto costi una banana"; basti pensare a quando qualche anno fa Berlusconi fece un esempio di acquisti al banco ortofrutticolo del mercato e diede dei prezzi di esempio assurdamente alti, non essendo in grado di regolarsi.
Cattelan ha deciso cosí di assegnare l'etichetta di "opera d'arte" ad una ordinarissima banana proprio per mostrare quanto i ricchi sarebbero stati disposti a pagare.
Non sanno quanto costi una banana e mancano di rispetto all'arte interessandosi ai prezzi alti anziché alle opere; unendo le due cose, gli ha venduto una banana al prezzo di una casa.
Poi certo, quando avvengono certe (come il quadro distrutto da Banksy) il dubbio che fosse almeno in parte organizzato sin dall'inizio è piú che lecito, ma anche se fosse non cambierebbe il messaggio di aver venduto una banana al prezzo di una casa.
mi trovi abbastanza d'accordo: ridicolizzare quel sottoinsieme di ricchi che sia hanno perso (o mai avuto) la dimensione del denaro e dei prezzi delle cose più ordinare sia danno importanza solo al prezzo finale dell'opera e non all'opera stessa (con tutti i suoi significati) è .. quasi geniale :D
se però tutti i 120mila euro se li è intascati (com'è comprensibile che sia) e poi non li ha devoluti in grossa parte ad una causa nobile, tipo sensibilizzazione su temi importanti, cultura, ricerca scientifica (insomma, dare una "morte sicuramente degna" ai soldi, perchè potrebbe anche [legittimamente?] sperperarli) allora ... meh, "intento geniale finito in modo un po' male / banale"
Marco Ottina io direi più "intento geniale che gli ha fruttato, essendo spesso l'arte fruttuosa, e quindi niente, bene, buon per lui e ora chissà come spenderà i suoi soldi, spero si diverta; il loro utilizzo non cambierà il significato dell'opera"
Ridicolizzare i ricchi? Ma cosa ahaah
Magari è anche questa l'idea dell'opera, ma i ricchi usano l'arte solo per due scopi, riciclaggio di denaro e tagli alle tasse
È una battuta della serie “arrested developement”
Ma sono i ricchi a non avere la misura del denaro, o sono gli altri ad essere invidiosi delle cose che i ricchi possono permettersi?
Sempre magistrale il Robertone
Ufficialmente invitato al Cerbero
Ho appena scoperto il canale di Mercadini ed e' gia' uno dei miei preferiti!
Complimenti vivissimi per la competenza e la logica del ragionamento, uniti a un sarcasmo esilarante.
Bravissimo!
Facile attaccare una banana al muro, che ci provasse con un cocomero ! xD
Daniele silvestri si è fatto attaccare al muro con lo scotch per la sua copertina di "Scotch"
Lo stesso Cattelan nel '99 attaccò al muro sempre allo stesso modo ma con più nastro Massimo De Carlo (un gallerista), in un'opera d'arte chiamata "A perfect day".
il nastro americano può attaccare di tutto, la mia era ovviamente una battuta 😊
@@s4ns4v ..sì sì, era per dire che non è nuovo ad attaccare cose molto più grandi al muro.
😉
Vero, mi è capitato. Ero in ritardo per una mostra, non sapevo cosa fare e ho fatto una cosa a caso senza significato..
Una critica d'arte ha incominciato a inventare di tutto. Fantastico.
Svegliarsi la mattina e ascoltarti è un regalo meraviglioso. La bellezza della mente, del pensiero, del ragionamento e del porsi continuamente domande è tutto concentrato nel tuo essere un grande osservatore e narratore.
In sostanza, sei meglio del caffè Robby!!!!!
2:16 la banana passa magicamente da una mano all'altra. Mercadini è anche un mago
Gran uomo mai ascoltato nessuno con così tanto interesse!!
La performance artistica di Datuna è molto più significativa rispetto all'originale di Cattelan. Rappresenta un atto che pone fine alle illusioni e ci mostra che, anche se elevata ad opera d'arte, una banana resta sempre una banana. Nega il dualismo tra struttura e sovrastruttura riportando l'oggetto banana alla sua consistenza ontologica originaria.
(Questa ovviamente è un'interpretazione che ho appena inventato, senza sapere nulla di quello che passava per la testa al signor Datuna, magari aveva solo fame).
vuoi vedere che hai ragione?
Hai ragione in entrambi i casi
È un gesto simbolico, ma, SOPRATTUTTO, è uno spuntino molto buono... Che poi, il residuo dello scooch da pure un certo grip alla buccia
@@lennesimocanaleyoutube5697 Ma è proprio questo il punto, l'arte, puó creare così tanti spunti che è impossibile beccare quello "giusto". Diciamo anche che l'artistica spiega per filo e per segno il significato che voleva dare, ma se qualcun altro trova un altro significato, altrettanto valido, perché l'opera d'arte non puó contenere anche quello?
@@BioTheHuman hai pienamente ragione, e lo so anch'io, anche se il mio commento voleva essere solo una battuta :)
@@BioTheHuman La critica serve proprio per dire "ho ragione io" quando non si ha capito un cazzo
Best titolo ever
“Con 5 mila lire dal mio fruttivendolo compri un casco di banane di miglior qualità”. Garpez
Grande accetta ancora le lire!
Rolli é rimasto ancorato agli anni 90...
Ed inoltre, attaccate al casco, durano pure molto di più!
"Non vorrei fare un video troppo lungo"; potrei ascoltarti per ore :). Ogni opera è fine a se stessa, spesso senza alcun significato, ma se un qualsiasi uomo ne trae dei giovamenti, allora si, che l'arte acquista un qualsiasi motivo di esistere.
Grazie Roberto per la riflessione!
Questa voglia di trovare un significato alle opere d’arte, più di preciso di arte figurativa e scultorea, è uno dei motivi per cui oggi l’arte, con molte virgolette, è così insignificante. Il significato, il concetto che può, in certi casi, tramettere un opera non esalta né denigra la ‘bellezza artistica’ di un’opera. È infatti un vizio comune quello di scambiare il concetto, di ambito puramente filosofico, trasmesso dall’opera per arte; un vizio, in parte, comprensibile. Mi spiego, è molto più semplice, difronte a un’opera, che so, di Caravaggio, trovare simboli e definire così i suoi quadri “belli”, mentre è molto più difficile “vedere” ,attraverso un’analisi anche formale, la vera bellezza delle sue tele. È per questo che per esempio il quadro “la trahison des images” è geniale per il concetto che trasmette ma non ha rilevanza dal punto di vista artistico, un po’ come una vignetta satirica, l’immagine aiuta solamente a far comprendere il concetto, oppure è il concetto stesso, ma non è arte. Possiamo inoltre notare come la maggior parte dell’opere d’arte non vogliano trasmettere nessun concetto o idea particolare, un’alba, Monet, una figura femminile, Velazquez, un bue macellato, Rembrandt, ecc.. o comunque se qualcuno riesce a trovare un significato a queste opere, oltre a essere disperato, deve aver studiato troppa filosofia o forse deve essere disperato proprio per aver studiato troppa filosofia. Con questo voglio semplicemente dire che esistono dei paletti che dobbiamo mettere, l’arte non è filosofia e la filosofia non è arte.
Concludo dicendo che l’arte concettuale che va tanto di moda adesso non è altro che una sorta di ‘filosofia figurativa’.
Complimenti. Finalmente un serio commento su cos'è oggi il commercio dell'arte
Bellissima lezione sull'arte contemporanea, il senso dell'arte e la crisi della critica. Fantastico, forse il tuo miglior video di sempre.
L'arte in quanto linguaggio, è significante. I significati delle opere che si affermano come arte sono spesso molto maggiori di quelli pensati o voluti dagli artisti. Questo video e in generale tutto il dibattito su questa banana la rendono arte.
Hagrid+Harry Potter+Adrian Fartade= Roberto Mercadini
Dal mio punto di vista convivono il messaggio da parte dell'artista, il quale può scegliere di non rivelarlo, e l'interpretazione soggettiva. Secondo me è proprio questa la potenza e lo scopo dell'arte.
Comunque, non so voi, ma io quando cerco risposte mi ritrovo sempre su questo canale! grazie Roberto, continua ad illuminarci!
Io che sono artista ma non artista riconosciuto so quante ore e giorni si dedicano alla ricerca, che io riavvicinerei sempre più all’artigianato e slegherei sempre più al puro e sciatto concettuale disinsegnato fin dalle accademie, sappiate che per un emergente puro è una sofferenza infinita trovare solo luoghi sani per esporre i lavori e persone che seguano il lavoro in modo pulito per colpa di critici privi di qualsiasi scrupolo e conoscenza e per un apparato che , a compartimenti stagni , ingabbia da subito gli emergenti e li piega alle rigidissime regole della modaarte riempiendo i luoghi dell’arte di “cose” simili a queste “cose”. Buono il suo discorso e la ringrazio, se comunque mi venisse voglia di spendere una riflessione sull’azione e non opera di Cattelan mi chiederei : è una banana contro chi ? Saluti
volevo aggiungere una curiosità: nella stragrande maggioranza dei casi gli orologi denominati di lusso, che hanno un prezzo che varia dalle poche migliaia ad alcune centinaia di migliaia di euro sono orologi meccanici (per intenderci non hanno una pila, funzionano con un meccanismo a ingranaggi e una molla per immagazzinare energia). Gli orologi meccanici sono molto meno precisi degli orologi al quarzo (quelli che hanno una pila e un circuito). La precisione dei meccanici si misura in secondi persi al giorno, un'ottimo orologio meccanico perde ad esempio un secondo al giorno mentre la precisione degli orologi al quarzo si misura nei pochi secondi persi al mese (nell'ordine inferiore alla decina). dal punto di vista della precisione un orologio al quarzo cinese da 5 € è estremamente più preciso di un Patek philippe da 80.000€. Il loro costo elevatissimo non è dovuto neanche al loro contenuto di metalli preziosi, quelli rimarrebbero sulle cifre di poche migliaia, il valore bensì è dato dalla cura maniacale nelle rifiniture fatte a mano sul movimento dell'orologio a modo di decorazione artistica che richiede tal volta mesi di lavoro di alcuni dei mastri orologiai più esperti al mondo per un solo esemplare.
Abbiamo trovato un altro patito ;)
Non è proprio così. Patek.
@@BARBITURICI00 non argomentare troppo eh, ha ragione fedi, oltre alle complicazioni e all'ingegneria meccanica in generale gli orologi gi altissimo livello vengono a costare un sacco per le rifiniture fatte a mano e per le decorazioni del movimento e del dial
Un seguace di Duchamp andò al museo, prese la sua famosa "fontana" (un orinatoio rovesciato), ci pisciò dentro e la prese a martellate. Si giustificò dicendo che, una volta fatta la pipì dentro, la "fontana" aveva ripreso la sua funzione originale di orinatoio, e quindi essendo diventato un vecchio orinatoio vecchio di un secolo non aveva alcun valore e poteva essere preso a martellate. Geniale!
Adoro l'"istallazione" di Cattelan, è praticamente meta-arte. I discorsi dei detrattori e le domande dei critici sono, in un certo senso, la giustificazione dell'opera stessa, quando da queste si traggono domande: cos'è l'arte? Qual è il limite di fruibilità dell'arte? Cos'è importante in un opera: la durabilità? Il concetto? La valenza artistica?
...o il pedigree? Marylin Manson (che si ami o si detesti) durante un'intervista a latere di una sua mostra si chiedeva se le persone frequentassero la sua mostra perché la sua arte fosse bella o significativa...o perché era la "sua" mostra.
Rispondeva alla sua stessa domanda, non del tutto a torto, a mio avviso, che gli avventori fossero lì per "mangiarsi" l'artista, come se le opere avessero valore solo perché dentro di esse vi era un pezzo della celebrità; l'artista, la celebrità, nel mondo contemporaneo gli pareva essere divenuta la vera opera d'arte, mentre le opere sono solo simulacri la cui validità artistica procede per osmosi dall'artista stesso.
Arduo dargli torto a mio modesto parere.
Allora avevo ragione quando a scuola non capivo il senso del non finito michelangiolesco. Io pensavo di essere semplicemente stupido, che non capissi. Grazie mille Roberto, mi hai aperto gli occhi. Non so se questo fosse uno dei tuoi intenti, ma mi hai insegnato a non accettare ciecamente le nozioni che ci vengono insegnate. Bisogna mettere in dubbio, vagliare le nozioni con il nostro pensiero critico. Questo credo sia il cuore dell'apprendimento
Riguardo alla merda mi piace pubblicizzare una poesia di casarotti che ho letto diversi anni fa con un sorriso e che dopo mi ha lasciato perplesso, per me bellissima e fare una poesia così bella su un argomento così difficile.... È stupefacente
Comunque Roberto questo è stato uno dei video che più ha lasciato un segno dentro di me.
Dopo aver seguito il tuo ragionamento e trovandomi d'accordo, non sono più risciuto a guardare la critica dell'arte, ma anche in generale, con gli stessi occhi.
Ormai è quasi un odio ogni volta che leggo un' *opinione* di un critico che automaticamente diventa "analisi oggettiva dell'opera".
Il problema non è tanto che i critici facciano delle discussioni magari anche andando contro la volontà dell'artista o la realtà, dopotutto l'arte è bella anche perché è capace di andare oltre ciò che l'artista aveva in mente, ma il problema è che appunto, lo si dovrebbe fare con cognizione di star dicendo un'opinione e non insinuando di star dicendo una verità assoluta.
Anche prendendo il non-finito di Michelangelo, è un bellissimo concetto che come tu stessi dici ha ispirato anche altri artisti, ma siamo onesti e diciamolo che è un'interpretazione aggiuntiva, slegata dalla storicità e cronaca dell'opera e dell'artista.
La "non arte" di Cattelan è perfettamente in linea con i tempi che stiamo vivendo: il nulla...il vero capolavoro è che se ne continui a parlare.
Il fatto che se ne parli non vuol dire niente. Si parla tanto di ogni cosa fuori dall'ordinario. Anche degli studenti che hanno fatto la strage di Columbine se n'è parlato tanto. Attirare l'attenzione mediatica non è indice di aver fatto un buon lavoro.
La vera "opera d'arte" secondo me è proprio la situazione che ha creato attorno alla banana,con tutte le provocazioni che ha lanciato come la banana stessa, le interviste rilasciate, la motivazione che lo ha spinto a farlo, ecc...
Ha creato una situazione di sgomento che secondo me era il vero intento dell'artista e l'opera la chiamerei "l'artista moderno"
Piccolo appunto, l'ha detto Michaelangelo stesso:
"Non ha l'ottimo artista alcun concetto,
Che un marmo solo in se non circoscriva,
Con suo soverchio e solo a quello arriva,
La mano che ubbidisce all'intelletto."
Ciao Roberto.
Volevo condividere con te e con chi sta leggendo, alcune riflessioni che mi sono venute in mente, ascoltando le tue parole.
Vorrei partire dalla fine. La critica d'arte e più in generale chi parla d'arte, romanza le opere e il loro significato. Su questi, sono pienamente d'accordo, basta infatti, legere un libro scolastico di storia dell'arte, e ci si renderà conto che per la maggior parte del testo non si parla dell'opera.
Ma per quanto riguarda la lettura fatta dalla critica, riguardo l'opera di Cttelan e il significato che l'autore le ha attribuito, mi sento daccordo con quamto detto da questi ultimi.
Infatti Cattelan, dice di aver riprodotto la vera essenza della banana. Lo ha fatto davvero! Se confrontassimo quest opera con una natura morta di Caravaggio capiremmo che lui ha davvero mostrato la vera natura della banana, infatti la sua banana perisce, quella di Caravaggio, no. Facendo un'opera di arte concettuale, che ha un ampio significato. L'opera non sta nella banana, ne nello scotch, ma nel concetto.
La critica d'altro canto, ha dato un altro sognificato, ovvero che questa azione fosse una denuncia al mercato del arte. Quindi ci verrebbe da chiedere, quale parte dell'opera ci descriva queto concetto? La forma della banana? La direzione dello scotch nello spazio? Io penso che sia stato l'atto di mangiare la banana da parte del altro artista a far scrivere tali cose, e quel atto non può essere scisso dall'opera. Ora mi si potrebbe dire, che l'opera è stata mangiata? Quindi, quale opera? Come dicevo, l'opera è il concetto, che di fatto resta.
Ma cosa mi resta del concetto? Il certificato di autenticità.
L'uomo è la misura (mètron) di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono, e di quelle che non sono per ciò non sono.»
(Protagora, fr.1, in Platone, Teeteto, 152a)
Quindi per me questa banana attaccata al muro è Na chiavica.
Mentre I video di Roberto Mercadini sono opere d arte.
Sei un grande.
Mi intrometto aggiungendo che se qualcuno volesse approfondire un pò più la questione di come funziona il mercato dell'arte contemporanea, consiglio il libro di Donald Thompson "lo squalo da 12 milioni di dollari".
Sig. Mercadini, bella marroncina quella banana! Da quanto ce l' aveva attaccata al muro?
Forse era meglio "attaccarla" nel congelatore!
E cmq l'unico ragionamento sensato che abbia sentito in questi giorni.. Grazie😁
Secondo me i critici non sbagliano a spiegare l'opera tramite un proprio ragionamento ed è bello che ognuno la spieghi in modo differente ed è altrettanto bello l'idea che non ci sia una spiegazione logica di base proprio perché io penso che l'arte sia proprio questo : esprimere ciò che un opera ci comunica
Concordo a pieno con te sul valore che molte opere prendono solo perché un critico d'arte ha espresso un suo pensiero e un suo concetto, molto spesso senza neanche aver approfondito la vita dell'artista e del suo spirito cosa che appartiene solo all' artista, io come pittore non riesco a concepire questo stile artistico di puro concetto e senza effettivo manufatto artistico, io preferisco essere sempre il ragazzino che indica l'imperatore e dire che è nudo che essere la folla che applaude per il bel vestito che non esiste. Cit. fiaba "il vestito nuovo del imperatore"
grazie,tutto ciò è una cosa che dal basso della mia ignoranza ho sempre sostenuto, mi serviva una conferma
starei ore ad ascoltarti. Geniale
Cattelan non ha mai inventato nulla di nuovo anzi è secondo solo ad una macchina fotocopiatrice. ESEMPI di arte concettuale (lattuga, pozzanghere etc etc) sono state fatte negli anni sessanta. Grande provocatore, molto bravo nella comunicazione e come pubblicitario perché anche se non dice mai questo, bisogna dire che conosce sempre concetti e mezzi per far parlare dei suoi lavori. La sua fortuna è frutto di una bella macchina di persone tra cui il critico F. BONAMI E TUTTE quelle persone a cui ha rubato idee facendole sue.
Bellissimo intervento, davvero azzeccato (oltre che divertente). Unico appunto: il CD, essendo un dispositivo ottico, non si smagnetizza ;)
ma alla fine quest'opera , va vista da vicino o da lontano?
L’opera di Cattelan è equivalente al software: non vende l’opera fisica ma la licenza al suo uso.
libero di pensarla come vuoi, naturalmente, ma qui mercadini diceva l'esatto contrario: puoi comprare l'opera fisica ("la massa della banana" [cit.]), ma non puoi comprare il suo uso ("la funzione che l'opera d'arte dovrebbe svolgere" [cit.])
@@magomagu90 beh, Mercadini può dire quello che vuole ma di fatto l'acquirente dell'opera non compra la massa della banana in sé. Tanto che questa può essere sostituita quando marcisce, quindi se l'acquirente avesse comprat la massa della banana si tratterebbe di un'opera "a tempo" ma così non è. Quello che di fatto acquista è l'informazione che rende l'opera originale ed "approvata" dall'artista. Né più né meno che una licenza software. Si passa dall'opera materica alla sua licenza di utilizzo.
Video molto interessante, ma mi trovo in disaccordo con le analogie: effettivamente il paragone sussiste considerando la banana come opera d'arte (e dunque con il mancato fine di "soddisfare" il possessore) e l'orologio di alta precisione come orologio (il cui fine, misurare il tempo in modo estremamente preciso, non può essere goduto appieno dal possessore) e il carillon ad ultrasuoni (il cui fine, produrre suono, non può essere goduto affatto dal possessore). Tuttavia il paragone non sussiste affatto se modifichiamo le categorie di "utilità" con cui consideriamo gli ultimi due oggetti: l'orologio di alta precisione ed il carillon ad ultrasuoni possono essere frutto di una ingegneria talmente specializzata (il primo senza dubbio, sul secondo non so nulla) da poter essere considerati opere d'arte; considerati come tali, il loro fine è diverso dall'iniziale fine pratico (misurare il tempo, produrre suoni) e diventa il fine dell'arte, cioè procurare godimento al possessore come oggetti in sé. E questo fine è pienamente raggiunto, in quanto il possessore di un orologio ad alta precisione può farne vanto con i conoscenti, compiacersene e utilizzarlo come merce di scambio, esattamente le caratteristiche con cui hai definito un'opera d'arte. Dunque l'orologio ad alta precisione ed altri oggetti la cui funzione pratica è futile possono assumere la funzione di opera d'arte, ed in tale funzione il loro fine è pienamente raggiunto. La banana di Cattelan, invece, come hai evidenziato, fallisce tale fine e dunque non è un'opera d'arte.
Bravo Riccardo. Sono pienamente d'accordo con te!
Non sono d'accordo. Il fatto stesso di trovarsi in una fiera d'arte (e una importante, a cui partecipano solamente gallerie selezionate) e il fatto che l'opera sia stata "prodotta" da Cattelan, ovvero un artista riconosciuto, rende l'opera un'opera d'arte.
O almeno, così l'arte è riconosciuta nel sistema dell'arte contemporanea. È un gioco, non sempre trasparente, di status e di gerarchie.
La banana di Cattelan ha anch'essa la funzione di segnalare uno status, come l'orologio ad alta precisione. Ha anche un valore e può anche essere oggetto di scambio e di vendita. La differenza tra chi ha l'opera originale e chi un "falso fatto a casa" sta nella prova d'acquisto. Non è neanche un concetto nuovo: molta dell'arte concettuale, come alcune installazioni, non vivono nel materiale adoperato, nell'oggetto, ma appunto nell'idea. Comprando l'opera x riceverò il consenso dell'artista a usare quel concetto, seguendo i suoi dettami. E potrò perciò venderlo, potrò prestarlo a un museo e quant'altro.
L'orologio ad alta precisione, in realtà, non è effettivamente arte, ma alto artigianato. Non c'è nulla di oggettivo che separi questi due concetti, si dovrebbe tornare al basso medioevo e al Rinascimento, quando l'arte visiva, per esempio, ha assunto il ruolo di Arte, mentre la ceramica, ad esempio, è rimasta artigianato, ovvero arte con la a minuscola.
Una lettura interessante a riguardo è, per esempio, "Apollo e Vulcano" di Guerzoni, che analizza nei capitoli iniziali questa differenza, partendo dall'antica Grecia.
Anticipo un commento che potrebbe essere fatto: il museo che volesse esporre la banana di Cattelan dovrà chiedere il consenso (e pagare, se richiesto) al proprietario che ha acquistato l'opera. Non potrà farlo da sé.
Forse mi sono perso qualche dettaglio, ma se il fine dell'opera d'arte è procurare godimento al possessore, perfino un televisore lo è.
Ciao merca, vorrei scriverti un pensiero che centra poco con il contenuto e il discorso, bellissimo e molto interessante, di questo video, ma ci tenevo a parlartene. Io sono un appassionato di orologi, mi piace moltissimo indossarli o semplicemente ossservarli, passo giornate intere su internet ad ammirare orologi che raggiungono cifre esorbitanti che probabilmente non potrò mai raggiungere. Mi affascinano moltissimo, all'interno di un orologio una semplice molla riesce a dare vita a un complicatissimo sistema di ingranaggi con il solo fine di contare e quantificare lo scorrere del tempo. Molti orologi mi piacciono semplicemente per il loro aspetto esteriore, che comunque è frutto di un intenso lavoro di design evolutosi dopo anni di cambiamenti, altri perchè contengono una grande storia alle loro spalle. Alcuni marchi di orologi sono nati secoli fa ed è affascinante leggere e studiare la loro storia e la loro evoluzione, inoltre prima del piacere provocato dall'acquistare un orologio, nel momento in cui diventa tuo e sai che ora hai una responsabilità in più, si prova un uguale piacere nello studio e nella ricerca della storia e dell'evoluzione che lo riguardano, cercando le origini passate di quel singolo orologio e della casa che l'ha prodotto. Questi oggetti però, oltre a racchiudere un'immensa storia, sono frutto di un incredibile lavoro ingegneristico, molti appassionati come me lo sono proprio perchè si rendono conto del lavoro che c'è dietro e non dovrebbe stupirti, mi riferisco a quello che hai detto nel video, se orologi estremamente complicati o prescisi raggiungano cifre così elevate. Ovviamente sono d'accordo con te quando dici che queste caratteristiche non sono necessarie nella nostra vita quotidiana, ma se provi a guardare gli orologi come se fossero opere d'arte allora potresti notare che in fondo non sono diversi da quadri, sculture o da qualsiasi forma d'arte. Noi infatti acquistiamo e per quanto possibile siamo disposti anche a spedere grandi somme di denaro, per comprare qualcosa che alla fine non ci servirà a nulla, ma lo facciamo comunque perchè rimaniamo colpiti e affascinati dalla loro bellezza, da quello che possono trasmettere e da tutto l'impegno e la storia che sono nascosti dietro qualsiasi opera.
Infine capisco che l'orologio di lusso, il rolex in particolare, sia diventato simbolo di ricchezza, consumismo e lussuria, ma non cambia il fatto che molti di questi sono capolavori artistici e ingegneristici che hanno un proprio valore dovuto alla loro storia, alle loro complicazioni o anche semplicemente dovuto ai materiali pregiati utilizzati.
Detto questo io sono un tuo grande fun, ti stimo moltissimo e adoro i tuoi video, questo messaggio non voleva essere una critica ma voleva solo mostrarti un modo diverso di vedere questi fantastici oggetti che io adoro.
Ciao, al prossimo video
Ciao, mi sa che non hai ben capito il senso del video, per questo ti invito a guardarlo nuovamente senza pregiudizi.. Lui afferma che un orologio super costoso che perde solo di 1 ms é pressoché inutile, in quanto appunto non potremo mai farci caso o "utilizzarlo", non sta mettendo in dubbio la bellezza degli orologi...
Credo sia un problema trattato anche da Eco. Il punto potrebbe essere: l'opera d'arte va considerata solo all'interno del pensiero dell'artista creatore? Oppure l'opera può sfuggire dall'idea dell'artista stesso, e quindi venire assorbita dal ricevente suscitando idee ed emozioni che nulla avevano a che fare con l'idea originale? Io propendo per la seconda. E il tuo bel ragionamento sull'opera di Cattelan conferma la mia scelta. Argomento complesso ed inesauribile, ed è bello pensarci su!
“Il punto di contatto con l’assoluto” mi sa tanto come di vuoto come quando a messa senti: “che la gloria del signore sia con te”.
MA CHE VOR DI!!!!!!
Questi video, questi aneddoti, queste riflessioni sono la compagnia migliore anche quando alle 4:05 l'insonnia ormai scorre al posto del sangue 😂 Ed ecco la pace dei sensi!
Adoro il tuo modo di contestualizzare, che va oltre la vuota dialettica e da un senso logico, reale, UTILE al significato delle opere e alla *funzione* fisica degli oggetti.
Sono giovane e ho ancora molte cose da imparare, per cui mi pongo una domanda banale: l'opera e l'arte, nella loro funzione umana ed emozionale, sono utili all'artista o all'osservatore? Grazie.
P.S. può essere che, dato il nome, voleva trollare tutti?
Sarebbe comunque un bello spunto riflessigo, che sia intenzionale o meno.
Aaaaa!
Adesso ho capito il senso di qull'opera.
Grazie della spiegazione...
🤣🤣🤣
Per me sei un grande.
Ma bisognerebbe chiederlo all'autore....
😘😘
Sarà che non sono una persona che si interessa a queste opere "artistiche", ma paragonare un orologio che è stato creato con la migliore tecnologia, ovvero con un vero lavoro alle spalle, che comunque oltre ad avere una sua bellezza a parer mio molto superiore a certi quadri famosi, ha anche una sua utilità, con una banana non ha alcun senso, esattamente come cercare delle spiegazioni trascendentali e totalmente astratte. Le uniche spiegazioni sono principalmente due, o aveva finito i soldi, oppure essendo uscito di scena per 15 anni aveva necessità di far parlare di sé. Ovviamente tutto questo è soggettivo.
Per me, e specifico per me, Cattelan voleva creare volontariamente questo sdegno, l'opera d'arte non è la banana in se ma il furore mediatico che questa banana ha causato, in stile "episodio 1 di black mirror"
Ciao roberto, stessa cosa per checco zalone...la sua nuova canzone evidenza che c'è un problema riguardo ai giornalisti soprattutto per quelli politicamente schierati
Secondo me più che un artista è un genio.è riuscito a fare una delle cose più geniali mai fatte!solo a un genio può venire in mente una cose simile!e se davvero ha venduto la sua opera che poi ti devi fare da solo in casa beh.tanto di cappello.se Totò potesse sapere una cosa simile ci farebbe un film e dopo la vendita della fontana di Trevi sarebbe la ciliegina sulla torta!😂😂😂😂😂
NON SI SA!!!! Mi hai fatto ridere. Grazie.
"...NON SI SA'!!!!!" ahahhahahaa Grande Roberto, son morto!!!! :D
In questi casi è difficile conoscere davvero la verità, alcuni hanno scritto che l'acquisto più che la banana e il nastro adesivo, riguarda un attestato di proprietà dell'opera firmata da Cattelan.
Per quanto riguarda i critici spesso sono artefici, cioè collaborano con gli artisti e aiutano a tessere significati che inizialmente l'artista non aveva nemmeno pensato.
L'artista produce, il critico vede e dice "questa mi sembra proprio una bella disamina sulla caducità dei passeri in inverno"
Adoro ascoltarti, sei bravissimo!
Quanto cazzo sei intelligente. Certe tue metafore mi danno ispirazione
Tu sei un genio! Ti voglio come ministro dell'istruzione.
Probabilmente volente o nolente cattellan ha realizzato " un opera " che farà parlare di lui anche tra tanti anni (anche se nessuno avrà la possibilità di mercantizzarla 😱)
Il punto di vista é fondamentale 🤷♂️
Trent’anni dopo aver appeso il cartello «Torno subito», Cattelan ha appeso una banana alla parete col nastro adesivo.
Ma una banana fatta di banana e con la forma di una banana, è un bananoide?
Sciocchezze a parte, una piaga che la storia e la critica d'arte si portano dietro è la supposta infallibilità di alcune voci. Se il critico tal dei tali o lo storico xyz hanno detto qualcosa servono poi anni di studi e miriadi di pubblicazioni per rimettere la materia in carreggiata (mi viene in mente il classico Argan e l'eliminazione volontaria e del tutto arbitraria dell'esperienza del gruppo Cobra nel panorama internazionale). Ci dimentichiamo sempre che anche la più vasta delle competenze alla fine raccoglie poco più che un'interpretazione e proprio per questo nessuna posizione è inattaccabile.
L’arte ha perso la bellezza. Leggevo l’estetica di Gentile l’altro giorno e confrontandola all’arte che si crea oggi mi è preso male. Penso che vada bene tutto, gli artisti sono liberi di fare quel che vogliono. Vanno bene tutte le proteste del mondo, tutti i concetti, tutte le provocazioni, ma se non c’è bellezza, se non c’è emozione, se non c’è stupore, ma che arte è? Chiamiamola anche arte, chiamiamola capolavoro, ma se sono questi i capolavori della nostra epoca vogliamo passare alla storia con questi?
Quanto ai critici che vanno a cercare il senso delle banane, vorrei ricordare i critici di qualche tempo andato, che nell’arte cercavano Dio, l’amore, l’umanità, la morte, la gioia, il Paradiso e tutte le cose più sublimi, cioè più artistiche. Si chiedano se non è colpa anche loro se oggi si trovano di fronte a una banana, come delle scimmie.
La spiegazione di Mercadini è profonda e sensata, ma l'unico fatto certo è che ieri di Cattelan non parlava nessuno. Oggi ne parlano tutti.
Condivido il pensiero sulla critica dell'arte e mi sento di ampliarlo anche alla critica letteraria, specie riguardo le poesie. Al liceo vorrebbero far passare l'idea che da ogni poesia si dovrebbe dedurre l'intera biografia del suo autore.
Il fatto è che ti vendono il certificato di autenticità, è così che puoi dimostrare che tu comunque sei il compratore originario nonostante tu l' abbia poi dovuta sostituire seguendo le indicazioni dell' artista.
Ok. Ma allora quello che si vende e si compra, in realtà, non è l'opera; è il certificato di autenticità.
Il certificato certifica che quella che tengo in casa è la "vera" banana di Cattelan. Mentre non lo è.
Se il comune di Firenze mi vendesse una copia del David di Michelangelo corredata da un certificato di autenticità, sarei il proprietario del "vero" David di Michelangelo? O sarei il possessore di una copia del David e di un certificato di autenticità inautentico e mendace?
@@RobertoMercadini Esattamente, sta proprio qui il l'assurdità. Insomma, una persona che la compra può solamente vantarsi di essere l' originario compratore, nulla di più. Ma si vede che all' acquirente bastava questo per potersi sentire soddisfatto.
Inoltre il comune di Firenze non è l' artista quindi non ha l' autorità di dirti che il certificato ha valore. Invece il certificato di questa banana è autorevole perché dato dall' artista secondo il suo volere
@@luciabombieri688 Hai ragione! Compra il fatto stesso di essere l'acquirente! Cioè, compra il diritto di poter dire di aver comprato! Vale a dire: compra il fatto stesso di comprare!
@@RobertoMercadini Esattamente! Non l' avrei saputo dire meglio!
È interessante notare che il verbo latino "invenio" traduce il nostro "venire a conoscere", "reperire". Io credo che esista una relazione profonda e molto sottile tra l'inventare e il reperire. Se il senso di un'opera d'arte fosse qualcosa di dato, un elemento immutabile presente nell'opera e si trattasse semplicemente di portarlo alla luce, l'arte perderebbe molto del carattere che le è proprio. Anche nel caso dell'arte cosiddetta "concettuale", il concetto che essa dovrebbe manifestare credo sia sempre ulteriormente interpretabile. Qual è il confine tra fatto e interpretazione? Esiste un simile confine? Se il confine non esiste, l'opera d'arte non si presa a interpretazioni più vere o più false. Credo che nell'arte ciascuno dovrebbe "trovare" qualcosa che si accordi con la propria sensibilità. Questo trovare è un'invenzione. Così l'arte diviene realmente il riflesso della nostra anima.
Ciao Roberto,
Sul consumismo e sul prezzo dell’orologio : l’arte e il Patek sono associabili a simboli di status sociali . Hai indovinato parlando dell’invidia indotta negli altri, è tutto lì. Non è il millisecondo che importa ma il millieuro che hai speso perché ti rende automaticamente una élite (ti consiglio il pezzo di Revolver di Guy Ritchie che dice “scimmie avvolte in bei vestiti”).
Sull’arte : ormai è scontato saper disegnare ed operare “ a regola d’arte” cosa fare dunque? Shockare, shockare ad ogni costo anche a costo di dare un costo ad una cosa che non ha costo. Andy Warhol lo predisse : bastano 15 minuti in quest’epoca. Achille oggi non potrebbe esistere, perché lui per una vita breve ha barattato la gloria immortale mentre oggi barattiamo una gloria breve per una vita immortale.
Sempre divertente e maledettamente interessante
BELLISSIMO VIDEO, bravo Mercadini
visto a 1,5 x è semplicemente esilarante!!! :D la banana come il suo autore, sono una cagata pazzesca!
Sta bene la messa di Notre Dame come sottofondo di questo video. :) Interessante! Anche quello che dici, che ascolto sempre con divertimento e interesse
Morale , La Vita è una eterna incompiuta
se chiudete gli occhi ogni tanto vi sembrera' di sentire la voce del tizio che imita cetto laqualunque.
Bellissime riflessioni, io stesso ho ragionato molto proprio su questo argomento e quindi sono molto contento di condividere con te gli stessi pensieri. Pensa che il non finito michelangiolesco me lo hanno fatto studiare a scuola!
Il problema dei critici può anche essere allargato a comprendere il cinema e la letteratura. Il problema è sopratutto quest'ultima, dove un ex liceale come me ha dovuto studiare tantissime frasi come quella del punto di contatto con l'assoluto, completamente inventate dai critici, di cui è impossibile dimostrare che rispecchiassero l'autore.
Per quanto riguarda l'arte moderna credo che sia inutilmente difficile da comprendere e spesso mira alla stranezza fine a sé stessa.
A me vengono in mente due frasi di L'Avvelenata di Guccini
1- Tanto ci sarà sempre lo sapete, un musico fallito, un pio, un teorete, un Bartoncelli o un prete a sparare cazzate
2- Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia.
Sulla critica concordo, c'è una deformazione sostanziale nel criticare l'arte, andando a cercare insulsi teoremi sul suo significato, ma diciamoci la verità, se guardi la Pietà di Michelangelo, pensi che sia una figata infinita perché È una figata infinita. Una banana appesa al muro, potrà avere tutti i significati di sto mondo, ma rimane una banana attaccata al muro.
L'arte non ha scopi, non deve insegnare niente, non deve avere un significato, deve essere bella, se poi la usi anche per esprimere un'idea, un'emozione, un concetto tanto meglio, ma non è quella l'essenza stessa dell'arte. Se l'arte la devi spiegare perché possa piacere o avere un senso, allora non è arte, la bellezza non la devi spiegare.
Cattelan ha raggiunto il suo obbiettivo, far parlare di sé
La banana si può imbalsamare. (Gran bel canale)
Mi stavo domandando se l'opera Comedian in sè sia legalmente difendibile dal diritto d'autore. Certamente la galleria emetterebbe un certificato di vendita, ed il proprietario potrebbe attestare il passaggio di proprietà. Ma l'opera ha in sè i criteri che la legge italiana prevede per dare tutela al diritto d'autore? In questo caso non ne sono sicuro. Ciò non toglie è che l'opera d'arte Comedian, in sè esista, e conservi la medesima provocatorietà della non-pipa di Magritte. Magritte circa la sua non-pipa affermava "chi potrebbe pretendere che l'immagine di una pipa sia una pipa?" e similmente ma all'inverso, chi potrebbe mai pensare che una banana appesa al muro di una fiera d'arte milionaria sia una banana? Quella non era una banana, e lo dimostra il fatto che un secondo artista, Datuna, la abbia riutilizzata per una propria performance, e che tu ne faccia un video a riguardo. Di nessuna banana ci si occupa tanto, a dimostrazione che quella che stava sul muro a Miami non era una banana, o meglio era una banana trasmutata dal gesto dell'artista. Nello stesso modo in cui la pittura ad olio, materia comune, acquistabile in ogni negozio di belle arti, viene riarrangiata sulla tela dall'artista. Così come il tuo amico acquista la banana e lo scotch e pensa di farsi Comedian da solo, allo stesso modo io posso provare a replicare un'opera d'arte di Mirò, Picasso, Velazquez o Carpaccio, ma aldilà della mia abilità a mimare l'opera altrui, sta di fatto che la mia copia non sarà mai quell'opera a cui mi ispiro. Perchè di fatto, lo scopo di un'opera d'arte non è mai quello di essere appesa ad un muro per dire "che bello" o per fare invidia all'amico, ma è da sempre quello di destare la meraviglia di chi decide volentieri di lasciarsi ingannare da un'immagine illusoria, per riflettere sulla creazione, sulla mimesi o meno da parte dell'artista, e sull'umanità stessa che osa, contro ogni speranza, ricercare un senso nella propria stessa opera.
Ciao!
La volontà dell'artista è TOTALMENTE slegata dall'opera in sé una volta che essa è compiuta.
pongo una domanda: sarebbe più giusto definire la banana di Cattelan "opera d'arte" o "performance artistica"?
sempre che vi siano delle differenze tra le due cose.
Credo non ci sia differenza perchè "opera" è usato anche come "attività" o "azione" (tipo "un'opera di bene"). Inoltre la definizione di opera d'arte è "una creazione artistica".
Tutto questo trip per colpa di una banana. Magnifico ahahah
Mi ha parlato tantissimo il fatto che tu abbia nominato il concetto di "durata" che partendo da Bergson sto cercando di interiorizzare nel modo più coerente con quello che sono, una danzatrice e coreografa.
Il tuo video mi ha fatto riflettere proprio sul concetto di durata in relazione a quello di opera d'arte: genericamente l'arte figurativa crea dei veri e propri prodotti, oggetti che si possono comprare e conservare per sempre. Il gesto di Cattelan mi sembra più simile al concetto dell'arte Performativa, l'arte d'azione, dove l'opera d'arte si svolge e muore in un tempo e in un luogo ben preciso. Quando il danzatore abbandona il palcoscenico, l'opera d'arte non esiste più e nonostante si sia pagato il biglietto non si può portare l'opera a casa. La banana di Cattelan ha una durata di tempo maggiore di una performance (al posto di un'ora potrebbe durare qualche giorno) ma è molto più simile a un evento per formativo che a un oggetto artistico.
Cosa ne pensi?
Grazie Roberto
In questo tuo video svisceri il senso della pubblicità. Grazie
Ho capito tutto quello che è di Ciccio pasticcio fatta con qualcosa di "pochi anni " fisicamente è un qualcosa di tuo ma ti resta solo la gloria. Come dici tu. I CD 10/20 anni massimo lasciali come il vino durano qualcosina di più ❤️
Ciao Roberto, bella riflessione, puntuale e ben fatta, che azzardo a riassumere così: L'opera dell'artista Cattelan corrisponde a una precisa intenzione ? Se si, la critica sa cogliere questa intenzione o la interpreta a modo suo? Sovrapponendo una propria idea all'ipotetica intenzione del Cattelan? Non si sa.
Però se con un tratto di pennarello tracciamo un bell'ellisse attorno a queste proposizioni, a significare l'insieme, possiamo considerare tutto questo come un fenomeno. A quel punto tutto riprende senso. E il gesto artistico ritrova un fil-rouge con quella critica che a prima vista sembra un pò andare per i fatti suoi.
Se non ricordo male la critica d'arte ha nei vari periodi storici, sempre avuto un sistema di valori di riferimento per stabilire non solo l'attualità, ma anche la qualità e la validità di un'opera. Oggi questo sistema di valori qual'é? Non c'é! La stessa arte non ha più un valore qualitativo, sebbene il valore monetario persista. Cosa ci dice tutto questo? Secondo me ci dice che Cattelan esprime molto bene il nostro tempo, irridendo il valore artistico. Ma la cosa davvero notevole é che irride anche l'arte concettuale. E la critica lo sostiene e lo valorizza, proprio sullo stesso piano, con interpretazioni un pò alla c***o come quella che hai citato su Michelangelo. Dove può essere detto tutto che tanto fa lo stesso. E in questa irrisione Cattelan é uno dei più bravi, se non il più bravo. La critica lo plaude, il mercato lo ricompensa. E' lo zeitgeist. Artista e critica continuano a fare il loro mestiere, come sempre.
Ha venduto l'idea, scritta nei dettagli, il documento firmato da Cattelan autentica l'opera, non importa chi la riproduce, l'idea è piu' importante dell'oggetto. Lui lo ha fatto per primo, chiunque appiccicasse qualsiasi oggetto al muro con un nastro adesivo copia Cattelan. La mediaticià nel mondo dell'arte di quest'opera potrà produrre merchandising. Chi ha acquistato l'opera potrebbe aver acquistato la riproduzione dell'opera in ogni sua trasposizione.
Più che arte, lo definirei intrattenimento....
Sei un mito!! Da sempre ho avuto il tuo stesso pensiero riguardo Michelangelo, sin da quando me ma parlavano i professori al liceo artistico.
@Roberto Mercadini Sono quasi sicuro che un CD non puo' smagnetizzarsi, un CD è inciso, si degrada lo strato di metallo inciso dal laser
Ciao Roberto, sei troppa roba! faresti un monologo sul senso della vita?