Bellissimo racconto, mi hai fatto tornare bambino quando mio nonno lo faceva in campagna ed ogni giorno c'erano i fondi di bottiglia da finire (scusa per provare sempre), al posto della ciuccia di latte c'erano quelle ed impazzivo letteralmente.... Ovviamente zona Spinea nel Veneziano.... Ricorderò per sempre mio nonno e quei bei momenti trascorsi da bambino. Grazie per avermi portato indietro nel tempo tra emozioni e malinconia. Grazie ❤🍷
Da ragazzo , nei primi anni ottanta e per tutto il decennio seguendo nella bassa bresciana si beveva Clinto nei “ licinsí” ricordo che la scodella di Clinto più un panino con il salame nostrano Costa poche centinaia di lire… quando ne ho bevuto ! Grande Maurizio mi hai sbloccato dei ricordi di 40 anni fa….Grazie!
Dalle mie parti, zona colli euganei, mio nonno produceva ad uso proprio clinton che qui si chiama crinton e moscato. Ricordo le macchie sulle tovaglie ed anche il gusto che allora già da giovincelli il vino si assaggiava: ricordo pure che con i risciacqui delle botti si faceva il " vin piccolo " che si beveva fresco d'estate
Bellissimo video! Noi della bassa veronese lo chiamavamo "crinto" con la R e di esso si diceva che "con un bicier te magni e te bei" (con un bicchiere mangi e bevi) per sottolineare la densità del vino. Un mattone praticamente, molto alcolico e con macchie impossibile da pulire
Ricordo e conosco bene il Clinto , ma direi + il Bacò, mio zio ne aveva un vigneto nella vecchia casa di campagna..per me un vino da gustare e senz'altro come dice lei ..il gusto del proibito . Ma devo riconoscere che oggi ho appreso due notizie , che anche il Bacò era proibito , pensavo il contrario , inoltre non conoscevo la formulazione del perchè era proibito. Proibito per legge , si immagini che da piccolo l'idea che circolava era che c'erano troppi tannini, invece era il metanolo. Può immaginare il grado di conoscenza della chimica del vino , parlo comunque di 40/50 anni fà . Dimenticavo...... complimenti per il video , lei sà comunicare molto ma molto bene ...in gergo penso si usi dire che ..buca il video...👏👏👏👏
Che ricordi! Noi lo bevevamo a scodelle (perfetta la tua descrizione degli aloni violacei) in una vecchia osteria di Capriano del Colle! Non so perché, ma ora come ora ricordo abbondante dissenteria post serata 🤣🤣🤣 Ottimo lavoro, come sempre.
sono andato anc'io a capriano d.c. negli anni 70 c'erano un sacco di bettole dove si beveva il clinto rigorosamente in scodelle,Qual cuno ne produce ancora e se si hanno conoscenze lo puoi comprare.Ma attenti al cag.........tto
Ancor più del gusto del vino io ho memoria e nostalgia del profumo che si sentiva in vigna in estate durante la maturazione , in particolare quì da noi in provincia di Padova la più profumata era l'uva " Frambola "
Ho guardato qualche video della Confraternita e devo dire che trovo affascinante il loro attaccamento non solo a questo fermentato, ma anche alla cultura contadina e alla storia in cui è nato e si è diffuso. È molto interessante, mi piacerebbe assaggiarne uno fatto secondo le tecniche più moderne di vinificazione, per apprezzarne le differenze rispetto al vino che conosco. Trovo anche un po' sciocco che non si possa più produrre per vendere, basterebbe vietare di chiamarlo "vino" e di metterlo nei medesimi scaffali in cui si mette il vino, magari chiamandolo semplicemente "Clinto" o "Fragolino"; non penso che questo danneggerebbe la produzione di vino.
Il Clinto conservato bene a maggio poteva arrivare ma dopo diventava imbevibile. Come dicevi tu, con le tecniche moderne potrebbe essere affinato e magari reso commerciabile.
Concordo ma hai buttato due diamanti hai porci li quello c era e andava bene avercene ...il durello poco conosciuto potrebbe rendere come il recioto non e mai stato preso in considerazione
Seppur la sera ti scolavi una bottiglia di Clinto la mattina sucessiva eri vispo come un cardellino........altro che hangover! L' unica "chimica" dei tempi recenti era un po' di verderame.
Qua da me colli nord orientali del Friuli, Bacò e Americano sono tuttora molto diffusi, ricordo che quando ero piccolo il vino fatto con uva Bacò era praticamente la norma ai pasti 😋 Il Clinto invece era più diffuso nelle zone del collio goriziano/triestino
Bei ricordi della naja in quel di Belluno e di Pontebba quando, in libera uscita, si andava nelle osterie e si ordinava "un metro de ombre" alla volta 💕💕. Grazie Maurizio!!!!!
Grazie a conoscenze famigliari ho potuto in passato, ma anche tuttora, gustare questo vino che personalmente ho sempre apprezzato per il suo gusto particolare. Tra le bufale che circolavano per vietarne l'uso c'era quella che fosse altamente cancerogeno, se così fosse sarei morto da tempo. Altra storia è quella della sua limitata conservazione nel tempo, ma non è mai stato un problema, difficilmente arrivava alla vendemmia successiva, si finiva sempre prima...
Da noi ci sono molti che apprezzano ancora il sapore del fragola (Isabella), ovviamente proibito. Nei vini di casa usano aggiungere qualche grappolo di fragola, che bastano a dare quel tocco di sapore ricercato.
Io son originaria della zona di Valdagno, oramai mio padre ne ha solo una pianta. Vivo dall' altra parte della penisola ma questo video mi ha sbloccato un sacco di ricordi
@@acires9960Ma infatti. Il Clinto e il Clinton son ricordi, e tutti noi più o meno boomer lo leghiamo ai papà e ai nonni. Va peraltro detto che all'epoca, dalle nostre parti si faceva vino buttando dentro di tutto, con dei risultati che spesso erano imbevibili (e raramente erano anche buoni, ma molto raramente), però venivano bevuti perché quello c'era. Però anche da noi, e mi riferisco specificamente alla zona di Breganze, a me vicina, la qualità anche di prodotti basici si è alzata tantissimo, negli ultimi vent'anni, e per fortuna. Per cui personalmente ritengo che quel vino resti nella memoria, perché le ultime esperienze non sono state proprio esaltanti (e ti prego di apprezzare il mio basso profilo).
In Friuli c'erano tutti baco' Clinto, clinton ,fragola bianco fragola rosso ,pure il madeira,un ibrido americano ,tutti buoni ma estremamente semplici e non longevi😂😂 ma hanno portato la salvezza delle nostre viti
Qui in Brasile è ancora molto diffuso il vino da uva labrusca, ed è legalmente in vendita. In etichetta deve riportare la scritta "Vinho de mesa" che si contrappone alla scritta "Vinho Fino" che indica il vino fatto con Vite Vinifera. Questo si deve al fatto che i produttori di uva, concentrati nello stato del Rio Grande del Sud e discendenti di italiani, sono ancora oggi quasi tutti produttori familiari, e preferiscono produrre vite americana (che anche se costa la metà, rende 4 volte di più in peso) che passare all'uva vinifera che a loro renderebbe la metà. Chi guadagnerebbe dal passaggio a un vino migliore sarebbe infatti la casa vinicola, e non il produttore di uva; questo porta ad una scarsità di uva vinifera che alza molto il prezzo dei vini brasiliani di qualità...
Mi ricordo mio nonno che produceva anche il Clinton. Non so cosa darei per poterne bere ancora. Ormai non si trova più. La qualità e’ bassa. Ma il profumo e’ inebriante.
Albert Seibel è stato un Agronomo (1844-1936). Ha realizzato incroci ibridi di uve da vino europee con uve autoctone del Nord America. I suoi incroci sono conosciuti come uva Seibel, appunto. Vitigni molto resistenti che, come dici tu, non avevano bisogno di trattamenti. 🍷PROSIT!
in alcuni supermercati, si vedono spesso bottiglie di un un non meglio identificato "fragolino" forse parente lontano, scrauso ed illegittimo del clinto ....
È una porcheria fatta a base di aromi di fragola e vino di dubbia qualità. Già metterlo nello stesso scaffale dei vini dovrebbe essere illegale. Se vai a leggere sul retro di quei troiai c’è sempre scritto BEVANDA A BASE DI VINO.
Secondo me l'errore che si sta facendo con i vini "proibiti" è proprio quellodi considerarli a tutti gli effetti "vino". Fin che li si considera "vino" saranno sempre messi a confronto con gli altri vini, rispetto ai quali non si conservano bene, sono più sbilanciati, hanno il famoso gusto foxy. Ma chi ha assaggiato il clinto sa che il clinto e tutto il resto dei vini sono due cose totalmente diverse. E questo perché vengono da due frutti totalmente diversi. Il vino da Vitis vinifera, il Clinto da un ibrido tra Vitis labrusca e Vitis riparia. Sarebbe come mettere a confronto una ciliegia ed una susina, o una melanzana ed una patata! Inoltre, se non c'è una netta distinzione, non si può nemmeno evitare che l'uva di clinto venga mescolata al resto delle uve di altri vini (che è proprio uno dei motivi per cui è proibito). Quindi, secondo me, per valorizzarlo e renderlo finalmente legale, bisogna distinguerlo dal resto dei vini. Mettergli una denominazione tutta sua che non vada a richiamare la parola "vino"
Nei vecchi libri di Luigi Veronelli, il clinto viene menzionato, dicendo che sebbene non avesse diritto, e diventato parte della tradizione... Segnalo che a Miega in provincia di Verona fanno la sagra del clinto ( crinto) da una ventina di anni
Non sono un esperto, ma non sono astemio... mi da del blasfemo se dico che preferisco un nebbiolo di 2 anni a qualunque barolo barbaresco o per cambiare genere un brunello di Montalcino cordiali saluti
@@SensiInMovimento no non esistono teorie: si dice così, punto. Come si dice favarón, benettón, coín… si accenta l’ultima sillaba e si pronuncia la o chiusa. Mi so venexian e abito in provincia di Treviso ma ti assicuro che pur con tutte le varianti dialettali in Veneto si pronuncia così: clintón oppure grintón ma anche clínto. Poi ci sono anche i gondolieri che per darsi delle arie dicono Cartiz invece di Cartizze che essendo una località italiana si pronuncia come si scrive (o in dialetto Cartisse) quindi magari dicono clínton come il presidente americano (a proposito lo sai che quando fu eletto gli spedirono una cassa di vino? Non sapevano della storia dell’uva americana) ma sbagliando essendo un “vino da contadini” che gli hanno dato loro il nome. Comunque il clintón non è granché, nemmeno il fragolino, anzi …
@@lucasFa mio zio lo produceva (anni 70/80) a Mirano e lo chiamava Clinto, con accento sulla i. E chissà...😉 Comunque concordo sulla assoluta modestia E talvolta sgradevolezza di questi vini 😉
@@SensiInMovimento ripeto: clinto, senza n, oppure clintón ma mai clínton In veneto se finisce con n si accentua l’ultima sillaba: si dice benettón non bénetton
Tra i vini desiderati c'e' lo Champagne. La societa' Didier Chopin ( come il compositore ) ha consegnato a novembre ai suoi clienti 1,5 ( circa ) milioni di bottiglie di Champagne elaborati con i seguenti elementi: Vino bianco fermo, spagnolo, senza nome, prezzo 80 cts/l + gas carbonico. il composto cosi' ottenuto dal compositore Chopin, è stato venduto praticamente tutto in supermercato, naturalmente a varie centrali acquisto. Le etichette e il descrittivo del capitolato erano in ordine come pure la capsula metallica numerata che si trova sotto la gabbietta che tiene il tappo. La piu' celebre sommelier ( o sommeliere ) francese, interpellata, ha assaggiato e ha definito il vino '' Con un forte retrogusto di acqua dove si sciaqua lo straccio del pavimento ''. Ora, mi domando con cosa facciano i corsi da sommelier in Francia. Nel frattempo il nucleo antisofisticazioni sta suonando Chopin. Fosse successo da noi, sarebbe venuto giu' il mondo e le opposizioni avrebbero chiesto le dimissioni del ministro dell'agricoltura e quelle del presidente del consiglio colpevole di non averle chieste lei.
@@SensiInMovimento Gilbert et Gaillard sono una societa' di assaggio che organizza concorsi di vino. Assaggiano ciraca 7400 vini all'anno e organizzano un sacco di concorsi, attribuiscono 3 medaglie con significativi encomi. Le bottigle cosi' premiate hanno diritto a fregiarsene applicandone la menzione e il grado di premio, medaglia d'oro, primo premio, eccetera. Un tizio di Bordeaux, un buontempone iconoclasta che pero' produce un buon vino, che pero' non partecipa abitualmente a questi concoesi, compra un litro di Corbieres, 1,90 euro a supermercato, e un bianco spagnolo a 3,50. Travasa in bottiglie sue e le fornisce ai sommelliers di Gilbert e Gaillard. Costoro fiutano l'affare, ma gli promettono un titorno di vendite del 25% in piu' in supermercato e presso i distributori garantito, se diventera' cliente ( cioè se partecipera' con piu vini a piu' concorsi PAGANDO ). Vedremo, dice il vigneron. Beh, il Corbiere diventa medaglia d'oro dei rossi e il bianco fermo spagnolo medaglia d'oro dei bianchi. L'affare si ingrossa, come diceva una mia amica e il tutto finisce alla tele, con sputtanamente generale della premiata maison Gilbert et Gallard. Vini di qualita'? E voila!
Bellissimo racconto, mi hai fatto tornare bambino quando mio nonno lo faceva in campagna ed ogni giorno c'erano i fondi di bottiglia da finire (scusa per provare sempre), al posto della ciuccia di latte c'erano quelle ed impazzivo letteralmente.... Ovviamente zona Spinea nel Veneziano.... Ricorderò per sempre mio nonno e quei bei momenti trascorsi da bambino. Grazie per avermi portato indietro nel tempo tra emozioni e malinconia. Grazie ❤🍷
Da ragazzo , nei primi anni ottanta e per tutto il decennio seguendo nella bassa bresciana si beveva Clinto nei “ licinsí” ricordo che la scodella di Clinto più un panino con il salame nostrano Costa poche centinaia di lire… quando ne ho bevuto ! Grande Maurizio mi hai sbloccato dei ricordi di 40 anni fa….Grazie!
😉🥂
Sapevo del Fragola, la storia della viticoltura è affascinante
Maurizio grazie!!!
Sei il "solito"fuoriclasse!!!
Sempre nozioni interessanti, quante cose non sapevamo.
Grazie.
Bel video!. Sono di un paese vicino Villaverla ma mai avevo sentito di questa festa ahahah
Che bella scoperta Maurizio! Grazie
Dalle mie parti, zona colli euganei, mio nonno produceva ad uso proprio clinton che qui si chiama crinton e moscato. Ricordo le macchie sulle tovaglie ed anche il gusto che allora già da giovincelli il vino si assaggiava: ricordo pure che con i risciacqui delle botti si faceva il " vin piccolo " che si beveva fresco d'estate
Complimenti, sempre interessanti i tuoi video. Sei l’Alessandro Barbero, il Maradona, il Pelé del Vino. Prosit
grazieeee🍷PROSIT!
Ho 52 anni e anche io ho quei bei ricordi. Quanto era bella la gioventù 😊
Bellissimo video! Noi della bassa veronese lo chiamavamo "crinto" con la R e di esso si diceva che "con un bicier te magni e te bei" (con un bicchiere mangi e bevi) per sottolineare la densità del vino. Un mattone praticamente, molto alcolico e con macchie impossibile da pulire
😉🍷
Ricordo e conosco bene il Clinto , ma direi + il Bacò, mio zio ne aveva un vigneto nella vecchia casa di campagna..per me un vino da gustare e senz'altro come dice lei ..il gusto del proibito .
Ma devo riconoscere che oggi ho appreso due notizie , che anche il Bacò era proibito , pensavo il contrario , inoltre non conoscevo la formulazione del perchè era proibito.
Proibito per legge , si immagini che da piccolo l'idea che circolava era che c'erano troppi tannini, invece era il metanolo.
Può immaginare il grado di conoscenza della chimica del vino , parlo comunque di 40/50 anni fà .
Dimenticavo...... complimenti per il video , lei sà comunicare molto ma molto bene ...in gergo penso si usi dire che ..buca il video...👏👏👏👏
GRAZIEEEE! PROSIT!🍷
Che ricordi! Noi lo bevevamo a scodelle (perfetta la tua descrizione degli aloni violacei) in una vecchia osteria di Capriano del Colle! Non so perché, ma ora come ora ricordo abbondante dissenteria post serata 🤣🤣🤣 Ottimo lavoro, come sempre.
sono andato anc'io a capriano d.c. negli anni 70 c'erano un sacco di bettole dove si beveva il clinto rigorosamente in scodelle,Qual cuno ne produce ancora e se si hanno conoscenze lo puoi comprare.Ma attenti al cag.........tto
@@annazanola5522 esattamente!!! Hai descritto perfettamente tutto quanto! 🤣
grazieeee🍷PROSIT!
Effettivamente ci hai fatto venire voglia di provare questo Clinto 😊
ahahahah! con le dovute cautele...PROSIT!🍷
Ancor più del gusto del vino io ho memoria e nostalgia del profumo che si sentiva in vigna in estate durante la maturazione , in particolare quì da noi in provincia di Padova la più profumata era l'uva " Frambola "
Interessante!!!
Da piccolo ci intingevo la ciupeta (Ferrara) come merenda. 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Clinto , sicuramente un buon inchiostro !!🤣🤣
Ho una pianta di clinto ,ci faccio i sugoli ... ovviamente trattamenti non ne vede
Buoniiii?😉
Ho guardato qualche video della Confraternita e devo dire che trovo affascinante il loro attaccamento non solo a questo fermentato, ma anche alla cultura contadina e alla storia in cui è nato e si è diffuso. È molto interessante, mi piacerebbe assaggiarne uno fatto secondo le tecniche più moderne di vinificazione, per apprezzarne le differenze rispetto al vino che conosco. Trovo anche un po' sciocco che non si possa più produrre per vendere, basterebbe vietare di chiamarlo "vino" e di metterlo nei medesimi scaffali in cui si mette il vino, magari chiamandolo semplicemente "Clinto" o "Fragolino"; non penso che questo danneggerebbe la produzione di vino.
CONCORDO, come prodotto "diverso" avrebbe un senso, PROSIT!🍷
Il Clinto conservato bene a maggio poteva arrivare ma dopo diventava imbevibile. Come dicevi tu, con le tecniche moderne potrebbe essere affinato e magari reso commerciabile.
Le vinacce masticate servivano per giocare a sputi neri, ai tempi che furono!!!
😅
😂@@acires9960
Per quanto riguarda la scarsa durevolezza, nelle valli del Chiampo e dell'Agno, in inverno si beveva Clinto, in estate Durello, che toglieva la sete
Concordo ma hai buttato due diamanti hai porci li quello c era e andava bene avercene ...il durello poco conosciuto potrebbe rendere come il recioto non e mai stato preso in considerazione
Seppur la sera ti scolavi una bottiglia di Clinto la mattina sucessiva eri vispo come un cardellino........altro che hangover!
L' unica "chimica" dei tempi recenti era un po' di verderame.
Qua da me colli nord orientali del Friuli, Bacò e Americano sono tuttora molto diffusi, ricordo che quando ero piccolo il vino fatto con uva Bacò era praticamente la norma ai pasti 😋
Il Clinto invece era più diffuso nelle zone del collio goriziano/triestino
Bei ricordi della naja in quel di Belluno e di Pontebba quando, in libera uscita, si andava nelle osterie e si ordinava "un metro de ombre" alla volta 💕💕. Grazie Maurizio!!!!!
🍷PROSIT!
Grazie a conoscenze famigliari ho potuto in passato, ma anche tuttora, gustare questo vino che personalmente ho sempre apprezzato per il suo gusto particolare. Tra le bufale che circolavano per vietarne l'uso c'era quella che fosse altamente cancerogeno, se così fosse sarei morto da tempo. Altra storia è quella della sua limitata conservazione nel tempo, ma non è mai stato un problema, difficilmente arrivava alla vendemmia successiva, si finiva sempre prima...
mi sembra giusto...ahahaha! PROSIT!🍷
Concordo il tutto se tagliato con altre uve ben diluito e non in purezza ne comprerei una damigiana anche adesso
Da noi ci sono molti che apprezzano ancora il sapore del fragola (Isabella), ovviamente proibito. Nei vini di casa usano aggiungere qualche grappolo di fragola, che bastano a dare quel tocco di sapore ricercato.
il sapore credo che si definisca "Fox".
Ma com'è questo Clinto?
Magari sono sfortunato io, ma meglio che mi taccia, potrei essere scurrile. E sono di Vicenza provincia...
Il Clinton ha un acino piccolo e un grappolo ben compatto.
La buccia è altamente colorante, da piccoli la usavamo come colorante di sputi😂😂😂
Io son originaria della zona di Valdagno, oramai mio padre ne ha solo una pianta.
Vivo dall' altra parte della penisola ma questo video mi ha sbloccato un sacco di ricordi
@@acires9960Ma infatti. Il Clinto e il Clinton son ricordi, e tutti noi più o meno boomer lo leghiamo ai papà e ai nonni. Va peraltro detto che all'epoca, dalle nostre parti si faceva vino buttando dentro di tutto, con dei risultati che spesso erano imbevibili (e raramente erano anche buoni, ma molto raramente), però venivano bevuti perché quello c'era.
Però anche da noi, e mi riferisco specificamente alla zona di Breganze, a me vicina, la qualità anche di prodotti basici si è alzata tantissimo, negli ultimi vent'anni, e per fortuna. Per cui personalmente ritengo che quel vino resti nella memoria, perché le ultime esperienze non sono state proprio esaltanti (e ti prego di apprezzare il mio basso profilo).
CONCORDO! PROSIT!🍷
😅
un modo elegante per dire "fa cagare!" 😂😂
😂🍷😂
In Friuli c'erano tutti baco' Clinto, clinton ,fragola bianco fragola rosso ,pure il madeira,un ibrido americano ,tutti buoni ma estremamente semplici e non longevi😂😂 ma hanno portato la salvezza delle nostre viti
vero! PROSIT!🍷
Qui in Brasile è ancora molto diffuso il vino da uva labrusca, ed è legalmente in vendita. In etichetta deve riportare la scritta "Vinho de mesa" che si contrappone alla scritta "Vinho Fino" che indica il vino fatto con Vite Vinifera. Questo si deve al fatto che i produttori di uva, concentrati nello stato del Rio Grande del Sud e discendenti di italiani, sono ancora oggi quasi tutti produttori familiari, e preferiscono produrre vite americana (che anche se costa la metà, rende 4 volte di più in peso) che passare all'uva vinifera che a loro renderebbe la metà. Chi guadagnerebbe dal passaggio a un vino migliore sarebbe infatti la casa vinicola, e non il produttore di uva; questo porta ad una scarsità di uva vinifera che alza molto il prezzo dei vini brasiliani di qualità...
🙄
Mi ricordo mio nonno che produceva anche il Clinton. Non so cosa darei per poterne bere ancora. Ormai non si trova più. La qualità e’ bassa. Ma il profumo e’ inebriante.
Dalle mie parti quando ero bambino mi ricordavo di una qualità di uva che non veniva trattata chimicamente, il saibel o zaibel non ricordo bene.
Albert Seibel è stato un Agronomo (1844-1936). Ha realizzato incroci ibridi di uve da vino europee con uve autoctone del Nord America. I suoi incroci sono conosciuti come uva Seibel, appunto. Vitigni molto resistenti che, come dici tu, non avevano bisogno di trattamenti. 🍷PROSIT!
@@SensiInMovimento Grazie dell'informazione, è sempre un piacere vedere i tuoi video.
in alcuni supermercati, si vedono spesso bottiglie di un un non meglio identificato "fragolino" forse parente lontano, scrauso ed illegittimo del clinto ....
È una porcheria fatta a base di aromi di fragola e vino di dubbia qualità. Già metterlo nello stesso scaffale dei vini dovrebbe essere illegale. Se vai a leggere sul retro di quei troiai c’è sempre scritto BEVANDA A BASE DI VINO.
confermo, lo specifico nel mio video dedicato al "fragolino" PROSIT!🍷
Dale mie parti va molto di scoppiato il fragolino bottiglie molto ricercate.
😬
Eccomi quà, l'ultimo vero clinto lo bevuto nella bassa veronese ed era il 1983, lo bevuto anche nel 2012 ma era così così
non c'è piu il Clinto di una volta...😉🍷PROSIT!
Secondo me l'errore che si sta facendo con i vini "proibiti" è proprio quellodi considerarli a tutti gli effetti "vino". Fin che li si considera "vino" saranno sempre messi a confronto con gli altri vini, rispetto ai quali non si conservano bene, sono più sbilanciati, hanno il famoso gusto foxy.
Ma chi ha assaggiato il clinto sa che il clinto e tutto il resto dei vini sono due cose totalmente diverse. E questo perché vengono da due frutti totalmente diversi. Il vino da Vitis vinifera, il Clinto da un ibrido tra Vitis labrusca e Vitis riparia. Sarebbe come mettere a confronto una ciliegia ed una susina, o una melanzana ed una patata!
Inoltre, se non c'è una netta distinzione, non si può nemmeno evitare che l'uva di clinto venga mescolata al resto delle uve di altri vini (che è proprio uno dei motivi per cui è proibito).
Quindi, secondo me, per valorizzarlo e renderlo finalmente legale, bisogna distinguerlo dal resto dei vini. Mettergli una denominazione tutta sua che non vada a richiamare la parola "vino"
...da proporre! PROSIT!🍷
Buona sera! Sono un iscritto affezionato (!) al canale: potrei avere "Le parole del Vino"?
Grazie tante e un abbraccio dalla Città Eterna!
CIAO! grazie mille... scrivimi a info@sensiinmovimento.it 🍷PROSIT!
Nei vecchi libri di Luigi Veronelli, il clinto viene menzionato, dicendo che sebbene non avesse diritto, e diventato parte della tradizione...
Segnalo che a Miega in provincia di Verona fanno la sagra del clinto ( crinto) da una ventina di anni
Non sono un esperto, ma non sono astemio... mi da del blasfemo se dico che preferisco un nebbiolo di 2 anni a qualunque barolo barbaresco o per cambiare genere un brunello di Montalcino cordiali saluti
No, non ti do del blasfemo perché i gusti personali non si discutono 😉🍷
Per cuando un assagio di un clinto/clinton? sereve interesante.
ho gia fatto un video sui VINI PROIBITI... non farmeli anche assaggiare... 😉🍷PROSIT!
Comunque si dice clintòn con l’accento sulla o 😮.
Diverse teorie su questo...ocio che go' i genitori de Venezia...😉
@@SensiInMovimento no non esistono teorie: si dice così, punto. Come si dice favarón, benettón, coín… si accenta l’ultima sillaba e si pronuncia la o chiusa.
Mi so venexian e abito in provincia di Treviso ma ti assicuro che pur con tutte le varianti dialettali in Veneto si pronuncia così: clintón oppure grintón ma anche clínto.
Poi ci sono anche i gondolieri che per darsi delle arie dicono Cartiz invece di Cartizze che essendo una località italiana si pronuncia come si scrive (o in dialetto Cartisse) quindi magari dicono clínton come il presidente americano (a proposito lo sai che quando fu eletto gli spedirono una cassa di vino? Non sapevano della storia dell’uva americana) ma sbagliando essendo un “vino da contadini” che gli hanno dato loro il nome.
Comunque il clintón non è granché, nemmeno il fragolino, anzi …
@@lucasFa mio zio lo produceva (anni 70/80) a Mirano e lo chiamava Clinto, con accento sulla i. E chissà...😉 Comunque concordo sulla assoluta modestia E talvolta sgradevolezza di questi vini 😉
@@lucasFa se lo dici tu...
@@SensiInMovimento ripeto: clinto, senza n, oppure clintón
ma mai clínton
In veneto se finisce con n si accentua l’ultima sillaba: si dice benettón non bénetton
Anche in Emilia si coltivava e beveva il clinto
vero!" PROSIT!🍷
Fatto i sughi o sugoli con il Clinton la scorsa settimana
ecco... PROSIT!🍷
Esiste ancora qualche vitigno pre fillossera
Vero...🥂
Tra i vini desiderati c'e' lo Champagne.
La societa' Didier Chopin ( come il compositore ) ha consegnato a novembre ai suoi clienti 1,5 ( circa ) milioni di bottiglie di Champagne elaborati con i seguenti elementi: Vino bianco fermo, spagnolo, senza nome, prezzo 80 cts/l + gas carbonico.
il composto cosi' ottenuto dal compositore Chopin, è stato venduto praticamente tutto in supermercato, naturalmente a varie centrali acquisto.
Le etichette e il descrittivo del capitolato erano in ordine come pure la capsula metallica numerata che si trova sotto la gabbietta che tiene il tappo.
La piu' celebre sommelier ( o sommeliere ) francese, interpellata, ha assaggiato e ha definito il vino '' Con un forte retrogusto di acqua dove si sciaqua lo straccio del pavimento ''. Ora, mi domando con cosa facciano i corsi da sommelier in Francia.
Nel frattempo il nucleo antisofisticazioni sta suonando Chopin.
Fosse successo da noi, sarebbe venuto giu' il mondo e le opposizioni avrebbero chiesto le dimissioni del ministro dell'agricoltura e quelle del presidente del consiglio colpevole di non averle chieste lei.
Pazzesco, una storia non arrivata in Italia...😱
@@SensiInMovimento Gilbert et Gaillard sono una societa' di assaggio che organizza concorsi di vino. Assaggiano ciraca 7400 vini all'anno e organizzano un sacco di concorsi, attribuiscono 3 medaglie con significativi encomi.
Le bottigle cosi' premiate hanno diritto a fregiarsene applicandone la menzione e il grado di premio, medaglia d'oro, primo premio, eccetera.
Un tizio di Bordeaux, un buontempone iconoclasta che pero' produce un buon vino, che pero' non partecipa abitualmente a questi concoesi, compra un litro di Corbieres, 1,90 euro a supermercato, e un bianco spagnolo a 3,50. Travasa in bottiglie sue e le fornisce ai sommelliers di Gilbert e Gaillard.
Costoro fiutano l'affare, ma gli promettono un titorno di vendite del 25% in piu' in supermercato e presso i distributori garantito, se diventera' cliente ( cioè se partecipera' con piu vini a piu' concorsi PAGANDO ). Vedremo, dice il vigneron.
Beh, il Corbiere diventa medaglia d'oro dei rossi e il bianco fermo spagnolo medaglia d'oro dei bianchi.
L'affare si ingrossa, come diceva una mia amica e il tutto finisce alla tele, con sputtanamente generale della premiata maison Gilbert et Gallard.
Vini di qualita'? E voila!
In due ore già 250like..... iscrivetevi
ho fatto in tempo a vedere qualche vigneto di clinton e vederlo bere perche piceva molto qui nel veneto
Già....🍷
el crinto... mi lo bevo ostesso