A classic horror story è un buon film, meglio di tanti film pseudo horror americani. Finalmente in italia si ricomincia a vedere qualcosa di buono per quanto riguarda gli horror e questo va apprezzato
Anche Fairy tale, la fatina dei denti. di Bisceglia del 2013 è davvero stupendo. Una ghost stories molto cattiva ambientata in una Latina allucinata color seppia. Per non parlare di Mad in Italy, nascita di un serial killer . di Fazzini del 2011, anche questo molto duro e decisamente poco buonista. Citerei anche Paura dei Manetti Bros, sempre del 2011 credo, che meriti abbastanza. A Classic Horror story è davvero una piacevolissima opera di De Feo, supera perfinò The Nest che già mi era piaciuto parecchio. Un pregevolissimo esempio di metacinema che raccont sé stesso con distacco ( ma non troppo) e immensa autoironia e, attraverso l'autonarrazione, imbastisce un grandguignolesco dramma che supera i confini della tragedia del piccolo gruppetto di "turisti" per coinvolgere la societa odierna rappresentata in tuttla la sua dispatica follia.
sì ma se ogni volta che esce un film dobbiamo necessariamente apprezzarlo un po’ di più solo perché va supportato il cinema italiano non andiamo da nessuna parte. Parliamoci chiaro: il film puó piacere o no ma senz’altro è un buon film con delle cose belle e altre invece brutte. Peró non siamo minimamente capaci di competere con Ari Aster, Eggers, Jordan Peele e altri. Siamo sempre gli italiani che ci provano. Ebbasta.
L' ho visto oggi. Concordo con te, parte iniziale un po' lenta, ho apprezzato la parte finale che mi ha fatto sorridere . SPOILER ho riso un sacco quando Fabrizio ha detto : " non ha senso, Come quando Leonardo DiCaprio muore congelato. Perché non sale sulla porta." La sorellina risponde : " effettivamente c'era spazio".
Ma sta cosa che c’era spazio è vera, ok che ormai è un meme ma c’era spazio e anche il personaggio di Leo se ne accorge ma il problema in Titanic in quella scena non era lo spazio ma il peso. Quando prova a salire vede il pezzo del relitto su cui è rose accennare a ribaltarsi e capisce che se salisse anche lui cadrebbero in acqua entrambi
Meh, secondo me "il minestrone" era anche un pochino intenzione della sceneggiatura, quindi non lo vedrei tanto come un difetto. A Classic horror story ha un titolo che già solo leggendolo ti fa presagire la non classicità della storia, un po’ come fece “quella casa nel bosco”: è un film profondamente italiano, un film che per come è scritto non poteva che essere italiano: è lì lì per diventare trash, ma secondo me lo scampa per un pelo; un film non facile da apprezzare, ma che secondo me funziona bene e che ha comunque una sua identità
Il problema è appunto che "quella casa nel bosco" arriva prima. E cavalca i cliche' e gli stereotipi Horror in maniera più credibile e originale. E te lo dice uno che va pazzo per le citazioni e il metacinema ma qui proprio non ha funzionato. Ed è un peccato perché molte cose sono fatte bene
Veramente il mischione E' intenzionale, senza neanche il "pochino". Proprio come in "Quella casa nel bosco". Tira, appunto, in ballo una vagonata di roba e di cliché per arrivare poi al finale, dove fai "AAAAAAHHHHHHHHH! Ecco perché, vaff...". Per essere un horror italiano recente è da applaudire, comunque.
Io personalmente guardo il prodotto prima di vedere il tuo movieblog a prescindere dalla tua opinione... Il bello è conoscere le opinioni di tutti che siano uguali o diverse.
A me è piaciuto un bel po'. Mi ha preso fino alla fine. I difetti li ho notati anche io ovviamente, pur non essendo un esperto, soprattutto Fabrizio (l'attore che lo interpreta) è stato un po' cane nella recitazione, poi altre cosette. Cmq Victor sono Osso, Mastrosso e Carcagnosso, non c'è Castrosso 😌😌
Prodotto e distribuito da Netflix, A classic horror story è diretto da Roberto De Feo (The nest - Il nido) e da Paolo Strippoli, qui all'esordio. Proprio da The nest voglio partire, perché per struttura ci sono alcune assonanze. Entrambi i film hanno un incedere molto classico, colmo di citazioni più o meno esplicite. Sfruttano i topoi del genere, di cui viene dimostrata un'ottima conoscenza. Eppure non si tratta di film derivativi, perché sia in The nest che in A classic horror story c'è un punto di svolta (nel finale per quanto riguarda il primo, all'inizio del terzo atto per il secondo) che ribalta tutto ciò che era accaduto fino a quel momento. Parlando di A classic horror story, ci troviamo al cospetto di un gruppo di persone che condividono un pulmino tramite carpooling. Durante il viaggio verso la Calabria, però, faranno un incidente, e da quel momento in poi entreranno in un incubo che pesca nell'immaginario pagano/ritualistico di film come The wicker man, Midsommar o The ritual, volendo rimanere in ambito Netflix. La casa nel bosco rievoca per architettura quella di Gretel e Hansel. La cura per la fotografia, l'uso del colore, il taglio registico appartengono a quel filone di horror che provano a elevarsi dalla sciatteria, dalla produzione riciclata, dalla carenza di idee e di intenzione. Qui di intenzione ce n'è, e diventerà sempre più palese. Il film funziona anche nella sua componente più classica, perché ha la capacità di andare a pescare una leggenda fortemente radicata nel nostro territorio, e nel meridione nello specifico: quella di Osso, Mastrosso e Carcagnosso, considerati i padri delle mafie. Le loro figure assumono i contorni di creature orrorifiche leggendarie, quasi delle divinità temute e adorate. Già solo questo sarebbe bastato a rendere A classic horror story un film comunque meritevole di attenzione, per aver cioè calato un canovaccio classico in un contesto nuovo, diverso, meno battuto, che affonda le proprie radici nel territorio e in quello che comunemente viene definito folk horror. Ma De Feo, Strippoli e la squadra di sceneggiatori non si fermano qui, perché nella parte conclusiva del film si divertono a ribaltare ruoli e significati, a urlare in faccia alla spettatore il messaggio del film, scagliandosi contro l'industria cinematografica italiana, parlando di horror, di gusto del pubblico, aggredendo i media e lo show del dolore. Nel ribaltamento e nella metanarrazione salta all'occhio quello che, probabilmente, è il vero e principale riferimento di questa operazione: Quella casa nel bosco (che, in ogni caso, vi invito a recuperare). Eppure, A classic horror story mantiene alcune peculiarità che lo rendono, a conti fatti, un prodotto unico, fresco, godibile, realizzato con mano sicura, con un'idea precisa e un obiettivo in mente.
Un' analisi, a mio avviso, lucida e ineccepibile. Come non concordare con tutto quello che scrivi? Sicuramente sei stato molto più esplicativo e intellettualmente onesto di Victor , che molto spesso, cerca il " pelo nell'uovo" anche al cospetto di prodotti molto buoni come questo.
@@mr.no-one7678 a me, personalmente, sembra inutile, questa discussione. Esiste l'opzione " commenti" proprio perché ognuno possa liberamente esprimere la sua opinione, possibilmente in maniera educata e costruttiva. Se hai guardato bene il video di Victor, avrai sentito che è lui stesso in primis ad invitare ciascuno a farsi e ad esprimere opinioni proprie, anche diverse dalla sua.
@@mr.no-one7678 a me sembra utile avere nella sezione commenti analisi diverse così da poterle confrontare, i tuoi commenti mi paiono più inutili di quello qui sopra
Ma solo io nella scena della tavolata più che pensare a midsommar, che comunque c'è, ho pensato a non aprite quella porta. Mi ci ha fatto pensare troppo, poi midsommar mi è venuto in mente quando iniziano a imitare lei che piange
Victor io credo che il ‘calderone’ sia voluto, proprio per dire che la mafia è un insieme dei peggiori film horror, è un modo per sbeffeggiare la mafia. I difetti e le soluzioni di maniera sono tutti voluti, è una citazione continua questo film. La Luz è una bomba
Io ho trovato questo film interessante, proprio perché inizialmente (anche il trailer stesso) si propone proprio come il classico film horror, mentre poi, in realtà, è qualcosa di molto diverso. Vado di spoiler, ora, per spiegarmi meglio . . . . . . . . Allora, secondo me, è costruito a matrioska: la questione dello snuff movie è la cornice di tutto, al cui interno troviamo il classico horror con la casa in mezzo al bosco, delle figure misteriose e dei riti alla Midsommar. Fin dall'inizio, infatti, poco prima dell'incidente, sentiamo un fischio proveniente dall'orecchio di Fabrizio (l'auricolare, appunto). Inoltre, c'è una scena in cui si vede la casa di notte, mente loro sono all'interno del camper, con delle luci dietro che danno l'atmosfera horror, ma ripensandoci fa molto luci di scena. Quello che intendo dire è che indizi che si trattasse di un film nel film c'erano (com'è possibile che compaia Chiara all'improvviso dentro la casa, quando le sue condizioni farebbero pensare ci sia da tempo?). Poi penso che l'idea che si voleva dare era che i tre cavalieri (mi sfuggono i nomi, perdonate) presenti in realtà non fossero dei fantasmi, ma degli appartenenti alla setta, dei "sacerdoti" che ripercorrevani il rito. (Tra l'altro, faccio notare, ma magari è solo illazione mia, che i tre cavalieri sono sprovvisti di lingua, orecchie e occhi: l'omertà in breve). Concordo con te sulla tavolata: scena davvero bella e interessante. La parte finale, quando Elisa esce dalla zona militare e si ritrova sulla spiaggia, trovo abbia una grande potenza e dica molto di più delle parole di Fabrizio riguardo alla pornografia del dolore (anche se lui non usa queste parole). L'indifferenza della gente alle condizioni di Elisa è un pugno nello stomaco in un certo senso. Ma il peggio, proprio a livello di pugno, secondo me è l'ultimissima scena, con il padre di famiglia che si guarda lo snuff movie da bloodflix, un canale del dark web praticamente. Ultima cosa: in realtà, di Elisa incinta si parla anche nella scena in cui sono accampati nella casa e lei parla con Sofia: lì si capisce che Elisa, in realtà, non voglia abortire e che si senta obbligata dalla madre (motivo per cui, secondo me, alla fine, abbandona il cellulare sulla sabbia). Detto questo, comunque concordo sul sonoro in toto e sulla poca bravura di alcuni dei personaggi. Tra l'altro, il dottore era il prete di Cado dalle nubi (che glow up)!
secondo me la parte centrale del film doveva essere più approfondita e allungata, le scene con loro nella casa dovevano avere un evoluzione con più scene horror altrimenti non si riesce fino in fondo ad empatizzare con il finale ad effetto “sorpresa”. Cosa che per esempio ho avuto con “quella casa nel bosco”.
Mi hai messo molta curiosità per il film precedente dello stesso regista. Nonostante questo film non sia un capolavoro, io sono troppo contento che qualcuno in italia voglia investire nel fare horror. Il mixaggio audio purtroppo pessimo, io Fabrizio (Francesco Russo) proprio non riuscivo a sentirlo, molte scene ho dovuto rivederle anche tre volte e questo spezza un po' l'atmosfera. Terrò d'occhio questo regista!
sinceramente a me è piaciuto veramente tanto, critica sociale sulla incoerenza di persone che inneggiano allo scandalo in merito a film, musica e arte in generale gore, ma appena avviene un omicidio in un paesino dimenticato dal mondo subito si lanciano su internet a cercare foto del cadavere e seguono le notizie del tg su ogni minimo inquietante dettaglio del fatto. in generale veramente gran film, l'ho adorato, ora però mi hai fatto venire grande interesse per the nest.
e poi chicca di quando ne finale il ragazzo guarda il film su bloodflix (stavo storcendo il naso tantissimo quando è iniziata sta pacchianata) e per guardare il film guarda una scena iniziale e una finale, poi chiude e scrive la recensione, non aggiungo altro, i difetti questo film ce li ha, ma cose come questa secondo me non vanno ignorate
La penso esattamente come te, ma alla fine non mi è dispiaciuto, ne facessero di più di film così in Italia sarei comunque felice cm un bambino. Riguardo l’audio pensavo che fosse solo un mio problema😅 alla fine ho messo i sottotitoli x non perdermi niente
A me è piaciuto un sacco questo film, concordo sul fatto che il personaggio di Fabrizio a volte si mangia le parole, il finale l'ho adorato anche se mi sono chiesto dove fossero finiti tutti 😅 ma riguardo la durata ANZI: Io ne volevo di più, solo 1 ora e mezza, io ne volevo di più. BRAVA ITALIA
La cosa più bella? Ricordarmi per l'ennesima volta che "il cielo in una stanza" è una delle canzoni d'amore più struggenti poetiche e commoventi di sempre. Canzone senza tempo
Il finale io l ho trovato in linea con quanto detto a proposito del fatto che la morte televisiva piace così tanto che si può arrivare a fare un sito con film horror snuff mvoie perché è quello che la gente cerca, la morte vera al cinema (oltre la.morte vera di cui sentono parlare senza vedere)
Premesso che il film non mi sia piaciuto … il finale non è una critica a netflix. È una critica alle persone, i padri di famiglia (ergo anche l’uomo più buono ecc) che su Thor, browser di ricerca per il deep web, si vanno a guarda gli snuff movie perché alla gente piace la violenza e il dolore.
Stessi problemi che ho riscontrato anche io durante la visione. Patate in bocca degli attori e il ragazzo calabrese troppo sopra le righe. La Leggenda rivisitata in horror mi è piaciuta tanto.
A me in generale non è piaciuto il film, sono d’accordo con te sul fatto della voce dei personaggi… sono dovuta ritornare indietro diverse volte per capire quello che dicevano. Non ho avuto un minimo di tensione e mi è pesato un bel po’.
Visto ieri... giocavo mentalmente a "indovina la citazione " "The Nest: il nido" devo vederlo! Appena riesco mi guardo tutta la recensione L'attore che interpreta il medico secondo me è stato davvero bravo!
Potrei citare i riferimenti del film uno per uno, tanto sono evidenti, oltre a quelli di Midsommar, non so se voluti (vista la trama) come citazione o meno, o se "ispirati". Ma il film, non eccezionale anche se godibile, non mi ha spaventata, non mi ha disturbata, non mi ha "divertita" nel guardarlo, perché, da amante del genere, sapevo esattamente, momento per momento, quello che stava per succedere, purtroppo. Però, sinceramente, ci vedo moltissimo talento dietro, talento che non è riuscito ad emergere come avrebbe dovuto fare. Oltre al problema dell'audio, come detto da te, c'è un problema di troppe mani dietro alla sceneggiatura, e forse troppa regia, nel senso di volerci mettere tanto dentro, senza riuscire a però a concretizzare. Idea carina, spunti interessanti, ma forse è il caso che i due registi continuino a lavorare su binari separati. PS io sono una di quelli che ti guarda dopo aver visto il film, per un "confronto virtuale", perché trovo molto interessante il tuo punto di vista.
Ciao vick personalmente guardo le tue recensioni, quasi sempre, dopo aver visto il film, perche come dici tu è meglio farsi una propria idea. Da amante dei film horror non potevo farmi scappare quest horror nostrano. Onestamente a me il film è piaciuto, l ho trovato ben fatto e riesce bene in quello che deve fare un film ovvero intrattenere. Sono d'accordo con te col personaggio e attore di fabrizio, sembra il classico attore di serie b e anche io faticavo a seguirlo. Avrei sviluppato di più alcuni personaggi e avrei evitato il classico clichè dell'unico sopravvissuto. Sicuramente si può fare di più ma è un buon inizio. Per me 6 e mezzo.
Devo ancora guardare il tuo video, ma il film l'ho visto oggi ma posso dire che come retorica, messaggio, autoironia, regia e fotografia piscia in testa a moltissimi horror americani usciti negli ultimi anni di cui veramente ne salvo pochi. Ovviamente ha le sue pecche, ma riesce a farsi godere e apprezzare sicuramente
Victor è sempre un piacere seguirti, soprattutto nel mio genere preferito. Ancora non l'ho visto ma lo farò volentieri a breve, faccio sempre il tifo per il made in Italy ma è sacrosanta la tua oggettività 👍
Delusissimo dal film e d'accordo su quasi tutto quello che hai detto. Niente da dire sul lato tecnico, difatti i problemi veri ricadono tutti sulla sceneggiatura, con un finale tirato via e una mini vendetta che davvero non convince. Oltre la regia bravissima Matilda Lutz, ottima attrice.
Il film è pazzesco, prende l’eredità di “quella casa nel bosco” attualizzandolo, togliendo l’ironia e con una critica devastante ai media. Non c’è nessun calderone, è tutto contestualizzato in sceneggiatura ed il citazionismo è voluto e perfetto. I film sono citati per un motivo, non c’è nulla di fine a se stesso. Secondo me sto film è incriticabile e dovremmo essere fieri di avere una pellicola del genere come portabandiera del genere.
@Horror per sempre il film giustifica il “plagio” col fatto che il personaggio di fabrizio ricostruisce i suoi film sulla base di altri, a mio avviso per l’intento di sceneggiatura ha perfettamente senso.
Io la "critica devastante" ai media l'ho vista come una critica incredibilmente moscia. Quel monologo del regista cattivo oltre che scritto malissimo è proprio banale e da spettatore mi son sentito preso per scemo. Proporre banalità ovvie quali "la gente è attirata dalla violenza reale" e spacciarle per chissà che critica devastante è ridicolo
@@CiakSiParla negli anni 70 Argento faceva horror che non passavano alcun messaggio ed eran capolavori. In molti classici horror italiani non era importante il messaggio. Il fatto che ci sia o meno un messaggio in sé non è indice di qualità. Bisogna vedere che messaggio si inserisce e con quale forza lo si trasmette. Qui il messaggio è banale ed è trasmesso da un monologo a mio avviso ridicolo e mal recitato. Tutto sommato era meglio non metterlo.
@@andreabertazzoli7695 Completamente d'accordo! Ed è ancora più frustrante, oltre alla sensazione di essere "preso in giro" (con i dovuti pesi, alla fine si parla solo di Cinema), vedere sedicenti recensori lisciare il pelo al comparto produttivo (anche quando il film non è piaciuto, vedi questa recensione che "demolisce" il film ma poi ne invita caldamente la visione), per non precludersi eventuali vantaggi, in termini di relazioni o altro. Un sistema ormai collaudato molto triste.
A me il film è piaciuto, però anche io ho avuto davvero problemi con l'audio tanto che ad un certo punto ho deciso di attivare i sottotitoli perché non stavo capendo nulla
Siamo in tre... il finale in sè penso ci stia, è l'intermezzo ad avermi lasciato molto perplessa. Spoiler Poi si annega? Non ne ho trovato molto il senso, ma di cinema capisco poco, mi limito a "mi piace/ non mi piace"
Io "sfrutto" i tuoi video per sapere le informazioni su registi e attori 😆 poi scherzi a parte sono d'accordo, il film non è un capolavoro però ho apprezzato l'impegno e si vede che ci hanno provato 👍
Premetto che guardo sempre i film o serie prima di aprire i tuoi video, nonostante sappia che dividerai sempre tra parte spoiler e non. A me personalmente il film è piaciuto molto, mi piacciono i "messaggi" interpretabili su più livelli, le critiche sparate ovunque senza timore, le citazioni, le inquadrature "premonitrici" (come quando la protagonista guarda il quadro di Padre Pio). In generale la regia è molto onesta, noi fino a metà pellicola possiamo costruirci tutte le spiegazioni e previsioni possibili, ma anche se il film molto probabilmente prenderà una piega diversa, rimane coerente, e le basi su cui si costruisce la spiegazione non ci sono mai state nascoste fin dalle prime scene. Tuttavia concordo su te per quanto riguarda la recitazione. Soprattutto il ragazzo Calabrese risulta veramente irritante, e non per il personaggio in sé, ma proprio per il suo biascicare, la sua interpretazione e la sua esaltazione fuori luogo. La protagonista molto brava nell'espressività, empatizzi facilmente con lei sia per ciò che le è accaduto e sia per la sua qualità mimica, il problema degli attori sorge sempre quando iniziano a parlare... Per il resto è un film assolutamente vedibili, credo che i brutti film siano ben altri!
A me è piaciucchiato. Per le citazioni ai vari film ovviamente sono volute e il titolo non lo nasconde. L’attore che fa Fabrizio, non so, non è naturale nella sua recitazione. La ragazzina invece è stata molto brava. Interessante la storia di Osso, Mastrosso e Carcagnosso che forse non molti di noi conoscevamo. Sarebbe bello se facessero altri film basati su miti, leggende e superstizioni italiane. E ce ne sono tante. Comunque Victor, a me piace prima vedere un film e, anche per non rischiare di farmi condizionare dalle tue recensioni, poi come curiosità vengo a vedere la tua recensione. Domanda: Hai visto Vivarium?
Premetto che l ho visto ieri sera e sto ancora guardando la recensione ma arrivato al punto del mixaggio audio sono esploso xDxD ieri sera io e la tipa stavano sclerando per sta cosa xD ho un impianto cinema da 800 wat e di solito il volume non supera mai i 4 o 5 e ieri sera stavo a 17 e certe volte anche 22, e registrato bassissimo e certe volte senti troppo TUTTO tranne che le voci quindi concordo in pieno xDxD grande victor mi fai scassare
Mi è piaciuto molto. Non d'accordo con alcune cose che hai detto soprattutto la parte del "Pastrocchio", secondo me è fatto apposta, prendere vari cliché (esempio il luogo sperduto) quasi per riscrivere il genere collegandosi a film come Midsomar che già stanno dando una svolta importante al genere.
Il problema è che quello che hai scritto tu è stato già fatto in altre pellicole. Vedi Quella casa nel Bosco. E in quel film viene fatto almeno 10 anni fa e viene fatto molto meglio.
Sono d’accordo su tutto: appena iniziata la visione ho subito notato le citazioni a “The Blair Witch Project”, “Silent Hill” e “Non Aprite quella Porta”, poi sono andati a parare su “Vacancy”. Per il budget che avevano io trovo che abbiano fatto un buon lavoro, peccato ogni tanto quel grottesco fatto male(quando l’attrice piange ed i commensali la prendono in giro)che mi ha fatto sentire appena appena quella sensazione di “Cringe” dietro la nuca. L’attrice Matilda Lutz ha purtroppo la stessa voce di Katy Saunders e Francesco Russo era veramente troppo troppo calabrese(e di amici calabresi ne ho tanti!). Molto buono il dottore,voce impostata ma non troppo tanto da risultare molto credibile e naturale; anche la bambina nella parti non recitate è stata bravissima. Spoiler: Ho adorato il cameo finale di Scianel(Annalisa Magliocca)pur essendo il personaggio quello che era.
Il film è stupendo oltre ogni più ottimistica previsione e così avanti che aveva previsto le recensioni come questa. Bravi De Feo e Strippoli, super super brava Matilda Lutz. Ogni dettaglio in questa pellicola è pura poesia.
A me sembra abbastanza esagerato definirlo capolavoro. Ma tanto. Oltretutto direi che più che altro ha involontariamente dimostrato il perché la gente si lamenta di certi horror.
Non ho scritto il termine capolavoro perché capisco bene possa essere associato solo a determinati canoni artistici ma per quelle che erano le loro possibilità sia in termini di budget che di esperienza i nostri sono andati oltre ogni più rosea (almeno mia) aspettativa.
Sono d'accordo sui livelli dell'audio. Per il resto l'ho apprezzato molto per la regia e per la fotografia, gli attori li ho trovati debolucci ma mi è piaciuto talmente tanto il cambio di atmosfera costante e l'impostazione molto citazionista che ci sono passato sopra. Bella review comunque, sono contento quando dai spazio a questi piccoli film che però portano avanti il genere in Italia, cosa che accade sempre di più sul tuo canale. Grande Vic
L'altro ieri ho visto The nest e ieri ho visto questo. A me è piaciuto tantissimo. Sia recitazione, regia, storia e che abbia mischiato generi. Vengo qui per sentirmi la rece di Victor e scopro che lo distrugge 😅 e la cosa mi fa strano perché The end? Lo avevi apprezzato e io lì i difetti da te elencati in questo, li ho riscontrati lì, pensa un po'. Chissà se non sei stato influenzato inconsciamente dal fatto che conoscevi il regista di the end? L inferno fuori 🤔 Personalmente non ho trovato il problema di audio a parte all'inizio ma giusto quando erano ancora nel camper, niente di che... Il ragazzo nerd sinceramente è quello che ho apprezzato più di tutti insieme alla bambina ma in generale tutti sono stati all'altezza. Il nerd poi all'inzio che faceva il semplicione era talmente credibile che pensavo fosse nella realtà così (sembrava il tizio di RUclips che scorreggia e dice questo è il bello della diretta ma questo solo la prima volta che viene presentato che si sta riprendendo). Ma poi che bello che mette l'italianità in un film così gore, dai...il finale troppo bello secondo me, con la musica italiana allegra mentre in realtà di allegro non c'è nulla e la cosa assurda e stupenda è che non risulta trash ma anzi un contesto credibile. Io spero che facciano di altri film come questo. The end? era una trashata assurda, dove anche Roja Alessandro, grande attore, risultava cane e per tutto il tempo devono trovare qualcosa da fargli fare dentro l'ascensore dove era rimasto bloccato...daiiii e questo A Classic Horror Story invece me lo distruggi 😅 vabbe che i gusti sono gusti però boh, a volte non capisco.... Che poi critica anche il discorso che non sia poi un horror classico come nel titolo. Beh, il bello sta lì, è classico all'inzio: incidente, telefoni che non prendono, camper che non riparte, casetta di legno per nulla rassicurante... Giuro per tutta la recensione, mi ha dato l'impressione che Victor andasse trovando il pelo nell'uovo. Non è stato il solito Victor in cui dice: ci sono dei difetti però tutto sommato...
È bellissimo, a volte non capisco cosa vediate giuro..regia ottima, fotografia ottima, sceneggiatura decorosa, citazioni ovunque, metacinema che sfonda la quarta parete e contestazione socio-politica. Rispetto la vostra idea, ma l’unica cosa che direi è che sia una vergogna che non sia uscito in sala! Comunque, grazie per la recensione
Regia fotografia scenografia e costumi spaccano davvero. Ma la sceneggiatura per me è orrenda. Il colpo di scena era prevedibile, poco originale, buttato lì un po' a caso. La critica sociopolitica non è per nulla profonda. "La gente è attirata dalla violenza reale" sai che rivelazione. Una ovvietà incredibile. La scena postcredit è ridicola, zero fattore shock.
Arrivo molto tardi a questo film rispetto all'uscita. Visto ora e, nonostante ci siano delle pecche anche evidenziate nel video, devo ammettere che mi sprona a tornare a vedere degli horror di qualità, genere ormai passato in secondo piano nelle mie visioni per via delle troppe monnezze viste negli ultimi anni. Spero solo che ci siano altre possibilità per i registi/sceneggiatori per migliorarsi e portare sullo schermo (seppur piccolo) film che risollevino l'interesse verso il genere e le produzioni italiane, pregio che attribuisco al film ed a chi ci ha lavorato.
Concordo sulla sceneggiatura confusa. Mi è sembrata molto sfilacciata. Ma la botta è arrivata sul finale con quel monologo talmente didascalico da risultare imbarazzante. Il lato tecnico invece è molto curato, notevole!
A mio parere un film davvero godibile con un finale più profondo di quel che si pensi ed una scena post-credit comica ma che ti fa passare anche un brivido dietro la schiena: voto 8-
@@ale_jk5431 non molto profondo ma nemmeno piatto, manda un bel messaggio con tutti quei coglioni che anziché aiutare la ragazza riprendono tutto col cellulare e lei che alla fine decide di tenere il bambino.
Avete colto tutte le citazioni? Io ho notato queste: Evil Dead (vabbeh..che te lo dico a fare: casa nel bosco e trofeo del cervo, non c'è la botola (grande Maccio) ma c'è il soffitto); Black Mirror: Episodio "White Bear" "Orso Bianco" (!!!); Hostel: Il committente che chiede snuff movie; L'esorcista (Lei che si è liberata dai chiodi alle mani che la bloccavano nella sedia, alza le mani e ricorda l'icona del santo che si vede all'inizio nel bar); Django Unchained (fucilata con doppietta che fa volare via la ragazzina a 2 metri di distanza..e musica western di sottofondo). Sicuramente ce ne sono molte altre...avanti! ;D
L'idea poteva essere carina. Neanche a me è piaciuto la parte audio e la recitazione di alcuni attori. Avvolte dovevo sforzarmi a capire i dialoghi, comunque l'attore che interpreta il dottore è l'attore calabrese Peppino Mazzotta (famoso per interpretare l' ispettore Fazio nel Commissario Montalbano).
@@lindainwonderland10 Non pensi che magari dovevo mettere uno spazio e ho cliccato due volte la lettera v. Del resto la lettera v si trova sopra la barra, pertanto evita di fare il maestro/a.
Sai vic credo che sia una delle recensioni più belle che tu abbia fatto da molto. Certo si per il messaggio di incoraggiamento ecc... ma perché troppo spesso vedo qui sul web degli internauti tendono ad interpretare una "stroncatura" come un giudizio critico verso chi ha fatto il film con tanto di augurio che smetta di lavorare di lì a poco. Credo che ricordarsi vicendevolmente quanto invece un giudizio critico sia un augurio o una speranza volta al miglioramento per la prossima pellicola che quindi non avrà i problemi di quelle che l'hanno preceduta...e tutto questo non vale per gente come Bay e Snyder...loro dovrebbero proprio andare a fare gli spot della Q8
E io che pensavo di essere matto a nn capire niente di quello che dicevano ahahah però devo dire che mi è piaciuto più che a te, i vari generei per me si amalgamano bene e il finale l’ho trovato riuscito. Paradossalmente io odio i film come Midsommar figurati, infatti forse ho gusti sbagliati P.s. Io sono uno di quelli che guarda i tuoi video post visione del film per un confronto, mai prima
Il problema maggiore come esposto sono gli attori, mi sembrava di guardare una puntata di “Gli occhi del cuore” stile horror. Purtroppo gli attori fanno una grande fetta del film.
Victor, se penso a quello che hai detto di THE WELL e ti sento in questa recensione criticare questo film, direi che siamo a posto così. È UNA VERGOGNA. Questo è 100k volte meglio di quella cagata che hai definito uno dei migliori horror degli ultimi tot anni. SCANDALOSO!
Personalmente, credo che l'incidente iniziale sia la cosa meno credibile del film: del resto, anche lo stesso "regista" avrebbe potuto restarci secco! Non puoi "programmare" un incidente e le relative conseguenze. Alla luce del risvolto di trama, è quella la prima cosa a cui ho pensato. Comunque, apprezzabile lo sforzo, regia e fotografia ottime. Viste le premesse, però, mi sarei aspettato un finale a sorpresa decisamente più d'impatto, un po' alla "Saw" insomma, assolutamente imprevedibile. Resta comunque una pellicola ben al di sopra della media italiana degli ultimi anni.
Tutto sommato mi è piaciuto. Quando col camper si fermano e la Lutz scende per rimettere, CREDO d'aver riconosciuto il tratto di strada e collega lo svincolo dell'autostrada Lauria Sud a Castelluccio Inferiore (Pz). Anzi sono sicuro proprio di quel tratto dopo un tornante.
A me è piaciuto molto, rivisto tre volte per capire bene le scelte registiche, buona sceneggiatura, fotografia che mi ha fatto ricordare i migliori Bava ed Argento. Un ferocissimo attacco alla società contemporanea ed al fan service... Gran bel film..
Per me è un'ottimo film. Il fatto che sia preso un po' qua un po' la per me fa parte del gioco. infatti il cattivone di turno dice : ho reso i tre padri della mafia letherface, Michael mayesr e Freddy (PS vado a memoria potrei sbagliare villain). Ho trovato inquadrature regia e fotografia ottime. Sono invece d'accordo con te sulla parte audio. Io ho trovato richiami a Scream (il film nel film), non aprite quella porta, midsomar (che a sua volta si ispira a non aprite quella porta )e qualcosina a la casa nel bosco. Speriamo che questo film sia da apripista per avere altri progetti (di) del genere made in Italy
Secondo me l'insieme di tante idee era voluto, già dal titolo. Il film mi è piaciuto, anche perché, avendo anch'io origini calabresi, essere rapito dai bigotti delle montagne è un incubo vivissimo. Vero che non tutti gli attori sono Stati bravi, non mi sono piaciuto i due ragazzi stranieri. Avendo guardato il film con le cuffie non ho sentito il problema del mixaggio.
Secondo me è un film privo di spessore autoriale. Il giochino parafilmico a cui fa continuamente ricorso attraverso le compulsive citazioni non è gestito dai due "registi" con la necessaria competenza tecnico-creativa. In poche parole è un film che artisticamente, nè gli sceneggiatori (ben cinque!) nè i due registi sono stati in grado di coordinare, dispensando qua e la piccoli artifici di scrittura ironizzando sull'onnipresente e compulsivo citazionismo, cercando così di far passare furbescamente le palesi fonti di "Ispirazione" come componenti estetiche dell'intreccio. Tra i tanti film "citati";ce ne uno che è un autentico precedente, e di cui questo non è altro che una (brutta) variazione sul tema: SCREAM di Wes Craven. Giocare con gli stereotipi di un genere, creando un film apparentemente stereotipato che però ha l'intento di accendere delle riflessioni sul rapporto tra violenza cinematografica e realtà. Questo accadeva in Scream e questo accade in questa "Classica storia Horror", dove il fruitore di una certa violenza rappresentata non si accontenta più della finzione ma pretende la snuff-realtà. E qui siamo alla seconda cripto-citazione (spero per i magnifici 7 voluta): Videodrome. In entrambi i casi stiamo parlando di due giganti: Wes Craven e David Cronenberg. Qui siamo lontani anni luce dal risultato dei sopracitati artisti, ed è per questo che il tutto risulta confuso, pretestuoso e fuori controllo registico. Ci aggiungiamo poi la solita recitazione sciatta e il piatto è servito. Con Netflix alle spalle e con un budget e una libertà(?) creativa non indifferenti è l'ennesima occasione mancata. La regia non è solo determinabile dai "movimenti di macchina", come la fotografia dalle luci fighe. Mancassero anche questi elementi (comunque ordinari e piuttosto impersonali, e in linea con le produzioni esteticamente uniformate a marchio netlfix) saremmo di fronte ad un film della Troma. Rifiuto il concetto di "prodotto italiano da sostenere" a priori. Un film o ha valore o non ne ha, in mezzo c'è lo sterminato fiume della soggettività. Negli ultimi anni sono stati girati alcuni film Horror Italiani con budget rispettabili, ma nessuno va oltre il sostegno caritatevole (anche dagli addetti ai lavori, che nel vuoto cosmico si trovano a dispensare premi, anche prestigiosi, che non vanno oltre l'incoraggiamento). Per citarne alcuni: The end? L'inferno fuori, The Nest, Caleb, Ancora pochi passi etc..Non se ne salva uno. Tutti hanno delle possibilità tecniche di tutto rispetto, ma sono privi di una scrittura autoriale competitiva con gli altissimi standard del nostro patrimonio cinematografico e di quello globale contemporaneo. In sostanza mancano gli Autori degni di questo nome (e l'essere Italiano non è una pregiudiziale negativa, anzi). Una cosa, tra le tante, mi ha fatto una certa tristezza: l'eccessiva consapevolezza del comparto creativo (Ripeto, due registi e ben 5 sceneggiatori! Date un'occhiata a quanti hanno scritto e diretto Midsommar, e altri capolavori del genere), nel dover inserire degli ingredienti facilmente digeribili dagli Adepti di Netflix che probabilmente hanno visto ed amato la serie "Gomorra". Non faccio spoiler, ma chi ha visto la serie (e questo film) capirà . Anche l'idea dei tre diavoli fondatori delle mafie (tra l'altro l'unica idea degna di essere approfondita, assieme alla colonna sonora anch'essa spesso "ispirata" da capolavori come l'Esorcista) mi è sembrata furbescamente derivativa dalla già citata serie ora distribuita da Netflix. Horror Italiano, pizza, spaghetti, mandolino e... Mafia. Se questo è il futuro dell'horror italiano esportabile all'estero, anche no.
non potrei essere più d'accordo con te! tecnicamente son quasi sempre fatti bene, ma le sceneggiature sono ridicole. Gli attori per carità. Ogni volta ci provo, gli dò una possibilità, e puntualmente mi delude. Il cinema italiano deve smetterla di indugiare sul classicismo all'italiana, nel finanziare quattro raccomandati, e iniziare a far lavorare gente in gamba. Perchè ci sono anche in Italia gli sceneggiatori e gli attori bravi
E niente, a sto giro non credo ci abbia preso con questa rece. Peccato, pare la rece dei difetti del pessimo Dellamorte Dellamore, qui la storia è ben diversa.
A mio parere un film difettoso ma del quale va lodata la profonda italianità e il colpo di scena funziona benissimo secondo me. Aggiungo che le scene nella casa mi hanno inquietato come pochi film sono riusciti negli ultimi mesi
Mi è piaciuto abbastanza (meno di The Nest, in effetti), ma anche io non posso non apprezzare il tentativo di fare cose nuove, di rilanciare l'horror in Italia. Comunque De Feo sa come rendere bene visivamente i suoi film, dopo due pellicole comincia a essere chiaro. Contento di tornare a veder recitare Peppino Mazzotta dopo Il commissario Montalbano
Da calabrese concordo...Fabrizio non l'ho capito...e non mi e'piaciuto...I problemi audio pensavo fossero miei..cmq il film non mi ha colpito, capisco l'impegno, ma non ho provato nessun brivido...e anzi, mi ha annoiato parecchio...una conclusione incompiuta.
Se l'avessero girato tipo found footage avrebbe reso mooolto meglio secondo me... Dopo che sia "un calderone di roba un po'a caso" è vero però sinceramente non mi ha dato più di tanto fastidio
A me è piaciuto molto, tra l altro essendo un film italiano e prodotto dalla Colorado film mi ha davvero colpito, non ci ho capito molto del finale però 🤯
Il finale bloodflix è un riferimento al deep web dove purtroppo vengono venduti film con torture reali e uccisioni (come quella messa in scena nel flm).
Dato l'inizio del film mi ero detta "se questo è il ritmo deve durare almeno 2 ore" e invece, arrivata alla fine, avevo una quantità di buchi, cose aperte e mai chiuse che a me fanno girare troppo il cazzo (ovviamente gusto personale). Per me è comunque un inizio niente male per i registi perché a parte sceneggiatura e alcune interpretazioni, regia, scenografia, costumi/trucco e soprattutto la fotografia per erano meravigliosi. Insomma, l'estetica era pazzesca e nulla da invidiare alle grandi produzioni. Insomma, se l'occhio in camera ce l'hanno, manca il contenuto ma si può sanare con un po'di esperienza. Troppi mappazzoni, troppa roba mi dà l'idea degli adolescenti che vogliono fare ed emulare tutto e infatti l'arte dei grandi non sta "nel fare" ma nel "saper togliere con saggezza". Peter Jackson maestro vero con il signore degli anelli. Io li seguirò come registi, hanno enorme potenziale e cresceranno. La terra è ottima.
molte idee belle, un pò di pasticci con la recitazione. la direzione però è giusta, se va avanti così per una decina d'anni riusciamo a sfornare robe di livello altissimo.
Per me è stato un ottimo film. Le interpretazioni mi sono piaciute, trama fotografia. L unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è stata un po' la scena clou...buttata un po' la come d'altronde fatto in the nest.
Spunti interessanti e significato intrinseco carino. Personalmente di questo film ho adorato la fotografia. Visto lo standard di questo periodo nel panorama del lungometraggio horror, lo apprezzo. Non aspettatevi, però, nulla di ancestrale. Può esser considerata una ventata di “nuovo”. Ora arriviamo al tasto dolente... si può considerare un horror? Non saprei, mi ha lasciato una strana sensazione, po’ come se la trama fosse stata diluita in maniera eccessiva. Sembra mancare un po’ di sostanza, in alcuni tratti si prende i suoi tempi e certe soluzioni sono viste e riviste. Voto finale 6/7 Prendete in considerazione che la mia media, negli ultimi anni, è di 3/4 ad eccezione di alcune perle
Devo dire che, nonostante qualche difetto, il film mi ha tenuto desto e interessato fino alla fine. Comparto tecnico di prim'ordine, il che non è cosa da poco. Eccellente anche la parte finale. La sequenza con Bloodfix non mi è sembrata didascalica, più che altro l'ho vista come uno scherzo degli autori
Se avessi visto prima la recensione mi sarei evitato mezz'ora di spippolamenti con l'audio della TV perché non capivo la metà dei dialoghi. Comunque per me molto carino.
Cm te sono appassionata di cinema, e direi non male come horror italiano sebbene innumerevoli citazioni "forse troppe" da tantissimi film. Nn so se volute o meno. Concordo comunque con te che "the nest" sia migliore. Ho visto di peggio, quindi vorrei dare un merito al regista italiano.
Quando ho visto la scena con la tavolata ho subito pensato: "Ecco, Midsommar a Reggio Calabria" 😂
Vero, ci sono un sacco di film che mi ricordano questo, Quella casa nel bosco e Blair Witch Project per alcune scene
Stesso mio pensiero
Si è palesemente ispirato a midsommar
ho detto la stessa cosa! incredibile!!!!
Con questo commento mi hai convinta a guardarlo. Grazie 😂
L’ho trovato divertente, in alcuni passaggi originale.Valore aggiunto la non presenza di Raul Bova.
A classic horror story è un buon film, meglio di tanti film pseudo horror americani. Finalmente in italia si ricomincia a vedere qualcosa di buono per quanto riguarda gli horror e questo va apprezzato
@Vincenzo Ferraro anche The Nest molto bello.
Anche Fairy tale, la fatina dei denti. di Bisceglia del 2013 è davvero stupendo. Una ghost stories molto cattiva ambientata in una Latina allucinata color seppia. Per non parlare di Mad in Italy, nascita di un serial killer . di Fazzini del 2011, anche questo molto duro e decisamente poco buonista. Citerei anche Paura dei Manetti Bros, sempre del 2011 credo, che meriti abbastanza.
A Classic Horror story è davvero una piacevolissima opera di De Feo, supera perfinò The Nest che già mi era piaciuto parecchio. Un pregevolissimo esempio di metacinema che raccont sé stesso con distacco ( ma non troppo) e immensa autoironia e, attraverso l'autonarrazione, imbastisce un grandguignolesco dramma che supera i confini della tragedia del piccolo gruppetto di "turisti" per coinvolgere la societa odierna rappresentata in tuttla la sua dispatica follia.
sì ma se ogni volta che esce un film dobbiamo necessariamente apprezzarlo un po’ di più solo perché va supportato il cinema italiano non andiamo da nessuna parte. Parliamoci chiaro: il film puó piacere o no ma senz’altro è un buon film con delle cose belle e altre invece brutte. Peró non siamo minimamente capaci di competere con Ari Aster, Eggers, Jordan Peele e altri. Siamo sempre gli italiani che ci provano. Ebbasta.
L' ho visto oggi. Concordo con te, parte iniziale un po' lenta, ho apprezzato la parte finale che mi ha fatto sorridere . SPOILER ho riso un sacco quando Fabrizio ha detto : " non ha senso, Come quando Leonardo DiCaprio muore congelato. Perché non sale sulla porta." La sorellina risponde : " effettivamente c'era spazio".
Non gliela perdonerò mai a Rose😂
Ma sta cosa che c’era spazio è vera, ok che ormai è un meme ma c’era spazio e anche il personaggio di Leo se ne accorge ma il problema in Titanic in quella scena non era lo spazio ma il peso. Quando prova a salire vede il pezzo del relitto su cui è rose accennare a ribaltarsi e capisce che se salisse anche lui cadrebbero in acqua entrambi
Meh, secondo me "il minestrone" era anche un pochino intenzione della sceneggiatura, quindi non lo vedrei tanto come un difetto. A Classic horror story ha un titolo che già solo leggendolo ti fa presagire la non classicità della storia, un po’ come fece “quella casa nel bosco”: è un film profondamente italiano, un film che per come è scritto non poteva che essere italiano: è lì lì per diventare trash, ma secondo me lo scampa per un pelo; un film non facile da apprezzare, ma che secondo me funziona bene e che ha comunque una sua identità
Il problema è appunto che "quella casa nel bosco" arriva prima. E cavalca i cliche' e gli stereotipi Horror in maniera più credibile e originale. E te lo dice uno che va pazzo per le citazioni e il metacinema ma qui proprio non ha funzionato. Ed è un peccato perché molte cose sono fatte bene
Q
@@alessandrog4947 scusa la domanda, ma è di dario argento?
Secondo me il titolo non è altro che una scusa che gli sceneggiatori hanno usato per pararsi il culo
Veramente il mischione E' intenzionale, senza neanche il "pochino". Proprio come in "Quella casa nel bosco". Tira, appunto, in ballo una vagonata di roba e di cliché per arrivare poi al finale, dove fai "AAAAAAHHHHHHHHH! Ecco perché, vaff...".
Per essere un horror italiano recente è da applaudire, comunque.
Io personalmente guardo il prodotto prima di vedere il tuo movieblog a prescindere dalla tua opinione... Il bello è conoscere le opinioni di tutti che siano uguali o diverse.
Ma ovvio, anche io non ho mai visto o letto una recensione prima di vedere un prodotto
Questo film è molto italiano.
"Osso la vista non ha, ma usando gli Occhi del Cuore ti troverà"
Ogni volta che leggo "occhi del cuore", nella mia testa parte subito un coro "Boooooooriiiiiis"
@@adeleracanelli4607 Beh, era voluto XD
A me è piaciuto un bel po'. Mi ha preso fino alla fine. I difetti li ho notati anche io ovviamente, pur non essendo un esperto, soprattutto Fabrizio (l'attore che lo interpreta) è stato un po' cane nella recitazione, poi altre cosette. Cmq Victor sono Osso, Mastrosso e Carcagnosso, non c'è Castrosso 😌😌
A me è piaciuto pure lui, secondo me ci stava il modo di recitare di tutti.
Fa il calabrese mafioso psicopatico, quindi recita bene, è che è un personaggio molto atipico da vedere
Prodotto e distribuito da Netflix, A classic horror story è diretto da Roberto De Feo (The nest - Il nido) e da Paolo Strippoli, qui all'esordio.
Proprio da The nest voglio partire, perché per struttura ci sono alcune assonanze. Entrambi i film hanno un incedere molto classico, colmo di citazioni più o meno esplicite. Sfruttano i topoi del genere, di cui viene dimostrata un'ottima conoscenza. Eppure non si tratta di film derivativi, perché sia in The nest che in A classic horror story c'è un punto di svolta (nel finale per quanto riguarda il primo, all'inizio del terzo atto per il secondo) che ribalta tutto ciò che era accaduto fino a quel momento.
Parlando di A classic horror story, ci troviamo al cospetto di un gruppo di persone che condividono un pulmino tramite carpooling. Durante il viaggio verso la Calabria, però, faranno un incidente, e da quel momento in poi entreranno in un incubo che pesca nell'immaginario pagano/ritualistico di film come The wicker man, Midsommar o The ritual, volendo rimanere in ambito Netflix. La casa nel bosco rievoca per architettura quella di Gretel e Hansel. La cura per la fotografia, l'uso del colore, il taglio registico appartengono a quel filone di horror che provano a elevarsi dalla sciatteria, dalla produzione riciclata, dalla carenza di idee e di intenzione.
Qui di intenzione ce n'è, e diventerà sempre più palese. Il film funziona anche nella sua componente più classica, perché ha la capacità di andare a pescare una leggenda fortemente radicata nel nostro territorio, e nel meridione nello specifico: quella di Osso, Mastrosso e Carcagnosso, considerati i padri delle mafie. Le loro figure assumono i contorni di creature orrorifiche leggendarie, quasi delle divinità temute e adorate. Già solo questo sarebbe bastato a rendere A classic horror story un film comunque meritevole di attenzione, per aver cioè calato un canovaccio classico in un contesto nuovo, diverso, meno battuto, che affonda le proprie radici nel territorio e in quello che comunemente viene definito folk horror.
Ma De Feo, Strippoli e la squadra di sceneggiatori non si fermano qui, perché nella parte conclusiva del film si divertono a ribaltare ruoli e significati, a urlare in faccia alla spettatore il messaggio del film, scagliandosi contro l'industria cinematografica italiana, parlando di horror, di gusto del pubblico, aggredendo i media e lo show del dolore.
Nel ribaltamento e nella metanarrazione salta all'occhio quello che, probabilmente, è il vero e principale riferimento di questa operazione: Quella casa nel bosco (che, in ogni caso, vi invito a recuperare).
Eppure, A classic horror story mantiene alcune peculiarità che lo rendono, a conti fatti, un prodotto unico, fresco, godibile, realizzato con mano sicura, con un'idea precisa e un obiettivo in mente.
Un' analisi, a mio avviso, lucida e ineccepibile. Come non concordare con tutto quello che scrivi? Sicuramente sei stato molto più esplicativo e intellettualmente onesto di Victor , che molto spesso, cerca il " pelo nell'uovo" anche al cospetto di prodotti molto buoni come questo.
@@mr.no-one7678 non sapevo fosse necessario chiederti il permesso per esprimere la mia opinione.
@@mr.no-one7678 a me, personalmente, sembra inutile, questa discussione. Esiste l'opzione " commenti" proprio perché ognuno possa liberamente esprimere la sua opinione, possibilmente in maniera educata e costruttiva. Se hai guardato bene il video di Victor, avrai sentito che è lui stesso in primis ad invitare ciascuno a farsi e ad esprimere opinioni proprie, anche diverse dalla sua.
@@mr.no-one7678 a me sembra utile avere nella sezione commenti analisi diverse così da poterle confrontare, i tuoi commenti mi paiono più inutili di quello qui sopra
Ma solo io nella scena della tavolata più che pensare a midsommar, che comunque c'è, ho pensato a non aprite quella porta. Mi ci ha fatto pensare troppo, poi midsommar mi è venuto in mente quando iniziano a imitare lei che piange
No, ci ho pensato subito anche io!! Era palese secondo me! 👍🏻
Victor io credo che il ‘calderone’ sia voluto, proprio per dire che la mafia è un insieme dei peggiori film horror, è un modo per sbeffeggiare la mafia.
I difetti e le soluzioni di maniera sono tutti voluti, è una citazione continua questo film.
La Luz è una bomba
No, io credo che la scusa del "È voluto" funzioni solo quando il prodotto è davvero ma davvero ottimo. Così no, non funziona.
@@victorlaszlo88 infatti
Io ho trovato questo film interessante, proprio perché inizialmente (anche il trailer stesso) si propone proprio come il classico film horror, mentre poi, in realtà, è qualcosa di molto diverso.
Vado di spoiler, ora, per spiegarmi meglio
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Allora, secondo me, è costruito a matrioska: la questione dello snuff movie è la cornice di tutto, al cui interno troviamo il classico horror con la casa in mezzo al bosco, delle figure misteriose e dei riti alla Midsommar. Fin dall'inizio, infatti, poco prima dell'incidente, sentiamo un fischio proveniente dall'orecchio di Fabrizio (l'auricolare, appunto). Inoltre, c'è una scena in cui si vede la casa di notte, mente loro sono all'interno del camper, con delle luci dietro che danno l'atmosfera horror, ma ripensandoci fa molto luci di scena. Quello che intendo dire è che indizi che si trattasse di un film nel film c'erano (com'è possibile che compaia Chiara all'improvviso dentro la casa, quando le sue condizioni farebbero pensare ci sia da tempo?). Poi penso che l'idea che si voleva dare era che i tre cavalieri (mi sfuggono i nomi, perdonate) presenti in realtà non fossero dei fantasmi, ma degli appartenenti alla setta, dei "sacerdoti" che ripercorrevani il rito. (Tra l'altro, faccio notare, ma magari è solo illazione mia, che i tre cavalieri sono sprovvisti di lingua, orecchie e occhi: l'omertà in breve). Concordo con te sulla tavolata: scena davvero bella e interessante.
La parte finale, quando Elisa esce dalla zona militare e si ritrova sulla spiaggia, trovo abbia una grande potenza e dica molto di più delle parole di Fabrizio riguardo alla pornografia del dolore (anche se lui non usa queste parole). L'indifferenza della gente alle condizioni di Elisa è un pugno nello stomaco in un certo senso. Ma il peggio, proprio a livello di pugno, secondo me è l'ultimissima scena, con il padre di famiglia che si guarda lo snuff movie da bloodflix, un canale del dark web praticamente.
Ultima cosa: in realtà, di Elisa incinta si parla anche nella scena in cui sono accampati nella casa e lei parla con Sofia: lì si capisce che Elisa, in realtà, non voglia abortire e che si senta obbligata dalla madre (motivo per cui, secondo me, alla fine, abbandona il cellulare sulla sabbia).
Detto questo, comunque concordo sul sonoro in toto e sulla poca bravura di alcuni dei personaggi. Tra l'altro, il dottore era il prete di Cado dalle nubi (che glow up)!
secondo me la parte centrale del film doveva essere più approfondita e allungata, le scene con loro nella casa dovevano avere un evoluzione con più scene horror altrimenti non si riesce fino in fondo ad empatizzare con il finale ad effetto “sorpresa”. Cosa che per esempio ho avuto con “quella casa nel bosco”.
Mi hai messo molta curiosità per il film precedente dello stesso regista. Nonostante questo film non sia un capolavoro, io sono troppo contento che qualcuno in italia voglia investire nel fare horror. Il mixaggio audio purtroppo pessimo, io Fabrizio (Francesco Russo) proprio non riuscivo a sentirlo, molte scene ho dovuto rivederle anche tre volte e questo spezza un po' l'atmosfera. Terrò d'occhio questo regista!
sinceramente a me è piaciuto veramente tanto, critica sociale sulla incoerenza di persone che inneggiano allo scandalo in merito a film, musica e arte in generale gore, ma appena avviene un omicidio in un paesino dimenticato dal mondo subito si lanciano su internet a cercare foto del cadavere e seguono le notizie del tg su ogni minimo inquietante dettaglio del fatto. in generale veramente gran film, l'ho adorato, ora però mi hai fatto venire grande interesse per the nest.
e poi chicca di quando ne finale il ragazzo guarda il film su bloodflix (stavo storcendo il naso tantissimo quando è iniziata sta pacchianata) e per guardare il film guarda una scena iniziale e una finale, poi chiude e scrive la recensione, non aggiungo altro, i difetti questo film ce li ha, ma cose come questa secondo me non vanno ignorate
@@Comodimo no, sono d'accordo, non va ignorato assolutamente
La penso esattamente come te, ma alla fine non mi è dispiaciuto, ne facessero di più di film così in Italia sarei comunque felice cm un bambino. Riguardo l’audio pensavo che fosse solo un mio problema😅 alla fine ho messo i sottotitoli x non perdermi niente
Boh, io questo problema lo riscontro in molti film con l'audio in presa diretta.
Ragazzi in Europa insieme i spagnoli e ogni tanto i francesi siamo gli unici che ci proviamo.
@@federicoduff1224 Bravissimo...d'accordissimo con te
Io ti ascolto sempre dopo i film, per non farmi influenzare😅 però se ti guardo sempre è perché la pensiamo quasi sempre allo stesso modo💪🏼
A me è piaciuto un sacco questo film, concordo sul fatto che il personaggio di Fabrizio a volte si mangia le parole, il finale l'ho adorato anche se mi sono chiesto dove fossero finiti tutti 😅 ma riguardo la durata ANZI: Io ne volevo di più, solo 1 ora e mezza, io ne volevo di più. BRAVA ITALIA
La cosa più bella? Ricordarmi per l'ennesima volta che "il cielo in una stanza" è una delle canzoni d'amore più struggenti poetiche e commoventi di sempre.
Canzone senza tempo
7:10 "in revenge è stata bravissima ... infatti non parlava tantissimo" 🤣🤣
Però è vero🤣
@@victorlaszlo88 assolutamente però per come ti è uscita fa troppo ridere 😀
Assurdo, l’ho appena finito di vedere e arriva la tua recensione 😂
Il finale io l ho trovato in linea con quanto detto a proposito del fatto che la morte televisiva piace così tanto che si può arrivare a fare un sito con film horror snuff mvoie perché è quello che la gente cerca, la morte vera al cinema (oltre la.morte vera di cui sentono parlare senza vedere)
Premesso che il film non mi sia piaciuto … il finale non è una critica a netflix. È una critica alle persone, i padri di famiglia (ergo anche l’uomo più buono ecc) che su Thor, browser di ricerca per il deep web, si vanno a guarda gli snuff movie perché alla gente piace la violenza e il dolore.
Stessi problemi che ho riscontrato anche io durante la visione. Patate in bocca degli attori e il ragazzo calabrese troppo sopra le righe. La Leggenda rivisitata in horror mi è piaciuta tanto.
Sì, la leggenda è la cosa migliore!
A me in generale non è piaciuto il film, sono d’accordo con te sul fatto della voce dei personaggi… sono dovuta ritornare indietro diverse volte per capire quello che dicevano. Non ho avuto un minimo di tensione e mi è pesato un bel po’.
Visto ieri... giocavo mentalmente a "indovina la citazione "
"The Nest: il nido" devo vederlo!
Appena riesco mi guardo tutta la recensione
L'attore che interpreta il medico secondo me è stato davvero bravo!
Potrei citare i riferimenti del film uno per uno, tanto sono evidenti, oltre a quelli di Midsommar, non so se voluti (vista la trama) come citazione o meno, o se "ispirati". Ma il film, non eccezionale anche se godibile, non mi ha spaventata, non mi ha disturbata, non mi ha "divertita" nel guardarlo, perché, da amante del genere, sapevo esattamente, momento per momento, quello che stava per succedere, purtroppo. Però, sinceramente, ci vedo moltissimo talento dietro, talento che non è riuscito ad emergere come avrebbe dovuto fare. Oltre al problema dell'audio, come detto da te, c'è un problema di troppe mani dietro alla sceneggiatura, e forse troppa regia, nel senso di volerci mettere tanto dentro, senza riuscire a però a concretizzare.
Idea carina, spunti interessanti, ma forse è il caso che i due registi continuino a lavorare su binari separati.
PS io sono una di quelli che ti guarda dopo aver visto il film, per un "confronto virtuale", perché trovo molto interessante il tuo punto di vista.
Ciao vick personalmente guardo le tue recensioni, quasi sempre, dopo aver visto il film, perche come dici tu è meglio farsi una propria idea. Da amante dei film horror non potevo farmi scappare quest horror nostrano. Onestamente a me il film è piaciuto, l ho trovato ben fatto e riesce bene in quello che deve fare un film ovvero intrattenere. Sono d'accordo con te col personaggio e attore di fabrizio, sembra il classico attore di serie b e anche io faticavo a seguirlo. Avrei sviluppato di più alcuni personaggi e avrei evitato il classico clichè dell'unico sopravvissuto. Sicuramente si può fare di più ma è un buon inizio. Per me 6 e mezzo.
Prima non avevo voglia di guardarlo, adesso che sto vedendo questo video, mi sta venendo voglia di vederlo.
Devo ancora guardare il tuo video, ma il film l'ho visto oggi ma posso dire che come retorica, messaggio, autoironia, regia e fotografia piscia in testa a moltissimi horror americani usciti negli ultimi anni di cui veramente ne salvo pochi. Ovviamente ha le sue pecche, ma riesce a farsi godere e apprezzare sicuramente
Victor è sempre un piacere seguirti, soprattutto nel mio genere preferito. Ancora non l'ho visto ma lo farò volentieri a breve, faccio sempre il tifo per il made in Italy ma è sacrosanta la tua oggettività 👍
Delusissimo dal film e d'accordo su quasi tutto quello che hai detto. Niente da dire sul lato tecnico, difatti i problemi veri ricadono tutti sulla sceneggiatura, con un finale tirato via e una mini vendetta che davvero non convince. Oltre la regia bravissima Matilda Lutz, ottima attrice.
A mio avviso questo film ha la presunzione di essere un contenuto artistico, ma che sfortunatamente non ci riesce
Mi sorprende che tu non abbia fatto ancora una recensione dell'horror His House su Netflix. Penso che potrebbe piacerti molto
Mid sommar... Anche Antebellum. Comunque, alla fine, è un film godibile.
Il film è pazzesco, prende l’eredità di “quella casa nel bosco” attualizzandolo, togliendo l’ironia e con una critica devastante ai media. Non c’è nessun calderone, è tutto contestualizzato in sceneggiatura ed il citazionismo è voluto e perfetto. I film sono citati per un motivo, non c’è nulla di fine a se stesso. Secondo me sto film è incriticabile e dovremmo essere fieri di avere una pellicola del genere come portabandiera del genere.
@Horror per sempre il film giustifica il “plagio” col fatto che il personaggio di fabrizio ricostruisce i suoi film sulla base di altri, a mio avviso per l’intento di sceneggiatura ha perfettamente senso.
Io la "critica devastante" ai media l'ho vista come una critica incredibilmente moscia. Quel monologo del regista cattivo oltre che scritto malissimo è proprio banale e da spettatore mi son sentito preso per scemo. Proporre banalità ovvie quali "la gente è attirata dalla violenza reale" e spacciarle per chissà che critica devastante è ridicolo
@@andreabertazzoli7695 almeno c’è l’intenzione di passare un messaggio attraverso il genere, cosa che in italia non facciamo più dagli anni 70.
@@CiakSiParla negli anni 70 Argento faceva horror che non passavano alcun messaggio ed eran capolavori. In molti classici horror italiani non era importante il messaggio. Il fatto che ci sia o meno un messaggio in sé non è indice di qualità. Bisogna vedere che messaggio si inserisce e con quale forza lo si trasmette. Qui il messaggio è banale ed è trasmesso da un monologo a mio avviso ridicolo e mal recitato. Tutto sommato era meglio non metterlo.
@@andreabertazzoli7695 Completamente d'accordo! Ed è ancora più frustrante, oltre alla sensazione di essere "preso in giro" (con i dovuti pesi, alla fine si parla solo di Cinema), vedere sedicenti recensori lisciare il pelo al comparto produttivo (anche quando il film non è piaciuto, vedi questa recensione che "demolisce" il film ma poi ne invita caldamente la visione), per non precludersi eventuali vantaggi, in termini di relazioni o altro. Un sistema ormai collaudato molto triste.
A me il film è piaciuto, però anche io ho avuto davvero problemi con l'audio tanto che ad un certo punto ho deciso di attivare i sottotitoli perché non stavo capendo nulla
Idem
Siamo in tre... il finale in sè penso ci stia, è l'intermezzo ad avermi lasciato molto perplessa.
Spoiler
Poi si annega? Non ne ho trovato molto il senso, ma di cinema capisco poco, mi limito a "mi piace/ non mi piace"
@@_samy_sweet_94 no, stava solo sciacquando le ferite
@@nana-we7np grazie mille! Non riuscivo a capire
@@_samy_sweet_94 figurati :) lascia intuire anche che terrà il bambino dal modo in cui tiene la pancia
Io "sfrutto" i tuoi video per sapere le informazioni su registi e attori 😆 poi scherzi a parte sono d'accordo, il film non è un capolavoro però ho apprezzato l'impegno e si vede che ci hanno provato 👍
Sono riuscito a guardare solo 40 minuti a fatica..peccato avevo grandi aspettative 😪
Premetto che guardo sempre i film o serie prima di aprire i tuoi video, nonostante sappia che dividerai sempre tra parte spoiler e non. A me personalmente il film è piaciuto molto, mi piacciono i "messaggi" interpretabili su più livelli, le critiche sparate ovunque senza timore, le citazioni, le inquadrature "premonitrici" (come quando la protagonista guarda il quadro di Padre Pio). In generale la regia è molto onesta, noi fino a metà pellicola possiamo costruirci tutte le spiegazioni e previsioni possibili, ma anche se il film molto probabilmente prenderà una piega diversa, rimane coerente, e le basi su cui si costruisce la spiegazione non ci sono mai state nascoste fin dalle prime scene. Tuttavia concordo su te per quanto riguarda la recitazione. Soprattutto il ragazzo Calabrese risulta veramente irritante, e non per il personaggio in sé, ma proprio per il suo biascicare, la sua interpretazione e la sua esaltazione fuori luogo. La protagonista molto brava nell'espressività, empatizzi facilmente con lei sia per ciò che le è accaduto e sia per la sua qualità mimica, il problema degli attori sorge sempre quando iniziano a parlare...
Per il resto è un film assolutamente vedibili, credo che i brutti film siano ben altri!
Ho collegato ora il riferimento al quadro... Grazie!
A me è piaciucchiato. Per le citazioni ai vari film ovviamente sono volute e il titolo non lo nasconde. L’attore che fa Fabrizio, non so, non è naturale nella sua recitazione. La ragazzina invece è stata molto brava. Interessante la storia di Osso, Mastrosso e Carcagnosso che forse non molti di noi conoscevamo. Sarebbe bello se facessero altri film basati su miti, leggende e superstizioni italiane. E ce ne sono tante.
Comunque Victor, a me piace prima vedere un film e, anche per non rischiare di farmi condizionare dalle tue recensioni, poi come curiosità vengo a vedere la tua recensione. Domanda: Hai visto Vivarium?
Premetto che l ho visto ieri sera e sto ancora guardando la recensione ma arrivato al punto del mixaggio audio sono esploso xDxD ieri sera io e la tipa stavano sclerando per sta cosa xD ho un impianto cinema da 800 wat e di solito il volume non supera mai i 4 o 5 e ieri sera stavo a 17 e certe volte anche 22, e registrato bassissimo e certe volte senti troppo TUTTO tranne che le voci quindi concordo in pieno xDxD grande victor mi fai scassare
Mi è piaciuto molto. Non d'accordo con alcune cose che hai detto soprattutto la parte del "Pastrocchio", secondo me è fatto apposta, prendere vari cliché (esempio il luogo sperduto) quasi per riscrivere il genere collegandosi a film come Midsomar che già stanno dando una svolta importante al genere.
Io non ci ho capito niente
Il problema è che quello che hai scritto tu è stato già fatto in altre pellicole. Vedi Quella casa nel Bosco. E in quel film viene fatto almeno 10 anni fa e viene fatto molto meglio.
Sono d’accordo su tutto: appena iniziata la visione ho subito notato le citazioni a “The Blair Witch Project”, “Silent Hill” e “Non Aprite quella Porta”, poi sono andati a parare su “Vacancy”.
Per il budget che avevano io trovo che abbiano fatto un buon lavoro, peccato ogni tanto quel grottesco fatto male(quando l’attrice piange ed i commensali la prendono in giro)che mi ha fatto sentire appena appena quella sensazione di “Cringe” dietro la nuca. L’attrice Matilda Lutz ha purtroppo la stessa voce di Katy Saunders e Francesco Russo era veramente troppo troppo calabrese(e di amici calabresi ne ho tanti!). Molto buono il dottore,voce impostata ma non troppo tanto da risultare molto credibile e naturale; anche la bambina nella parti non recitate è stata bravissima.
Spoiler:
Ho adorato il cameo finale di Scianel(Annalisa Magliocca)pur essendo il personaggio quello che era.
Il film è stupendo oltre ogni più ottimistica previsione e così avanti che aveva previsto le recensioni come questa. Bravi De Feo e Strippoli, super super brava Matilda Lutz. Ogni dettaglio in questa pellicola è pura poesia.
A me sembra abbastanza esagerato definirlo capolavoro. Ma tanto. Oltretutto direi che più che altro ha involontariamente dimostrato il perché la gente si lamenta di certi horror.
Non ho scritto il termine capolavoro perché capisco bene possa essere associato solo a determinati canoni artistici ma per quelle che erano le loro possibilità sia in termini di budget che di esperienza i nostri sono andati oltre ogni più rosea (almeno mia) aspettativa.
Carino! Mi ricorda un po' Il Rituale e Midsommar per l'ambientazione. E Quella casa nel Bosco per l'idea del film nel film.
Sono d'accordo sui livelli dell'audio. Per il resto l'ho apprezzato molto per la regia e per la fotografia, gli attori li ho trovati debolucci ma mi è piaciuto talmente tanto il cambio di atmosfera costante e l'impostazione molto citazionista che ci sono passato sopra. Bella review comunque, sono contento quando dai spazio a questi piccoli film che però portano avanti il genere in Italia, cosa che accade sempre di più sul tuo canale. Grande Vic
L'altro ieri ho visto The nest e ieri ho visto questo. A me è piaciuto tantissimo. Sia recitazione, regia, storia e che abbia mischiato generi. Vengo qui per sentirmi la rece di Victor e scopro che lo distrugge 😅 e la cosa mi fa strano perché The end? Lo avevi apprezzato e io lì i difetti da te elencati in questo, li ho riscontrati lì, pensa un po'. Chissà se non sei stato influenzato inconsciamente dal fatto che conoscevi il regista di the end? L inferno fuori 🤔
Personalmente non ho trovato il problema di audio a parte all'inizio ma giusto quando erano ancora nel camper, niente di che...
Il ragazzo nerd sinceramente è quello che ho apprezzato più di tutti insieme alla bambina ma in generale tutti sono stati all'altezza. Il nerd poi all'inzio che faceva il semplicione era talmente credibile che pensavo fosse nella realtà così (sembrava il tizio di RUclips che scorreggia e dice questo è il bello della diretta ma questo solo la prima volta che viene presentato che si sta riprendendo). Ma poi che bello che mette l'italianità in un film così gore, dai...il finale troppo bello secondo me, con la musica italiana allegra mentre in realtà di allegro non c'è nulla e la cosa assurda e stupenda è che non risulta trash ma anzi un contesto credibile. Io spero che facciano di altri film come questo.
The end? era una trashata assurda, dove anche Roja Alessandro, grande attore, risultava cane e per tutto il tempo devono trovare qualcosa da fargli fare dentro l'ascensore dove era rimasto bloccato...daiiii e questo A Classic Horror Story invece me lo distruggi 😅 vabbe che i gusti sono gusti però boh, a volte non capisco....
Che poi critica anche il discorso che non sia poi un horror classico come nel titolo. Beh, il bello sta lì, è classico all'inzio: incidente, telefoni che non prendono, camper che non riparte, casetta di legno per nulla rassicurante...
Giuro per tutta la recensione, mi ha dato l'impressione che Victor andasse trovando il pelo nell'uovo. Non è stato il solito Victor in cui dice: ci sono dei difetti però tutto sommato...
È bellissimo, a volte non capisco cosa vediate giuro..regia ottima, fotografia ottima, sceneggiatura decorosa, citazioni ovunque, metacinema che sfonda la quarta parete e contestazione socio-politica. Rispetto la vostra idea, ma l’unica cosa che direi è che sia una vergogna che non sia uscito in sala! Comunque, grazie per la recensione
Regia fotografia scenografia e costumi spaccano davvero. Ma la sceneggiatura per me è orrenda. Il colpo di scena era prevedibile, poco originale, buttato lì un po' a caso. La critica sociopolitica non è per nulla profonda. "La gente è attirata dalla violenza reale" sai che rivelazione. Una ovvietà incredibile. La scena postcredit è ridicola, zero fattore shock.
Sarà ma io le tue recensioni le guardo sempre e solo dopo aver visto il film in questione. Così posso vedere se la pensi come me !
Ma un De Feo e una Luz assieme in un film horror? Il sottotitolo è Amityville!
Arrivo molto tardi a questo film rispetto all'uscita. Visto ora e, nonostante ci siano delle pecche anche evidenziate nel video, devo ammettere che mi sprona a tornare a vedere degli horror di qualità, genere ormai passato in secondo piano nelle mie visioni per via delle troppe monnezze viste negli ultimi anni. Spero solo che ci siano altre possibilità per i registi/sceneggiatori per migliorarsi e portare sullo schermo (seppur piccolo) film che risollevino l'interesse verso il genere e le produzioni italiane, pregio che attribuisco al film ed a chi ci ha lavorato.
Concordo sulla sceneggiatura confusa. Mi è sembrata molto sfilacciata. Ma la botta è arrivata sul finale con quel monologo talmente didascalico da risultare imbarazzante. Il lato tecnico invece è molto curato, notevole!
A mio parere un film davvero godibile con un finale più profondo di quel che si pensi ed una scena post-credit comica ma che ti fa passare anche un brivido dietro la schiena: voto 8-
Finale profondo? Abbiamo visto lo stesso film?
@@ale_jk5431 non molto profondo ma nemmeno piatto, manda un bel messaggio con tutti quei coglioni che anziché aiutare la ragazza riprendono tutto col cellulare e lei che alla fine decide di tenere il bambino.
Avete colto tutte le citazioni?
Io ho notato queste:
Evil Dead (vabbeh..che te lo dico a fare: casa nel bosco e trofeo del cervo, non c'è la botola (grande Maccio) ma c'è il soffitto);
Black Mirror: Episodio "White Bear" "Orso Bianco" (!!!);
Hostel: Il committente che chiede snuff movie;
L'esorcista (Lei che si è liberata dai chiodi alle mani che la bloccavano nella sedia, alza le mani e ricorda l'icona del santo che si vede all'inizio nel bar);
Django Unchained (fucilata con doppietta che fa volare via la ragazzina a 2 metri di distanza..e musica western di sottofondo).
Sicuramente ce ne sono molte altre...avanti! ;D
@Matteo Torzolini giusto! midsommmar non l'ho ancora visto 😅
La tavolata in parte è anche Non aprite quella porta
@@desertoprod midsonnar è molto crudo in certe scene ti piacerà
L'idea poteva essere carina. Neanche a me è piaciuto la parte audio e la recitazione di alcuni attori. Avvolte dovevo sforzarmi a capire i dialoghi, comunque l'attore che interpreta il dottore è l'attore calabrese Peppino Mazzotta (famoso per interpretare l' ispettore Fazio nel Commissario Montalbano).
A volte*
@@lindainwonderland10 Non pensi che magari dovevo mettere uno spazio e ho cliccato due volte la lettera v. Del resto la lettera v si trova sopra la barra, pertanto evita di fare il maestro/a.
Io prima guardo il film poi vengo qui da te ✌️❤️
Sai vic credo che sia una delle recensioni più belle che tu abbia fatto da molto. Certo si per il messaggio di incoraggiamento ecc... ma perché troppo spesso vedo qui sul web degli internauti tendono ad interpretare una "stroncatura" come un giudizio critico verso chi ha fatto il film con tanto di augurio che smetta di lavorare di lì a poco. Credo che ricordarsi vicendevolmente quanto invece un giudizio critico sia un augurio o una speranza volta al miglioramento per la prossima pellicola che quindi non avrà i problemi di quelle che l'hanno preceduta...e tutto questo non vale per gente come Bay e Snyder...loro dovrebbero proprio andare a fare gli spot della Q8
E io che pensavo di essere matto a nn capire niente di quello che dicevano ahahah però devo dire che mi è piaciuto più che a te, i vari generei per me si amalgamano bene e il finale l’ho trovato riuscito. Paradossalmente io odio i film come Midsommar figurati, infatti forse ho gusti sbagliati
P.s. Io sono uno di quelli che guarda i tuoi video post visione del film per un confronto, mai prima
Brutto come pochi questo film. Netflix non si smentisce mai.
Il problema maggiore come esposto sono gli attori, mi sembrava di guardare una puntata di “Gli occhi del cuore” stile horror. Purtroppo gli attori fanno una grande fetta del film.
Victor, se penso a quello che hai detto di THE WELL e ti sento in questa recensione criticare questo film, direi che siamo a posto così. È UNA VERGOGNA. Questo è 100k volte meglio di quella cagata che hai definito uno dei migliori horror degli ultimi tot anni. SCANDALOSO!
Uno dei problemi, che si nota da subito, sono le reazioni dei personaggi oltre che le varie forzature di trama
Solo io ho visto nell’inizio della scena della roulotte una citazione a dicaprio in c’era una volta a Hollywood?
Personalmente, credo che l'incidente iniziale sia la cosa meno credibile del film: del resto, anche lo stesso "regista" avrebbe potuto restarci secco! Non puoi "programmare" un incidente e le relative conseguenze. Alla luce del risvolto di trama, è quella la prima cosa a cui ho pensato. Comunque, apprezzabile lo sforzo, regia e fotografia ottime. Viste le premesse, però, mi sarei aspettato un finale a sorpresa decisamente più d'impatto, un po' alla "Saw" insomma, assolutamente imprevedibile. Resta comunque una pellicola ben al di sopra della media italiana degli ultimi anni.
Ma infatti l’incidente non era programmato chiara rimprovera fabrizio per questa cosa dell’incidente
Io già visto, non mi ha convinto. Dopo la tua recensione me lo rivedo 🤪🤪🤪🤪🤪🤣🤣🤣🤣
Tutto sommato mi è piaciuto. Quando col camper si fermano e la Lutz scende per rimettere, CREDO d'aver riconosciuto il tratto di strada e collega lo svincolo dell'autostrada Lauria Sud a Castelluccio Inferiore (Pz). Anzi sono sicuro proprio di quel tratto dopo un tornante.
Infatti mi sembrava di aver visto la Basilicata!
A me è piaciuto molto, rivisto tre volte per capire bene le scelte registiche, buona sceneggiatura, fotografia che mi ha fatto ricordare i migliori Bava ed Argento. Un ferocissimo attacco alla società contemporanea ed al fan service... Gran bel film..
Aspettavo una tua recensione
Per me è un'ottimo film.
Il fatto che sia preso un po' qua un po' la per me fa parte del gioco. infatti il cattivone di turno dice : ho reso i tre padri della mafia letherface, Michael mayesr e Freddy (PS vado a memoria potrei sbagliare villain).
Ho trovato inquadrature regia e fotografia ottime.
Sono invece d'accordo con te sulla parte audio.
Io ho trovato richiami a Scream (il film nel film), non aprite quella porta, midsomar (che a sua volta si ispira a non aprite quella porta )e qualcosina a la casa nel bosco.
Speriamo che questo film sia da apripista per avere altri progetti (di) del genere made in Italy
Secondo me l'insieme di tante idee era voluto, già dal titolo. Il film mi è piaciuto, anche perché, avendo anch'io origini calabresi, essere rapito dai bigotti delle montagne è un incubo vivissimo. Vero che non tutti gli attori sono Stati bravi, non mi sono piaciuto i due ragazzi stranieri. Avendo guardato il film con le cuffie non ho sentito il problema del mixaggio.
Io prima guardo il film, poi spero che te ci faccia la recensione
Secondo me è un film privo di spessore autoriale. Il giochino parafilmico a cui fa continuamente ricorso attraverso le compulsive citazioni non è gestito dai due "registi" con la necessaria competenza tecnico-creativa. In poche parole è un film che artisticamente, nè gli sceneggiatori (ben cinque!) nè i due registi sono stati in grado di coordinare, dispensando qua e la piccoli artifici di scrittura ironizzando sull'onnipresente e compulsivo citazionismo, cercando così di far passare furbescamente le palesi fonti di "Ispirazione" come componenti estetiche dell'intreccio. Tra i tanti film "citati";ce ne uno che è un autentico precedente, e di cui questo non è altro che una (brutta) variazione sul tema: SCREAM di Wes Craven. Giocare con gli stereotipi di un genere, creando un film apparentemente stereotipato che però ha l'intento di accendere delle riflessioni sul rapporto tra violenza cinematografica e realtà. Questo accadeva in Scream e questo accade in questa "Classica storia Horror", dove il fruitore di una certa violenza rappresentata non si accontenta più della finzione ma pretende la snuff-realtà. E qui siamo alla seconda cripto-citazione (spero per i magnifici 7 voluta): Videodrome. In entrambi i casi stiamo parlando di due giganti: Wes Craven e David Cronenberg. Qui siamo lontani anni luce dal risultato dei sopracitati artisti, ed è per questo che il tutto risulta confuso, pretestuoso e fuori controllo registico. Ci aggiungiamo poi la solita recitazione sciatta e il piatto è servito. Con Netflix alle spalle e con un budget e una libertà(?) creativa non indifferenti è l'ennesima occasione mancata. La regia non è solo determinabile dai "movimenti di macchina", come la fotografia dalle luci fighe. Mancassero anche questi elementi (comunque ordinari e piuttosto impersonali, e in linea con le produzioni esteticamente uniformate a marchio netlfix) saremmo di fronte ad un film della Troma. Rifiuto il concetto di "prodotto italiano da sostenere" a priori. Un film o ha valore o non ne ha, in mezzo c'è lo sterminato fiume della soggettività. Negli ultimi anni sono stati girati alcuni film Horror Italiani con budget rispettabili, ma nessuno va oltre il sostegno caritatevole (anche dagli addetti ai lavori, che nel vuoto cosmico si trovano a dispensare premi, anche prestigiosi, che non vanno oltre l'incoraggiamento). Per citarne alcuni: The end? L'inferno fuori, The Nest, Caleb, Ancora pochi passi etc..Non se ne salva uno. Tutti hanno delle possibilità tecniche di tutto rispetto, ma sono privi di una scrittura autoriale competitiva con gli altissimi standard del nostro patrimonio cinematografico e di quello globale contemporaneo. In sostanza mancano gli Autori degni di questo nome (e l'essere Italiano non è una pregiudiziale negativa, anzi). Una cosa, tra le tante, mi ha fatto una certa tristezza: l'eccessiva consapevolezza del comparto creativo (Ripeto, due registi e ben 5 sceneggiatori! Date un'occhiata a quanti hanno scritto e diretto Midsommar, e altri capolavori del genere), nel dover inserire degli ingredienti facilmente digeribili dagli Adepti di Netflix che probabilmente hanno visto ed amato la serie "Gomorra". Non faccio spoiler, ma chi ha visto la serie (e questo film) capirà . Anche l'idea dei tre diavoli fondatori delle mafie (tra l'altro l'unica idea degna di essere approfondita, assieme alla colonna sonora anch'essa spesso "ispirata" da capolavori come l'Esorcista) mi è sembrata furbescamente derivativa dalla già citata serie ora distribuita da Netflix. Horror Italiano, pizza, spaghetti, mandolino e... Mafia.
Se questo è il futuro dell'horror italiano esportabile all'estero, anche no.
non potrei essere più d'accordo con te! tecnicamente son quasi sempre fatti bene, ma le sceneggiature sono ridicole. Gli attori per carità. Ogni volta ci provo, gli dò una possibilità, e puntualmente mi delude. Il cinema italiano deve smetterla di indugiare sul classicismo all'italiana, nel finanziare quattro raccomandati, e iniziare a far lavorare gente in gamba. Perchè ci sono anche in Italia gli sceneggiatori e gli attori bravi
Aspettavo la tua recensione più della cena
Quanto vuoi divagare ?
Victor: si🤣🤣🤣🤣🤣comunque sei bravissimo
E niente, a sto giro non credo ci abbia preso con questa rece.
Peccato, pare la rece dei difetti del pessimo Dellamorte Dellamore, qui la storia è ben diversa.
A mio parere un film difettoso ma del quale va lodata la profonda italianità e il colpo di scena funziona benissimo secondo me. Aggiungo che le scene nella casa mi hanno inquietato come pochi film sono riusciti negli ultimi mesi
Per me è un filmone! 🤩
Mi è piaciuto abbastanza (meno di The Nest, in effetti), ma anche io non posso non apprezzare il tentativo di fare cose nuove, di rilanciare l'horror in Italia. Comunque De Feo sa come rendere bene visivamente i suoi film, dopo due pellicole comincia a essere chiaro.
Contento di tornare a veder recitare Peppino Mazzotta dopo Il commissario Montalbano
Da calabrese concordo...Fabrizio non l'ho capito...e non mi e'piaciuto...I problemi audio pensavo fossero miei..cmq il film non mi ha colpito, capisco l'impegno, ma non ho provato nessun brivido...e anzi, mi ha annoiato parecchio...una conclusione incompiuta.
Se l'avessero girato tipo found footage avrebbe reso mooolto meglio secondo me...
Dopo che sia "un calderone di roba un po'a caso" è vero però sinceramente non mi ha dato più di tanto fastidio
Palese mix di molteplici blockbuster americani. Nonostante ciò bel film, mi ha sorpreso
Io di solito guardo il film e poi mi godo le tue recensioni :)
Del film mi è piaciuta la fotografia e le riprese
A me è piaciuto molto, tra l altro essendo un film italiano e prodotto dalla Colorado film mi ha davvero colpito, non ci ho capito molto del finale però 🤯
Il finale bloodflix è un riferimento al deep web dove purtroppo vengono venduti film con torture reali e uccisioni (come quella messa in scena nel flm).
Dato l'inizio del film mi ero detta "se questo è il ritmo deve durare almeno 2 ore" e invece, arrivata alla fine, avevo una quantità di buchi, cose aperte e mai chiuse che a me fanno girare troppo il cazzo (ovviamente gusto personale).
Per me è comunque un inizio niente male per i registi perché a parte sceneggiatura e alcune interpretazioni, regia, scenografia, costumi/trucco e soprattutto la fotografia per erano meravigliosi. Insomma, l'estetica era pazzesca e nulla da invidiare alle grandi produzioni. Insomma, se l'occhio in camera ce l'hanno, manca il contenuto ma si può sanare con un po'di esperienza.
Troppi mappazzoni, troppa roba mi dà l'idea degli adolescenti che vogliono fare ed emulare tutto e infatti l'arte dei grandi non sta "nel fare" ma nel "saper togliere con saggezza". Peter Jackson maestro vero con il signore degli anelli.
Io li seguirò come registi, hanno enorme potenziale e cresceranno. La terra è ottima.
molte idee belle, un pò di pasticci con la recitazione. la direzione però è giusta, se va avanti così per una decina d'anni riusciamo a sfornare robe di livello altissimo.
Per me è stato un ottimo film. Le interpretazioni mi sono piaciute, trama fotografia. L unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è stata un po' la scena clou...buttata un po' la come d'altronde fatto in the nest.
Interessante. Mi sono iscritto al canale. Ciao bocia
Spunti interessanti e significato intrinseco carino.
Personalmente di questo film ho adorato la fotografia.
Visto lo standard di questo periodo nel panorama del lungometraggio horror, lo apprezzo. Non aspettatevi, però, nulla di ancestrale. Può esser considerata una ventata di “nuovo”.
Ora arriviamo al tasto dolente... si può considerare un horror?
Non saprei, mi ha lasciato una strana sensazione, po’ come se la trama fosse stata diluita in maniera eccessiva. Sembra mancare un po’ di sostanza, in alcuni tratti si prende i suoi tempi e certe soluzioni sono viste e riviste.
Voto finale 6/7
Prendete in considerazione che la mia media, negli ultimi anni, è di 3/4 ad eccezione di alcune perle
Il film non mi è dispiaciuto nel complesso ma anche io ho avuto problemi col sonoro, ho dovuto mettere i sottotitoli 😄
Devo dire che, nonostante qualche difetto, il film mi ha tenuto desto e interessato fino alla fine. Comparto tecnico di prim'ordine, il che non è cosa da poco. Eccellente anche la parte finale. La sequenza con Bloodfix non mi è sembrata didascalica, più che altro l'ho vista come uno scherzo degli autori
Non ho capito la parte riguardo gli attori nella descrizione. Comunque d'accordissimo con quello che c'è scritto, ora guardo il video
Andrò contro corrente ma a me è piaciuto e lo ritengo un buon Horror
Se avessi visto prima la recensione mi sarei evitato mezz'ora di spippolamenti con l'audio della TV perché non capivo la metà dei dialoghi. Comunque per me molto carino.
Yoga alla pera a casa dei nonni è anche un mio bel ricordo d'infanzia.....
Ora è un succo che detesto
Film carino. Cmq è uscito il trailer ufficiale di After 3 per la tua gioia Vic 🤣🤣🤣
Cm te sono appassionata di cinema, e direi non male come horror italiano sebbene innumerevoli citazioni "forse troppe" da tantissimi film. Nn so se volute o meno. Concordo comunque con te che "the nest" sia migliore. Ho visto di peggio, quindi vorrei dare un merito al regista italiano.
Il suo succhino Yoga alla pera. TOP
Io sono venuto a vedere il tuo video dopo aver visto il film, che a me tutto sommato è piaciuto.
Il dottore è il Fazio di Montalbano!