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- Опубликовано: 5 ноя 2024
- Trailer del documentario "REGINE DI QUADRI" regia di Anna Testa prodotto da Coevolutions di Marco Perotti
Selezionato al Torino Film Festival 2023
"Maria Bellonci Isabella d'Este le due donne del Rinascimento italiano" 52'
il documentario “Di cattivo umore, critica verso tutto e amara di rancore”, questa è la descrizione di Isabella D’Este che ne fa Maria Bellonci nel suo capolavoro “Rinascimento privato” la biografia romanzata tradotta in tutto il mondo della Marchesana di Mantova che papa Giulio II e il marito Francesco Gonzaga - di mestiere combattente che una volta vince e due no - definiscono senza troppi giri di parole “puttana ribalda”, mentre per Carlo V è la sola gran donna che vi sia in Italia.
Quello di Isabella è un compito difficile: donna, sola, cittadina del ‘400 eppure riesce a far splendere sotto il suo regno il piccolo marchesato di Mantova e a lasciare una memoria indelebile che arriverà fino a noi.
Maria Villavecchia in Bellonci non è da meno, scrittrice raffinata si trova anch’essa a capo di un regno quello del Premio Strega che agli albori aveva condiviso con l’adorato marito Goffredo Bellonci; due donne a quattrocento anni di distanza con i rispettivi “governi “ in un viaggio tra Mantova e Roma che la regista e autrice Anna Testa mette in correlazione sondando le similitudini, gli snodi e le divergenze in un dialogo arricchito dagli interventi di studiosi dell’arte e della letteratura.
Attraverso le voci della scrittrice Melania Mazzucco, delle storiche dell’arte Raffaella Morselli e Belinda Granata, del critico letterario Arnaldo Colasanti e del direttore del Premio Strega Stefano Petrocchi, il documentario “Maria Bellonci e Isabella d’Este le due donne del Rinascimento Italiano” parla in sintesi del rapporto delle donne col potere e con il tempo in cui nulla è da sottovalutare nemmeno l’immagine perché l’arte dell’apparire è coscienza del vestire.
Mantova, Palazzo Ducale; Roma, Villa Giulia che ospita ogni anno il Premio Strega e l’appartamento di Maria e Goffredo Bellonci ora sede dell’omonima Fondazione sono i luoghi deputati in cui il pensiero di Maria Bellonci parla attraverso la sua Isabella in un processo mitopoietico contraddistinto da una incredibile attualità.