Le clausole vessatorie tra imprese e consumatori
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- Опубликовано: 2 окт 2024
- Lo studio legale Pandolfini è specializzato nella consulenza legale alle imprese, e offre a costi competitivi e concorrenziali le proprie consulenze anche per l'analisi e la redazione di contratti aziendali, in modo da evitare che l'impresa sia soggetta a contestazioni da parte dei consumatori o a sanzioni da parte dell'autorità garante.
Molto spesso infatti le imprese utilizzano moduli generali di contratto standard per regolare i rapporti con la clientela, che in molti casi contengono delle clausole vessatorie, ossia delle pattuizioni che portano un vantaggio per le imprese ed uno svantaggio per la clientela (es. limitazioni nella responsabilità, tacita proroga del contratto, etc..)
Il Codice Civile agli art. 1341 e 1342 disciplina queste clausole prevedendo che ci debba essere un'approvazione scritta pena la nullità. La cosiddetta seconda firma alla fine dei contratti è sufficiente nei contratti con altre imprese o con i professionisti per rendere valida e vincolante la clausola, mentre nel caso in cui il cliente dell'impresa sia il consumatore privato dovrà conformarsi anche all'art.33 e seguenti del D.lgs 206/2005 (Codice del Consumo).
L'art.33 del Codice del Consumo ha lo scopo di estendere la tutela del consumatore, considerando clausole vessatorie tutte quelle pattuizioni che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto e prevedendo due liste di clausole vessatorie: la lista grigia e la lista nera.
Alla lista nera appartengono quelle clausole che vengono considerate sempre vessatorie, mentre nella lista grigia troviamo quelle clausole che sono vessatorie salvo che l'impresa non riesca a dimostrare il contrario.
Infatti la clausola non può essere considerata vessatoria se:
è relativa all'oggetto del contratto e al corrispettivo di beni e servizi, purché questi siano individuati in modo chiaro e comprensibile.
riproduce disposizioni di legge, fatta eccezione per quelle che implicano una scelta.
gli effetti negativi sul consumatore sono compensati da un'altra clausola o dal contratto collegato.
è oggetto di trattativa individuale, che può essere dimostrata solo se vi sono concessioni che nei moduli non erano previsti o condizioni particolari rispetto a quanto praticato dall'impresa, cosa impossibile da dimostrare se l'impresa utilizza moduli di contratto on line.
Le conseguenze delle clausole vessatorie per le imprese sono:
1) la nullità della clausola vessatoria da parte del giudice
2) la tutela inibitoria, che può essere richiesta anche in via cautelare mediante la quale i consumatori possono far cessare all'impresa l'utilizzo della clausola
L'art.5 del D.l.1/2012 ha inoltre rafforzato la tutela dei consumatori prevedendo che l'autorità garante della concorrenza e del mercato, d'ufficio o su denuncia, possa dichiarare la vessatorietà delle clausole di un'impresa, pubblicando il provvedimento sul sito dell'autorità, sul sito dell'impresa e ovunque sia considerato adeguato per mettere a conoscenza i consumatori.
Per tutti questi motivi è molto importante che l'impresa ricorra alla consulenza di un legale esperto, come quella che può offrire lo studio Pandolfini, prima che un modulo di contratto venga utilizzato.
Per maggiori informazioni vi invito pertanto a visitare il nostro sito.
Studio Pandolfini
Avv. Valerio Pandolfini
Molto chiaro e comprensibile proprio come prevede l'art 35 c.d.c che impone un obbligo di trasparenza della clausola vessatoria 😂
posso leggere anch io il libro..... MA NON CE NESSUNO CHE SPIEGA IL DIRITTO A PAROLE PROPRIE
difficile...
Ho cercato di fare um curso in formato cartaceo mi sono arrivati um parte del materiale, cosi io ho fermato di pagare la rata seguente adesso mi hanno chiamato dicendo che mi cercara um avvocato no so a chi cercare mi sembra injusto pagare una cosa imcopleta mi può aitare con um consiglio
chiaro e comprensibile, grazie!