@@vannellicoffee2 In Italia, basta aggiornarsi sui sondaggi e la risposta è semplice. In vetta alle classifiche come consumi, abbiamo la cialda, seguito dalle capsule ed in ultimo, ma proprio ultimo, il caffè in polvere. Il motivo è molto semplice, pur non ottenendo lo stesso risultato qualitativo, per la vita che si conduce in modo frenetico, non più come una volta, chiaramente l’ uso risulta più pratico e soprattutto non va sprecato nulla, in quanto mono porzione. Di contro, utilizzando la classica moka, fuoriesce un quantitativo superiore all’ effettivo utilizzo seppure, di qualità migliore. Infine, parlare di “ piaga “ mi sembra eccessivo, le piaghe nel nostro Paese sono ben altre…..
@@AnnaLoBianco-d2x io credo che la piaga sia proprio l’atteggiamento , ormai dilagante di preferire la comodità alla qualità. Tutti i metodi da te descritti utilizzano caffè pre macinato che ne abbassa fortemente la qualità. Un po’ come comprare la pasta precotta da mettere nel microonde. Non sono qui a giudicare chi lo fa ma mi sembra doveroso ricordare che se si vuole una pasta buona ci sono altri modi, che richiedono più tempo, questo è vero. Nel caffè il modo , ad oggi, che dà la tazza migliore è macinare i chicchi al momento dell’utilizzo.
@@vannellicoffee2 Penso che tu non abbia letto attentamente ciò che ho scritto. Ti consiglio di rileggere il mio commento e cioè il fatto che qualitativamente il caffè della moka è superiore, ma in percentuale ormai nessuno o in pochi lo usano, per questioni pratiche.
@@vannellicoffee2 E aggiungo, come ben saprai, adesso c’è la possibilità di acquistare una caffettiera “ moka “ con la cialda, insomma un ibrido per coniugare il rito della preparazione del caffè ma con la praticità della cialda per i più nostalgici….
Questi consigli sono oro 😮😮
Non si conserva in nessun posto, perché oramai nessuno usa il caffè in polvere…..
Invece questa piaga lungi dall’essere superata 😢
@@vannellicoffee2 In Italia, basta aggiornarsi sui sondaggi e la risposta è semplice. In vetta alle classifiche come consumi, abbiamo la cialda, seguito dalle capsule ed in ultimo, ma proprio ultimo, il caffè in polvere. Il motivo è molto semplice, pur non ottenendo lo stesso risultato qualitativo, per la vita che si conduce in modo frenetico, non più come una volta, chiaramente l’ uso risulta più pratico e soprattutto non va sprecato nulla, in quanto mono porzione. Di contro, utilizzando la classica moka, fuoriesce un quantitativo superiore all’ effettivo utilizzo seppure, di qualità migliore. Infine, parlare di “ piaga “ mi sembra eccessivo, le piaghe nel nostro Paese sono ben altre…..
@@AnnaLoBianco-d2x io credo che la piaga sia proprio l’atteggiamento , ormai dilagante di preferire la comodità alla qualità.
Tutti i metodi da te descritti utilizzano caffè pre macinato che ne abbassa fortemente la qualità. Un po’ come comprare la pasta precotta da mettere nel microonde.
Non sono qui a giudicare chi lo fa ma mi sembra doveroso ricordare che se si vuole una pasta buona ci sono altri modi, che richiedono più tempo, questo è vero.
Nel caffè il modo , ad oggi, che dà la tazza migliore è macinare i chicchi al momento dell’utilizzo.
@@vannellicoffee2 Penso che tu non abbia letto attentamente ciò che ho scritto. Ti consiglio di rileggere il mio commento e cioè il fatto che qualitativamente il caffè della moka è superiore, ma in percentuale ormai nessuno o in pochi lo usano, per questioni pratiche.
@@vannellicoffee2 E aggiungo, come ben saprai, adesso c’è la possibilità di acquistare una caffettiera “ moka “ con la cialda, insomma un ibrido per coniugare il rito della preparazione del caffè ma con la praticità della cialda per i più nostalgici….