Per approfondire: 🔴[video] Quanti sono gli hikikomori in Italia? 👉 ruclips.net/video/wn-St24Z_oM/видео.html 🔴[video] "Sono usciti dall'hikikomori grazie alla musica" 👉 ruclips.net/video/9E2Hk3nXgdM/видео.html ⚫[podcast] #155 | Lettera di un hikikomori all'ex professoressa 👉 www.patreon.com/posts/155-lettera-di-93394580 ⚫[podcast] #97 | "Sono recluso ormai da 15 anni" 👉 www.patreon.com/posts/97-sono-recluso-84845085
Ciao Marco si potrebbe aprire locali adibiti ad ospitare hikikomori perché possano socializzare dopo essersi conosciuti in internet...in quel caso dovrebbero solo prender la via per il locale...magari usando maschere e i loro pseudonimi...per farsi dei giochi di società...se qualcuno é bravo con trucchi di magia farne uno spettacolo...farsi serate anche di karaoke...
Marco ha praticamente descritto i miei anni del liceo. Oltre alle assenze saltuarie per "ricaricarmi" non sopportavo quasi nessuno della mia classe. Il testo della canzone "la mia parte intollerante" di Caparezza secondo me offre un buono spunto da questo punto di vista.
Già, soprattutto questa: non vivo di pallone, non parlo di figone, non indosso vesti buone quindi sono fuori da ogni discussione, ma anche Torna Catalessi adoro, una critica feroce misto rap e opera alla società capitalista, consumista e individualista di oggi (cioè dagli anni 80 in poi, anche Pozzetto nel ragazzo di Campagna lo denuncia in maniera ironica).
le mie erano sistematiche e programmate , altrimenti non riuscivo neppure a studiare bene ( tanto comunque mi davano sempre 5 e mezzo , massimo 6 , a volte 7 se ero fortunato ) quindi era più che altro per allontanarmi da quei primati
Ho 53 anni ed e da 2 che mi sono ritirato dalla vita sociale ,volontariamente e non da depresso ,vivo benissimo la mia vita e non sento il bisogno di condividere
Io sono stato a rischio durante l'adolescenza, anche perche autistico, adhd e disprassico, se ne sono uscito è solo perche ho battuto la fobia sociale e ho cominciato a sbattermene dell'opinione altrui, adesso esco anche la sera senza priblemi, quasi sempre da solo, per lo piu a cinema, teatro, concerti ecc, ma ammetto che comunque non mi trovo bene in generale nella societa individualista, egoista, consumistica e ipercompetitiva, tecnologica di oggi, interagisco solo con poche persone che mi capiscono e rispettano, gli altri possono pure andare a farsi fottere, posso sembrare arrogante ma ormai a 40 e passa anni non accetto piu compromessi, da neurodiverso ho passato un'adolescenza di merda, quindi ora non mi nascondo piu e non faccio piu masking (anche se ho scoperto le neurodivergenze verso la fine dei 30), anche sul lavoro mantengo i rapporti con i colleghi il piu discaccati possibili, tanto ho imparato a fare cio che mi piace da solo e senza problemi ora. Un saluto a tutti gli Hikikomori.
A mio giudizio l'Hikikomori nasce dal fatto che la vita che stai conducendo non è quella che volevi tu...ti fa schifo il lavoro che hai, non ti piacciono gli amici che hai. Dunque ti richiudi in te stesso. Per mia esperienza è così e provo a raccontarla in breve: 1-vita che conducevo: un lavoro che non mi piaceva, compagnia noiosa e le giornate libere che cercavo di passarle tra musica, TV, film, internet e lettura dei quotidiani 2- all'improvviso mi trovo catapultato in un mondo fantastico fatto di zaino in spalla, su e giù per i monti e serate passate a chiacchierare con la nuova compagnia...della musica, TV, film, quotidiani ed internet me ne fregava meno di zero; ero felice con quel modo di vivere. 3-si ritorna alla realtà (poiché se non sei ricco ti attacchi al tram), ripiombi in ciò che non ti piaceva e a poco a poco ti rimetti a guardare TV e quotidiani (che diventano una specie di nutella...sai che fa male mangiarne troppa ma in quel contesto non puoi farne a meno). 4-cambi lavoro e trovi colleghi con cui ti trovi più in sintonia, trovi anche una nuova compagnia con cui ti piace uscire e divertirti...nonostante sei oramai oltre i 30 anni vai a fare le serate in discoteca, pizzapub, feste di paese e via dicendo...TV e internet tornano ad essere lontani ricordi. 5-il lavoro cambia, gli amici si perdono...il nuovo che hai adesso non ti piace: colleghi che ti ignorano, amici con cui hai poca voglia di uscire...ritorni a serie tv e internet. Non hai voglia di uscire anche per evitare che ti facciano troppe domande scomode: "e la ragazza? Hai figli?" ...non mi piace mettermi con una qualunque solo per non sentirmi solo. In tanti fan così...forse han ragione loro ma io ho paura; chi mi piaceva veramente o era già impegnata o mi allontanava. Oramai mi son rassegnato a vivere una vita in solitaria e sto rifiutando ogni cosa che potrebbe portarmi a dei cambiamenti forse positivi tipo iscrivermi in qualche corso per socializzare.
comprensibile, io ho (diciamo) un solo amico, il massimo che facciamo è andare al cinema o parlare, va bene una volta ogni tanto ma alla lunga diventa noioso e poi (il cinema) non è gratis, altro genere di attività le persone comuni sembrano non saper fare e così ti vedi costretto a rifiutare l'ennesima cena o birra perché di stare seduto ad un tavolo a buttare soldi proprio non ti va, così facendo passi velocemente dall'essere la persona potenzialmente più attiva a quella più asociale, per fare attività particolari ci vogliono soldi è vero, anche la palestra per quanto possa essere la più semplice attività alternativa all'immobilismo sociale non costa poco, ma se la vita per gran parte delle persone consiste nello stare in un bar/locale a raccontarsi caxxate per ore, sinceramente preferisco evitare, se poi vuoi sperimentare varie cose da solo (come vorrei fare io) beh buona fortuna, tra fauna umana e animale il rischio di rimanerci secco è sempre molto alto
Innanzitutto, ringrazio Marco per il lavoro svolto, molto accurato, d'altronde tu fosti il primo a trattare l'argomento in Italia e si vede. Poi, dopo aver visto il video con piacere (perché confermo ogni singola frase detta) e letto tutti i commenti vorrei sottolineare quattro cose rapidamente: 1) Il sistema scolastico normale (quantomeno italiano) è un disastro completo, non a caso la maggioranza dei problemi nascono lì, bisognerebbe rivoluzionarlo da cima a fondo, se potessi tornare indietro non ci metterei mai nemmeno mezzo piede, piuttosto aspetterei anche anni per riuscire a frequentare la cosiddetta "nuova scuola alternativa" (Steiner, Montessori, Waldorf erc.) 2) In realtà non esiste alcuna fase tre e nemmeno una situazione irrecuperabile, semplicemente l' hikikomori autentico rimane tale per sempre, tutti gli altri sono stati hikiko per un periodo più o meno lungo ma non sono hikiko, c'è una bella differenza, purtroppo. Insomma, dopo una certa si può soltanto imparare a conviverci a prescindere dal contesto. 3) Non si tratta sempre di autoconvincimento, esistono davvero anime talmente lucenti da rifiutare di integrarsi in un sistema molto malato, anzi alcune di esse sono qui per buttarlo giù per poi riscriverlo, informati pure sui cosiddetti Bambini Indaco, guarda caso si dice che arrivarono in massa sul pianeta proprio a metà degli anni 90. 4) Il problema erano ma soprattutto sono i genitori che non si accorgono di nulla, pensano agli affari loro e basta, spesso basterebbe poco per stroncare il fenomeno sul nascere, purtroppo la maggior parte non ci capisce nulla, in questo caso diventa ancora più importante il ruolo dell'associazione ma anche lì ls prima regola dovrebbe essere MAI GIUDICARE, anche perché spesso le ragioni di un hikikomori si rilevano tutt'altro che semplici e banali, però purtroppo le questioni complicate richiedono una mente altrettanto complessa ed in quanti possono vantarne una?
Almeno ne hanno parlato, e quando parli alle masse serve un messaggio breve chiaro. La spiegazione di Marco è corretta e completa, ma se un politico la spiegasse così alle masse non lo ascolterebbe/capirebbe nessuno (se non la stessa minoranza che è già informata a riguardo)
@@PESCEKebabbaro un conto è parlare in maniera chiara e concisa del fenomeno, in modo che sia comprensibile per le masse, un conto è travisare totalmente chi sono gli hikikomori come avrebbe fatto valditara, stando a quello che è stato detto da marco nel video
Non sono un hikikomori, ma ho apprezzato moltissimo questo video e l'ho trovato un grande campanello d'allarme: ho 22 anni e sto attraversando un periodo difficile con molta ansia sociale e ansia da prestazione legata al contesto religioso. Per ora non ho abbandonato ancora nessun'attività sociale, ma mi sono rivisto moltissimo quando Marco descriveva l'esigenza di scappare dalle situazioni sociali per il troppo disagio, nel (credo) burnout per il troppo stress e nel fatto di avere costantemente la testa altrove in quelle che dovrebbero essere le mie 'mansioni'. In questo momento sono molto allarmato per la mia salute psicologica, ma comunque da tanto tempo manifesto la volontà di intraprendere un percorso psicologico per capire l'origine di questi problemi, che immagino comunque essere legati a dei traumi per il bullismo subito da bambino. So che in questi casi quello che ti salva è l'unione e per ora mi sto aggrappando moltissimo alla mia famiglia e a tutte quelle amicizie che considero sincere. Spero davvero che questo video possa essere il più utile possibile a tanti ragazzi che stanno male e non hanno la forza di chiedere aiuto, coraggio, fatevi forza, ché la vita può e deve andare avanti per il nostro meglio!
io ho 24 anni e sono hikikomori da quando ne avevo 17, posso dire che è solo da abbastanza recentemente che io sono venuto a conoscenza di cosa volesse dire hikokomori e che effettivamente io lo sia, non sono veramente sicuro in quale fase io sia, penso sia un mix di tutte e tre ma un mix scombussolato, di mio me ne sto in camera, mangio in camera, dormo quando ho sonno senza pensarci troppo a quale sia l'orario "giusto". penso si, a il su1c.. e riguardo le relazioni sociali, a periodi non voglio parlare con nessuno, in altri cerco gente da solo chattare e altri dove (per impulso, voglia di sperimentare cose che avrei dovuto fare anni fa per la prima volta come s3ss0 o anche semplicemente uscire con un amico al sushi) appunto questi periodi dove desidero gente con cui incontrarmici ma non perchè mi sento "guarito" anche perchè voglio incontrare solo gente uno a uno che hanno gli stessi o simili dei miei problemi, ho provato 4 volte ad andare in fiere di videogiochi, raduni etc ma stando in un contesto cosi tanto, troppo sociale sto solo male e basta perchè paragono me stesso con gli altri che ai miei occhi sono perfetti al confronto di me stesso... riguardo psicologi, non ci sono andato e non pianifico di andarci per due motivi... 1) costo elevatissimo, per quanto io lavori da casa quindi abbia disponibilità economica, mi sembra ridicolo pagare una persona per parlarci. 2) non credo che mi aiuterà o possa aiutarmi, quindi non solo lo vedo come spreco di soldi ma anche un po di tempo, tempo dove potrei o dormire o far altro di piu "stimolante" qual'è il senso di questo commento? espormi, online trovo solo gente che dice "ero un hikikomori", "ero isolato" tutto con questo "ERO", no, io lo SONO tutt'ora, facciamoci sentire anche noi che appunto lo siamo ancora e che magari non vogliamo o non pensiamo di poterci riuscire.
ciao samuel ,il tuo concetto di psicologo che hai scritto è qualcosa che condividono in molti ,ma la maggior parte di chi ne parla così è perchè non ha mai fatto una seduta oppure l'ha fatta con delle aspettative fuorimisura, non si può affatto paragonare ad una chiaccherata tra amici perchè uno psicologo ha studiato ,è specializzato in ciò che fa e sa riconosce ed interpretare una persona in base ai racconti e al contesto in cui vive .Per esperienza ti dico che spesso molte risposte che cerchi non te le da lo psicologo ma ci arrivi da te semplicemente perchè lo psicologo ti aiuta anche valutare scenari diversi o ti invita a vedere situazioni sotto altri punti di vista che non consideri . In quanto essere umani siamo fatti per la socialità e ne abbiamo bisogno soprattutto per migliorare ,ognuno di noi ha qualcosa da offrire al prossimo e uno dei modi per migliorare è ascoltare opinioni diverse ,altrimenti rimarremo bloccati sui nostri problemi senza capirli davvero ,ad esempio quante volte ti è capito di ascoltare qualcuno che ti racconta di un suo problema e nello stesso momento pensare il perchè quella persona vedesse ciò come un problema ,magari te solo ascoltandola avevi già un idea diversa dalla sua e questo succede perchè i problemi per definizione sono momenti o situazioni a cui non abbiamo una soluzione immediata nella nostra testa,e si trasformano in problemi se perdurano nel tempo e non trovando soluzione ci fanno stare male. Questo come tante altre cose le ho imparate solo e soltando grazie alla psicoterapia e devo dire che in un certo senso ha dato dinuovo uno scopo alla mia vita, pure io mi sento di dire che sono partito con una situazione simile alla tua e nonostante ancora non sia finita del tutto ho ripreso in mano la vita e cerco di darle un senso piano piano ,senza alcun tipo di fretta .Non so se leggerai mai questo pippone ma ti faccio un in bocca al lupo per tutto perchè se hai scritto questo messaggio è perchè sotto sotto hai voglia di cambiare ,ne sono sicuro.
Per ciò che contano le mie parole, parlare con uno psicologo non è una "semplice" chiacchierata come una persona qualunque,se vorresti provare gratuitamente, potresti provare col sistema sanitario nazionale oppure se riesci con il bonus psicologo e per magari spendere meno potresti provare tramite, uno bravo o qualcosa simile
Mi ci rivedo tantissimo, soprattutto durante gli anni del liceo, dove praticamente odiavo tutti, ogni aspetto della società contemporanea nella sua interezza. Non riuscivo a capire come fosse possibile che io fossi l'unico a vedere che c'erano dei problemi abissali intorno a me e che nessuno se ne rendesse conto. Forte del fatto che nessuno mi chiedesse mai realmente come stavo e che il mio unico pensiero erano le delusioni (continue) amorose, la friendzone mi ossessionava. Avevo giusto qualche amico a cui ero molto legato e che mi supportava sempre, inoltre riuscivo ad uscire di casa abbastanza nonostante tutto grazie ad altri gruppi di amici. Però mi ci rivedo molto in questa definizione, la combattevo a modo mio, con molta forza mi mettevo contro i professori dicendo "Io sono qui solo per il diploma, datemi 6 e non ne voglio sapere niente" o che criticassi aspramente il loro sistema di valutazione quando l'unica cosa a cui si pensava fosse il programma scolastico. Ancora oggi, che ho 26 anni, mi ricordo vividamente quegli anni e ci penso spesso a quanto fossi stato inascoltato, anche io ero terribilmente poco ricettivo dato che mi sembrava di parlare una lingua diversa da tutti gli altri. Poi è arrivato l'alcol e l'università ma questo dopo. Spero davvero che questo genere di problemi venga affrontato perchè non è possibile che si istituzionale tutta questa sofferenza ingiustificata.
La cosa della scuola è vera, io pure ho da sempre avuto problemi a socializzare e conformarmi,con questo video dicendo che anche dalle elementari potrebbe presentarsi e/o potrebbe causare assenze continuative per lo stress mi ha ricordato che anche io in quarta elementare ebbi un periodo in cui non volevo andare a scuola nè in alcun evento sociale dove c’erano altri bambini ma volevo solamente stare con mia madre e gli altri adulti di riferimento,alcune volte ho potuto saltare un giorno di scuola perché mia madre mi era venuta incontro però non voleva che evitassi eventi sociali con altri bambini,ricordo anche che una mattina di quelle mia madre medico volle farmi fare un prelievo del sangue per verificare che non fosse dovuto a qualche carenza a livello fisico(ma ovviamente fisicamente ero e sono a posto)dopo un po’ è passata da sola la cosa senza nessun provvedimento(ho continuato ad andare a scuola e fare alcune attività con altri coetanei senza rifiutarmi come era giusto che fosse)ma ho continuato a non adattarmi agli altri e dall’inizio dell’adolescenza in poi sono in una condizione di apatia e pochi interessi e/o un po’ introverso,senza contare che sono anche non attraente sia sui siti di incontri che dal vivo perché ho pure un estetica scadente e quindi sono frustrato perché non posso avere relazioni sentimentali nè sessuali(queste ultime solo con le pro come ho sempre fatto negli ultimi anni che è un leggero palliativo ma mi soddisfa poco psicologicamente,fisicamente ovviamente si perché è pur sempre s***o)..insomma come direbbe la massa sono proprio un “caso umano”
Incredibile la sua chiarezza nell'esposizione del problema e delle sue possibili soluzioni. L'ho inviato ad una mamma in difficoltà. Grazie e davvero tanti complimenti
È sempre un piacere sentirti parlare di un tema a me caro come quello dell'hikimomori (avendo vissuto in prima persona l'isolamento sociale e pagando dazio ancora oggi per gli strascichi emotivi di quegli anni tumultuosi). Grazie per portare avanti una realtà virtuosa come Hikikomori Italia, ciò che fate salva davvero delle vite
Ormai penso di essere al terzo stadio e di essere in una situazione irrecuperabile. Mi sono rassegnata. Grazie Marco per il video. Ti ammiro molto e il tuo lavoro è importante ❤❤❤❤
Mi dispiace moltissimo sentirlo :c Nessuno è in una situazione irrecuperabile, ricordati sempre che i problemi si possono sempre risolvere nonostante tutto, con il giusto aiuto e la giusta predisposizione ce la possono fare tutti
Vogliamo dirlo una volta per tutte? Non esiste nessun terzo stadio e nessuna situazione irrecuperabile, semplicemente l' hikikomori autentico rimane tale per tutta la vita, a prescindere dal contesto. Tutti qui, evidentemente avevi confuso la rassegnazione con questa semplice ma importante consapevolezza. Visto che dovrai imparare a conviverci per forza di cose, in bocca al lupo e non sentirti sbagliata perché la società è stra malata, d'altronde meglio soli che mal accompagnati
Essere hikkikomori e' una scelta. E' una societa' cosi oppressiva, con ingiustizie, competitiva, isolante e giudicante a fare soffrire le persone e a fare isolare le persone. E' una societa' del genere da cambiare, non le persone che si isolano a causa di una societa' cosi giudicante, oppressiva e con ingiustizie.
Bellissimo progetto, Marco proporrai mai un video ESCLUSIVAMENTE sul come liberarsi del tempo perso e del rimpianto in esso correlato, e nel considerare tale tempo determinante e compromettente anche se superato il malessere principale (hikikomori)? ho visto che hai parlato del tempo perso ma sarebbe interessante un tuo video appunto esclusivo sul come liberarsene.
Per un periodo ero molto simile. L'ultimo anno di scuola facevo sempre in modo di saltare qualche giorno tutte le settimane, inutile dire che la scuola era l'unica cosa che mi faceva uscire di casa visto che non praticavo nessuno sport. Quando finalmente è finita la scuola, complice pure il lavoro saltuario, me ne stavo chiusa nella mia stanza a giocare ai videogiochi o a chattare tutto il giorno (soprattutto la notte) uscivo dalla stanza solo per mangiare ed andare al bagno e poi la mia vita si svolgeva lì dentro, anche perché in quel periodo non mi piaceva per niente neanche l'eventuale vita familiare e quindi cercavo di evitarla in tutti i modi. La cosa che credo mi ha fatto uscire da questa situazione è stata trovare via chat una persona che poi si è tramutata nel mio futuro marito, son riuscita a trasferirmi e adesso adoro stare in mezzo alla gente
credo che non sia solo una tecnica di autogiustificazione quella di accusare la società per la sua mancanza di valori o l'assurdità delle sue regole. Sarà che i valori e le regole hanno un senso e un valore solo fintanto che sei dentro la società, e solo se in qualche modo ti avvantaggiano. In questo i redpillati hanno ragione: se sei bello, magari anche di famiglia ricca, non metti in discussione la società, ma approfitti più che puoi dei tuoi privilegi. Poi magari finirai pure per deprimerti perchè non riesci a dare un senso alla vita, non trovi nulla di prezioso, ma non hai ragione di isolarti. Anche se hai un'intelligenza superiore i discorsi e i valori dei ragazzini non saranno per te. Ma questo è un problema più superabile, perchè uno può stringere i denti e andare avanti, sapendo che crescerà e prima o poi entrerà nel mondo degli adulti. In quel caso c'è anche una motivazione a continuare a studiare ed essere promossi. Credo, poi, che ci sia un altro grosso problema totalmente ignorato. Io già ne soffrivo 25 anni fa, quando il mondo era parecchio diverso, perchè essendo autistico sapevo che molte strade mi erano precluse, e che non avrei potuto lavorare in mezzo a tanti colleghi o a contatto col pubblico. A me spaventava l'idea che la scuola finisse, soprattutto gli ultimi anni, perchè per quanto non mi piacesse ormai mi ero abituato, sapevo gestire l'ambiente, mentre non mi sentivo pronto all'università, e ancor meno a lavorare. Oggi c'è anche il problema supplementare che non c'è lavoro in generale; e che da qui a 10 anni, quando un ragazzo finirà il suo percorso scolastico, non sappiamo quanti e quali lavori saranno rimpiazzati dall'intelligenza artificiale. Non sappiamo nemmeno se nel frattempo ci sarà una guerra nucleare globale e finirà la civiltà. In tutto questo, dunque, che senso ha l'idea di tornare a scuola per studiare? A che pro? Un tempo si poteva dire "potrai trovare un lavoro, sposarti, magari fare dei figli, e avere una vita tua superando i problemi di oggi". Adesso, invece, le cose non sono così facili, la vita è molto più insicura, e trovare una stabilità economica ed emotiva richiede di aspettare fino a 30-40 anni. E per molti non è che il tempo che deve passare nel frattempo appaia roseo, divertente e stimolante. Anche Valditara, e i politici in generale, immagino che quando parlano di hikikomori li vedano più che altro come una "forza lavoro persa", più che come persone infelici. Sono un problema strutturale del mondo del lavoro, non un problema psicologico e umano; e quindi lo scopo della politica è farli uscire fuori perchè possano andare a lavorare, far macinare l'economia, e pagare le tasse e i contibuti. E questo approccio di certo non invoglia gli hikikomori ad uscire.
Hikikomori: L'attrazione per il mondo esterno e la stessa felicità sono in rapporto al grado della veglia per cui quando questa scende, e a riflesso sale la sonnolenza, parimenti scende l'attrazione per il mondo esterno fino al punto in cui la persona cessa di essere risucchiata all'esterno e si chiede in se stessa. La causa è affettiva che rompendo la scermatura della Pineale lascia fluire la sonnolenza dal passato evolutivo nel lobo frontale.
Vorrei sapere come donare il 5*1000. La problematica hikicomori mi ha sempre colpito, anche perché lo sono stato per anni senza renderne conto. Sono sempre stata una persona taciturna e poco uncline alla socialità, sono cresciuto nei primi 10 anni di vita in una piccola frazione di un paesino, in quel posto non c'era nessuno così per vedere i miei compagni oltre la scuola facevo 2 giorni a settimana e un corso di musica. I miei problemi con i miei coetanei sono nati durante le medie, quando mi trasferii in un altro posto. Durante il periodo delle medie e primo anno liceal inizi
Bel video Marco e bel progetto, hai mai pensato di trattare su come superare il proprio passato ( il fatto che nel proprio passaaro ci sia stato un tempo perso e di isolamento) e su come vivere questo periodo di tempo nel presente? Grazie
Non c'è relazione tra l'essere hikikomori e le nuove tecnologie. Io sono stato hikikomori verso la fine degli anni 90, e allora internet stava appena nascendo.
Le nuove tecnologie sembrano aver accelerato la diffusione del fenomeno, rendendo l'isolamento percepito dagli hikikomori come meno estremo. Sono una sorta di trappola, che ti convince inizialmente di poter fare a meno della socialità diretta, ma sul lungo periodo ovviamente favoriscono la cronicizzazione.
Esatto.. pure io.. basta una tv o anche un libro per rinchiudersi in camera o casa.. io passavo le giornate a guardare fuori dalla finestra tanto per dire..
@@Davide-d4fè necessario avere rapporti, tutto vero... Ma per come la vedo io se dovessi con persone di cultura pari a zero e con un livello di sottoneria over 9000 o semplicemente con le ragazze allora preferirei stare solo
Veramente più che persone che preferiscono stare appartate ho notato che già dal periodo dopo la pandemia anche vedere parenti sta' diventando sempre più raro. Chi magari c'era sempre, magari ogni fine settimana oppure anche solo per una semplice grigliata sta diventando cosa rara da vedere. Potrebbe essere per vari fattori, più per fattori economici ma anche per un blocco creato dall' abitudine a stare per conto proprio. A volte bastano pochi mesi a casa che ti creano più agio rispetto a trattare certi rapporti umani. Cmq i social hanno rovinato un po' l'adattamento verso gli altri. Una volta ci si ritrovava al parco, al campo sportivo oppure a giocare soprattutto in età adolescenziale. Avevamo i motorini i cellulari primitivi e si socializzava nella realtà. Adesso si socializza di meno. Forse però c'era anche uno stato sociale diverso, fino al 2002 c'erano le lire e si stava meglio. I genitori riempivano 2 carrelli della spesa, adesso abbiamo dimezzato tutto, durante la pandemia e dopo c'è stato un aggravarsi di casi di persone sempre meno socievoli. Secondo me sono ipotesi sbagliate, solo lo smartphone non penso sia la causa.
Mi ci ritrovo molto a parte la plusdotazione. Senza almeno quell'aspetto positivo per me è finita, non essendo capace di fare niente non uscirò mai a guadagnare qualcosa e di conseguenza uscire dalla mia situazione
Ho un amico (online) che è hikikomori da oltre 10 anni, da un lato mi dispiace molto per lui ma dall'altro mi rendo conto di non poter fare molto... Ero riuscito a convincerlo ad andare dallo psicologo ma ha smesso dopo qualche mese
Io penso che ci sia un grosso lavoro da fare per ridurre la prepotenza dei ragazzi nei confronti di altri compagni....se genitori e insegnanti non insegnano ai ragazzi i valori del rispetto e dell'educazione, dell'aiuto nei confronti delle persone più "deboli" non andiamo da nessuna parte....invece il messaggio che passa è che da ragazzi queste cose sono sempre successe e bisogna imparare a difendersi! Bah si è no dipende dall'entità e dalla durata dei soprusi!
io mi difendevo se possibile , il punto è che non cambiava niente : il cattivo ero sempre io ed i bulletti povere vittime .. questa società è da pattumiera , almeno in certi ( parecchi ) settori meno male che , con tutti i casini a giro , non durerà a lungo buona fortuna nel mondo di domani , ne avremo tutti bisogno
@@davideburgassi contrastare e magari riuscire a battere (1 volta) un bullo è la cosa peggiore che puoi fare, farà la vittima con chiunque e torneranno in forze a "punirti"...la cosa "fantastica" è che tutti sanno chi è e cosa fa di solito quello che hai preso a calci in culo, ma a nessuno, compresi genitori ed insegnati, fregherà qualcosa.
@@andreab.574 no , non lo facevano , erano insegnanti et similia ad attaccarmi , ed io li insultavo come se non ci fosse un domani , chi protegge i delinquenti è delinquente esso stesso , la vedo così ; ho avuto i miei " guai " , ma per la giustizia questo ed altro
Salve, ritengo molto interessante questo video trovato x caso. Le volevo chiedere( anche se non voglio usare un termine ormai molto abusato): si potrebbe trattare del narcisismo covert? Ovvero quel termine, forse giapponese, usato nel video, in psicologia si può sostituire dicendo " il narcisista covert", così tanto sensibile da evitare ke persone xche non gli danno abbastanza attenzione, non lo mettono al centro dell'attenz e che essendo ovviamente timido, viene proprio emarginato, e quindi si ritira dalla società? Grazie
Un mio amico è da circa due anni che si è isolato in casa. Vorrei provare a fare qualcosa, ma purtroppo non legge/risponde ai messaggi (non che lo abbiamo tartassato, gli abbiamo scritto ogni tanto).
Guarda io mi sono isolato da anni e vedo amici o ex amici insistere per uscire cene ecc.. così è peggio.. e ci sentiamo sempre più a disagio e in colpa.. quando sarà pronto sarà lui a dire ok vediamoci ecc..
@@EmilyThorne-s7m chiamiamole per quello che sono, dipendenze, e te ne rendi conto quando per stare tranquillo in un momento di agitazione vai in craving
Ciao Marco, il video è molto interessante come tanti altri che hai fatto su questo argomento e volevo chiederti se hai avuto modo di confrontarlo a livello medico con il disturbo evitante di personalità, visto che ci sono tantissimi punti in comune.
Essendo stato in quella situazione ti dico che non è questione di aver ragione o no, ma che siccome non siamo puri spiriti, facendo questo lifestyle per un periodo continuativo, il corpo ti punisce sia come salute fisica che mentale.
Infatti hanno ragione, basti pensare agli Eremiti più famosi della storia, che fine hanno fatto? Son diventati quasi tutti santi ed oggi le loro gesta leggendarie vengono narrate nei libri. Perché se nessun uomo è un' isola, allora rimane altresì vero che chi frequenta lo zoppo impara a zoppicare e questa società odierna non è nemmeno zoppa ma malata fino al midollo, perciò in certi casi la solitudine volontaria ti può salvare dal male esterno
@@Schizoide6777-b6fOk, però quello è un altro discorso, più che altro si tratta di un effetto collaterale, tra l'altro non riguarda nemmeno tutti, perché alcuni riescono ad "uscirne indenni" grazie alla genetica ed alla giovanissima età. Dopo i 30 invece diventa quasi impossibile riuscirci
Sempre più persone si ritirano dalla società a causa di persecuzioni violente e stalking. Questo è un fenomeno in crescita di pari passo con l'aumento di violenza in Italia. Ci sono soprattutto donne, e pure adulti.
Potrei provare a utilizzare il programma di visite ,ormai vado per i 34 anni ...non sono sicuro proprio per questa cosa dell'età . Mi auguro di sì,sarebbe importante per me . Grazie in anticipo se avrò qualche risposta da qua .
Una cosa a proposito del bullismo citato nell' articolo al min 5:31 . Per mia esperienza (situazione che potrebbe essere diversa in altri luoghi) i professori e in genere la scuola prendeva provvedimenti solo se il bullo o era straniero o andava male a scuola (almeno peggio della vittima) o era maschio ed era stato segnalato da una femmina. In questi casi l' eventuale bullo veniva subito rimproverato e sanzionato senza neanche portare le prove, anche se era innocente (cosa successa molte volte nel caso in cui era una femmina ad accusare un maschio, grazie all' Intervento della preside e di altre professoresse femministe) Caso contrario se il vero bullo o era era una ragazza e aveva preso di mira un maschio, o era figlio di buona famiglia, o aveva una media scolastica maggiore di quella della vittima (perché si, i bulli non sono solo i ragazzi che vanno male a scuola) era puntualmente ignorato e la vittima veniva trattata come un inetto sociale, ricevendo consigli da parte dei professori come: dovresti imparare ad aprirti di più, cercare interessi comuni agli altri ecc... perché ovviamente non era possibile che fosse vittima di bullismo da parte di tale persone, e se la vittima poi reagiva perché esasperata veniva puntualmente punito perché era "l' unico a fare casino" Ditemi se anche da voi accadevano dinamiche del genere!
Sì, più o meno, confermo. Tra l'altro, da me contava moltissimo anche l'età del bullo, tant'è che nei casi peggiori ci si arrendeva di fronte al classico ripetente 18enne che si auto firmava le giustificazioni ma soprattutto che non doveva dare conto a nessuno.
@@dredo42 io conosco bulli che sono rimasti impuniti per tutto il loro percorso scolastico e che ora studiano in facoltà come medicina, ingegneria, matematica, fisica ecc... Queste persone bullizzavano gli altri per puro divertimento, non perché avevano problemi in famiglia o altro, se la prendevano solo con 1 o 2 persone massimo (solitamente i più fragili della classe, sia caratterialmente che didatticamente) per evitare che in molti si lamentassero di loro, inoltre avevano "l' immunità" data dai buoni voti a scuola. Se poi una di queste persone si lamentava di loro non veniva mai creduta, perché andavano a scuola peggio del bullo, e veniva trattata come un inetto sociale che si lamentava a caso!
Sì è probabile che l'ADHD o altre neurodivergenze favoriscano l'isolamento sociale volontario. Ne ho parlato anche in questo articolo: www.hikikomoriitalia.it/2019/06/hikikomori-e-autismo.html
Dove sono i genitori nel frattempo Perche' fanno i figli se non hanno tempo per loro Siamo stati adolescenti anche noi, non ci siamo isolati, non abbiamo fatto uso di droghe e non abbiamo ucciso nessuno grazie alla presenza della famiglia e, al dialogo continuo con i nostri cari
Incredibile che nei commenti sotto video di argomenti psicologici sia sempre pieno di sociopatici senza un briciolo di empatia o compassione e soprattutto di capacità di comprensione che sputano odio e non credono nel disagio psichico. Magari siete anche iscritti? Guardate altro oppure imparate ad essere qualcuno che sa come aiutare gli altri visto che "è colpa loro se stanno male e non fanno niente".
Curioso. Premetto che sono un vecchietto. Ho potuto osservare che mentre 35 anni fa quando sostenevi un esame universitario era simile una festa con i compagni, oggi arrivano, esame e vanno via. Ed ancora, frequentano corsi da 6 ore/giorno, poi dovrebbero studiare. Chiaramente non esiste comunicazione, che non ci entra con il messaggiare. Perciò, forse la società richiede una quantità oltre limiti umani.
Hai dimenticato i NEET spesso gli Hikikomori lo diventano ed è molto criticato in Giappone, soprattutto nel genere isekai dove i NEET si rifanno una vita conoscendo persone reali facendo amicizia degli esempi sono Subaru di Re zero e Rudeus di Mushoku tensei
Portalo via dal posto in cui vive che probabilmente sarà malsano, anche se tu non lo vedi così. Insomma, l'unica speranza sarebbe spostarlo fisicamente, finché ancora siete in tempo. Se il problema non dovesse essere la zona ma la scuola, allora fallo ritirare. Ricorda, le soluzioni intermedie non funzionano, bisogna stroncare la cosa sul nascere, in maniera drastica, prima che sia troppo tardi ed a qualsiasi costo, parola d'ordine cambiamento totale
Vi fa così schifo dire semplicemente asociale e non trattarlo come un disturbo curabile ?! Io ad esempio non ho niente da dire, non so perché da quando ero piccola c'era sempre qualcuno che mi invitava. A voi piacerebbe passare il tempo con una muta ? L'hikikomori vuole socializzare...ma che ne sai ?! Ognuno è diverso. Comunque esiste l'istruzione da casa...se una persona non volesse proprio studiare è per qualcosa, magari fa fatica a studiare. Anche uscire da soli si può, magari una non lo fa per colpa dei malintenzionati. Non pensate ? Vero, non ti fanno studiare da casa però, io da piccola volevo smettere di andare a scuola fisicamente per studiare danza, recitazione e canto ( non con l'insegnante privato ) ma mia mamma aveva detto che se non sei in una situazione particolare es. malattia...non te lo fanno fare, credevo fosse una cazzata e ci ho litigato, poverina.
vero, io ad esempio mi tiravo fuori da determinate situazioni solo per evitare di stare lì ad ascoltare senza interagire, non per incapacità ma per mancanza di argomenti o semplice disinteresse in quello che si diceva, alla fine fai solo un favore a te e a loro
Oggi esiste l'istruzione da casa ed è anche diventata relativamente accessibile, però già soltanto 10-15 anni fa sarebbe stato impensabile, al massimo c'era la pubblicità della Grandi Scuole ma costava tanto già all'epoca. Peccato, scommetto che già soltanto quella avrebbe risolto moltissimi problemi, quantomeno oggi ci sarebbero molti più hikikomori istruiti, alla luce anche del livello di genialità che permea gran parte della categoria
@@dredo42 ho avuto un insegnante che insegnava anche a Grandi scuole o Cepu se non ricordo male. Si trattava di lezioni in presenza, non da casa per i cavoli propri e dare gli esami a fine anno come volevo fare io.
Sono preoccupata per mio figlio, un insegnante delle medie ci ha consigliato di fargli fare dei test per plusvalutazione riconoscendone dei tratti, io ascoltandoti ho riconosciuto parte dei suoi comportamenti, vorrei che seguisse un percorso psicologico anche facendo questo test per fargli capire che la sua diversità è dovuta probabilmente a il suo essere plusdotato, sta andando verso la depressione. Ma il padre non vuole firmarmi il consenso. Non so come uscire da questa situazione, mi sento impotente
plusdotato anche io , a meno che non faccia scuola parentale ( è costosa ) oppure fa una paritaria ( bullismo raro e dura poco ) , avrà non pochi danni .. tiralo fuori da quell'inferno prima possibile , la società è cattiva
Da insegnate e specializzata in plusdotazione, vi consiglio caldamente di rivolgervi al Lab Talento dell'Università di Pavia, la Prof.ssa Zanetti per la valutazione🫂
Condivido pienamente la tesi del primo commento soprastante, se non vuoi rischiare di perderlo per sempre, beh portalo via da quell'inferno e poi fai in modo che studi da solo privatamente o quantomeno a distanza. Donna avvisata...
Io invece ho sempre avuto problemi a socializzare ma a scuola ci andavo sempre ed ero anche brava adesso ho quaranta anni complimenti per il tuo canale
Marco ho un problema non ho amici come faccio? Mi sparo prima di diventare il classico uomo che bada alla sua vecchia mammina oppure vivo altri 15 anni prima di spaccarmi di eroina?
la seconda, cmq anche quelli che pensano di avere molti amici o (peggio) un amico del cuore spesso quando hanno bisogno scoprono di essere più soli di un cane
in caso di over 40 si usano altri termini per descrivere patologie molto simili, la parola hikkikomori è declinata solitamente all'eta giovanile e alla (non) frequenza scolastica o in generale al periodo in cui vivi ancora con i genitori. Passato questo periodo, come potrai immaginare, la rilevanza sociale diminuisce molto (aka a nessuno frega nulla di te)
@@andreab.574non è proprio esatto, in Giappone il termine è utilizzato anche per gli over 40, semplicemente da noi non sono molti perché questa è la prima vera generazione di Hikikomori in termini di rilevanza numerica, ma in futuro le persone in quella fascia d'età saranno piu numerosi se non si daranno aiuti concreti a chi non riesce a stare al passo di questa società frenetica al limite della follia.
Ciao, volevo chiedere se in una fase iniziale possa essere d'aiuto prendere un cane a questi ragazzi, che dispensa amore senza giudizi e "costringe" alle uscite giornaliere, occasione di molti altri incontri con persone amanti degli animali. O si perde interesse anche per questo?
Sì, ottima idea. Se proprio dovessi scegliere un paio di cose in grado di salvare un hikikomori, insomma metterei in cima alla classifica proprio il cane (vissuto per 20 anni) e la musica (passione innata). Perciò prendilo pure, aiuterà senz'altro ad alleviare la solitudine del ragazzo e rappresenterà una speranza
Non sento mai parlare di un unico motivo dell'isolamento. Perché è opinione professionale che non ce ne sia uno soltanto ma che ognuno abbia il suo. Ansia da prestazione, paura della competizione, di deludere i cari, di esserne deluso, di scontrarsi con i violenti, di non essere compreso, di non trovare i propri simili, di scoprire che non ci si riconosce in nessuno standard sociale, di non capire perché esistano standard sociali. Di non avere uno scopo. E questa percezione di una gabbia senza uscita viene chiamata malattia, ansia, depressione, fobia, paranoia,… narrazione, autoinganno. E la via d'uscita… la via d'uscita, quella che viene proposta in terapia… è l'adeguamento, la conformazione ad uno standard sociale nascosto, quello che diventa disponibile appena superati gli anni confusi della giovinezza in cui la propria “narrazione” è sottomessa totalmente all’emotività traumatizzata e manca degli strumenti di paragone disponibili ad una mente forte quanto il cuore; lo standard sociale nel quale non ci si era più autorizzati a sperare, ora permesso dall'incontro con altri traumatizzati, pochissimi, che diventano una zattera logora in un lago oscuro in cui concedersi di godere di piccole e rare caramelle. Insieme. Perché in fondo non è accaduto il peggio. Non mi sono ucciso. Sono uscito dalla droga. Ho vissuto in tanti posti. Ho lasciato ogni chiesa. Ho trasformato la mia dipendenza dalle nuove tecnologie in un lavoro da 50000€ all'anno che mi porta in continuazione a conoscere gente nuova e situazioni nuove. Ho riparato i torti fatti a mia madre, a tal punto che lei non li ricorda più. Ed avrei fatto lo stesso con mio padre se non fosse morto per tutto il dolore che ha dovuto sopportare. Ho dato a tutti coloro che volevano solo prendere. Ho dato quello che non ho avuto. La mia “narrazione” ha irretito un’angelo che da 4 anni mi ha dato una figlia che è una meraviglia per gli occhi. Posso fare solo e tutto ciò che voglio. Eppure l'elefante è sempre lì, nella stessa stanza in cui l’ho visto quando avevo 14 anni, in cui lo sentivo barrire quando avevo 4 anni. E non ho mai incontrato un’altro che lo avesse visto.
Guardacaso un brutto.... Ai tempi però non esistevano be videogiochi ne smartphone. La colpa di chi era, dei libri?? 😂 Guardacaso quelli non vengono mai "criticati" perché è sempre stato considerato un passatempo nobile. Il che dimostra quanto superficiale sia il pensiero critico dell essere umano
Diciamo che è più corretto dire che gli autistici sono più a rischio di diventare Hikikomori, anche per via di una società non a misura loro, o meglio nostra dato che lo sono (ma non hikikomori, anche se im passato ci sono andato vicino).
A me rimane il dubbio (da ADHD non diagnosticata PER TEMPO. Nata nel 1975..... certe realtà non erano proprio prese in considerazione 🤷) : siamo sicuri che la sensibilizzazione verso certe condizioni di partenza, poi, non si riveli di fatto un' arma a doppio taglio per coloro i quali ne sono portatori? 🤔 Intendo dire: creare dei "cuscinetti interpretativi" del - legittimo, ci mancherebbe - funzionamento di alcuni di noi, non rischia di segregarci all'interno di un perimetro di cui, poi, il soggetto in questione si ritrova vittima piuttosto che protagonista?! Non è, forse, piu' salubre affrontare determinati disagi e, possibilmente, uscirne vincitori? È una domanda, eh, non un'affermazione.... Ho 50 anni. Ho assistito ad una graduale sensibilizzazione dalla società (fattore positivo, ci mancherebbe) che, tuttavia, è corrisposta anche ad un suo rammollimento... Ebbene : mi chiedo se l'esito, di fatto, sia positivo.... 🤔
@@EmilyThorne-s7m Bene! Mi rincuora il fatto di non essere sola rispetto a tale lettura della faccenda. Insomma : un po' d PALLE, suvvia!! Il resto verrà da sé.... 🤷
@@EmilyThorne-s7m 🤝🤝🤝 È stata dura. Diciamocelo 😉 Ma ha lasciato/resa disponibile una corazza che, probabilmente, altrimenti non avremmo avuto. E' per qsto, appunto, che mi chiedo se cotanta attenzione&sensibilizzazione per la questione siano fertili 🤔 ( e forse dovrebbero chiederselo anche i tecnici di settore. Crepaldi compreso...)
@@EmilyThorne-s7m Da giovane si' (mi riferisco all'oggettistica. Mai, invece, verso altri esseri umani). Adesso, invece, gestisco la rabbia decisamente meglio. Conquiste, appunto, dell'età e dell'esperienza (come si diceva poc'anzi). Negli anni '90, tuttavia, la diagnosi di "border" andava di moda... Era un comodo cappello al di sotto del quale far rientrare la qualunque (e figurati se non m' è toccato in sorte 😂) Peccato che, 20 anni dopo, la diagnosi sia stata, inequivocabilmente, ADHD (risultata, tra l'altro, una tara famigliare: ho ben 2 nipoti adhd. Solo che per loro c:è stata/c'è la 184. E, appunto, a dirla tutta, non so se se sia di fatto un affare in termini evolutivi...Mi sembra la usino come scusa su cui sedersi invece di affrontarla come occasione per tirar fuori il meglio di sé.... creatività in primis 😕).
Ci sono sempre i pro e i contro, da appassionato da sempre videogiochi per stare in tema, nei piacchiaduro ogni personaggio ha i suoi punti forti e deboli per dire, quelli forti sono lenti, quelli veloci più deboli ecc, questo per dirti che secondo me, nonostante c'è chi si adagia di sicuro, chi smette di lottare ecc, nel complesso la sensibilizzazione e la conoscenza più approfondita di questi argomentil l 0:02 a vedo comunque come un fatto positivo, io sono come già detto autistico e adhd, due cose che di fatto sono simili e molto diverse, l'aver conosciuto ciò seppur tardi mi sta permettendo di bilanciare le mie caratteristiche in modo da sfruttarle al meglio, mentre prima quando ero all'oscuro magari mi buttavo di più, ma spesso finiva male e con situazioni di sovraccarico emotivo e sensoriale che mi mandavano in meltdown e anche shutdown (sono sicuro tu sappia cosa siano), quindi per farla breve è giusto combattere e non adagiarsi, ma meglio combattere come il generale Putton (coraggioso ma anche stratega e riflessivo) che come il generale Custer (esaltato, avventato senza una visione chiara e realistica del nemico).
@@EmilyThorne-s7m De gustibus: personalmente ritengo che, spesso, il NON DETTO possa essere, di fatto, ben più pesante... 😉 Un sincero in bocca al lupo 💪🍀👋
Ciao , non e" una narrazione che racconta a se stesso , nella spiritualita' ci sono anime incarnate , che sono venute sulla terra ma non sono in grado di sopportare la realta' , hanno nostalgia del Divino avendone inconsciamente memoria ed li che vogliono ritornare.
Verissimo, speravo proprio di trovare qualcuno che fosse in grado di fornire una risposta del genere, a questo punto bisognerebbe aggiungere un'altra categoria speciale a parte, ovvero l' hikikomori Risvegliato, tra l'altro chi non esce non può andare a farsi bucare, anche perché non ne ha alcun bisogno. Sono certo che tu leggerai fra le righe, grazie per aver avuto il coraggio di scriverlo, non so in quanti l'avrebbero fatto dopo aver visto gli altri commenti... Comunque, ti confermo che la maggior parte degli altri sono tutti hikikomori di vario livello, mi riferisco a quelli conosciuti personalmente...
io credo sia sbagliato vederlo come un problema, secondo me è una scelta di vita che ci sta evidentemente l'uomo è un animale sociale ma solo con chi vuole
Video davvero istruttivo, purtroppo si diventa solitari anche a causa di sfortune che la vita ci riserva, come è stato nel mio caso. La parte peggiore però è quella appunto di tralasciare attività che sono utili per la nostra formazione mentale/sociale e per sopravvivere adeguatamente in questo mondo... Purtroppo la vita non lascia scampo, bisogna perforza essere qualcuno, saper fare qualcosa, saper sopravvivere per poter barattare le proprie maestrie con denaro o altri servizi. Bisogna impegnarsi sin da subito per trovare la strada giusta e perseguirla. Chi sta chiuso in casa tutto il giorno davvero non sà quanti scogli inconterà nella vita. Comunque io mi sono curato male personalmente, invece di ammettere il problema mi sono reso intraprendente e sepolto di responsabilità e cose da fare, pur scoprendo poi di non esserne totalmente in grado... quando invece i problemi vanno risolti step by step. Inoltre non vergognatevi ragazzi e prendete il controllo della vostra vita, non sentitevi diversi o sbagliati(cosa che sovente mi succede), ma pensate che siete delle persone ferite(come è successo a me personalmente) da 1 o più avvenimenti e semplicemente non volete ferirvi nuovamente, sapendo quanto possa fare male.I sentimenti che esasperate sono gli stessi che vive una persona comune ogni giorno, ma voi per una sensibilità maggiore o per problemi di fondo effettivamente più grandi rispetto ad altri, vedete questi problemi come insormontabili. Credo che nel mio caso anche l'educazione ricevuta e l'ambiente abbiano fatto tanto per sfornare la mia personalità un pò storta...
@@Astaroth1-i5m giusta osservazione. A me e venuta la depressione per gravi motivi, e ho perso un po' tutte le voglie ai tempi. Aggiungo però che non è stato tutto rose e fiori il recupero, non ho mai accettato fino in fondo di dover 'recuperare' e neanche tanto me stesso e il mio carattere, causato da forze di causa maggiore. Mi rincuora vedere però che non sono il solo e che tutti hanno i loro difetti.
No, le persone comuni non c'entrano nulla con gli hikikomori, anzi in un certo senso rappresentano la (nostra) nemesi perché passano il tempo a chiederci la luna senza capire un accidenti di niente della nostra condizione
Ma perché bisogna catalogare, etichettare ogni minimo comportamento umano. Ognuno è come è, punto. Se una persona preferisce starsene per i fatti suoi dov'è il problema? Magari è più felice e meno solo di parecchia gente che si circonda di false amicizie perché non ha la forza interiore di rimanere da sola con se stessa. E questo vale per molti altri esempi, come i bambini "Iperattivi", e giù di farmaci per la gioia di chi li produce. E basta su.
Io credo di essere una sorta di hikikomori al contrario, o comunque vedo diversi punti in comune con le cose che descrivi ma anche molto diverse.. ho una forte fobia sociale, spesso quando torno a casa ed apro il portone sento una calma che mi pervade come se finalmente fossi arrivato nella safe zone.. però nessuno se ne rende conto più di tanto e sono visto come una persona sociale, conosco decine (se non un centinaio) di persone.. mi chiedono di uscire per cene, feste aperitivi.. ho molte ragazze che ci provano con me e numerose relazioni sessuali. Mi sembra di essere tipo un hikikomori incompreso. Non odio la società, semplicemente mi sento di non saperci stare, anche se questa la pensa diversamente
@@marcomannus potresti spiegarmi in che senso non ho compreso il video? Si parla chiaramente di più stadi, di comportanti e molto altro.. a me pare che il problema hikikomori sia più ampio del “la persona si Isola e non esce più di casa per 10 anni”.
Se ai figli si insegnassero molto presto la collaborazione e la responsabilità smettendo di trattarli come principi ereditari , naturalmente senza coercizioni ,forse qualche problema potrebbe essere evitato.
la questione e che quando poi i soldi finiscono ti devi svegliare e andare a lavorare tutti i giorni, vedi che quando prendi gli schiaffi che non arrivi a fine mese ti viene la voglia di uscire.. il problema e qua in italia ce gente che ancora sta troppo bene
@dredo42 anche sarebbe piaciuto stare in casa a leggere i fumetti e giocare ai videogames, peccato che mio padre poi mi ha tirato un calcio nel culo e mi ha mandato a lavorare, si chiama vita ragazzo.. sarai uno di quegli altri che al mattino non si deve svegliare sicuramente per guadagnarsi da vivere
Per approfondire:
🔴[video] Quanti sono gli hikikomori in Italia? 👉 ruclips.net/video/wn-St24Z_oM/видео.html
🔴[video] "Sono usciti dall'hikikomori grazie alla musica" 👉 ruclips.net/video/9E2Hk3nXgdM/видео.html
⚫[podcast] #155 | Lettera di un hikikomori all'ex professoressa 👉 www.patreon.com/posts/155-lettera-di-93394580
⚫[podcast] #97 | "Sono recluso ormai da 15 anni" 👉 www.patreon.com/posts/97-sono-recluso-84845085
Ciao Marco si potrebbe aprire locali adibiti ad ospitare hikikomori perché possano socializzare dopo essersi conosciuti in internet...in quel caso dovrebbero solo prender la via per il locale...magari usando maschere e i loro pseudonimi...per farsi dei giochi di società...se qualcuno é bravo con trucchi di magia farne uno spettacolo...farsi serate anche di karaoke...
@@lucanuvolari3742 sì ne nasceranno sicuramente di simili
Questo video andrebbe fatto vedere nelle scuole, proprio all’ inizio dell’ anno scolastico.
Marco ha praticamente descritto i miei anni del liceo. Oltre alle assenze saltuarie per "ricaricarmi" non sopportavo quasi nessuno della mia classe. Il testo della canzone "la mia parte intollerante" di Caparezza secondo me offre un buono spunto da questo punto di vista.
Già, soprattutto questa: non vivo di pallone, non parlo di figone, non indosso vesti buone quindi sono fuori da ogni discussione, ma anche Torna Catalessi adoro, una critica feroce misto rap e opera alla società capitalista, consumista e individualista di oggi (cioè dagli anni 80 in poi, anche Pozzetto nel ragazzo di Campagna lo denuncia in maniera ironica).
le mie erano sistematiche e programmate , altrimenti non riuscivo neppure a studiare bene ( tanto comunque mi davano sempre 5 e mezzo , massimo 6 , a volte 7 se ero fortunato ) quindi era più che altro per allontanarmi da quei primati
Ecco io non sono più andato a scuola, alle medie proprio per ansia sociale
Ccs
Siamo in due, d'altronde tutti i problemi iniziarono proprio ai tempi del liceo, perciò l'analisi di Marco ci sta tutta, confermo la genesi.
Questo video deve arrivare a più persone possibili
Ho 53 anni ed e da 2 che mi sono ritirato dalla vita sociale ,volontariamente e non da depresso ,vivo benissimo la mia vita e non sento il bisogno di condividere
Io sono stato a rischio durante l'adolescenza, anche perche autistico, adhd e disprassico, se ne sono uscito è solo perche ho battuto la fobia sociale e ho cominciato a sbattermene dell'opinione altrui, adesso esco anche la sera senza priblemi, quasi sempre da solo, per lo piu a cinema, teatro, concerti ecc, ma ammetto che comunque non mi trovo bene in generale nella societa individualista, egoista, consumistica e ipercompetitiva, tecnologica di oggi, interagisco solo con poche persone che mi capiscono e rispettano, gli altri possono pure andare a farsi fottere, posso sembrare arrogante ma ormai a 40 e passa anni non accetto piu compromessi, da neurodiverso ho passato un'adolescenza di merda, quindi ora non mi nascondo piu e non faccio piu masking (anche se ho scoperto le neurodivergenze verso la fine dei 30), anche sul lavoro mantengo i rapporti con i colleghi il piu discaccati possibili, tanto ho imparato a fare cio che mi piace da solo e senza problemi ora. Un saluto a tutti gli Hikikomori.
A mio giudizio l'Hikikomori nasce dal fatto che la vita che stai conducendo non è quella che volevi tu...ti fa schifo il lavoro che hai, non ti piacciono gli amici che hai. Dunque ti richiudi in te stesso.
Per mia esperienza è così e provo a raccontarla in breve:
1-vita che conducevo: un lavoro che non mi piaceva, compagnia noiosa e le giornate libere che cercavo di passarle tra musica, TV, film, internet e lettura dei quotidiani
2- all'improvviso mi trovo catapultato in un mondo fantastico fatto di zaino in spalla, su e giù per i monti e serate passate a chiacchierare con la nuova compagnia...della musica, TV, film, quotidiani ed internet me ne fregava meno di zero; ero felice con quel modo di vivere.
3-si ritorna alla realtà (poiché se non sei ricco ti attacchi al tram), ripiombi in ciò che non ti piaceva e a poco a poco ti rimetti a guardare TV e quotidiani (che diventano una specie di nutella...sai che fa male mangiarne troppa ma in quel contesto non puoi farne a meno).
4-cambi lavoro e trovi colleghi con cui ti trovi più in sintonia, trovi anche una nuova compagnia con cui ti piace uscire e divertirti...nonostante sei oramai oltre i 30 anni vai a fare le serate in discoteca, pizzapub, feste di paese e via dicendo...TV e internet tornano ad essere lontani ricordi.
5-il lavoro cambia, gli amici si perdono...il nuovo che hai adesso non ti piace: colleghi che ti ignorano, amici con cui hai poca voglia di uscire...ritorni a serie tv e internet. Non hai voglia di uscire anche per evitare che ti facciano troppe domande scomode: "e la ragazza? Hai figli?" ...non mi piace mettermi con una qualunque solo per non sentirmi solo. In tanti fan così...forse han ragione loro ma io ho paura; chi mi piaceva veramente o era già impegnata o mi allontanava.
Oramai mi son rassegnato a vivere una vita in solitaria e sto rifiutando ogni cosa che potrebbe portarmi a dei cambiamenti forse positivi tipo iscrivermi in qualche corso per socializzare.
comprensibile, io ho (diciamo) un solo amico, il massimo che facciamo è andare al cinema o parlare, va bene una volta ogni tanto ma alla lunga diventa noioso e poi (il cinema) non è gratis, altro genere di attività le persone comuni sembrano non saper fare e così ti vedi costretto a rifiutare l'ennesima cena o birra perché di stare seduto ad un tavolo a buttare soldi proprio non ti va, così facendo passi velocemente dall'essere la persona potenzialmente più attiva a quella più asociale, per fare attività particolari ci vogliono soldi è vero, anche la palestra per quanto possa essere la più semplice attività alternativa all'immobilismo sociale non costa poco, ma se la vita per gran parte delle persone consiste nello stare in un bar/locale a raccontarsi caxxate per ore, sinceramente preferisco evitare, se poi vuoi sperimentare varie cose da solo (come vorrei fare io) beh buona fortuna, tra fauna umana e animale il rischio di rimanerci secco è sempre molto alto
Innanzitutto, ringrazio Marco per il lavoro svolto, molto accurato, d'altronde tu fosti il primo a trattare l'argomento in Italia e si vede. Poi,
dopo aver visto il video con piacere (perché confermo ogni singola frase detta) e letto tutti i commenti vorrei sottolineare quattro cose rapidamente:
1) Il sistema scolastico normale (quantomeno italiano) è un disastro completo, non a caso la maggioranza dei problemi nascono lì, bisognerebbe rivoluzionarlo da cima a fondo, se potessi tornare indietro non ci metterei mai nemmeno mezzo piede, piuttosto aspetterei anche anni per riuscire a frequentare la cosiddetta "nuova scuola alternativa" (Steiner, Montessori, Waldorf erc.)
2) In realtà non esiste alcuna fase tre e nemmeno una situazione irrecuperabile, semplicemente l' hikikomori autentico rimane tale per sempre, tutti gli altri sono stati hikiko per un periodo più o meno lungo ma non sono hikiko, c'è una bella differenza, purtroppo. Insomma, dopo una certa si può soltanto imparare a conviverci a prescindere dal contesto.
3) Non si tratta sempre di autoconvincimento, esistono davvero anime talmente lucenti da rifiutare di integrarsi in un sistema molto malato, anzi alcune di esse sono qui per buttarlo giù per poi riscriverlo, informati pure sui cosiddetti Bambini Indaco, guarda caso si dice che arrivarono in massa sul pianeta proprio a metà degli anni 90.
4) Il problema erano ma soprattutto sono i genitori che non si accorgono di nulla, pensano agli affari loro e basta, spesso basterebbe poco per stroncare il fenomeno sul nascere, purtroppo la maggior parte non ci capisce nulla, in questo caso diventa ancora più importante il ruolo dell'associazione ma anche lì ls prima regola dovrebbe essere MAI GIUDICARE, anche perché spesso le ragioni di un hikikomori si rilevano tutt'altro che semplici e banali, però purtroppo le questioni complicate richiedono una mente altrettanto complessa ed in quanti possono vantarne una?
È incredibile come i nostri politici non capiscano un cazzo
Almeno ne hanno parlato, e quando parli alle masse serve un messaggio breve chiaro. La spiegazione di Marco è corretta e completa, ma se un politico la spiegasse così alle masse non lo ascolterebbe/capirebbe nessuno (se non la stessa minoranza che è già informata a riguardo)
@@PESCEKebabbaro un conto è parlare in maniera chiara e concisa del fenomeno, in modo che sia comprensibile per le masse, un conto è travisare totalmente chi sono gli hikikomori come avrebbe fatto valditara, stando a quello che è stato detto da marco nel video
Dio punirà i nostri politici superficiali, saputelli e si, anche un po' stupidi.
@@FinalFantasyInterestValditara, rappresenta bene le ultime quattro lettere finali del suo cognome.😂😂😂
Mi sembra normalissimo invece. Hai mai visto parlare un politico? Peggio di un prete che ti dice di pregare per andare in paradiso
Complimenti e grazie Marco, a te ed ai tuoi collaboratori per il lavoro che fate !
Non sono un hikikomori, ma ho apprezzato moltissimo questo video e l'ho trovato un grande campanello d'allarme: ho 22 anni e sto attraversando un periodo difficile con molta ansia sociale e ansia da prestazione legata al contesto religioso.
Per ora non ho abbandonato ancora nessun'attività sociale, ma mi sono rivisto moltissimo quando Marco descriveva l'esigenza di scappare dalle situazioni sociali per il troppo disagio, nel (credo) burnout per il troppo stress e nel fatto di avere costantemente la testa altrove in quelle che dovrebbero essere le mie 'mansioni'. In questo momento sono molto allarmato per la mia salute psicologica, ma comunque da tanto tempo manifesto la volontà di intraprendere un percorso psicologico per capire l'origine di questi problemi, che immagino comunque essere legati a dei traumi per il bullismo subito da bambino. So che in questi casi quello che ti salva è l'unione e per ora mi sto aggrappando moltissimo alla mia famiglia e a tutte quelle amicizie che considero sincere.
Spero davvero che questo video possa essere il più utile possibile a tanti ragazzi che stanno male e non hanno la forza di chiedere aiuto, coraggio, fatevi forza, ché la vita può e deve andare avanti per il nostro meglio!
io ho 24 anni e sono hikikomori da quando ne avevo 17, posso dire che è solo da abbastanza recentemente che io sono venuto a conoscenza di cosa volesse dire hikokomori e che effettivamente io lo sia, non sono veramente sicuro in quale fase io sia, penso sia un mix di tutte e tre ma un mix scombussolato, di mio me ne sto in camera, mangio in camera, dormo quando ho sonno senza pensarci troppo a quale sia l'orario "giusto". penso si, a il su1c.. e riguardo le relazioni sociali, a periodi non voglio parlare con nessuno, in altri cerco gente da solo chattare e altri dove (per impulso, voglia di sperimentare cose che avrei dovuto fare anni fa per la prima volta come s3ss0 o anche semplicemente uscire con un amico al sushi) appunto questi periodi dove desidero gente con cui incontrarmici ma non perchè mi sento "guarito" anche perchè voglio incontrare solo gente uno a uno che hanno gli stessi o simili dei miei problemi, ho provato 4 volte ad andare in fiere di videogiochi, raduni etc ma stando in un contesto cosi tanto, troppo sociale sto solo male e basta perchè paragono me stesso con gli altri che ai miei occhi sono perfetti al confronto di me stesso...
riguardo psicologi, non ci sono andato e non pianifico di andarci per due motivi... 1) costo elevatissimo, per quanto io lavori da casa quindi abbia disponibilità economica, mi sembra ridicolo pagare una persona per parlarci. 2) non credo che mi aiuterà o possa aiutarmi, quindi non solo lo vedo come spreco di soldi ma anche un po di tempo, tempo dove potrei o dormire o far altro di piu "stimolante"
qual'è il senso di questo commento? espormi, online trovo solo gente che dice "ero un hikikomori", "ero isolato" tutto con questo "ERO", no, io lo SONO tutt'ora, facciamoci sentire anche noi che appunto lo siamo ancora e che magari non vogliamo o non pensiamo di poterci riuscire.
@Wl019_22idem ✌️
ciao samuel ,il tuo concetto di psicologo che hai scritto è qualcosa che condividono in molti ,ma la maggior parte di chi ne parla così è perchè non ha mai fatto una seduta oppure l'ha fatta con delle aspettative fuorimisura, non si può affatto paragonare ad una chiaccherata tra amici perchè uno psicologo ha studiato ,è specializzato in ciò che fa e sa riconosce ed interpretare una persona in base ai racconti e al contesto in cui vive .Per esperienza ti dico che spesso molte risposte che cerchi non te le da lo psicologo ma ci arrivi da te semplicemente perchè lo psicologo ti aiuta anche valutare scenari diversi o ti invita a vedere situazioni sotto altri punti di vista che non consideri . In quanto essere umani siamo fatti per la socialità e ne abbiamo bisogno soprattutto per migliorare ,ognuno di noi ha qualcosa da offrire al prossimo e uno dei modi per migliorare è ascoltare opinioni diverse ,altrimenti rimarremo bloccati sui nostri problemi senza capirli davvero ,ad esempio quante volte ti è capito di ascoltare qualcuno che ti racconta di un suo problema e nello stesso momento pensare il perchè quella persona vedesse ciò come un problema ,magari te solo ascoltandola avevi già un idea diversa dalla sua e questo succede perchè i problemi per definizione sono momenti o situazioni a cui non abbiamo una soluzione immediata nella nostra testa,e si trasformano in problemi se perdurano nel tempo e non trovando soluzione ci fanno stare male. Questo come tante altre cose le ho imparate solo e soltando grazie alla psicoterapia e devo dire che in un certo senso ha dato dinuovo uno scopo alla mia vita, pure io mi sento di dire che sono partito con una situazione simile alla tua e nonostante ancora non sia finita del tutto ho ripreso in mano la vita e cerco di darle un senso piano piano ,senza alcun tipo di fretta .Non so se leggerai mai questo pippone ma ti faccio un in bocca al lupo per tutto perchè se hai scritto questo messaggio è perchè sotto sotto hai voglia di cambiare ,ne sono sicuro.
Samuel, tu pensi di sapere la causa di questo isolamento? L'origine.
Per ciò che contano le mie parole, parlare con uno psicologo non è una "semplice" chiacchierata come una persona qualunque,se vorresti provare gratuitamente, potresti provare col sistema sanitario nazionale oppure se riesci con il bonus psicologo e per magari spendere meno potresti provare tramite, uno bravo o qualcosa simile
Mi ci rivedo tantissimo, soprattutto durante gli anni del liceo, dove praticamente odiavo tutti, ogni aspetto della società contemporanea nella sua interezza. Non riuscivo a capire come fosse possibile che io fossi l'unico a vedere che c'erano dei problemi abissali intorno a me e che nessuno se ne rendesse conto. Forte del fatto che nessuno mi chiedesse mai realmente come stavo e che il mio unico pensiero erano le delusioni (continue) amorose, la friendzone mi ossessionava.
Avevo giusto qualche amico a cui ero molto legato e che mi supportava sempre, inoltre riuscivo ad uscire di casa abbastanza nonostante tutto grazie ad altri gruppi di amici.
Però mi ci rivedo molto in questa definizione, la combattevo a modo mio, con molta forza mi mettevo contro i professori dicendo "Io sono qui solo per il diploma, datemi 6 e non ne voglio sapere niente" o che criticassi aspramente il loro sistema di valutazione quando l'unica cosa a cui si pensava fosse il programma scolastico.
Ancora oggi, che ho 26 anni, mi ricordo vividamente quegli anni e ci penso spesso a quanto fossi stato inascoltato, anche io ero terribilmente poco ricettivo dato che mi sembrava di parlare una lingua diversa da tutti gli altri. Poi è arrivato l'alcol e l'università ma questo dopo.
Spero davvero che questo genere di problemi venga affrontato perchè non è possibile che si istituzionale tutta questa sofferenza ingiustificata.
La cosa della scuola è vera, io pure ho da sempre avuto problemi a socializzare e conformarmi,con questo video dicendo che anche dalle elementari potrebbe presentarsi e/o potrebbe causare assenze continuative per lo stress mi ha ricordato che anche io in quarta elementare ebbi un periodo in cui non volevo andare a scuola nè in alcun evento sociale dove c’erano altri bambini ma volevo solamente stare con mia madre e gli altri adulti di riferimento,alcune volte ho potuto saltare un giorno di scuola perché mia madre mi era venuta incontro però non voleva che evitassi eventi sociali con altri bambini,ricordo anche che una mattina di quelle mia madre medico volle farmi fare un prelievo del sangue per verificare che non fosse dovuto a qualche carenza a livello fisico(ma ovviamente fisicamente ero e sono a posto)dopo un po’ è passata da sola la cosa senza nessun provvedimento(ho continuato ad andare a scuola e fare alcune attività con altri coetanei senza rifiutarmi come era giusto che fosse)ma ho continuato a non adattarmi agli altri e dall’inizio dell’adolescenza in poi sono in una condizione di apatia e pochi interessi e/o un po’ introverso,senza contare che sono anche non attraente sia sui siti di incontri che dal vivo perché ho pure un estetica scadente e quindi sono frustrato perché non posso avere relazioni sentimentali nè sessuali(queste ultime solo con le pro come ho sempre fatto negli ultimi anni che è un leggero palliativo ma mi soddisfa poco psicologicamente,fisicamente ovviamente si perché è pur sempre s***o)..insomma come direbbe la massa sono proprio un “caso umano”
Incredibile la sua chiarezza nell'esposizione del problema e delle sue possibili soluzioni. L'ho inviato ad una mamma in difficoltà. Grazie e davvero tanti complimenti
È sempre un piacere sentirti parlare di un tema a me caro come quello dell'hikimomori (avendo vissuto in prima persona l'isolamento sociale e pagando dazio ancora oggi per gli strascichi emotivi di quegli anni tumultuosi). Grazie per portare avanti una realtà virtuosa come Hikikomori Italia, ciò che fate salva davvero delle vite
Da annotare quei genitori che si getterebbero nella fiamme per i loro pargoli ma allo stesso tempo sono inefficaci in ogni situazione.
Ormai penso di essere al terzo stadio e di essere in una situazione irrecuperabile. Mi sono rassegnata. Grazie Marco per il video. Ti ammiro molto e il tuo lavoro è importante ❤❤❤❤
Mi dispiace moltissimo sentirlo :c
Nessuno è in una situazione irrecuperabile, ricordati sempre che i problemi si possono sempre risolvere nonostante tutto, con il giusto aiuto e la giusta predisposizione ce la possono fare tutti
@@nnhovogliadiscri 🙏❤️
Vogliamo dirlo una volta per tutte? Non esiste nessun terzo stadio e nessuna situazione irrecuperabile, semplicemente l' hikikomori autentico rimane tale per tutta la vita, a prescindere dal contesto. Tutti qui, evidentemente avevi confuso la rassegnazione con questa semplice ma importante consapevolezza. Visto che dovrai imparare a conviverci per forza di cose, in bocca al lupo e non sentirti sbagliata perché la società è stra malata, d'altronde meglio soli che mal accompagnati
@ ❤️
Essere hikkikomori e' una scelta. E' una societa' cosi oppressiva, con ingiustizie, competitiva, isolante e giudicante a fare soffrire le persone e a fare isolare le persone. E' una societa' del genere da cambiare, non le persone che si isolano a causa di una societa' cosi giudicante, oppressiva e con ingiustizie.
Bellissimo progetto, Marco proporrai mai un video ESCLUSIVAMENTE sul come liberarsi del tempo perso e del rimpianto in esso correlato, e nel considerare tale tempo determinante e compromettente anche se superato il malessere principale (hikikomori)? ho visto che hai parlato del tempo perso ma sarebbe interessante un tuo video appunto esclusivo sul come liberarsene.
Per un periodo ero molto simile. L'ultimo anno di scuola facevo sempre in modo di saltare qualche giorno tutte le settimane, inutile dire che la scuola era l'unica cosa che mi faceva uscire di casa visto che non praticavo nessuno sport. Quando finalmente è finita la scuola, complice pure il lavoro saltuario, me ne stavo chiusa nella mia stanza a giocare ai videogiochi o a chattare tutto il giorno (soprattutto la notte) uscivo dalla stanza solo per mangiare ed andare al bagno e poi la mia vita si svolgeva lì dentro, anche perché in quel periodo non mi piaceva per niente neanche l'eventuale vita familiare e quindi cercavo di evitarla in tutti i modi. La cosa che credo mi ha fatto uscire da questa situazione è stata trovare via chat una persona che poi si è tramutata nel mio futuro marito, son riuscita a trasferirmi e adesso adoro stare in mezzo alla gente
Video molto utile per una problematica ancora troppo sottovalutata dalla società italiana
credo che non sia solo una tecnica di autogiustificazione quella di accusare la società per la sua mancanza di valori o l'assurdità delle sue regole. Sarà che i valori e le regole hanno un senso e un valore solo fintanto che sei dentro la società, e solo se in qualche modo ti avvantaggiano. In questo i redpillati hanno ragione: se sei bello, magari anche di famiglia ricca, non metti in discussione la società, ma approfitti più che puoi dei tuoi privilegi. Poi magari finirai pure per deprimerti perchè non riesci a dare un senso alla vita, non trovi nulla di prezioso, ma non hai ragione di isolarti.
Anche se hai un'intelligenza superiore i discorsi e i valori dei ragazzini non saranno per te. Ma questo è un problema più superabile, perchè uno può stringere i denti e andare avanti, sapendo che crescerà e prima o poi entrerà nel mondo degli adulti. In quel caso c'è anche una motivazione a continuare a studiare ed essere promossi.
Credo, poi, che ci sia un altro grosso problema totalmente ignorato. Io già ne soffrivo 25 anni fa, quando il mondo era parecchio diverso, perchè essendo autistico sapevo che molte strade mi erano precluse, e che non avrei potuto lavorare in mezzo a tanti colleghi o a contatto col pubblico. A me spaventava l'idea che la scuola finisse, soprattutto gli ultimi anni, perchè per quanto non mi piacesse ormai mi ero abituato, sapevo gestire l'ambiente, mentre non mi sentivo pronto all'università, e ancor meno a lavorare.
Oggi c'è anche il problema supplementare che non c'è lavoro in generale; e che da qui a 10 anni, quando un ragazzo finirà il suo percorso scolastico, non sappiamo quanti e quali lavori saranno rimpiazzati dall'intelligenza artificiale. Non sappiamo nemmeno se nel frattempo ci sarà una guerra nucleare globale e finirà la civiltà. In tutto questo, dunque, che senso ha l'idea di tornare a scuola per studiare? A che pro? Un tempo si poteva dire "potrai trovare un lavoro, sposarti, magari fare dei figli, e avere una vita tua superando i problemi di oggi". Adesso, invece, le cose non sono così facili, la vita è molto più insicura, e trovare una stabilità economica ed emotiva richiede di aspettare fino a 30-40 anni. E per molti non è che il tempo che deve passare nel frattempo appaia roseo, divertente e stimolante.
Anche Valditara, e i politici in generale, immagino che quando parlano di hikikomori li vedano più che altro come una "forza lavoro persa", più che come persone infelici. Sono un problema strutturale del mondo del lavoro, non un problema psicologico e umano; e quindi lo scopo della politica è farli uscire fuori perchè possano andare a lavorare, far macinare l'economia, e pagare le tasse e i contibuti. E questo approccio di certo non invoglia gli hikikomori ad uscire.
Hikikomori:
L'attrazione per il mondo esterno e la stessa felicità sono in rapporto al grado della veglia per cui quando questa scende, e a riflesso sale la sonnolenza, parimenti scende l'attrazione per il mondo esterno fino al punto in cui la persona cessa di essere risucchiata all'esterno e si chiede in se stessa. La causa è affettiva che rompendo la scermatura della Pineale lascia fluire la sonnolenza dal passato evolutivo nel lobo frontale.
Vorrei sapere come donare il 5*1000. La problematica hikicomori mi ha sempre colpito, anche perché lo sono stato per anni senza renderne conto. Sono sempre stata una persona taciturna e poco uncline alla socialità, sono cresciuto nei primi 10 anni di vita in una piccola frazione di un paesino, in quel posto non c'era nessuno così per vedere i miei compagni oltre la scuola facevo 2 giorni a settimana e un corso di musica. I miei problemi con i miei coetanei sono nati durante le medie, quando mi trasferii in un altro posto. Durante il periodo delle medie e primo anno liceal inizi
Bel video Marco e bel progetto, hai mai pensato di trattare su come superare il proprio passato ( il fatto che nel proprio passaaro ci sia stato un tempo perso e di isolamento) e su come vivere questo periodo di tempo nel presente? Grazie
Non c'è relazione tra l'essere hikikomori e le nuove tecnologie. Io sono stato hikikomori verso la fine degli anni 90, e allora internet stava appena nascendo.
Eri avanti coi tempi
Le nuove tecnologie sembrano aver accelerato la diffusione del fenomeno, rendendo l'isolamento percepito dagli hikikomori come meno estremo. Sono una sorta di trappola, che ti convince inizialmente di poter fare a meno della socialità diretta, ma sul lungo periodo ovviamente favoriscono la cronicizzazione.
Cmq c'erano già la PS, il computer, Nintendo ecc.ecc.
Esatto.. pure io.. basta una tv o anche un libro per rinchiudersi in camera o casa.. io passavo le giornate a guardare fuori dalla finestra tanto per dire..
Può esserci però una notevole correlazione statistica 🤓
Sono un quasi hikikomori praticamente, detesto le persone e il mondo esterno ormai
La socialità è importante
@Wl019_22non è obbligatorio,ma per la salute psicofisica è importante avere contatti umani. Non a caso l' isolamento in carcere è una pena aggiuntiva
@@Davide-d4f la socialità è tossica, io sto alla larga dalle cose tossiche
@@Davide-d4fè necessario avere rapporti, tutto vero... Ma per come la vedo io se dovessi con persone di cultura pari a zero e con un livello di sottoneria over 9000 o semplicemente con le ragazze allora preferirei stare solo
@@fra3833sono d' accordo. Occorre trovare persone di qualità
Grazie ❤
Marco mi sta fissando nell'anima
Veramente più che persone che preferiscono stare appartate ho notato che già dal periodo dopo la pandemia anche vedere parenti sta' diventando sempre più raro. Chi magari c'era sempre, magari ogni fine settimana oppure anche solo per una semplice grigliata sta diventando cosa rara da vedere. Potrebbe essere per vari fattori, più per fattori economici ma anche per un blocco creato dall' abitudine a stare per conto proprio. A volte bastano pochi mesi a casa che ti creano più agio rispetto a trattare certi rapporti umani. Cmq i social hanno rovinato un po' l'adattamento verso gli altri. Una volta ci si ritrovava al parco, al campo sportivo oppure a giocare soprattutto in età adolescenziale. Avevamo i motorini i cellulari primitivi e si socializzava nella realtà. Adesso si socializza di meno. Forse però c'era anche uno stato sociale diverso, fino al 2002 c'erano le lire e si stava meglio. I genitori riempivano 2 carrelli della spesa, adesso abbiamo dimezzato tutto, durante la pandemia e dopo c'è stato un aggravarsi di casi di persone sempre meno socievoli. Secondo me sono ipotesi sbagliate, solo lo smartphone non penso sia la causa.
Mi ci ritrovo molto a parte la plusdotazione. Senza almeno quell'aspetto positivo per me è finita, non essendo capace di fare niente non uscirò mai a guadagnare qualcosa e di conseguenza uscire dalla mia situazione
Ho un amico (online) che è hikikomori da oltre 10 anni, da un lato mi dispiace molto per lui ma dall'altro mi rendo conto di non poter fare molto...
Ero riuscito a convincerlo ad andare dallo psicologo ma ha smesso dopo qualche mese
Io penso che ci sia un grosso lavoro da fare per ridurre la prepotenza dei ragazzi nei confronti di altri compagni....se genitori e insegnanti non insegnano ai ragazzi i valori del rispetto e dell'educazione, dell'aiuto nei confronti delle persone più "deboli" non andiamo da nessuna parte....invece il messaggio che passa è che da ragazzi queste cose sono sempre successe e bisogna imparare a difendersi! Bah si è no dipende dall'entità e dalla durata dei soprusi!
io mi difendevo se possibile , il punto è che non cambiava niente : il cattivo ero sempre io ed i bulletti povere vittime .. questa società è da pattumiera , almeno in certi ( parecchi ) settori
meno male che , con tutti i casini a giro , non durerà a lungo
buona fortuna nel mondo di domani , ne avremo tutti bisogno
@@davideburgassi contrastare e magari riuscire a battere (1 volta) un bullo è la cosa peggiore che puoi fare, farà la vittima con chiunque e torneranno in forze a "punirti"...la cosa "fantastica" è che tutti sanno chi è e cosa fa di solito quello che hai preso a calci in culo, ma a nessuno, compresi genitori ed insegnati, fregherà qualcosa.
@@andreab.574 no , non lo facevano , erano insegnanti et similia ad attaccarmi , ed io li insultavo come se non ci fosse un domani , chi protegge i delinquenti è delinquente esso stesso , la vedo così ;
ho avuto i miei " guai " , ma per la giustizia questo ed altro
Salve, ritengo molto interessante questo video trovato x caso. Le volevo chiedere( anche se non voglio usare un termine ormai molto abusato): si potrebbe trattare del narcisismo covert? Ovvero quel termine, forse giapponese, usato nel video, in psicologia si può sostituire dicendo " il narcisista covert", così tanto sensibile da evitare ke persone xche non gli danno abbastanza attenzione, non lo mettono al centro dell'attenz e che essendo ovviamente timido, viene proprio emarginato, e quindi si ritira dalla società? Grazie
Ottimo video
Un mio amico è da circa due anni che si è isolato in casa. Vorrei provare a fare qualcosa, ma purtroppo non legge/risponde ai messaggi (non che lo abbiamo tartassato, gli abbiamo scritto ogni tanto).
Guarda io mi sono isolato da anni e vedo amici o ex amici insistere per uscire cene ecc.. così è peggio.. e ci sentiamo sempre più a disagio e in colpa.. quando sarà pronto sarà lui a dire ok vediamoci ecc..
A me nessuno mi cagava
Relazioni tra hikikomori e disturbo dissociativo/fuga dissociativa?
Io sono stato corcato di mazzate per cinque anni a scuola, e ora i miei mi rompono i coglioni per il mio alcolismo e i miei problemi psicologici
ascoltati "l'uomo è una macchina che va a calci in culo" dei Fucktotum
Rovinarsi la salute per i bulli non ne vale la pena
@@EmilyThorne-s7m non nego che ci sia un trauma difficile, ma bisogna affrontarlo nel modo giusto
@@EmilyThorne-s7m circa sette anni, ora sono laureando, però quando prendi una dipendenza non te la cacci facilmente
@@EmilyThorne-s7m chiamiamole per quello che sono, dipendenze, e te ne rendi conto quando per stare tranquillo in un momento di agitazione vai in craving
Ciao Marco, il video è molto interessante come tanti altri che hai fatto su questo argomento e volevo chiederti se hai avuto modo di confrontarlo a livello medico con il disturbo evitante di personalità, visto che ci sono tantissimi punti in comune.
E se gli hikikomori avessero ragione e tutti gli altri fossero dipendenti da socialità o pseudosocialità?
Essendo stato in quella situazione ti dico che non è questione di aver ragione o no, ma che siccome non siamo puri spiriti, facendo questo lifestyle per un periodo continuativo, il corpo ti punisce sia come salute fisica che mentale.
Infatti hanno ragione, basti pensare agli Eremiti più famosi della storia, che fine hanno fatto? Son diventati quasi tutti santi ed oggi le loro gesta leggendarie vengono narrate nei libri. Perché se nessun uomo è un' isola, allora rimane altresì vero che chi frequenta lo zoppo impara a zoppicare e questa società odierna non è nemmeno zoppa ma malata fino al midollo, perciò in certi casi la solitudine volontaria ti può salvare dal male esterno
@@Schizoide6777-b6fOk, però quello è un altro discorso, più che altro si tratta di un effetto collaterale, tra l'altro non riguarda nemmeno tutti, perché alcuni riescono ad "uscirne indenni" grazie alla genetica ed alla giovanissima età. Dopo i 30 invece diventa quasi impossibile riuscirci
Sempre più persone si ritirano dalla società a causa di persecuzioni violente e stalking. Questo è un fenomeno in crescita di pari passo con l'aumento di violenza in Italia. Ci sono soprattutto donne, e pure adulti.
Potrei provare a utilizzare il programma di visite ,ormai vado per i 34 anni ...non sono sicuro proprio per questa cosa dell'età . Mi auguro di sì,sarebbe importante per me .
Grazie in anticipo se avrò qualche risposta da qua .
Anch'io ne ho 30, non sei l'unico, sappilo. Avoglia a fare visite, voglio dire che siamo grandi ormai
Una cosa a proposito del bullismo citato nell' articolo al min 5:31 .
Per mia esperienza (situazione che potrebbe essere diversa in altri luoghi) i professori e in genere la scuola prendeva provvedimenti solo se il bullo o era straniero o andava male a scuola (almeno peggio della vittima) o era maschio ed era stato segnalato da una femmina. In questi casi l' eventuale bullo veniva subito rimproverato e sanzionato senza neanche portare le prove, anche se era innocente (cosa successa molte volte nel caso in cui era una femmina ad accusare un maschio, grazie all' Intervento della preside e di altre professoresse femministe)
Caso contrario se il vero bullo o era era una ragazza e aveva preso di mira un maschio, o era figlio di buona famiglia, o aveva una media scolastica maggiore di quella della vittima (perché si, i bulli non sono solo i ragazzi che vanno male a scuola) era puntualmente ignorato e la vittima veniva trattata come un inetto sociale, ricevendo consigli da parte dei professori come: dovresti imparare ad aprirti di più, cercare interessi comuni agli altri ecc... perché ovviamente non era possibile che fosse vittima di bullismo da parte di tale persone, e se la vittima poi reagiva perché esasperata veniva puntualmente punito perché era "l' unico a fare casino"
Ditemi se anche da voi accadevano dinamiche del genere!
dalla mia esperienza dipende solo ed esclusivamente dalla "importanza" della famiglia del bullo e del bullizzato.
Sì, più o meno, confermo. Tra l'altro, da me contava moltissimo anche l'età del bullo, tant'è che nei casi peggiori ci si arrendeva di fronte al classico ripetente 18enne che si auto firmava le giustificazioni ma soprattutto che non doveva dare conto a nessuno.
@@dredo42 io conosco bulli che sono rimasti impuniti per tutto il loro percorso scolastico e che ora studiano in facoltà come medicina, ingegneria, matematica, fisica ecc...
Queste persone bullizzavano gli altri per puro divertimento, non perché avevano problemi in famiglia o altro, se la prendevano solo con 1 o 2 persone massimo (solitamente i più fragili della classe, sia caratterialmente che didatticamente) per evitare che in molti si lamentassero di loro, inoltre avevano "l' immunità" data dai buoni voti a scuola. Se poi una di queste persone si lamentava di loro non veniva mai creduta, perché andavano a scuola peggio del bullo, e veniva trattata come un inetto sociale che si lamentava a caso!
Come faccio a partecipare ai gruppi gratuiti?
c'è una qualche relazione tra Hikikomori e ADHD?
Sì è probabile che l'ADHD o altre neurodivergenze favoriscano l'isolamento sociale volontario. Ne ho parlato anche in questo articolo: www.hikikomoriitalia.it/2019/06/hikikomori-e-autismo.html
Lo sono stato per wualche periodo quando la depressione era arrivata al punto più alto
Ciao Marco, riusciresti a spiegare la differenza tra disturbo di personalità evitante e hikikomori? Un hikikomori potrebbe soffrire di tale disturbo?
Hikikomori non è una diagnosi
Ti prego aiutami.. ho bisogno di un confronto privato
Dove sono i genitori nel frattempo
Perche' fanno i figli se non hanno tempo per loro
Siamo stati adolescenti anche noi, non ci siamo isolati, non abbiamo fatto uso di droghe e non abbiamo ucciso nessuno grazie alla presenza della famiglia e, al dialogo continuo con i nostri cari
Incredibile che nei commenti sotto video di argomenti psicologici sia sempre pieno di sociopatici senza un briciolo di empatia o compassione e soprattutto di capacità di comprensione che sputano odio e non credono nel disagio psichico. Magari siete anche iscritti? Guardate altro oppure imparate ad essere qualcuno che sa come aiutare gli altri visto che "è colpa loro se stanno male e non fanno niente".
Curioso. Premetto che sono un vecchietto. Ho potuto osservare che mentre 35 anni fa quando sostenevi un esame universitario era simile una festa con i compagni, oggi arrivano, esame e vanno via. Ed ancora, frequentano corsi da 6 ore/giorno, poi dovrebbero studiare. Chiaramente non esiste comunicazione, che non ci entra con il messaggiare. Perciò, forse la società richiede una quantità oltre limiti umani.
Ma dei gruppi di recupero per Hikikomori stile alcolisti anonimi non potrebbe essere un intervento valido ?
Spero che i tuoi video arrivino agli esponenti del governo, almeno si fanno un’idea reale della situazione. Chissà vedremo, speriamo…
Hai dimenticato i NEET spesso gli Hikikomori lo diventano ed è molto criticato in Giappone, soprattutto nel genere isekai dove i NEET si rifanno una vita conoscendo persone reali facendo amicizia degli esempi sono Subaru di Re zero e Rudeus di Mushoku tensei
Mio fratello sembra virare per questo modo di vivere, come posso fare per aiutarlo? Chiedo il vostro aiuto e accetto qualsiasi consiglio
Portalo via dal posto in cui vive che probabilmente sarà malsano, anche se tu non lo vedi così. Insomma, l'unica speranza sarebbe spostarlo fisicamente, finché ancora siete in tempo. Se il problema non dovesse essere la zona ma la scuola, allora fallo ritirare. Ricorda, le soluzioni intermedie non funzionano, bisogna stroncare la cosa sul nascere, in maniera drastica, prima che sia troppo tardi ed a qualsiasi costo, parola d'ordine cambiamento totale
Gia, cioe prima dei 25 in linea generale. @@dredo42
Vi fa così schifo dire semplicemente asociale e non trattarlo come un disturbo curabile ?! Io ad esempio non ho niente da dire, non so perché da quando ero piccola c'era sempre qualcuno che mi invitava. A voi piacerebbe passare il tempo con una muta ? L'hikikomori vuole socializzare...ma che ne sai ?! Ognuno è diverso. Comunque esiste l'istruzione da casa...se una persona non volesse proprio studiare è per qualcosa, magari fa fatica a studiare. Anche uscire da soli si può, magari una non lo fa per colpa dei malintenzionati. Non pensate ? Vero, non ti fanno studiare da casa però, io da piccola volevo smettere di andare a scuola fisicamente per studiare danza, recitazione e canto ( non con l'insegnante privato ) ma mia mamma aveva detto che se non sei in una situazione particolare es. malattia...non te lo fanno fare, credevo fosse una cazzata e ci ho litigato, poverina.
vero, io ad esempio mi tiravo fuori da determinate situazioni solo per evitare di stare lì ad ascoltare senza interagire, non per incapacità ma per mancanza di argomenti o semplice disinteresse in quello che si diceva, alla fine fai solo un favore a te e a loro
Oggi esiste l'istruzione da casa ed è anche diventata relativamente accessibile, però già soltanto 10-15 anni fa sarebbe stato impensabile, al massimo c'era la pubblicità della Grandi Scuole ma costava tanto già all'epoca. Peccato, scommetto che già soltanto quella avrebbe risolto moltissimi problemi, quantomeno oggi ci sarebbero molti più hikikomori istruiti, alla luce anche del livello di genialità che permea gran parte della categoria
@@dredo42 ho avuto un insegnante che insegnava anche a Grandi scuole o Cepu se non ricordo male. Si trattava di lezioni in presenza, non da casa per i cavoli propri e dare gli esami a fine anno come volevo fare io.
Sono preoccupata per mio figlio, un insegnante delle medie ci ha consigliato di fargli fare dei test per plusvalutazione riconoscendone dei tratti, io ascoltandoti ho riconosciuto parte dei suoi comportamenti, vorrei che seguisse un percorso psicologico anche facendo questo test per fargli capire che la sua diversità è dovuta probabilmente a il suo essere plusdotato, sta andando verso la depressione.
Ma il padre non vuole firmarmi il consenso.
Non so come uscire da questa situazione, mi sento impotente
plusdotato anche io , a meno che non faccia scuola parentale ( è costosa ) oppure fa una paritaria ( bullismo raro e dura poco ) , avrà non pochi danni ..
tiralo fuori da quell'inferno prima possibile , la società è cattiva
Da insegnate e specializzata in plusdotazione, vi consiglio caldamente di rivolgervi al Lab Talento dell'Università di Pavia, la Prof.ssa Zanetti per la valutazione🫂
Condivido pienamente la tesi del primo commento soprastante, se non vuoi rischiare di perderlo per sempre, beh portalo via da quell'inferno e poi fai in modo che studi da solo privatamente o quantomeno a distanza. Donna avvisata...
Io invece ho sempre avuto problemi a socializzare ma a scuola ci andavo sempre ed ero anche brava adesso ho quaranta anni complimenti per il tuo canale
Ed a 53 anni non lavora più?
Marco ho un problema non ho amici come faccio? Mi sparo prima di diventare il classico uomo che bada alla sua vecchia mammina oppure vivo altri 15 anni prima di spaccarmi di eroina?
la seconda, cmq anche quelli che pensano di avere molti amici o (peggio) un amico del cuore spesso quando hanno bisogno scoprono di essere più soli di un cane
DOMANDA: il fenomeno degli HIKIKOMORI è riscontrabile anche nella popolazione adulta, fascia 45/55 anni circa o è solo legato ai giovani?
in caso di over 40 si usano altri termini per descrivere patologie molto simili, la parola hikkikomori è declinata solitamente all'eta giovanile e alla (non) frequenza scolastica o in generale al periodo in cui vivi ancora con i genitori. Passato questo periodo, come potrai immaginare, la rilevanza sociale diminuisce molto (aka a nessuno frega nulla di te)
@@andreab.574non è proprio esatto, in Giappone il termine è utilizzato anche per gli over 40, semplicemente da noi non sono molti perché questa è la prima vera generazione di Hikikomori in termini di rilevanza numerica, ma in futuro le persone in quella fascia d'età saranno piu numerosi se non si daranno aiuti concreti a chi non riesce a stare al passo di questa società frenetica al limite della follia.
@@Astaroth1-i5m @andreab.574 Grazie ad entrambi per le risposte.
Ciao, volevo chiedere se in una fase iniziale possa essere d'aiuto prendere un cane a questi ragazzi, che dispensa amore senza giudizi e "costringe" alle uscite giornaliere, occasione di molti altri incontri con persone amanti degli animali. O si perde interesse anche per questo?
Sì, ottima idea. Se proprio dovessi scegliere un paio di cose in grado di salvare un hikikomori, insomma metterei in cima alla classifica proprio il cane (vissuto per 20 anni) e la musica (passione innata). Perciò prendilo pure, aiuterà senz'altro ad alleviare la solitudine del ragazzo e rappresenterà una speranza
Non sento mai parlare di un unico motivo dell'isolamento.
Perché è opinione professionale che non ce ne sia uno soltanto ma che ognuno abbia il suo. Ansia da prestazione, paura della competizione, di deludere i cari, di esserne deluso, di scontrarsi con i violenti, di non essere compreso, di non trovare i propri simili, di scoprire che non ci si riconosce in nessuno standard sociale, di non capire perché esistano standard sociali.
Di non avere uno scopo.
E questa percezione di una gabbia senza uscita viene chiamata malattia, ansia, depressione, fobia, paranoia,… narrazione, autoinganno.
E la via d'uscita… la via d'uscita, quella che viene proposta in terapia… è l'adeguamento, la conformazione ad uno standard sociale nascosto, quello che diventa disponibile appena superati gli anni confusi della giovinezza in cui la propria “narrazione” è sottomessa totalmente all’emotività traumatizzata e manca degli strumenti di paragone disponibili ad una mente forte quanto il cuore; lo standard sociale nel quale non ci si era più autorizzati a sperare, ora permesso dall'incontro con altri traumatizzati, pochissimi, che diventano una zattera logora in un lago oscuro in cui concedersi di godere di piccole e rare caramelle. Insieme. Perché in fondo non è accaduto il peggio. Non mi sono ucciso. Sono uscito dalla droga. Ho vissuto in tanti posti. Ho lasciato ogni chiesa. Ho trasformato la mia dipendenza dalle nuove tecnologie in un lavoro da 50000€ all'anno che mi porta in continuazione a conoscere gente nuova e situazioni nuove. Ho riparato i torti fatti a mia madre, a tal punto che lei non li ricorda più. Ed avrei fatto lo stesso con mio padre se non fosse morto per tutto il dolore che ha dovuto sopportare. Ho dato a tutti coloro che volevano solo prendere. Ho dato quello che non ho avuto. La mia “narrazione” ha irretito un’angelo che da 4 anni mi ha dato una figlia che è una meraviglia per gli occhi.
Posso fare solo e tutto ciò che voglio.
Eppure l'elefante è sempre lì, nella stessa stanza in cui l’ho visto quando avevo 14 anni, in cui lo sentivo barrire quando avevo 4 anni.
E non ho mai incontrato un’altro che lo avesse visto.
Io lo sto diventando, con tutto quello che sta succedendo👎
Grazie esistevano anche prima di internet persone così... Guarda Leopardi
Guardacaso un brutto....
Ai tempi però non esistevano be videogiochi ne smartphone. La colpa di chi era, dei libri?? 😂
Guardacaso quelli non vengono mai "criticati" perché è sempre stato considerato un passatempo nobile. Il che dimostra quanto superficiale sia il pensiero critico dell essere umano
hai citato giusto uno a caso
Mi sembra di notare molti aspetti in comune con lo spettro dell'autismo
Diciamo che è più corretto dire che gli autistici sono più a rischio di diventare Hikikomori, anche per via di una società non a misura loro, o meglio nostra dato che lo sono (ma non hikikomori, anche se im passato ci sono andato vicino).
A me rimane il dubbio (da ADHD non diagnosticata PER TEMPO. Nata nel 1975..... certe realtà non erano proprio prese in considerazione 🤷) : siamo sicuri che la sensibilizzazione verso certe condizioni di partenza, poi, non si riveli di fatto un' arma a doppio taglio per coloro i quali ne sono portatori? 🤔 Intendo dire: creare dei "cuscinetti interpretativi" del - legittimo, ci mancherebbe - funzionamento di alcuni di noi, non rischia di segregarci all'interno di un perimetro di cui, poi, il soggetto in questione si ritrova vittima piuttosto che protagonista?! Non è, forse, piu' salubre affrontare determinati disagi e, possibilmente, uscirne vincitori? È una domanda, eh,
non un'affermazione....
Ho 50 anni. Ho assistito ad una graduale sensibilizzazione dalla società (fattore positivo, ci mancherebbe) che, tuttavia, è corrisposta anche ad un suo rammollimento... Ebbene : mi chiedo se l'esito, di fatto, sia positivo.... 🤔
@@EmilyThorne-s7m Bene! Mi rincuora il fatto di non essere sola rispetto a tale lettura della faccenda. Insomma : un po' d PALLE, suvvia!! Il resto verrà da sé.... 🤷
@@EmilyThorne-s7m 🤝🤝🤝 È stata dura. Diciamocelo 😉 Ma ha lasciato/resa disponibile una corazza che, probabilmente, altrimenti non avremmo avuto. E' per qsto, appunto, che mi chiedo se cotanta attenzione&sensibilizzazione per la questione siano fertili 🤔 ( e forse dovrebbero chiederselo anche i tecnici di settore. Crepaldi compreso...)
@@EmilyThorne-s7m Da giovane si' (mi riferisco all'oggettistica. Mai, invece, verso altri esseri umani). Adesso, invece, gestisco la rabbia decisamente meglio. Conquiste, appunto, dell'età e dell'esperienza (come si diceva poc'anzi). Negli anni '90, tuttavia, la diagnosi di "border" andava di moda... Era un comodo cappello al di sotto del quale far rientrare la qualunque (e figurati se non m' è toccato in sorte 😂) Peccato che, 20 anni dopo, la diagnosi sia stata, inequivocabilmente, ADHD (risultata, tra l'altro, una tara famigliare: ho ben 2 nipoti adhd. Solo che per loro c:è stata/c'è la 184. E, appunto, a dirla tutta, non so se se sia di fatto un affare in termini evolutivi...Mi sembra la usino come scusa su cui sedersi invece di affrontarla come occasione per tirar fuori il meglio di sé.... creatività in primis 😕).
Ci sono sempre i pro e i contro, da appassionato da sempre videogiochi per stare in tema, nei piacchiaduro ogni personaggio ha i suoi punti forti e deboli per dire, quelli forti sono lenti, quelli veloci più deboli ecc, questo per dirti che secondo me, nonostante c'è chi si adagia di sicuro, chi smette di lottare ecc, nel complesso la sensibilizzazione e la conoscenza più approfondita di questi argomentil l 0:02 a vedo comunque come un fatto positivo, io sono come già detto autistico e adhd, due cose che di fatto sono simili e molto diverse, l'aver conosciuto ciò seppur tardi mi sta permettendo di bilanciare le mie caratteristiche in modo da sfruttarle al meglio, mentre prima quando ero all'oscuro magari mi buttavo di più, ma spesso finiva male e con situazioni di sovraccarico emotivo e sensoriale che mi mandavano in meltdown e anche shutdown (sono sicuro tu sappia cosa siano), quindi per farla breve è giusto combattere e non adagiarsi, ma meglio combattere come il generale Putton (coraggioso ma anche stratega e riflessivo) che come il generale Custer (esaltato, avventato senza una visione chiara e realistica del nemico).
@@EmilyThorne-s7m De gustibus: personalmente ritengo che, spesso, il NON DETTO possa essere, di fatto, ben più pesante... 😉 Un sincero in bocca al lupo 💪🍀👋
Ciao , non e" una narrazione che racconta a se stesso , nella spiritualita' ci sono anime incarnate , che sono venute sulla terra ma non sono in grado di sopportare la realta' , hanno nostalgia del Divino avendone inconsciamente memoria ed li che vogliono ritornare.
Verissimo, speravo proprio di trovare qualcuno che fosse in grado di fornire una risposta del genere, a questo punto bisognerebbe aggiungere un'altra categoria speciale a parte, ovvero l' hikikomori Risvegliato, tra l'altro chi non esce non può andare a farsi bucare, anche perché non ne ha alcun bisogno. Sono certo che tu leggerai fra le righe, grazie per aver avuto il coraggio di scriverlo, non so in quanti l'avrebbero fatto dopo aver visto gli altri commenti...
Comunque, ti confermo che la maggior parte degli altri sono tutti hikikomori di vario livello, mi riferisco a quelli conosciuti personalmente...
io credo sia sbagliato vederlo come un problema, secondo me è una scelta di vita che ci sta evidentemente l'uomo è un animale sociale ma solo con chi vuole
Video davvero istruttivo, purtroppo si diventa solitari anche a causa di sfortune che la vita ci riserva, come è stato nel mio caso. La parte peggiore però è quella appunto di tralasciare attività che sono utili per la nostra formazione mentale/sociale e per sopravvivere adeguatamente in questo mondo... Purtroppo la vita non lascia scampo, bisogna perforza essere qualcuno, saper fare qualcosa, saper sopravvivere per poter barattare le proprie maestrie con denaro o altri servizi. Bisogna impegnarsi sin da subito per trovare la strada giusta e perseguirla. Chi sta chiuso in casa tutto il giorno davvero non sà quanti scogli inconterà nella vita. Comunque io mi sono curato male personalmente, invece di ammettere il problema mi sono reso intraprendente e sepolto di responsabilità e cose da fare, pur scoprendo poi di non esserne totalmente in grado... quando invece i problemi vanno risolti step by step. Inoltre non vergognatevi ragazzi e prendete il controllo della vostra vita, non sentitevi diversi o sbagliati(cosa che sovente mi succede), ma pensate che siete delle persone ferite(come è successo a me personalmente) da 1 o più avvenimenti e semplicemente non volete ferirvi nuovamente, sapendo quanto possa fare male.I sentimenti che esasperate sono gli stessi che vive una persona comune ogni giorno, ma voi per una sensibilità maggiore o per problemi di fondo effettivamente più grandi rispetto ad altri, vedete questi problemi come insormontabili. Credo che nel mio caso anche l'educazione ricevuta e l'ambiente abbiano fatto tanto per sfornare la mia personalità un pò storta...
Solitari e hikikomori non sono sinonimi, conosco solitari che hanno parecchie skills (termine che odio) che bypassano il loro essere solitari.
@@Astaroth1-i5m giusta osservazione. A me e venuta la depressione per gravi motivi, e ho perso un po' tutte le voglie ai tempi. Aggiungo però che non è stato tutto rose e fiori il recupero, non ho mai accettato fino in fondo di dover 'recuperare' e neanche tanto me stesso e il mio carattere, causato da forze di causa maggiore. Mi rincuora vedere però che non sono il solo e che tutti hanno i loro difetti.
No, le persone comuni non c'entrano nulla con gli hikikomori, anzi in un certo senso rappresentano la (nostra) nemesi perché passano il tempo a chiederci la luna senza capire un accidenti di niente della nostra condizione
Sembri invecchiatissimo mostri quasi 15 anni in più rispetto ai video di 3 anni fa
Ma perché bisogna catalogare, etichettare ogni minimo comportamento umano. Ognuno è come è, punto. Se una persona preferisce starsene per i fatti suoi dov'è il problema? Magari è più felice e meno solo di parecchia gente che si circonda di false amicizie perché non ha la forza interiore di rimanere da sola con se stessa. E questo vale per molti altri esempi, come i bambini "Iperattivi", e giù di farmaci per la gioia di chi li produce. E basta su.
Io credo di essere una sorta di hikikomori al contrario, o comunque vedo diversi punti in comune con le cose che descrivi ma anche molto diverse.. ho una forte fobia sociale, spesso quando torno a casa ed apro il portone sento una calma che mi pervade come se finalmente fossi arrivato nella safe zone.. però nessuno se ne rende conto più di tanto e sono visto come una persona sociale, conosco decine (se non un centinaio) di persone.. mi chiedono di uscire per cene, feste aperitivi.. ho molte ragazze che ci provano con me e numerose relazioni sessuali. Mi sembra di essere tipo un hikikomori incompreso. Non odio la società, semplicemente mi sento di non saperci stare, anche se questa la pensa diversamente
Ah, ho paura persino di entrare nelle chat vocali sui videogiochi con stranieri, che non vedrò mai e non sanno chi sono
Non penso tu abbia capito bene il problema
@@marcomannus potresti spiegarmi in che senso non ho compreso il video? Si parla chiaramente di più stadi, di comportanti e molto altro.. a me pare che il problema hikikomori sia più ampio del “la persona si Isola e non esce più di casa per 10 anni”.
Se ai figli si insegnassero molto presto la collaborazione e la responsabilità smettendo di trattarli come principi ereditari , naturalmente senza coercizioni ,forse qualche problema potrebbe essere evitato.
la questione e che quando poi i soldi finiscono ti devi svegliare e andare a lavorare tutti i giorni, vedi che quando prendi gli schiaffi che non arrivi a fine mese ti viene la voglia di uscire.. il problema e qua in italia ce gente che ancora sta troppo bene
non hai proprio capito un cazzo
Imbecille
È arrivato l'uomo del bar, torna a parlare di calcio va, queste sono cose troppo complicate per te e quelli simili
@dredo42 anche sarebbe piaciuto stare in casa a leggere i fumetti e giocare ai videogames, peccato che mio padre poi mi ha tirato un calcio nel culo e mi ha mandato a lavorare, si chiama vita ragazzo.. sarai uno di quegli altri che al mattino non si deve svegliare sicuramente per guadagnarsi da vivere
Siamo tutti diversi , tutti hanno e vivono con delle patologie ,🫵
È leghista valditara cosa pretendere?
@@elavel3826 ma quale politica ?
Il leghista è mediamente scemo.
È provato scientificamente.
Daily remainder: Joe biden è un democratico (sinistra americana)
Invece la grillina Cazzolina aveva capito tutto, vero?
Purtroppo la politica c'entra eccome (vedi fenomeno Bibbiano).