Grazie per farci conoscere testi che non sapevamo, almeno io, neanche della loro esistenza. Ho riletto due volte il testo e l'impressione che suscita è che sia un testo per lettori colti del mondo alessandrino di allora intriso di filosofia, astrazioni e conoscenza intuitiva. Gesù appare come un retore che spiega, ammonisce più che un salvatore che ama. Indubbiamente si ha l'impressione che si faccia riferimento a fatti e storia veramente accaduta e in linea con la tradizione ufficiale , ma la si rilegge e ripropone con un gergo e uno spirito tra lo gnostico e una speculazione razionale quasi alla ricerca di verità che non possono essere comprese da tutti. E' sempre interessante questo tentativo in ogni epoca di cercare risposte o individuare illuminazioni e certezze per dare senso alla vita e Gesù sembra la figura ideale per ragionarsi su con convinzione e anche fiducia.
Intanto grazie per il commento, ma soprattutto per aver voluto leggere il testo, mi fa veramente piacere! Sì, questi testi sono anche affascinanti da un punto di vista della possibilità di ricostruire la fenomenologia del sentimento religioso nella sua varietà di approcci. Un caro saluto!
Grazie, non lo conoscevo proprio questo apocrifo di Giacomo. Mi farebbe piacere leggerlo. Ti volevo fare una domanda fuori contesto. Quando si cominciò a usare HaShem al posto di Adonai fra gli ebrei?
Grazie a te Salvatore! Per quanto riguarda la tua domanda, non lo so di preciso, ma sembrerebbe che l'uso di HaShem in luogo di Adonay, che era riservato all'uso liturgico dei sacerdoti, fosse diffuso in età post-esilica e senza dubbio in età ellenistica era già prassi comune. Per approfondire ti lascio un vecchio articolo di Samuel Cohon, dello Hebrew Union College di Cincinnati: www.jstor.org/stable/pdf/23614802.pdf?casa_token=FucQZQiqXPoAAAAA:dJUE3VUR6rsC2x3BOHgDJOWOn1EX7V9s0pENz1OU2yolRIWtYk1RPeIJVnSaZFl4GlrNJl7mukUgez6o434ubVeVlgbmTcUEletJ7w75jk2sHFRnDgFV
Caro Vittorio intanto grazie per il tuo prezioso lavoro, in quanto agronomo potrei dare delle interpretazioni sulla palma da dattero, ma sarebbero tutte razionali e non mi sembra il caso al di là dell' analogia col fico che non porta frutti. Mi sembra che la rivelazione rimbrotti un po' i discepoli che non ben comprendono qui i frutti dei datteri con qui Gesù li aveva nutriti non si propagano e non danno frutto cioè retto insegnamenti agli altri e così facendo allo stesso tempo di colmerebbero di spirito Santo. Almeno così lo interpreto.
Ciao Vittorio, cosa pensi della teoria di un Gesù zelota? Io credo sia plausibile, in ogni caso non annulla la fede in senso lato, semplicemente bisognerebbe cercare dio da un'altra parte... Un saluto
Personalmente non la condivido, era una tesi già negli anni 70 propugnata da letture marxiste del Nuovo Testamento, e oggi alcuni studiosi (seri, per carità) la ripropongono. Tuttavia rimane una posizione molto minoritaria, e per me del tutto non convincente, anche se è vero che Gesù è stato messo a morte da parte romana perché il suo messaggio era ritenuto scomodo per motivi politici, questo sì.
@@Aritork direi che Gesù da un punto di vista storico era un profeta apocalittico, un guaritore e un esorcista probabilmente vicino a forme mistiche di giudaismo. Ho fatto un video in proposito: Identikit di Gesù 😊
Ciao Vittorio, ho bisogno di un tuo parere. La Chiesa Cattolica dice che Maria è stata assunta in cielo in carne, ma quello che vorrei sapere perché Giovanni dove si parla che si prese la madre di Gesù in casa, poi non fa' sapere niente di lei della sua vita e morte?
Cara Salvatrice, questo accade perché l'assunzione di Maria al cielo non è in alcun modo attestata nel Nuovo Testamento, e il dogma dell'Assunta è in effetti l'ultimo ad essere stato proclamato, nel 1950, da Pio XII. Non discuto qui la pretesa di verità teologica (o meglio mariologica) di queste affermazioni, dal momento che fanno perno su un'ermeneutica molto diversa dalla mia rispetto alle fonti della rivelazione divina. Ad ogni modo, si può con certezza affermare che questo dogma non ha fondamento biblico.
@@salvatricevullo5869 prego cara, mi raccomando però: questa non è una questione di fede o di credenza personale, ma storica. Poi naturalmente da protestante quale sono, non condivido le conclusioni teologiche della chiesa di Roma, ma questo perché le premesse al rapporto con la Bibbia e con la Rivelazione sono diverse. Credo che anche un prete onesto ti direbbe che nella Bibbia non se ne parla, tuttavia, se coerente, sosterrebbe comunque la veridicità del dogma in nome della Tradizione e dell'infallibilità del Papa.
@@vittoriosecco Sono uscita dalla Chiesa Cattolica da tanto tempo. Sono credente Battista , volevo sapere da tè perché Giovanni non ha mai parlato di Maria, visto che se l'è presa in casa. Così giusto per essere più preparata a rispondere, io ti ammiro e non ho studiato come te. Grazie mille e che Dio ti benedica ❣️
@@salvatricevullo5869 Cara Salvatrice, mi rallegro per te e ti ringrazio molto per le tue affettuose parole. Ogni benedizione è fraternamente ricambiata!
Forse se troppe mani raccolgono i frutti, i datteri, c'è una dispersione della fede, una perdita della vera fede che si frammenta.? Come se indicasse una necessità di unità per non far sfiorire il Regno.. non so, mi è arrivato immediatamente questo.. Vero è che una palma con troppe foglie fa pochi frutti. Mi sembra che in ogni vangelo apocrifo la bella figura la faccia solo chi da il nome al testo, in quello di Giuda chi comprende è Giuda, qui è Giacomo ecc.. Ma c'erano già così "presto" divisioni su chi avesse compreso meglio e fosse piu vicino a Gesù? Grazie
Cara Roberta, grazie per questo tuo commento! Non escludo nulla rispetto alla parabola della palma da dattero, perché in realtà il primo problema è testuale, non è semplicissimo tradurre quel testo; detto ciò il fatto è che i datteri sembrano essere raccolti quando sono già a terra, quindi non saprei dirti sinceramente; poi sicuramente ci sono altre possibili interpretazioni che non conosco, e che magari potrò prendere in considerazione più avanti. Comunque trovo il tutto molto stimolante =) Rispetto al ruolo dei protagonisti nei testi è spesso così, anche perché il meccanismo della pseudepigrafia in fondo funziona proprio in base all'autorità di colui a cui si ascrive il testo. Se questa autorità si rivela debole, anche la possibilità di trasmissione del testo diminuisce. Infine, senza dubbio ci sono state già nel primo secolo, quasi cento anni prima che venisse composto questo Apocrifo di Giacomo, divisioni significative tra diversi intendimenti dell'insegnamento e del ruolo di Gesù di Nazareth, e di questo c'è ampia traccia già nel Nuovo Testamento! Un caro saluto e grazie!
Vittorio,scusami.. se puoi e hai 3 minuti, ho trovato sul web come si svolge la raccolta dei datteri. Sono caschi, come le banane.. mettono un telo intorno al casco e poi tagliano per fare cadere il casco...un uomo si deve arrampicare sulla palma 🌴. Te lo avrei scritto in pvt ma non sapevo come.... 😔😪
Ciao, dall'alto della mia piramidale ignoranza confortato da una presunzione senza fine e per pura accademia mi permetto una "altra" lettura della frase "chi non capisce la croce". In sintesi e a fette di salame: ma proprio la croce dovevi scegliere per sacrificarti? La croce che è il supplizio più infame per i condannati più infami? Che so, non potevi scegliere un metodo più regale per farti uccidere? Perdonami l'ardire e cancella pure questo mio senza rimorso.
Caro Cristiano, ci mancherebbe, finché il tono è rispettoso e non arrogante io non cancello nulla! Hai fatto bene a esprimerti. Quello che dici probabilmente è parte del discorso sull'incomprensione del ruolo della croce: perché è vero, sia per gli ortodossi che per i valentiniani, la croce è comunque centrale. Ma per altri non era affatto così, non se ne comprendeva l'essenza salvifica e l'intima necessità rispetto all'identità della rivelazione divina. In questo senso quello che hai descritto è senza dubbio un possibile atteggiamento sia al tempo delle origini cristiane sia oggi, quindi è tutt'altro che un'osservazione stupida. Un caro saluto!
Ringrazio di cuore 🙏
Grazie mille ❤
Grandissimo Vittorio!!Grazie mille per l'insegnamento!!
Grazie mille Ionut!
Grazie per farci conoscere testi che non sapevamo, almeno io, neanche della loro esistenza. Ho riletto due volte il testo e l'impressione che suscita è che sia un testo per lettori colti del mondo alessandrino di allora intriso di filosofia, astrazioni e conoscenza intuitiva. Gesù appare come un retore che spiega, ammonisce più che un salvatore che ama. Indubbiamente si ha l'impressione che si faccia riferimento a fatti e storia veramente accaduta e in linea con la tradizione ufficiale , ma la si rilegge e ripropone con un gergo e uno spirito tra lo gnostico e una speculazione razionale quasi alla ricerca di verità che non possono essere comprese da tutti. E' sempre interessante questo tentativo in ogni epoca di cercare risposte o individuare illuminazioni e certezze per dare senso alla vita e Gesù sembra la figura ideale per ragionarsi su con convinzione e anche fiducia.
Intanto grazie per il commento, ma soprattutto per aver voluto leggere il testo, mi fa veramente piacere! Sì, questi testi sono anche affascinanti da un punto di vista della possibilità di ricostruire la fenomenologia del sentimento religioso nella sua varietà di approcci. Un caro saluto!
Grazie Vittorio
grazie a te cara Ariella!
Grazie! 😊❤
Grazie a te cara Sara! =)
Grazie, non lo conoscevo proprio questo apocrifo di Giacomo. Mi farebbe piacere leggerlo. Ti volevo fare una domanda fuori contesto. Quando si cominciò a usare HaShem al posto di Adonai fra gli ebrei?
Grazie a te Salvatore! Per quanto riguarda la tua domanda, non lo so di preciso, ma sembrerebbe che l'uso di HaShem in luogo di Adonay, che era riservato all'uso liturgico dei sacerdoti, fosse diffuso in età post-esilica e senza dubbio in età ellenistica era già prassi comune. Per approfondire ti lascio un vecchio articolo di Samuel Cohon, dello Hebrew Union College di Cincinnati:
www.jstor.org/stable/pdf/23614802.pdf?casa_token=FucQZQiqXPoAAAAA:dJUE3VUR6rsC2x3BOHgDJOWOn1EX7V9s0pENz1OU2yolRIWtYk1RPeIJVnSaZFl4GlrNJl7mukUgez6o434ubVeVlgbmTcUEletJ7w75jk2sHFRnDgFV
@@vittoriosecco grazie sei gentilissimo
Caro Vittorio intanto grazie per il tuo prezioso lavoro, in quanto agronomo potrei dare delle interpretazioni sulla palma da dattero, ma sarebbero tutte razionali e non mi sembra il caso al di là dell' analogia col fico che non porta frutti. Mi sembra che la rivelazione rimbrotti un po' i discepoli che non ben comprendono qui i frutti dei datteri con qui Gesù li aveva nutriti non si propagano e non danno frutto cioè retto insegnamenti agli altri e così facendo allo stesso tempo di colmerebbero di spirito Santo. Almeno così lo interpreto.
Grazie mille Gianluca! Non escludo affatto che sia come dici tu 😊
Ciao Vittorio, cosa pensi della teoria di un Gesù zelota? Io credo sia plausibile, in ogni caso non annulla la fede in senso lato, semplicemente bisognerebbe cercare dio da un'altra parte... Un saluto
Personalmente non la condivido, era una tesi già negli anni 70 propugnata da letture marxiste del Nuovo Testamento, e oggi alcuni studiosi (seri, per carità) la ripropongono. Tuttavia rimane una posizione molto minoritaria, e per me del tutto non convincente, anche se è vero che Gesù è stato messo a morte da parte romana perché il suo messaggio era ritenuto scomodo per motivi politici, questo sì.
@@vittoriosecco quindi La tua visione qual'è?
@@Aritork direi che Gesù da un punto di vista storico era un profeta apocalittico, un guaritore e un esorcista probabilmente vicino a forme mistiche di giudaismo. Ho fatto un video in proposito: Identikit di Gesù 😊
Ciao Vittorio, ho bisogno di un tuo parere. La Chiesa Cattolica dice che Maria è stata assunta in cielo in carne, ma quello che vorrei sapere perché Giovanni dove si parla che si prese la madre di Gesù in casa, poi non fa' sapere niente di lei della sua vita e morte?
Cara Salvatrice, questo accade perché l'assunzione di Maria al cielo non è in alcun modo attestata nel Nuovo Testamento, e il dogma dell'Assunta è in effetti l'ultimo ad essere stato proclamato, nel 1950, da Pio XII. Non discuto qui la pretesa di verità teologica (o meglio mariologica) di queste affermazioni, dal momento che fanno perno su un'ermeneutica molto diversa dalla mia rispetto alle fonti della rivelazione divina. Ad ogni modo, si può con certezza affermare che questo dogma non ha fondamento biblico.
Grazie mille la penso come te ❤️
@@salvatricevullo5869 prego cara, mi raccomando però: questa non è una questione di fede o di credenza personale, ma storica. Poi naturalmente da protestante quale sono, non condivido le conclusioni teologiche della chiesa di Roma, ma questo perché le premesse al rapporto con la Bibbia e con la Rivelazione sono diverse. Credo che anche un prete onesto ti direbbe che nella Bibbia non se ne parla, tuttavia, se coerente, sosterrebbe comunque la veridicità del dogma in nome della Tradizione e dell'infallibilità del Papa.
@@vittoriosecco Sono uscita dalla Chiesa Cattolica da tanto tempo. Sono credente Battista , volevo sapere da tè perché Giovanni non ha mai parlato di Maria, visto che se l'è presa in casa. Così giusto per essere più preparata a rispondere, io ti ammiro e non ho studiato come te. Grazie mille e che Dio ti benedica ❣️
@@salvatricevullo5869 Cara Salvatrice, mi rallegro per te e ti ringrazio molto per le tue affettuose parole. Ogni benedizione è fraternamente ricambiata!
Forse se troppe mani raccolgono i frutti, i datteri, c'è una dispersione della fede, una perdita della vera fede che si frammenta.? Come se indicasse una necessità di unità per non far sfiorire il Regno.. non so, mi è arrivato immediatamente questo..
Vero è che una palma con troppe foglie fa pochi frutti.
Mi sembra che in ogni vangelo apocrifo la bella figura la faccia solo chi da il nome al testo, in quello di Giuda chi comprende è Giuda, qui è Giacomo ecc..
Ma c'erano già così "presto" divisioni su chi avesse compreso meglio e fosse piu vicino a Gesù? Grazie
Cara Roberta, grazie per questo tuo commento! Non escludo nulla rispetto alla parabola della palma da dattero, perché in realtà il primo problema è testuale, non è semplicissimo tradurre quel testo; detto ciò il fatto è che i datteri sembrano essere raccolti quando sono già a terra, quindi non saprei dirti sinceramente; poi sicuramente ci sono altre possibili interpretazioni che non conosco, e che magari potrò prendere in considerazione più avanti. Comunque trovo il tutto molto stimolante =)
Rispetto al ruolo dei protagonisti nei testi è spesso così, anche perché il meccanismo della pseudepigrafia in fondo funziona proprio in base all'autorità di colui a cui si ascrive il testo. Se questa autorità si rivela debole, anche la possibilità di trasmissione del testo diminuisce.
Infine, senza dubbio ci sono state già nel primo secolo, quasi cento anni prima che venisse composto questo Apocrifo di Giacomo, divisioni significative tra diversi intendimenti dell'insegnamento e del ruolo di Gesù di Nazareth, e di questo c'è ampia traccia già nel Nuovo Testamento!
Un caro saluto e grazie!
Grazie davvero perché rispondi sempre, Vittorio.
@@Roberta2110 prego! 🙏😊
Vittorio,scusami.. se puoi e hai 3 minuti, ho trovato sul web come si svolge la raccolta dei datteri. Sono caschi, come le banane.. mettono un telo intorno al casco e poi tagliano per fare cadere il casco...un uomo si deve arrampicare sulla palma 🌴. Te lo avrei scritto in pvt ma non sapevo come.... 😔😪
Ciao, dall'alto della mia piramidale ignoranza confortato da una presunzione senza fine e per pura accademia mi permetto una "altra" lettura della frase "chi non capisce la croce". In sintesi e a fette di salame: ma proprio la croce dovevi scegliere per sacrificarti? La croce che è il supplizio più infame per i condannati più infami? Che so, non potevi scegliere un metodo più regale per farti uccidere? Perdonami l'ardire e cancella pure questo mio senza rimorso.
Caro Cristiano, ci mancherebbe, finché il tono è rispettoso e non arrogante io non cancello nulla! Hai fatto bene a esprimerti. Quello che dici probabilmente è parte del discorso sull'incomprensione del ruolo della croce: perché è vero, sia per gli ortodossi che per i valentiniani, la croce è comunque centrale. Ma per altri non era affatto così, non se ne comprendeva l'essenza salvifica e l'intima necessità rispetto all'identità della rivelazione divina. In questo senso quello che hai descritto è senza dubbio un possibile atteggiamento sia al tempo delle origini cristiane sia oggi, quindi è tutt'altro che un'osservazione stupida. Un caro saluto!