Io vorrei chiedere al sig. Rovelli se lo studio dei buchi bianchi è una sua iniziativa personale oppure se esiste un fondo pubblico destinato a tal proposito . Grazie
Quanto sento di voler bene a quest’uomo pur non avendolo mai incontrato. Come volevo bene a Margherita Hack. Mi inchino idealmente a loro come davanti a dei Guru
@@adrianobanuta2588 grazie del consiglio ma continuerò a far male di testa mia. i nomi che citi non li ho mai sentiti e non perderò neanche tempo a fare delle ricerche per capire chi sono
makelove notwar se per te questo è un problema allora segui Malanga, Caria, la Tonini e compagnia bella. Vedrai che con loro tutto ti sarà chiaro, senza sforzarti per capire, rassicurante e soprattutto non ci sarà nessun problema.
@@adrianobanuta2588 è una teoria studiata ma non ha nessuna dimostrazione se non matematiche Anche la teoria delle stringhe è affascinante ma pure lì è solo teoria
E' vero, nella teoria della relatività il convitato di pietra è proprio il TEMPO. Ma ciò che avete posto a metà strada fra le vostre teste e i vostri piedi NON è il TEMPO. E' un meccanismo costruito da noi umani per dare una misura al fenomeno naturale rappresentato dal giro completo che la terra compie intorno al sole. E' questa la vera unità di misura. E' quello il nostro orologio ed è a quello che dobbiamo fare riferimento. E' quello che chiamiamo "tempo di un ANNO" con tutti i multipli e sottomultipli. La grande scoperta di Einstein sta nell'aver capito che i nostri orologi non riproducono correttamente il movimento che la terra compie intorno al sole. Il suo merito sta nell'aver capito che il loro ticchettio, lungi dall'essere costante, è influenzato dal variare della gravità e dalla velocità e questo gli fa perdere la sincronia con l'orologio vero. L'errore di Einstein sta nell'aver spiegato il fenomeno dicendo: "Il tempo rallenta". Non è così. E' la materia a rallentare il suo procedere e noi siamo in grado di misurare questo rallentamento solo se ci dotiamo d'una unità di misura fissa e costante. Indipendentemente da ciò che segnano gli orologi posti in situazioni fisiche differenti noi dobbiamo fare riferimento all'orologio naturale quello che con precisione al secondo ha misurato la durata dell'anno in 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Quell'orologio fissato in quel preciso punto sarà sempre sincronizzato con il moto della terra e il ritmo del suo tic tac sarà costante tanto da dettare l'ora esatta a tutta l'umanità civilizzata. Se consideriamo "relativa" questa misurazione dovremmo togliere assolutezza anche alla velocità della luce e allo stesso "anno luce" in quanto ricavato da un valore considerato "relativo". Ma questo non si può fare perché il grande scienziato ci ha detto che la velocità della luce è l'unico valore costante, fisso, universale e tutto il resto è ad essa relativo. Da una misurazione considerata "relativa" non si può ottenere un valore "assoluto". Sono gradite osservazioni e correzioni a questi miei pensieri.
Osservazioni pertinenti e molto appropriate, Renato. Un orologio, certamente, non è che una rappresentazione convenzionale del tempo: eppure ogni riflessione sul più sfuggente dei concetti (e l'aggettivo non è casuale) non può che partire da quella rappresentazione. E Rovelli - da scienziato qual è - "è stato al gioco", per così dire, nel corso della nostra intervista. L'orologio era fermo, e questo gli ha offerto lo spunto per arricchire l'intervista con un diversivo... che noi abbiamo apprezzato molto! Grazie per il tuo contributo: si vede che sei un lettore appassionato e molto competente!
@@maremossomagazine Grazie per avermi risposto e grazie per i complimenti, che certamente fanno piacere, ma non è per questi che io intendo intervenire. Ciò che vorrei ricevere è la motivata critica alla mia idea di fondo: - Non è il TEMPO a rallentare, ma la materia. Sia quella organica dell'astronauta che quella inorganica degli orologi. - Se non riconosciamo un valore fermo e costante alla DURATA dell'anno ci priviamo dell'unità di misura per determinare il fluire di tutti gli eventi. Inoltre perderebbe di valore la misura delle grandi distanze giacché la cifra che determina la velocità della luce in 299 milioni, 792 mila, 458 metri al secondo perderebbe di significato. Saranno quindi gradite le osservazioni e le correzioni a questi miei pensieri.
@@brunolombardini7342, leggo con interesse il suo commento posto sotto i miei interventi. Vorrei comprendere meglio a quali "pensieri" si riferisce: Lei crede sia il tempo a rallentare? O ritiene che a "rallentare" sia la materia se posta in condizioni fisiche diverse di gravità e di velocità? Le sarò grato se vorrà rispondere a questa mia curiosità.
LE rispondo da teorico. Io non mi permetterei mai di dire alcunchè sulle teorie! Le quali sono coerenti con le ipotesi. Quindi definite gli oggetti e le operazioni sugli oggetti le conseguenze sono accettate. Nulla da dire ! Io purtroppo ,per mia natura, sono diffidente sugli sperimentali , i quali trovano sempre conferma sulle loro ricerche . Le faccio un esempio : si ricorda l'esperimento con i neutrini che sotto il gran sasso viaggiavano oltre la velocita "C"? Poi rientra tutto ... Perchè? La fusione 20 anni fa dicevano tra 20 anni riprodurremo il sole (plasma a 3 milioni di gradi confinato con campo eletromagnetico) oggi ci dicono tra altri 20 anni !ragazzi non ho l'anello al naso ... la faccio breve, spesso sono macchine mangiasoldi mi creda! Sulla cosmologia le giuro non riesco a seguire gli esperimenti ... può essere tutto ed anche il contrario... Sono troppo vecchio per rimettermi in gioco. Cmq resta la domanda : è legittimo ritenere una deduzione matematica teorica come sicuro che esiste una una conseguenza reale? Cordialmente L.B.
Grazie Prof. CARLO 😊
Trovata la singolarità di Rovelli : per la prima volta in assoluto non indossa i sandali 😂😂😂
splendido libro (letto proprio in treno)
Vogliamo Rovelli al GF 💗💗💗
Io vorrei chiedere al sig. Rovelli se lo studio dei buchi bianchi è una sua iniziativa personale oppure se esiste un fondo pubblico destinato a tal proposito . Grazie
Sono certa. Fra ... anni scopriranno che Rovelli aveva intuito il vero.
Quanto sento di voler bene a quest’uomo pur non avendolo mai incontrato. Come volevo bene a Margherita Hack. Mi inchino idealmente a loro come davanti a dei Guru
daniele dragone e fai male, la Scienza non ha bisogno di guru. Se vuoi guru segui Malanga, Caria, la Tonini e compagnia bella.
Bravo, inchinati sempre, è lo sport preferito degli itagliani.
@@kurtgodel28 Ma che centra...suvvia, dai.
@@adrianobanuta2588 Non mi sono mica rivolto a te.
@@adrianobanuta2588 grazie del consiglio ma continuerò a far male di testa mia. i nomi che citi non li ho mai sentiti e non perderò neanche tempo a fare delle ricerche per capire chi sono
Il problema è che è una teoria
Vedremo gli sviluppi futuri
makelove notwar se per te questo è un problema allora segui Malanga, Caria, la Tonini e compagnia bella. Vedrai che con loro tutto ti sarà chiaro, senza sforzarti per capire, rassicurante e soprattutto non ci sarà nessun problema.
@@adrianobanuta2588 rimane una teoria non dimostrata
Mica è meno interessante per questo
@@Panebiancomaurizio Ok, ho scritto così perché hai usato la parola "problema" che probabilmente lascia spazio a interpretazioni varie.
@@adrianobanuta2588 è una teoria studiata ma non ha nessuna dimostrazione se non matematiche
Anche la teoria delle stringhe è affascinante ma pure lì è solo teoria
@@Panebiancomaurizio OK, OK, però adesso mollami.
ZA WARUDOOOO
E' vero, nella teoria della relatività il convitato di pietra è proprio il TEMPO.
Ma ciò che avete posto a metà strada fra le vostre teste e i vostri piedi NON è il TEMPO.
E' un meccanismo costruito da noi umani per dare una misura al fenomeno naturale rappresentato dal giro completo che la terra compie intorno al sole.
E' questa la vera unità di misura.
E' quello il nostro orologio ed è a quello che dobbiamo fare riferimento.
E' quello che chiamiamo "tempo di un ANNO" con tutti i multipli e sottomultipli.
La grande scoperta di Einstein sta nell'aver capito che i nostri orologi non riproducono correttamente il movimento che la terra compie intorno al sole.
Il suo merito sta nell'aver capito che il loro ticchettio, lungi dall'essere costante, è influenzato dal variare della gravità e dalla velocità e questo gli fa perdere la sincronia con l'orologio vero.
L'errore di Einstein sta nell'aver spiegato il fenomeno dicendo: "Il tempo rallenta".
Non è così.
E' la materia a rallentare il suo procedere e noi siamo in grado di misurare questo rallentamento solo se ci dotiamo d'una unità di misura fissa e costante.
Indipendentemente da ciò che segnano gli orologi posti in situazioni fisiche differenti noi dobbiamo fare riferimento all'orologio naturale quello che con precisione al secondo ha misurato la durata dell'anno in 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.
Quell'orologio fissato in quel preciso punto sarà sempre sincronizzato con il moto della terra e il ritmo del suo tic tac sarà costante tanto da dettare l'ora esatta a tutta l'umanità civilizzata.
Se consideriamo "relativa" questa misurazione dovremmo togliere assolutezza anche alla velocità della luce e allo stesso "anno luce" in quanto ricavato da un valore considerato "relativo".
Ma questo non si può fare perché il grande scienziato ci ha detto che la velocità della luce è l'unico valore costante, fisso, universale e tutto il resto è ad essa relativo.
Da una misurazione considerata "relativa" non si può ottenere un valore "assoluto".
Sono gradite osservazioni e correzioni a questi miei pensieri.
Osservazioni pertinenti e molto appropriate, Renato. Un orologio, certamente, non è che una rappresentazione convenzionale del tempo: eppure ogni riflessione sul più sfuggente dei concetti (e l'aggettivo non è casuale) non può che partire da quella rappresentazione. E Rovelli - da scienziato qual è - "è stato al gioco", per così dire, nel corso della nostra intervista. L'orologio era fermo, e questo gli ha offerto lo spunto per arricchire l'intervista con un diversivo... che noi abbiamo apprezzato molto! Grazie per il tuo contributo: si vede che sei un lettore appassionato e molto competente!
@@maremossomagazine Grazie per avermi risposto e grazie per i complimenti, che certamente fanno piacere, ma non è per questi che io intendo intervenire.
Ciò che vorrei ricevere è la motivata critica alla mia idea di fondo:
- Non è il TEMPO a rallentare, ma la materia. Sia quella organica dell'astronauta che quella inorganica degli orologi.
- Se non riconosciamo un valore fermo e costante alla DURATA dell'anno ci priviamo dell'unità di misura per determinare il fluire di tutti gli eventi.
Inoltre perderebbe di valore la misura delle grandi distanze giacché la cifra che determina la velocità della luce in 299 milioni, 792 mila, 458 metri al secondo perderebbe di significato.
Saranno quindi gradite le osservazioni e le correzioni a questi miei pensieri.
Sono i miei pensieri da quando studiai Relatività con il prof.Loinger e Walsgryz in via Celoria milano nei lontani anni 70!
@@brunolombardini7342, leggo con interesse il suo commento posto sotto i miei interventi.
Vorrei comprendere meglio a quali "pensieri" si riferisce:
Lei crede sia il tempo a rallentare?
O ritiene che a "rallentare" sia la materia se posta in condizioni fisiche diverse di gravità e di velocità?
Le sarò grato se vorrà rispondere a questa mia curiosità.
LE rispondo da teorico. Io non mi permetterei mai di dire alcunchè sulle teorie! Le quali sono coerenti con le ipotesi. Quindi definite gli oggetti e le operazioni sugli oggetti le conseguenze sono accettate. Nulla da dire ! Io purtroppo ,per mia natura, sono diffidente sugli sperimentali , i quali trovano sempre conferma sulle loro ricerche . Le faccio un esempio : si ricorda l'esperimento con i neutrini che sotto il gran sasso viaggiavano oltre la velocita "C"? Poi rientra tutto ... Perchè? La fusione 20 anni fa dicevano tra 20 anni riprodurremo il sole (plasma a 3 milioni di gradi confinato con campo eletromagnetico) oggi ci dicono tra altri 20 anni !ragazzi non ho l'anello al naso ... la faccio breve, spesso sono macchine mangiasoldi mi creda! Sulla cosmologia le giuro non riesco a seguire gli esperimenti ... può essere tutto ed anche il contrario... Sono troppo vecchio per rimettermi in gioco. Cmq resta la domanda : è legittimo ritenere una deduzione matematica teorica come sicuro che esiste una una conseguenza reale? Cordialmente L.B.
Caro Carlo , mi chiedevo ….e se il big bang fosse stato il rimbalzo di un buco nero , il buco bianco della vita di nuove galassie ?
E perché non facciamo che il big bang sia lo squosciamento dell'agabrio pulviscolare?