Per una scuola che torni ad essere scuola - TeleRagione
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- Опубликовано: 8 ноя 2024
- Puntata speciale di TeleRagione con ospite Elisabetta Frezza, giurista, mamma di cinque figli e responsabile scuola dell'associazione ContiamoCi!
Con Elisabetta, carissima amica e persona grandemente stimata dalle parti di TeleRagione, riprendiamo in mano le redini del discorso intavolato nella puntata dal titolo Le Covid-jugend.
Parliamo del progressivo smantellamento della scuola pubblica, che va di pari passo con quello del Servizio Sanitario Nazionale, dell'ipotesi di riduzione da cinque a quattro anni della durata degli anni scolastici nei licei, del processo di digitalizzazione nelle scuole e dei test INVALSI come strumento di profilazione e incasellamento degli studenti.
Discutiamo inoltre della petizione dello psicoterapeuta Pellai e del pedagogista Novara che punta a vietare l'utilizzo degli smartphone ai minori di 14 anni e l'accesso ai social ai minori di 16.
Chiudiamo presentando il volume curato da Elisabetta dal titolo 'Per una scuola che torni ad essere scuola'.
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Sentire parlare Elisabetta mi incanta. Come genitore sono sempre al 100% allineato e mi piacerebbe che anche gli altri genitori la ascoltassero. La società la facciamo tutti insieme...
Sono una russa del 1978. A tempi miei i bambini da scuola materna imparavano le poesie di Pushkin a memoria, era obbligatorio scrivere in perfezione, da 12 anni andavo in biblioteca per trovare un libro per coppiare qualche paggina. IN più a scuola mia c'erano anche i scacchi quasi obbligatorio.
Mia figlia nata in Italia non conosce nemmeno 4 fili di poesia...😂
Да, в советской школе к уроку русской литературы готовились хорошо, учили много стихов наизусть, изучали биографии писателей, и т.д.
La signora Frezza, la vedo bene come ministro dell'istruzione, in subordine presidente della repubblica.
magari!
Bellissima idea 👏
E' una persona talmente intelligente e pura che se finisse in parlamento dopo 3 giorni sarebbe ricoverata in ospedale per lo schifo inconcepibile provato in mezzo a quelle bestie
Io l' ho sempre sperato . 🙏🌹
Io sono russa è sinceramente per la prima volta sento una persona così intelligente, preparata e con le grande idee che ha perfettamente ragione in tutto per quello che riguarda la scuola, il futuro dei nostri figli, anche il futuro di Italia.
Grazie Giorgio per questa grande intervista, grazie dottoressa , veramente molto importante.
Anche io lo vedo come un ministro dell'installazione!!!
Giorgio, bravissimo! Sei una persona stupenda.Condivido tutto. Ho insegnato al liceo per più di 20 anni e oggi sono una nonna di sette nipoti,e vedo il cambiamento causato dalla peste di cellulari,computer ecc .e la stronzata dell' infame agenda 2030.....pensa che io scrivo il diario da quando avevo 9 anni....e ho sempre curato la calligrafia, usato penne con diversi inchiostri colorati....Ma al ministero dell' istruzione ci sono molti coglioni e nelle scuole,accanto a ottimi insegnanti, ci sono dei poveretti....Che fare? Con i miei nipoti io predico,uso l'ironia, ecc. Ma quanto ci sarebbe da dire!!! Per non parlare dei libri scolastici, costosissimi,pieni di figure, quasi inutili.....
D'accordo. I libri sono pieni di immagini inutili, pura propaganda dell'agenda 2030.
Grande persona Elisabetta Frezza, sono felice di rivederla. Da Lilia
Elisabetta Frezza è immensa, meravigliosa.
°```°*•*°```°*•*°```°*•••💌
_Grazie_
gran donna
Da docente condivo ogni parola!!! E’ così difficile far passare questo dall interno della scuola. Siamo troppo pochi e abbiamo bisogno del sostegno del tessuto sociale, dei genitori, di tutti noi. Un onesta, chiara, pensante e soprattutto libera informazione resta fondamentale. Grazie
Io invece da docente ho dei rilievi rispetto a quanto esposto.
Ho sentito profonda mancanza del trattamento del tema dell'inclusione. Volutamente?
Se posso permettermi una critica, è vero che la scuola va verso alcune direzioni ridicole (INVALSI, fondi PNRR, digitalizzazione forzata, sul CLIL invece non so, ci sono lati interessanti ma dovrebbe rimanere di nicchia solo per la contestualizzazione dello studio della lingua straniera), ma nel contempo si cerca di promuovere altre istanze lodevoli, solo che non sono poi messe in pratica bene da tutti i docenti. Ne risulta un pot pourri all'interno di una spinta in parte positiva volta a un tentativo di cambiamento mirato a far sviluppare competenze e non solo accumulo di conoscenze. Una scuola più inclusiva servirebbe, insomma. Tanto per dire, magari i libri di testo si focalizzano sulle immagini, magari ci sono più mappe e schemi per aiutare chi non ce la fa? No, eh? E non mi dite che le difficoltà cognitive non ci sono, non esistono o sono invenzioni: fatevi un giro nelle scuole. I ragazzi con valutazioni psicologiche (certificate dall'ASL eh, non da mio cugino) che rilevano difficoltà di apprendimento sono tantissimi. (Io una motivazione parziale la troverei nell'influenza dei vaccini e nell'abuso della tecnologia durante l'infanzia...su questa parte sono totalmente d'accordo, eh). Ad ogni modo, circa le metodologie a scuola, si cerca di prendere tutti, aiutare tutti nelle loro diversità, e lo si fa veicolando contenuti attraverso vari canali: visivo, uditivo, cinestetico, ecc. C'è maggiore attenzione e rispetto verso le diversità dei tempi e le modalità di apprendimento. Ci si adatta, sì, a un mondo che cambia, ma non per avallarne le cifre distorte, ma per arginarle quanto più possibile, secondo me. Il ragazzino guarda Tik Tok e non tiene l'attenzione oltre i tre secondi? Oltre, sì, sono d'accordo, a educare comunque alla lunga a reggere attenzione e concentrazione con testi e disquisizioni e blabla, PRIMA però sarebbe il caso di aprirsi alla SUA attuale visione del mondo: mi apro una via attraverso un'attività ludica, o "accattivante" e appassionante, (anche analogica eh!), così da creare un aggancio comprensibile al ragazzo veramente disabituato a certe pratiche di "sudore e olio di gomito". Poi posso portarlo a imparare quelle. Sono fasi, è una RIeducazione, un accompagnamento, appunto, inclusivo. Non possiamo tornare indietro nei metodi semplicemente perché la società È cambiata. Si cercano metodi nuovi per lo stesso risultato (anzi, migliore, nell'ideale ovviamente) di prima.
Poi il discorso di Bianchi sui troppi compiti e di non so che finanziamenti che riceverebbero gli insegnanti mi ha fatto storcere il naso. Non mi risulta proprio sia vera né l'una, né l'altra cosa. Mah.
Ho delle riserve su questa illuminante conversazione...
Ha degli spunti interessanti, naturalmente, ma secondo me alcuni angoli sono totalmente ciechi e meriterebbero ampia trattazione.
@@arias2026Accidenti, un po' di sintesi per favore
@@massimofavaro7344 Anche lei ha difficoltà a stare attento oltre i tre secondi come alcuni ragazzi?
@@arias2026 Scusi, ha provato a rileggere il suo papiro? Qui siamo su youtube, non ad un convegno letterario. Comunque io non ho alcuna difficoltà a rimanere concentrato anche per ore, se le può interessare
@@massimofavaro7344 Si rende conto dell'insensatezza di tutta la sua polemica, vero?
Grazie Giorgio,il tema giovani rappresenta il futuro del ns Paese.
@CoffeeAndLofi1983 , se la vedi così, ci sono le corde, i ponti, i piani alti.....puoi scegliere; l'importante è che non diffonda la tua negatività
@@LeoAtlantideo non ho visto la negatività nel suo messaggio, ma la realtà. L'Italia l'hanno riempita di arabi, africani, indiani, ecc. Cioe - in pratica sostituiscono il popolo italiano "doc" . Tenendo conto delle nascite nelle famiglie italiane quasi a zero, e delle nascite nelle famiglie straniere 2 -3-4 bambini, se non di più , immagina questa Italia tra 20-30-50 anni.....
E se parlate della distruzione dell'economia, delle aziende, alberghi storici, aziende storici, negozi storici col piano diabolico "COVID", fai le tue conclusioni se ci riesci.
!!! Con donne così, madri, fertili pensatrici e guide, il nostro Paese può avere speranza di resistere e sconfiggere questo progetto di involuzione disumana
Quello che hanno fatto e stanno ancora facendo, per l'istruzione e la scuola, lo hanno fatto anche per la salute e le istituzioni sanitarie e le università.
Caro Giorgio questo sarebbe un tema importante che, come hai detto, non parte dalla pandemia, che è stato solo un atto "terminale "come oggi lo sono le cosiddette "aggressioni " nei PS.
Ho qlch competenza in merito e mi piacerebbe molto sentirne parlare con la stessa lucidità e onestà come oggi con la scuola, facendo pulizia di sciocchezze che si sentono in giro.
Grazie per il tuo lavoro ❤
Adoro questa donna . ❤
Sulla scuola ne sa più di tutti .
Io sono stata una insegnante per vent' anni . Ho smesso ai tempi della pandefiction .
Mi ricordo che i miei alunni non potevano portare in classe i telefonini , li prendevano all' uscita. Perché dovevano scrivere in corsivo. essere attenti . e concentrarsi Utilizzare i libri per comprendere le cose e ottimizzare il loro pensiero critico .
. Avrei continuato a insegnare , se non ci fosse stata la restrizione della farsa pandemica . Che è stata lo spartiacque per come è diventata la scuola oggi . Almeno la mia scuola . ‼️
Forse in altre scuole le cose sono precipitate prima . 🤔
Condivido assolutamente le parole della dott. Frezza . 🤗❤️🥰😘🌹✌️
Grazie Giorgio 🤗
Bella trasmissione di approfondimento. Grandissima, come sempre, Elisabetta Frezza, una mente illuminata. Grazie
Ottima puntata, come sempre. Oggi ulteriormente impreziosita da Elisabetta.
Questi argomenti sono interessantissimi,questa dovrebbe essere la tv di stato ❤
Sempre sul tema della scuola,dei ragazzi,dei figli,di questi future "figure azziendali" e non persone. Grazie
Questi sono gli argomenti che dovrebbero entrare nelle scuole 👏👏👏complimenti 👏👏grazie!!
G grazie Giorgio l'argomento trattato è fondamentale!!!
Bravo per aver scelto questo argomento. Riporto la reazione del ns bambino al primo giorno di scuola elementare (dove tengono bambini dai sei anni 4 ore seduti al banco.) Dopo un'ora si alza prende la sua cartellina e va alla porta. La maestra lo ferma e chiede : Dove stai andando? E lui: Torno all'asilo, questa scuola noni piace. E nelle medie e superiori i ragazzi che vivono nelle periferie, alle 2 del pomeriggio con zainetti gonfi tornano coi pullman e i parenti devono essere disponibili per portarli a fare qualche sport....e mi fermo al campo fisico. (Mens sana in corpore sano)
Grandissima lezione della signora Elisabetta Frezza ; e grande Donna : come lei ce ne vorrebbero di più ... Grazie a tutti. Che Dio ci assista . Ciao. Mario.
Ho iniziato le elementari nel lontano 63, in una scuola religiosa di carità. Il metodo d'insegnamento era come nel 1800, tra le varie materie c'era la calligrafia, rotondo inglese, italiano e gotico. Era una scuola totalmente meritocratica siamo partiti in 42, all'epoca eravamo in tanti, ma alla fine della 5 eravamo in 24. Ricordo ancora la prima poesia imparata in prima elementare. Alle medie dai 24 iniziali siamo arrivati alla fine del percorso in 12. A mio avviso, se siamo arrivati a questo punto, dobbiamo ringraziare chi ha voluto il 6 minimo garantito. Più uno è ignorante è più facile pilotarlo, i nostri giovani, saranno schiavi governati col telefonino.
Teleragione sempre ottimi contenuti e anche ospiti graditissimi! Grazie Giorgio ed Elisabetta.
Grazie come sempre
Frezza Elisabetta una grande soddisfazione ascoltare questa Donna
Era ora che si parlasse di argomenti costruttivi ! E la scuola è il fondamento per una società sana e libera, in cui l'essere umano trova il suo spazio.
io a scuola c'ho lavorato ed è diventato un ambiente di lavoro impossibile, gli studenti anche delle superiori vengono infantilizzati e deresponsabilizzati, praticamente si sta più il tempo a fargli da balie (anche perchè si è costretti dalla legge a farlo) che ad insegnargli qualcosa
E se vedessi le nuove leve nelle ff.oo., amministrazioni pubbliche varie... Non per niente negli anni bui poco hanno usato il cervello...
Io insegno alle medie. Poco importa se insegni qualcosa, ma devi evitare di annoiarli e fare da guardiano
GRAAAaaNDEEE, sto ascoltando ora, BRAVISSIMO Giorgio e splendida in tutto,in primis per l'umanità, la Professoressa E.Frezza
Complimenti Giorgio per tutto quello che fai😊❤
Grazie per questa bellissima puntata
Un intervento interessantissimo che condivido pienamente . Grazie di cuore❤️
La nostrar classe politica dirigente dovrebbe essere composta solo da persone competenti e motívate come la signora Frezza..
Grandi Elisabetta Frezza e Giorgio Bianchi!
Trasmissione interessantissima, la inoltreró; grazie Giorgio per il sentimento che metti nel condurre e grazie a Elisabetta Frezza, sempre illuminanti i suoi interventi…❤
TANTI COMPLIMENTI,ALLA DOTTORESSA FREZZA,GRAZIE PER QUELLO CHE FA.
Bella, bellissima chiacchierata con un personaggio che stimo molto. Elisabetta Frezza è sempre chiarissima, il suo apporto alla comprensione dei meccanismi perversi della scuola/società odierna è davvero grande, direi fondamentale. Un apprezzamento anche a Giorgio Bianchi, altra voce importante nella comprensione di quello che è avvenuto e che sta avvenendo ancora nel mondo sul versante delle guerre in atto.
Ho conosciuto una persona, diplomata, che sa scrivere solo stampatello. La colpa non è sua. È di chi lo ha educato. Purtroppo nessuno chiederà mai a costoro di rispondere di questo misfatto.
Gravissimo
Una volta esistevano gli esercizi di calligrafia, cioè bisognava non solo scrivere in stampatello ma anche saper scrivere bene, in bella forma
Complimenti Giorgio per il livello altissimo di questi tuoi contributi. Elisabetta Frezza SUPER!
Adoro questa docente!!!! Complimenti!!!!
Chiedete a un 30enne quanto fa 70x90. Dopo 60 anni dalle elementari, a me la risposta viene spontanea e precisa, senza nemmeno un secondo di esitazione. Quando imparavamo le tabelline a memoria, recitandole ad alta voce, facevamo preziosissimi esercizi di memorizzazione, come quando ci davano lunghe poesie da imparare in 24 ore.
Trovare ogni soluzione nella consultazione del telefonino è il preludio dello smettere di ragionare.
Ecco un'idea politica degna di essere coltivata: Elisabetta Frezza Ministro dell'Istruzione in un governo a maggioranza DSP🎉🎉
Giorgio, ci vuole però coerenza. Visto che la scuola non funziona, non sprecate il tempo dei ragazzi. La brava signora dice: ""Se la scuola tornasse ad essere..."" No. Non succederà. L'unica soluzione è togliere i ragazzi dalla morsa della macchina governativa che serve solo per conformare. E lo dite pure voi stessi !!
I genitori dovrebbero sentire tutto questo. La professoressa è riuscita a sconvolgermi. Alcuni dettagli non conoscevo, forse solo chi è nella scuola si può rendere conto.
👏👏👏❤️❤️❤️
Cervelli infantili.. Uguale facilità di controllo. Grazie per il lavoro fantastico e profondo!
Che bello ascoltare persone come voi
Bellissima puntata grazie Giorgio ed Elisabetta ❤❤❤❤❤
Ogni volta la qualità dei contenuti di questa trasmissione è allucinante. Contento di essere un sostenitore di Tele Ragione.
Eccellente
Buona giornata
Brava! concordo pienamente riguardo la scuola parentale,le scuole esistono e gli isegnanti devono fare il loro lavoro e farlo veramente!!
Buongiorno Giorgio Bianchi buona giornata buon lavoro!
Bellissima bellissima stupenda trasmissione! Ogni giorno un approfondimento così ci riempie l’anima perché finalmente le nostre idee ma soprattutto il nostro malcontento si trasforma in parole chiare e nette!
Questa bellissima disamina ci deve far riflettere sull'importanza del ministero dell'istruzione, fondamentale come quello della sanità e dell'economia.
Se mai ci sarà in futuro un vero governo sovranista e popolare la scuola dovrà essere messa al centro con investimenti e programmi.
Sapere bene la propria lingua è prioritario e importante ma mi permetto di dire che conoscere piu idiomi, imparndoli in giovane età, può essere una carta da potersi giocare in un mondo del lavoro che cambia costantemente e, spesso, ti spinge a trasferirsi all'estero per potersi specializzare e, visti gli stipendi italiani al palo da 20 anni, guadagnare meglio.
Interessante , lei è molto preparata e brava nello spiegare
Grazie a voi
Ottimo intervento 👍 grazie
Bravo ragazzi.
Non ho figli, ma ...mi interessa molto queste cose della scuola per semplicemente motivo che sono qui , sulla Terra...perché sono stata anche io bambina.
Grazie Grazie Grazie.
L'ospite illustre meritava più spazio.
Sono del 1949 , quindi appartengo alla generazione " delle aste" .Anni fa decisi di imparare a scrivere con la sinistra : un fiasco .Mi venne l'idea che , forse , la mano sinistra doveva seguire lo stesso percorso fatto dalla destra e cominciai facendo le aste diritte , storte , tondini , lettere come in prima elementare , risultato perfetto.Con ciò non voglio dire che in prima elementare si debba iniziare dalle aste , questo dovrebbe essere compito della scuola dell' infanzia .
Io sono del '73 e non ricordo aste dritte e tondini, scrivere pagine intere di lettere invece sì.
Vi Ringrazio!illuminante
Ciao. Sei un uomo di grandi ideologie ma anche dotato di un'immensa umiltà, però non devi mai sottostimarti, perché sei un vero professionista dell'informazione.
E quando non sono col telefono in mano, stanno chiusi nelle loro camerette a giocare con la play station
Anche i meno giovani😤😤
@@vivail7885infatti
La Frezza a tutta la mia ammirazione e stima 👏
magari correggi il verbo avere, altrimenti la stima non ti sarà contraccambiata
@@Stonfolo😂
Se dai attenzione ai tuoi figli e non te ne liberi ,lasciando loro un cellulare in mano, i tuoi figli scopriranno il mondo in maniera diversa. E' importante il nucleo famigliare in cui crescomo
Ammiro la Dottoressa Frezza, che non lascia dubbi sul ruolo fondamentale degli insegnanti … la ascolto sempre con grande attenzione.
L'organizzazione dell'istruzione da parte di uno Stato esprime i valori e i modelli culturali e sociali che quello Stato intende promuovere o che permeano la classe dirigente che lo governa.
Invece di discorrere di massimi sistemi, procederò con un esempio che secondo me bene illustra il cambiamento di mentalità in fatto di istruzione negli ultimi 30-35 anni.
Quando ho fatto la maturità, alla fine degli anni '90, l'Esame di Stato prevedeva due scritti ed un orale su due materie. Una materia era scelta dallo studente tra quattro selezionate dal Ministero a seconda dell'indirizzo della scuola, mentre l'altra teoricamente era determinata dalla commissione tra le tre che lo studente non aveva scelto. Nella pratica anche la seconda materia era concordata in anticipo con la commissione e quindi lo studente di fatto le sceglieva entrambe.
L'orale durava 60-90 minuti e poteva vertere su qualunque contenuto delle due materie in questione. Cioè: la preparazione in qualche modo era già orientata sulla scelta di materie di interesse dello studente (assaggio della scelta universitaria) e il campo di conoscenze che la commssione aveva il diritto di sondare era limitato, ma all'interno di quel bacino la commissione aveva tutto il diritto di spremere lo studente e pretendere una conoscenza approfondita dell'argomento scelto (per quanto possa essere approfondita quella di uno studente di liceo, ovviamente).
Era un esame onesto dal mio punto di vista, in cui si pretendeva il giusto ma senza fare sconti di alcun genere. Patti chiari, per intenderci.
Oggi abbiamo un esame di maturità con due scritti e l'orale che verte su tutte le materie. Teoricamente quindi dovrebbe essere molto più serio e duro.
Nella pratica non lo è, per ragioni di ovvie limitazioni oggettive: limitando l'orale a 60-90 minuti, il tempo che si può dedicare ad ogni disciplina è estremamente breve e quindi non c'è modo di andare a fondo. In ogni caso, andare a fondo sarebbe probabilmente troppo "puntiivo", perché non solo lo studente dovrebbe dimostrare conoscenza dettagliata su un ventaglio eccessivamente ampio di discipline, ma sarebbe anche difficile verificare l'approfondita conoscenza dal momento che la limitazione in fatto di durata costringerebbe di fatto a porre al massimo una domanda su un argomento scelto a caso, introducendo quindi una eccessiva aleatorietà.
Si ovvia allora con i famigerati "collegamenti". Si lascia allo studente il diritto-dovere di scegliere di cosa parlare organizzando l'orale in una discussione in cui sia capace di transire da una disciplina alla successiva senza soluzione di continuità, incoraggiando collegamenti alle volte arditi e più spesso comici (come passare da Pirandello alla rivoluzione quantistica in fisica associandole sulla base del concetto di "dualismo" - non è uno scherzo, ma uno dei tanti esempi realmente accaduti). Se lo studente è capace di intessere la discussione includendo anche esperienze personali, ancora meglio.
L'abilità affabulatoria, che enfatizza la forma e mette in secondo piano la sostanza, nel sostenere una simile discussione è premiata dalle commissioni attraverso la valutazione, di fatto incoraggiando un approccio da teleimbonitori alla verifica delle conoscenze.
E' la manifestazione dell'enfasi sulle cosiddette "competenze" invece che sulle "conoscenze", espressione di una società che considera la fuffa dialettica e l'apparire esperti più importante della reale conoscenza e competenza.
Basta guardare alla classe dirigente (politica in particolare, ma anche culturale e in una certa misura imprenditoriale) che governa l'Italia per capire la ragione di una tale trasformazione e come esista un rapporto dialettico tra chi organizza la struttura della scuola e la qualità e natura delle classi dirigenti che poi emergeranno da quel sistema scolastico.
Grazie per questa bellissima trasmissione.
Finalmente le puntate fiume quelle belle intense, mi sono mancate caro Giorgio
Io noto da anni un grande disagio nei giovani... Per non parlare dei tanti che si tolgono la vita per i quali è più facile morire che vivere. È davvero tremendo.
👍👍👍👏👏👏 argomento e approfondimento molto interessante
Bravissimi! Grazie!
Mamma mia,che donna Elisabetta Trezza...
Perché non abbiamo queste persone a capo dei ministeri? Invece degli scappati di casa degli ultimi anni ( decenni)
L'unica alternativa valida è l'istruzione parentale. nel mio caso ho trovato una realtà fantastica a Roma per materna, primaria e scuola media all'aperto e senza follie ministeriali
Che la divinità, se esiste, ci scampi dall'istruzione parentale come modello dominante o universale...
Anche senza entrare nella questione della socialità a cui la scuola educa e che promuove, sarebbe di fatto l'abdicazione dello Stato al dovere di formare una cittadinanza che possieda un minimo comune denominatore in fatto di istruzione e senso civico. Per non parlare dell'aleatorietà che introdurrebbe nella qualità della formazione (eliminando anche quel minimo di controllo che uno Stato può esercitare sulla qualità degli insegnanti) e nell'equità del processo, visto che famiglie più ricche potrebbero permettersi di investire più denaro nella formazione rispetto a famiglie meno facoltose, di fatto aumentando quel gap nelle condizioni di possibilità di partenza che uno Stato degno di tale nome dovrebbe cercare di eliminare tra cittadini di classi sociali anche molto diverse, funzione che peraltro è sancita anche dalla nostra costituzione.
Purtroppo la commodificazione dell'istruzione sta andando proprio in questo senso e la distruzione dell'istruzione pubblica obbligherà quasi inevitabilmente chi può a rivolgersi ad un'offerta privata e incoraggerà un aumento delle diseguaglianze.
@@leonardofacchin1452 sono punti di vista. Ovviamente il suo è differente dal mio e da altre famiglie come quelle presenti nei 2 progetti a cui mi riferivo sopra (in totale ci saranno 50 bambini)
@@umanoide_instabile Non nego che lei e 50 famiglie abbiate avuto esperienze positive. Non la conosco, né conosco i suoi figli, per cui non ho particolare motivo né per credere che il risultato sia stato buono, né che sia stato cattivo.
La mia era una considerazione sulla natura dell'istruzione e sui doveri di uno Stato. Se si accetta che l'istruzione parentale diventi un modello universale allora tanto vale dissolvere lo Stato italiano e ciascuno fa per sé.
Di solito l'apprezzamento per iniziative di istruzione parentale è più forte in ambienti che hanno sviluppato una diffidenza profonda verso le istituzioni e le loro capacità. Al giorno d'oggi simile diffidenza è ampiamente giustificata, ma la risposta non è nel cercare la soluzione in proprio. La risposta è nel pretendere e nell'attivarsi in modo che la qualità dell'istruzione, che è una risorsa e un bene comune, migliori e ritorni ad essere degna di uno Stato moderno e funzionante.
Grazie.
Costringere un bambino a stare fermo per ore in un banco é come legare le zampe ad una gazzella.
Buongiorno.
Bravissimi!
Bravissimi 👏🏻ottima puntata ❤
Grazie Giorgio ❤
Non torneremo indietro, purtroppo. Senza figli non c'è futuro, non ne vogliamo più.
Il film hollywoodiano Idiocracy ( che non è demenziale) dipinge un mondo futuro in cui le persone sono altamente instupidite.
Ci siamo già, Idiocracy è già adesso.
Ps.
Io ho 42 anni e anche io facevo tempo pieno e tanti compiti (in più un bel viaggio con il pulmino sia all'andata che al ritorno).
Lei si' che sarebbe un ministro dell'istruzione piu' che valida!!!!!
magari, purtroppo ci mettono solo dei burattini
Donna meravigliosa ❣️
La deriva nozionistica (studio mnemonico, eccesso di compiti , etc.) ha preparato questa alienazione dallo studio intelligente e soprattutto dall'attività motoria tutta, sia stata scacciata dalla scuola, senza capire quanto essa contribuisca alla vita intellettuale in generale. Non c'è solo il pensiero verbale, c'é anche quello analogico, che si sostiene sull'intelligenza sensoriale, e proprio i sensi sono stati inibiti costringendo i bambini a stare fermi in un banco per otto ore al giorno, a volte di più. La scrittura in stampatello è più facile di quella in corsivo, proprio perché i bambini non hanno potuto sperimentare il corpo in relazione alla fonetica, alla danza e al movimento in generale.
Bravissimi e bravissimo Giorgio sugli smartphone… è una guerra
Grazie a Giorgio rivediamo a Visione TV, dopo molto tempo, la grandissima Elisabetta Frezza. Speriamo che la sua assenza in questi ultimi anni non abbia avuto motivazioni epurative.
Grazie sig.Giorgio la sig.ra Frezza è fantastica e le vorrei suggerire anche il prof.Pietro Ratto davvero eccezionale
Ascoltandovi,al minuto 22, più o meno,mi viene in mente una pubblicità di biscotti con le faccine,con le espressioni facciali. È bello quando il bambino esprime le sue emozioni...E come lo fa? Con i biscotti. AIUTO!
Mio padre, classe 1915, aveva solo la quinta elementare, ma mi aiutava in matematica fino al terzo anno di ragioneria. Mi ricordo che l'algebra l'abbiamo iniziata in seconda media, ora neanche mia nuora, di 40 anni, conosce l'algebra. Da quando la scuola ha iniziato a decadere?
Direi dagli anni 70 .Avevo un cugino ( già deceduto) nato nel 1970 , era considerato molto bravo a scuola , quando era in seconda elementare ebbi occasione di leggere un suo scritto .Era zeppo di errori , ma la maestra non ne aveva corretto neppure uno !!!
Cara Rita, mio padre, del 1920, aveva la quinta elementare ma gli chiedevano in cosa fosse laureato perche' dava dei punti a tutti. Gli suggerii di mentire...
Complimenti a entrambi per l'ottimo dibattito. Purtroppo la scuola sembra uno dei terreni privilegiati per imporre determinate prassi ai cittadini, sfruttando la giovane età e la facile adattabilità dei ragazzi. È chiaro che determinati comportamenti, come la dipendenza dal cellulare e l'abuso dell'inglese - ma vale anche per altri fenomeni utilissimi al potere, come il pagamento elettronico - vengono imposti dall'alto, ma non con la forza (il che provocherebbe qualche reazione in più), bensì con un lavaggio del cervello che mira a far apparire la realtà da imporre come "necessaria", "comoda", "moderna", e al tempo stesso denigra, ridicolizza, sminuisce o semplicemente ignora chi non si allinea, in un bombardamento di messaggi a senso unico in cui "ormai" è l'avverbio più categorico, "ancora" quello più umiliante. Purtroppo molte persone ci cascano una dopo l'altra e alla lunga i processi finiscono per diventare irreversibili. Certamente hanno una grande responsabilità i media, la pubblicità, la politica, ma disgraziatamente anche la scuola. Per questo a mio avviso è importantissimo parlare molto con i figli e sollecitare anche in casa il dialogo su quanto viene proposto, o propinato, nelle aule.
Mia sorella ha fatto 4 anni di Istituto Magistrale , si è laureata alla Facoltà di Magistero in Lingue e letterature straniere con specializzazione in inglese , ha lavorato ( adesso è in pensione ) alla Questura di Bologna come interprete traduttrice.
Grazie
Concordo sul limitare l'uso del cellulare; ricordo che ai miei due figli decidemmo di dare il cellulare il primo giorno delle superiori, nonostante il dissenso degli altri genitori.
Grazie
Grazie Giorgio e Elisabetta, molto interessante questa puntata ❤
Ottima intervista. A me, ad esempio, infastidisce quando qualcuno dice "vado a fare shopping, footing, jumping..." è così difficile andare a fare la spesa, una passeggiata o qualche salto?
Quando negli U.S.A. hanno "inventato" gli uffici "open space", qui dopo un po' si è iniziato a copiare alla grande (presumo costino meno come costruzione), però di la si sono resi conto che il rendimento degli impiegati era minore rispetto la situazione con a ciascuno il suo ufficio/stanza. In diversi uffici "spazio aperto" al Lunedì mattina c'è prima di tutto la discussione sulle partite di calcio, poi in certe aziende, specie private, dipende anche dalla presenza o meno del "paron"..
Bravissi
Immensa Frezza!
Però purtroppo ormai siamo al tracollo e dubito che si tornerà indietro a un vero modello di scuola
La parola ideologica da analizzare in un prossimo incontro dovrebbe essere "inclusione", giusto concetto scappato di mano!
Ho sentito profonda mancanza del trattamento del tema dell'inclusione. Volutamente?
Se posso permettermi una critica, è vero che la scuola va verso alcune direzioni ridicole (INVALSI, fondi PNRR, digitalizzazione forzata, sul CLIL invece non so, ci sono lati interessanti ma dovrebbe rimanere di nicchia solo per la contestualizzazione dello studio della lingua straniera), ma nel contempo si cerca di promuovere altre istanze lodevoli, solo che non sono poi messe in pratica bene da tutti i docenti. Ne risulta un pot pourri all'interno di una spinta in parte positiva volta a un tentativo di cambiamento mirato a far sviluppare competenze e non solo accumulo di conoscenze. Una scuola più inclusiva servirebbe, insomma. Tanto per dire, magari i libri di testo si focalizzano sulle immagini, magari ci sono più mappe e schemi per aiutare chi non ce la fa? No, eh? E non mi dite che le difficoltà cognitive non ci sono, non esistono o sono invenzioni: fatevi un giro nelle scuole. I ragazzi con valutazioni psicologiche (certificate dall'ASL eh, non da mio cugino) che rilevano difficoltà di apprendimento sono tantissimi. (Io una motivazione parziale la troverei nell'influenza dei vaccini e nell'abuso della tecnologia durante l'infanzia...su questa parte sono totalmente d'accordo, eh). Ad ogni modo, circa le metodologie a scuola, si cerca di prendere tutti, aiutare tutti nelle loro diversità, e lo si fa veicolando contenuti attraverso vari canali: visivo, uditivo, cinestetico, ecc. C'è maggiore attenzione e rispetto alle diversità dei tempi e delle modalità di apprendimento. Ci si adatta, sì, a un mondo che cambia, ma non per avallarne le cifre distorte, ma per arginarle quanto più possibile, secondo me. Il ragazzino guarda Tik Tok e non tiene l'attenzione oltre i tre secondi? Oltre, sì, sono d'accordo, a educare comunque alla lunga a reggere attenzione e concentrazione con testi e disquisizioni e blabla, PRIMA però sarebbe il caso di aprirsi alla SUA attuale visione del mondo: mi apro una via attraverso un'attività ludica, o "accattivante" e appassionante, (anche analogica eh!), così da creare un aggancio comprensibile al ragazzo veramente disabituato a certe pratiche di "sudore e olio di gomito". Poi posso portarlo a imparare quelle. Sono fasi, è una RIeducazione, un accompagnamento, appunto, inclusivo. Non possiamo tornare indietro nei metodi semplicemente perché la società È cambiata. Si cercano metodi nuovi per lo stesso risultato (anzi, migliore, nell'ideale ovviamente) di prima.
Poi il discorso di Bianchi sui troppi compiti e di non so che finanziamenti che riceverebbero gli insegnanti mi ha fatto storcere il naso. Non mi risulta proprio sia vera né l'una, né l'altra cosa. Mah.
Ho delle riserve su questa illuminante conversazione...
Ha degli spunti interessanti, naturalmente, ma secondo me alcuni angoli sono totalmente ciechi e meriterebbero ampia trattazione.
Nravissimi! Non c' è più la considerazione del bello! Mi ricordo che una volta, si usava a scuola il quaderno di bella copia, proprio per imbarare a scrivere con una bella calligrafia...
Poche parole, pochi pensieri.
BRAVISSIMA COME LA PROPRIETARIA DEL PROFILO YOU TUBE IL MONDO NUOVO 2.0
lavoro da molti anni nella programmazione dei robot industriali, e da alcuni anni vedo che l'azienda (molto grossa) indirizza i colleghi ad usare sistemi sempre più basati su grafica grossolana che fa perdere il dettaglio che distingue la nostra professione. Li chiamo "fat fingers" come chiamiamo i ragazzini che premono enormi icone sui tablet e non sono capaci di gestire un'interfaccia professionale. Questo fenomeno è molto peggiore di quello osservato sugli studenti.
Avete fatto caso che nei paesi angloamericani la grafia è tutta uguale. Questo immagini significhi omologare, cancellare la personalità e il carattere di ognuno