Turismo eccessivo? Parliamone seriamente e chiaramente!
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- Опубликовано: 8 июл 2024
- Scusate il repentino cambio di argomento ma i fatti sul terreno [Barcelona] e dibattiti piuttosto bislacchi [su X soprattutto ma non solo] mi "forzano" a cercare di chiarire in modo brutale i termini della questione.
Grazie, grazie, grazie! Vivo da vicino la questione, perché abito a Venezia e ormai parliamo di latifondismo immobiliare. Qui c'è una nuova nobiltà che vive di rendite. Nel 2024.
Domanda: in che senso? Cosa significa esattamente latifondo immobiliare? Ricordo che chi investe soldi per una attività economica DEVE pensare di avere un profitto, altrimenti non lo fa. E se nessuno investisse in immobili da affittare, chi cerca immobili da prendere in affitto non li troverebbe o li pagherebbe cifre spropositate (non credo ci sia da spiegare la legge della domanda e offerta). Quindi ripeto la domanda: potrebbe spiegare per favore il senso della sua osservazione?
@@leonardotirelli637se però gli immobili da affittare sono tutti per organizzare b and b allora gli affitti salgono alle stelle per colpa del turismo, perchè se i turisti sono presente tutto l'anno e pagano cifre ben superiori a quelle di un affitto medio perchè una persona dovrebbe fittare ad un locale? Ciò però crea inevitabilmente un esodo da parte di chi non ha case di proprietà e dovrá cercare affitti sempre piú lontani dalle cittá
@@leonardotirelli637 Io parlo del concetto. Il libero mercato avviene dove vi e una concorrenza leale. In presenza di eredità che bloccano il tutto ad esempio, crea degli imperi. Se poi si cominciano a fare leggi che danno più valore al tuo immobile piuttosto che al mio, li si comincia ad arrivare a condizioni estreme. Pensa se anche i veneziani per andare nelle altre città dovessero pagare. Siamo tutti liberi italiani, ed avere diritto solo a determinati luoghi pubblici rispetto ad altri è una discriminatoria pericolosa. Quindi le cose vanno lette in modo più oggettivo, e non solo sul concetto base del libero mercato. E per questo che e nata la politica(che poi si è fatta così disgustosa. Ma le basi erano queste)
@@damianranieri1879 io mi domandavo anni fa se la condizione italiana derivasse dal fatto che c’è troppa materia non regolata. Poi mi sono risposto con una risposta paradossale: abbiamo 10 volte più regole e regolette di qualunque altro paese, le quali invece di creare concorrenza leale, uguaglianza, libertà, rispetto dei diritti, creano esattamente il contrario. Ed ad ogni nuova regoletta la situazione peggiora, perché fai contento uno e scontento un altro. E sarà sempre peggio. L’unica soluzione è rendiamo tutto legale a meno che non sia proibito, oggi è tutto vietato a meno che la legge non lo permetta. Rispondendo: in questa ottica, se Venezia vuole mettere il biglietto di ingresso, faccia come gli pare, e idem per Montelibretti se vuole. Ci penserà la legge della domanda e offerta (turistica in questo caso): se il biglietto a Venezia costa troppo, il turista andrà a Montelibretti. Ti faccio notare un paradosso: si grida allo scandalo per il biglietto d’ingresso a Venezia, ma non si grida UGUALMENTE allo scandalo per i soldi in tasse che ci vengono estorti per pagare ESATTAMENTE ciò che si pagherebbe con il biglietto d’ingresso.
Faccio anche notare che il ragionamento è identico a quello di autostrade e strade statali: entrambe costano, solo che le une si pagano al casello, le altre sul 730.
@@leonardotirelli637 non concordo molto. Le tasse ad esempio le dobbiamo pagare tutti al fine di mantenere il patrimonio culturale italiano. Le tasse non sono un'estorsione, ma un metodo per pagare i servizi che abbiamo, proprio come l'arte dei monumenti a Venezia. La differenza e che gli italiani già pagano le tasse anche per il bene culturale veneziano, con l'aggiunta di dover pagare il biglietto quando ci si reca li. Mentre il veneziano ha ottenuto un privilegio rispetto al resto degli italiani poiché viene pagato per il suo possedimento il doppio mentre lui non deve pagare per stare nella sua città. Oppure, le strade sono al servizio di tutti, le autostrade no. Se un cittadino ad esempio decide di attraversare il paese ad alta velocità tramite aereo o treno e per tutta la vita sceglie di non avere una macchina, non ha il dovere di pagare una strada ad alta velocità. E potrei continuare. Tutto ciò per dire che ci siamo capiti, e che non siamo d'accordo sulle basi. Via commenti arrivare ad una risposta è molto pesante. Almeno che non ti interessi particolarmente continuare la discussione, direi che si siamo capiti.
Il problema c'è ed è molto serio. Quello che mi ha sconcertata è che a Barcellona se la siano presa con i turisti. Decidano di risolvere il problema a monte.
Nel settore extra alberghiero in molti evadono le tasse (compresa la tassa di soggiorno), soprattutto chi svolge l'attività senza p.iva (esempio classico gli appartamenti privati ereditati e affittati ai turisti). La loro attività quindi fa consumare e basta il territorio senza dare niente in cambio (tasse che servirebbero per la manutenzione del luogo). È chiaro che politicamente nessuno vuole andare contro i proprietari di case perché in Italia sono l'80% degli italiani, il patrimonio immobiliare residenziale è praticamente in mano a piccoli privati dei quali molti non hanno idea di come gestire un'attività turistica e rispettare le regole e nemmeno gliene importa
Macché, a quelli interessa solo che il turista gli lasci l'appartamento ordinato!
Non è così , per aprire un BeB devi far parte di un sistema che ti trova i clienti e poi ti chiede una percentuale impossibile evadere .Quanti scontrini invece svaniscono nei Bar , ristoranti pensioni ecc.. che contratti fanno con i loro collaboratori ?
Da proprietario di un appartamento ad uso turistico, che ha in programma di adibire almeno altri due appartamenti per lo stesso tipo di attività, anche no.
Non metto in dubbio che ci siano privati che facciano i furbi, ma personalmente sono regolarmente registrato in regione, pago la tassa di soggiorno, comunico tutto all'Agenzia delle entrate, pago le mie commissioni alle agenzie on-line e da quest'anno mi detraggono già loro quello che devo all'Agenzia delle entrate.
Ai miei ospiti offro un appartamento pulito e ordinato, quando arrivano gli spiego dove andare in città a passare il tempo e quando se ne vanno rimetto tutto a posto.
È una mia proprietà e ho diritto di farci quello che voglio, con correttezza e rispetto chiaramente.
E quando sento dire che a causa degli affitti brevi non si trovano appartamenti da affittare, io risponderei dicendo che abbiamo una percentuale bassissima di case popolari in confronto agli altri Stati, che affittare al giorno d'oggi per il proprietario è un rischio causa mancanza di tutele adeguate se si vuole buttare fuori l'inquilino.
Può passare anche più di un anno e mezzo per lo sfratto, con costi sull'avvocato, non ti arriva più l'affitto, l'abitazione la maggior parte delle volte viene messa sottosopra, con l'IMU e altre tasse ancora da pagare.
Il mio paese in cima alla costiera amalfitana ha vissuto un deciso incremento turistico negli ultimi anni,ed un ancora più esponenziale aumento dell apertura di strutture ricettive.
Chiunque avesse una casa è diventato “albergatore” ,perché con airbnb chiunque pensa di diventarlo senza sforzi di formazione. Metti 3 camere in un buco e ti sei fatto la rendita,tanto al turista non serve molto.
Quando il mercato sara saturo( e i primi segni già si vedono) assisteremo alle lamentele di chi chiederà aiuti o dovrà vendere
Non sono d'accordo , se professionisti del settore si fanno fare il colo dal primo che passa evidentemente non fanno bene il loro lavoro
@@lucanina8026non si tratta di questo ma di affrontare eccessiva domanda, positivo all inizio ma poi come tutte le cose, il troppo genera problemi sempre
Riguardo il quarto punto, aumentano anche i costi di fare impresa. Immaginiamo uno che vuole un ufficio per la propria start-up, a Barcellona il landlord ha sempre un'altra opzione che è quella di affittare il proprio locale ai turisti
Ascoltare questo video tornando a casa da una delle migliori birrerie di Firenze, dopo aver osservato insieme al mio amico che eravamo gli unici italiani nel locale, è significativo.
L'analisi più intelligente che abbia mai sentito a riguardo, e vivendo a Venezia da artigiano sono assolutamente d'accordo su tutti i punti. Finalmente qualcuno ne parla, invece la filosofia comune è che più turisti ci sono, più portano soldi. Totalmente sbagliato. Qui i soldi li prendono chi ce ne ha già tanti e chi fa il furbo e frega il turista. Mi permetto di proporle un dibattito con Venturini, assessore al turismo di Venezia. Mi piacerebbe molto sentire cosa ne pensa il comune di Venezia a riguardo, e come pensa che il ticket di ingresso possa funzionare.
Buongiorno prof !!! attendiamo la lezione sulle possibili risoluzioni, please
Da Bolzanino, pienamente d'accordo. La città è carissima, invivibile, inquinata, con un traffico insistenibile. Si sta creando una frattura sociale fra i portatori di interessi in campo turistico evtutti gli altri che supera la tradizionale divisione etnico linguistica. In 10 anni sono stati erogati finanziamenti pubblici per oltre 200 mio di euro per i bacini di innevamento, e a noi locali lo sconto per un giornaliero è dra il ridicolo e l'offensivo. Siamo espulsi anche dalle nostre montagne! Quest'anno viene dato un biglietto giornaliero illimitato per tutti i mezzi di trasporto pubblico a tutti i turisti con un costo di 0,70 euro, quando noi residenti paghiamo 5 volte tanto!
Grande prof, grazie per la riflessione, sempre molto attenta e puntuale. Il problema c'è, ed è da risolvere, e tocca fin troppo da vicino il paese
Sono rimasto affascinato dalla spiegazione così lucida e ben argomentata del problema. Grazie.
Buongiorno Professore sono quello del pulpito di X. E il suo discorso dal pulpito non fa una grinza. Conversare coi liberali italiani nei social sull'argomento e' come fare la battaglia contro i mulini al vento, nonostante che uno gli ponga alcuni problemi che lei ha sollevato: 'invivibilita' di certi posti e i costi sociali, il diminuire dei ricavi con l'aumento di turisti a basso budget che poi giova a pochi. Un altro problema e' che non siamo un paese molto attraente, i dati degli anni passati facevano notare che i turisti in Italia passano meno giorni rispetto a quelli di altri paesi, aumentare quel fattore e non il numero di persone con sempre meno soldi da spendere doveva essere una priorita' almeno qualche anno addietro, ma gli eventi hanno preso il sopravvento. Buona giornata
Avrebbe da consigliare dei paper sull'argomento?
Molto interessante. Spero continui la serie, credo applicabile anche in altri ambiti. Grazie
Grazie prof. per queste riflessioni.
Grazie, tema interessantissimo, spero in tante altre live e dibattiti. Sarebbero molto interessanti approfondimenti sui problemi di Venezia in particolare… cause, alternative, possibili soluzioni. Ci saranno sicuramente anche tanti amici veneziani interessanti da sentire
Vogliamo parlare anche del fatto che ci sono zone d'Italia nelle quali non c'è altro lavoro al di fuori del settore turistico? Zone letteralmente morenti aggiungo
Esattamente e questo aggiunge un ulteriore strato al problema...e non sono in grado di comprenderlo
Bisogna creare impresa su valore aggiunto non lavapiatti!
Guarda, se fosse vero quello che dici le zone "letteralmente morenti" non ci sarebbero piu', no? Sarebbero tutte belle felici e ricche con il turismo. E invece no, non funziona cosi.
Riflettere sulla logica e i fatti aiuta a capire.
@@MicheleBoldrin Intendo dire che stanno morendo a causa del turismo: io sono scappato da un territorio che non mi offre altro che un posto di lavoro da cameriere, cuoco e lavapiatti. Se non c'è altro settore tutti scappano, e resta solo chi vive di rendita. Per questo dico che muore un territorio i cui politici hanno, per i loro interessi, permesso l'espansione metastatica del turismo
Impeccabile e preparato come sempre !
Sono assolutamente d'accordo su tutti i problemi e i danni che hai evidenziato. Visto che io non ho le competenze per fare una proposta, ti chiedo come gestiresti Venezia se fossi te il sindaco essendo un unicum per lo spazio fisico disponibile per le persone e visto che la conosci bene
Grazie per questa analisi.
Un tema importantissimo.
Illuminante, o meglio dovrebbero essere ragionamenti e assunti logici, ma a quanto pare molti cascano dal pero o hanno problemi cognitivi.
Sul post (su Globo) hanno fatto una live interessante su questo tema invitando Filippo Celata. Su alcune cose credo che ci siano idee diverse, sarebbe interessante organizzare un dibattito.
37:02 su questa domanda sarebbe interessante raccogliere dati…
Grazie Professore per dare luce alla mia mente!
Grazie, veramente interessante. No ci avevo mai pensato
Da persona che lavora nel settore turistico da 14 anni, posso dire che ha centrato tutti i punti, non mi trova in disaccordo su nulla.
È la prima volta nella mia vita in cui sono d'accordo con il professor Boldrin! Evviva!
Ha ragione, mi ricordo, per esempio, posti come Point du Raz, Cap Frehel, ma anche Saint Malo, visti in Francia con i Miei da ragazzo, e poi tornato con mia moglie nemmeno troppi anni dopo, messe delle limitazioni turistiche e posti rinati e mooolto piú belli.
Ottima riflessione, ci penso da un po'
Salve professore, molto completa e interessante l'analisi. Avendo da poco dato un esame di Microeconomia su alcuni degli argomenti citati come esternalità e prodotto marginale del lavoro, volevo chiederle se ha da consigliare o citare studi accademici più approfonditi su questi argomenti, sugli effetti dell'overturism, specificatamente su diseguaglianza distributiva e esternalità causate dal settore.
Grazie mille per l'eventuale risposta
La citazione faccio il pescatore di uomini è azzeccata. ❤Gesù non si offende, anzi.
Prof, ringraziandola sempre per il servizio che porta avanti, volevo chiederle se potesse consigliare studi di settore o paper specifici per approfondire l'argomento, grazie.
Buonasera Prof. Da ragazzino lavoravo d'estate in albergo e avevo ha disposizione la dependance e non dovevo tornare a casa. Un costo per le aziende ma faceva la differenza , con le paghe più alte facevano la fila per andare . Piccole cose fanno la differenza .Il turismo era una manna per tutti , gli imprenditori si arricchivano e il lavoro aveva valore sociale . Poi l'ingordigia ha rovinato tutto e il turismo è diventato un problema .Invece d'investire hanno creato mille uffici come l'associazione albergatori ecc..poltrone create solo per gestire la politica . Solo un piccolo esempio , uno qui uno là e si fa strada. Per me il BeB non è un problema anzi , sono attività che hanno grossi problemi nel essere gestiti in nero a differenza delle altre attività.
Parlando di Barcelona, non sono convinto che il patrimonio artistico sia sussidiato pesantemente, e anche se lo fosse il mantenimento verrebbe eseguito ugualmente.
Per quanto riguarda la nettezza urbana, i prezzi degli affitti di appartamenti ammoniliati, l'utilizzo degli spazi e la congestione dei mezzi e dei servizi (es: l'hospital del mar il sabatto mattina), sono totalmente d'accordo.
Buongiorno prof. Oggi in rassegna stampa ho ascoltato l’articolo su il Foglio di Stagnaro e Amenta in cui si parla di Overtourism. “Colpire Arbnb non aiuta a risolvere i guai dell'overtourism. Il caso Firenze”. Sarebbe interessante un bel confronto su questo tema anche con loro. Ci sono tanti punti di vista interessanti; grazie come sempre per i suoi contributi che sono per me occasione di riflessione. Angelo Emili
Interessante punto di vista al quale non avevo pensato. Non mi disturba l'overtourism, seppur crei qualche disagio, la mia città è da sempre piuttosto ingolfata, per non parlare del lago di Garda, ma indubbiamente ci sono dei costi non da poco che da comune mortale non avevo considerato
Ci può consigliare dei lavori che hanno provato a trovare soluzioni?
Si tratta di un argomento che stupidamente non avevo mai approfondito.
Grazie per il video
Aggiungere che i prezzi variano nelle stagioni periodi ma i salari no , e le prenotazioni con gli abusi delle caparre mai restituite o altro
bella lazione prof.. grazie
il fatto che Venezia sembri Disneyland o un set cinematografico messo lì apposta per i turisti è la stessa cosa che ho provato quando ci sono andato nel 2011, mi ha fatto un brutto effetto
Michele Boldrin, grazie di esistere.
Qualcuno di sua conoscenza su Twitter (sì, non mi sento di chiamarlo X, mi spiace per Musk) la sta attaccando in continuazione -anche adesso- dandole del Roventini qualsiasi, trasformato in comunistoide, proprio riguardo a questo tema. Non so dirle se mi sia cascata la mascella o altro, a prescindere dalla discussione che se ne può fare sul tema.
E' difficile per me trovarmi in disaccordo con lei Prof, anche perché in media ne sa di più lei, però non so se avrei discusso davvero con "la qualunque" in questi anni al suo posto. Ci sarà sicuramente qualche curva che descriva il Number Needed to Treat vs Needed to Harm in questione..
Per me ha ragione Ricolfi: anche il volenteroso "liberale" del Bel Paese in fondo mira alla rendita e alla società signorile massificata. Il lavoro deve essere una parentesi, ove necessario.
L'opzione di elevarsi dalla condizione animale va data, almeno una volta, a tutti.
Anche ai somari.
Se poi la sprecano li si tratta come raglianti somari per il resto dei loro giorni.
Per quanto riguarda la cricca dei bava alla bocca su Twitter, leggili per quello che sono: un piccolissimo gruppo di falliti e frustrati carichi di odio e risentimento verso i milioni di persone che sono, in ogni senso, meglio di loro. Ignorali o, al piu', coglionali. Non valgono altro.
Basta dirgli che in Israele il governo ha preso determinate misure in linea con i problemi esposti nel video e cambiano idea all'istante. Non importa neanche sia vero, tanto se gli metti quella parola in mezzo difendono anche i piani quinquennali.
Prof quando si parla di crescita è sempre sottinteso che ci si riferisce alla crescita di produttività?
❤
👏👏👏👏👏👏
Passai da San Giminiano nel 1997, era credo il 14 agosto, era domenica e faceva un caldo assurdo. Ed era tutto chiuso. Ci sono tornato domenica scorsa, più o meno nelle stesse condizioni, ed era invasa di persone, ammassate nelle 3 vie principali, con tavolini, bar e ristoranti ovunque. Anche i macellai, drogherie, gastronomie, pasticcerie ormai sono una scusa per mettere tavolini e offrire servizio bar. Una roba assurda.
Quindi possiamo dire che la gentrificazione amplia il raggio dell'area d'interesse diciamo? quando una volta il centro/ la zona piu costosa della citta era il centro o comunque limitata ad un area piu piccola ora si sta estendendo sempre piu, ha senso?
Il fatto che si pongano limiti all’accesso a certe aree o servizi, può essere considerato intervento pubblico nell’economia?
Ci sono eccome gli articoli sulle attività turistiche che non trovano personale, aivoja! XD
Non è una domanda polemica, mi serve solo per capire.
Se manutere un museo o un bosco è un sussidio agli operatori turistici (e non uno dei doveri dell'amministrazione che dovrebbe fornire a tutti i cittadini, quindi anche i locali, un ambiente urbano e rurale curato e piacevole da vivere e una vita culturale decente) perché non è un sussidio costruire o manutere un'autostrada o un aeroporto in prossimità di un distretto industriale generico?
E' solo una questione di tasse per cui la differenza è che gli industriali ne pagano tante (quelli che le pagano) e gli operatori turistici evadono?
Ma poi, assumendo di vietare il turismo, il caffè in piazza San Marco continua ad essere sussidiato oppure visto che non c'è più il forestiero va tutto bene?
Cioè in tal caso la soluzione sarebbe motosega e smantellamento dello Stato, a cui rimarrebbe l'unico compito di vietare il turismo?
E se il caffè non evadesse il fisco andrebbe bene?
Ma poi perché chi nasce a Venezia avrebbe più diritto a godere della manutenzione di Venezia rispetto a chi, nato e cresciuto a Mestre, ha pagato le stesse tasse?
E se vado nel ristorante del capoluogo della mia provincia sono un turista o tutto ok?
Magari la risposta cambia se sono a Verona oppure ad Alessandria?
Che il turismo non sia questo grande settore miracoloso né il futuro del paese è palese, ma non capisco perché sia un problema se una minoranza di persone e capitali è impiegato nel turismo.
Sono perplesso
La tassazione su queste gigantesche rendite di posizione quanto riesce a coprire gli extra costi dei servizi pubblici della comunità?
Soluzione .
AGI - "Il turismo è uno dei motori trainanti dell'Italia, è uno degli asset strategici del sistema produttivo", ma "purtroppo spesso è stato trascurato e a volte snobbato ed è un errore gravissimo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in collegamento video al Forum internazionale del Turismo.
Il presidente ha poi osservato che il comparto sconta una "mancanza cronica di manodopera", a causa anche di "politiche assistenzialistiche del passato: per questo sul reddito di cittadinanza abbiamo voluto intervenire di fatto abolendolo per chi ha la possibilità di lavorare". Infine, il turismo balneare che "rappresenta un'eccellenza italiana che noi vogliamo difendere e mettere al riparo dall'incertezza normativa, in un confronto che è sempre costante e serrato con Bruxelles". Questo articolo del 25 novembre 2023. Se questi devono risolvere il problema è un dramma. Se poi guardo a sinistra il dramma è pure peggio. C'è poco da fare la politica fatta male è un cancro per il paese. C'è una crisi della politica non solo in italia, andrebbe rivisto e cambiato il paradigma , è un mestiere troppo " artigianale" dovrebbe essere più tecnico, che richieda competenza, con una selezione all'ingresso, se non hai determinati requisiti ti deve essere preclusa. La democrazia sempre al centro, ma serverebbe ricalibrare il modello , in modo che sia interesse della classe dirigente fare l'interesse del paese e non quello personale. La politica ha un peso enorme nella vita quotidiana delle persone, i politici cialtroni e incompetenti sono un costo sociale enorme.
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Qui per l'algoritmo
Prof faccio un commento magari banale ma è per aggiungere un elemento alla riflessione, dobbiamo anche considerare che i prezzi degli immobili nelle zone turistiche, siano essi immobili da destinare ai soggiorni temporanei o immobili commerciali per strutture alberghiere, hanno dei costi molto più alti rispetto ad immobili di località non turistiche, quindi è vero che i costi ricorrenti per produrre quel servizio sono gli stessi sia a Venezia che a paesino sperduto (più o meno, perché la manodopera di chi manutiene queste cose segue una offerta che si adatta al luogo, il cameriere che ti fa le pulizie a Venezia o a Roma costa di più che altrove) però il prezzo che io ho sostenuto per avere quell’immobile è molto più alto ed in qualche modo devo rientrare di quell’investimento potendo pretendere un prezzo più alto del servizio. Diverso è se quell’immobile l’ho ereditato o acquistato prima che un luogo divenisse turistico, li può esserci una questione botta di *** oppure bravura nell interpretare un trend di mercato scommettendo sull’aumento della desiderabilità di un certo luogo… cioè secondo me bisogna considerare anche questo nella equazione di una possibile soluzione
Scusa ma non hai mica il diritto di rientrare dei costi eh. Così come per qualsiasi altro investimento è presente un certo rischio, può andarti bene o può andarti male. Se la norme cambiano e tu non ci rientri sono cazzi tuoi. Proprio come per uno che compra azioni automobilistiche cinesi e poi la politica mette i dazi e le azioni scendono, cazzi suoi.
@@maxolina ma non ho detto questo, ho detto che ad oggi, in assenza di normativa, il mercato dei prezzi degli immobili ha incamerato la prospettiva di reddito che tu puoi fare con quel bene, quindi la somma che io incasso come esercente hotel o B&B non rappresenta solo margine o beneficio di una esternalità positiva, ma bisogna sottrarre l ammortamento del bene su cui ho investito, e di conseguenza il mio “sussidio” è inferiore rispetto al non considerare questo. Poi ovvio che se la normativa cambia si adeguerà di conseguenza il prezzo dell immobile in base a come io posso ottenere rendita da quel bene, ma non era quello il tema del mio commento
Giusto ma la soluzione ?
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Bellissimo ragionamento,professore
Buongiorno, la seguo con piacere!
Mi chiedevo, ma nel caso in cui ci sia un hotel o un bar che grazie alla posizione vende al triplo del prezzo, non paga anche molte più tasse e di conseguenza contribuisce al mantenimento del bene oggetto di turismo?
Dici? Tralasciamo la, gigantesca, evasione fiscale e concentriamoci su quanto e' ufficiale.
Con la tassazione per partite iva oggi in essere, a tuo avviso il rapporto costi/benefici adeguato e' raggiunto? Ecco, io vorrei che comuni, regioni e governo ci facessero vedere i dati.
@@MicheleBoldrin In realtà non credo basti, ma è un elemento che considererei, assieme alle tasse di soggiorno che in teoria hanno lo scopo di destinare fondi alla "riparazione" dei danni da turismo. È giusto un elemento in più che considererei nei conti che ci piacerebbe avere!
Secondo me è difficile affrontare il problema dell' overtourism senza considerare il caso specifico: io conosco Palermo dove gli investimenti nel restauro di un centro storico abbandonato per cinquant'anni sono stimolati dalla possibilità di creare strutture di accoglienza che spesso danno lavoro a giovani che hanno la possibilità di non emigrare.
Se pensate che il futuro dei centri storici stia nel turismo, chiamatemi quando avrete avuto successo. O chiedete a chi viveVA nel centro storico di Venezia, Firenze, Roma, Barcelona ...
@@MicheleBoldrin io parlo di Palermo e di un centro storico bombardato e abbandonato, dove nessuno investiva (nonostante gli "incentivi" messi a bando dal Comune) e dove la mafia aspettava che crollasse tutto per costruire i condomini, dove poi un piano regolatore all'opposto follemente conservativo ha bloccato tutto, fino a quando non sono arrivati i turisti e allora è diventato forse remunerativo investire in quella folle impresa. Ma adesso che il problema di Palermo è diventato proprio il turismo (Sic) e si parla di blocco delle licenze, si fa del terrorismo contro i b&b, rischiamo di fare fuggire questi investimenti privati, oltre a quelli pubblici per il recupero e la riqualificazione del centro storico e di contesti urbani in condizioni di degrado, facciamo fuggire anche i Bilotti, i Valsecchi...non per fare del benaltrismo ma il problema di Palermo non è l'over tourism, credimi. Il problema è la mafia che ancora esiste, la mancanza di regole e di chi le fa rispettare, la sporcizia, la maleducazione, il traffico, i lavori pubblici eterni, i mezzi pubblici che non funzionano... Tutto questo rende fragile un settore che avrebbe bisogno di essere consolidato da una migliore gestione della città, non certo di una stretta burocratica e tasse.
A Barcelona hanno fatto l'enorme cazzata di regolare il prezzo degli affitti lunghi, con il risultato che ora tutti fanno affitti al massimo di 11 mesi a prezzi piu alti per non avere il rischio di un contratto di 5 anni senza possibilità di aumentarlo. Perche bisogna dire anche che gli immobili hanno anche tante spese e rischi. Sarebbe bastato secondo me aumentare la tassa sugli affitti brevi fino a che sia piu conveniente fare affitti lunghi e gia la situazione sarebbe stata piu equilibrata.
Cosa è questo "Drin drin"? Dove posso leggere qualcosa in proposito?
Non so, mi sbaglierò ma qualcosa non mi quadra. Nel senso, non è che in parti di Italia poco turistiche è usuale lasciare proprietà demaniali all'abbandono, parchi e uffici comunali deruti... Cioè la cura della proprietà dello stato, che siano monumenti, chiese, strade, anche in mancanza di turismo si devono avere. Perlomeno il turismo, con maggiori introiti, dovrebbe compensare e ripagare la spesa. Anche perchè il caffè del bar sempre circa 18 euro al Kg in media costa, con un chilo ne fai circa 130. Se lo vendi un euro a 1 euro a Limbiate ne guadagni 112, se lo vendi 7 euro in piazza S. Marco ne guadagni 892... l'aliquota è uguale,. Infatti i comuni turistici sono anche i più ricchi di solito.
Vivo in un paesino siciliano sul mare, fino a 20 anni fa era una perla, con tante piazze dove si faceva sport con amici o concerti e strade per passeggiare, ora mi sembra che i turisti abbiano rubato il mio paese. Tavoli ovunque, nelle scalinate nelle piazze e nelle stradine tanti ristoranti e pizzerie turistiche e nemmeno un semplice paninaro. Immondizia ovunque acqua che manca servizi inesistenti, quanto potrà ancora andare avanti? E in inverno e diventato un paese fantasma. Un classico obbrobrio all italiana
Hm, si, ma la cura dell'arredo urbano non è solo per il turista, è anche e soprattutto per chi ci vive tutto l'anno. Idem per la pulizia, etc. Altro dubbio, un conto è chi ha ereditato la casa in centro a Roma, che ha ereditato un bene produttivo se ne ha un'altra. Un conto è chi investe nel settore turistico e compra un immobile. A seconda della zona dovrà investire più o meno, quindi poi certo usufruisce della vicinanza alla fontana di Trevi, ma per comprare un immobile in quella zona, avrà investito di più...
Potrebbero aumentare le tasse di soggiorno e il costo dei biglietti di musei e siti archeologici pubblici, anche arrivando ad invertire il rapporto e rendendo il settore non sussidiato ma contribuente alla spesa pubblica. Però non condivido molto il pessimismo sul nostro paese, il declino c’è ma deriva dal declino democratico e dal innalzamento del era media.
Da quanto ho capito, il prof suggerisce di togliere tutti i sussidi in un modo o nell'altro al turismo e convogliare le tasse delle imprese del turismo, per mantenere i stessi luoghi naturali, città e monumenti per il restauro o così via. La mia domanda però è: A quel punto non diventerebbe un turismo ultra elitario con prezzi esorbitanti? E che banalmente un qualsiasi medio borghese non si potrebbe permettere? Se ho compreso male me ne scuso, idem se ho detto e chiesto una castroneria.
Fiero delle mie poco considerate Marche dove si sta bene
Ironico come quella stessa classe dirigente che dice di combattere la "s0stituzion3 3tnic4" stia consapevolmente o inconsapevolmente determinando la "sostituzione abitativa" di alcune città.
Come si fa Prof ha dire che Venezia è come Disneyland . L'ingegno , lo spirito artistico che ci è voluto meritano rispetto , mi dispiace per lui , per lo sporco non c'è scusa , ma non percepire la bellezza è una grossa sfiga .
Non sono molto d'accordo sull'argomento sussidiario, tranne in rare occasioni dove il logoramento è direttamente dipendente dal numero di visitatori la maggior parte dei sussidi di mantenimento restauro etc. Sono costi che gravano a prescindere dal turismo, anzi se attraverso il turismo è possibile alleggerire la spesa ben venga. Tasse di soggiorno è una buona idea, aggiungerei altri disincentivi nei periodi caldi per evitare il congestionamento.
D'accordo sul resto
Ogni volta che Boldrin parla di questo argomento mi sento come Adani quando vede giocare Messi...penso sempre che dovrebbe parlare a reti unificate con obbligo di ascolto da parte della società
Ma la tassa di soggiorno non dovrebbe compensare questi effetti di esternalità negativa?
A te sembra compensi? Sono 2, 3, 4 ... euro a giorno a persona ... ti paiono ragionevolmente sufficienti?
Montanelli, ormai piu' di 20 anni fa, con la sua esperienza di giornalista e conoscitore di popoli e uomini vaticino' questo scenario per gli italiani:
ruclips.net/video/cLgdHijpaQg/видео.html
cmq se fossi in voi, farei controllare il rivelatore di fumo visto che nn ha suonato…😂😂
Da ligure non frequento più la riviera in estate dal post covid
La liguria si autoregolava gli ingressi con la maleducazione degli operatori turistici. Ora sta cambiando anche quello.
@@barbass9782 opinione personale, dal mio punto di vista il servizio rimane sempre pessimo....ma il litorale è strapieno
@@AndreaGagliaTopWelder io volevo trovare una scusa per parlare della mitica accoglienza ligure che mi fa sempre molto ridere. Il bacino di utenza è talmente grande rispetto ai metri quadrati disponibili che sarà sempre così. Anzi sarà sempre peggio
non erronei i dialoghi ma erronei le (politiche in carica Santa che? )
Non sono un economista e non sono un genio eppure a queste osservazioni ci ero già arrivata da sola. Perché se ne parla così poco?
Concordo con Boldrin, ma aggiungerei un altro fattore, ha senso che in queste città d'arte piene di turisti, tenere anche edifici pubblici di istituzioni che potrebbero essere benissimo locate su zone meno congestionate? mi viene in mente la citata Venezia: con per esempio : tribunali, inps, palazzo della regione eccetere...(non voglio aprire il capitolo sedi universitarie che anche lì ce ne sarebbe da dire), dove i dipendenti che spesso abitano in altre città del Veneto perdono un sacco di tempo per raggiungere luoghi raggiungibili solo con treni e vaporetti. Lo stesso accade in altre città Italiene con sedi nate in centro storico ed ora fuori contesto.
se levi anche la pubblica amministrazione e università Venezia muore definitivamente
Il secondo punto è un po’ debole. Esistono le tasse aereoportuali che paga il turista/passeggero è un maggior traffico fa bene all’aeroporto, in assenza di traffico l’aereoporto perde. Ci sono le tasse di soggiorno. Pagando il tramezzino 10 euro pago IVA. Quindi le esternalità sono abbastanza ripagate
Dici? Hai fatto i conti? Quale di quelle tasse e' SPECIFICA del turista? La tassa di soggiorno. E secondo te quei 3, 4 o 5 euro bastano? Mi mostri i calcoli?
@@MicheleBoldrin beh è lei che ha fatto l'affermazione, dovrebbe dare lei i numeri e non ne ha citati. cmq per esempio il colosseo incassa solo di biglietti sui 60 mln all'anno, quasi tutti da turisti, non è un internalizzazione del costo esterno?. ci sarebbe lo stesso incasso senza turisti? no. dovremmo spendere ugualmente soldi per la manutenzione/restauro del colosseo? si,è un costo fisso. se si usa l'aereporto si pagano le tasse aereoportuali, ci fossero meno turisti ne incasseremmo di meno, ma il costo di gestione dell'aereporto sarebbe quasi uguale. non è un internalizzazione del costo esterno? poi tutti i settori economici usano le infrastrutture, le navi che portano merci non usano i porti e le capitanerie di porto? sono sussidiate?
@@MicheleBoldrin in realtà anche la tassa di soggiorno non è correlata al turismo perchè la paga chiunque soggiorni, anche chi ci va per lavoro.
Che sciocchezze madornali, come se mantenere l'ambiente naturale o avere musei unici a livello mondiale serva solo agli operatori turistici, ma che ignoranza ...confonde tutto cause ed effetti costi e benefici una bella insalata mista come al solito 😂😂😂
Ciao grand'uomo, vieni a farmi lezione? Cosi' vediamo cosa riesci a capire e poi ci racconti di come ti guadagni da vivere ... Vieni vero in diretta a farmi lezione su costi e benefici?
@@MicheleBoldrin 😂😂😂le sue sciocchezze rimangono sciocchezze indipendentemente da come mi guadagno da vivere, anzi dimostrano solo che non ha la minima idea di come funzioni una analisi costi benefici ma solo una profonda ignoranza mascherata da una becera aggressività 😢😢😢
grande prof ha appena descritto la thailandia, se volete vedere un possibile futuro dell italia guardate cosa succede li col turismo eccessivo. la thailandia è tutta una disneyland, ma ancora piu sporca, i loro posti piu sacri i loro paesaggi naturali è uno shitshow che abbiamo creato noi turisti e fa male
Ma di cosa state parlando ??
Il problema sono le agenzie immobiliari che hanno trovato il modo di generare un nuovo profitto convincendo i proprietari a non affittare più a studenti o famiglie e di lasciarle gestire a loro affittando agli stranieri con il risultato che tutti conosciamo usando proprio loro i vari portali internet. È dal 2018 che faccio questo lavoro, e in tutta la città eravamo in quattro o cinque, che danno causavamo mai ?? Nessuno !
Ci sono agenzie immobiliari dove abito che hanno trenta, quaranta appartamenti che ormai affittano ai turisti gestite da loro, andate da loro a lamentarvi !!
A genioo, secondo te i proprietari hanno bisogno del consiglio degli agenti immobiliari per fare 2+2? beato te
@@massimorusso9577 no, beato te che non ti ho fra le mani, ti fo un osoto gari ti lascio in seggiola a rotelle a cagarti a dosso per sempre idiota. Se hai qualcosa da dire dillo ma non mancarmi di rispetto
@@massimorusso9577 a me i proprietari me lo hanno detto !
Mi è stato detto !!! Capito !!!
Me lo hanno detto che gli è stata messa la pulce nell’ orecchio delle varie agenzie che stavano quasi fallendo perché le case non le vendono. E genio sarà tua madre
1) Esternalità
Giusto! Però tutto nell'economia produce esternalità, quindi questa osservazione può essere declinata come una critica al liberismo. Stabilire quali siano le esternalità più fastidiose e quelle meno fastidiose è soggettivo perché dipende tutto dalla prospettiva di chi guarda il problema. Conosco ambientalisti che sono contrari alla crescita economica perché distrugge l'ambiente, che considerano un'esternalità negativa la costruzione di una ferrovia, di un'autostrada o di una fabbrica.
2) Sussidi
Bhe, in realtà io direi che tenere in ordine la città è prima di tutto un servizio per gli abitanti delle città. Se però il discorso è che il turismo aumenta i costi di manutenzione e che senza il turismo gli abitanti pagherebbero di meno per tenere in ordine la città allora ok.
Comunque per ridurre le esternalità del turismo occorre una mobilitazione democratica, quindi convincere le persone che il problema esiste. Eppure se ci riflettiamo bene il funzionamento del mercato è già di per sé democratico, nel senso che l'offerta di un servizio aumenta se c'è molta domanda. Se ci sono molti investimenti nel turismo significa che le masse lo considerano un servizio utile.
Se un servizio è considerato utile dalle masse, allora è (molto soggettivamente) un bene sociale.
Dopodiché è ovvio che subire il turismo è meno piacevole che farlo. Anche a me dà fastidio quando la mia zona in estate si riempie di persone, ma perché accettiamo queste esternalità negative? Per poter turistare anche noi come i rompicoglioni sotto casa nostra, perché consideriamo il turismo un servizio utile.
Beh tanto democratico il mercato non è se viene alterato in modo non naturale dallo stato. È come se ci fossero le elezioni in cui lo stato può votare dando per esempio il suo voto che ha un peso del 30% ad un candidato invece che ad un altro... Le elezioni sarebbero chiaramente falsate, stessa cosa vale per i sussidi nel mercato (alcune volte magari necessario, ma altera l'andamento del mercato)
@@NicolasAragona Appunto, quindi alla fine è più democratico il mercato libero, perché i suoi meccanismi sono piuttosto chiari (il prodotto che piace e che vende viene prodotto in grande quantità), mentre i meccanismi delle decisioni politiche non sono così trasparenti. Solo in un sistema come quello svizzero, con potenti strumenti di democrazia diretta, possiamo assumere che le leggi siano davvero approvate dal popolo.
Pensi che ci sia qualcosa di sbagliato nel ragionamento che se il turismo vende molto allora è un bene sociale, nel senso che le persone lo considerano soggettivamente utile?
@@ClassicalMusicAndSoundtracks nono assolutamente no, allora sono d'accordo con te, avevo mal interpretato il tuo commento. Il fatto è che c'è tanto turismo anche a causa dei vari sussidi che vanno dati e che quindi hanno un effetto di distorsione del mercato. C'è anche da considerare che gli effetti negativi delle diverse esternalità vengono vissute da un tot di persone che alla fine dei giochi sono una minoranza e credo che questo sia anche uno dei grandi problemi del turismo
@@NicolasAragona Il tema dei sussidi andrebbe approfondito. Che tu sappia, le compagnie aeree low cost sono sussidiate e fanno prezzi così bassi grazie ai sussidi? Gli hotel sono sussidiati? Queste sono le grosse spese che bisogna affrontare nelle vacanze. Eviterei di conteggiare il biglietto del bus, perché non è che uno rinunci alle vacanze perché il biglietto del bus costa 3 euro anziché 1 euro.
Detto questo, comunque, Boldrin nel video dipinge una situazione catastrofica, ma a me non sembra che ci siano situazioni catastrofiche. Ci sono periodi dell'anno in cui c'è un po' più di gente in giro e quindi magari un po' più di traffico in più, ma lo si sopporta per non perdere la libertà di viaggiare.
Posso capire invece il voler limitare il numero di case di vacanza che fanno alzare i prezzi immobiliari. In Svizzera un'iniziativa del genere c'è stata per ovviare ai problemi di una determinata località. C'è comunque da dire che uno potrebbe anche dire: "Non andare a vivere in una città turistica, coglione!". Del resto Boldrin faceva un ragionamento simile con gli studenti che vogliono vivere in centro città, proprio accanto all'università: "Se vuoi stare in centro è ovvio che gli affitti sono alti, pirla!".
Oppure, diceva che al limite uno può frequentare l'università di un'altra città.
Quindi uno potrebbe anche dire "Non andare a vivere in località turistiche, se lo fai è colpa tua!".
Il punto è che l'immobiliare non è un mercato libero nel senso che come società conveniamo che costruire un grattacielo in piazza san marco piuttosto che in centro a Firenze non sia una grande idea --> si generano rendite si posizione artificiali e quindi esternalità negative su quelli che di questa limitazione artificiale non godono. Ha senso che ci sia un intervento per ridurle
Eh già...
Io affitto case sui vari portali e gli ospiti pagano una tassa di soggiorno aggiuntiva al giorno che va in comune e gli host pagano una tassa fissa al giorno a persona per la spazzatura: i turisti per quello che vedo pagano un sovrapprezzo notevole al giorno per ogni notte che passano, in base alle località di dove alloggiano
poi per chi affitta c’è l’IMU annua che è una botta assurda, ed è per tutti
I pagamenti sono tutti tracciati, quindi per quello che mi riguarda non esiste il nero
Ma come si fa adire che non contribuiamo al pagamento dei vari sussidi visto tutto quello che ci viene tolto dalla stato ?
@@ilfionda2700 quello che viene detto nel video non è che chi fa hosting turistico non contribuisce. Ciò che viene detto è che non contribuisce per quanto realmente dovrebbe. L'IMU credo sia uguale tra chi affitta al turista e chi tiene la casa sfitta. Ma chi ha la casa sfitta consuma infinitamente meno rispetto a chi la affitta al turista. Sulla tassa di soggiorno, l'unica cosa che so è che sono cifre abbastanza basse (non credo di essere mai arrivato a pagare più di 2 €/giorno. Temo che il contributo della tassa di soggiorno, sia risibile. Ma questa è una mia opinione
Una domanda da ignorante: se le posizioni migliori si saturano, le altre non acquistano valore in relazione alla vicinanza con la migliore? Es: gli alloggi a Mestre rispetto, ad esempio a 30 anni fa, non hanno acquistato valore?
@@pinomontalbano413 ipotizzo di si.
@@pinomontalbano413 IMHO aldilà del fatto che dipende dal tipo di località (Venezia ha un suolo molto limitato, pertanto difficilmente l'offerta supererà la domanda...così non è nei piccoli centri meno attrattivi, dove potrebbe saturarsi l'offerta), questo comunque aggrava il problema evidenziato dal prof.
pensando proprio a Mestre, se gli alloggi hanno acquistato valore perchè è cresciuta la domanda a Veneiza, abbiamo un consumo di infrastrutture maggiore, e dovuto alla saturazione turistica di Venezia. e sono costi in più per i mestrini
@@giorgioquerinuzzi7807 dalle ricevute delle prenotazioni, dati alla mano, vengono chiesti in tutto € 3,50 a persona al giorno per non lasciare praticamente niente a livello di spazzatura: a volte una bottiglietta d’acqua, qualche carta. Quanto cavolo gli vuoi chiedere??
Senza contare che bar e ristoranti pagano delle cifre assurde per lo smaltimento dei rifiuti