Il discorso è sicuramente complesso e forse dovuto ad un autorazzismo che ci piace tanto esternare, consideriamo l'estero come il paradiso, sopratutto i paesi del nord Europa, e perciò dobbiamo sottolineare ogni nostro minimo difetto ingigantendolo. Diciamo che nelle regioni del nord comunque l'istruzione su tutti i livelli è più alta.
Più che autorazzismo direi al massimo sfiducia indotta, nel senso che dai media ai salotti passando per le strade quasi tutti si lamentano di quanto gli italiani manchino di questo e quello. A forza di venir bombardati da queste informazioni perfino il più irriducibile finisce per ascoltarle e credere ci sia un fondo di verità. Se poi manca un confrondo diretto con altre culture e altre difficoltà, la reazione è matematica...
Se vuoi un esempio: quanti Tedeschi usano propriamente il congiuntivo, che peraltro ha una estensione molto ridotta in quella lingua? Ascolta qualsiasi intervista della TV tedesca...
Mi ricordo che quando ho fatto il militare, una parte considerevole dei commilitoni provenienti dalla zona vesuviana non era in grado di compilare la domanda per ottenere l'agognata licenza di fine settimana, tant'è che dovevo supplire in quanto responsabile dell'ufficio in cui lavoravo. Poi la cosa strana è che gli stessi che a mala pena sapevano leggere allo stesso tempo erano abilissimi nell'usare il telefonino!.
Grazie ancora una volta per la citazione. Il discorso sull'analfabetismo funzionale è in effetti un attimo più sfumato rispetto a quello sull'analfabetismo "semplice". Se infatti è oggettivo determinare la capacità, o meno, di scrittura e lettura, è assai più complicato mettere in piedi un criterio per vagliare tutte quelle skills legate al funzionale... (quando feci il concorso per l'accademia militare furono necessari 2 giorni di prove e test per valutare gli aspetti psico - attitudinali, improponibile per ampli campioni da sondare) Infatti quest'ultimo potrebbe essere meglio compreso se definito a livelli. Rispetto ad un Nicolò Machiavelli siamo TUTTI analfabeti funzionali.... ma certo poi per arrivare agli ottusi completi ci sono infiniti Step (concetto matematico di limite). Mi accontenterei di un campione umano che possa almeno mettere in relazione semplici nessi azione-reazione in una società tecnologica e connessa come l'attuale. Purtroppo (e lo dico con amarezza) non sono d'accordo che tale argomento sia da rotocalco (i titoli allarmistici che citi sono, a mio umile avviso, altri segnali per cogliere il grado di giudizio dell'individuo). Non posso ahimè addurre casi specifici, ma facendo il mio lavoro ho trovato veramente situazioni bizzare anche in figure che ricoprono cariche di relativo "potere"... Per quanto riguarda la condizione di analfabetismo totale, si parla in Italia di meno del 2%. Tuttavia è ovvio che tale statistica non tenga conto della popolazione anziana. Essa si formava prevalentemente sulla popolazione 18enne chiamata alla leva finchè essa era in vigore. Scusa il pistolotto, ma concludo dicendo che fino a 2 anni fa non conoscevo il concetto di "analfabetismo funzionale". Ora che ne sono edotto diventa difficile ignorarlo nel rapportarmi con il prossimo. Con una speranza: la lettura salva da tutti gli analfabetismi. Alla prossima!
ciao Simone, grazie a te per gli spunti di riflessione. Forse sono stata più fortunata, forse (in realtà mi aspettavo che qualcuno lo scrivesse nei commenti, vista l'eleganza del popolo della rete) non noto la differenza perché faccio parte di quel 47%, ma a me sembra davvero una percentuale enorme. Se rapportata ai tuoi amici, davvero definiresti uno su due un analfabeta? Io non ci riesco. Magari qualcuno non è il massimo esperto in un campo, ma è abilissimo in un altro settore e in grado di comprendere, con le dovute spiegazioni, qualunque cosa. Secondo me statistiche come queste servono solo a fare scena e ad aumentare la sfiducia nei nostri connazionali, a creare un'élite di edotti a fronte della massa ignorante contro cui sputare veleno. Secondo me anche la persona più intelligente e acculturata, se non è in grado di mostrare la sua cultura con grazia, è un totale analfabeta in ambito sociale. Il che per estensione lo rende né più né meno analfabeta della gente di cui si lamenta. :P
Stellalpina "Con la calma e la pazienza si carica un camion di sabbia con la trienza (forcone ndr)". Quindi sì, applicandosi costantemente nel tenere alto il senso di giudizio, TUTTI possiamo colmare le nostre lacune. Così come, ripeto, siamo TUTTI analfabeti funzionali ciascuno al suo "livello". Verissimo inoltre che ognuno è edotto nel proprio campo, ma se questo cambiasse in quanto e come l'individuo saprebbe padroneggiare il nuovo assetto? (è un possibile test). Dunque, se parliamo di amici che frequento spesso di persona, confermo la tua versione. Non trovo tutto questo analfabetismo funzionale. Ma c'è anche una spiegazione: chi si somiglia, si piglia. Alla terza volta che mi citi "Uomini e donne" già non ci sarà una quarta volta... ma senza astio. Se invece mi parli degli "amici" di FB... beh... diciamo che basta mettere un "non seguire più" pur mantenendo il contatto per evitare da avere la bacheca impestata di glitter, kaffffèeee, buongiornissimi, un like un amen per guarire il cancro ...etc etc... :-)
Bello questo detto, non lo conoscevo. xD Non sono sicura, invece, di capire osa intendi per "cambiare assetto". Trovarsi in un campo in cui l'indviduo è totalmente ignorante? Anche qui, non è che il nostro giudizio dipende dal fatto che ognuno di noi ha un'idea di quello che è il significato di cultura e intelligenza e tende a tenere i contatti con quelle che sono più simili, non necessariamente con capacità superiori ala media? Io per prima sono stata definita stupida e ignorante da persone che hanno dimostrato, con il contenuto delle loro affermazioni, di aver capito la metà di quello che ho detto e aver personalmente interpretato tutto il resto. Per forza di cose non posso aver grande stima di queste persone, ma magari oggi non capiscono me, domani riescono a leggere senza problemi un saggio di biochimica clinica. Io sono tra i primi che riempiono la bacheca di FB di frasi da Baci Perugina e uso YT per discussioni più serie. Per me ogni cosa ha il suo luogo e il suo momento e non si può giudicare una persona in base a una parte di quello che presenta. E sottolineo: "che presenta". :P
Stellalpina È un detto valtellinese. Per cambiare assetto intendevo esattamente quello che hai capito. :-) Lungi da me il giudicare SEMPRE il prossimo. Banalmente perchè poi non è che ne abbia guadagnato qualcosa; anzi rischi appunto di averlo ormai "incasellato" sulla base di informazioni parziali. Forse questa deformazione mi deriva dal lavoro. Avendo a che fare con l'elettricità la frase "Chi tocca i fili muore" ha assunto per me varie sfumature... Fra le altre è bene che tu sia molto molto presente a te stesso quando operi. Ma non basta. Anche per chi è con te ti devi accertare che abbia una buona dose di concentrazione e prima ancora che "sia in grado". Per cui questa "fissa" dell'analfabetismo funzionale è forse più una deformazione professionale che si innesta su discorsi psicologici e antropologici che conunque mi interessano.
Rileggendo il tuo precedente commento ho pensato a Bilbo Baggins: "Conosco la metà di voi soltanto a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell'affetto che meritate" e gli hobbit... muti! È più o meno la cosa capitata a te? :-)
Ciao, qui ci sono alcuni dati (2001) www.edscuola.it/archivio/statistiche/analfabetismo_01.pdf www.istat.it/it/files/2011/05/01_analfabetismo.swf (video) Non è il mio campo, tuttavia c'è da prendere in considerazione anche il cambiamento comportamentale legato al modalità d'accesso alle informazioni. Per quanto riguarda i giovani (14-30) vista la mole di informazioni gli utenti sempre più cercano di desumere/interpretare dal titolo,foto,etc, il contenuto (senza poi veramente guardarlo o ascoltarlo) e questo porta a una superficialità disarmante sia nella fruizione che nell'elaborazione dei contenuti (si può vedere ovunque sul web). Il vero problema è che non si estende solo al web questa "abitudine". Per quanto riguarda i vecchi, può esser dovuto anche all'ambito culturale in cui essi hanno vissuto, magari 60 anni fa vicino alla clinica dove hai lavorato c'era il nulla e quindi non hanno potuto avere accesso all'educazione o alla possibilità di formarsi.
BUongiorno, è da tempo che non vedo un tuo video, perché il poco tempo mi costringe a caricare velocemente i video. Riguardo il personaggio di cui avevi parlato. Quel personaggio ha una "fanbase" molto ampia, e purtroppo su RUclips si è confusa la critica con l'invidia, vedi gli insulti che si beccano coloro che fanno critiche a certi personaggi di RUclips (sopratutto i big), se osano a criticarli la risposta (a mio parere infantile) è sempre "sei invidioso".
+Arte del Prosdo secondo me confondere critica e invidia a volte è vergognoso, altre la linea di separazione è talmente sottile che il dubbio è quantomeno legittimo. Ma dare per scontato che una persona critichi senza ascoltarla e insultarla per questo, per me non ha giustificazioni. U_u
Ciao stella alpina (Alessia ti chiami, credo, però non sono sicura perché non mi fido ciecamente della mia memoria) ti seguo da poco e devo attestarti la mia stima, ti trovo una ragazza spigliata, simpatica ed intelligente. Concordo con te che oggi il vero analfabetismo è portato dalla pigrizia nell'applicarsi, stimolando le proprie capacità intellettive (studiare e documentarsi, ragionarci sopra, non dare per scontato nulla, anche perché il livello di cultura a cui si può accedere oggi, con un po' di buona volontà, i nostri avi se lo potevano letteralmente sognare). Ecco perché tantissimi utenti sui social network (da Facebook si nota tantissimo ad esempio) si fermano al titolo senza prendersi la briga di approfondire. Ciao cara, continua così! :-)
Ciao Mary, sì, Lessie sta per Alessia. :P Grazie per i complimenti e confermo l'opinione su FB, è una cosa che ho notato anch'io. Quello che non capisco è perché la gente pretenda comunque di sapere quello che tu pensi: già è difficile farlo avendo seguito l'intero discorso, perché io per prima non sempre mi esprimo in modo corretto e chi ascolta a sua volta non sempre coglie quello che è stato detto nemmeno se l'espressione è perfetta. Errore più errore se non c'è un po' di tolleranza reciproca si finisce per dichiararsi guerra pur avendo la stessa opinione! Frustrante, a volte è davvero frustrante...
Io ho fatto un video in cui difendo un ragazzo (Cranio Randagio Rapper)che è morto per overdose di Eroina, scrivendo la falsità su Cranio Randagio. Perché parlavo del fatto che prima del suicidio nessun amico e parente era vicino a lui, ma si sono ricordati di lui dopo la morte. Ho subito commenti come se avessi detto che il ragazzo morto era stronzo :(
+G. Andras hai tutto il mio supporto morale. La cosa peggiore è quando la gente ti mette in bocca cose che non pensi. A me sono arrivati a dire che si vede che non penso quello che dico perché mentre parlo sorrido... O.= non so se consola...
Facendo un paio di controlli veloci, per quanto riguarda la Germania, né sul sito dell'unesco né sul sito della banca mondiale si trovano le statistiche per quello che in inglese viene definito "Adult literacy rate". Gli stessi siti danno l'Italia ad un 99+% di alfabetizzazione oltre i 15 ani di età. Su google ho trovato alcuni siti che, in riferimento alla Germania, indicano al 99% il grado di alfabetizzazione e riportavano come fonte il CIA factbook (e con CIA si intende proprio l'organizzazione americana di spionaggio), ma sul sito della CIA non si trova nulla di tutto ciò, fonte: www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2103.html Infine, guardando la cartina della banca mondiale data.worldbank.org/indicator/SE.ADT.LITR.ZS?end=2015&start=1985&view=map&year=2015&year_high_desc=true , si nota subito come (praticamente) tutti i Paesi Europei abbiano un tasso di alfabetizzazione del 99% (il più basso è il Portogallo con il 95%), dunque mi verrebbe da pensare che anche la Germania abbia un tasso simile.
So che l'analfabetismo reale in Italia è bassissimo, credo meno dell'1%. Un grande contributo lo diede la rai e il maestro Manzi... Forse in Germania non hanno avuto una tv così! Per quanto riguarda quello funzionale o di ritorno quello che so è che effettivamente vedo tanta ignoranza e scarsa abitudine al ragionamento: i tagli a scuola, università e ricerca si sentono però credo che sia molto colpa di 20 anni di tv commerciale della peggior specie, vera e propria diseducazione di massa al pensiero critico. Siamo troppo abituati a spegnere il cervello di fronte alla tv insomma. Pasolini diceva: "odio la tv perché crea un rapporto di sudditanza col telespettatore". Se poi trasmetti pure la spazzatura, addio!
Secondo me la TV da sola può fare poco. Se ci fosse una base cosciente e la TV trasmettesse solo spazzatura, nessuno guarderebbe una TV che sente incapace di esprimere il proprio pensiero. È il discorso che facevo quando parlavo di "Ciao Darwin", alla fine è un gioco senza altre pretese. Pochi riscirebbero a seguire solo programmi culturali 24 ore al giorno. A volte è bello godersi qualche idiozia e non ci dovrebbe essere niente di male nel farlo. Secondo me è molto più preoccupante la legge del più forte che domina nella società, in cui finisce per diventare più valida l'opinione che viene gridata con più forza e che ottiene più "like". :/
Per la lettura no, invece il dramma è per le cognizioni minime di matematica, fisica, e per i nuovi assetti tecnologici, anche negli usi complessi dei mondi intermediali.
c'è chi ritiene gli italiani incapaci di leggere e comprendere un testo, chi nella matematica. Personalmente mi sembrano in gran parte allarmismi eccessivi. In Germania ho trovato persone che si facevano i conti a mano e poi scrivevano il risltato in Excel, ho scritto loro le formule per far fare il calcolo al programma e si sono controllati i risultati con la calcolatrice... persone non particolarmente brillanti in qualche ambito se ne trovano ovunque e magari quella stessa persona è ben al di sopra della media in un altro ambito. Per me la teoria dell'analfabetismo funzionale serve principalmente come autogratificazione per pseudo-intellettuali o per far notizia sui rotocalchi estivi. Non sto dicendo che siamo una nazione di geni onniscienti, ma che i valori scelti per definire chi è "analfabeta funzionale" sono arbitrari e poco significativi.
Sul termine siamo in accordo. INfatti analfabeta funzionale è una contrazione di due termini impropri. Per esempio se dico funzionale, la domanda seguente si rivolge a chi? A che cosa sarebbe funzionale. Esempio: mettiamo io sia un ingegnere meccanico, eppure per mancanza di esperienza sarei completamente inabile a lavorare con una fotocopiatrice complessa. Analfabeta. E non è una colpa, quanto un livello del sapere, dell'abilità che non è adeguata alla competenza richiesta. IN ogni caso, allora, tutti siamo analfabeti funzionali. Infatti Stella lei stessa nei suoi corsi di tedesco dice e dice più volte: "vi dovete gettare, immergervi". Potete usare tutte le grammatiche che volete e va benissimo e ci dovrete ritornare, ma nella funzione del dialogo sarete sempre in una sorta di inadeguatezza. Cioè non si sviluppa quella competenza. Sicuramente sì analfabeta funzionale è usato molte volte secondo l'arcaica visione Gentiliana, che non era del ministro Gentile sia chiaro, della separazione elitaria dei saperi in un censo preacquisito.
Tutti o nessuno, personalmente preferisco l'immagine più positiva. Io sono dell'idea che quasi tutti sviluppiamo le competenze necessarie in merito ai settori del nostro vivere quotidiano, quindi volendo approcciare la questione dal punto di vista etimologico gli analfabeti funzionali come definiti (cioè coloro che non raggiungono le competenze minime per funzionare nella società), non raggiungono sicuramente il 70/80%. Ci piace però credere che, siccome abbiamo letto la Divina Commedia e sappiamo la data della scoperta dell'America senza controllare su Google, siamo in un elitario 20%, circondati dalla plebaglia incolta che vota i politici che rovinano l'Italia. :P
Certo. Chiarisco comunque che nei miei commenti non vi è un giudizio sulla persona, o su una qualifica che etichetti strati della popolazione. Ho scritto appunto che tali due termini sono contraddittori. E Ripeto non è solo a livello scolastico di Dante, o di qualche elemento di erudizione, no. E' usato anche come strumento di conflitto e di stratificazione sociale imposta.
Una curiosità sull'analfabetismo funzionale che ho notato solo di recente è che se l'autorità (genitore/insegnante/capoUfficio)fa una cosa ma ti dice un'altra allora vai in confusione così devi interpretare il messaggio.. mentre se l'autorità è coerente non si hanno questi curiosi fenomeni che ti portano ad avere incertezze per delle banalità.
Qui andrebbe fatta una distinzione. Per "analfabetismo funzionale" si intende che, pur avendo le competenze linguistiche necessarie a leggere e scrivere, una persona non è in grado di comprendere un testo o semplici indicazioni. Quando la persona che dà indicazioni fa una cosa e ne dice un'altra, sta sostanzialmente mandando due messaggi contemporaneamente. La difficoltà in questo caso sta nel capire quale sia il messaggio corretto da elaborare, non nell'elaborare il messaggio. In questo caso non si dovrebbe parlare di analfabetismo funzionale, ma di incoerenza del messaggio. :)
Stellalpina Sì, la mia tesi (?) è che la comunicazione incoerente può causare questo fenomeno🤔 Se un bimbo cresce con questa confusione in testa e non la risolve, da adulto qualcosa rimane, penso ^^'
+mmmikkko non sono d'accordo, perché il problema si verifica nel caso in cui la comunicazione è incoerente. Mi spiego: se un bambino è abituato ad interagire con genitori che mandano due messaggi contrastanti e questo lo confonde, nel momento in cui riceve un solo messaggio (ovvero due messaggi coerenti) non ha molto senso che sia più confuso, indipendentemente da quello a cui è abituato. :)
Stellalpina Mmm, prima di scriverti avevo la quasi certezza in merito, ricordo anche delle ricerche fatte.. ora ho il dubbio! Riguardo alla comunicazione incoerente mi rifaccio alle intuizioni di Bateson in ecologia della mente, se non ricordo male. Mi farebbe piacere sapere quali sono le tue fonti 🕵🏻 Danke 🥂
+mmmikkko attenzione che è un contesto diverso. Bateson parla di sviluppo problematico della personalità, qui si tratta invece di problemi nella comprensione sintattica. Il mio era buonsenso, ma se vuoi approfondire ti suggerirei di cercare qualcosa di specifico sulla formazione del linguaggio. :)
Ciao Alessia,E' vero, le notizie pubblicate (47% di analfabeti funzionali in Italia), sono spesso allarmistiche...allarmistica è, soprattutto, la scarsa capacità critica media: forse non c'è il 47% di analfabeti funzionali (credo che la statistica si possa scremare almeno di un 20%...ci sono molti anziani in Italia, che non sono in grado - o non sono PIU' in grado - di interpretare correttamente le notizie utili per la loro "sopravvivenza", quali: contratti di utenze, esami medici e quant'altro).Detto questo, c'è comunque una grossa fetta di popolazione che non è in grado di interpretare le notizie in maniera critica, usando l'informazione solo come spunto ed andando poi a documentarsi in maniera apporfondita.Anche nel mio lavoro, ci sono molti esempi di questo tipo. Un esempio per tutti? Ci sono ancora persone che credono che per dimagrire ci siano tisane e diete "miracolose", persone che pensano ancora che gli struzzi mettano davvero la testa sotto la sabbia o che le scie chimiche siano una cospirazione dei "grandi poteri", per creare problemi alla gente comune...Di fatto, non è importante la fonte della notizia, ma la capacità critica di chi la legge, prima di riportarlaDetto ciò...so che non c'entra nulla, ma trovo che tu sia davvero molto bella...dovevo dirtelo, scusami! :-)
+Rustin Cohle le cospirazioni no! XP Tra politici, case farmaceutiche e alieni a volte mi chiedo se certa gente viene dalla Luna o è un mio problema... ti ringrazio per le considerazioni, che tra l'altro condivido, e i complimenti. :)
+Stellalpina ciao, vero: spesso anch'io penso se sia io l'alieno o se lo siano le persone con scarse capacità critiche (visto che vivono meglio, forse, ponendosi meno domande)...poi penso a Galileo: non ci fosse stato lui (e non solo lui!), probabilmente guarderemmo il mondo in maniera molto più ingenua. Con questo non intendo paragonarmi a Galileo, ovviamente, ma solo dire che preferisco (o preferiamo?), essere critico, analizzare le situazioni, magari sbagliare, ma non certo ridurmi a un contenitore di contenuti che mi si riversano addosso. Le informazioni spesso sono trattate come "ricevute" e forse l'errore è proprio questo...così è più facile. Ma ricercarle, ci consente di andare sempre più a fondo del tema, qualunque esso sia. Quindi no, non è un "tuo" problema. Continua così...;-)
purtroppo ultimamente ho notato anche io questa cosa. E' come nella fattoria degli animali. Dove tutti gli animali sono uguali...ma qualcuno è più uguale degli altri. In base a che parametri si stabilisce chi sia analfabeta funzionale....??
Salve. Complimenti per il tono divertente e garbato dei video di questo canale. Penso che la valutazione della incidenza statistica delle varie forme di analfabetismo sia strettamente correlata con il livello di competenze linguistiche e logiche richieste per classificare una persona come alfabeta. Se ad una persona viene richiesto di distinguere un mitragliatore da un cannone anticarro in un ambiente militare, dopo un addestramento intensivo e focalizzato al conseguimento di specifici risultati operativi, l'analfabetismo che si misurerà sarà sicuramente basso. Se invece si richiederà di leggere un articolo di fondo di un giornale e di riassumerne i concetti, concordo con l'opinione del prof. De Mauro che l'analfabetismo funzionale riguardi l'80% della popolazione italiana. Riguarda anche persone che nella vita hanno conseguito diplomi e lauree, ma poi hanno lasciato atrofizzare le loro competenze logiche e linguistiche. Le statistiche misurano poi il tasso di abbandono scolastico prima del conseguimento di un diploma di scuola secondaria, ma non ci forniscono la percentuale di evasione scolastica o la percentuale di abbandono scolastico durante il ciclo di scuola primaria o secondaria inferiore. In questo caso sarebbe più corretto parlare di analfabetismo primario, visto che stiamo parlando di persone nate a inizio millennio e non nel primo dopoguerra. Sarebbe poi interessante fare un censimento del lavoro nero infantile e minorile nei cantieri edili , si troverebbero risultati sorprendenti, ma la cosa è irrealizzabile, visto l'elevatissimo livello di omertà che regna in quell'ambiente di lavoro. L'aspetto sorprendente e paradossale è dato dal fatto che i genitori mandano i figli (maschi) a lavorare in cantiere a otto nove anni non tanto per uno stringente bisogno economico, ma per la convinzione che solo in quel modo svilupperanno la robustezza muscolare e la struttura scheletrica adatta ad una soddisfacente vita lavorativa. Naturalmente questa convinzione è fondata dal punto di vista della fisiologia umana, infatti è alla base del precoce avviamento dei bambini a diversi sport agonistici ( atletica, nuoto, sci, calcio) con allenamenti intensivi mirati alla costruzione vera e propria di un campione. In altri termini i genitori sono convinti di fare il bene dei loro figli, non di sfruttarli.
Salve. Grazie per i complimenti. Io credo che la chiave del discorso sia nel "Penso che la valutazione della incidenza statistica delle varie forme di analfabetismo sia strettamente correlata con il livello di competenze linguistiche e logiche richieste per classificare una persona come alfabeta." perché rende il tutto arbitrario: sì, possiamo definire l'80% della popolazione analfabeta, ma personalmente ho qualche dubbio sui criteri scelti. Non credo, poi, che l'abbandono scolastico sia così strettamente correlato con l'analfabetismo di ritorno e attribuirei piuttosto la colpa ai tempi operativi richiesti nelle società moderne.
Il discorso è sicuramente complesso e forse dovuto ad un autorazzismo che ci piace tanto esternare, consideriamo l'estero come il paradiso, sopratutto i paesi del nord Europa, e perciò dobbiamo sottolineare ogni nostro minimo difetto ingigantendolo. Diciamo che nelle regioni del nord comunque l'istruzione su tutti i livelli è più alta.
Più che autorazzismo direi al massimo sfiducia indotta, nel senso che dai media ai salotti passando per le strade quasi tutti si lamentano di quanto gli italiani manchino di questo e quello. A forza di venir bombardati da queste informazioni perfino il più irriducibile finisce per ascoltarle e credere ci sia un fondo di verità. Se poi manca un confrondo diretto con altre culture e altre difficoltà, la reazione è matematica...
Se vuoi un esempio: quanti
Tedeschi usano propriamente il congiuntivo, che peraltro ha una estensione molto ridotta in quella lingua?
Ascolta qualsiasi intervista
della TV tedesca...
Mi ricordo che quando ho fatto il militare, una parte considerevole dei commilitoni provenienti dalla zona vesuviana non era in grado di compilare la domanda per ottenere l'agognata licenza di fine settimana, tant'è che dovevo supplire in quanto responsabile dell'ufficio in cui lavoravo. Poi la cosa strana è che gli stessi che a mala pena sapevano leggere allo stesso tempo erano abilissimi nell'usare il telefonino!.
Sicuro non fosse questione di interesse? Quando c'è la possibilità di scansare un po' di lavoro molti diventano incapaci di svolgerlo... ;P
Ti hanno preso in giro.
help me!!! per favore qualcuno mi può spiegare perché nel corso di tedesco duolingo non mi si apre l audio degli esercizi???? grazie!!!!
Grazie ancora una volta per la citazione.
Il discorso sull'analfabetismo funzionale è in effetti un attimo più sfumato rispetto a quello sull'analfabetismo "semplice". Se infatti è oggettivo determinare la capacità, o meno, di scrittura e lettura, è assai più complicato mettere in piedi un criterio per vagliare tutte quelle skills legate al funzionale... (quando feci il concorso per l'accademia militare furono necessari 2 giorni di prove e test per valutare gli aspetti psico - attitudinali, improponibile per ampli campioni da sondare)
Infatti quest'ultimo potrebbe essere meglio compreso se definito a livelli. Rispetto ad un Nicolò Machiavelli siamo TUTTI analfabeti funzionali.... ma certo poi per arrivare agli ottusi completi ci sono infiniti Step (concetto matematico di limite).
Mi accontenterei di un campione umano che possa almeno mettere in relazione semplici nessi azione-reazione in una società tecnologica e connessa come l'attuale.
Purtroppo (e lo dico con amarezza) non sono d'accordo che tale argomento sia da rotocalco (i titoli allarmistici che citi sono, a mio umile avviso, altri segnali per cogliere il grado di giudizio dell'individuo). Non posso ahimè addurre casi specifici, ma facendo il mio lavoro ho trovato veramente situazioni bizzare anche in figure che ricoprono cariche di relativo "potere"...
Per quanto riguarda la condizione di analfabetismo totale, si parla in Italia di meno del 2%. Tuttavia è ovvio che tale statistica non tenga conto della popolazione anziana. Essa si formava prevalentemente sulla popolazione 18enne chiamata alla leva finchè essa era in vigore.
Scusa il pistolotto, ma concludo dicendo che fino a 2 anni fa non conoscevo il concetto di "analfabetismo funzionale". Ora che ne sono edotto diventa difficile ignorarlo nel rapportarmi con il prossimo.
Con una speranza: la lettura salva da tutti gli analfabetismi.
Alla prossima!
ciao Simone, grazie a te per gli spunti di riflessione. Forse sono stata più fortunata, forse (in realtà mi aspettavo che qualcuno lo scrivesse nei commenti, vista l'eleganza del popolo della rete) non noto la differenza perché faccio parte di quel 47%, ma a me sembra davvero una percentuale enorme. Se rapportata ai tuoi amici, davvero definiresti uno su due un analfabeta? Io non ci riesco. Magari qualcuno non è il massimo esperto in un campo, ma è abilissimo in un altro settore e in grado di comprendere, con le dovute spiegazioni, qualunque cosa.
Secondo me statistiche come queste servono solo a fare scena e ad aumentare la sfiducia nei nostri connazionali, a creare un'élite di edotti a fronte della massa ignorante contro cui sputare veleno. Secondo me anche la persona più intelligente e acculturata, se non è in grado di mostrare la sua cultura con grazia, è un totale analfabeta in ambito sociale. Il che per estensione lo rende né più né meno analfabeta della gente di cui si lamenta. :P
Stellalpina "Con la calma e la pazienza si carica un camion di sabbia con la trienza (forcone ndr)". Quindi sì, applicandosi costantemente nel tenere alto il senso di giudizio, TUTTI possiamo colmare le nostre lacune. Così come, ripeto, siamo TUTTI analfabeti funzionali ciascuno al suo "livello".
Verissimo inoltre che ognuno è edotto nel proprio campo, ma se questo cambiasse in quanto e come l'individuo saprebbe padroneggiare il nuovo assetto? (è un possibile test).
Dunque, se parliamo di amici che frequento spesso di persona, confermo la tua versione. Non trovo tutto questo analfabetismo funzionale. Ma c'è anche una spiegazione: chi si somiglia, si piglia. Alla terza volta che mi citi "Uomini e donne" già non ci sarà una quarta volta... ma senza astio.
Se invece mi parli degli "amici" di FB... beh... diciamo che basta mettere un "non seguire più" pur mantenendo il contatto per evitare da avere la bacheca impestata di glitter, kaffffèeee, buongiornissimi, un like un amen per guarire il cancro ...etc etc... :-)
Bello questo detto, non lo conoscevo. xD
Non sono sicura, invece, di capire osa intendi per "cambiare assetto". Trovarsi in un campo in cui l'indviduo è totalmente ignorante?
Anche qui, non è che il nostro giudizio dipende dal fatto che ognuno di noi ha un'idea di quello che è il significato di cultura e intelligenza e tende a tenere i contatti con quelle che sono più simili, non necessariamente con capacità superiori ala media? Io per prima sono stata definita stupida e ignorante da persone che hanno dimostrato, con il contenuto delle loro affermazioni, di aver capito la metà di quello che ho detto e aver personalmente interpretato tutto il resto. Per forza di cose non posso aver grande stima di queste persone, ma magari oggi non capiscono me, domani riescono a leggere senza problemi un saggio di biochimica clinica. Io sono tra i primi che riempiono la bacheca di FB di frasi da Baci Perugina e uso YT per discussioni più serie. Per me ogni cosa ha il suo luogo e il suo momento e non si può giudicare una persona in base a una parte di quello che presenta. E sottolineo: "che presenta". :P
Stellalpina È un detto valtellinese. Per cambiare assetto intendevo esattamente quello che hai capito. :-)
Lungi da me il giudicare SEMPRE il prossimo. Banalmente perchè poi non è che ne abbia guadagnato qualcosa; anzi rischi appunto di averlo ormai "incasellato" sulla base di informazioni parziali.
Forse questa deformazione mi deriva dal lavoro. Avendo a che fare con l'elettricità la frase "Chi tocca i fili muore" ha assunto per me varie sfumature...
Fra le altre è bene che tu sia molto molto presente a te stesso quando operi. Ma non basta. Anche per chi è con te ti devi accertare che abbia una buona dose di concentrazione e prima ancora che "sia in grado".
Per cui questa "fissa" dell'analfabetismo funzionale è forse più una deformazione professionale che si innesta su discorsi psicologici e antropologici che conunque mi interessano.
Rileggendo il tuo precedente commento ho pensato a Bilbo Baggins: "Conosco la metà di voi soltanto a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell'affetto che meritate" e gli hobbit... muti!
È più o meno la cosa capitata a te? :-)
non c'entra molto con il video ma te lo devo dire : ti amo profondamente!
Ciao, qui ci sono alcuni dati (2001)
www.edscuola.it/archivio/statistiche/analfabetismo_01.pdf
www.istat.it/it/files/2011/05/01_analfabetismo.swf (video)
Non è il mio campo, tuttavia c'è da prendere in considerazione anche il cambiamento comportamentale legato al modalità d'accesso alle informazioni.
Per quanto riguarda i giovani (14-30) vista la mole di informazioni gli utenti sempre più cercano di desumere/interpretare dal titolo,foto,etc, il contenuto (senza poi veramente guardarlo o ascoltarlo) e questo porta a una superficialità disarmante sia nella fruizione che nell'elaborazione dei contenuti (si può vedere ovunque sul web). Il vero problema è che non si estende solo al web questa "abitudine".
Per quanto riguarda i vecchi, può esser dovuto anche all'ambito culturale in cui essi hanno vissuto, magari 60 anni fa vicino alla clinica dove hai lavorato c'era il nulla e quindi non hanno potuto avere accesso all'educazione o alla possibilità di formarsi.
Condivido in pieno. Grandissima!
ti ringrazio! A volte ho la sensazione che ci si arrocchi dietro a definizioni arbitrarie di cultura, dimenticando il valore del confronto.
BUongiorno, è da tempo che non vedo un tuo video, perché il poco tempo mi costringe a caricare velocemente i video.
Riguardo il personaggio di cui avevi parlato.
Quel personaggio ha una "fanbase" molto ampia, e purtroppo su RUclips si è confusa la critica con l'invidia, vedi gli insulti che si beccano coloro che fanno critiche a certi personaggi di RUclips (sopratutto i big), se osano a criticarli la risposta (a mio parere infantile) è sempre "sei invidioso".
+Arte del Prosdo secondo me confondere critica e invidia a volte è vergognoso, altre la linea di separazione è talmente sottile che il dubbio è quantomeno legittimo. Ma dare per scontato che una persona critichi senza ascoltarla e insultarla per questo, per me non ha giustificazioni. U_u
In effetti quello di confondere critica con insulto è un altro problema della società attuale.
Ciao stella alpina (Alessia ti chiami, credo, però non sono sicura perché non mi fido ciecamente della mia memoria) ti seguo da poco e devo attestarti la mia stima, ti trovo una ragazza spigliata, simpatica ed intelligente. Concordo con te che oggi il vero analfabetismo è portato dalla pigrizia nell'applicarsi, stimolando le proprie capacità intellettive (studiare e documentarsi, ragionarci sopra, non dare per scontato nulla, anche perché il livello di cultura a cui si può accedere oggi, con un po' di buona volontà, i nostri avi se lo potevano letteralmente sognare). Ecco perché tantissimi utenti sui social network (da Facebook si nota tantissimo ad esempio) si fermano al titolo senza prendersi la briga di approfondire. Ciao cara, continua così! :-)
Ciao Mary, sì, Lessie sta per Alessia. :P Grazie per i complimenti e confermo l'opinione su FB, è una cosa che ho notato anch'io. Quello che non capisco è perché la gente pretenda comunque di sapere quello che tu pensi: già è difficile farlo avendo seguito l'intero discorso, perché io per prima non sempre mi esprimo in modo corretto e chi ascolta a sua volta non sempre coglie quello che è stato detto nemmeno se l'espressione è perfetta. Errore più errore se non c'è un po' di tolleranza reciproca si finisce per dichiararsi guerra pur avendo la stessa opinione! Frustrante, a volte è davvero frustrante...
Io ho fatto un video in cui difendo un ragazzo (Cranio Randagio Rapper)che è morto per overdose di Eroina, scrivendo la falsità su Cranio Randagio.
Perché parlavo del fatto che prima del suicidio nessun amico e parente era vicino a lui, ma si sono ricordati di lui dopo la morte.
Ho subito commenti come se avessi detto che il ragazzo morto era stronzo :(
+G. Andras hai tutto il mio supporto morale. La cosa peggiore è quando la gente ti mette in bocca cose che non pensi. A me sono arrivati a dire che si vede che non penso quello che dico perché mentre parlo sorrido... O.= non so se consola...
Facendo un paio di controlli veloci, per quanto riguarda la Germania, né sul sito dell'unesco né sul sito della banca mondiale si trovano le statistiche per quello che in inglese viene definito "Adult literacy rate". Gli stessi siti danno l'Italia ad un 99+% di alfabetizzazione oltre i 15 ani di età.
Su google ho trovato alcuni siti che, in riferimento alla Germania, indicano al 99% il grado di alfabetizzazione e riportavano come fonte il CIA factbook (e con CIA si intende proprio l'organizzazione americana di spionaggio), ma sul sito della CIA non si trova nulla di tutto ciò, fonte: www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2103.html
Infine, guardando la cartina della banca mondiale data.worldbank.org/indicator/SE.ADT.LITR.ZS?end=2015&start=1985&view=map&year=2015&year_high_desc=true , si nota subito come (praticamente) tutti i Paesi Europei abbiano un tasso di alfabetizzazione del 99% (il più basso è il Portogallo con il 95%), dunque mi verrebbe da pensare che anche la Germania abbia un tasso simile.
+Luca Demaria grazie per la ricerca. Come scrivevo altrove è interessante notare come i dati cambino da sito a sito... :)
So che l'analfabetismo reale in Italia è bassissimo, credo meno dell'1%. Un grande contributo lo diede la rai e il maestro Manzi... Forse in Germania non hanno avuto una tv così! Per quanto riguarda quello funzionale o di ritorno quello che so è che effettivamente vedo tanta ignoranza e scarsa abitudine al ragionamento: i tagli a scuola, università e ricerca si sentono però credo che sia molto colpa di 20 anni di tv commerciale della peggior specie, vera e propria diseducazione di massa al pensiero critico. Siamo troppo abituati a spegnere il cervello di fronte alla tv insomma. Pasolini diceva: "odio la tv perché crea un rapporto di sudditanza col telespettatore". Se poi trasmetti pure la spazzatura, addio!
Secondo me la TV da sola può fare poco. Se ci fosse una base cosciente e la TV trasmettesse solo spazzatura, nessuno guarderebbe una TV che sente incapace di esprimere il proprio pensiero. È il discorso che facevo quando parlavo di "Ciao Darwin", alla fine è un gioco senza altre pretese. Pochi riscirebbero a seguire solo programmi culturali 24 ore al giorno. A volte è bello godersi qualche idiozia e non ci dovrebbe essere niente di male nel farlo. Secondo me è molto più preoccupante la legge del più forte che domina nella società, in cui finisce per diventare più valida l'opinione che viene gridata con più forza e che ottiene più "like". :/
Per la lettura no, invece il dramma è per le cognizioni minime di matematica, fisica, e per i nuovi assetti tecnologici, anche negli usi complessi dei mondi intermediali.
c'è chi ritiene gli italiani incapaci di leggere e comprendere un testo, chi nella matematica. Personalmente mi sembrano in gran parte allarmismi eccessivi. In Germania ho trovato persone che si facevano i conti a mano e poi scrivevano il risltato in Excel, ho scritto loro le formule per far fare il calcolo al programma e si sono controllati i risultati con la calcolatrice... persone non particolarmente brillanti in qualche ambito se ne trovano ovunque e magari quella stessa persona è ben al di sopra della media in un altro ambito. Per me la teoria dell'analfabetismo funzionale serve principalmente come autogratificazione per pseudo-intellettuali o per far notizia sui rotocalchi estivi. Non sto dicendo che siamo una nazione di geni onniscienti, ma che i valori scelti per definire chi è "analfabeta funzionale" sono arbitrari e poco significativi.
Sul termine siamo in accordo. INfatti analfabeta funzionale è una contrazione di due termini impropri. Per esempio se dico funzionale, la domanda seguente si rivolge a chi? A che cosa sarebbe funzionale. Esempio: mettiamo io sia un ingegnere meccanico, eppure per mancanza di esperienza sarei completamente inabile a lavorare con una fotocopiatrice complessa. Analfabeta. E non è una colpa, quanto un livello del sapere, dell'abilità che non è adeguata alla competenza richiesta. IN ogni caso, allora, tutti siamo analfabeti funzionali. Infatti Stella lei stessa nei suoi corsi di tedesco dice e dice più volte: "vi dovete gettare, immergervi". Potete usare tutte le grammatiche che volete e va benissimo e ci dovrete ritornare, ma nella funzione del dialogo sarete sempre in una sorta di inadeguatezza. Cioè non si sviluppa quella competenza. Sicuramente sì analfabeta funzionale è usato molte volte secondo l'arcaica visione Gentiliana, che non era del ministro Gentile sia chiaro, della separazione elitaria dei saperi in un censo preacquisito.
Tutti o nessuno, personalmente preferisco l'immagine più positiva. Io sono dell'idea che quasi tutti sviluppiamo le competenze necessarie in merito ai settori del nostro vivere quotidiano, quindi volendo approcciare la questione dal punto di vista etimologico gli analfabeti funzionali come definiti (cioè coloro che non raggiungono le competenze minime per funzionare nella società), non raggiungono sicuramente il 70/80%. Ci piace però credere che, siccome abbiamo letto la Divina Commedia e sappiamo la data della scoperta dell'America senza controllare su Google, siamo in un elitario 20%, circondati dalla plebaglia incolta che vota i politici che rovinano l'Italia. :P
Certo. Chiarisco comunque che nei miei commenti non vi è un giudizio sulla persona, o su una qualifica che etichetti strati della popolazione. Ho scritto appunto che tali due termini sono contraddittori. E Ripeto non è solo a livello scolastico di Dante, o di qualche elemento di erudizione, no. E' usato anche come strumento di conflitto e di stratificazione sociale imposta.
Concordo. Per questo credo sia importante non lasciare spazio a chi utilizza in tal senso l'espressione.
Una curiosità sull'analfabetismo funzionale che ho notato solo di recente è che se l'autorità (genitore/insegnante/capoUfficio)fa una cosa ma ti dice un'altra allora vai in confusione così devi interpretare il messaggio.. mentre se l'autorità è coerente non si hanno questi curiosi fenomeni che ti portano ad avere incertezze per delle banalità.
Qui andrebbe fatta una distinzione. Per "analfabetismo funzionale" si intende che, pur avendo le competenze linguistiche necessarie a leggere e scrivere, una persona non è in grado di comprendere un testo o semplici indicazioni.
Quando la persona che dà indicazioni fa una cosa e ne dice un'altra, sta sostanzialmente mandando due messaggi contemporaneamente. La difficoltà in questo caso sta nel capire quale sia il messaggio corretto da elaborare, non nell'elaborare il messaggio. In questo caso non si dovrebbe parlare di analfabetismo funzionale, ma di incoerenza del messaggio. :)
Stellalpina Sì, la mia tesi (?) è che la comunicazione incoerente può causare questo fenomeno🤔
Se un bimbo cresce con questa confusione in testa e non la risolve, da adulto qualcosa rimane, penso ^^'
+mmmikkko non sono d'accordo, perché il problema si verifica nel caso in cui la comunicazione è incoerente. Mi spiego: se un bambino è abituato ad interagire con genitori che mandano due messaggi contrastanti e questo lo confonde, nel momento in cui riceve un solo messaggio (ovvero due messaggi coerenti) non ha molto senso che sia più confuso, indipendentemente da quello a cui è abituato. :)
Stellalpina Mmm, prima di scriverti avevo la quasi certezza in merito, ricordo anche delle ricerche fatte.. ora ho il dubbio!
Riguardo alla comunicazione incoerente mi rifaccio alle intuizioni di Bateson in ecologia della mente, se non ricordo male.
Mi farebbe piacere sapere quali sono le tue fonti 🕵🏻
Danke 🥂
+mmmikkko attenzione che è un contesto diverso. Bateson parla di sviluppo problematico della personalità, qui si tratta invece di problemi nella comprensione sintattica. Il mio era buonsenso, ma se vuoi approfondire ti suggerirei di cercare qualcosa di specifico sulla formazione del linguaggio. :)
Ciao Alessia,E' vero, le notizie pubblicate (47% di analfabeti funzionali in Italia), sono spesso allarmistiche...allarmistica è, soprattutto, la scarsa capacità critica media: forse non c'è il 47% di analfabeti funzionali (credo che la statistica si possa scremare almeno di un 20%...ci sono molti anziani in Italia, che non sono in grado - o non sono PIU' in grado - di interpretare correttamente le notizie utili per la loro "sopravvivenza", quali: contratti di utenze, esami medici e quant'altro).Detto questo, c'è comunque una grossa fetta di popolazione che non è in grado di interpretare le notizie in maniera critica, usando l'informazione solo come spunto ed andando poi a documentarsi in maniera apporfondita.Anche nel mio lavoro, ci sono molti esempi di questo tipo. Un esempio per tutti? Ci sono ancora persone che credono che per dimagrire ci siano tisane e diete "miracolose", persone che pensano ancora che gli struzzi mettano davvero la testa sotto la sabbia o che le scie chimiche siano una cospirazione dei "grandi poteri", per creare problemi alla gente comune...Di fatto, non è importante la fonte della notizia, ma la capacità critica di chi la legge, prima di riportarlaDetto ciò...so che non c'entra nulla, ma trovo che tu sia davvero molto bella...dovevo dirtelo, scusami! :-)
+Rustin Cohle le cospirazioni no! XP Tra politici, case farmaceutiche e alieni a volte mi chiedo se certa gente viene dalla Luna o è un mio problema... ti ringrazio per le considerazioni, che tra l'altro condivido, e i complimenti. :)
+Stellalpina ciao, vero: spesso anch'io penso se sia io l'alieno o se lo siano le persone con scarse capacità critiche (visto che vivono meglio, forse, ponendosi meno domande)...poi penso a Galileo: non ci fosse stato lui (e non solo lui!), probabilmente guarderemmo il mondo in maniera molto più ingenua. Con questo non intendo paragonarmi a Galileo, ovviamente, ma solo dire che preferisco (o preferiamo?), essere critico, analizzare le situazioni, magari sbagliare, ma non certo ridurmi a un contenitore di contenuti che mi si riversano addosso. Le informazioni spesso sono trattate come "ricevute" e forse l'errore è proprio questo...così è più facile. Ma ricercarle, ci consente di andare sempre più a fondo del tema, qualunque esso sia. Quindi no, non è un "tuo" problema. Continua così...;-)
Ciao, penso che i tuoi video siano molto interessanti. Mi sono iscritto al tuo canale e penso sarà un piacere seguirti.
Grazie. A presto, allora! :)
Penso che sia un appellativo usato più che impropriamente, di solito sulle bocche dei sedicenti di sinistra.
purtroppo ultimamente ho notato anche io questa cosa. E' come nella fattoria degli animali. Dove tutti gli animali sono uguali...ma qualcuno è più uguale degli altri.
In base a che parametri si stabilisce chi sia analfabeta funzionale....??
E poi arrivano i leghisti/pentastellati come voi che hanno capito tutto e si sono laureati all' università della vita
Salve. Complimenti per il tono divertente e garbato dei video di questo canale. Penso che la valutazione della incidenza statistica delle varie forme di analfabetismo sia strettamente correlata con il livello di competenze linguistiche e logiche richieste per classificare una persona come alfabeta. Se ad una persona viene richiesto di distinguere un mitragliatore da un cannone anticarro in un ambiente militare, dopo un addestramento intensivo e focalizzato al conseguimento di specifici risultati operativi, l'analfabetismo che si misurerà sarà sicuramente basso. Se invece si richiederà di leggere un articolo di fondo di un giornale e di riassumerne i concetti, concordo con l'opinione del prof. De Mauro che l'analfabetismo funzionale riguardi l'80% della popolazione italiana. Riguarda anche persone che nella vita hanno conseguito diplomi e lauree, ma poi hanno lasciato atrofizzare le loro competenze logiche e linguistiche. Le statistiche misurano poi il tasso di abbandono scolastico prima del conseguimento di un diploma di scuola secondaria, ma non ci forniscono la percentuale di evasione scolastica o la percentuale di abbandono scolastico durante il ciclo di scuola primaria o secondaria inferiore. In questo caso sarebbe più corretto parlare di analfabetismo primario, visto che stiamo parlando di persone nate a inizio millennio e non nel primo dopoguerra. Sarebbe poi interessante fare un censimento del lavoro nero infantile e minorile nei cantieri edili , si troverebbero risultati sorprendenti, ma la cosa è irrealizzabile, visto l'elevatissimo livello di omertà che regna in quell'ambiente di lavoro. L'aspetto sorprendente e paradossale è dato dal fatto che i genitori mandano i figli (maschi) a lavorare in cantiere a otto nove anni non tanto per uno stringente bisogno economico, ma per la convinzione che solo in quel modo svilupperanno la robustezza muscolare e la struttura scheletrica adatta ad una soddisfacente vita lavorativa. Naturalmente questa convinzione è fondata dal punto di vista della fisiologia umana, infatti è alla base del precoce avviamento dei bambini a diversi sport agonistici ( atletica, nuoto, sci, calcio) con allenamenti intensivi mirati alla costruzione vera e propria di un campione. In altri termini i genitori sono convinti di fare il bene dei loro figli, non di sfruttarli.
Salve. Grazie per i complimenti. Io credo che la chiave del discorso sia nel "Penso che la valutazione della incidenza statistica delle varie forme di analfabetismo sia strettamente correlata con il livello di competenze linguistiche e logiche richieste per classificare una persona come alfabeta." perché rende il tutto arbitrario: sì, possiamo definire l'80% della popolazione analfabeta, ma personalmente ho qualche dubbio sui criteri scelti. Non credo, poi, che l'abbandono scolastico sia così strettamente correlato con l'analfabetismo di ritorno e attribuirei piuttosto la colpa ai tempi operativi richiesti nelle società moderne.