Apolidi della Verità - Weltanschauung Italia // Il Faro - interviste fuori dall'ombra
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- Опубликовано: 3 июл 2024
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In esclusiva su "Il Faro - interviste fuori dall'ombra" abbiamo parlato con un componente di Weltanschauung Italia di "Apolidi della Verità": un libro per chi non vuole adagarsi su "schemi di pensiero prestabiliti e consolidati", ma osa "pensare l'impensabile". Развлечения
Sono lieta che una persona stimabile come per me è Francesco, abbia invitato W I : consiglio vivamente l'ultimo libro e complimenti per l'eccellente dialogo.
Io seguo da anni WI su Telegram . Conosco il loro modo di pensare , ho letto i loro libri , che sono sempre una apertura verso la ricerca della conoscenza .
Questa intervista è stata molto interessante per chi vuole tornare a pensare da umano e non da postumano . Per chi vuole scegliere la prospettiva da seguire per cercare la verità , al di fuori della prospettiva esistente dove siamo tutti incanalati .
Concludo con un pensiero di Evola che spiega il significato del titolo del libro "' Apolidi della verità"':
"'" Nell' idea va riconosciuta la nostra vera patria '""💫
Francesco , come sempre i tuoi servizi e i tuoi ospiti sono eccezionali . 👍👍👍. Questa sera hai acceso davvero un faro che ci illumina la mente e ci da il coraggio di pensare oltre 🤗❤️🥰✨
Molto interessante
Grazie!
molto interessante, ovremmo riflettere su come questo sistema occidentale ci ha allontanati :"dall'essere umano" che ewravamo.
Sono assolutamente d'accordo con l'idea che non siamo noi a "scegliere" la "nostra" visione del mondo, ma è la situazione contingente del mondo a "suscitare" una determinata nostra visione del mondo stesso. È vero che è la rivoluzione dello spirito che sposterà il pendolo verso il polo opposto e provocherà un cambiamento radicale, a livello politico e della società.
Solo grazie
Molto interessante, uno sguardo sull'attuale condizione umana, o presunta tale, che evidenzia quel che è l'individuo oggi.
Chi ragiona percepisce che si vorrebbe cambiare, ma come? visto che il sistema prevede anche questa prospettiva.
Eccezione!!
La prima battaglia è culturale, e ancora prima individuale, nel senso che deve scattare qualcosa dentro di noi per poi aggregarsi. Oggi non si riesce neanche a pensare una società differente, il nichilismo ha pervaso la società in ogni ambito.
Popper non Russell @ 19:30
chissà com'è che mi trovo a pensare all'anarchia
Vi rendete conto che se non vi identificate chiunque può prendere i vostri contenuti e farseli suoi, neanche violando i diritti d'autore. Scrivo poesie e già scrivendo il nome in fondo al testo, ho avuto prova di diritti d'autore violati, figuriamoci se non ci scrivete il nome. Trovo assurda questa modalità.
Non ci ho capito niente
La Repubblica dellle chiacchiere
Una giostra di analisi fine a se stessa,
una rete di analisti alla ricerca della vera verità
senza però arrivare a soluzioni concrete
Proprio non c'è la facciamo a vivere il presente
Rimandiamo le decisioni nel buio futuro
e ci gongoliamo in astratte spiegazioni
cerco di legare ciò che sento in questa intervista alle leggi della coscienza e della fisica quantistica.. e non ci riesco ahimè... ma sarà un vizio di forma mio.. ormai vedo la ricerca e la creazione di "gruppi" , Branchi, ideologici ovunque.. e vedo ovunque il bisogno di appartenere a un movimento.. mea culpa, scusatemi
Non c’è un volto, chissà perché
La risposta è proprio alla prima domanda.
@@WeltanschauungItalia sì sto ascoltando Grazie
@@WeltanschauungItaliaper me “metterci la faccia” è importante. Il senso del singolo ha molto significato soprattutto ora con ChatGPT e AI.
Vi leggo ugualmente.
Scusate ma non riesco a guardare un'intervista a chi non si fa vedere in faccia, non per una questione di personalismi ma per una questione di identità. Basti pensare che per legge è vietato circolare anche col volto parzialmente protetto. Già con le mascherine hanno fatto un disastro, qui mi sembra addirittura peggio, non farsi proprio vedere, che in realtà è la stessa tecnica che usano i Vivi, che fanno parte del sistema. Parlate di personalismi. Quindi secondo voi Agamben, il grande Agamben, Marco Guzzi, Pasolini, Pirandello, tanto per citarne alcuni erano malati di protagonismo? O come dite voi di personalismo? Non ha senso. Ho guardato sette minuti, mi viene spontaneo non continuare. Capisco la buona fede di Francesco.
ciao fra...la rivoluzione in Italia l'hanno portati i massoni e c'è dal 1800...curioso che non ve ne siate accorti.