Salve Chiara, le volevo chiedere se poteva fare un video sulla pubblicazione di manuali tecnici, per intenderci quelli editi da Hoepli, McGraw Hill, e Pearson .
Buonasera (o buongiorno a seconda dell'orario) Non mi è ben chiaro il consiglio 9. O meglio, non mi è chiara la parte su wattpad. Ho sempre pensato che wattpad (e altri siti simili dove si infilano fanfiction et simili) non fossero una buona idea per aspiranti scrittori....seri almeno. Aspiro a pubblicare un libro ma ancora non ho molta esperienza, non conosco molti scrittori di wattpad e gli unici che sono divenuti scrittori anche sulla carta da tale sito..beh, hanno sfornato perle trash (After di Anna Todd per fare un esempio) Inoltre, non è pericoloso? Pubblicare su un sito pubblico qualcosa che si vorrebbe diventasse scritto, non può portare al "furto" di idea da parte di qualche lettore/scrittore?
Il miglior modo per proteggere il tuo testo è renderlo pubblico e dire che è tuo ;-) È pericolossissimo anche pubblicare con gli editori, allora, perché tutti possono leggerti e copiarti. Wattpad è un posto utile per imparare a scrivere e riscrivere, ed è particolarmente adatto per alcuni generi (romance, fantasy, thriller...) perché i lettori lo bazzicano. Costruirsi una community di lettori non è un dettaglio. Su Wattpad trovi pessime cose e cose interessanti. Il pregio è l'esperienza di scrittura condivisa a mio avviso. Ma si può anche fare un gruppo di lettori/autori e girarsi le proprie cose con risultati altrettanto interessanti. ;-)
Poi cercare di pubblicarlo senza wattpad... Pk significherebbe farlo leggere gratuitamente a tutti e significherebbe meno vendite cartacee o ebook pk appunto esisterebbe una versione gratis
Se guardi i due video dedicati al self ne parlo. Di norma sì, anzi, spesso gli editori fanno scouting anche nelle piattaforme a caccia di titoli (questo vale soprattutto per alcuni generi, tipo il romance). Ha senso soprattutto per gli editori strutturati (per i quali le vendite avvenute sulla piattaforma non sono un problema, dato che il loro obiettivo è vendere un libro che pare funzionare al proprio pubblico che è vasto). Per gli editori più piccoli è una questione più delicata. E dipende dai generi, come detto. Nel senso che per la narrativa mainstream, diciamo ciò che è letterario, il self può essere un limite (c'è pure un ben pregiudizio) e ci sono limiti anche per la partecipazione ad alcuni premi.
Ciao Chiara, voglio sapere se uno scrittore emergente che parte pubblicando su amazon e dopo svariati mesi una casa editrice risponde allo scrittore per un contratto, pensi che la casa editrice poi venendo a sapere che il libro dell' autore in realtà era già su amazon, possa gravare nella decisione della casa editrice, quindi annullare il contratto proposto? Ti ringrazio.
Calcola che moltissime case editrici fanno scouting (vanno a caccia di autori) su Amazon. Ma si tratta di grandi editori che possono dare visibilità all'autore e non vengono penalizzati dall'autopubblicazione. Mentre un piccolo editore non si può permettere di perdere alcuna vendita, quindi sarebbe penalizzato dal fatto che l'autore magari ha venduto già parecchie copie alla sua tribù/community.
@@ChiaraBerettaMazzotta Mi presento, sono Roberto. Ti ringrazio Chiara per la tua risposta! I tuoi video sono pieni di contenuti utili per scrittori emergenti e non. Sei la numero 1!
Oriana, arrivo con ben dieci mesi di ritardo! Le attese variano da 6/8 mesi a infinito! Di solito le case editrici danno una indicazione di massima. Ma dopo 6-12 mesi, se non hai saputo nulla, consideralo un rifiuto.
Perché l'autore scrive e l'agente si occupa di tutto il resto. Perché alcuni editori lavorano solo tramite agenti e scout (se vuoi pubblicare con loro, ti serve un tramite), perché con un agente i contratti sono migliori... se è bravo è un ottimo alleato. Io NON sono un'agente 😁
Non mi è chiara la differenza tra il consiglio 8 e il 9. Si dice che la pubblicazione in digitale è un male, ma nel consiglio 9 invece che il self non lo è. Reputavo la pubblicazione su Kdp un'azione self, ma a questo punto non capisco se rientri in digitale o self. Se è un bene o un male, insomma.
Il self non è affatto un male, anzi, neppure il digitale lo è! Il problema è pensare: pubblico solo in digitale poi, se mi gira, pubblico lo stesso libro in cartaceo. Non funziona così. L'ebook è una pubblicazione. E se vendo i diritti a un editore, anche solo per realizzare un ebook, quel testo è "bruciato". Perché? Gli editori non gradiscono fare contratti di commercializzazione parziali, soprattutto non gradiscono pubblicare un testo sapendo che in rete ne esiste una versione digitale che non è loro (non l'hanno scelta, né curata e non possono gestire la politica prezzi). In soldoni: se pubblichi, scegli con cura l'editore indipendentemente dal formato. Il self non è una "pubblicazione" in senso stretto. Quindi per un editore sei inedito ma ti sei solo messo sul mercato. Si ritira l'ebook dagli store e si pubblica. Ciao, Luigi ;-)
Quello che dici riguardo all'essere molesti, mi fa pensare a quelli che lo fanno nei gruppi di Facebook e ti martellano col loro libro. Mi provoca rigetto, un po' come i call center delle compagnie telefoniche.
Io sono stato mandato da Umberto Eco. Non vi dico dove, però.
😂😂😂
Salve Chiara, le volevo chiedere se poteva fare un video sulla pubblicazione di manuali tecnici, per intenderci quelli editi da Hoepli, McGraw Hill, e Pearson .
Mi piace un sacco come ti esprimi :)
grazie per il video!!
Hai la stessa cadenza di Marco Montemagno :D
Grazie Chiara.Tutto molto utile.Immensamente oserei dire.
Speriamo di poter collaborare un di'♥️
quale è la tassazione sui diritti d'autore ?
io sto usando wattpad per scriverlo, ma non so come farmi conoscere ):. sono contento delle 370 letture. mi accontento ahahah
come vengono pagati gli agenti letterari, a percentuale o a risultato sulla pubblicazione
A percentuale (c'è un video che ne parla).
Il 15-20 per cento dei guadagni dell'autore.
Buonasera (o buongiorno a seconda dell'orario)
Non mi è ben chiaro il consiglio 9.
O meglio, non mi è chiara la parte su wattpad. Ho sempre pensato che wattpad (e altri siti simili dove si infilano fanfiction et simili) non fossero una buona idea per aspiranti scrittori....seri almeno.
Aspiro a pubblicare un libro ma ancora non ho molta esperienza, non conosco molti scrittori di wattpad e gli unici che sono divenuti scrittori anche sulla carta da tale sito..beh, hanno sfornato perle trash (After di Anna Todd per fare un esempio)
Inoltre, non è pericoloso? Pubblicare su un sito pubblico qualcosa che si vorrebbe diventasse scritto, non può portare al "furto" di idea da parte di qualche lettore/scrittore?
Il miglior modo per proteggere il tuo testo è renderlo pubblico e dire che è tuo ;-) È pericolossissimo anche pubblicare con gli editori, allora, perché tutti possono leggerti e copiarti.
Wattpad è un posto utile per imparare a scrivere e riscrivere, ed è particolarmente adatto per alcuni generi (romance, fantasy, thriller...) perché i lettori lo bazzicano. Costruirsi una community di lettori non è un dettaglio.
Su Wattpad trovi pessime cose e cose interessanti. Il pregio è l'esperienza di scrittura condivisa a mio avviso.
Ma si può anche fare un gruppo di lettori/autori e girarsi le proprie cose con risultati altrettanto interessanti. ;-)
Poi cercare di pubblicarlo senza wattpad... Pk significherebbe farlo leggere gratuitamente a tutti e significherebbe meno vendite cartacee o ebook pk appunto esisterebbe una versione gratis
se si pubblica in self publishing si può poi passare a pubblicare con un editore
Se guardi i due video dedicati al self ne parlo.
Di norma sì, anzi, spesso gli editori fanno scouting anche nelle piattaforme a caccia di titoli (questo vale soprattutto per alcuni generi, tipo il romance).
Ha senso soprattutto per gli editori strutturati (per i quali le vendite avvenute sulla piattaforma non sono un problema, dato che il loro obiettivo è vendere un libro che pare funzionare al proprio pubblico che è vasto). Per gli editori più piccoli è una questione più delicata.
E dipende dai generi, come detto.
Nel senso che per la narrativa mainstream, diciamo ciò che è letterario, il self può essere un limite (c'è pure un ben pregiudizio) e ci sono limiti anche per la partecipazione ad alcuni premi.
Ciao Chiara, voglio sapere se uno scrittore emergente che parte pubblicando su amazon e dopo svariati mesi una casa editrice risponde allo scrittore per un contratto, pensi che la casa editrice poi venendo a sapere che il libro dell' autore in realtà era già su amazon, possa gravare nella decisione della casa editrice, quindi annullare il contratto proposto? Ti ringrazio.
Calcola che moltissime case editrici fanno scouting (vanno a caccia di autori) su Amazon. Ma si tratta di grandi editori che possono dare visibilità all'autore e non vengono penalizzati dall'autopubblicazione. Mentre un piccolo editore non si può permettere di perdere alcuna vendita, quindi sarebbe penalizzato dal fatto che l'autore magari ha venduto già parecchie copie alla sua tribù/community.
@@ChiaraBerettaMazzotta Mi presento, sono Roberto. Ti ringrazio Chiara per la tua risposta! I tuoi video sono pieni di contenuti utili per scrittori emergenti e non. Sei la numero 1!
@@raccontihorror1396 Ciao, Roberto. Grazie!
Dal momento in cui abbiamo spedito il libro alla editore, quanto tempo dobbiamo aspettare, prima di poter optare per auto pubblicazione?
Oriana, arrivo con ben dieci mesi di ritardo! Le attese variano da 6/8 mesi a infinito! Di solito le case editrici danno una indicazione di massima. Ma dopo 6-12 mesi, se non hai saputo nulla, consideralo un rifiuto.
Buonasera! Su ilmiolibro.it, sa fornirmi qualche informazione?
Serena, leggo solo ora la tua domanda. Si tratta di una piattaforma per autopubblicarsi. Non è un editore.
Wattpad lo conosco !!
Ma perchè l'agente letterario?
Perché l'autore scrive e l'agente si occupa di tutto il resto. Perché alcuni editori lavorano solo tramite agenti e scout (se vuoi pubblicare con loro, ti serve un tramite), perché con un agente i contratti sono migliori... se è bravo è un ottimo alleato.
Io NON sono un'agente 😁
Meno male che esistano Amazon guarda
Non mi è chiara la differenza tra il consiglio 8 e il 9.
Si dice che la pubblicazione in digitale è un male, ma nel consiglio 9 invece che il self non lo è. Reputavo la pubblicazione su Kdp un'azione self, ma a questo punto non capisco se rientri in digitale o self. Se è un bene o un male, insomma.
Il self non è affatto un male, anzi, neppure il digitale lo è! Il problema è pensare: pubblico solo in digitale poi, se mi gira, pubblico lo stesso libro in cartaceo. Non funziona così. L'ebook è una pubblicazione. E se vendo i diritti a un editore, anche solo per realizzare un ebook, quel testo è "bruciato". Perché? Gli editori non gradiscono fare contratti di commercializzazione parziali, soprattutto non gradiscono pubblicare un testo sapendo che in rete ne esiste una versione digitale che non è loro (non l'hanno scelta, né curata e non possono gestire la politica prezzi). In soldoni: se pubblichi, scegli con cura l'editore indipendentemente dal formato.
Il self non è una "pubblicazione" in senso stretto. Quindi per un editore sei inedito ma ti sei solo messo sul mercato. Si ritira l'ebook dagli store e si pubblica.
Ciao, Luigi ;-)
Io preferisco prima scriverlo tutto
Quello che dici riguardo all'essere molesti, mi fa pensare a quelli che lo fanno nei gruppi di Facebook e ti martellano col loro libro. Mi provoca rigetto, un po' come i call center delle compagnie telefoniche.