L'ennesimo orto rialzato? (hugel kultur)
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- Опубликовано: 18 сен 2024
- Si, ma con due nuove tecniche: interrare materiale organico, ispirandoci alla Hugel Kultur, che consiste nell'interrare materiale organico a componente carbonica, nel quale possiamo seminare sin da subito i nostri ortaggi, specialmente se utilizziamo il Bokashi come mezzo di trasformazione rapida del materiale organico presente nel terreno. Inoltre iniziamo a sperimentare la tecnica della coltura intensiva degli ortaggi, per massimizzare il poco spazio che abbiamo a disposizione.
Spero che apprezzerete il video!!
A presto, da Bimbo Natura!!
Ciao!!!!!!!!!
#ideafertile
#hugelkultur
#hugelmound
ATTENZIONE: NEL VIDEO SI VEDE L'UTILIZZO DI MATTONI FORATI (TAVELLONI) PER COSTRUIRE IL BANCALE RIALZATO. PURTROPPO QUESTO MATERIALE SI RIVELA INEFFICACE: AL PRIMO INVERNO SI SGRETOLA E SI DISTRUGGE IN MILLE PEZZI!! QUINDI CERCATE DI USARE QUALCHE ALTRO MATERIALE: LEGNO, MATTONI PIENI, BLOCCHI DI CALCESTRUZZO, ECCETERA
Grazie siete geniali
ciao, devo andare a leggere e studiare il bokashi, ne ho sentito parlare più volte ma non ho mai studiato la cosa più di tanto, mi sono fermato al compost ed all'humus, cmq molto interessante, grazie.
Ciao Pier, per una visione generale ho fatto una serie sui microrganismi EM, inizia dal video "visione d'insieme" e poi informati da altre fonti più specializzate.
Un caro saluto
Ciao Andrea. Ho rami da potature di fruttiferi ammucchiati da 4-5 anni, secchi. Ho pensato all'acquisto di un biotrituratore ma i rami secchi non li tritura poi il rumore ecc ecc. La visione del tuo video mi ha dato lo spunto dell'Hugel Kultur così posso fare una aiuola alla Emilia Hazelip. Ciao e grazie di tutto. Un caro saluto a Dani
Ciao Alberto, grazie per aver postato la domanda in questo spazio.
Riassumo la tua situazione per altri utenti che potrebbero trovarsi nella stessa situazione:
- hai molto materiale legnoso procedente dalla potatura di alberi da frutto
- hai accumulato nel tempo molto Bokashi in vari secchi (che tra l'altro è bene iniziare ad utilizzare per non lasciarlo troppo a lungo nei secchi)
- ti hanno regalato molto materiale organico (un grosso cumulo di foglie che ha iniziato a compostare naturalmente)
- non hai più vent'anni!! (nemmeno io, quindi ti capisco, ma d'altronde, vale per tutti la regola di ottimizzare le energie -ed i soldi!!- per avere il migliore risultato possibile)
Quindi tra le due opportunità di prendere un biotrituratore o fare l'interramento del materiale, sono sempre più a favore della tecnica Hugel Kultur... anche tutti quei secchi di Bokashi che hai accantonato nel tuo campo; sarebbe un'ottima occasione per buttarli nella buca, insieme ai rami (spargendo un secchio ogni due metri lineari). Potresti tenere da parte un pò di quel mucchio di foglie che ti hanno portato, ed interrarne una piccola parte insieme ai rami, al bokashi, ed alla terra. Una parte la terrei per spargerla sui cumuli che si verranno a formare e per limitare l'effetto "dilavatore" delle piogge (e poi magari coprendoli con dei cartoni, come nell'ultimo video che ho fatto "proteggere l'orto invernale", sono sicuro che se vai fuori da qualche supermercato o fabbriche, ne trovi in quantità).
Se abbini il bokashi al materiale legnoso ti assicuri una corretta decomposizione del materiale e la presenza di batteri e materiale organico: UNA BOMBA di nutrienti, una riserva d'acqua e di carbonio. Facendoti aiutare, in un paio di giorni realizzerai almeno due cumuli di dieci metri per un metro e venti (anche se magari con un solo cumulo ne avrai abbastanza per interrare il materiale di rami che hai accantonato): fai un breve calcolo approssimativo dei metri cubi in volume dei rami, calcola che facendo un buco di 30 cm di profondità per 120 di larghezza, ogni tre metri lineari interri oltre un metro cubo di materiale!!
Con la tecnica della Hugel Kultur è vero che si fatica (magari adesso che piove sarà meglio coprire per qualche giorno il terreno dove pensi che andrai a scavare con dei teli di plastica, in modo che non si inzuppa con la pioggia, pesa meno, e fatichi meno -e poi non si lavora mai la terra bagnata- ), ma lo si fa una volta sola, ed il risultato è un cumulo che dura oltre dieci anni in quanto a fertilità, quindi ti assicuri una porzione di orto che non dovrai più toccare per molto tempo (che poi gestirai come un orto sinergico).
Fammi sapere cosa ne pensi, e grazie per il commento, che potrebbe servire anche ad altre persone.
Ciao
Si Andrea l'idea che suggerisci è diventata mia. In quanto al bokashi.... aspettavo proprio il tuo suggerimento. I cartoni in zona industriale se ne trovano molti, certo devo pulirli dalla carta o plastiche adesive per non inquinare. Non è un lavoro pesante e il suolo viene arricchito. Buona serata a tutti
utilizzare il compost per l'orto migliorare le caratteristiche del terreno
scusa riccardo ma non capisco mai i tuoi commenti...
Rassomigliano molto ai miei come forma (anche se col senno del poi li avrei fatti più stretti per non avere difficoltà al centro) e come tipo di terreno.
Più avanti vorrei costruirne altri, mettendo dei tronchetti sul fondo per assorbire un po' d'acqua, ho visto che voi avete messo dei rametti ma mi sembrano troppo in superficie, come fate quando gli date una zappata?
Anche io l'ho fatto . Purtroppo dopo un po spunta la gramigna e il convolvolo. Forse se sul fondo e intorno uno mettesse il tessuto non tessuto si conterrebbe. Poi si sono presentati anche i grillotalpa, probabilmente attratti dal compost che ho immesso.
Ciao Paolo, e grazie per il commento: sicuramente spuntano erbe non desiderate, come ovunque, d'altronde... Sicuramente dovuto ai semi contenuti nel compost, anche a me è successo, ma è talmente facile da gestire: ogni volta che raccogli l'insalata ne togli un poco, e con il tempo cessano quasi di crescere.
Io ho avuto una invasione di pomodorini, alcuni li ho lasciati... Poco a poco, alla fine credo che non esista l'orto perfetto, naturale, senza erbe indesiderate...
Continua a sperimentare, in fondo il tipo di orto in oggetto è da apprezzare per le sue qualità di "riserva" inferiore dei nutrienti e dell'umidità.
Ciao
@@IdeaFertile verissimo, si toglie bene l'erba dai Letti rialzati, io invece ho una crescita spontanea di patate, sembra impossibile ma in ogni cassone ce ne sono sempre almeno una decina che crescono...lascio le piccolissime che non raccolgo e penso siano quelle... grazie per gli spunti che ci\mi dai...
Ciao, una domanda da aspirante ortolano ignorante, l'erba infestante del terreno e/o le foglie cadute del nespolo si possono mettere a fare il compost? Grazie .
Ciao Sebastiano, grazie per il commento! In realtà io nel compost metto di tutto (a volte anche quello che normalmente non ci andrebbe messo.. tipo le foglie del noce). Onestamente non possiedo un nespolo in montagna, ne ho uno sotto casa in città. Secondo me non ci sono problemi, forse la foglia un poco "coriacea" tarderà di più a decomporsi?
Non so nemmeno io cosa dirti...
Un saluto, a presto!
Andrea
miglioramento le caratteristiche del terreno
bravo bel commento
I rami meglio metterli sopra il terreno sminuzzandoli più finemente possibile mischiate con le foglie già secche possibilmente da alberi non trattati con prodotti anticrittogamici ed insetticidi di sintesi.
Con Il processo di decomposizione che avverrà in 1/2 anni grazie ai batteri specifici per materie legnose si otterrà un humus che servirà più alle piante arbustive che ortive, per l’orto e meglio usare il fieno di praterie spontanei che è più specifico
grazie per il supporto, la hugel kultur consiste nell'interrare il materiale carbonico (tronchi, rami, foglie, etc). ciao
Idea Fertile capisco ma si rivela una pratica antropologica giacché in natura questa pratica non esiste, tutto quello che muore che sia vegetale o animale si adagia sul terreno (coperto) decomponendosi per creare humus che servirà alle piante del luogo
@@AlVin-gg7hv verissimo, ottima osservazione! Anche se ragionando in questo modo, non so quante pratiche in uso oggi si salverebbero...
L'intelletto umano applicato a risolvere un problema (per ridurre l'anidride carbonica in atmosfera, in questo caso) è comunque una cosa positiva. Le piante si nutrono ugualmente di questa sostanza, in un altro modo ed in altri tempi. Vi è un minore "spreco" di sostanze organiche ed una miglioria del suolo.
In natura, qualcosa di simile avviene nelle torbiere, ad esempio, dove si sono conservate enormi masse di materiale organico sepolte dall'accumulo superficiale di un certo tipo di terreno (potrei sbagliarmi, sono solo riflessioni!!...)
Comunque grazie per il commento e per le riflessioni.
Ciao
Idea Fertile ✌️👍
io ho tre cassoni fatti piu o meno cosi.....l'ho chiamato suolo a lasagna ....per adesso funziona bene......
Grazie del commento!! Ma sì, il nome non conta, come per tutte le cose, l'importante è che funzionino!! Poi sono belli, ordinati, facili da gestire e leggermente più comodi per la raccolta!! in sostanza sono dei contenitori... potevamo chiamarli orti Tapperware, se avevano il coperchio ermetico!!
Ciao, continua a seguirci e iscriviti se ti fa piacere, ogni tanto ci sono dei bei video (ogni tanto....)
Ciao, a presto!!
Le insalate non le hai bagnate per 12 giorni?
Ciao Federico, le insalate le bagno due volte a settimana, a seconda del tempo, a volte in primavera piove molto e non c'è bisogno. Ciao
@@IdeaFertile Ho capito, ma in teoria con la hugelkutur non è una specie di orto senz acqua?
@@Ortonelbosco ciao, ho capito ora la domanda, scusa...
E' vero che Hugel Kultur richiede meno acqua, ma dobbiamo pensare che i vegetali a radice poco profonda (i primi che andiamo ad immettere) non riescono ad arrivare al fondo del bancale dove c'è la materia organica che fa da "spugna", da deposito. Quindi è necessario comunque bagnare (specie le insalate che amano "galleggiare" sulla superficie, in questo simili alle fragole, con radici poco profonde).
Inoltre un orto fatto con questa tecnica può tardare almeno un paio di anni prima di entrare in funzione pienamente: pensiamo che la materia legnosa si deve decomporre bene e in un certo senso arrivare a "spappolarsi" e permettere che le radici delle piante si possano insediare nella materia legnosa, umida e decomposta. In effetti in questo video ho usato materiale legnoso molto fine e molte foglie secche, nessun tronco di grosse dimensioni. In questo caso potrebbero bastare un paio di anni (infatti sono curioso di vedere quest'anno cosa succederà, il terzo anno).
Nell'ultimo video sulla hugel kultur ("un orto autosufficiente") si vede invece un orto con legna grossa alla base, il quale sicuramente impiegherà molto più tempo dell'altro per entrare a regime.
Un saluto, a presto.
Andrea
@@IdeaFertile Perfetto, perché anche io volevo sperimentare questo metodo...
Ma ancche gli orti sono diversi
Ciao Pietro, non ho capito se è una domanda o un'affermazione... Secondo me non esistono orti uguali, ognuno ci mette qualcosa di personale e speciale... In questo caso l'orto è proprio stato pensato fin dall'inizio con quella tecnica particolare di interrare il materiale orgánico. Secondo me è una ottima idea, per almeno cinque anni non si deve aggiungere nessun fertilizzante.
Ciao
Idea Fertile ok