Lo ha spiegato soprattutto Lara. Con i grossi impianti si fanno trasformazioni profonde all'ambiente, si perdono nicchie ecologiche e alcune specie vengono a mancare. Siccome le forme di vita sono collegate a catena si hanno altri problemi. Così è una supersintesi. Perdonami l'approssimazione. Gli impianti sono così tanti e grandi e non spuntato dal nulla, ma implicano trasformazioni e cementificazioni di tutto il territorio.
Il problema principale è per gli uccelli che vengono colpiti dalle pale, poi per legge nel raggio di azione delle pale non deve esserci nulla quindi solo prato (non so se vale per tutte e per tutti) se posizionate su una rotta migratoria o nei premi di Hotspot zone di nidificazione possono essere dannose per la specie in questione.
Dovrebbero fare i parchi fotovoltaici sfruttando i grandi parcheggi dei centri commerciali (che nascono come funghi) cosi avremmo le auto all'ombra e la corrente per ricaricarle senza dover rubare terreno agricolo. Per non parlare di tutti i tetti dei capannoni nelle zone industriali.
@@paolascotti6943 non è difficile mettere insieme qualche numero e calcolare che se anche volessimo ottenere tutta l'elettricità dal fotovoltaico basterebbe utilizzare il 4 % di tutta la superficie emersa dell' Italia. Resterebbe il 96 % libero per tutto il resto.. ma allora cos'è tutta questa avversione contro il fotovoltaico a terra? Che cosa è se non un partito preso a priori, certamente alimentato da interessi economici contrari. O mi sbaglio?
@@mariovietri9187ma visto che comunque più del 4 % del suolo asfaltato e/o cementato, prima di coprire anche del suolo si inizi a coprire i parcheggi, i tetti dei capannoni e delle abitazioni e, in tutti i casi, se tutti avessimo l'auto elettrica, non basterebbe ancora.
Buona sera Francesca e ai suoi ospiti, il tema che trattate questa sera, molto attuale e fomentato da ambientalisti e affaristi, si sta' rivelando un boomerang!!.Pannelli fotovoltaici e pale eoliche; i primi dovrebbero essere autorizzati, solo sui tetti degli edifici o in aree industriali dismesse e abbandonate. Le pale eoliche al largo nei mari che circondano la nostra penisola.Oggi si vedono campi fotovoltaici in terreni agricoli produttivi, che non lo saranno piu,' forse per sempre!! Questo e' anche il risultato di una politica agricola Europea, che induce molti agricoltori ad abbandonare la coltivazione, non piu' conveniente, e cedere i propri terreni a questi utilizzi!!. Ripensare e rivedere questa politica "green" ideologica, e ritenuta da molti come unica soluzione per mitigare l'impatto umano sul pianeta sia necessario.
Ciao Roberto, siamo molto preoccupati per le terre coltivabili o naturali che si continuano a perdere. L'Italia dovrebbe cessare subito il suo consumo di suolo, ma continua ad aumentarlo in modo inesorabile.
Io che vado in giro con la macchina elettrica caricata col fotovoltaico ad emissioni zero, non consumo gas, né petrolio ecc. incomincio quasi ad aver un senso di colpa perchè ho notato un inspiegabile fastidio nei confronti dell'auto elettrica, delle pale eoliche, dei pannelli fotovoltaici...forse visto che non inquino e non alimento la dominante industria dell'inquinamento sono un soggetto scomodo. L'annuncio del nuovo presidente americano di incrementare le trivellazioni di petrolio e farla finita con le baggianate del green deal, supportato da tutte le potenti piattaforme social in loro controllo, incomincia ad avere i primi risultati, certo le pale eoliche deturpano il paesaggio, sono la rovina dei delicati equilibri naturali, Invece le centrali a carbone sono stupende da vedere, con quelle belle ciminiere di fumo puzzolente, le navi carboniere che inquinano il mare, la superficie terrestre devastata dalle miniere, dai mezzi ultrapesanti per movimentare il meraviglioso combustibile fossile, spettacolare è l'anidride carbonica che aumenta l'effetto serra e crea le devastazioni ambientali sempre più ricorrenti sotto gli occhi di tutti. Penso che anche un bambino di 5 anni capisca la differenza dei danni tra l'energia da combustibili fossili e le rinnovabili, penso che anche un bambino di 10 anni capisca che i combustibili fossili sono inesorabilmente destinati a finire e che le rinnovabili sono il new deal del nostro pianeta. Le pale eoliche sono brutte negli occhi di chi è accecato, i mulini a vento ci sono sempre stati e l'energia prodotta dal vento è silenziosa, pulita, infinita e gratuita, una volta c'era don Chisciotte a combatterla, che sapeva romanticamente trasformarla nei pericolosi draghi, oggi purtroppo ci sono solo i Sancho Panza che vogliono i riscaldamenti accesi e l'acqua calda con la botte piena e la moglie ubriaca!!
Ciao, nessuno in questo video sostiene i fossili a scapito delle rinnovabili, ci mancherebbe. Ma non paragonerei i mulini a vento di qualche secolo fa con i moderni aerogeneratori, come impatto sulla terra. Non si tratta di contrapporre una fonte ad un'altra, ma di compiere azioni ragionevoli e ragionate. Se hai visto il video forse puoi argomentare su cosa sia stato detto di non corretto riguardo all'impatto ambientale.
@@boscodiogigiaquello che emerge da questo video è un allarmismo spropositato. La paura di regalare ad altri l'energia verde da parte di abitanti in luoghi rurali si scontra con la realtà di attività entropiche i turistiche estremamente energivore sulle coste dell'isola !
E forse non lo sai ma l' auto elettrica ha già inquinato prima di mettersi su strada , grazie all' inquinamento fatto per estrarre gli elementi della batteria ,come un auto a motore termico in tutta la sua vita ....lo so è incredibile ,mi dispiace , informati per conto tuo ,non fidarti di me . inoltre ci sono problemi enormi per lo smaltimento di tali batterie ! Se poi metti in conto che il valore dell' auto elettrica è solo la batteria , quando questa non funziona ,comprarne una nuova costa più dell' auto stessa....e non è detto che durino almeno 10 anni!!
Ortobio hai presente come estraggono il litio? Sai dirmi come smaltiranno le tue batterie elettriche? Ogni 7-8 anni? Se si, non credo tu possa dire di essere ecologico. È vero che "tu" non emetti inquinanti ma ore produrre la tua auto quanto hanno inquinato, quant'acqua hanno consumato, quanto carburante, e chi e dove smaltiranno le batterie?
Le pale eoliche sono una delle cose piu’ insensate da usare per produrre energia per una lunga serie di ragioni, vedrete che nel giro di qualche anno spariranno ( con notevole spesa per i costi di smaltimento).
L'idroelettrico è saturo vento e sole sono valide alternative anche se la densità energietica è molto bassa, non mi risulta che ci restino altre opzioni se non fossili e nucleare, visto che quest'ultimo non è accettato in Italia, ci resta solo carbone, gas, olio combustibile e termovalorizzatori, ma quest'ultimi sono utili per recuperare energia non per produrla. Quale credi sia migliore?
Se posizionate con criterio le lunghe serie di pale eoliche potrebbero creare anche degli effetti prospettici piacevoli dal punto di vista paesaggistico. Le vie di accesso potrebbero essere collegate fra loro per creare itinerari di interesse cicloturistico, in una regione caratterizzata specialmente nelle zone interne da poca viabilità. Se la Sardegna riesce già a prodursi un buon quantitativo di energia pulita, ciò non avviene per altre regioni italiane, quindi benvenga valorizzarne questa potenzialità. Poi è evidente che se si svende il territorio a qualche fondo d'investimento questi abbia pochi interessi al di fuori di massimizzarne i profitti, a discapito di tutto. Dipende da come l'opera viene realizzata, qui i vincoli imposti da una volontà politica lungimirante e l'inventiva dei comitati locali possono guidare il progetto verso uno sviluppo organico di maggiore successo, rispetto alla ferma opposizione basata su motivazioni "ambientaliste", che se poi non si riescono a far valere ci si ritova con la selva di pale.
Ho sempre seguito il Bosco di Ogigia con interesse, ma la puntata odierna odora di "not in my garden" dal primo all'ultimo minuto. Allucinante che, con la crisi del gas russo tutt'ora sotto gli occhi (e nelle tasche di tutti, anche dei sardi), ci si senta raccontare che "non c'è bisogno di PRODURRE energia"!... Capisco l'esigenza di sentirsi parte del processo, ma la chiusura a qualsiasi ESIGENZA NAZIONALE (e se gli ospiti non l'hanno ancora capito, si tratta sì di una EMERGENZA) è a dir poco IRRESPONSABILE. Peccato. Toglie forza a tante ragionevoli tesi che portate avanti.
@@BiasionChristian Ciao Christian, le grandi opere di questo genere hanno un impatto sulla terra che non rende per niente rinnovabili e sostenibile queste energie. Certamente c'è bisogno di cambiare tanto nella produzione energetica, ma questo non significa che sia questa la strada giusta. Mi sembra che gli ospiti abbiamo argomentato bene le ragioni e le conseguenze. Perché non si può parlare di risparmio energetico? Perché non favorire sistemi di produzione diffusi che non vadano a concentrare ricchezze e risorse in poche mani? Noi sosteniamo da tanto l'eolico, ma ci sono sono vari modi di fare le cose.
@@boscodiogigia Per parlare di ottimizzazione e di economia delle risorse è necessario essere in una fase "non-emergenziale", che è esattamente la situazione in cui ci troviamo e che è stato negato a più riprese dagli ospiti, sempre facendo riferimento alla sola popolazione locale e senza mai apportare dati tecnici concreti che sconnessino l'emergenza energetica NAZIONALE, che ha effetti non solo nelle attività produttive ma anche (soprattutto?) nelle tasche della gente comune. Purtroppo ho sentito tanta demagogia, come dicevo nel solco del "not in my garden". L'energia è il bene più prezioso per la società odierna, c'è poco da girare intorno al problema. L'Italia ha ENORMI potenzialità, soprattutto nel campo delle rinnovabili. L'Italia DEVE produrre autonomamente più energia e tagliare drasticamente l'acquisto di energia dall'estero. E per farlo serve che OGNI territorio si senta coinvolto a livello NAZIONALE E NON SOLO LOCALE. Ciascuno deve contribuire come può: le regioni del nord con l'idroelettrico, quelle del sud con fotovoltaico ed eolico. Non è ammissibile sentire che "c'è abbastanza energia per la Sardegna". Ha un retrogusto secessionista ed egoista. Anche e soprattutto perché nessuno, nemmeno la Sardegna, è completamente autonomo ed indipendente... è piuttosto meschino dire "a noi Sardi non serve"... E, per cortesia: le baggianate del tipo "serve all'intelligenza Artificiale"... lasciamole svanire nell'etere, perché a citarle si fa proprio una brutta figura... com'era ai tempi del 5G colpevole anche del CoViD... Just my 2 cents.
Condivido che "ostacolare eolico e solare per principio" sia sbagliato. E in questa intervista traspaiono poche contestualizzazioni e troppe ideologie. Ci sono molto ragionamenti errati e conoscenza in materia energetica limitata. Detto questo è bene sapere che le risorse energetiche in Sardegna non necessitano imperativamente di supporto nucleare, ma anche se fosse... dove sarebbe il problema? Se lo temi è solo perché non lo conosci 🙂
@@mariovietri9187 A me si perché mi sono informato sull'argomento. Ma a te evidentemente no, visto che l'argomento NON lo conosci, altrimenti non daresti questo tipo di risposta un po' preconfezionata. Ti invito ad informarti da chi l'argomento lo tratta per mestiere. Vedi Luca Romano, alias "l'avvocato dell'atomo", e altri divulgatori scientifici in materia. 😉
@@fabior7698 Chi ti ha detto piccola... perché mai? Puoi coprire tranquillamente il 50% e bilanciare con idroelettrico + solare e eolico. Potresti coprire anche il 100% solo che modulare i reattori non è conveniente economicamente, ma volendo lo si può fare.
Guardate il disastro che è stato fatto a Gran Canaria per farvi un' idea. La Sardegna è poco popolata quindi quell' energia andrebbe dove? E gli elettrodotti per il trasporto? Altri disastri?
Ciao, l'energia andrebbe nel resto d'Italia immaginiamo e gli elettrodotti faranno altre devastazioni. Anche per il trasporto è in arrivo un reticolo di scavi e cemento. 😔
@@mariovietri9187 ci devi andare per vedere. Sono stato a Gran Canaria nel gennaio dell' anno scorso. Centinaia di generatori eolici che hanno rovinato l'ambiente. In pratica un deserto con eliche...e per cosa?
Grazie a tutti per la partecipazione di questo evento dedicato alla Sardegna!
Poter ascoltare il parere i diretti interessati è molto interessante.
Grazie Fabio, un caro saluto
Molto bello❤
Grazie di cuore Francesca ❤
Mi apiegate quale è la connessione fra pale eoliche e biodiversità. In cosa consiste l'incompatibilità? Siamo sicurissimi che non sia risolvibile?
Lo ha spiegato soprattutto Lara. Con i grossi impianti si fanno trasformazioni profonde all'ambiente, si perdono nicchie ecologiche e alcune specie vengono a mancare. Siccome le forme di vita sono collegate a catena si hanno altri problemi. Così è una supersintesi. Perdonami l'approssimazione. Gli impianti sono così tanti e grandi e non spuntato dal nulla, ma implicano trasformazioni e cementificazioni di tutto il territorio.
Il problema principale è per gli uccelli che vengono colpiti dalle pale, poi per legge nel raggio di azione delle pale non deve esserci nulla quindi solo prato (non so se vale per tutte e per tutti) se posizionate su una rotta migratoria o nei premi di Hotspot zone di nidificazione possono essere dannose per la specie in questione.
Dovrebbero fare i parchi fotovoltaici sfruttando i grandi parcheggi dei centri commerciali (che nascono come funghi) cosi avremmo le auto all'ombra e la corrente per ricaricarle senza dover rubare terreno agricolo. Per non parlare di tutti i tetti dei capannoni nelle zone industriali.
@@paolascotti6943 non è difficile mettere insieme qualche numero e calcolare che se anche volessimo ottenere tutta l'elettricità dal fotovoltaico basterebbe utilizzare il 4 % di tutta la superficie emersa dell' Italia. Resterebbe il 96 % libero per tutto il resto.. ma allora cos'è tutta questa avversione contro il fotovoltaico a terra? Che cosa è se non un partito preso a priori, certamente alimentato da interessi economici contrari. O mi sbaglio?
@@mariovietri9187ma visto che comunque più del 4 % del suolo asfaltato e/o cementato, prima di coprire anche del suolo si inizi a coprire i parcheggi, i tetti dei capannoni e delle abitazioni e, in tutti i casi, se tutti avessimo l'auto elettrica, non basterebbe ancora.
@@mariovietri9187 il 4% sembra poco, ma il Molise occupa solo 1.6%, dovremmo ricoprire l'intera Sicilia per andare al 100% Fotovoltaico 🤣
Buona sera Francesca e ai suoi ospiti, il tema che trattate questa sera, molto attuale e fomentato da ambientalisti e affaristi, si sta' rivelando un boomerang!!.Pannelli fotovoltaici e pale eoliche; i primi dovrebbero essere autorizzati, solo sui tetti degli edifici o in aree industriali dismesse e abbandonate. Le pale eoliche al largo nei mari che circondano la nostra penisola.Oggi si vedono campi fotovoltaici in terreni agricoli produttivi, che non lo saranno piu,' forse per sempre!! Questo e' anche il risultato di una politica agricola Europea, che induce molti agricoltori ad abbandonare la coltivazione, non piu' conveniente, e cedere i propri terreni a questi utilizzi!!. Ripensare e rivedere questa politica "green" ideologica, e ritenuta da molti come unica soluzione per mitigare l'impatto umano sul pianeta sia necessario.
Ciao Roberto, siamo molto preoccupati per le terre coltivabili o naturali che si continuano a perdere. L'Italia dovrebbe cessare subito il suo consumo di suolo, ma continua ad aumentarlo in modo inesorabile.
Io che vado in giro con la macchina elettrica caricata col fotovoltaico ad emissioni zero, non consumo gas, né petrolio ecc. incomincio quasi ad aver un senso di colpa perchè ho notato un inspiegabile fastidio nei confronti dell'auto elettrica, delle pale eoliche, dei pannelli fotovoltaici...forse visto che non inquino e non alimento la dominante industria dell'inquinamento sono un soggetto scomodo. L'annuncio del nuovo presidente americano di incrementare le trivellazioni di petrolio e farla finita con le baggianate del green deal, supportato da tutte le potenti piattaforme social in loro controllo, incomincia ad avere i primi risultati, certo le pale eoliche deturpano il paesaggio, sono la rovina dei delicati equilibri naturali, Invece le centrali a carbone sono stupende da vedere, con quelle belle ciminiere di fumo puzzolente, le navi carboniere che inquinano il mare, la superficie terrestre devastata dalle miniere, dai mezzi ultrapesanti per movimentare il meraviglioso combustibile fossile, spettacolare è l'anidride carbonica che aumenta l'effetto serra e crea le devastazioni ambientali sempre più ricorrenti sotto gli occhi di tutti. Penso che anche un bambino di 5 anni capisca la differenza dei danni tra l'energia da combustibili fossili e le rinnovabili, penso che anche un bambino di 10 anni capisca che i combustibili fossili sono inesorabilmente destinati a finire e che le rinnovabili sono il new deal del nostro pianeta. Le pale eoliche sono brutte negli occhi di chi è accecato, i mulini a vento ci sono sempre stati e l'energia prodotta dal vento è silenziosa, pulita, infinita e gratuita, una volta c'era don Chisciotte a combatterla, che sapeva romanticamente trasformarla nei pericolosi draghi, oggi purtroppo ci sono solo i Sancho Panza che vogliono i riscaldamenti accesi e l'acqua calda con la botte piena e la moglie ubriaca!!
Ciao, nessuno in questo video sostiene i fossili a scapito delle rinnovabili, ci mancherebbe. Ma non paragonerei i mulini a vento di qualche secolo fa con i moderni aerogeneratori, come impatto sulla terra. Non si tratta di contrapporre una fonte ad un'altra, ma di compiere azioni ragionevoli e ragionate. Se hai visto il video forse puoi argomentare su cosa sia stato detto di non corretto riguardo all'impatto ambientale.
Ortobio Concordo in pieno con le tue considerazioni.
@@boscodiogigiaquello che emerge da questo video è un allarmismo spropositato. La paura di regalare ad altri l'energia verde da parte di abitanti in luoghi rurali si scontra con la realtà di attività entropiche i turistiche estremamente energivore sulle coste dell'isola !
E forse non lo sai ma l' auto elettrica ha già inquinato prima di mettersi su strada , grazie all' inquinamento fatto per estrarre gli elementi della batteria ,come un auto a motore termico in tutta la sua vita ....lo so è incredibile ,mi dispiace , informati per conto tuo ,non fidarti di me . inoltre ci sono problemi enormi per lo smaltimento di tali batterie ! Se poi metti in conto che il valore dell' auto elettrica è solo la batteria , quando questa non funziona ,comprarne una nuova costa più dell' auto stessa....e non è detto che durino almeno 10 anni!!
Ortobio hai presente come estraggono il litio? Sai dirmi come smaltiranno le tue batterie elettriche? Ogni 7-8 anni? Se si, non credo tu possa dire di essere ecologico. È vero che "tu" non emetti inquinanti ma ore produrre la tua auto quanto hanno inquinato, quant'acqua hanno consumato, quanto carburante, e chi e dove smaltiranno le batterie?
Le pale eoliche sono una delle cose piu’ insensate da usare per produrre energia per una lunga serie di ragioni, vedrete che nel giro di qualche anno spariranno ( con notevole spesa per i costi di smaltimento).
L'idroelettrico è saturo vento e sole sono valide alternative anche se la densità energietica è molto bassa, non mi risulta che ci restino altre opzioni se non fossili e nucleare, visto che quest'ultimo non è accettato in Italia, ci resta solo carbone, gas, olio combustibile e termovalorizzatori, ma quest'ultimi sono utili per recuperare energia non per produrla. Quale credi sia migliore?
@ nucleare tutta la vita
Se posizionate con criterio le lunghe serie di pale eoliche potrebbero creare anche degli effetti prospettici piacevoli dal punto di vista paesaggistico. Le vie di accesso potrebbero essere collegate fra loro per creare itinerari di interesse cicloturistico, in una regione caratterizzata specialmente nelle zone interne da poca viabilità. Se la Sardegna riesce già a prodursi un buon quantitativo di energia pulita, ciò non avviene per altre regioni italiane, quindi benvenga valorizzarne questa potenzialità. Poi è evidente che se si svende il territorio a qualche fondo d'investimento questi abbia pochi interessi al di fuori di massimizzarne i profitti, a discapito di tutto. Dipende da come l'opera viene realizzata, qui i vincoli imposti da una volontà politica lungimirante e l'inventiva dei comitati locali possono guidare il progetto verso uno sviluppo organico di maggiore successo, rispetto alla ferma opposizione basata su motivazioni "ambientaliste", che se poi non si riescono a far valere ci si ritova con la selva di pale.
Non va fatto e basta.
Ho sempre seguito il Bosco di Ogigia con interesse, ma la puntata odierna odora di "not in my garden" dal primo all'ultimo minuto.
Allucinante che, con la crisi del gas russo tutt'ora sotto gli occhi (e nelle tasche di tutti, anche dei sardi), ci si senta raccontare che "non c'è bisogno di PRODURRE energia"!...
Capisco l'esigenza di sentirsi parte del processo, ma la chiusura a qualsiasi ESIGENZA NAZIONALE (e se gli ospiti non l'hanno ancora capito, si tratta sì di una EMERGENZA) è a dir poco IRRESPONSABILE.
Peccato. Toglie forza a tante ragionevoli tesi che portate avanti.
@@BiasionChristian Ciao Christian, le grandi opere di questo genere hanno un impatto sulla terra che non rende per niente rinnovabili e sostenibile queste energie. Certamente c'è bisogno di cambiare tanto nella produzione energetica, ma questo non significa che sia questa la strada giusta. Mi sembra che gli ospiti abbiamo argomentato bene le ragioni e le conseguenze. Perché non si può parlare di risparmio energetico? Perché
non favorire sistemi di produzione diffusi che non vadano a concentrare ricchezze e risorse in poche mani? Noi sosteniamo da tanto l'eolico, ma ci sono sono vari modi di fare le cose.
@@silvioguglielmetti8423 vai a vedere gli "effetti prospettici" a Gran Canaria per esempio...
@@boscodiogigia Per parlare di ottimizzazione e di economia delle risorse è necessario essere in una fase "non-emergenziale", che è esattamente la situazione in cui ci troviamo e che è stato negato a più riprese dagli ospiti, sempre facendo riferimento alla sola popolazione locale e senza mai apportare dati tecnici concreti che sconnessino l'emergenza energetica NAZIONALE, che ha effetti non solo nelle attività produttive ma anche (soprattutto?) nelle tasche della gente comune.
Purtroppo ho sentito tanta demagogia, come dicevo nel solco del "not in my garden".
L'energia è il bene più prezioso per la società odierna, c'è poco da girare intorno al problema.
L'Italia ha ENORMI potenzialità, soprattutto nel campo delle rinnovabili.
L'Italia DEVE produrre autonomamente più energia e tagliare drasticamente l'acquisto di energia dall'estero.
E per farlo serve che OGNI territorio si senta coinvolto a livello NAZIONALE E NON SOLO LOCALE. Ciascuno deve contribuire come può: le regioni del nord con l'idroelettrico, quelle del sud con fotovoltaico ed eolico.
Non è ammissibile sentire che "c'è abbastanza energia per la Sardegna". Ha un retrogusto secessionista ed egoista.
Anche e soprattutto perché nessuno, nemmeno la Sardegna, è completamente autonomo ed indipendente... è piuttosto meschino dire "a noi Sardi non serve"...
E, per cortesia: le baggianate del tipo "serve all'intelligenza Artificiale"... lasciamole svanire nell'etere, perché a citarle si fa proprio una brutta figura... com'era ai tempi del 5G colpevole anche del CoViD...
Just my 2 cents.
Ostacolare eolico e solare per cosa? Per abbracciare di nuovo il nucleare??
No grazie!!!!!
Condivido che "ostacolare eolico e solare per principio" sia sbagliato. E in questa intervista traspaiono poche contestualizzazioni e troppe ideologie. Ci sono molto ragionamenti errati e conoscenza in materia energetica limitata. Detto questo è bene sapere che le risorse energetiche in Sardegna non necessitano imperativamente di supporto nucleare, ma anche se fosse... dove sarebbe il problema? Se lo temi è solo perché non lo conosci 🙂
Il nucleare può sostituire una "piccola" percentuale della produzione, non può essere la principale fonte da cui viene prodotta l'elettricità.
@@VincentZeno fukujima, Chernobyl, scorie radioattive .. non ti dicono niente?
@@mariovietri9187 A me si perché mi sono informato sull'argomento. Ma a te evidentemente no, visto che l'argomento NON lo conosci, altrimenti non daresti questo tipo di risposta un po' preconfezionata. Ti invito ad informarti da chi l'argomento lo tratta per mestiere. Vedi Luca Romano, alias "l'avvocato dell'atomo", e altri divulgatori scientifici in materia. 😉
@@fabior7698 Chi ti ha detto piccola... perché mai? Puoi coprire tranquillamente il 50% e bilanciare con idroelettrico + solare e eolico. Potresti coprire anche il 100% solo che modulare i reattori non è conveniente economicamente, ma volendo lo si può fare.
Guardate il disastro che è stato fatto a Gran Canaria per farvi un' idea. La Sardegna è poco popolata quindi quell' energia andrebbe dove? E gli elettrodotti per il trasporto? Altri disastri?
Ciao, l'energia andrebbe nel resto d'Italia immaginiamo e gli elettrodotti faranno altre devastazioni. Anche per il trasporto è in arrivo un reticolo di scavi e cemento. 😔
@boscodiogigia ma sono "green"...che idioti
Mi dai un link al presunto disastro alla gran Canarie? Grazie
@@mariovietri9187 ci devi andare per vedere. Sono stato a Gran Canaria nel gennaio dell' anno scorso. Centinaia di generatori eolici che hanno rovinato l'ambiente. In pratica un deserto con eliche...e per cosa?