😭😭 un dolore immenso federi' !! Ho sperato fino all'ultimo che saresti ritornato ancora una volta ed invece questa volta c'hai lasciato davvero😢😢ed io non ci posso credere...Me fatt rir'r tutt 'a vit grazie x questo è per aver difeso sempre la nostra Città!
Un grande piacere ritrovarti. Sei un Grande Artista e questo brano è il racconto della tua immensa capacità artistica e letterale. Un caro abbraccio con l'augurio di un meraviglioso 2016!!!
ABBIAMO UN PATRIMONIO CULTURALE DA UN VALORE INESTIMABILE E GUARDATE VOI UOMINI DI POTERE COSA AVETE COMBINATO! ED ORA GETTO IN TERRA LA MIA MASCHERA DA PULCINELLA, MA NON SMETTERO' MAI DI AMARE A' TERRA MIA!
B R A V O ti amiamo ti abbiamo amato e ti ameremo SEMPRE come l'ennesima reincarnazione di un nobilissimo popolare fiero Pulcinella in nero blu...es ... J...AZZ!!! evviva il Pulcinella evviva il Sud di Napoli evviva TU! non sono una bella femmena, e nemmeno una femmena, in effetti... Ma un grandissimo SMACK! te lo mando lo stesso... BRAVO BRAVO BRAVO
E gli chansonnier francesi (come Brassens) hanno avuto ispirazione da quelli napoletani. (E infatti se non sbaglio proprio la madre di Brassens era di origini napoletane) ;)
La mia versione è questa. F. Salvatore nella canzone dice "che un signore nato a Foggia porti Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia, e che il critico ha concesso al neo melodico l'evento di buttare in fondo al cesso Napoli del 900". La stampa pubblicizza uno di Foggia che canta la Napoli (STUPENDA) di una volta , ed allo stesso tempo abbandona i Napoletani che cantano la Napoli di oggi... lasciando venire inesorabilmente a galla la merda neomelodica con i soldi della camorraproduction
"Io non posso più accettare che un signore nato a Foggia, porti Napoli nel Mondo e la stampa lo incoraggia" Federico Salvatore sta chiaramente parlando di Renzo Arbore e la sua orchestra italiana..! Renzo Arbore infatti è di Foggia (vedere Biografia su Wikipedia se si hanno dubbi).
Se io fossi san Gennaro non sarei cosi' leggero Con i miei napoletani io m'incazzerei davvero Come l'oste fa i conti dopo tanto fallimento Senza troppi complimenti sarei cinico e violento Vorrei dire al costruttore del centro direzionale Che ci puo' solo pisciare perché ha fatto un orinale Grattacieli di dolore un infarto nella storia Forse è solo un costruttore che ha perduto la memoria Nei meandri dei quartieri di madonne e di sirene Paraboliche ed antenne sono aghi nelle vene E nei vicoli dei chiostri di pastori e vecchi santi Le finestre anodizzate sono schiaffi ai monumenti E' come sputare in faccia ai D'angio' agli Aragona Cancellare via le tracce di una Napoli padrona E' lo sforzo di cagare dell'ignobile pappone Sulle perle date ai porci da Don Carlo di Borbone E' percio' che mi accaloro coi politici nascosti Perché solamente loro sono i veri camorristi A cui Napoli da sempre ha pagato la tangente E qualcuno l'ha incassata con il sangue della gente E per certi culi grossi il traguardo è la poltrona E per noi poveri fessi basta solo un Maradona E il miracolo richiesto di quel sangue rosso chiaro Lo sa solo Gesu' Cristo che quel sangue è sangue amaro Lo sa il Cristo ch'e' velato di vergogna e di mistero Da quel nobile alchimista principe di Sansevero E con lui lo sa Virgilio il sincero Sannazzaro Giambattista della Porta che il colpevole è il denaro E nessuno dice basta per il culto della festa E di Napoli che resta sotto gli occhi del turista Via i vecchi marciapiedi che hanno raccontato molto Pietre laviche e lastroni seppelliamoli d'asfalto... ...l'appalto Ma non posso piu' accettare l'etichetta provinciale E una Napoli che ruba in ogni telegiornale Una Napoli che puzza di ragu' di malavita Di spaghetti cocaina e di pizza margherita Di una Napoli abusiva paradiso artificiale Con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare E di un popolo che a scuola ha creato nuovi corsi E la cattedra che insegna qual'e' l'arte di arrangiarsi Io non posso piu' accettare l'etichetta di terrone E il proverbio che ogni figlio è nu bello scarrafone E mi rode che Forcella è la kasba del furbone Che ti scambia con il pacco uno stereo col mattone Se io fossi San Gennaro giuro che vomiterei La mia rabbia dal Vesuvio farei peggio di Pompei E poiche' c'ho preso gusto con la scusa del santone Io ritengo che sia giusto fare pure qualche nome Chiedere a Pino Daniele che fine ha fatto terra mia Siamo lazzari felici quanno chiove 'a pecundria Napule è 'na carta sporca Napule è mille paure Ma pe' chhiste viche nire so' passate 'sti ccriature Da Pontano a Paisiello Giulio Cesare Cortese Da Basile a Totonno Petito fino a Benedetto Croce Da Di Giacomo a Viviani poi Caruso coi Parisi Da Toto' ai De Filippo fino a Massimo Troisi C'e' passato Genovesi e Leopardi con orgoglio La romantica Matilde e il mattino di Scarfoglio Filangieri Cardarelli tutto l'oro di Marotta C'e' passata la madonna che ora vedi a Piedigrotta Un Luciano De Crescenzo Bellavista di Milano E Sofia che da Pozzuoli oggi parla americano Un Roberto De Simone che le ha preso pure il cuore Ora cerca di sfruttarala Federico Salvatore Ma non posso tollerare chi si arroga poi il diritto Di cambiare e trasformare tutto cio' che è stato fatto Di chi vuol tagliar la corda con la vecchia tradizione Di chi ha messo nella merda la cultura e la canzone Io non posso sopportare che un signore nato a Foggia Porta Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia E che il critico ha concesso al neomelodico l'evento Di buttare in fondo al cesso Napoli del novecento Perché ancora io ci credo e mi incazzo ve lo giuro Che Posillipo e Toledo li divide un vecchio muro Come quello di Berlino che ci spacca in due meta' Uno è figlio 'e bucchino l'altro è figlio 'e papa' Se io fossi San Gennaro giuro che mi vestirei Pulcinella Che Guevara e dal cielo scenderei Per gridare alla mia gente tutto cio' che mi fa male E finire da innocente pure io a Poggioreale Perché come Gennarino sono vecchio in fondo al cuore La speranza Iervolino puo' lenire il mio dolore? Io ho capito che la vita è solo un viaggio di ritorno Che domani è gia' finito e che ieri è un nuovo giorno Sembra un gioco di parole ma mi sento piu' sicuro Coi progetti dal passato e i ricordi del futuro E alla fine del mio viaggio chiedo a Napoli perdono Se ho cercato con coraggio di restare come sono
Non era rivolto a te, ma all'aria che si respirava tra i commenti. Il De Andrè giovanile è stato enormemente influenzato dagli chansonnier (Di Brassens De Andrè ha tradotto tipo 7 canzoni). E' una cosa indiscussa e indiscutibile, ma De Andrè è andato oltre, altrimenti non sarebbe il grande De Andrè. Volevo solo puntualizzare che Don Raffaè(l'unica canzone in dialetto napoletano), che è una canzone del 1990, deriva dalla sperimentazione de andreiana e non dall'influenza francese.
chi ha mai accostato la "musica" neomelodica alle canzoni storiche di Napoli? Io? Mai... vai a rileggere... L'unico errore di fondo che posso trovare nella mia chiave di lettura è che i Napoletani erano tutti coloro che vivevano dal basso Lazio fino alla Puglia e la Calabria... Quindi metà dello stivale faceva parte di quella splendida Nazione, e tutti i discendenti hanno diritto di parlare, o cantare con la loro LINGUA MADRE.... il napoletano
Non ti inventare frasi che non sono scritte da nessuna parte. Lo stesso De Andrè ha ammesso di aver preso spunto dagli chansonnier francesi per alcune sue canzoni.
No. La melodia è carina ma questo esperimento di Federico fallì da subito. Il testo è troppo qualunquista e generico, solo una piccola parte del suo elenco merita attenzione, il grosso dell'elenco serve più a catturare l'attenzione dei pochi attenti
Riposa in pace, Federico. Ci hai fatto sognare, ridere e commuovere. Che Gesù Cristo ti accolga nel Suo Regno, ossia 'o paraviso!
🙏🙏🙏r.i.p la tua rabbia in questa canzone e la mia solo chi ama napoli può capire
Questa canzone è un C A P O L A V O R O !!
Un disco imperdibile anche per chi non è napoletano. Io ce l'ho. L'ho comprato appena uscito. A Genova. Grande Federico.
Uno dei capolavori più alti della produzione della vera musica napoletana! Federico salvatore,un genio tristemente incompreso! "perle date ai porci"
😭😭 un dolore immenso federi' !!
Ho sperato fino all'ultimo che saresti ritornato ancora una volta ed invece questa volta c'hai lasciato davvero😢😢ed io non ci posso credere...Me fatt rir'r tutt 'a vit grazie x questo è per aver difeso sempre la nostra Città!
Federico salvatore é un grande una persona assai colta complimenti sei unico
... e alla fine del mio viaggio ... chiedo a Napoli perdono .. se ho cercato - con coraggio - di restare COME SONO !!!!! (GRANDE UOMO E POETA)
😢❤
Una grande cultura storica...oltre alla bravura compositiva e doti canore ..MI MANCHERAI..
da brividi....bravo federico.....................
Quante verità e quanto coraggio. Sei il de Andrè del Sud!
non esageriamo, però Federico era molto bravo nella ricerca e nello studio.
Sei un grande Federico... ti ascolterò sempre... sei l'unico che ha le palle di dire veramente certe cose...
quante verità... e non si sentono mai le sue canzoni... Che Peccato!!!! Sei un poeta Federico...Continua così che noi tuoi fans ti seguiremo sempre!!!
R.I.P LE TUE CANZONI RIMARRANO PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI
Grandissimo :) mi fai piegare dal ridere ma anche riflettere e forse il riso diventa poi amaro.
dopo questo capolavoro lo hanno fatto scomparire. grandissimo federico salvatore!
Vero!!
Grande Federico!!! Un capolavoro!!!
sei e rimmarrai uno delle persone piu sincere di napoli
Hai espresso in musica il mio pensiero. R.i.p.
Grande.. Napoli è storia, cultura, tradizione, non solo Maradona, mandolino e cocaina, sei un grande molto in stile Fabrizio de André
Sei grande quando si usano parole di quedto genere così significative tutto è concesso si chiama licenza poetica
Bravo
capolavoro
Grande artista ciao dalla Toscana federico
👏👏👏👏Anche io non sarei tanto "dolce" con i miei compaesani....
Un grande piacere ritrovarti. Sei un Grande Artista e questo brano è il racconto della tua immensa capacità artistica e letterale. Un caro abbraccio con l'augurio di un meraviglioso 2016!!!
Disco meraviglioso!
e ti avevo perso mo' capisco il perchè..... sei un grande!
ABBIAMO UN PATRIMONIO CULTURALE DA UN VALORE INESTIMABILE E GUARDATE VOI UOMINI DI POTERE COSA AVETE COMBINATO! ED ORA GETTO IN TERRA LA MIA MASCHERA DA PULCINELLA, MA NON SMETTERO' MAI DI AMARE A' TERRA MIA!
R.I.P. , grazie
Sono quasi sicura che in dialetto era forse anche più bella. Sei davvero immenso
B R A V O
ti amiamo ti abbiamo amato e ti ameremo SEMPRE come l'ennesima reincarnazione di un nobilissimo popolare fiero Pulcinella in nero blu...es
... J...AZZ!!!
evviva il Pulcinella evviva il Sud di Napoli evviva TU!
non sono una bella femmena, e nemmeno una femmena, in effetti... Ma un grandissimo SMACK! te lo mando lo stesso...
BRAVO
BRAVO
BRAVO
bellissimo salvatò
Immenso
grandissimo
Bellissima
Unico sei unico
"Io non posso sopportare che un signore nato a Foggia porta Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia", chissà con chi ce l'ha 😁😁😁😁😁
Con chi ce l'ha?
con renzo arbore
@@genziana1000
L'amara e caustica anima di Napoli
Cercavo la stessa canzone con il testo che si riferiva anche alla Iervolino sapete doveosso trovarla?
www.dailymotion.com/video/x2s8d95
Grande
Anche se ricorda "Se fossi Dio" è comunque molto bella.
E gli chansonnier francesi (come Brassens) hanno avuto ispirazione da quelli napoletani. (E infatti se non sbaglio proprio la madre di Brassens era di origini napoletane) ;)
Ben detto!
hahahaha grande! hahahahah
Io ho sempre definito Federico Salvatore, Il De andrè e il Gaber di Napoli!
La mia versione è questa. F. Salvatore nella canzone dice "che un signore nato a Foggia porti Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia, e che il critico ha concesso al neo melodico l'evento di buttare in fondo al cesso Napoli del 900". La stampa pubblicizza uno di Foggia che canta la Napoli (STUPENDA) di una volta , ed allo stesso tempo abbandona i Napoletani che cantano la Napoli di oggi... lasciando venire inesorabilmente a galla la merda neomelodica con i soldi della camorraproduction
"Io non posso più accettare che un signore nato a Foggia, porti Napoli nel Mondo e la stampa lo incoraggia" Federico Salvatore sta chiaramente parlando di Renzo Arbore e la sua orchestra italiana..! Renzo Arbore infatti è di Foggia (vedere Biografia su Wikipedia se si hanno dubbi).
Sintetizzare la carriera di De Andrè con ''influenze francesi''(e quindi lontanamente napoletane) è molto ingiusto.
Sbaglio o a un certo punto c'è la colonna sonora del "Camorrista", il film che parla di Raffaele Cutolo?
QUANTO CAZZO A RAGIONE !!!!!!!
Federì si gruoss !!!
mi ricorda la voce di de andrè
Se io fossi san Gennaro non sarei cosi' leggero
Con i miei napoletani io m'incazzerei davvero
Come l'oste fa i conti dopo tanto fallimento
Senza troppi complimenti sarei cinico e violento
Vorrei dire al costruttore del centro direzionale
Che ci puo' solo pisciare perché ha fatto un orinale
Grattacieli di dolore un infarto nella storia
Forse è solo un costruttore che ha perduto la memoria
Nei meandri dei quartieri di madonne e di sirene
Paraboliche ed antenne sono aghi nelle vene
E nei vicoli dei chiostri di pastori e vecchi santi
Le finestre anodizzate sono schiaffi ai monumenti
E' come sputare in faccia ai D'angio' agli Aragona
Cancellare via le tracce di una Napoli padrona
E' lo sforzo di cagare dell'ignobile pappone
Sulle perle date ai porci da Don Carlo di Borbone E' percio' che mi accaloro coi politici nascosti
Perché solamente loro sono i veri camorristi
A cui Napoli da sempre ha pagato la tangente
E qualcuno l'ha incassata con il sangue della gente
E per certi culi grossi il traguardo è la poltrona
E per noi poveri fessi basta solo un Maradona
E il miracolo richiesto di quel sangue rosso chiaro
Lo sa solo Gesu' Cristo che quel sangue è sangue amaro Lo sa il Cristo ch'e' velato di vergogna e di mistero
Da quel nobile alchimista principe di Sansevero
E con lui lo sa Virgilio il sincero Sannazzaro
Giambattista della Porta che il colpevole è il denaro
E nessuno dice basta per il culto della festa
E di Napoli che resta sotto gli occhi del turista
Via i vecchi marciapiedi che hanno raccontato molto
Pietre laviche e lastroni seppelliamoli d'asfalto...
...l'appalto Ma non posso piu' accettare l'etichetta provinciale
E una Napoli che ruba in ogni telegiornale
Una Napoli che puzza di ragu' di malavita
Di spaghetti cocaina e di pizza margherita
Di una Napoli abusiva paradiso artificiale
Con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare
E di un popolo che a scuola ha creato nuovi corsi
E la cattedra che insegna qual'e' l'arte di arrangiarsi Io non posso piu' accettare l'etichetta di terrone
E il proverbio che ogni figlio è nu bello scarrafone
E mi rode che Forcella è la kasba del furbone
Che ti scambia con il pacco uno stereo col mattone
Se io fossi San Gennaro giuro che vomiterei
La mia rabbia dal Vesuvio farei peggio di Pompei
E poiche' c'ho preso gusto con la scusa del santone
Io ritengo che sia giusto fare pure qualche nome Chiedere a Pino Daniele che fine ha fatto terra mia
Siamo lazzari felici quanno chiove 'a pecundria
Napule è 'na carta sporca Napule è mille paure
Ma pe' chhiste viche nire so' passate 'sti ccriature
Da Pontano a Paisiello Giulio Cesare Cortese
Da Basile a Totonno Petito fino a Benedetto Croce
Da Di Giacomo a Viviani poi Caruso coi Parisi
Da Toto' ai De Filippo fino a Massimo Troisi C'e' passato Genovesi e Leopardi con orgoglio
La romantica Matilde e il mattino di Scarfoglio
Filangieri Cardarelli tutto l'oro di Marotta
C'e' passata la madonna che ora vedi a Piedigrotta
Un Luciano De Crescenzo Bellavista di Milano
E Sofia che da Pozzuoli oggi parla americano
Un Roberto De Simone che le ha preso pure il cuore
Ora cerca di sfruttarala Federico Salvatore Ma non posso tollerare chi si arroga poi il diritto
Di cambiare e trasformare tutto cio' che è stato fatto
Di chi vuol tagliar la corda con la vecchia tradizione
Di chi ha messo nella merda la cultura e la canzone
Io non posso sopportare che un signore nato a Foggia
Porta Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia
E che il critico ha concesso al neomelodico l'evento
Di buttare in fondo al cesso Napoli del novecento Perché ancora io ci credo e mi incazzo ve lo giuro
Che Posillipo e Toledo li divide un vecchio muro
Come quello di Berlino che ci spacca in due meta'
Uno è figlio 'e bucchino l'altro è figlio 'e papa'
Se io fossi San Gennaro giuro che mi vestirei
Pulcinella Che Guevara e dal cielo scenderei
Per gridare alla mia gente tutto cio' che mi fa male
E finire da innocente pure io a Poggioreale Perché come Gennarino sono vecchio in fondo al cuore
La speranza Iervolino puo' lenire il mio dolore?
Io ho capito che la vita è solo un viaggio di ritorno
Che domani è gia' finito e che ieri è un nuovo giorno
Sembra un gioco di parole ma mi sento piu' sicuro
Coi progetti dal passato e i ricordi del futuro
E alla fine del mio viaggio chiedo a Napoli perdono
Se ho cercato con coraggio di restare come sono
Magnifica 😊👍
Federico Salvatore di livello superiore al pari di Vecchioni e Battiato.
Mi ricorda Gaber "io se fossi Dio"
Infatti si è ispirato a lui
Bella cnnzone
Uno che ha sempre avuto le PALLE forse per questo non si vede piu' in tv ?? Ha dato fastidio a qualcuno la VERITA'
Magari trasmette messaggi "scomodi"
complimenti ....da un collega
Non era rivolto a te, ma all'aria che si respirava tra i commenti. Il De Andrè giovanile è stato enormemente influenzato dagli chansonnier (Di Brassens De Andrè ha tradotto tipo 7 canzoni). E' una cosa indiscussa e indiscutibile, ma De Andrè è andato oltre, altrimenti non sarebbe il grande De Andrè. Volevo solo puntualizzare che Don Raffaè(l'unica canzone in dialetto napoletano), che è una canzone del 1990, deriva dalla sperimentazione de andreiana e non dall'influenza francese.
non copia la canzone di de andre',e il genere musicale che la fa sembrare copiata comunque ,bravissimo federico un testo eccezionale....grande
UN GRANDE EREDE DI GABER
Ascoltatevi Se io fossi Dio di Giorgio Gaber e poi capirete il senso di questa canzone
Stavo pensando esattamente la stessa cosa :-)
RIP
chi ha mai accostato la "musica" neomelodica alle canzoni storiche di Napoli? Io? Mai... vai a rileggere... L'unico errore di fondo che posso trovare nella mia chiave di lettura è che i Napoletani erano tutti coloro che vivevano dal basso Lazio fino alla Puglia e la Calabria... Quindi metà dello stivale faceva parte di quella splendida Nazione, e tutti i discendenti hanno diritto di parlare, o cantare con la loro LINGUA MADRE.... il napoletano
Federico, ora puoi essere San Gennaro che si traveste da Che Guevara e "libera" Napoli. Non ti dimenticheremo.
Ascoltate anche Homo Sapiens per vedere di quanto si rispecchia in quello che e' stato
Oggi a Napoli abbiamo Geolier ...
Non ti inventare frasi che non sono scritte da nessuna parte. Lo stesso De Andrè ha ammesso di aver preso spunto dagli chansonnier francesi per alcune sue canzoni.
Riposa in pace Federico
No. La melodia è carina ma questo esperimento di Federico fallì da subito. Il testo è troppo qualunquista e generico, solo una piccola parte del suo elenco merita attenzione, il grosso dell'elenco serve più a catturare l'attenzione dei pochi attenti
lui non gli butta merda addosso, critica il fatto che a farlo on sia un napoletano, ma lui che di Napoli non sa nulla
Bellissima