L' Arte della guerra raccontata da Lei, Prof Barbero diventa una trasposizione cinematografica magistrale! La ricchezza di immagini che riesce a trasmettere, i riferimenti narrativi ai quali si allaccia, l' umanità che traspare...Formidabile! Grazie Prof. Barbero!
Veramente travolgente nella narrazione e nella capacità empatica di trasmettere i concetti. Sarà la cinquantesima volta che la ascolto ed è sempre un grande piacere
Es un magnífico narrador de la historia. Con la magia novelesca que seduce hasta el final sin poder dejar de escucharlo... Bravo Barbero te sigo desde Argentina Amo italia y su historia ❤
Napoleone aveva studiato bene la storia delle legioni romane, i loro punti di forza , saper marciare, saper trasportare il proprio equipaggiamento anche se pesante, combattere sempre in modo coordinato e rispondente ai comandi dati dai loro comandanti, saper costruire i propri accampamenti. Niente grandi eroismi ma obbedienza e caparbietà e fedeltà al'Imperatore!
Carissimo Barbero, mito alieno, sai meglio di me che se vuoi avere un idea della guerra devi leggere niente di nuovo sul fronte occidentale o un anno sull altipiano di lussu. Certo, è un altra storia ma solo queste testimonianze fanno capire l orrore della guerra. Ho letto guerra e pace ma non ti fa venire la nausea per la guerra come le predette testimonianze
Caspita stavolta ci sono cascato di solito sono bravo ad evitare queste trappole ^^' Ormai ogni singola conferenza di Barbero viene ricaricata decine di volte ma con titolo diverso per indurre alla visualizzazione :P Ci sta, visto che non essendo uno youtuber il professore non ci nutre con la frequenza di contenuti a cui ci siamo abituati negli ultimi anni quando seguiamo qualcuno che ci piace qual sul Tubo... Si potrebbe ricaricare questa conferenza ed intitolarla "Alessandro Barbero- L'esercito russo agli inizi dell'800" o qualcosa di simile ;D
@@carloduroni5629 Beh, dipende dal significato che si dà all'espressione "ai giorni nostri". Se parliamo di Vietnam sono passati 50-60 anni e una quarantina ne sono trascorsi dall'Afghanistan. Forse negli ultimi decenni le cose sono un po' cambiate
In nuce la logistica si riduceva al saccheggio, esercito il tiro a segno con armi antiche originali, trovo difficoltà a procurarmi le pietre focaie e 1 Kg di polvere nera svizzera n. 3, mentre gli antichi ne disponevano a tonnellate: da dove caspita la prendevano ? E' 50 anni che me lo chiedo.
La producevano negli arsenali dei vari stati, si usava così, l' arsenale inglese di Waltham Abbey si riforniva in Sicilia di zolfo, ad esempio. Era una produzione bellica.
Tolstoj aveva ragione, sulla guerra, ma solo fino al XIX secolo. Le guerre del 1900 sono state caratterizzate da un'organizzazione perfetta e l'esercito meglio preparato, da un punto di vista tattico ha molto spesso vinto. Fin quando aveva risorse, l'esercito tedesco ha tenuto quasi da solo tenuto testa all'Intesa intera. La Wermacht ha compiuto prodezze irripetibili. L'esercito vietnamita (o afghano) hanno tenuto testa ad una superpotenza non paragonabile
L'esercito nazista ha espresso il suo massimo, quando è riuscito a colpire in modo proditorio e concentrando la capacità distruttiva e di rapido spostamento che gli veniva dall'utilizzo congiunto e coordinato, dei nuovi armamenti. Sostanzialmente in Unione Sovietica ha commesso un azzardo sanguinoso, sempre più letale, pare, dalle indicazioni sconsiderate del comandante in capo degli eserciti, ovvero lo stesso Hitler. In Africa è stata invece, travolta dallo strapotere angloamericano che conquistato il passaggio nel Mediterraneo e il dominio dei cieli, rendeva sempre più vana la resistenza nazifascista. In Vietnam e Afganistan hanno vinto, non i più equipaggiati e meglio riforniti, ma di sicuro i più motivati ed esperti del territorio in cui si muovevano. Le reclute vietcong ad esempio, a differenza di quelle americane, rimanevano al fronte, fino alla morte o comunque, fino alla fine della guerra, fino alla vittoria. Il Vietnam, rispetto agli USA poteva sacrificare, essendo anche un governo totalitario, un numero enorme di soldati e popolazione. Negli USA era la guerra, anche una questione politica e che impressionava l'opinione pubblica.
Mi spiace, ma non condivido assolutamente ciò che scrivi. Le guerre del secolo scorso sono ancora un magmatico caos di illogicità e irrazionalità. Certamente, c’è di mezzo - come sempre - una aspirazione ad organizzarsi al meglio. E ciò è valido in entrambi i fronti durante la prima guerra mondiale fra i contrapposti gli eserciti degli Imperi Centrali (Bulgaria, Austria-Ungheria, Impero Tedesco ed Impero ottomano) e gli Alleati (Regno di Serbia, Francia, Impero Russo, Gran Bretagna, Regno di Montenegro, Regno di Grecia, Regno di Romania e Regno d’Italia). Così come accadde con l'“Asse” (Germania, Italia e Giappone) e gli “alleati” (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Unione Sovietica, Cina) nella seconda guerra mondiale. Sempre vi è, fin dalla notte dei tempi, una tensione degli eserciti ad avere una organizzazione per abbattere il nemico. Ma poi sempre il caos, i molteplici errori, la componente irrazionale umana, la confusione, ecc. hanno la meglio sulla pianificazione . E vince chi fa meno errori. E il buffo è che chi fa meno errori, ne fa comunque tantissimi e smisurati. Solo che il perdente riesce nell’impresa di farne di più.
@@aristarcomonocalpo5290 sicuramente, però è innegabile che nonostante condizioni di partenza assolutamente sfavorevoli in entrambe le guerre i tedeschi siano andato quasi sempre ad un passo dal vincere. E gli errori commessi sono stati quasi sempre commessi al di fuori dal campo di battaglia: nella I a mio modesto avviso è stato il telegramma zimmermann e la guerra sottomarina Nella seconda ovviamente l'attacco all'URSS (poteva essere rimandato), la scelta di puntare a 3 obbiettivi e la dichiarazione di guerra agli USA (tutti commessi in prima persona da Hitler, con consiglieri politici e militari che imploravano di non fare nessuna di queste 3 cose)
@@edurock8528 anche tu hai ragione su tutto Personalmente penso che in Nordafrica gli Afrikakorps abbiano compiuto comunque miracoli militari (ma sono "innamorato" di Rommel, magari sono condizionato): il grosso problema era la disponibilità di risorse degli inglesi e l'errore di pensare che gli italiani potessere reggere quel fronte (errore grave) Quanto i vietcong, personalmente faccio rientrare la conoscenza del territorio (ma basta leggere L'Arte della Guerra) nell'organizzazione, che ha pareggiato la differenza di risorse (assieme ovvio alle diverse motivazioni) MA una cosa simile si era già vista, ad esempio, a Teutoburgo
Grazie mille per la tua passione per la storia.
Io ho 15 anni e molti mi reputano un piccolo storico.
Ho preso tutto da te
L' Arte della guerra raccontata da Lei, Prof Barbero diventa una trasposizione cinematografica magistrale! La ricchezza di immagini che riesce a trasmettere, i riferimenti narrativi ai quali si allaccia, l' umanità che traspare...Formidabile! Grazie Prof. Barbero!
Alessandro Barbero Patrimonio dell'Umanità
Veramente travolgente nella narrazione e nella capacità empatica di trasmettere i concetti. Sarà la cinquantesima volta che la ascolto ed è sempre un grande piacere
Es un magnífico narrador de la historia. Con la magia novelesca que seduce hasta el final sin poder dejar de escucharlo...
Bravo Barbero te sigo desde Argentina
Amo italia y su historia ❤
Grande prof.!
Napoleone aveva studiato bene la storia delle legioni romane, i loro punti di forza , saper marciare, saper trasportare il proprio equipaggiamento anche se pesante, combattere sempre in modo coordinato e rispondente ai comandi dati dai loro comandanti, saper costruire i propri accampamenti. Niente grandi eroismi ma obbedienza e caparbietà e fedeltà al'Imperatore!
Pensavo lo stesso mentre ascoltavo
Favoloso racconto da un oratore per eccellenza. Ottimo come sempre, grazie per tutti questi interessantissimi video!
Analisi psicologica profondissima e raccontata in modo superbo.
Grande, sempre grande....applausi meritatissimi
Illuminante, come sempre
Grandissimo! C'è tanto parallelo tra l'esercito e la vita aziendale! La prossima volta mi piacerebbe parlasse di sun tzu
Barbero = immensità
bravissimo ,un incantatore...
Semplicemente fantastico ❤️💯
Ma quanto e' bravo il professor barbero...
Bravissimo come sempre
Grandissimo narratore presentatore
Sempre piacevole ascoltate Alessandro
certo che mi piacerebbe vederlo dal vivo , bravissimo
Solito genio
Grazie a te
Ottima esposizione,trovo pure io in parallelo a chi ha scritto prima di me, la similitudine com il mondo del lavoro
Top!
Grazie prof
Di quando è questa conferenza? Il prof. è magrissimo!!! Ma sempre bravissimo
Wwaq AW watt io
potreste farmi una relazione su questo a livello del primo anno del liceo classico
Dove si può trovare la lezione su Belli (se ho capito bene)?
Grandss ale cm sempre.
Carissimo Barbero, mito alieno, sai meglio di me che se vuoi avere un idea della guerra devi leggere niente di nuovo sul fronte occidentale o un anno sull altipiano di lussu. Certo, è un altra storia ma solo queste testimonianze fanno capire l orrore della guerra. Ho letto guerra e pace ma non ti fa venire la nausea per la guerra come le predette testimonianze
Caspita stavolta ci sono cascato di solito sono bravo ad evitare queste trappole ^^'
Ormai ogni singola conferenza di Barbero viene ricaricata decine di volte ma con titolo diverso per indurre alla visualizzazione :P
Ci sta, visto che non essendo uno youtuber il professore non ci nutre con la frequenza di contenuti a cui ci siamo abituati negli ultimi anni quando seguiamo qualcuno che ci piace qual sul Tubo...
Si potrebbe ricaricare questa conferenza ed intitolarla "Alessandro Barbero- L'esercito russo agli inizi dell'800" o qualcosa di simile ;D
Il SIGNORE fece "" l' uomo a SUA somiglianza "" ma la ..testa.. solo ad ALESSANDRO BARBERO
Sembra un incipit "in media res" ma suppongo sia semplicemente troncato il video; mancano molti minuti dell'inizio?
Manca un bel pezzo. Ma è la stessa lezione, anche se svolta in momento diverso, che si trova su Spotify come Napoleone e l'arte della guerra
Ai giorni nostri, vince le guerre chi ha i tecnici, gli scienziati e la tecnologia migliore, la tattica e la strategia contano meno.
Dipende. Non direi che Vietcong e Talebani superassero USA e URSS per scienza e tecnologia.
@@carloduroni5629 Beh, dipende dal significato che si dà all'espressione "ai giorni nostri". Se parliamo di Vietnam sono passati 50-60 anni e una quarantina ne sono trascorsi dall'Afghanistan. Forse negli ultimi decenni le cose sono un po' cambiate
La strategia è fondamentale oggi ma è strategia geopolitica su larga scala, non tattica di campo.
Le guerre oggi non sono fatte per essere vinte. Ma solo per essere combattute più o meno a lungo. Fave!
In nuce la logistica si riduceva al saccheggio, esercito il tiro a segno con armi antiche originali, trovo difficoltà a procurarmi le pietre focaie e 1 Kg di polvere nera svizzera n. 3, mentre gli antichi ne disponevano a tonnellate: da dove caspita la prendevano ? E' 50 anni che me lo chiedo.
La producevano negli arsenali dei vari stati, si usava così, l' arsenale inglese di Waltham Abbey si riforniva in Sicilia di zolfo, ad esempio.
Era una produzione bellica.
" scusate io sfrutto troppo Tolstoj ma lui scrive meglio di me " :D divertente.
Non capisco i pollici in giù
Briai
Er mejo 😊❤️
Tolstoj aveva ragione, sulla guerra, ma solo fino al XIX secolo. Le guerre del 1900 sono state caratterizzate da un'organizzazione perfetta e l'esercito meglio preparato, da un punto di vista tattico ha molto spesso vinto. Fin quando aveva risorse, l'esercito tedesco ha tenuto quasi da solo tenuto testa all'Intesa intera. La Wermacht ha compiuto prodezze irripetibili. L'esercito vietnamita (o afghano) hanno tenuto testa ad una superpotenza non paragonabile
Di prodezze irripetibili ce ne sono state tante nella storia, la differenza è questi all epoca hanno vinto i tedeschi del 900 no...
L'esercito nazista ha espresso il suo massimo, quando è riuscito a colpire in modo proditorio e concentrando la capacità distruttiva e di rapido spostamento che gli veniva dall'utilizzo congiunto e coordinato, dei nuovi armamenti. Sostanzialmente in Unione Sovietica ha commesso un azzardo sanguinoso, sempre più letale, pare, dalle indicazioni sconsiderate del comandante in capo degli eserciti, ovvero lo stesso Hitler. In Africa è stata invece, travolta dallo strapotere angloamericano che conquistato il passaggio nel Mediterraneo e il dominio dei cieli, rendeva sempre più vana la resistenza nazifascista. In Vietnam e Afganistan hanno vinto, non i più equipaggiati e meglio riforniti, ma di sicuro i più motivati ed esperti del territorio in cui si muovevano. Le reclute vietcong ad esempio, a differenza di quelle americane, rimanevano al fronte, fino alla morte o comunque, fino alla fine della guerra, fino alla vittoria. Il Vietnam, rispetto agli USA poteva sacrificare, essendo anche un governo totalitario, un numero enorme di soldati e popolazione. Negli USA era la guerra, anche una questione politica e che impressionava l'opinione pubblica.
Mi spiace, ma non condivido assolutamente ciò che scrivi.
Le guerre del secolo scorso sono ancora un magmatico caos di illogicità e irrazionalità. Certamente, c’è di mezzo - come sempre - una aspirazione ad organizzarsi al meglio.
E ciò è valido in entrambi i fronti durante la prima guerra mondiale fra i contrapposti gli eserciti degli Imperi Centrali (Bulgaria, Austria-Ungheria, Impero Tedesco ed Impero ottomano) e gli Alleati (Regno di Serbia, Francia, Impero Russo, Gran Bretagna, Regno di Montenegro, Regno di Grecia, Regno di Romania e Regno d’Italia).
Così come accadde con l'“Asse” (Germania, Italia e Giappone) e gli “alleati” (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Unione Sovietica, Cina) nella seconda guerra mondiale.
Sempre vi è, fin dalla notte dei tempi, una tensione degli eserciti ad avere una organizzazione per abbattere il nemico.
Ma poi sempre il caos, i molteplici errori, la componente irrazionale umana, la confusione, ecc. hanno la meglio sulla pianificazione .
E vince chi fa meno errori.
E il buffo è che chi fa meno errori, ne fa comunque tantissimi e smisurati.
Solo che il perdente riesce nell’impresa di farne di più.
@@aristarcomonocalpo5290 sicuramente, però è innegabile che nonostante condizioni di partenza assolutamente sfavorevoli in entrambe le guerre i tedeschi siano andato quasi sempre ad un passo dal vincere.
E gli errori commessi sono stati quasi sempre commessi al di fuori dal campo di battaglia: nella I a mio modesto avviso è stato il telegramma zimmermann e la guerra sottomarina
Nella seconda ovviamente l'attacco all'URSS (poteva essere rimandato), la scelta di puntare a 3 obbiettivi e la dichiarazione di guerra agli USA (tutti commessi in prima persona da Hitler, con consiglieri politici e militari che imploravano di non fare nessuna di queste 3 cose)
@@edurock8528 anche tu hai ragione su tutto
Personalmente penso che in Nordafrica gli Afrikakorps abbiano compiuto comunque miracoli militari (ma sono "innamorato" di Rommel, magari sono condizionato): il grosso problema era la disponibilità di risorse degli inglesi e l'errore di pensare che gli italiani potessere reggere quel fronte (errore grave)
Quanto i vietcong, personalmente faccio rientrare la conoscenza del territorio (ma basta leggere L'Arte della Guerra) nell'organizzazione, che ha pareggiato la differenza di risorse (assieme ovvio alle diverse motivazioni)
MA una cosa simile si era già vista, ad esempio, a Teutoburgo
Ma hanno brutalmente interrotto il bambino
Secondo me Tolstoj esagera!
Secondo me è buo
Secondo me no.