"da allora viviamo in un perenne 8 settembre..." sono assolutamente d'accordo con Marco Cimmino. Un balzo nella memoria : un mio zio di Firenze, ufficiale di cavalleria, si ritrovò a condividere la prigionia con il grandissimo Guareschi erano un gruppetto affiatato nella stessa tenda e tutti si fecero crescere i baffi nello stesso modo. Guareschi e mio zio li hanno tenuti fino alla morte. Con orgoglio.
@@inelnos Grazie della richiesta, ma mi occupo solo di storiografia militare 1920-1945, non sono "erudito" sulla faccenda tanto da parlarne e visto che non voglio dare informazioni errate su periodi e temi su cui non mi ritengo sufficientemente informato non posso farlo.
Una live veramente di altissimo livello, che in tanti dovrebbero ascoltare, perché le menzogne a riguardo di questo momento cruciale della nostra storia, sono diffuse da tempo, mentre è giusto conoscere la verità.
Scusami gentile Antonella a quali "menzogne" ti riferisci? Ho parecchi anni sulle spalle, e ti posso garantire che le nostre scuole, semplicemente non ne hanno nemmeno parlato. Punto! Ancora 20 anni dopo la fine della 2° Guerra Mondiale nei libri di Storia si trovava una frase : La seconda G.M. è iniziata nel 1939 ed è finita nel 1945. Punto! Questo è tutto quello che riportavano i libri Scolastici. Forse non si voleva fomentare divisioni e contrasti, per avvenimenti che toccavano da vicino gli italiani (e ancora troppo caldi). Quando cominciarono a parlarne ( 35/40 anni dopo) , nei libri di scuola , i capitoli sulla 2° G,M. erano nel programma nel 5° anno delle superiori . Ma in 5° Superiore ci si preparava all'esame di maturità solo su quattro materie , Italiano, Matematica, una lingua straniera e una materia tecnica. Il testo di Storia non veniva nemmeno aperto, Tutto lo sforzo dei professori e degli studenti era concentrato sulle materie di esame. Ecco da dove nasce l'ignoranza storica degli italiani e delle bufale che ancora circolano. Pensiamo solo che quasi mai si dice che Mussolini andò personalmente a rassegnare le sue dimissioni nelle mani del Re. Si cerca di insinuare che sia stato tradito dagli antifascisti (boh?). La Seduta del Gran Consiglio del FASCISMO gli votò contro, non certo gli anti fascisti , che da due decenni erano stati uccisi ,imprigionati , mandati al confino o fuggiti all'estero.
Analisi brillantissima, molto apprezzata l’analisi su Badoglio e sui vertici italiani, che si dimostrarono i peggiori incapaci proprio nel momento decisivo della nostra storia!
...Ci siamo semplicemente rivelati per quello che eravamo, e cioè dei dilettanti incompetenti che volevano giocare al tavolo dei grandi senza conoscere le regole. La nostra guerra poteva finire solo in quel modo, la vittoria potevamo sognarcela.
@@minotaurus91 Naturalmente la "nostra" guerra non poteva finire in altro modo, se non con una sconfitta (e per fortuna!). Sono tuttavia del parere che con dei vertici militari e diplomatici differenti, un Primo Ministro diverso e - soprattutto - un Monarca differente, le modalità di "sgancio" dalla Germania sarebbero state diverse (certo, forse avremmo vissuto una storia completamente mutata). Molti dei fallimenti del governo Badoglio sono da imputare all'essenza dell'essere italiani, a quel volere "il potere, con il diritto di abusarne" (I. Montanelli). In fin dei conti, il più grande errore fu affidare il compito di farci uscire dalla 2WW a quegli stessi uomini che avevano agevolato l'ascesa del fascismo, l'avevano supportato per vent'anni e avevano contribuito a farci entrare nella 2WW, al fianco dell' "imbianchino" (cit. VE III). Sic transit gloria mundi.
Riferisco solo quest'episodio, che conosco per ragioni familiari. Mio nonno era sottufficiale di Marina, e partecipò allo sbarco in Albania nel 39, come comandante del plotone da sbarco dell'incrociatore Pola. Venne decorato con croce di guerra perché, testuale, "accorreva ripetute volte presso numerosi feriti, coadiuvando nella sua opera l'unico portaferiti". È mai possibile che venga organizzata un'operazione anfibia, sia pure contro l'Albania, con UN SOLO portaferiti? E di esempi come questa ce ne saranno a non finire
@@ParabellumStoria sì ma per un'incompetenza e una sciatteria di base dei comandi. Almeno il supporto medico potevano metterlo in campo decentemente, lì non era una questione di materie prime o di tecnologia
Le armi moderne che sarebbero arrivate nel '43 si riducono ai caccia della serie 5, che potevano vantare ottime prestazioni solo grazie ai motori DB 605, tedeschi, sennò addio...e i cannoncini erano Mauser. Noi ci mettemo la cellula attorno, pare riuscita anche se carissima. Il nuovo carro medio P 26 era una frana che a quel che dice Metal Mike gli equipaggi sabotavano per non portarli al combattimento. Altre armi moderne di produzione nazionale...sì, i nuovi buoni incrociatori "capitani romani" ma insomma niente che potesse influire sulla guerra. Il radar italiano è sempre stato arretratissimo rispetto a tedeschi e inglesi: tutti nello stesso momento avevamo avuto al stessa idea ma a noi mancava la tecnologia elettronica per realizzarli. Poi ci si mise la marina che voleva un apparecchio che puntasse i cannoni in scarsa visibilità e quando seppero che era tanto se scopriva una nave ma non era in grado di dirigere il tiro si disinteressarono, fino a Matapan.
A me una cosa che incuriosisce tantissimo è l'evoluzione del linguaggio dei proclami, ma anche di notiziari e documentari. In particolare, come si è passati da una retorica tronfia e ampollosa a un modo discorsivo e colloquiale di presentare i servizi? E un passaggio che mi sembra quasi repentino ascoltando servizi di ante-guerra e di guerra da una parte e quelli del dopo guerra dall'altro.
Lasciando perdere la retorica del periodo... ma se ascolti un politico di 30 anni fa, anche Craxi ad esempio e lo compari con quelli di oggi ti metti a ridere (intendo per padronanza di linguaggio) ma anche rimanendo sul genererico la dizione e la padronanza dell'Italico idioma nella tv di allora erano assai più elevati che non ai giorni nostri, sarà che la caratura dell'ospite medio dell'epoca era più alta...
@@ParabellumStoria quelli di 30 anni fa può darsi, ma quelli degli anni 30/40/50 e pure 60 erano ridicoli. Come quelli che si ascoltano in questo video, mi sembrano di una retorica trionfia e grottesca. Altro che padronanza di linguaggio!
Forse questa incapacità di avere una coscienza nazionale deriva dal fatto che quando in Europa si andavano a creare le nazioni, e le varie coscienze nazionali, noi eravamo ancora con i comuni che si facevano la guerra, che si odiavano, divisi sotto padroni diversi, e questo è perdurato nel tempo, e purtroppo non siamo una nazione che si possa definire tale nemmeno oggi, dopo anche l'unificazione, è gente che c'è morta per fare l'Italia, è una mentalità prettamente italiana purtroppo.
Arrivo al tuo canale dalla live fatta con Ivan Grieco, ti dico solo che, quello che è successo a te, non è successo solo a te. Buona divulgazione, da un ex collega divulgatore che ha deciso di lasciare youtube per via dell'atteggiamento toxic di alcuni finti storici che come fonte tendono ad usare wikipedia e non hanno idea di cosa voglia dire il termine storiografia.
Mio nonno si trovava in Francia, e ha sempre raccontato l'8 settembre come il giorno del tradimento. Arrestato dai tedeschi, si tolse anche la soddisfazione di stenderne uno a terra, con un pugno (dei suoi). Caricato su un treno per la Germania, si è rocambolescamente salvato buttandosi giù dal treno quando si trovava già in territorio tedesco, eccetera, eccetera, ...
Non vorrei mancare di rispetto a nessuno, ma Parabellum con Giovanni Cecini diventa il migliore canale di storia. Ottimo anche Cimmino. Estrema competenza abbinata a molta pacatezza.
Suggerisco questa idea ai venditori di "gadgets": un calendario cartaceo a strappo come tanti se ne vendevano fino a non molto tempo fa. La sua particolarità, coincidente con il suo messaggio, sarebbe quella che dovrebbe essere interamente composto da foglietti dello stesso giorno: 8 settembre 1943. Tranne l'ultimo, che, in atto di speranza, sarebbe quello del 9 settembre 1943, appunto il giorno successivo.
A proposito del citato a sproposito Giovannino Guareschi: "Norimberga: vendetta! Giustizia sarebbe se fossero presenti tra gli imputati anche coloro che hanno riempito le fosse di Katyn e coloro che hanno sganciato l'atomica su Hiroshima. Ci sono, si, ma stanno tra i giudici… " - Giovannino Guareschi "La Rabbia (1963)"
Per differenziare le live con i documentari vi consiglierei di inserire nel titolo la parola „live“ all’inizio. Questo comporta ad una maggiore visualizzazione e chiarezza. Saluti.
A El Alamein abbiamo perso perchè avevamo 500 carri contro 1300, e la metà di quei 500 erano M13, mentre 300 degli inglesi erano Sherman. E perchè gli inglesi avevano il dominio del cielo. E perchè avevamo la metà dei soldati e un terzo dei cannoni. Dice ma i rifornimenti non arrivavano...perchè pur avessimo avuto un mare di carburante con quella disparità di mezzi avremmo vinto? Le corazzate son rimaste nei porti anzichè proteggere il traffico...mai saputo che i convogli, attaccati più che altro da sommergibili e aerei si difendono con le corazzate. I sommergibili li avevamo anche noi e tanti, solo che erano arretrati come concezione, poco efficienti e senza una dottrina moderna d'impiego, non per nulla li perdemmo quasi tutti senza combinarci granchè, nè in Mediterraneo nè in Atlantico, con tragico spreco di bravi marinai. I sommergibili tedeschi quando vennero in Mediterraneo fecero faville, pur essendo molti meno dei nostri.
"Le corazzate son rimaste nei porti anzichè proteggere il traffico" Perche altrimenti faccevano una brutta fine, la flotta inglese contralova tutto il mediterraneo sia con gli aerei,navi e sottomarini. le corazzate italiane erano tutto fummo e niente arrosto: mancava il radar, non si combatteva di notte, i cannoni era totalemnte in precisi, tanto solo 7 colpi su piu 2000 sparati andarono a segno, mancanza di addestramento. mandare navi in queste condizioni era solo bersagli in movimento. per difendere i convogli servono cacciatorpodinere armati di radar,sonar e armi anti-sommergibile e supporto aereo costante. gli inglesi e americani hanno usato queste per difendere i loro convogli. dovevamo costruire portaerei e migliorare la forza aerea per difendere Italia e i convogli.
Sbagliatissimo, le corazzate senza supporto aereo, erano facili bersagli, difendere i convogli? ma scherzi? con nemici in aria e sopratutto in mare con in sottomarini, erano inutili. Italia credeva di combattere la WW1 in mare ma era la WW2, le portaerei e gli aerei ha sostituito le corazzate, vedi a Peal harbon, vedi le corazzata Yamato.
@@africaguy1609 Guardi che ha capito il contrario, la frase completa è:"Le corazzate son rimaste nei porti anzichè proteggere il traffico...mai saputo che i convogli, attaccati più che altro da sommergibili e aerei si difendono con le corazzate." Cioè sostenevo che le corazzate NON servono per difendere il traffico. Tranne in pochissimi casi quando c'era pericolo d'intervento della squadra avversaria, allora uscivano per la protezione lontana di qualche convoglio importante. Lo facevano anche gli inglesi.
@@mauroperossini4785 il tuo testo era chiarissimo, frainterderlo vuol dire solo affacciarsi nei commenti con la voglia di polemizzare a prescindere😁 Avete scritto gli stessi concetti, tutti condivisibili, aggiungo solo che , impiegare 200.000 tonnellate di acciaio per costruire corazzate inutili, quando con quell acciaio si sarebbero potuti costruire 5000 carri da 40 tonnellate fu' il termometro dell imbecillita' di mussolini, all italia prima dei mezzi manco' una visione della guerra moderna e la capacita' di programmare un efficace produzione adeguata alle scelte di cosa e quali mezzi produrre, non mancavano ingegneri capaci, mancava la giusta programmazione di rinnovo dei mezzi bellici, l ansaldo produceva un cannone anticarro miglire dell 88 tedesco ,ma che fu' destinato a pezzo antiaereo navale, solo per fare un esempio.
@@robertopinzani6774 Purtroppo pare che la FIAT-Ansaldo fosse abbastanza incapace di costruire carri moderni, non per nulla prima si prese in considerazione il cecoslovacco tipo 38 e il panzer III per poi tenersi gli M13. Vero che ci fu anche incomprensione del comando che non richiese modelli migliori, se si pensa che Badoglio scrisse di quelle trappole che erano gli M11:"Sono magnifici" ci si rende conto di che livello di competenza in fatto di corazzati ci fosse nell'esercito italiano. Verissimo che quelle enormi risorse buttate nelle corazzate sarebbero state molto meglio impiegate in altri modi, per esempio dotarsi di una buona difesa antisommergibile (che sarebbe costata molto meno, fatta di piccole corvette) che mancò per tutta la guerra. Ma a quanto pare nessuno in Italia pensò che la nostra guerra navale sarebbe diventata essenzialmente la protezione del traffico verso la LIbia, i capoccioni pensavano a battaglie vecchio stile con la flotta francese. Quando ci si aggiunse fra i nemici anche quella inglese la nostra flotta da battaglia non aveva più chance e quindi ragione d'essere, se non stare nei porti. Del nostro 90/53 non so nulla, forse ne producemmo troppo pochi per usarli come anticarro? O non furono dotati dell'affusto adatto? Non saprei.
Marco Cimmino parlando della logistica ha pronunciato il nome del generale Alfredo Dallolio, che organizzo' le strutture industriali e logistiche italiane nella prima guerra mondiale, aveva carta bianca ed era un vero despota.
E' mancata una dirigenza degna di questo nome, si palleggiavano le responsabilita' quando c'era un re che avrebbe dovuto essere la sintesi delle forze armate, invece penso' solo a tagliare la corda e lasciare il paese in balia degli eventi. La prima condizione per entrare in guerra e' di avere una economia solida alle spalle, invece l'Italia aveva un'economia a pezzi a regime autarchico. Per entrare in guerra ci dovevano essere ragioni ben piu valide della smania di Mussolini di sedersi al tavolo della pace. Questo era il momento in cui il re doveva porre il veto e non aspettare quando gli eserciti stranieri sono gia' in Italia.
Ottima live ! Finalmente si parla di questi argomenti. Però, vero che Caporetto fu usata in maniera retorica all'estero, è vero anche che se qualche "Genio" non proclamava ai 4 venti che i soldati scapparono al posto di combattere, forse le valutazioni estere potevano essere diverse. (Nascondendo le responsabilità tattiche dei Generali ) E forse le cause per cui gli altri Stati ci vedevano come "traditori" o poco affidabili, vanno ricercate già nel Risorgimento, come le difficoltà degli Italiani di sentirsi come un'unica Nazione. Se non erro in una conferenza post Guerra di Crimea, l'ambasciatore Russo Affermò: "Quale altre guerre ha perso Cavour, per reclamare ulteriori richieste territoriali ? Già in quel periodo storico, leggendo Biografie di Cavour e altro, si notano già comportamenti "Italiani" di poco affidamento, incompetenze militari, forte retorica, basso dilettantismo e violazioni di vari trattati.
Guardi, ho appena visto un video di RedKomet's che rievoca "Blackhawk down". A domanda del perchè non vennero chiamati gli italiani in aiuto agli americani in gravissime difficoltà (furono invece chiamati i pakistani) ha risposto che gli americani erano convinti che i nostri soldati fossero in combutta coi somali e li informassero delle loro mosse. Sospetto incredibile che però la dice lunga sulla fama che ormai ci siamo fatti.
La grandi lezioni della Russia che prese legnate sia nella guerra di Crimea ai tempi proprio di Cavour che nella I guerra mondiale. Dopo Caporetto (offensiva avvenuta per proprio il crollo de fronte russo e persa perché i tedeschi erano superiori, essenzialmente) ci siamo rialzati e abbiamo vinto, la Russia ha perso pur essendo nell'Intesa. La storia militare d'Italia, da quando abbiamo conquistato il mondo ai tempi di Roma antica alla seconda guerra mondiale, combattutta valorosamente e tragicamente con equipaggiamenti della prima, è eccezionale. Non prendo lezioni di come si fa la guerra dai russi.
@@InfoRome L'Italia era una media potenza militare e non poteva partecipare a quella guerra, dalla parte sbagliata, combattuta in modo sbagliato, con l'Impero Romano avevano in comune solo i monumenti nulla più, fummo il solo paese fascista mediterraneo a stringere quel patto scellerato con i folli nazisti, tutti se ne stettero fuori, non era e non doveva essere la nostra guerra: Portogallo, Spagna, Turchia, Grecia, che tirammo in ballo solo noi per farci fare pure da loro un mazzo tanto, perché noi una guerra su un fronte potevamo fare niente altro. La guerra tra superpotenze mondiali su più teatri di guerra era un campionato che non era alla nostra portata, non penso che se per assurdo la Germania non ci avesse attaccato e si fossero ritirati in buon ordine, che gli Italiani avrebbero combattuto contro i tedeschi
@@InfoRome Che diavolo c'entra l'antica Roma? Guarda che l'Italia come stato esiste dal 1861, e quasi tutte le guerre che abbiamo combattuto sono state preparate e dirette malissimo. La Grande Guerra l'abbiamo vinta per il rotto della cuffia, mentre la seconda l'abbiamo persa in modo rovinoso. Di lezioni militari da dare al mondo ne abbiamo ben poche.
@parabellum.... Ti seguo da tanto e apprezzo il lavoro che svolgi e gli interventi nelle dirette multiple..... Però a volte alcuni interlocutori non sono abbastanza preparati su certi temi. Diciamo, senza voler insultare nessuno, all'altezza del dibattito. Si vede da alcune, educate e sottili, correzioni fatte in corso❤
Ciao ti rifaccio i complimenti, sono contenta di una cosa, le vostre coincidono con le mie,che come sai, mi definisco una "detective storica" molto dilettante. Ti consiglio, se posso il documentario " 25 luglio 1943: la caduta" ti spiega in maniera particolare tutto cio che successe prima e durante. Interessantissimo gli audio di Mussolini alla petacci, che ti fa capirr lo stato d' animo di lui. Voleva uscirne fuori. Grazie continuerò a seguirti.
Gran bella lezione mi ha fatto vedere in modo diverso l'8 settembre, in generale il tuo è a mani basse il miglior canale di storia militare. Ho una domanda, ma nonostante tutti i difetti non pensi che l'esercito italiano sarebbe stato in grado di offrire una bella prova di resistenza insieme ai tedeschi ?Le migliori prove nel conflitto le abbiamo date in difesa, se poi ci aggiungiamo il terreno, il numero e il fatto che avremmo letteralmente difeso casa....non so per come la vedo io avremmo potuto dare la migliore prova del conflitto.
Bah, migliori prove... Già dimenticato dei disastri d'Africa, di Grecia e di Russia? Non eravamo adatti a niente, solo a starcene buoni e zitti e sopratutto NEUTRALI. L'Italia, checché ne farneticasse la propagandaccia fascistoide, era un paese di seconda categoria, allo stesso livello di Spagna, Polonia, Cecoslovacchia e paesi balcanici. Basta guardare al trattamento che ci hanno riservato a Versailles per rendersene conto. Non contavamo niente, né politicamente, né economicamente, né tanto meno militarmente. Per vincere una guerra moderna servono risorse, industrie, armi e dottrine militari efficaci. Cose che noi, per tutta la prima metà del '900, non abbiamo mai avuto. L'unica cosa saggia e sensata che potevamo fare in quella situazione era starcene in disparte, seguire l'esempio di Franco, e cercare di svilupparci gradualmente fino a diventare un paese moderno e industrializzato. Invece abbiamo voluto giocare a fare la grande potenza, non avendone né la forza né l'autorevolezza, un pò per l'ubriacatura di Vittorio Veneto, che ci ha fatto credere di essere alla pari dei padroni del mondo, un pò per la tendenza tipicamente italica di voler imitare gli altri, senza capire che ciascun paese deve seguire la sua politica secondo le sue possibilità e i suoi bisogni. E noi non avevamo nessun bisogno di una guerra mondiale in casa.
Totalemente in disaccordo con Giovanni Cecini. L'Italia nella prima guerra mondiale ha tradito perché come ha visto che c'era la possibilità di ottenere dei territori ha disdetto l'alleanza subito e si è alleato con i nemici dei suoi vecchi alleati. È come se domani la Francia si sfilasse, ci facesse le sanzioni perché la Cina le ha promesso X cose a danno degli italiani (è solo un esempio). È ovvio che sarebbe percepito enormemente come un tradimento. Nella seconda guerra mondiale, si era messo per iscritto che l'alleanza difensiva e offensiva sarebbe stata sempre valida, non solo se uno attaccato o con altre condizioni. Una volta in guerra abbiamo pure firmato che non si facevano paci unilateriali. L'Italia ha tradito ed essere fieri di un esercito che è andato a morire perché aveva troppa paura di rifiutarsi, visto che non è che ci andassero in quanto paese che si protegge, è solo da vigliacchi. Nella seconda il massimo della vigliaccheria è venuto con i lager, le leggi razziali e così via. Inoltre, non c'è onore a uccidere un altro uomo, né per difesa e né per attacco. Ogni volta che muore un uomo è solo una tragedia
Hai ragione Mirko. Studiai a Kraków e ormai sono anni che ci vivo. Ogni volta che arriva il Dzien Flaga penso che a fare la stessa cosa in Italia si rischierebbe minimo una denuncia per apologia di reato (il giorno della bandiera, dove la Polonia si tinge di bianco rosso❤)
L’Italia ha perso la guerra, con il trattato in Sicilia accetta la resa incondizionata, sorrido sul 25 aprile, festa per unire gli italiani. In verità dovrebbero cambiargli nome in resa incondizionata, le navi italiane hanno preso la strada di Malta. Una fini in Unione sovietica e poi misteriosamente affondo in seguito nel porto. È di sicuro interesse parlare dei territori slavi, di pavelic, degli italiani che difendevano o facevano trovare rifugio ai serbi di Croazia, ne morirono centinaia di migliaia, anche sull’isola di pag, tutto a opera degli ulstasha, si arrivò a dire negli anni 90 che se non ci fossero stati gli italiani il problema serbo in croazia non ci sarebbe stato, e abilmente tusman negli accordi di camp David non ebbe condizioni sul ritorno dei croati di nazionalità serba in Croazia. Al contrario delle condizioni in Bosnia 🇧🇦 li c’erano.
Sulle critiche e motivazioni che vanno mosse alla guerra italiana c'è poco da dire. Ma in realtà le stesse cose possono essere dette degli altri belligeranti, persino della Germania come è evidente negli stessi video di Mirko. Alla fine la guerra non doveva semplicemente essere iniziata se non nel Mediterraneo e dal 42. E ciò solo in assenza degli Usa fra i belligeranti (e magari persino la Russia)
Vi è anche un problema giuridico vedi noi non dichiarammo guerra alla Germania dopo l'8 settembre.. si ricordarono di farlo il 13 ottobre il che rese l'Italia giudicamente per 35 giorni un paese che prendeva le armi contro un alleato e ciò privava anche i nostri soldati dello status di soldati regolari.
@@ParabellumStoria Noi ci arrendemmo furono i tedeschi a non lasciarcelo fare, le colpe sono da una parte sicuramente di Mussolini ad aver chiamato i tedeschi in Italia pur di rimanere in sella, dall'altra una resa che organizzata male ed in modo più vigliacco di così pur di salvarsi la pelle da parte della casa Regia e di chi ruotava attorno non si poteva. Dovevamo essere chiari ed arrendersi, la Germania ha provato a continuare sul nostro territorio la guerra, per tenerla lontano dal suo.
min 42:00 era ovvio che c'era un divario tecnologico con la marina inglese; e ricordate la scarsità di conmbustibile che limitava, volenti o nolenti, l'operatività delle nostre navi.
La leggenda del volta faccia italiano alle forze dell'asse viene sostenuto da chi guarda solo a quell'istante e non al complesso dei rapporti Regno di Italia-Terzo Reich. La stipula del patto di Acciaio del 39' nasce dalla promessa ,da parte della Germania, di non avviare nessuna operazione militare in europa prima del 1943. Lo stesso Von ribbentrop rassicuró Ciano su quest'aspetto in sede di trattativa ( cosa che Ciano riporta nel suo diario). Mussolini avrebbe voluto che si menzionasse espressamente il periodo di non belligeranza all'interno del trattato, cosa che non si realizzerà e lo porterà ad una violenta lite con Ciano come riportato nel diario della Figlia Edda (moglie di Ciano). In buona sostanza sono stati i tedeschi a non rispettare i patti, violando il tacito accordo con gli italiani di non belligeranza per il periodo 39-43.
@@kalz55 i repubblichini di Salò e i partigiani filo staliniani sono stati utili idioti, per fortuna entrambi neutralizzati dall'esercito regolare e dagli alleati.
Grande marco cimmino , peccato che anche lui cada nella trappola di pensare che produrre più carri panzer IV al posto dei carri pesanti sarebbe stata una soluzione migliore , cosa ovviamente erronea per i vari motivi citati più volte su questo canale :D
Chi é totalmente orgoglioso del suo paese é un falso o un ignorante. Noi siamo forse provinciali e servili ma se parliamo male di noi stessi è solo perché è giusto farlo
Lo diceva anche Montanelli, quindi probabilmente è vero. Noi italiani abbiamo tanti, tantissimi difetti e davvero pochi pregi. In parte lo si deve a secoli di servitù e di servilismo, in parte anche alla frammentazione politica che ci ha sempre contraddistinto fino all'unità.
I greci furono attaccati d'inverno perchè a mio avviso furono sottovalutati per motivi razziali: figurarsi se i greci potevano valere gli italiani, così credo pensasse il crapone, che pure lo diceva. Se non ricordo male Visconti Prasca disse che aveva ordinato che un battaglione attaccasse perfino una divisione, evidentemente sicuro che sarebbero scappati. Insomma una guerra facilissima, cosa poteva importare se era inverno? La Grecia era una vittima facile da sbandierare al Fuhrer e bloccarne la penetrazione nei Balcani.
ah certo, i famosi motivi razziali, quali quelli di "una faccia una razza"? uno slogan che nasce in grecia proprio in quel periodo li, per confermare la comune culla ed anche la stessa cultura. mussolini in vade la grecia il giorno dell anniversario della marcia su roma, era un gesto simbolico, sconsiderato quanto vuoi ma il motivo razziale l hai proprio tirato fuori dal cilindro
...Riflette in pieno tutta la nostra guerra, ovverosia una gestione alla carlona, una strategia pietosa (o addirittura inesistente) e mezzi ridicoli. Quella di Grecia è stata l'umiliazione definitiva del regime, preso sonoramente a bastonate da un popolo di montanari e di pecorai, che però si è rivelato più coeso e coriaceo del previsto. Se pure quelli sono riusciti a scannarci come maiali, come potevamo pensare di vincere contro delle potenze mondiali?
@@minotaurus91 In effetti Mussolini non pensava affatto di vincere contro le potenze, era convinto ci avrebbero pensato i tedeschi. Però s'era immaginato che contro la Grecia potevamo fare i rodomonti, insomma la scelse perche gli sarebbe piaciuto "vincere facile", invece come lei dice venne fuori con tragica evidenza tutta la nostra pochezza militare.
Perchè non dire chiaramente che, viste le nostre condizioni economiche e di armamento, l'entrata in guerra dell'Italia fu criminale? e non c'è scusa che tenga .
Entrammo in guerra perché qualcuno pensò che con pochi " morti e pochi mesi " di guerra, avremmo spartito il "bottino", con quelli che parevano i sicuri vincitori tedeschi! Forse è all'inizio niente di criminale, solo cinismo e calcoli clamorosamente sbagliati! Il solito pressapochismo furbo italico! Mi permetto di citare una parte della risposta data alla lettera di un lettore della rubrica > di Montanelli gennaio 2001 sul Corriere della Sera. " Paolo Mossetti gmosse@ti Caro Mossetti, Una volta per tutte io vorrei proporre non soltanto a lei, ma a tutti i lettori, di smettere di strologare sulle idee, le intenzioni, i calcoli di Mussolini che sono sempre stati chiarissimi anche perché molto semplici, anzi semplicistici. Sulla sua decisione di entrare in guerra non pesa nessun mistero perché risulta chiaramente dall’ordine impartito a voce a Badoglio, allora capo di Stato Maggiore Generale: «Ho bisogno di un migliaio di morti per sedermi al tavolo della pace». Cosa volesse è quindi chiaro, anzi trasparente: voleva sedersi al tavolo della pace da vincitore "
meh in africa rommel non utilizzò gli italiani come carne da cannone anzi ha fatto miracoli per portare gli italiani in tunisia insieme alle forze tedesche, mentre l'unica volta che ha dovuto sciegliere fu se portare tutte le divisioni italo tedesche per la ritirata o provare a salvare l'ariete con pochi risultati
Non cosi volontariamente ma tatticamente si.. quando ci si doveva ritirare le divisioni italiane non dotate di una capacità mobile/meccanizata tale per "sganciarsi" rimasero sul posto e vennero quasi annientate mentre gli altri si ritiravano. Ma era per manchevolezze nostre e oggettività strategica.. rimaniamo tutti qui a crepare o qualcuno si sacrifica? il problema è che agli italiani toccava sempre il cerino corto.
@@ParabellumStoria Concordo. Che la tendenza tedesca fosse spesso quella di lasciare i nostri col cerino in mano è un fatto. Del resto fu Rommel stesso ad ammettere di aver chiesto agli italiani "più di quello che erano in grado di fare con il loro cattivo armamento". L'importante è che questo non alimenti il mito del "cattivo tedesco vs italiano buono" che poi lo stesso Badoglio provò ad utilizzare per discolparsi. Già nel Settembre 1943, da Radio Bari, Badoglio tuonava contro Rommel "primo responsabile di tutte le nostre sventure africane". L'abnegazione e la capacità di soffrire, da sempre tipica del nostro fante e sulla quale non si discute, servì a troppi pessimi generali ed ufficiali per salvare la propria reputazione nel secondo dopoguerra.
Come ho avuto modo di dire in altre occasioni, la figura di Rommel é stata sopravvalutata ben oltre i propri meriti. Primi fra tutti gli inglesi che incensarono Rommel dapprima per giustificare le proprie sconfitte e poi per esaltare le loro vittorie. Rommel commise un grave errore strategico nell'estate del 42 quando dopo la caduta di Tobruk, convinse Hitler e Mussolini a rinunciare a prendere Malta, chiedendo che le forze previste per l'invasione (Folgore in primis) fossero date a lui, perché era in grado di arrivare ad Alessandria d'Egitto. A Hitler, tutto preso dell'offensiva estiva in corso sul fronte orientale e che (a torto) ha sempre considerato quello africano un fronte secondario, non sembrava vero non dover neanche dire no a Rommel sulla necessità di rafforzare il DAK. Sappiamo tutti come é andata. Per non dire del fatto che nei momenti topici, Rommel non era mai al fronte: vedi inizio della battaglia di el Alamein e sbarco in Normandia.
@Depresso Caspico ok ok quindi credi che l'operazione per la conquista di malta sia stata rimadata per via di una richiesta di rommel e non per le priorità di hitler?e inoltre io non ci vedo niente di male con l'assassinio di hiltler in modo da firmare una pace separata con gli alleati e provare a stoppare i sovietici più a est possibile
@@longjohn572 il caro rommel prerò non richiese mai i paracadutisti, anzi fece più volte pressione per la conquista di malta (anche se la versione di klesserling differisce ma visto che erano nemici non la terrei in conto) e in caso non fosse riuscito a tenere la linea senza la folgore (cosa improbabile perchè i convogli sarebbero arrivati regolarmente senza malta) avrebbe sempre potuto ritirarsi comunque c'erano anche altri fattori come la supremazia aerea alleatao la vicinanza inglese alle loro linee di rifornimento. a el alamein rommel è tornato in germania per malattia mentre in normandia fu uno scherzo del destino (che poi io mi chiedo sai che tuo marito è l'eroe della germania non puoi venire tu a salutarlo)
Mamma mia quanta carne di prima qualità al fuoco, da dove cominciare? Intanto da una preziosa massima che ho trovato casualmente nell' homepage di questo sito: "“Il primo dovere dello storico è non tradire la verità, non tacere la verità, non essere sospettabile di partigianerie o di rancori.” Mai sentito dire meglio quale dovrebbe essere la stella polare di uno che vuol parlare di storia. Eppure perfino nella discussione in oggetto non mi pare venga sempre rispettata, posto che l'8 settembre è veramente un argomento scottante da prendere con le molle su cui storici, giornalisti e semplici appassionati si accapigliano da sempre. Partirei da Badoglio, il magnum innominandum. Potrei sbagliare ma non ricordo di aver mai sentito uno storico o un giornalista, dopo averne elencato tutti gli errori e le malefatte...dire cosa avrebbe potuto o dovuto fare di diverso da quel che ha fatto. Neanche in questa disamina, mi pare. Se qualcuno ha qualcosa da dire lo dica, la butto là: doveva dichiarare guerra alla Germania nel corso del comunicato radiofonico? Doveva far abbandonare dalle truppe italiane l'occupazione di Francia, Jugoslavia e Grecia e farle rientrare non appena caduto Mussolini? Doveva all'indomani del 25 luglio bloccare il Brennero? Doveva rimanere a Roma lui, il governo e il Re e difendere la capitale con la divisione americana che gli era stata promessa? Doveva...che ne so? Aspetterei proposte. Tutte cose possibili, eppure non ho MAI letto o sentito qualcuno dire che doveva scegliere una di queste opzioni o anche altre, solo che aveva sbagliato questo e quest'altro. Ma forse mi è sfuggito, non si può leggere tutto anzi ne so abbastanza poco, forse.
Doveva scegliere cosa che era bravissimo a non fare, non li si recrimina le scelte ma le non scelte questa abilità innata di creare disastri e poi sfilarsene, era ambiguo.. anche alla firma mandò un rappresentate di terza categoria senza nemmeno un lettera ufficiale cosi se qualcosa fosse andato storto poteva negare. E' un comportamento pavido, viscido.. in situazioni emergenziali servono decisioni chiare lui non le prese mai quindi difficile consigliare cosa avrebbe potuto fare? ecco avrebbe dovuto agire poi avrebbe potuto sbagliare o meno, ma in guerra non prendere decisioni è peggio che prenderle sbagliate.
@@ParabellumStoria Senza nessuna intenzione di difendere questo deleterio e odioso personaggio, non so se agire in una qualunque direzione poteva esser meglio che non agire. Penso per esempio alla "mancata difesa di Roma" che gli è stata sovente addebitata. I tedeschi avevano ancora un'aviazione, potevano fare una strage senza contare i danni irreparabili alla "città eterna" provocati dai combattimenti. Il fatto che abbia ricevuto il gen. americano in pigiama sembra proprio un segnale (da questi recepito) "Non voglio saperne niente di aviosbarchi, lasciateci in pace". Mio padre era di guarnigione all'Elba (se non ricordo male 8000 uomini): i soldati in un plebiscito, visto che gli ufficiali erano indecisi anzi più propensi alla resa, scelsero di non cedere le armi come chiedevano i parlamentari tedeschi ma di combattere. Subito fu bombardata Portoferraio con un centinaio di morti civili e la popolazione implorò la truppa di arrendersi, cosa che avvenne nonostante secondo testimonianza di mio padre le opere difensive fossero agguerrite e quasi intatte. Voglio dire, una decisione sbagliata poteva costare decine di migliaia di vittime, forse centinaia di migliaia qualora l'esercito si fosse messo ovunque a combattere contro i tedeschi, che non credo fossero alieni dal fare delle carneficine, vedi Cefalonia.
beh sul "tradimento" francese c'è poco da spiegare. La Francia doveva riprendere il controllo di 1/10 delle terre emerse. L'Italia non aveva nulla era un paese raso al suolo. Ergo il tatto era necessario con i francesi mentre con noi non serviva. Non è una questione di orgoglio nazionale ma di contropartite politiche. De Gaulle capendo il disfacimento dell'impero mondiale francese comprese che per non diventare insignificante doveva dotarsi delle armi nucleari per giustificare la nomea della Francia tra i potenti del mondo. Se si tolgono le colonie prima e l'atomica dopo, ad oggi la Francia sarebbe un' Italia leggermente più ricca e nulla più.
Preferisco quando lavori da solo. Nulla da ridire agli ospiti, ma Mirko, da solo sei più oggettivo e la narrazione è più fluida. Capisco però l'esigenza di fare dei mix per questioni di "marketing"
Sans la victoire italienne de 1918 ´la France l Angleterre auraient perdu la guerre car les troupes autrichiennes se seraient porter en renfort des troupes allemandes sur le territoire français et enfoncé le front ,c est une vérité que l on doit à l’Italie mais rares sont les historiens qui en parlent et si la victoire n avait pas été mutilée le destin de l’Italie après la grande guerre aurait été différent.
Buongiorno. Non mi trovo d'accordo sul discorso della transizione d'arma. Questa transizione , miserissima nei numeri é avvenuta proprio perché eravamo in guerra da 3 anni. se non fossimo entrati in guerra , nel 1945 volavamo ancora sui cr32 .Mio modestissimo parere
Sebbene competitivi anche la serie 5 ad esempio andava sui 630-650km/h il p47 gia andava oltre i 700.. questo per dire che non erano dei mezzi che ti garantivano un vantaggio contro il nemico al massimo una chance di combattere più ad armi pari ma passato un anno la tecnologia ha continuato ad evolversi noi no. Quindi anche un osannato reggiare re 2005 nel 1945 non era niente ...
@@ParabellumStoria il 75/34 anticarro era stato omologato nel 1937 e al 10 giugno 1940 non ne avevamo costruito neanche uno...i primi sono usciti dalle fabbriche nel 1942. 5 anni di tempo per produrre in pochi esemplari un cannone testato e approvato nel 1937
In ultimo il perchè gli inglesi sono orgogliosi perfino delle sconfitte o almeno non le drammatizzano mentre noi siamo autocritici fino all'autolesionismo? Semplice, perchè gli inglesi hanno quasi sempre vinto e la loro gloria può tranquillamente sopportare qualche insuccesso, una via a noi preclusa dalla nostra non proprio esaltante storia militare (eufemismo).
È dal 1866 che si può parlare non esaltante storia militare .per tuil periodo precedente tutti i principi e re si rivolgevano agli italiani (intesi come comandanti di mercenari) perché erano i migliori
@@giuseppezagheni9479 Veramente anche nel 1848-49 facemmo buca come FA, mentre i civili (Le 5 giornate, le difese di Roma, Brescia e Venezia) si comportarono bene. Vero che era l'esercito piemontese e non quello dell'Italia unita, ma sempre italiani erano, come giustamente tu noti quando richiami le glorie antecedenti. Glorie peraltro limitate nei numeri e quindi poco significative, nel suo complesso l'Italia militarmente è sempre stata territorio di conquista per popoli più bellicosi o stati più forti e uniti.
@@mauroperossini4785 Guarda, direi che hai ragione per il 1848 una guerra che poteva avere almeno dei risultati positivi ( il confine piemontese fino all'Adda) finita con gli austriaci in Piemonte. Ma non dimentichiamo Garibaldi.
@@giuseppezagheni9479 "Ma non dimentichiamo Garibaldi." Certo che no, infatti ho parlato anche di difesa di Roma ma poi in generale delle lotte di popolo contro gli austriaci. Il problema son le FA, quando facciamo guerra che richiede organizzazione e disciplina invece che entusiasmo facciamo casini. D'altra parte noi che discutiamo di storia del '900 sappiamo bene di quali deficienze siamo capaci, dagli alti comandi in giù.
Ricordo allo storico del secondo quadro a destra la grande vittoria di Ayn el Gazala, di cui molto si dolse Churchill, quella di Bir el Gobi, la riconquista di Tobruk, le vittorie aeronavali del Mezzogiugno e del Mezzagosto 1942, l'affondamento della Valiant e della Queen Elisabeth, la carica di Isbuscenski, la ricordata (solo da Cimmino) vittoria di Nikolajievka ed altre che con un po' di tempo potrei ricordare. ATTENZIONE, se vogliamo uscire finalmente e del tutto anche da una involontaria "porca rogna italiana" di gaddiana memoria, cominciamo a ricordarle tutte le nostre vittorie. Poi vogliamo dire che la questione dell'incidenza della decrittazione di Enigma e del radar non escludono il tradimento di alcuni vertici della Marina? Perché la Marina fu del tutto assente in occasione dello sbarco angloamericano in Sicilia? Non scherziamo a 80 anni dalla fine della guerra! Qualche ammiraglio fu decorato dal nemico. L'armistizio lungo, credo all'art. 16, non consente di punire tutti coloro, quindi anche i vertici militari, che collaborarono con gli angloamericani. Ci sarà una ragione o no? Sugli Ammiragli Maugeri e Campioni, cosa mi dite? Una maggior attenzione e un pizzico di coraggio in piu'aiuterà ad essere più obiettivi e credibili.
Quelle di cui parli sono scaramucce, se confrontate col resto. Inoltre la maggior parte di queste "vittorie trionfali" sono state ottenute di concerto coi tedeschi, quindi non contano. Noi italiani, da soli, non siamo stati capaci di ottenere nemmeno un singolo successo rilevante. Facevamo molto meglio a restarcene fuori, ci saremmo risparmiati un sacco di rovesci e di umiliazioni. E per favore non tirare fuori di nuovo la storia degli ammiragli venduti, è stata già ampiamente sminchiata. A comandare la marina era il Mussola, secondo te non avrebbe inviato la flotta se avesse potuto? Il fatto è che sapeva benissimo che era inutile. Anche in Normandia Hitler rinunciò a inviare la Kriegsmarine, perché sapeva che contrastare gli alleati sul mare era ormai impossibile.
@@minotaurus91 Ma che cavolo dici? Scaramuccia Ayn el Gazala? Scaramuccia la riconquista di Tobruk? Ma almeno ti pagano per scrivere sciocchezze? Se sei in buona fede vatti a studiare la storia e, soprattutto, scrollati di dosso almeno un po' di rogna antitaliana!
@@francescopalazzolo2319 Sono scaramucce, ragazzo. "Qualche migliaio di morti al tavolo della pace" non è una grande vittoria. Guardati i numeri delle campagne dei tedeschi per un raffronto, se non ci credi. E ripeto, erano sempre loro a salvarci il culo e a fare il grosso del lavoro. Quindi non contano come vittorie italiane. Se avessimo conquistato la Grecia in un mese, quella sì sarebbe stata una vera vittoria. Se avessimo preso subito Malta anche. Se fossimo arrivati ad Alessandria e a Suez pure. L'abbiamo fatto? NO. E non venirmi a dire che sono "antitaliano", tu non sai niente di me. Io sono un patriota, uno che ha a cuore il bene del suo paese, e proprio per questo devo essere onesto nel giudicarlo.
@@minotaurus91 Certo abbiamo perso le nostre battaglie e trascurato la dovuta, tempestiva preparazione militare dato che, ad esempio gli aerei da caccia della "serie 5" entrarono in linea tra il "42 e il "43 in insufficiente numero di esemplari e non fungibili nei pezzi di ricambio, ma è fuori di dubbio, per chi conosce la storia, che se avessimo rifiatato sulla linea difendibile di Sollum el Halfaia all'el Alamein ci saremmo arrivati con la grinta di Ayn el Gazala, di Bir el Gobi e di Tobruk. Tu fai finta di non sapere, per deliberato pregiudizio ideologico, che abbiamo fatto correre, con la cosiddetta "corsa dei 6 giorni" gli inglesi quasi fino ad Alessandria che dalla nostra punta più avanzata distava appena 80 Km! E ciò, malgrado la nostra inferiorità di mezzi! Non è affatto vero che in Africa Settentrionale, dove si è decisa la nostra guerra (la famosa tenaglia fino al Caucaso che per poco non si chiuse)fecero tutto i tedeschi i quali, fino alla fine, si giovarono del sacrificio dei Nostri ed in particolare delle Divisioni Folgore, Ariete, Trento, Pavia! E ci abbandonarono a piedi nel deserto! Ma di che parli?!?! Parli per sentito dire! L'unica cosa di cui posso ringraziarti è di avermi chiamato ragazzo perché di certo in spirito, a differenza di te, lo sono. E non venirmi a dire che sei un patriota perché non ho voglia di sganasciarmi dalle risate!
@@francescopalazzolo2319 "Non è affatto vero"? È vero eccome. Senza le Panzer-Division del DAK comandate da Rommel col cacchio che respingevamo gli inglesi fino in Egitto; la nostra guerra finiva con un anno di anticipo. E per quanto riguarda la famosa "tenaglia" che doveva chiudere il medio oriente in una morsa, lascia che ti dica cosa ne penso: era un progetto irrealizzabile. Troppi km da percorrere, troppa resistenza da stroncare e pochissima benzina per raggiungere gli obbiettivi strategici. Ah, un'ultima cosa: la nostra guerra non si è decisa in Nordafrica come dici tu, si è decisa nell'Atlantico, come detto giustamente anche nel video. Con gli USA dalla loro parte gli inglesi disponevano di risorse virtualmente illimitate, che gli permettevano di resistere a termine indefinito; noi invece avevamo un disperato bisogno di fare presto, anche disponendo dell'aiuto tedesco, dato che la Germania destinava sempre più truppe e risorse per il fronte orientale distogliendole dagli altri teatri. La verità è che semplicemente la nostra guerra era già persa prima ancora di iniziarla. Con i comandi, le dottrine militari, l'apparato industriale e le armi che avevamo non potevamo pensare di vincere. Come ho già detto, era molto meglio se ce ne fossimo rimasti fuori, seguendo l'esempio di Franco. Non avremmo sprecato tante risorse e tante vite inutilmente e avremmo ancora in mano la nostra sovranità nazionale.
I tedeschi cambiarono sistema anni dopo da 3 rotori a 5 poi anche avendo le informazioni non è che vinci automaticamente devi avere i mezzi per batterli sul campo.
@@ParabellumStoria ti informo che l esercito polacco non era una barzelletta all epoca e aveva appoggi internazionali come l ucraina di oggi. Ora che mi ci fai pensare....cavolo che similitudini.se fosse una commedia direi...l ho già vista
@@ParabellumStoria e ribadisco..lo stop sul fronte francese dopo la dichiarazione di guerra alla Germania con la famosa guerra dichiarata ma non combattuta è stata la repentina scomparsa dell' esercito polacco .causò il caos dei comandi francesi che non riuscirono a capire l evento e paralizo la Francia .
Caro mio..se sai esattamente cosa fa il nemico non vince nemmeno con 300 divisioni in più.falcone , borsellino ,dalla chiesa e altri avevano molti più mezzi a disposizione.sono stati intercettati da un contadino latitante . Ma per favore
@@pioantoninog7213 I francesi presero in giro i Polacchi dicendo che avrebbero fatto un offensiva cosa che fecero.. si spinsero per 10-15 km e poi tornarono indietro ^_^.
Al 26* minuto Cimmino parla della battaglia di Nikolajewka . Vorrei sapere chi erano i difensori del disgraziato villaggio. Chi e' sapiente mi illumini.
La questione del "tradimento". A mio avviso, come è stato detto, non ci sono tradimenti ma solo interessi confliggenti: i tedeschi hanno fatto giustamente i loro e noi abbiamo cercato di fare i nostri. Nel '43 il governo aveva la scelta: o "tradire" i tedeschi o tradire il popolo italiano obbligandolo a continuare una guerra persa che nessuno più voleva, solo per difendere il fianco sud del Reich. E per mantenere la parola data da un dittatore a un altro dittatore. Non potevano esserci dubbi. L'esercito si sbandò perchè nessuno voleva più morire per nulla, solo "tornare a casa". Mio padre non aveva giurato nulla a nessuno ma visto che era un avanzo di galera del Tribunale Speciale gli fu facile scegliere la prigionia. Ma siamo onesti: quanti volevano tornare a combattere per i tedeschi? Perfino fra quelli che cedettero alle lusinghe quanti si sono poi dati alla fuga?
SI ma con Badoglio abbiamo "tradito" i tedeschi e il popolo italiano.. l'esercito lasciato senza ordini preda della vendetta tedesca etc. Una scelta netta per quanto dolorosa in un senso o nell'altro era la cosa da fare.
@@ParabellumStoria Certo lasciare un intero esercito senza ordini ad "arrangiarsi" secondo coscienza è cosa che non so se abbia precedenti nella storia, ma l'altrernativa mi pare fosse ordinare:attaccate i tedeschi" o "arrendetevi ai tedeschi e consegnate le armi". Escludendo ovviamente il secondo caso, il primo ordine poteva essere il segnale di una strage. Forse era quello giusto ma personalmente capisco le esitazioni e le ambiguità.
@@ParabellumStoria Certo e aggiungerei per fortuna... È solo una mia opinione, ma ritengo che ogni suo giudizio storico (tranne quando legge dai libri) sia viziato da una sua ideologia politica in cui sembra disinteressarsi della verità ma piuttosto interessarsi a convenienze di parte (lo seguivo saltuariamente fino a quando ha parlato delle "marocchinate" (vomitevole) ... È stato citato... ha chiesto di sfatare il "tradimento". Comunque complimenti!!!
Non ci fu alcun tradimento da parte italiana: una nazione ha il diritto di arrendersi in qualunque momento senza chiedere il permesso di altri. L'Italia si rese conto per prima che la guerra era persa e fece benissimo ad arrendersi, perchè quello che noi chiamiamo armistizio dell'8 settembre in realtà fu una resa incondizionata.
ma sto radar "Gufo" italiano allora è proprio una leggenda .. quanto pappagallismo ripeti luoghi comuni . (solo i 2 di sx si perdonan a mezzo) e nn è na roba "politica" ovv. 😆
"da allora viviamo in un perenne 8 settembre..." sono assolutamente d'accordo con Marco Cimmino. Un balzo nella memoria : un mio zio di Firenze, ufficiale di cavalleria, si ritrovò a condividere la prigionia con il grandissimo Guareschi erano un gruppetto affiatato nella stessa tenda e tutti si fecero crescere i baffi nello stesso modo. Guareschi e mio zio li hanno tenuti fino alla morte. Con orgoglio.
Top! Grande finale di G. Cecini con la precisazione sulla vittoria italiana nella 1a GM.
Un autentico poker d’assi! Complimenti per i contenuti, sempre di altissima qualità.
Questa è la live dei pesi massimi! Un tridente di tutto rispetto. Complimenti anche al buon Poma, che ha gestito alla grande il dibattito.
Bene ha detto Mirko Campochiari: che quello del 3 settembre 1943 non fu "armistizio" bensi una resa incondizionata in piena regola...
Complimenti ragazzi! Per lo spessore e la qualità della trasmissione.
Grazie :)
@@ParabellumStoria en.m.wikipedia.org/wiki/Nigerian_Civil_War
@@ParabellumStoria Puo raccontare la guerra del Biafra e i suoi partecipanti?
@@inelnos Grazie della richiesta, ma mi occupo solo di storiografia militare 1920-1945, non sono "erudito" sulla faccenda tanto da parlarne e visto che non voglio dare informazioni errate su periodi e temi su cui non mi ritengo sufficientemente informato non posso farlo.
@@ParabellumStoria Ha ,ok grazie :)
Una live veramente di altissimo livello, che in tanti dovrebbero ascoltare, perché le menzogne a riguardo di questo momento cruciale della nostra storia, sono diffuse da tempo, mentre è giusto conoscere la verità.
Scusami gentile Antonella a quali "menzogne" ti riferisci? Ho parecchi anni sulle spalle, e ti posso garantire che le nostre scuole, semplicemente non ne hanno nemmeno parlato. Punto! Ancora 20 anni dopo la fine della 2° Guerra Mondiale nei libri di Storia si trovava una frase : La seconda G.M. è iniziata nel 1939 ed è finita nel 1945. Punto! Questo è tutto quello che riportavano i libri Scolastici. Forse non si voleva fomentare divisioni e contrasti, per avvenimenti che toccavano da vicino gli italiani (e ancora troppo caldi). Quando cominciarono a parlarne ( 35/40 anni dopo) , nei libri di scuola , i capitoli sulla 2° G,M. erano nel programma nel 5° anno delle superiori . Ma in 5° Superiore ci si preparava all'esame di maturità solo su quattro materie , Italiano, Matematica, una lingua straniera e una materia tecnica. Il testo di Storia non veniva nemmeno aperto, Tutto lo sforzo dei professori e degli studenti era concentrato sulle materie di esame. Ecco da dove nasce l'ignoranza storica degli italiani e delle bufale che ancora circolano. Pensiamo solo che quasi mai si dice che Mussolini andò personalmente a rassegnare le sue dimissioni nelle mani del Re. Si cerca di insinuare che sia stato tradito dagli antifascisti (boh?). La Seduta del Gran Consiglio del FASCISMO gli votò contro, non certo gli anti fascisti , che da due decenni erano stati uccisi ,imprigionati , mandati al confino o fuggiti all'estero.
😂😂😂😂😂
Marco Cimmino un vero analista obbiettivo ed onesto
Analisi brillantissima, molto apprezzata l’analisi su Badoglio e sui vertici italiani, che si dimostrarono i peggiori incapaci proprio nel momento decisivo della nostra storia!
...Ci siamo semplicemente rivelati per quello che eravamo, e cioè dei dilettanti incompetenti che volevano giocare al tavolo dei grandi senza conoscere le regole. La nostra guerra poteva finire solo in quel modo, la vittoria potevamo sognarcela.
@@minotaurus91 Naturalmente la "nostra" guerra non poteva finire in altro modo, se non con una sconfitta (e per fortuna!). Sono tuttavia del parere che con dei vertici militari e diplomatici differenti, un Primo Ministro diverso e - soprattutto - un Monarca differente, le modalità di "sgancio" dalla Germania sarebbero state diverse (certo, forse avremmo vissuto una storia completamente mutata).
Molti dei fallimenti del governo Badoglio sono da imputare all'essenza dell'essere italiani, a quel volere "il potere, con il diritto di abusarne" (I. Montanelli).
In fin dei conti, il più grande errore fu affidare il compito di farci uscire dalla 2WW a quegli stessi uomini che avevano agevolato l'ascesa del fascismo, l'avevano supportato per vent'anni e avevano contribuito a farci entrare nella 2WW, al fianco dell' "imbianchino" (cit. VE III).
Sic transit gloria mundi.
😂😂😂😂😮😮se,se,se. Se avessimo avuto un re differente probabilmente non saremmo entrati in guerra. Neppure nella prima.
@@utenteSeba assolutamente d'accordo con la tua considerazione. Infatti la mia seconda parte di commento andava proprio in questa stessa direzione.
Cimmino straordinario come sempre. Bravi tutti.
Riferisco solo quest'episodio, che conosco per ragioni familiari. Mio nonno era sottufficiale di Marina, e partecipò allo sbarco in Albania nel 39, come comandante del plotone da sbarco dell'incrociatore Pola. Venne decorato con croce di guerra perché, testuale, "accorreva ripetute volte presso numerosi feriti, coadiuvando nella sua opera l'unico portaferiti". È mai possibile che venga organizzata un'operazione anfibia, sia pure contro l'Albania, con UN SOLO portaferiti? E di esempi come questa ce ne saranno a non finire
Un operazione scalcinata
@@ParabellumStoria sì ma per un'incompetenza e una sciatteria di base dei comandi. Almeno il supporto medico potevano metterlo in campo decentemente, lì non era una questione di materie prime o di tecnologia
Le armi moderne che sarebbero arrivate nel '43 si riducono ai caccia della serie 5, che potevano vantare ottime prestazioni solo grazie ai motori DB 605, tedeschi, sennò addio...e i cannoncini erano Mauser. Noi ci mettemo la cellula attorno, pare riuscita anche se carissima.
Il nuovo carro medio P 26 era una frana che a quel che dice Metal Mike gli equipaggi sabotavano per non portarli al combattimento. Altre armi moderne di produzione nazionale...sì, i nuovi buoni incrociatori "capitani romani" ma insomma niente che potesse influire sulla guerra.
Il radar italiano è sempre stato arretratissimo rispetto a tedeschi e inglesi: tutti nello stesso momento avevamo avuto al stessa idea ma a noi mancava la tecnologia elettronica per realizzarli. Poi ci si mise la marina che voleva un apparecchio che puntasse i cannoni in scarsa visibilità e quando seppero che era tanto se scopriva una nave ma non era in grado di dirigere il tiro si disinteressarono, fino a Matapan.
Siete i migliori
A me una cosa che incuriosisce tantissimo è l'evoluzione del linguaggio dei proclami, ma anche di notiziari e documentari. In particolare, come si è passati da una retorica tronfia e ampollosa a un modo discorsivo e colloquiale di presentare i servizi?
E un passaggio che mi sembra quasi repentino ascoltando servizi di ante-guerra e di guerra da una parte e quelli del dopo guerra dall'altro.
Lasciando perdere la retorica del periodo... ma se ascolti un politico di 30 anni fa, anche Craxi ad esempio e lo compari con quelli di oggi ti metti a ridere (intendo per padronanza di linguaggio) ma anche rimanendo sul genererico la dizione e la padronanza dell'Italico idioma nella tv di allora erano assai più elevati che non ai giorni nostri, sarà che la caratura dell'ospite medio dell'epoca era più alta...
Fino agli anni settanta/ottanta parlavano così nei comizi
@@ParabellumStoria quelli di 30 anni fa può darsi, ma quelli degli anni 30/40/50 e pure 60 erano ridicoli.
Come quelli che si ascoltano in questo video, mi sembrano di una retorica trionfia e grottesca.
Altro che padronanza di linguaggio!
@@Olvetid a sentirli fanno ridere.
Forse questa incapacità di avere una coscienza nazionale deriva dal fatto che quando in Europa si andavano a creare le nazioni, e le varie coscienze nazionali, noi eravamo ancora con i comuni che si facevano la guerra, che si odiavano, divisi sotto padroni diversi, e questo è perdurato nel tempo, e purtroppo non siamo una nazione che si possa definire tale nemmeno oggi, dopo anche l'unificazione, è gente che c'è morta per fare l'Italia, è una mentalità prettamente italiana purtroppo.
Arrivo al tuo canale dalla live fatta con Ivan Grieco, ti dico solo che, quello che è successo a te, non è successo solo a te.
Buona divulgazione, da un ex collega divulgatore che ha deciso di lasciare youtube per via dell'atteggiamento toxic di alcuni finti storici che come fonte tendono ad usare wikipedia e non hanno idea di cosa voglia dire il termine storiografia.
Grazie ma io sono come il Cavaliere Nero :) ruclips.net/video/7Lb5ZErTMZU/видео.html&ab_channel=YouTuBefu
Ottima trasmissione, complimenti.
Mio nonno si trovava in Francia, e ha sempre raccontato l'8 settembre come il giorno del tradimento. Arrestato dai tedeschi, si tolse anche la soddisfazione di stenderne uno a terra, con un pugno (dei suoi). Caricato su un treno per la Germania, si è rocambolescamente salvato buttandosi giù dal treno quando si trovava già in territorio tedesco, eccetera, eccetera, ...
Leggerei molto volentieri la storia di tuo nonno se avessi voglia di raccontarla
buonasera Mirko 😉, ora me l'ascolto ma son sicuro della qualità su un evento umiliante ma interessante!
Grazie della fiducia :)
Molto interessante ho conosciuto il tuo canale grazie ad ivan Grieco.
poteva succedere in video migliori
@@ParabellumStoria ahahahaha
Rivoltata la frittata:non è stato TRADIMENTO...🤣🤣🤣🤣
Bella e sincera discussione
Belliasima live un piacere ascoltarvi
Non vorrei mancare di rispetto a nessuno, ma Parabellum con Giovanni Cecini diventa il migliore canale di storia.
Ottimo anche Cimmino.
Estrema competenza abbinata a molta pacatezza.
Grazie ^_^
Suggerisco questa idea ai venditori di "gadgets": un calendario cartaceo a strappo come tanti se ne vendevano fino a non molto tempo fa. La sua particolarità, coincidente con il suo messaggio, sarebbe quella che dovrebbe essere interamente composto da foglietti dello stesso giorno: 8 settembre 1943. Tranne l'ultimo, che, in atto di speranza, sarebbe quello del 9 settembre 1943, appunto il giorno successivo.
Grazie,ho imparato molto
A proposito del citato a sproposito Giovannino Guareschi:
"Norimberga: vendetta! Giustizia sarebbe se fossero presenti tra gli imputati anche coloro che hanno riempito le fosse di Katyn e coloro che hanno sganciato l'atomica su Hiroshima. Ci sono, si, ma stanno tra i giudici… "
- Giovannino Guareschi "La Rabbia (1963)"
Beh oddio, non che avesse tutti i torti eh...
Per differenziare le live con i documentari vi consiglierei di inserire nel titolo la parola „live“ all’inizio. Questo comporta ad una maggiore visualizzazione e chiarezza. Saluti.
Alcune sono più preparate vedi ruclips.net/video/oyDCM561mIc/видео.html&ab_channel=Parabellum
A El Alamein abbiamo perso perchè avevamo 500 carri contro 1300, e la metà di quei 500 erano M13, mentre 300 degli inglesi erano Sherman. E perchè gli inglesi avevano il dominio del cielo. E perchè avevamo la metà dei soldati e un terzo dei cannoni.
Dice ma i rifornimenti non arrivavano...perchè pur avessimo avuto un mare di carburante con quella disparità di mezzi avremmo vinto?
Le corazzate son rimaste nei porti anzichè proteggere il traffico...mai saputo che i convogli, attaccati più che altro da sommergibili e aerei si difendono con le corazzate.
I sommergibili li avevamo anche noi e tanti, solo che erano arretrati come concezione, poco efficienti e senza una dottrina moderna d'impiego, non per nulla li perdemmo quasi tutti senza combinarci granchè, nè in Mediterraneo nè in Atlantico, con tragico spreco di bravi marinai. I sommergibili tedeschi quando vennero in Mediterraneo fecero faville, pur essendo molti meno dei nostri.
"Le corazzate son rimaste nei porti anzichè proteggere il traffico" Perche altrimenti faccevano una brutta fine, la flotta inglese contralova tutto il mediterraneo sia con gli aerei,navi e sottomarini. le corazzate italiane erano tutto fummo e niente arrosto: mancava il radar, non si combatteva di notte, i cannoni era totalemnte in precisi, tanto solo 7 colpi su piu 2000 sparati andarono a segno, mancanza di addestramento. mandare navi in queste condizioni era solo bersagli in movimento. per difendere i convogli servono cacciatorpodinere armati di radar,sonar e armi anti-sommergibile e supporto aereo costante. gli inglesi e americani hanno usato queste per difendere i loro convogli. dovevamo costruire portaerei e migliorare la forza aerea per difendere Italia e i convogli.
Sbagliatissimo, le corazzate senza supporto aereo, erano facili bersagli, difendere i convogli? ma scherzi? con nemici in aria e sopratutto in mare con in sottomarini, erano inutili. Italia credeva di combattere la WW1 in mare ma era la WW2, le portaerei e gli aerei ha sostituito le corazzate, vedi a Peal harbon, vedi le corazzata Yamato.
@@africaguy1609 Guardi che ha capito il contrario, la frase completa è:"Le corazzate son rimaste nei porti anzichè proteggere il traffico...mai saputo che i convogli, attaccati più che altro da sommergibili e aerei si difendono con le corazzate."
Cioè sostenevo che le corazzate NON servono per difendere il traffico.
Tranne in pochissimi casi quando c'era pericolo d'intervento della squadra avversaria, allora uscivano per la protezione lontana di qualche convoglio importante.
Lo facevano anche gli inglesi.
@@mauroperossini4785 il tuo testo era chiarissimo, frainterderlo vuol dire solo affacciarsi nei commenti con la voglia di polemizzare a prescindere😁
Avete scritto gli stessi concetti, tutti condivisibili, aggiungo solo che , impiegare 200.000 tonnellate di acciaio per costruire corazzate inutili, quando con quell acciaio si sarebbero potuti costruire 5000 carri da 40 tonnellate fu' il termometro dell imbecillita' di mussolini, all italia prima dei mezzi manco' una visione della guerra moderna e la capacita' di programmare un efficace produzione adeguata alle scelte di cosa e quali mezzi produrre, non mancavano ingegneri capaci, mancava la giusta programmazione di rinnovo dei mezzi bellici, l ansaldo produceva un cannone anticarro miglire dell 88 tedesco ,ma che fu' destinato a pezzo antiaereo navale, solo per fare un esempio.
@@robertopinzani6774 Purtroppo pare che la FIAT-Ansaldo fosse abbastanza incapace di costruire carri moderni, non per nulla prima si prese in considerazione il cecoslovacco tipo 38 e il panzer III per poi tenersi gli M13. Vero che ci fu anche incomprensione del comando che non richiese modelli migliori, se si pensa che Badoglio scrisse di quelle trappole che erano gli M11:"Sono magnifici" ci si rende conto di che livello di competenza in fatto di corazzati ci fosse nell'esercito italiano.
Verissimo che quelle enormi risorse buttate nelle corazzate sarebbero state molto meglio impiegate in altri modi, per esempio dotarsi di una buona difesa antisommergibile (che sarebbe costata molto meno, fatta di piccole corvette) che mancò per tutta la guerra.
Ma a quanto pare nessuno in Italia pensò che la nostra guerra navale sarebbe diventata essenzialmente la protezione del traffico verso la LIbia, i capoccioni pensavano a battaglie vecchio stile con la flotta francese. Quando ci si aggiunse fra i nemici anche quella inglese la nostra flotta da battaglia non aveva più chance e quindi ragione d'essere, se non stare nei porti.
Del nostro 90/53 non so nulla, forse ne producemmo troppo pochi per usarli come anticarro? O non furono dotati dell'affusto adatto? Non saprei.
Abbiamo tradito se ne facessero una ragione.
Marco Cimmino parlando della logistica ha pronunciato il nome del generale Alfredo Dallolio, che organizzo' le strutture industriali e logistiche italiane nella prima guerra mondiale, aveva carta bianca ed era un vero despota.
La logistica è dura! :)
La cosa veramente stupefacente è che i tedeschi si siano fidati di noi nonostante tutti gli esempi di fellonia ed incapacità storicamente dimostrati.
E' mancata una dirigenza degna di questo nome, si palleggiavano le responsabilita' quando c'era un re che avrebbe dovuto essere la sintesi delle forze armate, invece penso' solo a tagliare la corda e lasciare il paese in balia degli eventi.
La prima condizione per entrare in guerra e' di avere una economia solida alle spalle, invece l'Italia aveva un'economia a pezzi a regime autarchico. Per entrare in guerra ci dovevano essere ragioni ben piu valide della smania di Mussolini di sedersi al tavolo della pace. Questo era il momento in cui il re doveva porre il veto e non aspettare quando gli eserciti stranieri sono gia' in Italia.
Ottima live ! Finalmente si parla di questi argomenti.
Però, vero che Caporetto fu usata in maniera retorica all'estero, è vero anche che se qualche "Genio" non proclamava ai 4 venti che i soldati scapparono al posto di combattere, forse le valutazioni estere potevano essere diverse. (Nascondendo le responsabilità tattiche dei Generali )
E forse le cause per cui gli altri Stati ci vedevano come "traditori" o poco affidabili, vanno ricercate già nel Risorgimento, come le difficoltà degli Italiani di sentirsi come un'unica Nazione.
Se non erro in una conferenza post Guerra di Crimea, l'ambasciatore Russo Affermò:
"Quale altre guerre ha perso Cavour, per reclamare ulteriori richieste territoriali ?
Già in quel periodo storico, leggendo Biografie di Cavour e altro, si notano già comportamenti "Italiani" di poco affidamento, incompetenze militari, forte retorica, basso dilettantismo e violazioni di vari trattati.
Guardi, ho appena visto un video di RedKomet's che rievoca "Blackhawk down". A domanda del perchè non vennero chiamati gli italiani in aiuto agli americani in gravissime difficoltà (furono invece chiamati i pakistani) ha risposto che gli americani erano convinti che i nostri soldati fossero in combutta coi somali e li informassero delle loro mosse.
Sospetto incredibile che però la dice lunga sulla fama che ormai ci siamo fatti.
La grandi lezioni della Russia che prese legnate sia nella guerra di Crimea ai tempi proprio di Cavour che nella I guerra mondiale. Dopo Caporetto (offensiva avvenuta per proprio il crollo de fronte russo e persa perché i tedeschi erano superiori, essenzialmente) ci siamo rialzati e abbiamo vinto, la Russia ha perso pur essendo nell'Intesa. La storia militare d'Italia, da quando abbiamo conquistato il mondo ai tempi di Roma antica alla seconda guerra mondiale, combattutta valorosamente e tragicamente con equipaggiamenti della prima, è eccezionale. Non prendo lezioni di come si fa la guerra dai russi.
Bisogna smetterla con questo complesso di inferiorità, abbiamo fatto le nostre cazzate, come tutti i grandi paesi nella storia umana,
@@InfoRome L'Italia era una media potenza militare e non poteva partecipare a quella guerra, dalla parte sbagliata, combattuta in modo sbagliato, con l'Impero Romano avevano in comune solo i monumenti nulla più, fummo il solo paese fascista mediterraneo a stringere quel patto scellerato con i folli nazisti, tutti se ne stettero fuori, non era e non doveva essere la nostra guerra: Portogallo, Spagna, Turchia, Grecia, che tirammo in ballo solo noi per farci fare pure da loro un mazzo tanto, perché noi una guerra su un fronte potevamo fare niente altro. La guerra tra superpotenze mondiali su più teatri di guerra era un campionato che non era alla nostra portata, non penso che se per assurdo la Germania non ci avesse attaccato e si fossero ritirati in buon ordine, che gli Italiani avrebbero combattuto contro i tedeschi
@@InfoRome Che diavolo c'entra l'antica Roma? Guarda che l'Italia come stato esiste dal 1861, e quasi tutte le guerre che abbiamo combattuto sono state preparate e dirette malissimo. La Grande Guerra l'abbiamo vinta per il rotto della cuffia, mentre la seconda l'abbiamo persa in modo rovinoso. Di lezioni militari da dare al mondo ne abbiamo ben poche.
@parabellum.... Ti seguo da tanto e apprezzo il lavoro che svolgi e gli interventi nelle dirette multiple..... Però a volte alcuni interlocutori non sono abbastanza preparati su certi temi. Diciamo, senza voler insultare nessuno, all'altezza del dibattito. Si vede da alcune, educate e sottili, correzioni fatte in corso❤
Ciao ti rifaccio i complimenti, sono contenta di una cosa, le vostre coincidono con le mie,che come sai, mi definisco una "detective storica" molto dilettante. Ti consiglio, se posso il documentario " 25 luglio 1943: la caduta" ti spiega in maniera particolare tutto cio che successe prima e durante. Interessantissimo gli audio di Mussolini alla petacci, che ti fa capirr lo stato d' animo di lui. Voleva uscirne fuori. Grazie continuerò a seguirti.
Si lo conosco :) Un altro girato rai interessante ma ormai vecchio è "la fronda inutile"
Gran bella lezione mi ha fatto vedere in modo diverso l'8 settembre, in generale il tuo è a mani basse il miglior canale di storia militare.
Ho una domanda, ma nonostante tutti i difetti non pensi che l'esercito italiano sarebbe stato in grado di offrire una bella prova di resistenza insieme ai tedeschi ?Le migliori prove nel conflitto le abbiamo date in difesa, se poi ci aggiungiamo il terreno, il numero e il fatto che avremmo letteralmente difeso casa....non so per come la vedo io avremmo potuto dare la migliore prova del conflitto.
Bah, migliori prove... Già dimenticato dei disastri d'Africa, di Grecia e di Russia? Non eravamo adatti a niente, solo a starcene buoni e zitti e sopratutto NEUTRALI. L'Italia, checché ne farneticasse la propagandaccia fascistoide, era un paese di seconda categoria, allo stesso livello di Spagna, Polonia, Cecoslovacchia e paesi balcanici. Basta guardare al trattamento che ci hanno riservato a Versailles per rendersene conto. Non contavamo niente, né politicamente, né economicamente, né tanto meno militarmente. Per vincere una guerra moderna servono risorse, industrie, armi e dottrine militari efficaci. Cose che noi, per tutta la prima metà del '900, non abbiamo mai avuto. L'unica cosa saggia e sensata che potevamo fare in quella situazione era starcene in disparte, seguire l'esempio di Franco, e cercare di svilupparci gradualmente fino a diventare un paese moderno e industrializzato. Invece abbiamo voluto giocare a fare la grande potenza, non avendone né la forza né l'autorevolezza, un pò per l'ubriacatura di Vittorio Veneto, che ci ha fatto credere di essere alla pari dei padroni del mondo, un pò per la tendenza tipicamente italica di voler imitare gli altri, senza capire che ciascun paese deve seguire la sua politica secondo le sue possibilità e i suoi bisogni. E noi non avevamo nessun bisogno di una guerra mondiale in casa.
Totalemente in disaccordo con Giovanni Cecini.
L'Italia nella prima guerra mondiale ha tradito perché come ha visto che c'era la possibilità di ottenere dei territori ha disdetto l'alleanza subito e si è alleato con i nemici dei suoi vecchi alleati. È come se domani la Francia si sfilasse, ci facesse le sanzioni perché la Cina le ha promesso X cose a danno degli italiani (è solo un esempio). È ovvio che sarebbe percepito enormemente come un tradimento.
Nella seconda guerra mondiale, si era messo per iscritto che l'alleanza difensiva e offensiva sarebbe stata sempre valida, non solo se uno attaccato o con altre condizioni. Una volta in guerra abbiamo pure firmato che non si facevano paci unilateriali.
L'Italia ha tradito ed essere fieri di un esercito che è andato a morire perché aveva troppa paura di rifiutarsi, visto che non è che ci andassero in quanto paese che si protegge, è solo da vigliacchi. Nella seconda il massimo della vigliaccheria è venuto con i lager, le leggi razziali e così via.
Inoltre, non c'è onore a uccidere un altro uomo, né per difesa e né per attacco. Ogni volta che muore un uomo è solo una tragedia
Hai ragione Mirko. Studiai a Kraków e ormai sono anni che ci vivo. Ogni volta che arriva il Dzien Flaga penso che a fare la stessa cosa in Italia si rischierebbe minimo una denuncia per apologia di reato (il giorno della bandiera, dove la Polonia si tinge di bianco rosso❤)
Una guerra di produzione industriale che non potevamo sostenere.
cimmino sul campènello di casa ha scritto Logistica - Cimmino. Ottimo storico insieme a tutti gli altri, a voi i miei salemeleicum!!!
O The Force of destiny di Christopher Duggan
Metterai qui anche la diretta sul canale di Ivan Grieco ? ☺️
No la riupperà lui sul suo canale youtube non è una live informativa.. era un debunk.
L’Italia ha perso la guerra, con il trattato in Sicilia accetta la resa incondizionata, sorrido sul 25 aprile, festa per unire gli italiani. In verità dovrebbero cambiargli nome in resa incondizionata, le navi italiane hanno preso la strada di Malta. Una fini in Unione sovietica e poi misteriosamente affondo in seguito nel porto. È di sicuro interesse parlare dei territori slavi, di pavelic, degli italiani che difendevano o facevano trovare rifugio ai serbi di Croazia, ne morirono centinaia di migliaia, anche sull’isola di pag, tutto a opera degli ulstasha, si arrivò a dire negli anni 90 che se non ci fossero stati gli italiani il problema serbo in croazia non ci sarebbe stato, e abilmente tusman negli accordi di camp David non ebbe condizioni sul ritorno dei croati di nazionalità serba in Croazia. Al contrario delle condizioni in Bosnia 🇧🇦 li c’erano.
scusi @profCIMMINO, ma Badoglio dove aveva registrato l'annunzio che, come dice lei " mandò all'EIAR per trasmetterlo ? ".
dubito che risponderà :) qui
Sulle critiche e motivazioni che vanno mosse alla guerra italiana c'è poco da dire. Ma in realtà le stesse cose possono essere dette degli altri belligeranti, persino della Germania come è evidente negli stessi video di Mirko. Alla fine la guerra non doveva semplicemente essere iniziata se non nel Mediterraneo e dal 42. E ciò solo in assenza degli Usa fra i belligeranti (e magari persino la Russia)
Vi è anche un problema giuridico vedi noi non dichiarammo guerra alla Germania dopo l'8 settembre.. si ricordarono di farlo il 13 ottobre il che rese l'Italia giudicamente per 35 giorni un paese che prendeva le armi contro un alleato e ciò privava anche i nostri soldati dello status di soldati regolari.
@@ParabellumStoria Noi ci arrendemmo furono i tedeschi a non lasciarcelo fare, le colpe sono da una parte sicuramente di Mussolini ad aver chiamato i tedeschi in Italia pur di rimanere in sella, dall'altra una resa che organizzata male ed in modo più vigliacco di così pur di salvarsi la pelle da parte della casa Regia e di chi ruotava attorno non si poteva. Dovevamo essere chiari ed arrendersi, la Germania ha provato a continuare sul nostro territorio la guerra, per tenerla lontano dal suo.
min 42:00 era ovvio che c'era un divario tecnologico con la marina inglese; e ricordate la scarsità di conmbustibile che limitava, volenti o nolenti, l'operatività delle nostre navi.
La leggenda del volta faccia italiano alle forze dell'asse viene sostenuto da chi guarda solo a quell'istante e non al complesso dei rapporti Regno di Italia-Terzo Reich. La stipula del patto di Acciaio del 39' nasce dalla promessa ,da parte della Germania, di non avviare nessuna operazione militare in europa prima del 1943. Lo stesso Von ribbentrop rassicuró Ciano su quest'aspetto in sede di trattativa ( cosa che Ciano riporta nel suo diario). Mussolini avrebbe voluto che si menzionasse espressamente il periodo di non belligeranza all'interno del trattato, cosa che non si realizzerà e lo porterà ad una violenta lite con Ciano come riportato nel diario della Figlia Edda (moglie di Ciano). In buona sostanza sono stati i tedeschi a non rispettare i patti, violando il tacito accordo con gli italiani di non belligeranza per il periodo 39-43.
@@kalz55 i repubblichini di Salò e i partigiani filo staliniani sono stati utili idioti, per fortuna entrambi neutralizzati dall'esercito regolare e dagli alleati.
Le promesse, in politica, impegnano solo quelli che ci credono. Mussolini era un idiota illuso e arrogante.
@@kalz55 insultare i comunisti senza prove, con ipotesi infondate, non rinforza il suo argomento.
@@felixmbandandayitabi4536 l unica prova è se sono comunsiti
@@LaFlame911 communisti
colpevoli a prescindere? Interessante visione della storia ma decisamente errata se non stupida.
A proposito di tradimento da parte della Regia Marina, ricordo il comportamento di Carlo Fecia di Cossato.
Sarebbe stato interessante sapere il parere di Giovanni o Marco sul libro di Cernuschi dedicato a Ultra nel Mediterraneo.
Grande marco cimmino , peccato che anche lui cada nella trappola di pensare che produrre più carri panzer IV al posto dei carri pesanti sarebbe stata una soluzione migliore , cosa ovviamente erronea per i vari motivi citati più volte su questo canale :D
Bravo ti applichi
Chi é totalmente orgoglioso del suo paese é un falso o un ignorante. Noi siamo forse provinciali e servili ma se parliamo male di noi stessi è solo perché è giusto farlo
de gustibus
bah....
Lo diceva anche Montanelli, quindi probabilmente è vero. Noi italiani abbiamo tanti, tantissimi difetti e davvero pochi pregi. In parte lo si deve a secoli di servitù e di servilismo, in parte anche alla frammentazione politica che ci ha sempre contraddistinto fino all'unità.
I greci furono attaccati d'inverno perchè a mio avviso furono sottovalutati per motivi razziali: figurarsi se i greci potevano valere gli italiani, così credo pensasse il crapone, che pure lo diceva. Se non ricordo male Visconti Prasca disse che aveva ordinato che un battaglione attaccasse perfino una divisione, evidentemente sicuro che sarebbero scappati. Insomma una guerra facilissima, cosa poteva importare se era inverno? La Grecia era una vittima facile da sbandierare al Fuhrer e bloccarne la penetrazione nei Balcani.
@Joan Reciproco.
@Joan Lei invece supera le aspettative! 😄
ah certo, i famosi motivi razziali, quali quelli di "una faccia una razza"? uno slogan che nasce in grecia proprio in quel periodo li, per confermare la comune culla ed anche la stessa cultura. mussolini in vade la grecia il giorno dell anniversario della marcia su roma, era un gesto simbolico, sconsiderato quanto vuoi ma il motivo razziale l hai proprio tirato fuori dal cilindro
...Riflette in pieno tutta la nostra guerra, ovverosia una gestione alla carlona, una strategia pietosa (o addirittura inesistente) e mezzi ridicoli. Quella di Grecia è stata l'umiliazione definitiva del regime, preso sonoramente a bastonate da un popolo di montanari e di pecorai, che però si è rivelato più coeso e coriaceo del previsto. Se pure quelli sono riusciti a scannarci come maiali, come potevamo pensare di vincere contro delle potenze mondiali?
@@minotaurus91 In effetti Mussolini non pensava affatto di vincere contro le potenze, era convinto ci avrebbero pensato i tedeschi. Però s'era immaginato che contro la Grecia potevamo fare i rodomonti, insomma la scelse perche gli sarebbe piaciuto "vincere facile", invece come lei dice venne fuori con tragica evidenza tutta la nostra pochezza militare.
Perchè non dire chiaramente che, viste le nostre condizioni economiche e di armamento, l'entrata in guerra dell'Italia fu criminale?
e non c'è scusa che tenga .
Siamo storici amiamo il suono della nostra voce e discutere
Entrammo in guerra perché qualcuno pensò che con pochi " morti e pochi mesi " di guerra, avremmo spartito il "bottino", con quelli che parevano i sicuri vincitori tedeschi! Forse è all'inizio niente di criminale, solo cinismo e calcoli clamorosamente sbagliati! Il solito pressapochismo furbo italico!
Mi permetto di citare una parte della risposta data alla lettera di un lettore della rubrica > di Montanelli gennaio 2001 sul Corriere della Sera.
" Paolo Mossetti gmosse@ti
Caro Mossetti,
Una volta per tutte io vorrei proporre non soltanto a lei, ma a tutti i lettori, di smettere di strologare sulle idee, le intenzioni, i calcoli di Mussolini che sono sempre stati chiarissimi anche perché molto semplici, anzi semplicistici. Sulla sua decisione di entrare in guerra non pesa nessun mistero perché risulta chiaramente dall’ordine impartito a voce a Badoglio, allora capo di Stato Maggiore Generale: «Ho bisogno di un migliaio di morti per sedermi al tavolo della pace». Cosa volesse è quindi chiaro, anzi trasparente: voleva sedersi al tavolo della pace da vincitore "
perchè non è cosi, semplice
meh in africa rommel non utilizzò gli italiani come carne da cannone anzi ha fatto miracoli per portare gli italiani in tunisia insieme alle forze tedesche, mentre l'unica volta che ha dovuto sciegliere fu se portare tutte le divisioni italo tedesche per la ritirata o provare a salvare l'ariete con pochi risultati
Non cosi volontariamente ma tatticamente si.. quando ci si doveva ritirare le divisioni italiane non dotate di una capacità mobile/meccanizata tale per "sganciarsi" rimasero sul posto e vennero quasi annientate mentre gli altri si ritiravano.
Ma era per manchevolezze nostre e oggettività strategica.. rimaniamo tutti qui a crepare o qualcuno si sacrifica? il problema è che agli italiani toccava sempre il cerino corto.
@@ParabellumStoria Concordo. Che la tendenza tedesca fosse spesso quella di lasciare i nostri col cerino in mano è un fatto. Del resto fu Rommel stesso ad ammettere di aver chiesto agli italiani "più di quello che erano in grado di fare con il loro cattivo armamento".
L'importante è che questo non alimenti il mito del "cattivo tedesco vs italiano buono" che poi lo stesso Badoglio provò ad utilizzare per discolparsi. Già nel Settembre 1943, da Radio Bari, Badoglio tuonava contro Rommel "primo responsabile di tutte le nostre sventure africane".
L'abnegazione e la capacità di soffrire, da sempre tipica del nostro fante e sulla quale non si discute, servì a troppi pessimi generali ed ufficiali per salvare la propria reputazione nel secondo dopoguerra.
Come ho avuto modo di dire in altre occasioni, la figura di Rommel é stata sopravvalutata ben oltre i propri meriti. Primi fra tutti gli inglesi che incensarono Rommel dapprima per giustificare le proprie sconfitte e poi per esaltare le loro vittorie. Rommel commise un grave errore strategico nell'estate del 42 quando dopo la caduta di Tobruk, convinse Hitler e Mussolini a rinunciare a prendere Malta, chiedendo che le forze previste per l'invasione (Folgore in primis) fossero date a lui, perché era in grado di arrivare ad Alessandria d'Egitto. A Hitler, tutto preso dell'offensiva estiva in corso sul fronte orientale e che (a torto) ha sempre considerato quello africano un fronte secondario, non sembrava vero non dover neanche dire no a Rommel sulla necessità di rafforzare il DAK. Sappiamo tutti come é andata. Per non dire del fatto che nei momenti topici, Rommel non era mai al fronte: vedi inizio della battaglia di el Alamein e sbarco in Normandia.
@Depresso Caspico ok ok quindi credi che l'operazione per la conquista di malta sia stata rimadata per via di una richiesta di rommel e non per le priorità di hitler?e inoltre io non ci vedo niente di male con l'assassinio di hiltler in modo da firmare una pace separata con gli alleati e provare a stoppare i sovietici più a est possibile
@@longjohn572 il caro rommel prerò non richiese mai i paracadutisti, anzi fece più volte pressione per la conquista di malta (anche se la versione di klesserling differisce ma visto che erano nemici non la terrei in conto) e in caso non fosse riuscito a tenere la linea senza la folgore (cosa improbabile perchè i convogli sarebbero arrivati regolarmente senza malta) avrebbe sempre potuto ritirarsi
comunque c'erano anche altri fattori come la supremazia aerea alleatao la vicinanza inglese alle loro linee di rifornimento.
a el alamein rommel è tornato in germania per malattia mentre in normandia fu uno scherzo del destino (che poi io mi chiedo sai che tuo marito è l'eroe della germania non puoi venire tu a salutarlo)
Mamma mia quanta carne di prima qualità al fuoco, da dove cominciare?
Intanto da una preziosa massima che ho trovato casualmente nell' homepage di questo sito:
"“Il primo dovere dello storico è non tradire la verità, non tacere la verità, non essere sospettabile di partigianerie o di rancori.”
Mai sentito dire meglio quale dovrebbe essere la stella polare di uno che vuol parlare di storia. Eppure perfino nella discussione in oggetto non mi pare venga sempre rispettata, posto che l'8 settembre è veramente un argomento scottante da prendere con le molle su cui storici, giornalisti e semplici appassionati si accapigliano da sempre.
Partirei da Badoglio, il magnum innominandum. Potrei sbagliare ma non ricordo di aver mai sentito uno storico o un giornalista, dopo averne elencato tutti gli errori e le malefatte...dire cosa avrebbe potuto o dovuto fare di diverso da quel che ha fatto. Neanche in questa disamina, mi pare.
Se qualcuno ha qualcosa da dire lo dica, la butto là: doveva dichiarare guerra alla Germania nel corso del comunicato radiofonico? Doveva far abbandonare dalle truppe italiane l'occupazione di Francia, Jugoslavia e Grecia e farle rientrare non appena caduto Mussolini?
Doveva all'indomani del 25 luglio bloccare il Brennero? Doveva rimanere a Roma lui, il governo e il Re e difendere la capitale con la divisione americana che gli era stata promessa? Doveva...che ne so? Aspetterei proposte.
Tutte cose possibili, eppure non ho MAI letto o sentito qualcuno dire che doveva scegliere una di queste opzioni o anche altre, solo che aveva sbagliato questo e quest'altro.
Ma forse mi è sfuggito, non si può leggere tutto anzi ne so abbastanza poco, forse.
Doveva scegliere cosa che era bravissimo a non fare, non li si recrimina le scelte ma le non scelte questa abilità innata di creare disastri e poi sfilarsene, era ambiguo.. anche alla firma mandò un rappresentate di terza categoria senza nemmeno un lettera ufficiale cosi se qualcosa fosse andato storto poteva negare.
E' un comportamento pavido, viscido.. in situazioni emergenziali servono decisioni chiare lui non le prese mai quindi difficile consigliare cosa avrebbe potuto fare? ecco avrebbe dovuto agire poi avrebbe potuto sbagliare o meno, ma in guerra non prendere decisioni è peggio che prenderle sbagliate.
@@ParabellumStoria Senza nessuna intenzione di difendere questo deleterio e odioso personaggio, non so se agire in una qualunque direzione poteva esser meglio che non agire. Penso per esempio alla "mancata difesa di Roma" che gli è stata sovente addebitata. I tedeschi avevano ancora un'aviazione, potevano fare una strage senza contare i danni irreparabili alla "città eterna" provocati dai combattimenti.
Il fatto che abbia ricevuto il gen. americano in pigiama sembra proprio un segnale (da questi recepito) "Non voglio saperne niente di aviosbarchi, lasciateci in pace".
Mio padre era di guarnigione all'Elba (se non ricordo male 8000 uomini): i soldati in un plebiscito, visto che gli ufficiali erano indecisi anzi più propensi alla resa, scelsero di non cedere le armi come chiedevano i parlamentari tedeschi ma di combattere.
Subito fu bombardata Portoferraio con un centinaio di morti civili e la popolazione implorò la truppa di arrendersi, cosa che avvenne nonostante secondo testimonianza di mio padre le opere difensive fossero agguerrite e quasi intatte.
Voglio dire, una decisione sbagliata poteva costare decine di migliaia di vittime, forse centinaia di migliaia qualora l'esercito si fosse messo ovunque a combattere contro i tedeschi, che non credo fossero alieni dal fare delle carneficine, vedi Cefalonia.
beh sul "tradimento" francese c'è poco da spiegare. La Francia doveva riprendere il controllo di 1/10 delle terre emerse. L'Italia non aveva nulla era un paese raso al suolo. Ergo il tatto era necessario con i francesi mentre con noi non serviva. Non è una questione di orgoglio nazionale ma di contropartite politiche. De Gaulle capendo il disfacimento dell'impero mondiale francese comprese che per non diventare insignificante doveva dotarsi delle armi nucleari per giustificare la nomea della Francia tra i potenti del mondo. Se si tolgono le colonie prima e l'atomica dopo, ad oggi la Francia sarebbe un' Italia leggermente più ricca e nulla più.
Preferisco quando lavori da solo. Nulla da ridire agli ospiti, ma Mirko, da solo sei più oggettivo e la narrazione è più fluida. Capisco però l'esigenza di fare dei mix per questioni di "marketing"
"sembra che voi italiani vi vergogniate dei vostri soldati" è socialmente più accettato l'uso di stupefacenti, che far parte delle forze armate.
Guarda che dal 1943 al 2o23 non sono trascorsi 78 anni come hai detto ma 80 anni.
Sans la victoire italienne de 1918 ´la France l Angleterre auraient perdu la guerre car les troupes autrichiennes se seraient porter en renfort des troupes allemandes sur le territoire français et enfoncé le front ,c est une vérité que l on doit à l’Italie mais rares sont les historiens qui en parlent et si la victoire n avait pas été mutilée le destin de l’Italie après la grande guerre aurait été différent.
Buongiorno. Non mi trovo d'accordo sul discorso della transizione d'arma. Questa transizione , miserissima nei numeri é avvenuta proprio perché eravamo in guerra da 3 anni. se non fossimo entrati in guerra , nel 1945 volavamo ancora sui cr32 .Mio modestissimo parere
Sebbene competitivi anche la serie 5 ad esempio andava sui 630-650km/h il p47 gia andava oltre i 700.. questo per dire che non erano dei mezzi che ti garantivano un vantaggio contro il nemico al massimo una chance di combattere più ad armi pari ma passato un anno la tecnologia ha continuato ad evolversi noi no.
Quindi anche un osannato reggiare re 2005 nel 1945 non era niente ...
@@ParabellumStoria purtroppo é cosi
@@ParabellumStoria il 75/34 anticarro era stato omologato nel 1937 e al 10 giugno 1940 non ne avevamo costruito neanche uno...i primi sono usciti dalle fabbriche nel 1942. 5 anni di tempo per produrre in pochi esemplari un cannone testato e approvato nel 1937
il grande Cimmino; barbero out, mark thompson out also!
In ultimo il perchè gli inglesi sono orgogliosi perfino delle sconfitte o almeno non le drammatizzano mentre noi siamo autocritici fino all'autolesionismo?
Semplice, perchè gli inglesi hanno quasi sempre vinto e la loro gloria può tranquillamente sopportare qualche insuccesso, una via a noi preclusa dalla nostra non proprio esaltante storia militare (eufemismo).
Gli Inglesi perdono tutte le battaglie tranne l'ultima.
È dal 1866 che si può parlare non esaltante storia militare .per tuil periodo precedente tutti i principi e re si rivolgevano agli italiani (intesi come comandanti di mercenari) perché erano i migliori
@@giuseppezagheni9479 Veramente anche nel 1848-49 facemmo buca come FA, mentre i civili (Le 5 giornate, le difese di Roma, Brescia e Venezia) si comportarono bene. Vero che era l'esercito piemontese e non quello dell'Italia unita, ma sempre italiani erano, come giustamente tu noti quando richiami le glorie antecedenti.
Glorie peraltro limitate nei numeri e quindi poco significative, nel suo complesso l'Italia militarmente è sempre stata territorio di conquista per popoli più bellicosi o stati più forti e uniti.
@@mauroperossini4785 Guarda, direi che hai ragione per il 1848 una guerra che poteva avere almeno dei risultati positivi ( il confine piemontese fino all'Adda) finita con gli austriaci in Piemonte. Ma non dimentichiamo Garibaldi.
@@giuseppezagheni9479 "Ma non dimentichiamo Garibaldi."
Certo che no, infatti ho parlato anche di difesa di Roma ma poi in generale delle lotte di popolo contro gli austriaci. Il problema son le FA, quando facciamo guerra che richiede organizzazione e disciplina invece che entusiasmo facciamo casini. D'altra parte noi che discutiamo di storia del '900 sappiamo bene di quali deficienze siamo capaci, dagli alti comandi in giù.
3:00 ma perché urla?
Parabellum intelligente
Avrebbe potuto essere il giorno del riscatto, con diverso comportamento di monarca e alti gradi; invece divenne il giorno della vergogna!
Ricordo allo storico del secondo quadro a destra la grande vittoria di Ayn el Gazala, di cui molto si dolse Churchill, quella di Bir el Gobi, la riconquista di Tobruk, le vittorie aeronavali del Mezzogiugno e del Mezzagosto 1942, l'affondamento della Valiant e della Queen Elisabeth, la carica di Isbuscenski, la ricordata (solo da Cimmino) vittoria di Nikolajievka ed altre che con un po' di tempo potrei ricordare. ATTENZIONE, se vogliamo uscire finalmente e del tutto anche da una involontaria "porca rogna italiana" di gaddiana memoria, cominciamo a ricordarle tutte le nostre vittorie. Poi vogliamo dire che la questione dell'incidenza della decrittazione di Enigma e del radar non escludono il tradimento di alcuni vertici della Marina? Perché la Marina fu del tutto assente in occasione dello sbarco angloamericano in Sicilia? Non scherziamo a 80 anni dalla fine della guerra! Qualche ammiraglio fu decorato dal nemico. L'armistizio lungo, credo all'art. 16, non consente di punire tutti coloro, quindi anche i vertici militari, che collaborarono con gli angloamericani. Ci sarà una ragione o no?
Sugli Ammiragli Maugeri e Campioni, cosa mi dite? Una maggior attenzione e un pizzico di coraggio in piu'aiuterà ad essere più obiettivi e credibili.
Quelle di cui parli sono scaramucce, se confrontate col resto. Inoltre la maggior parte di queste "vittorie trionfali" sono state ottenute di concerto coi tedeschi, quindi non contano. Noi italiani, da soli, non siamo stati capaci di ottenere nemmeno un singolo successo rilevante. Facevamo molto meglio a restarcene fuori, ci saremmo risparmiati un sacco di rovesci e di umiliazioni. E per favore non tirare fuori di nuovo la storia degli ammiragli venduti, è stata già ampiamente sminchiata. A comandare la marina era il Mussola, secondo te non avrebbe inviato la flotta se avesse potuto? Il fatto è che sapeva benissimo che era inutile. Anche in Normandia Hitler rinunciò a inviare la Kriegsmarine, perché sapeva che contrastare gli alleati sul mare era ormai impossibile.
@@minotaurus91 Ma che cavolo dici? Scaramuccia Ayn el Gazala? Scaramuccia la riconquista di Tobruk? Ma almeno ti pagano per scrivere sciocchezze? Se sei in buona fede vatti a studiare la storia e, soprattutto, scrollati di dosso almeno un po' di rogna antitaliana!
@@francescopalazzolo2319 Sono scaramucce, ragazzo. "Qualche migliaio di morti al tavolo della pace" non è una grande vittoria. Guardati i numeri delle campagne dei tedeschi per un raffronto, se non ci credi. E ripeto, erano sempre loro a salvarci il culo e a fare il grosso del lavoro. Quindi non contano come vittorie italiane. Se avessimo conquistato la Grecia in un mese, quella sì sarebbe stata una vera vittoria. Se avessimo preso subito Malta anche. Se fossimo arrivati ad Alessandria e a Suez pure. L'abbiamo fatto? NO. E non venirmi a dire che sono "antitaliano", tu non sai niente di me. Io sono un patriota, uno che ha a cuore il bene del suo paese, e proprio per questo devo essere onesto nel giudicarlo.
@@minotaurus91 Certo abbiamo perso le nostre battaglie e trascurato la dovuta, tempestiva preparazione militare dato che, ad esempio gli aerei da caccia della "serie 5" entrarono in linea tra il "42 e il "43 in insufficiente numero di esemplari e non fungibili nei pezzi di ricambio, ma è fuori di dubbio, per chi conosce la storia, che se avessimo rifiatato sulla linea difendibile di Sollum el Halfaia all'el Alamein ci saremmo arrivati con la grinta di Ayn el Gazala, di Bir el Gobi e di Tobruk. Tu fai finta di non sapere, per deliberato pregiudizio ideologico, che abbiamo fatto correre, con la cosiddetta "corsa dei 6 giorni" gli inglesi quasi fino ad Alessandria che dalla nostra punta più avanzata distava appena 80 Km! E ciò, malgrado la nostra inferiorità di mezzi! Non è affatto vero che in Africa Settentrionale, dove si è decisa la nostra guerra (la famosa tenaglia fino al Caucaso che per poco non si chiuse)fecero tutto i tedeschi i quali, fino alla fine, si giovarono del sacrificio dei Nostri ed in particolare delle Divisioni Folgore, Ariete, Trento, Pavia! E ci abbandonarono a piedi nel deserto! Ma di che parli?!?!
Parli per sentito dire!
L'unica cosa di cui posso ringraziarti è di avermi chiamato ragazzo perché di certo in spirito, a differenza di te, lo sono. E non venirmi a dire che sei un patriota perché non ho voglia di sganasciarmi dalle risate!
@@francescopalazzolo2319 "Non è affatto vero"? È vero eccome. Senza le Panzer-Division del DAK comandate da Rommel col cacchio che respingevamo gli inglesi fino in Egitto; la nostra guerra finiva con un anno di anticipo. E per quanto riguarda la famosa "tenaglia" che doveva chiudere il medio oriente in una morsa, lascia che ti dica cosa ne penso: era un progetto irrealizzabile. Troppi km da percorrere, troppa resistenza da stroncare e pochissima benzina per raggiungere gli obbiettivi strategici. Ah, un'ultima cosa: la nostra guerra non si è decisa in Nordafrica come dici tu, si è decisa nell'Atlantico, come detto giustamente anche nel video. Con gli USA dalla loro parte gli inglesi disponevano di risorse virtualmente illimitate, che gli permettevano di resistere a termine indefinito; noi invece avevamo un disperato bisogno di fare presto, anche disponendo dell'aiuto tedesco, dato che la Germania destinava sempre più truppe e risorse per il fronte orientale distogliendole dagli altri teatri.
La verità è che semplicemente la nostra guerra era già persa prima ancora di iniziarla. Con i comandi, le dottrine militari, l'apparato industriale e le armi che avevamo non potevamo pensare di vincere. Come ho già detto, era molto meglio se ce ne fossimo rimasti fuori, seguendo l'esempio di Franco. Non avremmo sprecato tante risorse e tante vite inutilmente e avremmo ancora in mano la nostra sovranità nazionale.
Il comento di badoglko e falso, glielo ha deettato da algeri Eisenberg. Si tratta di capitazione, non ar.istizio!
Se i polacchi erano informati dal 33 di enigma e intercettavavano i messaggi tedeschi perché persero in qualche mese la loro guerra?????
I tedeschi cambiarono sistema anni dopo da 3 rotori a 5 poi anche avendo le informazioni non è che vinci automaticamente devi avere i mezzi per batterli sul campo.
@@ParabellumStoria ti informo che l esercito polacco non era una barzelletta all epoca e aveva appoggi internazionali come l ucraina di oggi. Ora che mi ci fai pensare....cavolo che similitudini.se fosse una commedia direi...l ho già vista
@@ParabellumStoria e ribadisco..lo stop sul fronte francese dopo la dichiarazione di guerra alla Germania con la famosa guerra dichiarata ma non combattuta è stata la repentina scomparsa dell' esercito polacco .causò il caos dei comandi francesi che non riuscirono a capire l evento e paralizo la Francia .
Caro mio..se sai esattamente cosa fa il nemico non vince nemmeno con 300 divisioni in più.falcone , borsellino ,dalla chiesa e altri avevano molti più mezzi a disposizione.sono stati intercettati da un contadino latitante . Ma per favore
@@pioantoninog7213 I francesi presero in giro i Polacchi dicendo che avrebbero fatto un offensiva cosa che fecero.. si spinsero per 10-15 km e poi tornarono indietro ^_^.
un altro 8 Settembre?
Il solito raffazzonamento italiano. Che tristezza....
Comunque il posto più bello del mondo è sempre piazzale Loreto, coi maiali appesi a testa in giù
La figura di Ciano è negativa in modo assoluto.
Giovanni Cecini... un'analisi "sinistra"...
Al 26* minuto Cimmino parla della battaglia di Nikolajewka .
Vorrei sapere chi erano i difensori del disgraziato villaggio.
Chi e' sapiente mi illumini.
Hai sbagliato video
Ma ancora giri ruzzeric ?
Aggiungo che ci vergognano anche della nostra lingua, che storpiamo con inutili anglicismi. Vero Mirko?,😁
shhh
La questione del "tradimento". A mio avviso, come è stato detto, non ci sono tradimenti ma solo interessi confliggenti: i tedeschi hanno fatto giustamente i loro e noi abbiamo cercato di fare i nostri.
Nel '43 il governo aveva la scelta: o "tradire" i tedeschi o tradire il popolo italiano obbligandolo a continuare una guerra persa che nessuno più voleva, solo per difendere il fianco sud del Reich. E per mantenere la parola data da un dittatore a un altro dittatore. Non potevano esserci dubbi.
L'esercito si sbandò perchè nessuno voleva più morire per nulla, solo "tornare a casa".
Mio padre non aveva giurato nulla a nessuno ma visto che era un avanzo di galera del Tribunale Speciale gli fu facile scegliere la prigionia.
Ma siamo onesti: quanti volevano tornare a combattere per i tedeschi? Perfino fra quelli che cedettero alle lusinghe quanti si sono poi dati alla fuga?
SI ma con Badoglio abbiamo "tradito" i tedeschi e il popolo italiano.. l'esercito lasciato senza ordini preda della vendetta tedesca etc. Una scelta netta per quanto dolorosa in un senso o nell'altro era la cosa da fare.
@@ParabellumStoria Certo lasciare un intero esercito senza ordini ad "arrangiarsi" secondo coscienza è cosa che non so se abbia precedenti nella storia, ma l'altrernativa mi pare fosse ordinare:attaccate i tedeschi" o "arrendetevi ai tedeschi e consegnate le armi". Escludendo ovviamente il secondo caso, il primo ordine poteva essere il segnale di una strage. Forse era quello giusto ma personalmente capisco le esitazioni e le ambiguità.
Per favore tacitate Metal mike...
Ma non c'è nella live o_O
@@ParabellumStoria Certo e aggiungerei per fortuna... È solo una mia opinione, ma ritengo che ogni suo giudizio storico (tranne quando legge dai libri) sia viziato da una sua ideologia politica in cui sembra disinteressarsi della verità ma piuttosto interessarsi a convenienze di parte (lo seguivo saltuariamente fino a quando ha parlato delle "marocchinate" (vomitevole) ...
È stato citato... ha chiesto di sfatare il "tradimento". Comunque complimenti!!!
@@tonitalos vomitevoli sono state le marocchinate, non chi ne parla
To badogliate.
Messe un grande criminale di guerra,
La lista dei criminali di guerra ė estremamente lunga.
Non ci fu alcun tradimento da parte italiana: una nazione ha il diritto di arrendersi in qualunque momento senza chiedere il permesso di altri. L'Italia si rese conto per prima che la guerra era persa e fece benissimo ad arrendersi, perchè quello che noi chiamiamo armistizio dell'8 settembre in realtà fu una resa incondizionata.
Finalmente qualcuno che non ragiona secondo la logica della "santa alleanza".
ma sto radar "Gufo" italiano allora è proprio una leggenda .. quanto pappagallismo ripeti luoghi comuni . (solo i 2 di sx si perdonan a mezzo) e nn è na roba "politica" ovv. 😆