La passione e la bravura per l'insegnamento ( in tutte le materie scolastiche ) purtroppo non sono doti molto comuni nei professori . Tu invece sai argomentare e spiegare concetti in maniera sublime tanto da incantare chi ti segue . Grazie per il lavoro che fai su RUclips .
Bel video! Presumo che i temi se fatti nell'ambito di una materia vadano corretti anche, forse soprattutto, dal docente della materia in questione. Nel mio liceo scientifico, per scrivere le relazioni di laboratorio, la professoressa di fisica ci aveva anche spigato quale fosse l'uso della lingua preferibile per quel tipo di testo (linguaggio impersonale, uso corretto del linguaggio specialistico) ed era molto attenta a correggere questo aspetto, nonostante non fosse una professoressa di italiano. Per le tracce del tema di Italiano bisogna invece, secondo me, stare più attenti agli argomenti scelti. Un professore di Italiano non può dare tracce di argomenti che conosce tanto quanto uno studente(su questioni tecniche che non ha mai studiato perché giustamente è laureato in lettere). Sulla capacità di scrittura dovrebbe esserci più attenzione da parte di tutti i docenti.
Un docente di italiano non corregge i contenuti, ma la forma, quindi può benissimo anche dare un tema di argomento scientifico o storico (nella vecchia maturità era previsto sempre) fornendo dei dati su cui lo studente può basarsi per fare una riflessione. Se il compito lo dà il docente di fisica allora ovviamente non starà valutando la competenza di italiano ma i contenuti.
Ciao Yasmina. Ho sempre adorato scrivere i temi, fino al liceo. Per qualche motivo non sono riuscito a scrivere niente di decente per anni, forse anche complice la mancanza di esercizio. La nostra prof di lettere non ci dava i temi perché "non avevamo gli strumenti", ma anche quando ci abbiamo lavorato non sono riuscito a tornare agli antichi fasti. Poi la simulazione della prima e la prima prova sono andate bene. Forse avevo un dono per il saggio breve. Non avevo mai ragionato su tutti gli aspetti che rendono i temi così importanti e utili. È stato illuminante. Chiaramente, che te lo dico a fare, avrò fatto l'analisi del testo una volta in tredici anni e stavo in terza media, tipo;)
Sono d'accordo con te. Da ragazzo non capivo bene quanto stessi sbagliando, affibbiando a un professore stronzo la mia incapacità a scrivere bene. Ma una volta fuori dal mondo scolastico e con l'avvento dei social network, ci hanno pensato gli utenti che leggevano i miei post/commenti a rendermi più umile. Sono quasi vent'anni oramai che cerco di migliorare le mie capacità espositive e grammaticali. E appena penso di essere sicuro di me, ecco che spunta fuori un nuovo difetto da riparare. (Questo è un metodo che sto utilizzando anche per imparare a scrivere bene in inglese e che si sta rivelando utile) Se c'è forse qualcosa che avrebbero potuto fare i miei insegnanti, credo che leggere il testo migliore e quello peggiore scritto dalla classe (in forma anonima), facendone magari una analisi comparativa, avrebbe potuto darci modo di capire cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato. Perché per me è sempre stato un po' come "tirare a indovinare" su cosa scrivere, come scriverlo e perché, basandomi solo sul mio lavoro.
Il tema d'italiano è importantissimo .... ma non è tanto la prova scritta in sè, quanto la costante presenza del tema lungo l'intero percorso scolastico. E' fondamentale non solo per affinare l'arte dell'argomentazione, ma anche la conoscenza linguistica.
Bello scoprire tutte le utili abilità che ci regala lo scrivere un tema! Per mia fortuna ero abbastanza portato per la scrittura per cui me la sono sempre cavata decentemente; una cosa che apprezzavo particolarmente del tema era proprio il fatto che ti costringesse a guardarti dentro e a "ragionare sul mio modo di ragionare", se mi passi il gioco di parole, proprio per arrivare a proporre un discorso con un filo logico od un ragionamento che avesse una certa solidità. Inoltre, a differenza di altre materie di studio, alla rilettura mi è sempre parso abbastanza facile capire se ero riuscito a restare all'interno dei confini proposti nella traccia e nel titolo del tema, in modo da auto-correggermi o cambiare qualcosa per aggiustare il discorso. Bei tempi! Sarebbe un delitto smettere di far scrivere i temi ai giovani studenti di oggi.
Grazie del video. In linea di massima sono d'accordo: il tema è uno strumento essenziale per imparare ad argomentare (o comunque per allenare alcune facoltà, come la sintesi, l'interpretazione, l'analisi dei dati, ecc.). Non ho mai capito però il senso del tema in classe: il giorno stesso ti danno un argomento (l'eutanasia, la solitudine nell'arte, l'immigrazione, il libero arbitrio, ecc) e tu senza alcuna ricerca o approfondimento devi profondere tutto quello che pensi. Sembra quasi che si voglia instillare l'idea che si può avere opinioni su tutto così come capita, senza studio ma solo grazie al tuo retroterra specifico. Nel mio caso ho appreso il valore della ricerca (e quindi la maniera corretta di argomentare) all'università, al liceo tutto ciò non era stato sottolineato per nulla.
Se la traccia è fatta bene ti fornisce tutto quello che ti serve; inoltre di solito prima c'è una discussione in classe, se si tratta di un argomento che gli studenti potrebbero non conoscere
@@YasminaPani Messa così mi sembra più ragionevole. Ricordo quando feci la maturità io (2019), il tema era strutturato così: viene assegnata una consegna sotto forma di titolo (mettiamo, il problema della responsabilità dello scienziato) e veniva chiesto di scrivere un contenuto di natura argomentativa. Tuttavia, sapendo che innegabilmente degli studenti di 18 anni non padroneggiano dibattiti e nozioni filosofici e scientifici adeguati per provare a ragionare sul tema senza inanellare una serie di banalità, ti mettevano quattro stralci di autori che avevano detto qualcosa in merito, e tu eri costretto a prenderne due o tre e obbligatoriamente citarli nel testo (di natura svariatissima, per rimanere nell'esempio: un discorso di Primo Levi, un report scientifico di un bombardamento, la descrizione di un esperimento e un discorso del Nobel per la medicina). L'idea era che così dei punti su cui ragionare erano forniti e lo studente era agevolato. Io la ho sempre ritenuta una stupidaggine inutile se non dannosa: si rischia di far credere che la ricerca che menzionavo prima possa ridursi a quattro aforismi da social network e sei a posto. Senza una preparazione preliminare che permetta di sgrezzare e raffinare gli argomenti dello studente è ingiusto pretendere che questo sul posto sappia essere originale e personale su ogni tematica concepibile.
@@eliamantovani6063 beh però non è che arrivi alla maturità dal niente, fai tre anni in cui ti eserciti appositamente sulle prove della maturità, quindi lo capisci come funziona e perché sono strutturate così, sempre ovviamente che il docente non sia un coglione
Minchia signor Tenente! Sono letteralmente estasiata dalla sua generosa dialettica capace di tenermi avvinta fino alla fine. E’ stata così precisa , puntuale e prolifica, sviscerando in modo così completo l’argomento che pensavo avesse parlato per circa un’ora invece che per poco più di venti minuti. Sono ahimè più grande di lei di “qualche” anno ma mi sarebbe piaciuto avere un’insegnante come lei. Spero possa averla in futuro mio figlio che si accinge a frequentare la prima media. ❤
Bellissimo video , grazie, questi concetti mi saranno preziosi perché seguo i miei figli nello svolgimento dei compiti. Farò ascoltare il tuo video a mia figlia che è in prima media.
@@YasminaPani e non saranno un problema le "parole d'amore" 😂 che hai inserito qua e là,tanto alle medie ne sente di certo di peggiori,tu a confronto sei una puritana 🤭
Un video che in una società normale sarebbe del tutto inutile, chi mai può mettere in dubbio l'importanza di saper scrivere? Direi che hai perfettamente centrato il punto nel momento in cui differenzi la l'use della scrittura in passiva e attiva. Non sarà che è proprio quello che fa paura? Il fatto che molte (tutti dovrei scrivere) siano capaci di una scrittura attiva e quindi la esercitino? Molto comodo avere solo persone che danno leggere ma non scrivere.
Questo video è fondamentale. Ricordo ancora il mio tema sulla Prima Guerra Mondiale che valeva in votazione sia per storia che per italiano. La docente era estremamente "tirchia" con i voti ma anche estremamente stimolante (non con tutti purtroppo) e, fortunatamente, io fui tra quelli da lei reputati come "potenziali". Furono anni di continua ricerca e miglioria di uno stile diverso e più mio, pur rimanendo nella tecnica della stesura del tema. Alla correzione, fui l'unico (nonché forse primo in anni) a prendere 8 in entrambe le valutazioni. Un tema che "ricordo ancora adesso a distanza di anni". Solo più tardi capii quanto fu preziosa quella docente, tanto detestata da molti a causa delle sue valutazioni estremamente stringenti (rimanendo pur sempre cordiale), nel farmi acquisire una discreta competenza nella produzione scritta che, poi, si è ovviamente riversata anche sul ragionamento.
Una considerazione del tutto personale. Non ero una cima in italiano, viaggiavo sulla sufficienza/discreto, la cosa che però mi faceva girare le b4lle e che avevo delle buone idee, i miei testi erano abbastanza profondi però venivo molto penalizzato dalla qualità della scritto e da qualche errore di ortografia. Parlo di scuole superiori, per me erano più importanti il concetto, il messaggio che la forma, non ha senso togliere mezzo punto o un punto per un errore di ortografia che può essere anche frutto di una disattenzione. Insomma non puoi dare un bel voto ad uno che scrive: oggi ho mangiato una mela, rispetto ad uno che magari ti spiega come è arrivata quella mela al tuo tavolo e magari fa un errore di ortografia.
Invece é importante, direi fondamentale, curare la forma. Alla fine le cose che scrivi le hanno già scritte 20.000 volte, percarità é importante con cosa ti poni al mondo ma anche é importante il come
@@rubrum2740Visto che l'ortografia è importante "per carità " si scrive staccato. Un punto in meno anche a te. "Con cosa ti poni al mondo" francamente non ha molto senso.
@@Marcelle99 forse voleva dimostrarmi quanto siano importanti la forma e l'ortografia scrivendo così. Peccato che ho capito comunque il senso di ciò che ha scritto, ma avendo deboli argomentazioni non ha spostato di una virgola la mia opinione.
Detto così non vuol dire molto, dipende da quali erano gli errori. Comunque oggi vengono usate le griglie di valutazione appositamente per evitare che l'insegnante decida arbitrariamente di dare troppo peso a una cosa o l'altra
Hai qualche consiglio sui titoli di temi per le superiori? Io vorrei darne più spesso, ma mi cascano le braccia a dare i soliti titoli sulle nuove tecnologie e sull'ambiente ( e a correggerli mi cascano altre cose).
Il tema di italiano serve soprattutto ad imparare a organizzare il proprio pensiero nel linguaggio Nell'età evolutiva bisognerebbe farne uno al giorno - Longuaggio pensiero e astrazione sono fondamentali in ogni ambito umano
Ottimo video, d'accordo su tutto. Solo su una cosa ho un'obiezione: penso sia utile costringere i ragazzi a inserire l'antitesi con le relative argomentazioni almeno per il primo lavoro con valutazione - e fermo restando che per antitesi intendiamo non la tesi al contrario, ma qualsiasi tesi diversa da quella che hanno scelto di difendere. Così facendo si abituano davvero a fare un ragionamento non "viziato", prendendo in considerazione anche aspetti scomodi per ciò che è la loro opinione. Se poi arrivano alla conclusione che la tesi non può essere affermata con forza proprio in virtù di antitesi che non possono essere smentite del tutto, buon per la loro onestà intellettuale!
Sì, ma quello che criticavo era la struttura rigida e la costrizione a mettere tot argomenti. L'antitesi obbligatoria ha senso per alcune tracce, e sicuramente è utile, come hai detto tu.
Ciao Yasmina, volevo chiederti: il mio prof. di italiano mi ha sconsigliato di usare il ; perché dice sia pericoloso,🥲 ma io amo usarlo. Contestualmente me lo ha corretto quando l'ho usato per ampliare un inciso, come se fosse un : ma meno enfatico. Ha detto che ha valore avversativo.🤔 Se ti va, mi dici che ne pensi? Grazie di esserci!
Mi ritrovo moltissimo nelle tue parole. Non avere l' abitudine di scrivere dei concetti ti porta a non sviluppare dei concetti, a non ragionare ed ad abbandonarti a dare per buona la prima idea che ti viene in mente. Così sei ridotto all' istinto, come gli animali.
Buongiorno, avessi avuto una insegnante come te alle medie, probabilmente avrei proseguito con gli studi. Le mie prof ( tranne quella di francese) mi hanno fatto odiare la scuola.
Io penso che una buona soluzione sia avere sempre un professore di italiano esterno per correggere il tema di maturità, perché quello che ti accompagna durante gli anni delle superiori se ti prende di punta ti condiziona l'esito nonostante gli sforzi.
non sono né un letterato, né un linguista. Secondo me le persone che criticano il tema di italiano sono coloro che fanno questo ragionamento : Vecchio = cattivo; secondo me, non deve essere necessariamente così, per cui, sono totalmente d'accordo con te.
Ho sempre detestato i temi, e credo che almeno in parte questo sia dovuto a come mi sono stati "insegnati": metto le virgolette perché lì ho sempre avuto difficoltà. I miei insegnanti raramente hanno dato temi per casa e, quando c'erano le verifiche, non c'era mai una correzione vera e propria, al massimo si leggeva ad alta voce il tema di chi aveva preso il voto più alto. In tutto questo io non sono mai riuscito a capire cosa stessi sbagliando al di là degli errori più ovvi come quelli grammaticali o problemi forse più difficili da affrontare, come il fatto che il tema fosse troppo corto, critica molto ricorrente dato che gli argomenti assegnati erano quasi sempre cose per cui avevo poco interesse e meno da dire, soprattutto non avendo modo di prepararmi qualcosa in anticipo. La situazione è marginalmente migliorata in terza superiore quando, per la prima volta, la mia insegnante spiegò le diverse tipologie di tema e stabilì delle linee guida per ognuno. Questo mi aiutò perché, da una parte, con l'analisi del testo si parlava di autori che quantomeno avevamo affrontato in classe, quindi nonostante il mio totale disinteresse avevo almeno la possibilità di ripetere a parole mie quanto spiegato dall'insegnante, che era sostanzialmente quel che voleva; dall'altra, avere un minimo di struttura in più significava avere delle istruzioni che in precedenza erano sempre mancate. Questo era un aiuto solo parziale a causa della vaghezza di queste istruzioni, al punto che anche al tema della maturità l'insegnante mi disse che, pur avendo scritto un bel tema, non seguiva la forma di un saggio breve, che ancora oggi non so esattamente quale sia. Non so, forse non sono abbastanza creativo, ma in altre materie dove avevo modo di discutere più in dettaglio argomenti conosciuti, senza dovermi preoccupare della lunghezza della risposta o di inventarmi qualcosa, come in storia, il mio modo di scrivere ha anche ricevuto complimenti.
Ciao! Grazie per questo video. Ho orgogliosamente fatto una scuola superiore tecnica …e spero non si noti affatto (…non c’è contraddizione). Ho avuto la fortuna di avere insegnanti di italiano “mediamente” appassionati del proprio lavoro e quindi, questo astio verso il “tema” non l’ho mai sviluppato. Mi ritengo fortunato perché era un ottimo ambiente per questa degenerazione e invece non mi è successo.
Avrei voluto che qualcuno mi spiegasse tutto questo quando ero ragazzino, forse avrei affrontato i temi con meno svogliatezza, superficialità e sciatteria.
All esame di maturita hanno utilizzato il mio tema d'italiano come esempio di come non scrivere un tema.Lo hanno esposto al museo dell orrore nella torre di Londra
Il tema di italiano è stato sempre un trauma, per me (pure quello di scienze umane): i miei anni alle superiori sono costellati da temi lasciati in bianco. Eppure credo di avere una discreta padronanza della lingua, sia nello scritto che soprattutto nella lettura di testi, e tanti pensieri da esprimere. A differenza del parlato però lo scritto mi impone troppe paranoie, il terreno perfetto per alimentare la mia ricerca di una perfezione inesistente. Peraltro dovendo scrivere a penna e non con la matita, come facevo in ogni altro caso, dagli appunti ai compiti sul diario. Perché ripensamenti ed errori non sono accettabili, se si vuole che il proprio foglio sia privo di scarabocchi e cancellature. Di sicuro non sentivo paura del giudizio per le idee che avrei potuto riportare per iscritto, visto che non ho mai avuto problemi a espormi e a risultare anche anticonformista. Nè mi preoccupavo del voto, altrimenti avrei scritto la qualsiasi pur di evitare un "non classificabile". Fatto sta che le ore dei temi in classe (quasi mai mi sono visto assegnare un tema da fare a casa) erano come buchi neri, ore vuote passate per la prima mezz'ora a leggere ogni traccia, a fissare il foglio bianco pensando a come avrei dovuto iniziare, e a dormire con la testa sul banco per il resto del tempo. Per via di questo blocco mi ritrovai prima dalla pseudo-psicologa della scuola e poi iniziai un percorso con una terapeuta, ma alla fine di temi se ne parlò poco. Non so come sono anche riuscito a passare l'esame di maturità, ormai cinque anni fa, ma ho sempre avuto la fortuna di trovare docenti comprensivi (o forse ero io che stavo simpatico ai professori, non lo so). Tutto questo racconto di vita per arrivare a dire una cosa: non sono sicuro che il tema sia l'unico metodo per raggiungere tutti gli obiettivi citati. Obiettivi che sento di avere seguito nonostante i miei tanti temi non scritti, quindi o sono io che mi illudo da solo o sono un caso raro. Rimango comunque con un ricordo terribile dei temi in classe e con la speranza che possa esserci un modo alternativo per chi come me fatichi a metter per iscritto ciò che ha in testa.
Non è l'unico, come ho detto, è il più efficace, anche compatibilmente con le possibilità didattiche concrete. Molte persone hanno ricordi negativi della scuola, nel mio caso erano le ore di matematica, ma sono consapevole che il problema non è la matematica o gli esercizi che mi davano ma il fatto che io ero insicura e timida; avrei potuto avere docenti migliori, ma non è andata così. Insomma non è che se noi abbiamo vissuto male un esercizio è perché è sbagliato l'esercizio in sé.
Ero anche io come te, specialmente fino alle medie, poi forse ho recuperato un po' al liceo, ma non certo in modo sufficiente. Il tema di italiano è sempre stato per me uno dei ricordi più tediosi e traumatici delle mie esperienze scolastiche giovanili. Anche io avevo questa sensazione di vuoto mentale, dovuta credo al quasi totale disinteresse che provavo nei confronti delle tracce che venivano proposte. Un disinteresse che secondo me, fatta un'analisi molto a posteriori in età adulta, derivava da mie caratteristiche caratteriali, essendo stato io da sempre un individuo dalla personalità abbastanza border line, tendenzialmente umorale e depresso, indeciso e procrastinatore, poco interessato al mondo e scarsamente entusiasta della vita, pieno di ansie e di condizionamenti che mi portavo dentro, pur celandoli al prossimo, per cercare di dare un'immagine di me che fosse la migliore possibile, perchè purtroppo avevo anche un senso del dovere e un'etica che in qualche modo mi imponevano di non essere un fallito, e di cercare di dare il meglio di me in ogni cosa, compresa la scuola, che per un adolescente è quasi tutto, in quella fase della vita. Tornando al tema di italiano, ricordo che la libertà compositiva che le tracce proposte solitamente permettevano mi creava un'ansia totale, un disagio che non provavo con altre materie più scientifiche, dove la parte logico-matematica era preponderante e non c'erano troppi modi differenti fra cui scegliere per affrontare un problema. Col tema invece mi si aprivano mille possibilità, tutte generalmente poco allettanti, vista anche la mia disaffezione alla materia, e mi perdevo ansiosamente in giri mentali inutili, un daydreaming fumoso che mi portava ad arrivare a mezz'ora dalla fine della prova con davanti il foglio ancora bianco, e ad abbozzare in fretta e furia delle banalità ben confezionate, sostanzialmente prive di idee originali, ma impeccabili dal punto di vista formale, per poter portare la pagnotta a casa. Ero diventato talmente bravo ad usare questo italiano prolisso, ma sufficientemente musicale e sostanzialmente corretto dal punto di vista grammaticale (abilità che poi ho perso quasi completamente), che riuscivo a trascinare un paio di idee banali acchiappate al volo lungo tutte le 4 mezze facciate che serviva riempire per completare il compito, prendendo sempre voti decisamente buoni, sicuramente molto più alti di quello che avrebbero meritato le cose che esponevo, perchè fondamentalmente quasi sempre queste idee non c'erano o erano davvero di uno spessore estremamente limitato. Sembra assurdo, vista questa premessa, che io sia sempre stato considerato dai miei insegnanti uno che in italiano ci sapeva fare, nonostante provassi quasi un odio viscerale per questa materia, e subissi una fatica immane durante il suo studio e la sua pratica. La conclusione che ho tratto da queste esperienze è che in fondo se un'individuo è poco portato ad esprimersi, se tende all'introversione, se non ha una psiche ancora ben formata e quindi manca ancora di una visione solida delle cose della vita e sul mondo che lo circonda, avrà sempre difficoltà ad affrontare una prova come il tema di italiano. Non è solo un fatto di bravi insegnanti insomma, ma anche della materia grigia che non è ancora pronta per il compito che deve affrontare. Paradossalmente mi sentirei molto più in grado di affrontare certe prove ora che sono un adulto (ho finito il liceo negli anni '80, per cui sono "molto" adulto), rispetto agli anni in cui avrei dovuto farlo per motivi scolastici.
Non sono un insegnante, perciò non oso immaginare lo stress di doversi sorbire venti o trenta temi cercando di intravedere se sono frutto di pensiero originale o semplici supercazzole adatte unicamente a riempire il foglio bianco, ma quello che proprio non ho mai capito è perché non si riuscisse ad avere un sistema di valutazione oggettivo, o che almeno obbligasse a giustificare le correzioni. In 13 anni di scuola prima della maturità avrò scritto un centinaio di temi, sotto l'egida di una decina di professori diversi, uomini e donne di tutte le età, estrazione sociale, credo religioso (in quarta superiore avevo la prof animista! Credeva negli spiriti che albergano negli alberi) eppure ognuno aveva la stessa scala di valori: se vai fuori tema: insufficiente (eh, ok), se la tua argomentazione cozza con quella del prof: insufficiente (lo sappiamo! Siamo umani), se vai fuori tema ma scrivi un testo strappalacrime: dieci! Poveri prof di italiano, se a questo aggiungiamo che molti di noi scrivevano in geroglifico della prima dinastia..... Ecco perché ci voleva anche un mese per riavere il tema corretto 😂
Ora si usano almeno le griglie di valutazione che un pochino aiutano, ma comunque di base sì, purtroppo decide l'insegnante e spesso non è adeguatamente formato per decidere in modo obiettivo. E soprattutto se non spiega le sue decisioni all'alunno, non serve a niente.
Brava! Brava! Brava! Indirettamente hai trattato anche il tema dello stipendio degli insegnanti: è giusto che un prof. che 2/3 volte al mese si corregge 25/30 temi per 2/3 classi sia pagato come tutti gli altri?
Sto migliorando il mio italiano grazie all'opera di Yasmina, scrivo nel terrore che l'occhio "staliniano" di Yasmina mi osservi. Con me il terrore funziona ma non lo auguro ad altri, la mia è una libera, e opportunistica, scelta.
@@YasminaPani Solo con me dovresti, anche se ormai è troppo tardi. Tu severa non lo sei per nulla, anzi, ammiro molto la tua sensibilità e la tua pacatezza. ❤
Che poi va a finire che se devono scrivere un tema o degli appunti, lo fanno con la stessa intenzione con cui scrivono il messaggino su Watsapp. E intanto crescono i Ghostwriters, non per fare una critica, ovviamente.
Esco fuori tema con questo commento ma lo faccio volontariamente perché questa che sto per dire è un' altra cosa che non vorrei discutere. All' università, al corso di Spagnolo, ho trovato molto comune sentir dire questo discorso: "Ma a cosa serve ammazzarsi a fare esercizi di grammatica sullo spagnolo? Tanto è come l' Italiano". Non mi esprimo.
Mi permetto di darti del tu...solo nel sentirti esporre un concetto o dal modo con cui gestisci la punteggiatura si capisce quanto siano importanti i temi....
Ciao Yasmina cara, difatti attualmente è diffuso l'analfabetismo funzionale. E purtroppo anche io ne sono stata vittima! Scrivere e leggere sono degli esercizi essenziali per comprendere e farci comprendere... Tornando al tema in sé come esercitazione, la mia affezionata insegnante di italiano delle superiori assegnava i voti in base a quanto l'argomento trattato fosse in linea col suo pensiero. Se se ne parlava tramite una chiave che lei non approvava, la sintassi e grammatica potevano essere ottime, ma al massimo ce la si cavava con un 7! Non importava che motivazione si portavano alla propria tesi... C'era una mia compagna di classe che aveva ben capito che bisognava scrivere ciò che l'insegnante voleva leggere, e così si è collezionata vari 9 e 10.
@@YasminaPani devo dire che questa mia compagna di classe scriveva effettivamente bene, ma ovviamente era avvantaggiata dall'aver capito questo trucco. Ricordo una volta che mi feci prendere dalle emozioni ed effettivamente avevo scritto periodi lunghi. Mi sembra fosse in seconda (scuola professionale di grafica)... Ricordo fossi molto soddisfatta della mia sincerità nell'affrontare il tema (i tabù della maternità e la difficoltà delle donne nell'affrontarla tra cultura-società e nel corso della storia), perché tutt'ora sono introversa e difficilmente mi fido ad esternare ciò che penso. Beh, da quella volta ho cercato di essere il più neutrale ed anche asettica possibile, senza nessuna curiosità o minimo interesse. Oppure quella volta in cui il tema era incentrato su una frase di Paolini "il tempo è denaro, ma il denaro non è tempo"... Lì l'ho proprio buttata in vacca!
Sono totalmente d´accordo. Io non giudico la prova del tema inutile, ma secondo me é proprio la mancanza di personale docente adatto per insegnare l´arte della scrittura. Io odio scrivere. Io non so come esprimere compiutamente i miei pensieri, e alle volte mi viene l´ansia;non solo non riesco a prioritizzare i concetti, e non riesco ad avere una visione di insieme. Non sono mai riuscito a migliorare, e come studente mi sentivo veramente umiliato perché nessuno mi ha dato delle strategie da usare e mi veniva consigliato di leggere - e non di scrivere. Credo che l´esercizio della scrittura sia essenziale, e lo dico da ricercatore scientifico che evita di scrivere articoli proprio per questa visione traumatica della scrittura che ho. Al di lá delle ovvie scorrettezze grammaticali che mi porto dietro, -pur conoscendo la grammatica, eh-, é come se tutto accadesse nello stesso istante nella mia testa, ed ogni particolare é egualmente importante. Non sacrificherei mai l´esercizio della scrittura, ma sicuramente lo renderei piu´ in linea alle produzioni testuali attuali, e soprattutto, cercherei insegnanti migliori. Per esempio, la mancanza di logica informale come disciplina non aiuta nella redazione di un testo argomentativo, e il saggio argomentativo viene presentato come un ciclo di tesi, antitesi e sintesi, senza una adeguata educazione alle fallace logiche o al ragionamento informale. Secondo me questa e´ la piu´ grande mancanza, ma non penso che sia tutta responsabilitá degli insegnanti, ma credo che il problema sia sistemico e tenda a privilegiare chi ha giá il talento. PS: cosa consiglieresti ad un adulto con problemi di scrittura? Secondo te é utile chiedere sostegno da un insegnante privato?
Sul discorso insegnanti purtroppo c'è poco da dire, un po' per tutte le materie: non vengono formati adeguatamente. E le conseguenze, appunto, si vedono. Comunque sì, è possibilissimo migliorare nella scrittura anche da adulti, l'ho visto con molti miei clienti.
@@YasminaPani Mi sono riletto, e le vedo a malincuore. Si, non é solo per gli insegnanti di Italiano, ma é quello l´argomento principale del video. Alcune volte si ha culo, e si hanno degli insegnanti di lettere che hanno fatto anche da editori, o correttori bozze, altre volte sono persone che hanno semplicemente studiato lettere (stessa cosa si puo´ dire degli altri). Ricordo che quando scrivevo i temi, mi mancava una metodologia, e quasi mi vergognavo a chiedere dei passaggi algoritmici da eseguire. E´ come se alcuni insegnanti la dessero per scontato. Invece, soprattutto quando sento le tue recensioni, mi rendo conto che la scrittura puo´ essere precisa, e quasi un opera di ingegneria dell´intelletto. Investigare l´uso delle parole, connetterle ad un codice comune, sfruttare alcuni livelli per veicolare piu´ di un messaggio, é un incredibile capacitá. D´altro canto, come hai detto tu non tutti hanno questa dote, e bisogna anche comprendere come massimizzare le capacitá potenziali di tutti. Sarebbe bello che ci fossero un numero maggiore di insegnanti all´interno della scuola e contemporaneamente che fossero formati a dovere, ma sfortunatamente la scuola é un capitolo della spesa che sovente viene ignorato.
Concordo sulla mancanza di allenamento nella scrittura, corsi del genere mancano in quasi tutti gli atenei! Ridicolo poi che per sviluppare competenze del genere talvolta bisogna pure pagare, e non poco. Negare la possibilità di imparare a scrivere bene senza costi onerosi mi sembra un'evidente violazione della libertà degli individui.
Parlerai del caso Cecchettin? Cioè dell’imposizione a tutto il genere maschile di fare “mea culpa” anche quando non hanno mai commesso un reato? È inquietante come se ci si tolga da questa narrazione si venga additati come pazzi. Spero che ne parlerai perché vorrei sentire la tua. L’omologazione delirante che abbiamo visto sui media, le uniche parole di buon senso bollate come “fasciste”, richiederebbe a mio avviso un video
Non ne parlerò, non voglio lucrare sulla morte di una persona. Il 25 novembre faremo un intervento sulla violenza sulle donne ma non per parlare del caso specifico.
Il tema di italiano è sempre stato il mio incubo, fin dalla prima elementare. Scrivevo sempre in modo ortograficamente impeccabile, ma il contenuto non andava mai bene. Non parliamo delle tracce personali. Quando andavo a scuola io, peraltro, il tema era ancora più rigido di oggi. Mi chiedevo perché, per esempio, come compito di italiano non potessi descrivere un esperimento scientifico, oppure redigere un verbale. Quelle maledette "riflessioni" ... Mi salvavo o con le tracce di letteratura, dove quindi potevo scrivere quello che avevo studiato, oppure pensando che non si trattava di un tema bensì di un articolo per un giornale, rivolgendomi a un lettore immaginario. Dopo la riforma dell'esame di maturità del 1999, sono stati previsti componimenti diversi dal classico tema: diciamo che, nella mia testa, ho anticipato la riforma.
Il tema per me un incubo , per vari motivi ,scarsita' di argomentazione, mancanza di conoscenza di alcune tematiche proposte, l unico tema realmente riuscito un analisi del testo su una poesia di Pascoli .Cmq.sn sempre stata analitica
A nulla. Non serve a nulla. Non perché intrinsecamente non lo sia, anzi tutt'altro, praticare la scrittura e la comunicazione risulta estremamente utile. Ma perché, se non per qualche spunto tra le elementari e le medie, non si insegna a scrivere. E quindi, il tema di italiano, al posto di diventare la parte pratica, lo sporcarsi le mani di quello che si ha imparato nel teorico, o la valutazione di esso, diventa solamente una perdita di tempo dove i voti vengono completamente dati sul libero arbitrio dei gusti dei professori, per quanto falsamente giustificati dalle tabelle di valutazione.
Io alle superiori procedevo sviluppando punti/concetti/idee che d'acchito mi evocava il titolo, dandogli anche un ordine nella esposizione, di solito scrivendo quei punti sul banco😅...cmq credo che la valutazione del tema dovrebbe essere più articolato, almeno distinguendo forma e sostanza. Ciao
"Pedissequo" appena prima di "rompere il cazzo" è qualcosa di meraviglioso ❤
😂
Finalmente un tema che aspettavo da tempo, si preannuncia un video moooolto interessante
Video chiarissimo. Colgo immediatamente i due buoni motivi per capire a cosa serve il tema di italiano.
Che ridere
Grazie Yasmina imparo sempre molto da te anche alla mia veneranda età.
Questi video sono molto interessanti, complimenti. Adesso mi recupero anche il resto della tua produzione passata
Grazie
Chiarissima lezione. Argomentazioni logiche coerenti e, a mio avviso, giuste. Grazie.
Viva la competenza !.
La passione e la bravura per l'insegnamento ( in tutte le materie scolastiche ) purtroppo non sono doti molto comuni nei professori . Tu invece sai argomentare e spiegare concetti in maniera sublime tanto da incantare chi ti segue . Grazie per il lavoro che fai su RUclips .
Ti ringrazio
Bel video! Presumo che i temi se fatti nell'ambito di una materia vadano corretti anche, forse soprattutto, dal docente della materia in questione. Nel mio liceo scientifico, per scrivere le relazioni di laboratorio, la professoressa di fisica ci aveva anche spigato quale fosse l'uso della lingua preferibile per quel tipo di testo (linguaggio impersonale, uso corretto del linguaggio specialistico) ed era molto attenta a correggere questo aspetto, nonostante non fosse una professoressa di italiano. Per le tracce del tema di Italiano bisogna invece, secondo me, stare più attenti agli argomenti scelti. Un professore di Italiano non può dare tracce di argomenti che conosce tanto quanto uno studente(su questioni tecniche che non ha mai studiato perché giustamente è laureato in lettere). Sulla capacità di scrittura dovrebbe esserci più attenzione da parte di tutti i docenti.
Un docente di italiano non corregge i contenuti, ma la forma, quindi può benissimo anche dare un tema di argomento scientifico o storico (nella vecchia maturità era previsto sempre) fornendo dei dati su cui lo studente può basarsi per fare una riflessione. Se il compito lo dà il docente di fisica allora ovviamente non starà valutando la competenza di italiano ma i contenuti.
Ciao Yasmina. Ho sempre adorato scrivere i temi, fino al liceo. Per qualche motivo non sono riuscito a scrivere niente di decente per anni, forse anche complice la mancanza di esercizio. La nostra prof di lettere non ci dava i temi perché "non avevamo gli strumenti", ma anche quando ci abbiamo lavorato non sono riuscito a tornare agli antichi fasti. Poi la simulazione della prima e la prima prova sono andate bene. Forse avevo un dono per il saggio breve. Non avevo mai ragionato su tutti gli aspetti che rendono i temi così importanti e utili. È stato illuminante. Chiaramente, che te lo dico a fare, avrò fatto l'analisi del testo una volta in tredici anni e stavo in terza media, tipo;)
Sono d'accordo con te.
Da ragazzo non capivo bene quanto stessi sbagliando, affibbiando a un professore stronzo la mia incapacità a scrivere bene.
Ma una volta fuori dal mondo scolastico e con l'avvento dei social network, ci hanno pensato gli utenti che leggevano i miei post/commenti a rendermi più umile.
Sono quasi vent'anni oramai che cerco di migliorare le mie capacità espositive e grammaticali. E appena penso di essere sicuro di me, ecco che spunta fuori un nuovo difetto da riparare. (Questo è un metodo che sto utilizzando anche per imparare a scrivere bene in inglese e che si sta rivelando utile)
Se c'è forse qualcosa che avrebbero potuto fare i miei insegnanti, credo che leggere il testo migliore e quello peggiore scritto dalla classe (in forma anonima), facendone magari una analisi comparativa, avrebbe potuto darci modo di capire cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato.
Perché per me è sempre stato un po' come "tirare a indovinare" su cosa scrivere, come scriverlo e perché, basandomi solo sul mio lavoro.
Soprattutto vanno fatte bene le correzioni a ogni singolo alunno, ma appunto è un lavoro lungo
Ammiro la sua umiltà ma anche la sua forza
Mi sembra che rockessence si esprima più che bene.
La cosa ironica è che alcune professoresse (tipo le mie) non erano in grado di argomentare sull'utilità dei temi...
Eh, ti credo
Il tema d'italiano è importantissimo .... ma non è tanto la prova scritta in sè, quanto la costante presenza del tema lungo l'intero percorso scolastico.
E' fondamentale non solo per affinare l'arte dell'argomentazione, ma anche la conoscenza linguistica.
Bello scoprire tutte le utili abilità che ci regala lo scrivere un tema! Per mia fortuna ero abbastanza portato per la scrittura per cui me la sono sempre cavata decentemente; una cosa che apprezzavo particolarmente del tema era proprio il fatto che ti costringesse a guardarti dentro e a "ragionare sul mio modo di ragionare", se mi passi il gioco di parole, proprio per arrivare a proporre un discorso con un filo logico od un ragionamento che avesse una certa solidità. Inoltre, a differenza di altre materie di studio, alla rilettura mi è sempre parso abbastanza facile capire se ero riuscito a restare all'interno dei confini proposti nella traccia e nel titolo del tema, in modo da auto-correggermi o cambiare qualcosa per aggiustare il discorso. Bei tempi! Sarebbe un delitto smettere di far scrivere i temi ai giovani studenti di oggi.
Grazie del video. In linea di massima sono d'accordo: il tema è uno strumento essenziale per imparare ad argomentare (o comunque per allenare alcune facoltà, come la sintesi, l'interpretazione, l'analisi dei dati, ecc.). Non ho mai capito però il senso del tema in classe: il giorno stesso ti danno un argomento (l'eutanasia, la solitudine nell'arte, l'immigrazione, il libero arbitrio, ecc) e tu senza alcuna ricerca o approfondimento devi profondere tutto quello che pensi. Sembra quasi che si voglia instillare l'idea che si può avere opinioni su tutto così come capita, senza studio ma solo grazie al tuo retroterra specifico. Nel mio caso ho appreso il valore della ricerca (e quindi la maniera corretta di argomentare) all'università, al liceo tutto ciò non era stato sottolineato per nulla.
Se la traccia è fatta bene ti fornisce tutto quello che ti serve; inoltre di solito prima c'è una discussione in classe, se si tratta di un argomento che gli studenti potrebbero non conoscere
@@YasminaPani Messa così mi sembra più ragionevole. Ricordo quando feci la maturità io (2019), il tema era strutturato così: viene assegnata una consegna sotto forma di titolo (mettiamo, il problema della responsabilità dello scienziato) e veniva chiesto di scrivere un contenuto di natura argomentativa. Tuttavia, sapendo che innegabilmente degli studenti di 18 anni non padroneggiano dibattiti e nozioni filosofici e scientifici adeguati per provare a ragionare sul tema senza inanellare una serie di banalità, ti mettevano quattro stralci di autori che avevano detto qualcosa in merito, e tu eri costretto a prenderne due o tre e obbligatoriamente citarli nel testo (di natura svariatissima, per rimanere nell'esempio: un discorso di Primo Levi, un report scientifico di un bombardamento, la descrizione di un esperimento e un discorso del Nobel per la medicina). L'idea era che così dei punti su cui ragionare erano forniti e lo studente era agevolato. Io la ho sempre ritenuta una stupidaggine inutile se non dannosa: si rischia di far credere che la ricerca che menzionavo prima possa ridursi a quattro aforismi da social network e sei a posto. Senza una preparazione preliminare che permetta di sgrezzare e raffinare gli argomenti dello studente è ingiusto pretendere che questo sul posto sappia essere originale e personale su ogni tematica concepibile.
@@eliamantovani6063 beh però non è che arrivi alla maturità dal niente, fai tre anni in cui ti eserciti appositamente sulle prove della maturità, quindi lo capisci come funziona e perché sono strutturate così, sempre ovviamente che il docente non sia un coglione
Minchia signor Tenente! Sono letteralmente estasiata dalla sua generosa dialettica capace di tenermi avvinta fino alla fine. E’ stata così precisa , puntuale e prolifica, sviscerando in modo così completo l’argomento che pensavo avesse parlato per circa un’ora invece che per poco più di venti minuti. Sono ahimè più grande di lei di “qualche” anno ma mi sarebbe piaciuto avere un’insegnante come lei. Spero possa averla in futuro mio figlio che si accinge a frequentare la prima media. ❤
Grazie mille! Io non insegno più a scuola però 🙂
Bellissimo video , grazie, questi concetti mi saranno preziosi perché seguo i miei figli nello svolgimento dei compiti. Farò ascoltare il tuo video a mia figlia che è in prima media.
Grazie 🙂
@@YasminaPani e non saranno un problema le "parole d'amore" 😂 che hai inserito qua e là,tanto alle medie ne sente di certo di peggiori,tu a confronto sei una puritana 🤭
Penso che questo sia uno dei miei video preferiti di questo canale
Una grande palestra per il λόγος! ❤
Un video che in una società normale sarebbe del tutto inutile, chi mai può mettere in dubbio l'importanza di saper scrivere? Direi che hai perfettamente centrato il punto nel momento in cui differenzi la l'use della scrittura in passiva e attiva. Non sarà che è proprio quello che fa paura? Il fatto che molte (tutti dovrei scrivere) siano capaci di una scrittura attiva e quindi la esercitino? Molto comodo avere solo persone che danno leggere ma non scrivere.
Questo video è fondamentale. Ricordo ancora il mio tema sulla Prima Guerra Mondiale che valeva in votazione sia per storia che per italiano. La docente era estremamente "tirchia" con i voti ma anche estremamente stimolante (non con tutti purtroppo) e, fortunatamente, io fui tra quelli da lei reputati come "potenziali". Furono anni di continua ricerca e miglioria di uno stile diverso e più mio, pur rimanendo nella tecnica della stesura del tema. Alla correzione, fui l'unico (nonché forse primo in anni) a prendere 8 in entrambe le valutazioni. Un tema che "ricordo ancora adesso a distanza di anni". Solo più tardi capii quanto fu preziosa quella docente, tanto detestata da molti a causa delle sue valutazioni estremamente stringenti (rimanendo pur sempre cordiale), nel farmi acquisire una discreta competenza nella produzione scritta che, poi, si è ovviamente riversata anche sul ragionamento.
❤❤❤ i tuoi interventi sono sangue e linfa vitali. Grazie
Quello che mi atterrisce è la necessità (che ammetto, ahimè, esistere) di fare un video di oltre 20 minuti per spiegare l'ovvio! 😢
Una considerazione del tutto personale. Non ero una cima in italiano, viaggiavo sulla sufficienza/discreto, la cosa che però mi faceva girare le b4lle e che avevo delle buone idee, i miei testi erano abbastanza profondi però venivo molto penalizzato dalla qualità della scritto e da qualche errore di ortografia. Parlo di scuole superiori, per me erano più importanti il concetto, il messaggio che la forma, non ha senso togliere mezzo punto o un punto per un errore di ortografia che può essere anche frutto di una disattenzione. Insomma non puoi dare un bel voto ad uno che scrive: oggi ho mangiato una mela, rispetto ad uno che magari ti spiega come è arrivata quella mela al tuo tavolo e magari fa un errore di ortografia.
Invece é importante, direi fondamentale, curare la forma. Alla fine le cose che scrivi le hanno già scritte 20.000 volte, percarità é importante con cosa ti poni al mondo ma anche é importante il come
@@rubrum2740Visto che l'ortografia è importante "per carità " si scrive staccato.
Un punto in meno anche a te.
"Con cosa ti poni al mondo" francamente non ha molto senso.
@@Marcelle99 forse voleva dimostrarmi quanto siano importanti la forma e l'ortografia scrivendo così. Peccato che ho capito comunque il senso di ciò che ha scritto, ma avendo deboli argomentazioni non ha spostato di una virgola la mia opinione.
@@Marcelle99 mai detto di avere un'Ortografia impeccabile
Detto così non vuol dire molto, dipende da quali erano gli errori. Comunque oggi vengono usate le griglie di valutazione appositamente per evitare che l'insegnante decida arbitrariamente di dare troppo peso a una cosa o l'altra
Hai qualche consiglio sui titoli di temi per le superiori? Io vorrei darne più spesso, ma mi cascano le braccia a dare i soliti titoli sulle nuove tecnologie e sull'ambiente ( e a correggerli mi cascano altre cose).
Cercavo questa risposta dal 2010, grazie Yasmina Chan
Grazie mille
Buongiorno, una domanda FUORI TEMA;
Quando si usa la parola CADERE e quando si usa la parola CASCARE?
Grazie per l'eventuale risposta.
Hai provato su Google? È gratis
@@crisab35 eh ma sai, anche Yasmina mica è una professionista che lavora, è un motore di ricerca umano!
@@YasminaPani grazie
5:09 Ecco il punto, Yasmina "COSTRETTO" 😂 i ragazzi non hanno voglia di fare nulla, neanche sotto tortura.
Certo 😂
Il tema di italiano serve soprattutto ad imparare a organizzare il proprio pensiero nel linguaggio
Nell'età evolutiva bisognerebbe farne uno al giorno -
Longuaggio pensiero e astrazione sono fondamentali in ogni ambito umano
Non così tanti ma certo servirebbero
Ottimo video, d'accordo su tutto. Solo su una cosa ho un'obiezione: penso sia utile costringere i ragazzi a inserire l'antitesi con le relative argomentazioni almeno per il primo lavoro con valutazione - e fermo restando che per antitesi intendiamo non la tesi al contrario, ma qualsiasi tesi diversa da quella che hanno scelto di difendere. Così facendo si abituano davvero a fare un ragionamento non "viziato", prendendo in considerazione anche aspetti scomodi per ciò che è la loro opinione. Se poi arrivano alla conclusione che la tesi non può essere affermata con forza proprio in virtù di antitesi che non possono essere smentite del tutto, buon per la loro onestà intellettuale!
Sì, ma quello che criticavo era la struttura rigida e la costrizione a mettere tot argomenti. L'antitesi obbligatoria ha senso per alcune tracce, e sicuramente è utile, come hai detto tu.
Ciao Yasmina, volevo chiederti: il mio prof. di italiano mi ha sconsigliato di usare il ; perché dice sia pericoloso,🥲 ma io amo usarlo.
Contestualmente me lo ha corretto quando l'ho usato per ampliare un inciso, come se fosse un : ma meno enfatico. Ha detto che ha valore avversativo.🤔 Se ti va, mi dici che ne pensi?
Grazie di esserci!
Il punto e virgola assolutamente non ha valore avversativo! Quando mai? Nella Grammatica di Serianni viene spiegato bene
@@YasminaPani grazie della conferma; non mi era mai stato detto prima.
Mi ritrovo moltissimo nelle tue parole. Non avere l' abitudine di scrivere dei concetti ti porta a non sviluppare dei concetti, a non ragionare ed ad abbandonarti a dare per buona la prima idea che ti viene in mente. Così sei ridotto all' istinto, come gli animali.
Buongiorno, avessi avuto una insegnante come te alle medie, probabilmente avrei proseguito con gli studi. Le mie prof ( tranne quella di francese) mi hanno fatto odiare la scuola.
Io penso che una buona soluzione sia avere sempre un professore di italiano esterno per correggere il tema di maturità, perché quello che ti accompagna durante gli anni delle superiori se ti prende di punta ti condiziona l'esito nonostante gli sforzi.
A me piaceva tantissimo l'analisi del testo quando frequentavo il liceo, invece non mi è mai piaciuto il saggio breve. Tu cosa ne pensi?
non sono né un letterato, né un linguista. Secondo me le persone che criticano il tema di italiano sono coloro che fanno questo ragionamento :
Vecchio = cattivo;
secondo me, non deve essere necessariamente così, per cui, sono totalmente d'accordo con te.
Ho sempre detestato i temi, e credo che almeno in parte questo sia dovuto a come mi sono stati "insegnati": metto le virgolette perché lì ho sempre avuto difficoltà. I miei insegnanti raramente hanno dato temi per casa e, quando c'erano le verifiche, non c'era mai una correzione vera e propria, al massimo si leggeva ad alta voce il tema di chi aveva preso il voto più alto. In tutto questo io non sono mai riuscito a capire cosa stessi sbagliando al di là degli errori più ovvi come quelli grammaticali o problemi forse più difficili da affrontare, come il fatto che il tema fosse troppo corto, critica molto ricorrente dato che gli argomenti assegnati erano quasi sempre cose per cui avevo poco interesse e meno da dire, soprattutto non avendo modo di prepararmi qualcosa in anticipo.
La situazione è marginalmente migliorata in terza superiore quando, per la prima volta, la mia insegnante spiegò le diverse tipologie di tema e stabilì delle linee guida per ognuno. Questo mi aiutò perché, da una parte, con l'analisi del testo si parlava di autori che quantomeno avevamo affrontato in classe, quindi nonostante il mio totale disinteresse avevo almeno la possibilità di ripetere a parole mie quanto spiegato dall'insegnante, che era sostanzialmente quel che voleva; dall'altra, avere un minimo di struttura in più significava avere delle istruzioni che in precedenza erano sempre mancate. Questo era un aiuto solo parziale a causa della vaghezza di queste istruzioni, al punto che anche al tema della maturità l'insegnante mi disse che, pur avendo scritto un bel tema, non seguiva la forma di un saggio breve, che ancora oggi non so esattamente quale sia.
Non so, forse non sono abbastanza creativo, ma in altre materie dove avevo modo di discutere più in dettaglio argomenti conosciuti, senza dovermi preoccupare della lunghezza della risposta o di inventarmi qualcosa, come in storia, il mio modo di scrivere ha anche ricevuto complimenti.
Purtroppo, come ho detto, molti docenti non ne hanno voglia (o non lo sanno fare).
Ciao!
Grazie per questo video.
Ho orgogliosamente fatto una scuola superiore tecnica …e spero non si noti affatto (…non c’è contraddizione). Ho avuto la fortuna di avere insegnanti di italiano “mediamente” appassionati del proprio lavoro e quindi, questo astio verso il “tema” non l’ho mai sviluppato. Mi ritengo fortunato perché era un ottimo ambiente per questa degenerazione e invece non mi è successo.
Dovrebbe essere così in tutte le scuole infatti
Avrei voluto che qualcuno mi spiegasse tutto questo quando ero ragazzino, forse avrei affrontato i temi con meno svogliatezza, superficialità e sciatteria.
All esame di maturita hanno utilizzato il mio tema d'italiano come esempio di come non scrivere un tema.Lo hanno esposto al museo dell orrore nella torre di Londra
Il tema di italiano è stato sempre un trauma, per me (pure quello di scienze umane): i miei anni alle superiori sono costellati da temi lasciati in bianco. Eppure credo di avere una discreta padronanza della lingua, sia nello scritto che soprattutto nella lettura di testi, e tanti pensieri da esprimere. A differenza del parlato però lo scritto mi impone troppe paranoie, il terreno perfetto per alimentare la mia ricerca di una perfezione inesistente. Peraltro dovendo scrivere a penna e non con la matita, come facevo in ogni altro caso, dagli appunti ai compiti sul diario. Perché ripensamenti ed errori non sono accettabili, se si vuole che il proprio foglio sia privo di scarabocchi e cancellature. Di sicuro non sentivo paura del giudizio per le idee che avrei potuto riportare per iscritto, visto che non ho mai avuto problemi a espormi e a risultare anche anticonformista. Nè mi preoccupavo del voto, altrimenti avrei scritto la qualsiasi pur di evitare un "non classificabile". Fatto sta che le ore dei temi in classe (quasi mai mi sono visto assegnare un tema da fare a casa) erano come buchi neri, ore vuote passate per la prima mezz'ora a leggere ogni traccia, a fissare il foglio bianco pensando a come avrei dovuto iniziare, e a dormire con la testa sul banco per il resto del tempo. Per via di questo blocco mi ritrovai prima dalla pseudo-psicologa della scuola e poi iniziai un percorso con una terapeuta, ma alla fine di temi se ne parlò poco. Non so come sono anche riuscito a passare l'esame di maturità, ormai cinque anni fa, ma ho sempre avuto la fortuna di trovare docenti comprensivi (o forse ero io che stavo simpatico ai professori, non lo so). Tutto questo racconto di vita per arrivare a dire una cosa: non sono sicuro che il tema sia l'unico metodo per raggiungere tutti gli obiettivi citati. Obiettivi che sento di avere seguito nonostante i miei tanti temi non scritti, quindi o sono io che mi illudo da solo o sono un caso raro. Rimango comunque con un ricordo terribile dei temi in classe e con la speranza che possa esserci un modo alternativo per chi come me fatichi a metter per iscritto ciò che ha in testa.
Non è l'unico, come ho detto, è il più efficace, anche compatibilmente con le possibilità didattiche concrete. Molte persone hanno ricordi negativi della scuola, nel mio caso erano le ore di matematica, ma sono consapevole che il problema non è la matematica o gli esercizi che mi davano ma il fatto che io ero insicura e timida; avrei potuto avere docenti migliori, ma non è andata così. Insomma non è che se noi abbiamo vissuto male un esercizio è perché è sbagliato l'esercizio in sé.
Ero anche io come te, specialmente fino alle medie, poi forse ho recuperato un po' al liceo, ma non certo in modo sufficiente. Il tema di italiano è sempre stato per me uno dei ricordi più tediosi e traumatici delle mie esperienze scolastiche giovanili. Anche io avevo questa sensazione di vuoto mentale, dovuta credo al quasi totale disinteresse che provavo nei confronti delle tracce che venivano proposte. Un disinteresse che secondo me, fatta un'analisi molto a posteriori in età adulta, derivava da mie caratteristiche caratteriali, essendo stato io da sempre un individuo dalla personalità abbastanza border line, tendenzialmente umorale e depresso, indeciso e procrastinatore, poco interessato al mondo e scarsamente entusiasta della vita, pieno di ansie e di condizionamenti che mi portavo dentro, pur celandoli al prossimo, per cercare di dare un'immagine di me che fosse la migliore possibile, perchè purtroppo avevo anche un senso del dovere e un'etica che in qualche modo mi imponevano di non essere un fallito, e di cercare di dare il meglio di me in ogni cosa, compresa la scuola, che per un adolescente è quasi tutto, in quella fase della vita. Tornando al tema di italiano, ricordo che la libertà compositiva che le tracce proposte solitamente permettevano mi creava un'ansia totale, un disagio che non provavo con altre materie più scientifiche, dove la parte logico-matematica era preponderante e non c'erano troppi modi differenti fra cui scegliere per affrontare un problema. Col tema invece mi si aprivano mille possibilità, tutte generalmente poco allettanti, vista anche la mia disaffezione alla materia, e mi perdevo ansiosamente in giri mentali inutili, un daydreaming fumoso che mi portava ad arrivare a mezz'ora dalla fine della prova con davanti il foglio ancora bianco, e ad abbozzare in fretta e furia delle banalità ben confezionate, sostanzialmente prive di idee originali, ma impeccabili dal punto di vista formale, per poter portare la pagnotta a casa. Ero diventato talmente bravo ad usare questo italiano prolisso, ma sufficientemente musicale e sostanzialmente corretto dal punto di vista grammaticale (abilità che poi ho perso quasi completamente), che riuscivo a trascinare un paio di idee banali acchiappate al volo lungo tutte le 4 mezze facciate che serviva riempire per completare il compito, prendendo sempre voti decisamente buoni, sicuramente molto più alti di quello che avrebbero meritato le cose che esponevo, perchè fondamentalmente quasi sempre queste idee non c'erano o erano davvero di uno spessore estremamente limitato. Sembra assurdo, vista questa premessa, che io sia sempre stato considerato dai miei insegnanti uno che in italiano ci sapeva fare, nonostante provassi quasi un odio viscerale per questa materia, e subissi una fatica immane durante il suo studio e la sua pratica. La conclusione che ho tratto da queste esperienze è che in fondo se un'individuo è poco portato ad esprimersi, se tende all'introversione, se non ha una psiche ancora ben formata e quindi manca ancora di una visione solida delle cose della vita e sul mondo che lo circonda, avrà sempre difficoltà ad affrontare una prova come il tema di italiano. Non è solo un fatto di bravi insegnanti insomma, ma anche della materia grigia che non è ancora pronta per il compito che deve affrontare. Paradossalmente mi sentirei molto più in grado di affrontare certe prove ora che sono un adulto (ho finito il liceo negli anni '80, per cui sono "molto" adulto), rispetto agli anni in cui avrei dovuto farlo per motivi scolastici.
Ti voglio bene!
Non sono un insegnante, perciò non oso immaginare lo stress di doversi sorbire venti o trenta temi cercando di intravedere se sono frutto di pensiero originale o semplici supercazzole adatte unicamente a riempire il foglio bianco, ma quello che proprio non ho mai capito è perché non si riuscisse ad avere un sistema di valutazione oggettivo, o che almeno obbligasse a giustificare le correzioni. In 13 anni di scuola prima della maturità avrò scritto un centinaio di temi, sotto l'egida di una decina di professori diversi, uomini e donne di tutte le età, estrazione sociale, credo religioso (in quarta superiore avevo la prof animista! Credeva negli spiriti che albergano negli alberi) eppure ognuno aveva la stessa scala di valori: se vai fuori tema: insufficiente (eh, ok), se la tua argomentazione cozza con quella del prof: insufficiente (lo sappiamo! Siamo umani), se vai fuori tema ma scrivi un testo strappalacrime: dieci!
Poveri prof di italiano, se a questo aggiungiamo che molti di noi scrivevano in geroglifico della prima dinastia..... Ecco perché ci voleva anche un mese per riavere il tema corretto 😂
Ora si usano almeno le griglie di valutazione che un pochino aiutano, ma comunque di base sì, purtroppo decide l'insegnante e spesso non è adeguatamente formato per decidere in modo obiettivo. E soprattutto se non spiega le sue decisioni all'alunno, non serve a niente.
Brava! Brava! Brava! Indirettamente hai trattato anche il tema dello stipendio degli insegnanti: è giusto che un prof. che 2/3 volte al mese si corregge 25/30 temi per 2/3 classi sia pagato come tutti gli altri?
ESATTO
Sto migliorando il mio italiano grazie all'opera di Yasmina, scrivo nel terrore che l'occhio "staliniano" di Yasmina mi osservi.
Con me il terrore funziona ma non lo auguro ad altri, la mia è una libera, e opportunistica, scelta.
Ma non sono mica così severa 🤣
@@YasminaPani Solo con me dovresti, anche se ormai è troppo tardi. Tu severa non lo sei per nulla, anzi, ammiro molto la tua sensibilità e la tua pacatezza. ❤
Che poi va a finire che se devono scrivere un tema o degli appunti, lo fanno con la stessa intenzione con cui scrivono il messaggino su Watsapp. E intanto crescono i Ghostwriters, non per fare una critica, ovviamente.
Yasmin devi essere ogni giorno in video i tv cazzo parlare della lingua e scrittura italiana sei una prof solida seria come erano una volta
Penso di essere abbastanza diversa dai docenti di una volta 🤣
@@YasminaPani Altroché sei diversa lo so e una questione di tempo ribadisco sei una grande professionista
Esco fuori tema con questo commento ma lo faccio volontariamente perché questa che sto per dire è un' altra cosa che non vorrei discutere. All' università, al corso di Spagnolo, ho trovato molto comune sentir dire questo discorso: "Ma a cosa serve ammazzarsi a fare esercizi di grammatica sullo spagnolo? Tanto è come l' Italiano". Non mi esprimo.
Ah, bene
@@YasminaPani Grandioso, no?
@@YasminaPani Considera che ti parlo di studenti che stanno al B2. Ma non ti dico nulla di nuovo. Lo sai più che bene.
Mi permetto di darti del tu...solo nel sentirti esporre un concetto o dal modo con cui gestisci la punteggiatura si capisce quanto siano importanti i temi....
Non ho capito
Ciao Yasmina cara, difatti attualmente è diffuso l'analfabetismo funzionale. E purtroppo anche io ne sono stata vittima! Scrivere e leggere sono degli esercizi essenziali per comprendere e farci comprendere...
Tornando al tema in sé come esercitazione, la mia affezionata insegnante di italiano delle superiori assegnava i voti in base a quanto l'argomento trattato fosse in linea col suo pensiero. Se se ne parlava tramite una chiave che lei non approvava, la sintassi e grammatica potevano essere ottime, ma al massimo ce la si cavava con un 7! Non importava che motivazione si portavano alla propria tesi...
C'era una mia compagna di classe che aveva ben capito che bisognava scrivere ciò che l'insegnante voleva leggere, e così si è collezionata vari 9 e 10.
Inaccettabile
@@YasminaPani devo dire che questa mia compagna di classe scriveva effettivamente bene, ma ovviamente era avvantaggiata dall'aver capito questo trucco.
Ricordo una volta che mi feci prendere dalle emozioni ed effettivamente avevo scritto periodi lunghi. Mi sembra fosse in seconda (scuola professionale di grafica)... Ricordo fossi molto soddisfatta della mia sincerità nell'affrontare il tema (i tabù della maternità e la difficoltà delle donne nell'affrontarla tra cultura-società e nel corso della storia), perché tutt'ora sono introversa e difficilmente mi fido ad esternare ciò che penso.
Beh, da quella volta ho cercato di essere il più neutrale ed anche asettica possibile, senza nessuna curiosità o minimo interesse.
Oppure quella volta in cui il tema era incentrato su una frase di Paolini "il tempo è denaro, ma il denaro non è tempo"... Lì l'ho proprio buttata in vacca!
Il comunicare, saper analizzare un testo, capire la " narrazione " ....
Sono totalmente d´accordo. Io non giudico la prova del tema inutile, ma secondo me é proprio la mancanza di personale docente adatto per insegnare l´arte della scrittura. Io odio scrivere. Io non so come esprimere compiutamente i miei pensieri, e alle volte mi viene l´ansia;non solo non riesco a prioritizzare i concetti, e non riesco ad avere una visione di insieme. Non sono mai riuscito a migliorare, e come studente mi sentivo veramente umiliato perché nessuno mi ha dato delle strategie da usare e mi veniva consigliato di leggere - e non di scrivere. Credo che l´esercizio della scrittura sia essenziale, e lo dico da ricercatore scientifico che evita di scrivere articoli proprio per questa visione traumatica della scrittura che ho. Al di lá delle ovvie scorrettezze grammaticali che mi porto dietro, -pur conoscendo la grammatica, eh-, é come se tutto accadesse nello stesso istante nella mia testa, ed ogni particolare é egualmente importante.
Non sacrificherei mai l´esercizio della scrittura, ma sicuramente lo renderei piu´ in linea alle produzioni testuali attuali, e soprattutto, cercherei insegnanti migliori. Per esempio, la mancanza di logica informale come disciplina non aiuta nella redazione di un testo argomentativo, e il saggio argomentativo viene presentato come un ciclo di tesi, antitesi e sintesi, senza una adeguata educazione alle fallace logiche o al ragionamento informale. Secondo me questa e´ la piu´ grande mancanza, ma non penso che sia tutta responsabilitá degli insegnanti, ma credo che il problema sia sistemico e tenda a privilegiare chi ha giá il talento.
PS: cosa consiglieresti ad un adulto con problemi di scrittura? Secondo te é utile chiedere sostegno da un insegnante privato?
Sul discorso insegnanti purtroppo c'è poco da dire, un po' per tutte le materie: non vengono formati adeguatamente. E le conseguenze, appunto, si vedono.
Comunque sì, è possibilissimo migliorare nella scrittura anche da adulti, l'ho visto con molti miei clienti.
@@YasminaPani Mi sono riletto, e le vedo a malincuore. Si, non é solo per gli insegnanti di Italiano, ma é quello l´argomento principale del video. Alcune volte si ha culo, e si hanno degli insegnanti di lettere che hanno fatto anche da editori, o correttori bozze, altre volte sono persone che hanno semplicemente studiato lettere (stessa cosa si puo´ dire degli altri).
Ricordo che quando scrivevo i temi, mi mancava una metodologia, e quasi mi vergognavo a chiedere dei passaggi algoritmici da eseguire. E´ come se alcuni insegnanti la dessero per scontato. Invece, soprattutto quando sento le tue recensioni, mi rendo conto che la scrittura puo´ essere precisa, e quasi un opera di ingegneria dell´intelletto. Investigare l´uso delle parole, connetterle ad un codice comune, sfruttare alcuni livelli per veicolare piu´ di un messaggio, é un incredibile capacitá. D´altro canto, come hai detto tu non tutti hanno questa dote, e bisogna anche comprendere come massimizzare le capacitá potenziali di tutti.
Sarebbe bello che ci fossero un numero maggiore di insegnanti all´interno della scuola e contemporaneamente che fossero formati a dovere, ma sfortunatamente la scuola é un capitolo della spesa che sovente viene ignorato.
A scuola le mie materie preferite erano educazione artistica, storia e italiano. Quando c'era il tema di italiano mi sbizzarrivo divertendomi.
Salvate, e migliorate, il tema d'italiano!
Concordo sulla mancanza di allenamento nella scrittura, corsi del genere mancano in quasi tutti gli atenei! Ridicolo poi che per sviluppare competenze del genere talvolta bisogna pure pagare, e non poco. Negare la possibilità di imparare a scrivere bene senza costi onerosi mi sembra un'evidente violazione della libertà degli individui.
Della libertà no, del diritto allo studio sì
Ho la stessa raccolra di opere di de Sade che si vede sullo sfondo 😂
ci vediamo lunedì, ci vediamo il lunedì, ci vediamo di lunedì sono tutte forme accettate?
Impara il metodo e non mettere paletti alla creatività così avrai la possibilità di poter scrivere un buon tema 😊
👍👍👍👍👍tornare alla scrittura con la penna e ....alla calligrafia
Lo vogliono abolire perché è troppo difficile e scomodo da correggere
Il tema dice tutto di un alunno...
Ma si usa ancora carta ed inchiostro per scrivere a scuola?
Niente più video sulla violenza di genere?
Ho appositamente aperto un altro canale
Ciao 🇧🇷🖐️
Ciao Yasmina. Ogni volta che c'è un femminicidio, nascono le proposte e il bisogno di rieducare tutti gli uomini. Ti prego, parlane in un tuo video.
Ho aperto un canale apposito
@@YasminaPani Iscritto, grazie
Parlerai del caso Cecchettin? Cioè dell’imposizione a tutto il genere maschile di fare “mea culpa” anche quando non hanno mai commesso un reato?
È inquietante come se ci si tolga da questa narrazione si venga additati come pazzi.
Spero che ne parlerai perché vorrei sentire la tua. L’omologazione delirante che abbiamo visto sui media, le uniche parole di buon senso bollate come “fasciste”, richiederebbe a mio avviso un video
Non ne parlerò, non voglio lucrare sulla morte di una persona. Il 25 novembre faremo un intervento sulla violenza sulle donne ma non per parlare del caso specifico.
Vestiti appropriati per ambiente professionale please
Il tema di italiano è sempre stato il mio incubo, fin dalla prima elementare. Scrivevo sempre in modo ortograficamente impeccabile, ma il contenuto non andava mai bene. Non parliamo delle tracce personali. Quando andavo a scuola io, peraltro, il tema era ancora più rigido di oggi. Mi chiedevo perché, per esempio, come compito di italiano non potessi descrivere un esperimento scientifico, oppure redigere un verbale. Quelle maledette "riflessioni" ... Mi salvavo o con le tracce di letteratura, dove quindi potevo scrivere quello che avevo studiato, oppure pensando che non si trattava di un tema bensì di un articolo per un giornale, rivolgendomi a un lettore immaginario. Dopo la riforma dell'esame di maturità del 1999, sono stati previsti componimenti diversi dal classico tema: diciamo che, nella mia testa, ho anticipato la riforma.
Sì, alcune cose sono migliorate (altre sono peggiorate)
SuI buIIismo non mi ricordo quanti temi ho fatto aIIe medie e superiori, credo che sia iI tema più abusato di sempre
È facilone, o almeno, così viene trattati
E ricordo anche tutte Ie voIte che cercavo di improvisarmi psicoIogo @@YasminaPani
Serve a parlare meglio ed esprimersi in maniera appropriata, per il percorso che hai effettuato.
Il tema per me un incubo , per vari motivi ,scarsita' di argomentazione, mancanza di conoscenza di alcune tematiche proposte, l unico tema realmente riuscito un analisi del testo su una poesia di Pascoli .Cmq.sn sempre stata analitica
Che donna!
Scrive peggio baricco o ammaniti
A nulla. Non serve a nulla.
Non perché intrinsecamente non lo sia, anzi tutt'altro, praticare la scrittura e la comunicazione risulta estremamente utile. Ma perché, se non per qualche spunto tra le elementari e le medie, non si insegna a scrivere.
E quindi, il tema di italiano, al posto di diventare la parte pratica, lo sporcarsi le mani di quello che si ha imparato nel teorico, o la valutazione di esso, diventa solamente una perdita di tempo dove i voti vengono completamente dati sul libero arbitrio dei gusti dei professori, per quanto falsamente giustificati dalle tabelle di valutazione.
Succede anche questo ma non è che sia sempre così
@@YasminaPani Purtroppo per me fù il mio caso. Ad ogni modo, appena avrò tempo guarderò il video volentieri.
Io alle superiori procedevo sviluppando punti/concetti/idee che d'acchito mi evocava il titolo, dandogli anche un ordine nella esposizione, di solito scrivendo quei punti sul banco😅...cmq credo che la valutazione del tema dovrebbe essere più articolato, almeno distinguendo forma e sostanza. Ciao
Le griglie di valutazione attuali sono abbastanza ricche
Belli i capelli dello stesso colore della maglia !
fosse per me lo farei obbligatorio anche fuori dalla scuola