Le problematiche comunicative del discorso di Giuli

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  • Опубликовано: 25 янв 2025

Комментарии • 11

  • @flaviosparano1156
    @flaviosparano1156 2 месяца назад

    Ho sempre pensato che chi dice "quelli che sono" invece di usare i semplici articoli "gli" o "i" è spinto dalla convinzione che così facendo l'eloquio appaia più sussiegoso. Una persona simile, a mio giudizio, potrebbe essere capace di qualsiasi bassezza. Naturalmente la giovanissima e delicata Alexandra non accende in me questa preoccupazione nondimeno la ricerca stilistica che ha segnato tutto il discorso di Giuli è questa.

  • @AntonioVergine
    @AntonioVergine 3 месяца назад +2

    Belle considerazioni e informazioni interessanti, grazie.
    Se accetti un suggerimento, vorrei consigliarti di provare a sforzarti di eliminare i riempitivi "Ehmmmm" che ti vengono d'istinto. Di persona sono naturali, ma in video "rendono" male. Piuttosto meglio un silenzio, in attesa che nella testa si carichi la frase completa.

    • @alexandras.3908
      @alexandras.3908  3 месяца назад +3

      Ti ringrazio del consiglio. Sono ancora alle prime armi e con attrezzi ancora rudimentali. Spero di migliorare con il tempo anche grazie all'ausilio di strumenti che possano rendere il risultato finale più gradevole🤗🥰

    • @pietroscarpetti
      @pietroscarpetti 3 месяца назад

      @@alexandras.3908 comunque brava.

    • @alexandras.3908
      @alexandras.3908  3 месяца назад

      Grazie

  • @pietroscarpetti
    @pietroscarpetti 3 месяца назад +2

    Probabilmente gli è stato scritto!

    • @alexandras.3908
      @alexandras.3908  3 месяца назад +2

      Può essere. Forse è stato un modo per far parlare di sé, dato l'hype che si è generato

  • @bobon123
    @bobon123 3 месяца назад +1

    Mi spiace per Giuli, , ma è un discorso che ha ottenuto l'opposto di quello che palesemente sperava, cioè mettere a tacere le persone che rumoreggiavano su un ministro della cultura che non ha ancora preso la triennale. Il suo discorso era anzi lo _stereotipo_ del discorso che fa un quasi-laureato triennale fuoricorso in filosofia quando cerca di imitare i libri che ha letto.
    In particolare il vedere l'uso di termini o costruzioni complessi come un pregio, a parità di significato, invece di un costo che si è disposti a pagare per usare un termine più preciso. Giuli non "fa", "effettua". Scrivere "un'ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale" è un modo inutilmente complesso di scrivere "un modo di vedere la realtà in sintonia con i cambiamenti dell'informazione globale". "Intonato a.. " non è meglio di "In sintonia con..", e "infosfera globale" è un termine inutilmente raro: c'è già globale, perché aggiungere la desinenza sfera? È solo per scrivere il termine "infosfera", non aggiunge niente. Non sceglie il termine più adatto anche se è più desueto e raro, ma il termine più desueto e raro anche se meno adatto.
    È roba da picco di Dunning-Kruger: ha letto abbastanza scritti filosofici da _credere di aver capito_ come si scriva un discorso filosofico, ma non abbastanza per riconoscere che quello che scrive non passa quella barra. È un "pappagallo stocastico" che imita il lessico dei testi filosofici senza capire _perché_ in quei testi sono comuni parole rare e desuete: non perché faccia figo usarle, ma perché in un testo filosofico è importante usare i termini corretti.

    • @alexandras.3908
      @alexandras.3908  3 месяца назад

      Come ho sentito "infosfera globale" mi è subito venuto in mente tutte quelle volte che ho sentito "pandemia mondiale" e cose simili dove il concetto di globalità è già incluso nella prima parola. Sono della stessa idea per quanto riguarda l'uso di parole desuete, usate non perché convenienti al discorso, ma per far bella figura.

  • @giopaniz7491
    @giopaniz7491 3 месяца назад +2

    Giuli non ha fatto nient'altro che comporre e recitare "a pappagallo" un pastiche di concettualità filosofiche di derivazione novecentesca che da studente universitario medio gli è capitato di orecchiare qua e là (la critica alla Tecnica di Heidegger, la quarta rivoluzione di cui parla Luciano Floridi in "On life" ecc), facendo un cattivo servizio, suo malgrado, alla pratica filosofica, giacché ha consentito a molti di riproporre l'infondato e banalissimo luogo comune secondo cui la filosofia sarebbe un minestrone di incomprensibili e inutili astrazioni e uno sterile chiacchiericcio utile solo per alimentare il narcisismo dell'Ego. Consiglierei a Giuli di fare attenzione innanzitutto a questo, quantomeno sul piano strettamente filosofico. Il citazionismo dotto, o presunto tale, e l'assemblaggio meccanico di stralci di concetti leggicchiati qua e là non c'entra nulla con la filosofia, è mero opinionismo giornalistico di superficie. E Giuli, d'altra parte, questo è: un opinionista da talk show

    • @alexandras.3908
      @alexandras.3908  3 месяца назад +2

      Anche a me, appena ascoltato, ha fatto pensare che questo modo di fare avrebbe solo alimentato luoghi comuni sull'inutilità della filosofia e delle discipline umanistiche in generale