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Grandioso Paolo, io sono un vecchio tastierista ancora legato alle vecchie glorie, però vorrei potermi evolvere in tal senso, questi video sono il punto di partenza per una buona riflessione a fronte di investimento sia di tempo che di denaro ....ottimo👍👍
Sono un hobbyista che si diverte a suonare con amici. Sono almeno 15 anni che uso solo plugin su computer dal vivo. Fatto centinaia di "live" solo ed esclusivamente con essi.
Ahhh, io sono più estremista. Sono passato molti anni fa ad un sistema puramente virtual per suonare dal vivo. Non mi sono mai pentito. Partii con portatile windows, Reaper, Native B4, Pro53, Lounge Lizard. Mi servivano suoni rock classici e gli hammond software erano mostruosamente meglio di qualsiasi tastiera commerciale. Oggi sono passato a Mac M1 e GigPerformer. Sono drogato di acquisti da black Friday ed ho un mucchio abnorme di plugin. Mi diverto come un bambino preparando le mie scalette con automazioni complete (mappando pulsanti e slider dei miei controller midi). Con GigPerformer preparare layer, split, cambi suoni, effetti, mixing è velocissimo e molto chiaro sullo schermo del Mac. Dal vivo mi preparo i controlli che mi servono. Col tempo le prestazioni dei plugin aumentano mentre le workstation stanno invecchiando (parere del tutto personale, ovviamente). Ho venduto la mia Montage7, tengo il mio Kronos perché ci sono affezionato. Ho un Legend ma dal vivo l'avrò usato 2 volte...
Penso che viviamo in un epoca con tantissime possibilità, io sono un tastierista della domenica, mi diverto tantissimo con un akai mpc live 2 ma tra i nuovi synth analogici, le ultime tastiere combo per live performance e plugin, oggi c'è tutto per fare musica, dipende dal contesto
Come sempre, mi trovi pienamente d'accordo con la tua disanima; nell'ultimo live che ho fatto (purtroppo più di un anno fa), ho usato una soluzione intermedia con Reaper, vari VST e due strumenti "fisici", una D50 e un clone Hammond. Non ho avuto, fortunatamente, alcun problema. Se ne avessi avuti con i VST, avrei potuto facilmente "switchare" alla soluzione puramente "fisica"...
Buongiorno Paolo, una domanda in merito ad un setup basato su vst: consigli l'uso di una scheda audio dedicata per evitare problemi di latenza o altro? Se si quale brand e modello preferisci?
Ciao Paolo, dalla tua esperienza i virtual instrument in live hanno bisogno di 'passare' prima attraverso un compressore analogico fisico, prima di uscire nell'impianto, in modo da 'rendere meglio in un mix di una band' , o basta semplicemente mandare L+R all' impianto?
Grandioso Paolo, io sono un vecchio tastierista ancora legato alle vecchie glorie, però vorrei potermi evolvere in tal senso, questi video sono il punto di partenza per una buona riflessione a fronte di investimento sia di tempo che di denaro ....ottimo👍👍
@@fabio_morandi grazie Fabio!
Sono un hobbyista che si diverte a suonare con amici. Sono almeno 15 anni che uso solo plugin su computer dal vivo. Fatto centinaia di "live" solo ed esclusivamente con essi.
E aggiungo, tutto il necessario per suonare, sono 22 kg in totale, compresa sedia di un noto produttore nordico
Ahhh, io sono più estremista. Sono passato molti anni fa ad un sistema puramente virtual per suonare dal vivo. Non mi sono mai pentito. Partii con portatile windows, Reaper, Native B4, Pro53, Lounge Lizard. Mi servivano suoni rock classici e gli hammond software erano mostruosamente meglio di qualsiasi tastiera commerciale.
Oggi sono passato a Mac M1 e GigPerformer. Sono drogato di acquisti da black Friday ed ho un mucchio abnorme di plugin. Mi diverto come un bambino preparando le mie scalette con automazioni complete (mappando pulsanti e slider dei miei controller midi).
Con GigPerformer preparare layer, split, cambi suoni, effetti, mixing è velocissimo e molto chiaro sullo schermo del Mac. Dal vivo mi preparo i controlli che mi servono.
Col tempo le prestazioni dei plugin aumentano mentre le workstation stanno invecchiando (parere del tutto personale, ovviamente).
Ho venduto la mia Montage7, tengo il mio Kronos perché ci sono affezionato. Ho un Legend ma dal vivo l'avrò usato 2 volte...
@@furiobisotti8150 pienamente d'accordo!
3🎉grande 🎹👌
Penso che viviamo in un epoca con tantissime possibilità, io sono un tastierista della domenica, mi diverto tantissimo con un akai mpc live 2 ma tra i nuovi synth analogici, le ultime tastiere combo per live performance e plugin, oggi c'è tutto per fare musica, dipende dal contesto
Come sempre, mi trovi pienamente d'accordo con la tua disanima; nell'ultimo live che ho fatto (purtroppo più di un anno fa), ho usato una soluzione intermedia con Reaper, vari VST e due strumenti "fisici", una D50 e un clone Hammond. Non ho avuto, fortunatamente, alcun problema. Se ne avessi avuti con i VST, avrei potuto facilmente "switchare" alla soluzione puramente "fisica"...
@@robertoriccitelli2452 grazie Roberto!
Io suono piano jazz e quando sono costretto a usare una tastiera pesata Pianoteq è la mia salvezza.
Buongiorno Paolo, una domanda in merito ad un setup basato su vst: consigli l'uso di una scheda audio dedicata per evitare problemi di latenza o altro? Se si quale brand e modello preferisci?
In generale uso o l'uscita cuffie o la scheda integrata di Modx. Se ho bisogno di più uscite uso le mie motu o a iconnectaudio4+
Ciao Paolo, dalla tua esperienza i virtual instrument in live hanno bisogno di 'passare' prima attraverso un compressore analogico fisico, prima di uscire nell'impianto, in modo da 'rendere meglio in un mix di una band' , o basta semplicemente mandare L+R all' impianto?
@@MrMorgan74 assolutamente no, basta lavorarci bene prima